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WhatsApp, messaggi eliminati definitivamente? No, ecco come leggerli

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(Adnkronos) – Recuperare i messaggi Whatsapp cancellati? E' possibile. Nel 2017 l'app di messaggistica più utilizzata al mondo ha introdotto la funzione per cancellare i messaggi ricevuti o inviati. Per eliminarlo è sufficiente premere a lungo sul balloon del messaggio, attivando così un menu che consente di cancellare il testo, per sé o anche per il destinatario. A volte però i messaggi vengono cancellati per errore, o si cerca qualcosa all'interno della moltitudine di chat nel nostro WhatsApp senza renderci conto che magari lo abbiamo cancellato per sbaglio. La buona notizia è che esistono vari metodi per leggere le conversazioni eliminate. 
Recuperare i messaggi cancellati di WhatsApp su Android
 Con Android dalla versione 11 in poi è possibile recuperare in pochissimi passi i messaggi cancellati. Per farlo, è necessario accedere alle 'Impostazioni' del dispositivo, scorrere e selezionare 'Notifiche', scegliere 'Cronologia delle notifiche', quindi toccare l'opzione per attivare l'interruttore e abilitare l'opzione. Una volta attivata la cronologia delle notifiche, da quel momento in poi sarà possibile vedere gli alert dei messaggi di WhatsApp anche se sono stati cancellati. Un metodo per recuperare i messaggi di WhatsApp cancellati è quello di effettuare regolarmente il backup dei dati e ripristinare da un backup precedente. Per fare ciò, dovrete disinstallare completamente la app dal dispositivo e rientrare con il processo di registrazione, quindi andare su Impostazioni di WhatsApp > Chat > Backup delle chat e cercare un backup precedente che contenga i messaggi cancellati. Tuttavia, questo metodo può essere laborioso poiché appunto richiede la disinstallazione dell'app e una nuova autenticazione per eseguire il backup. Per leggere i messaggi cancellati da WhatsApp su Android è possibile utilizzare anche app di terze parti, ma è sempre importante procedere con cautela nell'utilizzo di questi strumenti, poiché comportano rischi come il furto di dati, malware e accesso non autorizzato al dispositivo. Inoltre, non tutti gli strumenti di recupero sono efficaci e alcuni potrebbero persino causare la perdita permanente di dati. È importante fare una ricerca accurata e valutare i rischi prima di utilizzare qualsiasi app di terze parti per recuperare i messaggi di WhatsApp cancellati.  Una delle app sicure per questo scopo si chiama Get Deleted Messages, disponibile su Play Store sia in versione gratuita che a pagamento (3,99 euro). Una volta effettuata la registrazione e garantiti i permessi alla app, questa ci mostrerà una semplice lista dei messaggi WhatsApp che abbiamo eliminato. Un'altra app che funziona senza rischi per la privacy è Notisave, scaricabile gratuitamente. 
Recuperare i messaggi cancellati di WhatsApp su iPhone
 Su smartphone Apple, iCloud è l'unico metodo per visualizzare i messaggi di WhatsApp cancellati. Finché il messaggio è stato salvato nel servizio cloud di Apple, può essere ripristinato e visualizzato anche dopo la cancellazione. Il backup su iCloud si attiva andando nelle impostazioni del telefono. Occorrerà cliccare sul proprio nome in alto, quindi su 'iCloud', e sotto 'App che utilizzano iCloud' sarà necessario cliccare su 'Mostra tutto' e infine attivare l'interruttore accanto a WhatsApp.  Per leggere i messaggi eliminati, invece, occorrerà disinstallare WhatsApp dal proprio iPhone e reinstallalo dall'App Store. Riaprendo WhatsApp e avviando il processo di registrazione sarà possibile ripristinare il vecchio backup da iCloud. Una volta che il backup è completamente ripristinato, sarà possibile visualizzare i messaggi cancellati nelle chat. —[email protected] (Web Info)

