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Inzaghi riceve al Coni il premio Bearzot: “Ai ragazzi dico sempre di crederci”

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(Adnkronos) – Il tecnico dell'Inter, Simone Inzaghi, ha ricevuto oggi presso il Salone d'Onore del Coni il prestigioso Premio Nazionale 'Enzo Bearzot', giunto alla XIII edizione e organizzato dall'Unione Sportiva Acli con il patrocinio della Figc. "E' sempre emozionante tornare a Roma, poi in una platea come questa. Sono orgoglioso di ricevere un premio intitolato a Bearzot – ha detto il tecnico dell'Inter -. Un pensiero ai ragazzi presenti oggi, vedo le immagini di Bearzot e mi viene in mente quando io e mio fratello giocavamo a calcio in cameretta sperando di diventare come Paolo Rossi. Ci abbiamo sempre creduto, mio fratello ha vinto anche un mondiale e per questo ai ragazzi dico che con il sacrificio quotidiano si può raggiungere ogni obiettivo". L'evento è l'occasione per parlare dello scudetto, che l'Inter può conquistare vincendo il derby lunedì prossimo. "Sappiamo quello che abbiamo fatto dal 13 luglio. Siamo vicini al traguardo che sognavamo. I ragazzi hanno fatto un grandissimo percorso. Molti non ci pronosticavano all'inizio, ma ho un gruppo solido, una grande società e un grande pubblico che ci ha sempre sostenuto".  E il futuro? "L'Inter mi ha dato tanto, siamo cresciuti. Sono arrivato in un momento difficile e insieme all'aiuto della società abbiamo fatto questo percorso. Io sto bene, ho una società forte. A fine anno parleremo, ma non ci saranno problemi a continuare questo percorso". —[email protected] (Web Info)

Sangiuliano: “Gentile tra i più autorevoli studiosi del ‘900” -FOTOGALLERY

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(Adnkronos) – "Giovanni Gentile è stato riconosciuto da autorevoli studiosi uno tra i più importanti filosofi europei del Novecento, insieme a Benedetto Croce". Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, visitando oggi la mostra 'Scendere per strada. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica' (FOTOGALLERY) che aprirà al pubblico domani a Roma all’Istituto Centrale per la Grafica in via Poli al civico 54. "La sua è un'elaborazione teorica che offre ancora oggi spunti, dal richiamo al Risorgimento oppure come quando nel saggio postumo 'Genesi e struttura della società italiana' individuò il valore della comunità. La stessa scelta del titolo indica una visione: 'Scendere in strada' è un motto che lo stesso Gentile adoperò per esortare gli intellettuali a proporre la cultura tra la gente".  All'anteprima erano presenti, tra gli altri, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, il sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti, il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, il presidente della Commissione Sanità, Lavoro e Affari Sociali del Senato, Franco Zaffini, il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, i deputati Alessandro Amorese e Ilaria Cavo, gli eredi della famiglia tra cui i due nipoti, il direttore Generale Educazione e Ricerca del MiC, Andrea De Pasquale, il direttore generale della Dg Creatività contemporanea del MiC, Angelo Piero Cappello, il direttore dell'Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea, Giuseppe Parlato, i presidenti di Cinecittà e Anica, Chiara Sbarigia e Francesco Rutelli, il produttore cinematografico e televisivo, Pietro Valsecchi. —[email protected] (Web Info)

