(Adnkronos) – Quali sono i migliori (e i peggiori) aeroporti al mondo? È appena uscita la classifica 2024 di SkyTrax, e l’Italia può vantare ai primi posti l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino (Roma), che si piazza 12°, scalando una posizione rispetto all’anno scorso e vincendo (è la prima volta per l'Italia) il premio per il migliore al mondo nel campo della sicurezza.
Al primo posto troviamo l’aeroporto di Doha in Qatar che scalza Changi di Singapore (2°). In generale, ottimi risultati per l’Asia: al terzo posto c’è Seoul (Corea del Sud), seguita dai due scali di Tokyo, mentre Dubai risale dal 17° al 7°. In Europa, nella top ten ci sono Charles de Gaulle, Monaco di Baviera, Zurigo e Istanbul. Ma è interessante andare a studiare il fondo della classifica, determinata dai sondaggi sui viaggiatori: in ultimissima posizione c’è lo sfortunato scalo di Berlino-Brandeburgo, che doveva aprire nel 2011 e invece fu inaugurato nel 2020, in pieno periodo pandemico, funestato da scandali finanziari e amministrativi di ogni tipo, fallimenti delle società appaltatrici, problemi con i sistemi di sicurezza. Unica nota positiva: quest’anno passa dal 120° posto al 100° (non è dato conoscere gli aeroporti che finiscono sotto questo livello). Sempre tra i peggiori della classifica troviamo una serie di aeroporti americani, che in generale non vanno granché in questa graduatoria. Al 93° c’è JFK di New York (che scala 5 posizioni), al 97° Logan di Boston e al 99° Detroit, città che oltre ad aver perso la ricchezza un tempo garantita dal settore automobilistico si trova a fare i conti con uno scalo non amato dai suoi utenti. Di seguito la top 20 di SkyTrax, tra parentesi la posizione del 2023: 1. Doha Hamad (2) 2. Singapore Changi (1) 3. Seoul Incheon (4) 4. Tokyo Haneda (3) 5. Tokyo Narita (9) 6. Paris CDG (5) 7. Dubai (17) 8. Munich (7) 9. Zurich (8) 10. Istanbul (6) 11. Hong Kong (33) 12. Rome Fiumicino (13) 13. Vienna (11) 14. Helsinki-Vantaa (12) 15. Madrid-Barajas (10) 16. Centrair Nagoya (16) 17. Vancouver (20) 18. Kansai (15) 19. Melbourne (19) 20. Copenhagen (14) —[email protected] (Web Info)
I migliori (e peggiori) aeroporti al mondo. Fiumicino brilla, disastro Berlino
Scontri Sapienza, i rettori: “Nessun boicottaggio di Israele, proteste non cambiano nulla”
(Adnkronos) – “Nessun ateneo della Crui ha mai votato il boicottaggio alla collaborazione scientifica con atenei israeliani. Dopo queste proteste non è cambiato nulla, noi siamo aperti a collaborare al di là dei confini e dei conflitti con tutti. Non c’è nessun boicottaggio dei rapporti scientifici esistenti con le università israeliane". È quanto afferma Giovanna Iannantuoni, presidente Crui, conferenza dei rettori delle università italiane, durante il confronto in corso sulle tensioni di questi giorni nelle università. "Nel caso della Sapienza ci sono stati anche arresti ma siamo in grado di gestire quelle situazioni. Non alziamo i toni – l’appello di Iannantuoni – non siamo strumento di ulteriore radicalizzazione o estremizzazione di quello che sta succedendo". "Sono manifestazioni legate alla guerra e crediamo la scienza sia uno strumento di pace: non facciamo parte della politica, non siamo un ente di parte, ma difendiamo la libertà di pensiero e di critica forte, da parte di chiunque voglia venire negli atenei a parlare. Il dialogo certo è fondamentale. Non dobbiamo e non vogliamo formare le opinioni degli studenti- continua – Dobbiamo dare gli strumenti affinché i ragazzi si formino una propria idea di quello che succede nel mondo”. “Gli scontri di questi giorni creano preoccupazioni legate a manifestazioni singole. Non siamo particolarmente preoccupati che la situazione possa degenerare. Siamo in grado di gestire quanto avviene nei nostri atenei e campus – ribadisce – Siamo 85 rettori e ognuno è autonomo nelle proprie azioni e nei propri convincimenti, siamo qui per difendere la libertà di pensiero”. —[email protected] (Web Info)
Leggieri (Philip Morris): “Persone essenziali per nostra mission”