Cure anti-infarto, nuovo studio su rischi e benefici

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(Adnkronos) – I beta bloccanti sono farmaci "che agiscono bloccando i recettori beta adrenergici del cuore riducendo il lavoro cardiaco e quindi migliorandone il compenso e la sopravvivenza. Per questo ormai da molti anni questi farmaci sono tra i più utilizzati nella terapia delle malattie cardiache ed in particolare in quelle coronariche e nel post infarto. Tutte le linee guida sulla terapia di questa patologia infatti prevedono obbligatoriamente l'utilizzo dei beta bloccanti come pilastro per migliorare la sopravvivenza e ridurre la probabilità di recidive dell'infarto. In uno studio presentato all'ultimo congresso dell'American College of Cardiology ed appena pubblicato sul 'New England Journal of Medicine' coordinato dal Karolinska Institute di Stoccolma mette in discussione proprio il beneficio dei beta bloccanti nel prevenire un secondo attacco di cuore o nel ridurre la mortalità nei pazienti in cui l'infarto miocardico è stato curato in tempi brevi e quindi il danno cardiaco non è stato importante". Così Antonio Giuseppe Rebuzzi, professore di Cardiologia dell'Università Cattolica di Roma, in un articolo su 'Il Messaggero'.  "Sono stati studiati oltre 5.000 pazienti arruolati tra il primo ed il settimo giorno dopo un infarto miocardico acuto e che avevano una coronografia positiva per stenosi coronarica ma in cui la contrattilità del muscolo cardiaco valutata eco cardiograficamente era normale o comunque ridotta in maniera non grave- prosegue Rebuzzi – In metà circa dei pazienti è stata fatta una terapia comprendente come da linee guida dell'infarto l'utilizzo di beta bloccanti nell'altro gruppo si è invece prescritto una terapia senza l'utilizzo di questi farmaci dopo un periodo di 'follow up' di circa tre anni e mezzo si è valutata in entrambi i gruppi l'incidenza di decessi, di recidiva, di infarto miocardico ed inoltre il numero di ospedalizzazioni per fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca, ictus o di interventi per impianto di pacemaker. Il risultato è che non vi era alcuna differenza significativa tra i due gruppi per alcuna delle variabili considerate".  "In compenso non vi era alcuna differenza neppure per le reazioni avverse da loro provocate dai beta bloccanti, quale ad esempio la bradicardia l'asma o altro. Questo studio – suggerisce il cardiologo – che viene dopo altri studi più piccoli, ma che hanno ottenuto risultati simili, chiarisce in maniera evidente che nei pazienti con recente infarto miocardico che però non ha ridotto in modo grave la contrattilità del muscolo cardiaco, un trattamento di routine con alcuni farmaci quali beta bloccanti non è assolutamente utile, anzi da loro rischia di provocare spiacevoli effetti collaterali". "Questo ci porta una volta una volta di più alla necessità di calibrare la terapia sulle reali necessità del singolo paziente. No alla routine: non è infatti pensabile che tutti i pazienti che hanno avuto un infarto siano trattati allo stesso modo quale che sia il danno provocato, gli stessi farmaci sono superflui e vanno prescritti", conclude.  —[email protected] (Web Info)

Giochi, a Roma la prima edizione di Italian Gaming Expo & Conference ‘Il futuro sostenibile’

