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Sicurezza alimentare: ecco i prodotti più a rischio

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Nel nostro Paese quando si parla di etichettatura sui prodotti agroalimentari si ha a che fare con un vero e proprio rebus; ad affermarlo è la CIA, Confederazione Italiana Agricoltura, visto che purtroppo il nostro mercato interno è invaso da prodotti agroalimentari che vengono spacciati per italiani, ma che invece provengono dall’estero, sono preparati con materie prime importate, e spesso contengono elementi nocivi per la salute. Non a caso, la Confederazione sottolinea come il business dell’agropirateria sia tale che le Autorità competenti sequestrano prodotti alimentari ad un ritmo che è triplicato.

Ma quali sono i prodotti agroalimentari esteri più a rischio che, molto spesso tra l’altro, vengono venduti a prezzi stracciati? Ebbene, la CIA sottolinea come occorra fare attenzione ai prodotti che entrano nel nostro Paese in maniera clandestina: dai sughi pronti alla pasta e passando per i formaggi, le conserve alimentari, il riso, l’aglio, il pesce fresco e quello trasformato; ma anche i funghi, sia freschi, sia quelli preparati e conservati.

Ed ancora i pomodori in scatola, l’olio d’oliva e le uova. Il giro d’affari dei prodotti alimentari clandestini viene stimato dalla Confederazione Italiana Agricoltori in ben due miliardi di euro l’anno, con conseguenti rischi per la salute dei consumatori, ed un danno rilevante a carico dei produttori agricoli italiani. Molto spesso trattasi di prodotti agroalimentari che non hanno data di scadenza, con Paesi come la Cina da cui proviene un po’ di tutto: dall’aglio ai pomodori e passando per i legumi, le mele e gli ortaggi.

Occorre quindi fare molta attenzione a non farsi attrarre da prodotti agroalimentari venduti a prezzi di gran lunga inferiori a quelli correnti al dettaglio; in ogni caso, occorre preferire i prodotti che hanno l’etichetta, e quelli magari venduti attraverso la vendita diretta, ovverosia presso i mercati che gestiscono direttamente gli agricoltori. In questo modo si ha la certezza di acquistare prodotti tipici del territorio.

Fonte: www.vostrisoldi.it

Riciclaggio: Fastweb, dubbi Codacons risalgono al 2007

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Dopo la bufera che ha portato a ben 56 arresti nell’ambito dell’operazione che svelato quella che è stata definita come la “truffa del secolo”, Telecom Sparkle e soprattutto Fastweb, che si ritengono parte lesa nella vicenda, sono nell’occhio del ciclone. Il Codacons è intervenuto su una vicenda su cui ora sono stati accesi i riflettori a seguito degli arresti e dei mandati di cattura, ma sulla quale già in passato l’Associazione aveva chiesto di indagare. Nel 2007, infatti, il Codacons aveva sollevato dei dubbi sia riguardo all’Opa di Swisscom su Fastweb, sia sui rapporti tra il secondo operatore italiano di telefonia fissa, ed il primo, ovverosia Telecom.

L’esposto, nello specifico, era stato inviato non solo alla Procura di Roma, all’Antitrust ed alla Consob, ma anche all’Autorità europea Garante per la concorrenza, ed alla Commissione Europea, ragion per cui ora secondo l’Associazione è giusto che la magistratura indaghi anche per verificare chi ha omesso di effettuare quei controlli necessari per evitare sia le truffe, sia lo scoppio di una bufera che ora rischia di andare a danneggiare i consumatori.

Non a caso, il Codacons è favorevole, per quel che riguarda Fastweb, alla nomina di un commissario, ma solamente per tutelare gli svariati milioni di clienti dei servizi commercializzati dalla società. E se in passato, ai tempi delle scalate bancarie, si parlava di “furbetti del quartierino“, adesso sembrano arrivati anche i “furbetti del telefonino“.

Secondo l’Associazione Federconsumatori, quanto sta accadendo è la conferma chiara ed evidente di come purtroppo nel nostro Paese la corruzione sia dilagante e danneggi i cittadini; ma la cosa ancor più grave è che la corruzione si insinua non solo in vasti comparti dell’economia, ma va a toccare anche i politici, ovverosia coloro che hanno delle responsabilità di natura istituzionale.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/riciclaggio-fastweb-dubbi-codacons-risalgono-al-2007/25291/

GENESYS – Tecnologie per l’efficienza energetica

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Il workshop, organizzato nell’ambito del progetto europeo GENESYS, ha l’obiettivo di favorire la diffusione di applicazioni ICT per migliorare l’efficienza energetica.
La ricerca in questo settore sta registrando importanti passi in avanti, ma esistono ancora numerose difficoltà per l’applicazione di nuove tecnologie nel breve periodo. L’evento si propone di verificare, con la collaborazione dei partecipanti, come favorire i processi di innovazione e l’introduzione di nuove applicazioni sul mercato.