(Adnkronos) – "Costruire un futuro senza fumo sarebbe impossibile senza il contributo delle persone che ogni giorno lavorano con noi. Per questo sosteniamo tante iniziative con l’obiettivo coniugare benessere e qualità di vita delle persone, nel segno dell’inclusività e sulla valorizzazione della diversità". Così Isabelle Leggieri, integrated talent management di Philip Morris Italia, ieri a margine della presentazione a Roma del report annuale di Cotec – Fondazione per l’Innovazione, redatto in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne – Unioncamere. “Oggi le persone desiderano maggiore flessibilità, bilanciando tempo libero e lavoro, e un welfare che le accompagni anche al di fuori del lavoro. Le iniziative di welfare che abbiamo sviluppato in azienda provano a rispondere ai nuovi bisogni dei lavoratori”, ha spiegato Leggieri. “Progettare un mondo in cui le sigarette siano solo un ricordo, richiede nuove competenze che vanno continuamente aggiornate. Con questa consapevolezza – ha proseguito – due anni fa abbiamo inaugurato il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences, un centro che nasce come sistema aperto, con un’offerta formativa rivolta non solo alle persone che lavorano nella nostra azienda ma anche a chi sia interessato ai temi di industria 4.0”, ha concluso. —[email protected] (Web Info)
Hannappel (Philip Morris): “Fondamentale collaborazione con il pubblico per la formazione”
(Adnkronos) – “E’ fondamentale la partnership pubblico-privato per a far sì che ci sia un collegamento diretto fra percorso scolastico scuola e impiego, anche attraverso programmi che siano propedeutici all’inserimento in azienda, specialmente nell’ambito degli studi tecnici e dell'università". Così Marco Hannappel, presidente e ad di Philip Morris Italia, ieri a margine della presentazione a Roma del Report annuale di Cotec – Fondazione per l’Innovazione, redatto in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne – Unioncamere. "Noi di Philip Morris questo lo facciamo con il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (Imc), che rappresenta un'eccellenza per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze legate all’industria 4.0 e che si trova accanto al nostro sito produttivo di Bologna, proprio per connettere la parte formativa prima dell’ingresso in azienda con quello che facciamo all’interno”, ha aggiunto Hannappel. “Investiamo 500 milioni di euro ogni cinque anni nell’agricoltura italiana con il verbale d’intesa che firmiamo con il ministero dell’Agricoltura e, tra le attività previste, c’è anche lo sviluppo di competenze per l'industria 4.0 e per l’agritech per lo sviluppo di queste ultime abbiamo annunciato 'Be Leaf-Be the future', un progetto di formazione attraverso start up, che svolgiamo ogni anno a Perugia”, ha concluso. —[email protected] (Web Info)
Nicolais (Cotec): “Sfida non è solo formazione dei giovani ma trattenerli in Italia”
(Adnkronos) – “Oggi parliamo dei talenti: Italia, Spagna e Portogallo si sono resi conto che ormai la competizione è sulla capacità di utilizzare la conoscenza sviluppata, quindi ci avviamo verso un’economia della conoscenza che richiede attenzione più che ai prodotti stessi, agli uomini che sono in azienda. Il report di cui discutiamo oggi è proprio questo”. Così Luigi Nicolais, Presidente Cotec – Fondazione per l’Innovazione, ieri a margine della presentazione a Roma del Report annuale della Fondazione, redatto in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne – Unioncamere. “Vediamo con molta chiarezza che ormai i giovani non sono difficili da assumere ma è difficile trattenerli. Questo è sicuramente un cambiamento epocale per l’Italia”, ha spiegato Nicolais che ha aggiunto: “L’Italia sappiamo che ha sempre vissuto la difficoltà di trovare bravi laureati Stem, ma oggi invece vediamo che la cosa più difficile è trattenerli e questo vale anche per la Pa. Nel passato, la pubblica amministrazione aveva appeal per il cosiddetto posto fisso, oggi non è più così”. “Anche la Pa si sta muovendo nel trattare i suoi dipendenti soprattutto quelli apicali che pone al centro la crescita professionale che rappresentano il futuro della Pa italiana”, ha concluso. —[email protected] (Web Info)
Zangrillo: “Pa sia opportunità per i giovani per accrescere professionalità”