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(Adnkronos) – Giovedì 18 e venerdì 19 aprile, al Palazzo dei Congressi a Roma, alle ore 10.00, si terrà la prima edizione dell’Italian Gaming Expo & Conference (Ige) 'Il futuro sostenibile del gioco'. Una due giorni dedicata al mercato italiano del gaming legale, per approfondire la realtà di un settore la cui importanza è riconosciuta a livello internazionale insieme alle Istituzioni, esperti, accademici, opinion leader e influencer.  Uno dei principali obiettivi dell’evento, infatti, è quello di permettere ai partecipanti di incontrarsi e confrontarsi con esperti, opinion leader, accademici e alcuni dei migliori C-level a livello nazionale e internazionale per trovare nuovi spunti e soluzioni che guardino alla crescita e allo sviluppo della propria attività. Sarà l'occasione per parlare delle principali tematiche che guideranno il mondo del gaming legale nei prossimi mesi e anni, per definire le linee guida di approccio per le imprese che vogliono guardare al futuro, all’innovazione, alla sostenibilità. In programma anche la prima edizione degli Italian Gaming Awards 2024 per premiare le eccellenze del gaming italiano e le migliori best practices nel settore, a Spazio Novecento a Roma. Le realtà saranno premiate da un comitato scientifico e da una giuria di esperti che riunisce professionisti del settore di livello internazionale, accademici e studiosi provenienti anche dal mondo dell'informazione. Per Simona Clarizio, responsabile dell’Italian Gaming Expo & Conference, “il 2024 è un anno fondamentale per l’industria italiana del Gaming e l’evento sarà a sua volta strategico per l’industria e per l’intero ecosistema. Ige guarda al futuro del gioco in Italia che vuole e deve essere pienamente sostenibile. Questa è infatti la sfida che riguarda tutte le parti interessate nel processo di riforma del settore. Al centro del dibattito: la sostenibilità, l’inclusione, il ruolo della tecnologia, l’innovazione, la digital transformation, ma anche il marketing, la formazione e l’informazione. Si tratta di un evento in grado di approfondire tutte le tematiche di interesse per gli stakeholder del gaming per analizzare il presente e scoprire il futuro, anticipandolo”. Compongono il comitato scientifico Lucio Lamberti, professore di Marketing Analytics e Analytics for Business Lab al Politecnico di Milano, coordinatore dell'Interdepartmental Physiology, Emotion and Experience Lab (Pheel) del Politecnico e scientific director del Metaverse Marketing Lab and of the Automotive Experience Design Lab; Francesco Rodano, Chief Policy Officer Playtech e Former Online Gaming Regulator; Quirino Mancini, Presidente Imgl Global Head del Gaming and Gambling Practice Group e Partner Tonucci&Partners; Ludovico Calvi, presidente onorario United Lotteries for Integrity in Sports Ulis; Gian Luca Comandini, imprenditore, professore universitario e divulgatore tecnologico esperto di fintech e new media; Carlo Alberto Carnevale Maffè, associate professor of Practice di Strategy and Entrepreneurship presso SDA Bocconi School of Management, editorialista, conduttore radiofonico. Parteciperanno all’evento l'Agenzia delle dogane e dei Monopoli, il ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, il ministero dell'Interno, la Guardia di Finanza, il Coni, e regolatori internazionali. —[email protected] (Web Info)

Draghi e la nuova idea di Ue, social si accendono in Italia e Francia per discorso dell’ex premier

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(Adnkronos) – Negli ultimi 7 giorni, dopo l’Italia con il 53,5%, è la Francia con il 36,9%, il Paese europeo dove la keyword nominativa 'Mario Draghi' si è posizionata con maggior frequenza nelle conversazioni digitali. Dietro Italia e Francia, con volumi di parlato meno consistenti troviamo la Spagna con il 3,6%, poi il Belgio con l’1,7% e infine la Germania con l’1%. E' quanto emerge da un instant mood Arcadia che ha registrato sui social 11.200 menzioni e 41.100 engagement legati alla figura dell'ex presidente del Consiglio. A polarizzare il dibattito sui social, sempre negli ultimi 7 giorni, commentando negativamente la notizia della possibile nomina di Mario Draghi al vertice della Commissione Ue, troviamo François Asselineau, leader nazionale dell’UPR e Alessandro Orsini, docente di Sociologia del terrorismo.  —internazionale/[email protected] (Web Info)

Ucraina, Russia ha perso oltre 50mila uomini: l’analisi

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(Adnkronos) –
Oltre 50.000 morti per la Russia nella guerra in Ucraina. E' la Bbc a stimare le perdite subite da Mosca in oltre 2 anni di conflitto. Un bilancio arrotondato per difetto, a cui andrebbero aggiunte le cifre relative a milizie e formazioni paramilitari. Il quadro complessivo è condizionato dalla strategia che la Russia adotta sistematicamente: attacchi a ondate, con una tattica 'vecchio stile' che trasforma migliaia di soldati in carne da cannone, soprattutto lungo il fronte orientale. Per conquistare le rovine di Avdiivka, città del Donetsk rasa al suolo, Mosca ha sacrificato migliaia di uomini.  Ora, in attesa di una nuova offensiva che potrebbe scattare tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate, il bilancio delle vittime militari russe in Ucraina ha ormai superato la soglia dei 50.000. L'analisi della Bbc evidenzia che nel secondo anno di guerra i morti in prima linea sono aumentati del 25 per cento rispetto l'anno precedente. Nel rapporto, la Bbc russa, il gruppo mediatico indipendente Mediazona e i volontari hanno contato i decessi dal febbraio 2022 e preso in considerazione le nuove tombe nei cimiteri, oltre ad aver analizzato informazioni open source provenienti da rapporti ufficiali, giornali e social media.  "Secondo i nostri risultati – scrive l'emittente britannica – più di 27.300 soldati russi sono morti nel secondo anno di combattimento, a testimonianza di come le conquiste territoriali abbiano comportato un enorme costo umano". "Il termine tritacarne – prosegue la Bbc – è stato usato per descrivere il modo in cui Mosca invia incessantemente ondate di soldati per cercare di indebolire le forze ucraine ed esporre le loro posizioni all’artiglieria russa. Il bilancio complessivo delle vittime – di oltre 50.000 – è otto volte superiore all’unico riconoscimento pubblico ufficiale del numero di vittime mai fornito da Mosca nel settembre 2022. È probabile che il numero effettivo di morti russi sia molto più alto".  Le cifre sono pur sempre approssimative. "La nostra analisi non include la morte dei miliziani a Donetsk e Luhansk, nell'Ucraina orientale, occupate dai russi – precisa il rapporto – Se venissero aggiunti, il bilancio delle vittime da parte russa sarebbe ancora più alto". Enormi anche le perdite accumulate dall'Ucraina. Kiev raramente fa riferimento al numero delle vittime sul campo di battaglia. A febbraio, il presidente Volodymyr Zelensky aveva affermato che erano stati uccisi 31.000 soldati ucraini, ma le stime, basate sull’intelligence americana, suggeriscono perdite maggiori. L'Ucraina ha appena varato una nuova legge per puntellare la prima linea: saranno arruolati centinaia di migliaia di giovani, di età di 25-26 anni, destinati al fronte.  —internazionale/[email protected] (Web Info)