Nel corso del workshop saranno inoltre presentate le metodologie utilizzate dal progetto GENESYS per l’individuazione (scouting) di tecnologie di interesse.

L’appuntamento è a Roma il 22 marzo presso il Salone Centrale della sede ENEA in Via Giulio Romano 41 (Roma).

Il progetto GENESYS, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Settimo Programma Quadro, ha l’obiettivo di favorire la diffusione dei risultati della ricerca nei sistemi di gestione energetica a livello internazionale, con particolare attenzione a Europa, India e Stati Uniti.
Fonte: http://www.riditt.it/novita/eventi/genesys-tecnologie-per-lefficienza-energetica

Inps: scatta l’operazione Poseidone 2010

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Con la circolare 23, l’Inps ha ufficializzato che nel 2010 si giocherà il secondo tempo dell’operazione Poseidone: la procedura di controllo sulle posizioni contributive dei professionisti risultati non iscritti ad alcuna gestione previdenziale dell’Istituto.
Risultati passati e prospettive future
Nel 2009, l’operazione Poseidone ha fruttato all’istituto nazionale di previdenza sociale 20mila nuovi iscritti; nel 2010 i controlli riguarderanno circa 120mila liberi professionisti e 450mila soci di società, un campione d’indagine individuato grazie a un confronto incrociato tra i dati in possesso dell’Inps e le dichiarazioni dei redditi presentate all’Agenzia delle Entrate.

L’avvertimento degli istituti di previdenza privati
Con buona probabilità, l’operazione si concentrerà in maniera particolare sulle partite Iva che non hanno versato i contributi alle casse professionali di appartenenza. Tale prospettiva, ancor prima di trovare effettiva realizzazione, ha provocato la reazione degli enti previdenziali privati, che, dal canto loro, rivendicano il principio di unicità della posizione previdenziale. Antonio Pastore, vicepresidente dell’Adepp, Associazione degli Enti previdenziali privati, ricorda all’Inps che: «Il libero professionista che è iscritto a un albo ha l’obbligo di essere assoggettato alla normativa contributiva dell’ente di previdenza a cui fa riferimento per legge la sua professione: l’Inarcassa se ingegnere o architetto, la Cassa forense se avvocato, l’Enpam se medico e così via. Ora, se c’è necessità di regolarizzare alcune posizioni, ferma restando la premessa, queste devono essere regolarizzate a cura dell’ente presso il quale aveva l’obbligo di essere iscritto, non dall’Inps».
Proposte di mediazione
Per cercare di non confondere chi non ha versato del tutto i contributi previdenziali con chi, invece, semplicemente non risulta all’Inps perché li ha versati nelle casse dell’istituto di previdenza privato di appartenza, l’Adepp ha avanzato al ministero del Lavoro la proposta di assumere un ruolo guida e di organizzare, nei prossimi giorni, un tavolo con i responsabili dell’Inps.
Fonte: http://www.borsaitaliana.it/notizie/finanzapersonale/fisco/dettaglio/poseidone121.htm

La carica dei trentenni. Crescono le ditte individuali ICT

85 mila imprese informatiche italiane. +13,9% in cinque anni, 7 miliardi di euro di commercio estero. Oltre un titolare di ditte individuali su dieci ha meno di 30 anni Lombardia e Milano prime in Italia per imprese. Seguono Roma e Torino
Oltre 85 mila imprese, in crescita del 4,9% in un anno e del 13,9% in cinque, un interscambio che supera i 7 miliardi di euro, 3.263 titolari di ditte individuali under 30, più di una su dieci tra quelle attive, pari al 10,5% del totale: sono questi alcuni numeri dell’informatica italiana. Il settore che conta il maggior numero di attività è quello dell’elaborazione e registrazione elettronica di dati (oltre 35 mila), segue quello della realizzazione e consulenza nel software (27.576).
E la Lombardia tra le regioni fa la parte del leone: vi si trova oltre un quinto delle imprese attive in Italia, pesa per il 63% sull’interscambio di componenti e schede elettroniche, computer e unità periferiche, prodotti di elettronica di consumo audio e video. Tra le province per numero di imprese prima Milano, con circa 9 mila attività nel 2009, seguita da Roma che ne conta 8.103. Terza Torino con 4.324 imprese. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al II trimestre 2009, 2008, 2004 e Istat a giugno 2009.
Fonte: www.lazio-side.it

Lavoro&Sviluppo4 avvia le procedure per i 6.000 tirocini al Sud

Avviata la promozione di interventi di politica attiva (percorsi di tirocinio e di apprendistato) e di assistenza alle imprese da parte “Lavoro&Sviluppo4”, il progetto nato dall’accordo tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dello Sviluppo economico e la Presidenza del Consiglio.