(Adnkronos) – “Le sfide che deve affrontare la pubblica amministrazione nei prossimi anni sono importanti, la stessa Unione Europea ci ricorda che una pubblica amministrazione efficiente, a livello comunitario, consentirebbe al continente europeo di poter risparmiare 65 miliardi di euro all’anno. E consentirebbe alle aziende di tagliare i propri costi di 3 miliardi all’anno, quindi avere una Pa efficiente è un must”. Così il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ieri a margine della presentazione a Roma del report annuale di Cotec – Fondazione per l’Innovazione, redatto in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne – Unioncamere. “Dobbiamo vincere questa sfida e lo possiamo fare perché abbiamo un capitale umano preparato e abituato ad affrontare la complessità. Il nostro compito è quello di seguirlo e di assecondarlo cercando di far crescere la consapevolezza nelle nostre persone di vivere il cambiamento come un’opportunità”, ha spiegato Zangrillo che poi ha aggiunto: “Lo stiamo facendo lavorando sulla formazione e sulla crescita delle nostre persone, quindi anche sul merito. Cercando di presentarci come un’organizzazione che è in grado di reclutare le persone in maniera rapida ed efficace”. “Tutto questo perché abbiamo bisogno di esser attrattivi verso le nuove generazioni. Viviamo nell’epoca della transizione digitale, è chiaro che disporre di giovani della generazione Z significa dare un’accelerazione straordinaria al processo di modernizzazione della nostra organizzazione”, ha osservato. Il Ministro ha poi ricordato: “Nel corso del 2023 ho lanciato uno spot che diceva basta il racconto della Pa come organizzazione del posto fisso, mi piacerebbe che venisse raccontata come organizzazione del posto figo. Voglio dire che i giovani di oggi non inseguono il posto fisso, vivono la stabilità del posto di lavoro come l’opportunità di poter di poter disporre di un profilo di esperienza e di competenza riconoscibile dal mercato. Noi su questo dobbiamo lavorare, sulle capacità di offrire alle persone percorsi di crescita che permettono di consolidare la loro professionalità”. “Dobbiamo anche essere capaci di offrire un corretto bilanciamento tra impegno professionale e la vita personale – ha detto Zangrillo -. I giovani non entrano in un posto di lavoro per rimanerci tutta la vita e probabilmente anche noi dobbiamo incominciare a pensare che un fisiologico turnover sia una dinamica normale nelle organizzazioni. Accettando anche che una persona che ha fatto un percorso importante da noi possa decidere di cambiare”, ha concluso. —[email protected] (Web Info)
E’ ufficiale: Amadeus in autunno sarà sul Nove con tre programmi
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Amadeus al Nove. Mancava solo l'ufficialità e adesso c'è: il conduttore, dopo l'addio alla Rai, si trasferisce all'emittente del gruppo Warner Bros Discovery. Lo comunica in una nota l'azienda annunciando che grazie a questo accordo, che avrà durata di 4 anni, Amadeus debutterà dal prossimo autunno sul Nove, canale generalista di punta di Warner Bros. Discovery, e collaborerà attivamente con il senior management nello sviluppo di nuovi formati di intrattenimento per tutte le piattaforme del gruppo. Sulla base di questo accordo, nel corso della stagione televisiva, Amadeus condurrà sul Nove un programma di Access Prime Time e due di Prime Time. Nei prossimi mesi saranno annunciati i dettagli dei progetti che lo vedranno protagonista. “Siamo entusiasti di accogliere nella nostra squadra Amadeus, fuoriclasse della tv, straordinario artista e volto tra i più amati dal pubblico italiano. Siamo impazienti di lavorare insieme, di unire la grande energia che lo contraddistingue – e che sicuramente saprà portare nel nostro Gruppo – con la creatività dell’editore che più di ogni altro negli anni recenti ha rinnovato la tv italiana", commenta Alessandro Araimo, managing director Warner Bros. Discovery Sud Europa. "Il gruppo media leader a livello globale, vuole essere ancora più protagonista in Italia con il canale Nove – sempre pi ricco di artisti e formati unici e distintivi – con l’intero portfolio di canali tv free e pay, con lo sport, le piattaforme digitali e la produzione e distribuzione cinematografica. Un sistema di mezzi che ci rende, nel mercato italiano, un soggetto unico in grado di valorizzare pienamente i maggiori talenti creativi del paese", conclude Araimo. —[email protected] (Web Info)
Cronaca nazionale/ Avverte un malore in aereo, 35enne perde la vita mentre è in volo
Tragedia dei cieli in Piemonte.