Penny Italia chiude 2023 con fatturato di 1,619 mld, rete vendita di 449 negozi in 18 regioni

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(Adnkronos) – Penny Italia chiude il 2023 con un fatturato di 1,619 miliardi di euro e una rete vendita di 449 negozi in 18 regioni. 70 i milioni investiti per le 34 aperture i 78 ammodernamenti e il lancio della nuova piattaforma logistica a Buti, Toscana, gettando già le basi per il nuovo fresh-hub di Buccinasco. Oltre mille le persone assunte nel solo 2023 e centinaia le crescite interne anche grazie alle oltre 30.000 ore di formazione erogate. I dati vengono presentati oggi a Milano nella conferenza stampa annuale di Penny Italia, a una settimana esatta da quella del Gruppo Rewe, e con cui Penny celebra i suoi 30 anni.  È l’anno record delle operazioni di acquisizione (M&A) con focus capitale – ma non solo –, che in poche settimane ha più che triplicato la presenza del brand a Roma che ora può contare su 25 punti vendita in città. In tutta Italia i negozi Penny si sono rinnovati e trasformati, diventando più sostenibili ma anche garantendo reparti serviti che celebrano l’italianità, confermando a fine anno 120 macellerie e 117 gastronomie. Ma è anche l’anno di importanti investimenti in tema di visibilità, per esempio con il temporary store Penny presso gli I-Days di Milano e la collaborazione con l’Aquafan di Riccione.  Nel 2023 la carta fedeltà di Penny diventa 100% digitale, integrata con la nuova App, con la garanzia di una serie di vantaggi per i clienti del brand; in anno complesso per molte famiglie colpite da tassi d’inflazione record, Penny scende in campo per difendere il potere d’acquisto ripensando il proprio programma fedeltà e introducendo il cash-back. Un meccanismo semplice ma di valore, attraverso il quale il cliente può accumulare punti con la spesa e utilizzarli per richiedere prodotti omaggio dell’assortimento, buoni sconto o premi delle collezioni.  Primo brand a sviluppare 12 referenze in collaborazione con Airc per un’alimentazione che supporta la prevenzione, ma anche i primi nello sviluppare 3 referenze da agricoltura aeroponica, con il 95% di acqua risparmiata. Il 2023 è l’anno delle collaborazioni importanti con Wwf per il sostegno delle oasi ma anche con TooGoodToGo, Banco Alimentare, per la lotta allo spreco alimentare; forte la presenza di Penny nelle comunità in cui opera grazie alla collaborazione con Fondazione Progetto Arca e Croce Rossa Italiana a cui il brand e i suoi clienti sono riusciti a donare un’ambulanza. In questo 2023, i clienti e le persone di Penny sono sempre state accompagnate dal PENNY Truck, sempre presente – ambasciatore del brand – nelle grandi occasioni, per le nuove aperture, per gli eventi o semplicemente per raccontare l’azienda e omaggiare promozioni in tutte le città di Italia. —[email protected] (Web Info)

Cronaca nazionale/ Auto contro Tir, madre e figlio dodicenne perdono la vita

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FOTO DI REPERTORIO

Ancora sangue sulle strade italiane.