Design Week, a Milano la circularity di Iqos al centro dell’installazione-evento

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(Adnkronos) –
Iqos torna alla Milano design week e nella lounge realizzata per l’occasione racconta alla sua community di users il nuovo programma di economia circolare. Gli ambienti della lounge, situata in Via Tortona 31, ospitano infatti dal 15 al 21 aprile un’installazione dedicata a Rec, il progetto di riciclo di Philip Morris Italia totalmente dedicato ad Iqos, il prodotto a tabacco riscaldato con oltre 2 milioni di utilizzatori in Italia, e al riscaldatore di tabacco Lil.  Le pareti della lounge vengono inoltre progressivamente arricchite, con il trascorrere delle ore e per l’intera manifestazione, da motivi grafici a linea continua che esprimono il mutamento incessante della materia e la centralità del programma di economia circolare dedicato ad Iqos e Lil. Il progetto Rec punta a riciclare entro il 2024 fino a 500mila rifiuti di dispositivi Iqos e Lil, con un obiettivo di recupero in media di oltre l’80% delle materie prime presenti nei device, tra cui materiali plastici e metallici, magneti, batterie agli ioni di litio e circuiti. Gli Iqos users che visitano la lounge durante la Milano design week possono contribuire all’obiettivo di Rec scegliendo di lasciare i propri dispositivi Iqos e Lil che non usano più, affinché possano essere recuperate le materie prime, trasformando così i rifiuti in risorsa, in un’ottica di circolarità. "La speciale cornice di pubblico della Milano design week rappresenta un’occasione preziosa per presentare il nostro programma di economia circolare -commenta Gianluca Iannelli, head of smoke-free products di Philip Morris Italia-. Oltre alla presentazione di Rec, un progetto molto importante nel riciclo dei rifiuti dei dispositivi a tabacco riscaldato Iqos e Lil, oggi questa visione si arricchisce con l’attivazione di Iqos Refreshed, un’iniziativa che ha l’obiettivo di dare una seconda vita ai dispositivi Iqos Iluma, contribuendo a ridurre la creazione di rifiuti". Presso la Iqos lounge, infatti, gli Iqos users possono acquistare in anteprima nazionale i primi 200 dispositivi Iqos Iluma destinati al mercato italiano della linea 'Iqos Refreshed', l’usato premium di Iqos. I dispositivi di questa linea, dopo essere stati restituiti da precedenti utilizzatori, vengono ispezionati, puliti, sanificati e testati, il firmware viene aggiornato e, se necessario, le componenti funzionali ed estetiche e la batteria vengono sostituite. Questi dispositivi saranno venduti esclusivamente in questa occasione in una particolare box, insieme a una speciale cover numerata in edizione limitata.  Gli Iqos users potranno inoltre scoprire le esclusive iniziative Iqos pensate per la Milano design week, tra cui gli accessori resi unici dai peculiari motivi grafici realizzati in esclusiva per la manifestazione e apposti a mano dal collettivo Amano Lab.  —[email protected] (Web Info)

Emofilia, Cassone (FedEmo): “I nostri dati siano gestiti in modo adeguato”

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(Adnkronos) – "Vogliamo che i nostri dati vengano raccolti e gestiti nella maniera adeguata, affinché si possa fare programmazione sanitaria seria e investire in questa patologia. L'appello lo rivolgiamo a coloro che abbiamo invitato a questa giornata: l'Istituto superiore di sanità, il ministero della Salute e il Cnel". Sono queste le parole di Cristina Cassone, presidente Federazione delle associazioni emofilici (FedEmo), nell'ambito del convegno 'Io conto! Mec: il registro di patologia e i dati sanitari, fondamentali strumenti di conoscenza e programmazione', promosso in occasione della XX Giornata mondiale dell'emofilia che si celebra il 17 aprile. "E' un compleanno importante per noi: festeggiamo un ventennio spegnendo questa candelina con molto entusiasmo – evidenzia Cassone – perché i temi che abbiamo trattato negli anni sono diversi, ma si riassumono tutti nel tema di oggi. Lo slogan è 'Contaci', che ha un significato doppio per noi: non solo a livello numerico, ma anche a livello di importanza della patologia. Noi vogliamo focalizzare la nostra attenzione sull'importanza della raccolta dei nostri dati all'interno di un registro di patologia che già esiste dal 2017 presso l'Iss. Questo registro è un registro Mec e vorremmo che le Regioni e i centri si impegnassero di più affinché questi dati confluissero all'interno di questo registro". Non è un solo "un registro che censisce i pazienti – precisa – ma è un registro anche epidemiologico, che raccoglie quindi dei dati importanti sia per gli studi scientifici sia per fare programmazione e organizzazione sanitaria".  —[email protected] (Web Info)

Malattie rare, Riva (Cnel): “Senza dati sui pazienti emofilici non si ottiene nulla”

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(Adnkronos) – "La raccolta di dati è essenziale per programmare tutto ciò che è la spesa sanitaria e investire i soldi che lo Stato mette a disposizione del cittadino. Senza dati non si può far nulla". E' il commento di Francesco Riva, consigliere del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel), nell'ambito del convegno 'Io conto! Mec: il registro di patologia e i dati sanitari, fondamentali strumenti di conoscenza e programmazione', promosso da FedEmo in occasione della XX Giornata mondiale dell'emofilia che si celebra in tutto il mondo il 17 aprile. "Il Cnel, come organo consultivo dello Stato – ha sottolineato – può attivare delle audizioni in cui andare a coordinare questo tipo di attività. Il nostro presidente Brunetta è sempre dell'idea che senza dati non si può ottenere nulla". —[email protected] (Web Info)

Giornata mondiale emofilia, FedEmo: “Dati dei pazienti nel registro Mec”