E’ accaduto all’aeroporto di Torino-Caselle dove un passeggero di trent’anni è morto mentre era in volo dal capoluogo piemontese a Lamezia Terme, in Calabria. L’uomo, che viaggiava in compagnia della moglie, ha avuto un malore più o meno a metà del tragitto; sarebbe stato colto da un arresto cardiaco.
Il 35enne è stato soccorso a bordo del velivolo mentre l’allarme al 112 era già stato lanciato. Ma una volta atterrato, per il passeggero non c’è stato nulla da fare ed è deceduto.
La moglie, che era con lui, ha accusato a sua volta un malore ed è stata trasportata in ospedale dal 118. Il velivolo è rimasto fermo sulla pista per consentire gli accertamenti dei tecnici dello Spresal e della polizia.
Su quanto accaduto ora indagano la Polaria e i tecnici dello Spresal.
Foto di repertorio
Cagliari, tenta di uccidere la ex con uno scontro frontale: 50enne piantonato in ospedale
(Adnkronos) –
Ha tentato di uccidere la ex causando un frontale con la sua auto. Lo scontro con due persone ferite sembrava solo l'ennesimo incidente stradale sulle strade della Sardegna, ma non era così. Lo scontro sulla statale 126 a Carbonia non era casuale, perché la donna che i vigili del fuoco hanno estratto dalle lamiere aveva denunciato per stalking l'altro conducente coinvolto. Lo scontro non sarebbe stato quindi fortuito ma volontario. Secondo una ricostruzione degli inquirenti l'uomo stava seguendo l'auto della donna quando, approfittando di una sua manovra, le è andato contro di proposito. Ci sarebbero anche dei filmati che documentano la volontarietà del gesto. In nottata è scattato il fermo e adesso il 50enne Alessio Z. è piantonato in ospedale con l'accusa di tentato omicidio. —[email protected] (Web Info)
Attacco in Iran, gli Usa dietro la rinuncia di Israele: cosa hanno promesso
(Adnkronos) –
Gli Stati Uniti avrebbero accettato il piano israeliano per un'operazione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in cambio della rinuncia da parte dello stato ebraico a sferrare un attacco di ampia portata in Iran per rappresaglia contro il raid iraniano a Israele. A scriverne – citando funzionari egiziani – è la pubblicazione qatarina Al-Araby Al-Jadeed. "L'amministrazione americana ha mostrato di accettare il piano precedentemente presentato dal governo di occupazione per quanto riguarda l'operazione militare a Rafah, in cambio della rinuncia a un attacco su larga scala contro l'Iran", scrive Al-Araby Al-Jadeed, citato dal Times of Israel, attribuendo la dichiarazione ad un funzionario del Cairo, secondo il quale sarebbero in corso i preparativi per consentire all'Egitto di far fronte a qualsiasi possibile impatto della prevista operazione. Inoltre, secondo quanto scrive il New York Times citando diversi funzionari americani coinvolti in discussioni ad alto livello e un alto funzionario israeliano, Tel Aviv ha calcolato male la risposta che l'Iran avrebbe dato all'attacco che ha distrutto il consolato di Teheran a Damasco. E questo errore di calcolo potrebbe causare la tanto temuta escalation nella regione. ''Gli israeliani hanno commesso un grave errore di calcolo pensando che l'Iran non avrebbe reagito con forza'', afferma il quotidiano. Il New York Times scrive che i funzionari statunitensi erano arrabbiati per essere stati informati solo pochi minuti prima dell’attacco israeliano a Damasco e per il fatto che non era stato comunicato loro il suo significato. Due funzionari israeliani hanno riferito al New York Times che i piani per l'attacco erano iniziati due mesi prima che fosse portato a termine e che è stato approvato dal gabinetto di guerra il 22 marzo. —internazionale/[email protected] (Web Info)