Drammatico incidente sulla statale 100 Taranto-Bari, all’altezza dello svincolo per San Basilio.
A causa dello schianto fra un’automobile e un tir hanno perso la vita una donna e suo figlio di 12 anni, mentre il padre – che era alla guida della vettura – è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Santissima Annunziata. Le sue condizioni, a quanto si apprende, sarebbero gravi.

Ferito anche l’autista del camion, ricoverato all’ospedale di Castellaneta.

Sul posto il 118, i carabinieri e i vigili del fuoco.

Foto di repertorio

Farmaceutica, Guenter (Merck): “Velocizzare accesso a terapie innovative in Italia”

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(Adnkronos) – "Penso che ci siano due cose in cui l'Italia potrebbe fare meglio. La numero uno è: l'accesso all'innovazione in termini di velocità. Le nostre nuove soluzioni terapeutiche, tutti gli sforzi e tutte le migliaia di persone che lavorano per portare innovazione in Italia, sono nulli, non servono se queste terapie non arrivano al paziente. Quindi la velocità di accesso all'innovazione è molto importante". Così Peter Guenter, Ceo Healthcare di Merck Group, in occasione di un incontro con la stampa presso lo stabilimento Merck di Guidonia (Roma). "Quando il tuo prodotto viene approvato dall'Agenzia europea per il farmaco – afferma Guenter – in alcuni Paesi i pazienti possono beneficiare immediatamente di questi nuovi medicinali. In altri ci vuole molto tempo e sfortunatamente l'Italia è uno di questi Paesi in cui passa molto tempo tra la registrazione europea e l'accesso al paziente. Quindi il mio appello è quello di accorciare tale lasso di tempo dal punto di vista del prezzo e del rimborso, in modo che i pazienti italiani con malattie gravi possano beneficiare del frutto di tali soluzioni terapeutiche.  "Numero due: budget realistici. Noi, come industria farmaceutica – spiega Guenter – corriamo enormi rischi quando si tratta di generare nuova soluzione terapeutica. Non puoi farlo se non hai prezzi e margini accettabili. Altrimenti non è possibile reinvestire e correre nuovamente dei rischi per generare nuova innovazione". Pertanto, "chiediamo anche che a partire dal bilancio dei farmaci il Governo italiano stabilisca un bilancio realistico. Abbiamo già prezzi relativamente bassi in Italia rispetto agli altri Paesi europei – evidenzia il Ceo – e in più paghiamo un clawback. Perché? Perché il budget è fissato artificialmente basso. Pertanto, la spesa reale è superiore a quel budget e parte di quella differenza deve essere rimborsata dalle aziende farmaceutiche allo Stato italiano sotto forma di clawback. E anche questo non è sostenibile". Quindi la "mia seconda richiesta, oltre alla velocità di accesso all'innovazione, è: stabilire un budget realistico per i medicinali, in modo che il clawback possa essere eliminato o diminuire in modo significativo". In merito all'impegno di Merck nel nostro Paese, Guenter ricorda che l'Italia "gioca un ruolo molto importante per Merck a livello mondiale. Perché Merck in Italia è presente in tutte fasi dell'intera catena del valore dell'innovazione farmaceutica. Iniziamo con Life Science che fornisce prodotti e servizi al mondo della ricerca pubblica e privata, al biotech italiano dove nasce davvero l'innovazione". Continuiamo con la "ricerca fondamentale nel nostro sito di Ivrea, poi con lo sviluppo farmaceutico qui a Guidonia. Facciamo studi clinici con più di 5mila pazienti in Italia. Alla fine il risultato di quell'innovazione arriva ovviamente anche al mercato, ai pazienti italiani che alla fine trarranno beneficio dal frutto di quell'innovazione. Siamo quindi molto orgogliosi di ciò che facciamo in Italia con le 1.200 persone che lavorano per Merck in Italia". Guenter affronta infine il tema dell'innovazione nel campo della farmaceutica, analizzando i potenziali sviluppi dell'intelligenza artificiale. "Penso che l'intelligenza artificiale, l'Ia di nuova generazione, l'analisi dei big data – illustra – rappresenteranno un punto di svolta per molti settori, inclusa l'industria farmaceutica. Posso parlare di molte potenziali applicazioni nell'intera catena del valore di ciò che facciamo: produzione e operazioni commerciali. Ma penso che il più grande potenziale cambio di paradigma sarà nell'area di ricerca di ciò che facciamo. Penso che con l'analisi dei big data e l'intelligenza artificiale saremo in grado di scoprire nuovi scenari e nuovi obiettivi biologici. Saremo in grado di trovare e progettare molecole in un modo più veloce ed efficace di oggi. E alla fine saremo anche in grado di condurre studi clinici in modo più rapido ed economicamente vantaggioso. Penso che il più grande effetto rivoluzionario dell'intelligenza artificiale e dei big data sarà sicuramente nel campo della ricerca e sviluppo dell'industria farmaceutica". —[email protected] (Web Info)