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(Adnkronos) – I dati sanitari contenuti nel registro malattie emorragiche congenite (Mec) dell'Istituto superiore di sanità (Iss) vanno incentivati, valorizzati e diffusi perché sono uno strumento indispensabile per garantire una programmazione sanitaria efficace ed efficiente, che va a riflettersi in maniera diretta sull'assistenza e i servizi forniti ai pazienti. E' l'appello di FedEmo in vista della XX Giornata mondiale dell'emofilia che si celebra in tutto il mondo il 17 aprile, lanciato in occasione del convegno 'Io conto! Mec: il registro di patologia e i dati sanitari, fondamentali strumenti di conoscenza e programmazione', organizzato oggi a Roma. L'emofilia è una patologia genetica rara caratterizzata dall'incapacità di produrre un adeguato livello di alcuni fattori della coagulazione del sangue. Nella persona colpita, una semplice emorragia può diventare un evento estremamente pericoloso. Nel mondo si stimano circa 400mila persone con questa patologia, 4mila solo in Italia. Secondo l'ultimo rapporto dell'Iss sulle coagulopatie congenite del 2022, i pazienti sono in totale 9.784: circa il 30% con emofilia A; 28,6% con malattia di von Willebrand; 7,2% con emofilia B; 34,1% con carenze di altri fattori.  La Giornata dell'emofilia quest'anno vuole richiamare l'attenzione di istituzioni, dirigenze sanitarie, clinici, pazienti e in generale dell'opinione pubblica sull'importanza dei dati contenuti nel registro di patologia per le Mec – uno dei 15 registri ufficiali di patologia attualmente attivi in Italia – rispetto alla programmazione sanitaria, al sostegno alla ricerca e ad una ottimale ed efficiente gestione dell'assistenza ai pazienti. Se opportunamente analizzati, integrati con quelli del fascicolo sanitario elettronico e approfonditi, i dati del registro Mec – si legge in una nota – consentirebbero di orientare in modo lineare i programmi di assistenza e darebbero un significativo contributo nella formulazione di strumenti operativi, come i Pdta (Percorsi diagnostico terapeutico assistenziali) regionali di patologia. "Come FedEmo rivolgiamo un appello urgente alle istituzioni affinché si attivino, ciascuna alliinterno della propria specifica sfera di competenza – afferma Cristina Cassone, presidente FedEmo – per far sì che i dati sanitari dei pazienti italiani affetti da Mec, raccolti dai numerosi centri di cura del Paese, possano confluire in maniera fluida e completa nel registro di patologia delle Mec detenuto dall'Iss".  Decreti e procedure regionali particolarmente rigide, una scarsa ottimizzazione e uniformità dei sistemi informatici coinvolti nel processo, infatti, sono tutte difficoltà oggettive che incontra l'Iss nella raccolta dei dati provenienti dai centri emofilia, impedendo la fluidità del processo. "Finora la rispondenza dei centri per la diagnosi e cura dell'emofilia è stata buona – spiega Romano Arcieri dell'Iss – anche se ultimamente c'è stata una leggera flessione nelle percentuali di copertura di alcune regioni. Negli ultimi mesi l'Iss si è attivato, con la collaborazione dell'Aice (Associazione italiana centri emofilia), per prendere in carico un nuovo applicativo, ideato appositamente per la raccolta dei dati sulle Mec, da mettere a disposizione dei centri e delle regioni. Questo passaggio non si è ancora concluso, ma confidiamo di portalo a termine in breve tempo". Come chiarisce Rita Carlotta Santoro, presidente Aice, "allo stato attuale i dati dei pazienti vengono trasmessi all'Iss, in forma anonima", annualmente su richiesta dell'istituto, "per quanto riguarda sia i dati epidemiologici che quelli di trattamento. L'invio dei dati avviene dai singoli centri emofilia, ma non da tutti, verso l'Iss. In alcuni casi vengono inviati dalle Regioni, ma anche in questo caso non da tutte. Ci sono ad esempio Regioni che, pur avendo ottimi registri di patologia, non inviano i dati all'Iss. Il problema è che essendoci modalità diverse di invio dei dati, non costanti e non uniformi, molti vanno dispersi". Sono molti i vantaggi di poter avere un quadro preciso dei numeri e delle macro-caratteristiche dei pazienti: una razionalizzazione dei costi e una programmazione dei servizi a misura delle reali necessità dei pazienti. Senza trascurare le importanti e positive ricadute sull'utilizzo di strumenti essenziali di programmazione sanitaria quali i Pdta che, nel caso delle Mec, sono ancora assenti in molte regioni. In particolare, "in futuro il registro potrebbe rivelarsi uno strumento utile per rispondere alle nuove esigenze e ai nuovi scenari di gestione delle patologie attraverso anche le nuove tecnologie – osserva Arcieri – come la telemedicina, che permetterebbe il monitoraggio a distanza delle condizioni cliniche del paziente, secondo criteri che garantiscano la continuità assistenziale e terapeutica". A livello istituzionale "il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel), la terza camera dello Stato, oltre alla sua funzione consultiva – conclude Francesco Riva del Cnel – può esercitare una spinta propulsiva, proponendo audizioni e organizzando progettualità, in questo caso con Iss, Aice e FedEmo, fino ad aprire un tavolo di consultazioni con le Regioni e sperabilmente sottoporre i risultati anche ad Hera, l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie". —[email protected] (Web Info)