Obiettivo dell’intervento, che verrà realizzato da Italia Lavoro nei prossimi tre anni a partire dal 2010 grazie alle risorse economiche messe a disposizione dal Fondo sociale europeo, è quello di favorire la formazione di 6.000 soggetti non occupati residenti/domiciliati nelle Regioni “Convergenza/Mezzogiorno” (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), attivando interventi di politica attiva (in particolare percorsi di tirocinio – anche in mobilità geografica – e di apprendistato) e promuovendo, mediante incentivi all’assunzione, l’inserimento lavorativo dei partecipanti ai percorsi.

La dotazione finanziaria complessiva dell’intervento è di 60 milioni di euro:

24 milioni di euro per il supporto alla realizzazione dei 6.000 interventi di politica attiva previsti (percorsi di tirocinio e di apprendistato) mediante un sistema di doti e supporti economici così strutturato:
per le imprese: 250 euro mensili per l’attività di tutoraggio (assistenza e formazione) svolta dall’azienda ospitante il soggetto beneficiario della politica;
per le persone:
– borsa mensile di 500 euro a titolo di sussidio e per il rimborso delle spese legate a vitto, trasporti, etc. nel caso in cui il soggetto beneficiario dell’intervento sia coinvolto in un intervento in loco;
– borsa mensile di 1.200 euro a titolo di sussidio e rimborso delle spese per mobilità extraregionale, vitto, alloggio e trasporti qualora il beneficiario partecipi ad un intervento in mobilità interregionale;
– borsa mensile di 1.600 euro corrisposta al beneficiario di un intervento in mobilità Ue per le spese legate a mobilità extranazionale, vitto, alloggio e trasporti.

21 milioni di euro sottoforma di bonus orientati alle assunzioni destinati alle imprese:
– 5.000 euro per ogni assunzione a tempo indeterminato pieno;
– 3.750 euro per ogni assunzione a tempo indeterminato parziale (30 ore settimanali);
– 3.000 euro per ogni assunzione a tempo indeterminato parziale (24 ore settimanali);
– 3.500 euro per ogni assunzione con contratto di apprendistato.
Fonte: http://italia-lavoro-news.mag-news.it/nl/a.jsp?p6.OZ.Ibr.N.I.JBnY

Benzina: prezzi; rincari Agip, Esso e Shell

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Come al solito, ai rincari attuati martedì scorso dall’Agip nelle ultime ore si sono accodate anche le altre compagnie petrolifere che operano in Italia, tra cui la Shell e la Esso; a rilevarlo è il Quotidiano delle fonti di energia Staffetta Quotidiana, sottolineando come i nuovi rincari siano scattati in concomitanza con l’Epifania. Per l’Adusbef e la Federconsumatori “siamo alle solite“, con la conseguenza che di questo passo la stangata 2010 sui prezzi e sulle tariffe, stimata dalle due Associazioni in circa 600 euro annui a famiglia, rischia di diventare ancora più corposa.

L’ascesa dei prezzi alla pompa in questi ultimi giorni è stata tanto sbalorditiva quanto preoccupante; Adusbef e Federconsumatori, infatti, rilevano come nel giro di una settimana la benzina sia passata da un prezzo di listino di 1,27 euro a 1,35 euro al litro, con un incremento, quindi, di ben otto centesimi al litro.

L’aumento dei prezzi della benzina negli ultimi sette giorni, di conseguenza, è stato pari al 7% a fronte, invece, di una rivalutazione del dollaro rispetto all’euro pari a meno della metà, e pari al 3% circa. Il pieno agli automobilisti costerà così in media otto euro in più al mese, che corrispondono a quasi 100 euro all’anno; trattasi di un’altra stangata che, aggiunta a tutte le altre arrivate con il nuovo anno, secondo Adusbef e Federconsumatori, rischiano di incidere ancor di più sul già ridotto potere d’acquisto delle famiglie.