William torna agli impegni pubblici, distribuirà cibo in beneficenza

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(Adnkronos) – I principe William tornerà domani ai suoi impegni pubblici, per la prima volta dall'annuncio del cancro della principessa Kate. L'erede al trono visiterà il Surrey e la zona ovest di Londra per sottolineare "l'impatto che le organizzazioni comunitarie e ambientali stanno avendo attraverso il loro lavoro. Proteggere l'ambiente per le generazioni future è una delle priorità chiave del principe di Galles", ha affermato Kensington Palace. William parteciperà inoltre alla distribuzione di cibo assieme a un'organizzazione benefica presso un centro giovanile. Nella sua giornata da volontario, il principe visiterà l'organizzazione benefica per la ridistribuzione del cibo 'Surplus to Supper' a Sunbury-on-Thames, dove aiuterà a smistare e ridistribuire il cibo presso l'hub dell'organizzazione benefica Sunbury Cricket Club e a caricare le consegne nei furgoni. William darà anche una mano in cucina, unendosi al team dei cuochi per preparare i pasti, quindi visiterà un centro giovanile nella zona ovest di Londra che beneficia delle consegne dell'organizzazione. —internazionale/[email protected] (Web Info)

Sostenibilità, Rodò (Merck): “Nei nostri tre siti italiani Co2 ridotta del 28%”

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(Adnkronos) – I nostri "tre siti italiani che si trovano a Bari, a Guidonia e ad Ivrea negli ultimi due anni hanno raggiunto una riduzione delle emissioni di Co2 del 28%. Hanno ridotto il consumo di acqua del 4 per cento, aumentando la percentuale di acque reflue riciclate. C’è stato inoltre un aumento del riciclo dei rifiuti e una riduzione a Ivrea allo 0% dei conferimenti in discarica, che stiamo realizzando già da luglio 2021”. Lo ha dichiarato Teresa Rodò, Head of Global Healthcare Operations di Merck Group, in occasione di un incontro con la stampa presso lo stabilimento Merck di Guidonia (Roma). “Quando si tratta di implementare la sostenibilità lungo l’intera catena del valore, adottiamo un approccio multidimensionale – ha aggiunto Rodò – Agiamo a diversi livelli, del sito, del prodotto, del paziente e a livello logistico. Tutti i nostri 20 siti rispettano i più alti standard di riduzione delle emissioni di aria, suolo e acqua oltre agli standard per un utilizzo più efficiente delle risorse naturali, il che significa che ci concentriamo sull’energia: che tipo di energia stiamo consumando, quanta energia stiamo consumando. Stiamo cercando di ridurla e di passare alle energie rinnovabili. E, ultimo ma non meno importante, rispettiamo anche tutto ciò che riguarda la conservazione della biodiversità e sfidiamo lo status quo”. In merito agli obiettivi futuri di Merck nella prospettiva della sostenibilità, Rodò ha specificato: “nel Gruppo abbiamo l’ambizione di comunicare agli stakeholders e ai nostri investitori di essere neutrali dal punto di vista climatico entro il 2040. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo messo in atto molti piani per intervenire sulla nostra impronta di carbonio, affrontando l’uso di energia e dell'acqua, il modo in cui operiamo e molti altri aspetti". Deve "essere un approccio multidimensionale. Abbiamo anche fatto leva sull'organizzazione chiamata Sbti, che è la Science Based Target Institution, per certificare che gli obiettivi e i piani che ci stiamo lasciando alle spalle siano legittimi e realistici. E abbiamo ottenuto questa certificazione 2 anni fa” ha concluso. —[email protected] (Web Info)