Virus B scimmie, i dati: qualche centinaio di casi umani e 1 contagio uomo-uomo

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(Adnkronos) –
"Sono qualche centinaio", ma "nessuno in Italia," i casi umani di virus B trasmesso dalle scimmie registrati a livello globale da quando questo patogeno è noto. Infezioni documentate "dagli anni Trenta del secolo scorso a oggi, quindi nell'arco di quasi un secolo". Lo spiega all'Adnkronos Salute Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), mentre i riflettori delle cronache si sono riaccesi sull'Herpesvirus simiae che a Hong Kong ha colpito un 37enne attaccato durante un'escursione in un parco.  "Nella storia di questa infezione – sottolinea lo specialista, ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all'università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell'Asst Spedali Civili – è stato documentato anche un caso di trasmissione del virus da uomo a uomo, soltanto uno". Se quindi "la trasmissione scimmia-uomo" del virus 'Monkey B' "è ormai è chiara" ed è legata a morsi o graffi da parte di primati infetti, almeno "virtualmente – precisa Caruso – è possibile anche una trasmissione uomo-uomo". Come? "Probabilmente, è l'ipotesi, sempre attraverso lo scambio di fluidi infetti, tramite tagli o rapporti sessuali".  —[email protected] (Web Info)

Infarto e ictus, microplastiche trovate nel sangue: lo studio

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(Adnkronos) – Le microplastiche sono davvero ovunque. Basta cercarle e aumentano le evidenze della loro presenza in diversi organi e tessuti umani, dalla placenta al latte materno, dal fegato e dai polmoni ai tessuti cardiaci. E non solo. Non si trovano solo nelle arterie, ma anche nei trombi, formazioni solide costituite da componenti del sangue come piastrine, globuli rossi e bianchi e fibrina, che si formano nei vasi sanguigni o nelle cavità cardiache. A documentare al loro interno notevoli concentrazioni di microplastiche è uno studio cinese, pubblicato su Lancet.  "Le microplastiche sembrano essere un problema molto più importante di quello che si pensi. Invece di berciare su inesistenti danni da vaccino, sarebbe il caso di affrontare una questione che non è per niente semplice da risolvere", sottolinea Roberto Burioni, professore di virologia all'università Vita-Salute San Raffaele Milano, postando e commentando su X lo studio della Shantou University .  Per indagare sul potenziale impatto di queste sostanza sulla salute umana, in particolare sul sistema circolatorio, la ricerca è stata condotta con l'obiettivo di identificare, e quantificarne le concentrazioni, i tipi di polimeri e le proprietà fisiche delle microplastiche nei trombi umani prelevati chirurgicamente dalle arterie cerebrali, dalle coronarie e dalle vene profonde negli arti inferiori. I ricercatori, inoltre, hanno valutato la potenziale associazione tra i livelli di microplastiche e la gravità della malattia. I campioni di trombi analizzati sono stati raccolti da 30 pazienti sottoposti a procedure di trombectomia dopo essere stati colpiti da ictus ischemico, infarto miocardico o trombosi venosa profonda. Ebbene, le microplastiche sono state rilevate, mediamente, nell'80% (24/30) dei trombi, con concentrazioni più alte in quelli prelevati dai pazienti che avevano avuto un infarto. Nel dettaglio, sono stati trovati la poliammide 66 (Pa66), il cloruro di polivinile (Pvc) e il polietilene (Pe): quest'ultimo è il polimero più presente (53%). Ulteriori analisi hanno suggerito che concentrazioni più elevate di microplastiche possono essere associate a una maggiore gravità della malattia. Per gli scienziati, dunque, "è urgentemente necessaria una nuova ricerca con un campione più ampio per identificare le fonti di esposizione e convalidare le tendenze osservate nello studio". —[email protected] (Web Info)