Fonte: www.vostrisoldi.it

Unicredit, tutto sull’aumento di capitale

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Dopo quasi 4 mesi dalla decisione di un aumento di capitale, finalmente Unicredit ha stabilito le modalità dell’operazione. Il prezzo di ogni nuova azione sarà di 1,589 euro, di cui 1,098 a titolo di sovrapprezzo, nel rapporto di 3 azioni ordinarie di nuova emissione ogni 20 azioni ordinarie o di risparmio possedute. Secondo i calcoli del board della banca l’operazione comporterà l’emissione di un massimo di 2.516.889.453 nuove azioni ordinarie, al valore nominale unitario di 0,50 euro ciascuna. Ciò comporterà un aumento del capitale sociale di ammontare pari a 1.258.44726,50, mentre il controvalore complessivo dell’operazione stessa, risulterà pari a 3.999.337.340,82 euro circa 4 miliardi di euro.
Il prezzo per ogni nuova azione indicato da UniCredit, è stato determinato tenendo conto, delle condizioni di mercato e incorpora uno sconto di circa il 29% con riferimento al prezzo teorico ex diritto, calcolato sulla base del prezzo ufficiale del 6 gennaio 2010. I diritti di opzione potranno essere esercitati, dall’11 gennaio 2010 al 29 gennaio 2010, in Italia e Germania e dal 14 gennaio 2010 al 29 gennaio 2010, in Polonia;
Chi non volesse avvalersi dell’aumento di capitale, potrebbe vendere i diritti di opzione in Piazza Affari, infatti saranno negoziabili sul Mta della Borsa Italiana dall’11 gennaio 2010 al 22 gennaio 2010 e sulla Borsa di Varsavia dal 14 gennaio 2010 al 22 gennaio 2010.

Il mercato ha accolto bene le modalità di aumento di capitale, anche perché lo sconto di circa il 30% è in linea con gli aumenti precedenti di alcune delle maggiori banche in Europa. Nella seduta di oggi, giovedì, il titolo Unicredit, ha guadagnato il 2,4% chiudendo gli scambi a 2,4 euro.

Fonte: www.vostrisoldi.it

Alimentari e carburanti: percorso lungo 1900 chilometri

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Nelle ultime ore le Associazioni dei Consumatori sono tornate alla carica dopo l’ennesimo rialzo dei prezzi del carburante alla pompa annunciati dall’Agip prima e dalle altre compagnie petrolifere poi. Sono ancora passati sette giorni del nuovo anno, ma già, tra i rincari della benzina e del diesel, il canone Rai, l’aumento delle tariffe aeroportuali e gli aumenti del gas e dei treni ad alta velocità, i consumatori sono sotto assedio e con un potere d’acquisto sempre più ridotto. Ma tra la spesa di tutti i giorni ed i costi dei carburanti c’è un “legame” lungo ben 1.900 chilometri.

Trattasi, in accordo con quanto riporta la Coldiretti, della distanza media che un pasto percorre fino ad arrivare sulle nostre tavole; per contrastare gli effetti negativi che il rincaro di benzina e diesel generano sui prodotti alimentari, secondo l’organizzazione degli agricoltori, occorre consumare prodotti locali che non hann bisogno di percorrere lunghe distanze prima di portarli in tavola.

Consumando i prodotti del territorio non solo si tagliano i costi della bolletta energetica, che nel nostro Paese, per diverse ragioni, è molto elevata, ma si dà una mano all’ambiente evitando di bruciare tonnellate e tonnellate di petrolio con tutto quel che ne consegue in merito alle emissioni di inquinanti in atmosfera. Il modello di spesa sostenibile è quello di recarsi presso i mercati gestiti dagli agricoltori, o quello di andare direttamente presso l’impresa agricola, magari in gruppi di acquisto, portando a casa prodotti agroalimentari freschi, genuini, al giusto prezzo ed a “chilometri zero“.

Fonte: www.vostrisoldi.it

Skype va dentro il televisore

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Skype sta per conquistare anche i televisori: grazie agli accordi stretti con LG e Panasonic, presto si potranno effettuare chiamate VoIp direttamente dal televisore di casa (a patto di avere una connessione a banda larga).
Ovviamente non si tratterà di normali chiamate soltanto audio: le videochiamate saranno il vero punto di forza di questo sistema, che supporta anche l’alta definizione.
LG e Panasonic si apprestano dunque a produrre televisori (le serie VT e G di Panasonic e 26 nuovi modelli al plasma e Lcd di Lg) che incorporano già la tecnologia di Skype e venderanno separatemente delle webcam con microfoni integrati.
I dettagli sugli apparecchi sono ancora decisamente scarsi: si sa che le dimensioni saranno molto varie (e arriveranno fino a diagonali di 65 pollici), mentre i prezzi non sono stati rivelati; la loro disponibilità è prevista per la metà del 2010.

Fone: lazio-side.it