Covid, inchiesta mascherine: pm chiede condanna a 1 anno e 4 mesi per l’ex commissario Arcuri

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(Adnkronos) – La Procura di Roma ha chiesto una condanna a 1 anno e 4 mesi per l’ex commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, accusato di abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulla maxifornitura di mascherine provenienti dalla Cina nella prima fase dell’emergenza sanitaria.  I pm Fabrizio Tucci e Gennaro Varone hanno sollecitato inoltre una decina di rinvii a giudizio per gli altri imputati che hanno optato per il rito ordinario. Nell’inchiesta compare anche il nome dell’imprenditore Mario Benotti (poi deceduto), al quale veniva contestato il reato di traffico di influenze. Benotti, secondo l’accusa “in concorso con altri, sfruttava le proprie relazioni personali e occulte con Arcuri, ex commissario per l’emergenza sanitaria, ottenendo che quest’ultimo assicurasse ai partner di Benotti un’esclusiva in via di fatto nell’intermediazione delle forniture di maschere chirurgiche e dispositivi di protezione individuali”.  Secondo l’accusa veniva così garantita “la facoltà di avere rapporto commerciale con la Pa senza assumere alcuna responsabilità sul risultato della propria azione e sulla validità delle forniture che procurava; la quasi totale esclusiva nella intermediazione di fatto delle forniture di mascherine chirurgiche e dpi importati dalla Cina”. L'inchiesta riguardava affidamenti per un valore di 1,25 miliardi per l'acquisto di oltre 800 milioni di mascherine, effettuate con l'intermediazione di alcune imprese italiane. —[email protected] (Web Info)

Feltrin (FederlegnoArredo), “Salone del Mobile è Capodanno della nostra filiera”

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(Adnkronos) – “L’appuntamento con il Salone del Mobile di Milano, il più importante momento di business del legno-arredo mi piace pensarlo come ‘il Capodanno’ del settore. Un momento speciale, irripetibile e unico che dà il via all’anno del design". Lo afferma Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, alla vigilia della 62esima edizione del Salone del Mobile di Milano. "Nei Padiglioni di Rho Fiera – sottolinea Feltrni – il meglio del Made in Italy si presenta con orgoglio al mondo con prodotti progettati e sapientemente realizzati sul nostro territorio, con una qualità che ha nella ricerca dei materiali, nella tecnologia e nella sostenibilità i suoi punti di forza". Il Salone, "come sempre, aiuterà le imprese anche a individuare nuovi mercati e nuovi target di pubblico, a partire dalle giovani generazioni che hanno imposto un cambio di prospettiva grazie ai loro criteri di acquisto. Avere una fiera internazionale come il Salone del Mobile di Milano rappresenta una certezza e un valore irrinunciabile per l’intera filiera e le va dato il merito di aver saputo, in questi 62 anni, evolvere mantenendo intatte le radici”. E osserva: “Il momento estremamente complesso che il sistema produttivo sta vivendo, complici i conflitti in corso, l’inflazione che non scende e i tassi di interesse ancora troppo elevati per imprese e famiglie, ci pone di fronte a sfide sempre più complicate che la Federazione è chiamata ad affrontare con uno sguardo di sistema".  La filiera, insomma, si presenta all’appuntamento di aprile con un fatturato di 52,7 miliardi di euro, un saldo commerciale di oltre 8 miliardi di euro (+16,7%) rappresentando circa 300mila addetti e poco più di 66mila imprese. "I consuntivi 2023 realizzati dal nostro Centro Studi – ricorda Feltrin – parlano di una contrazione della filiera sul 2022 del 7,8%, che non ci ha comunque sorpresi, arrivando da due anni eccellenti con performance oltre ogni attesa. Mercato italiano (32,8 miliardi di euro) ed export (quasi 20 miliardi di euro) si mantengono comunque sopra i livelli pre-pandemici del 2019".  Facendo un focus sul macrosistema arredamento (circa 28 miliardi di euro), evidenzia inoltre Feltrin, "il settore arretra solo del 3,8%, ma resta ancora sopra i livelli pre-covid. Le esportazioni, che pesano il 53% del totale, toccano i 15 miliardi di euro, mentre il mercato italiano a quota 13 miliardi registra un -3,7% dovuto in gran parte alle modifiche sui bonus edilizi. Estremamente positivo il saldo commerciale che sfiora i 10 miliardi di euro, a dimostrazione di come il nostro Made in Italy sia ancora attrattivo, e il Salone di Milano è il modo migliore per rinsaldare e ampliare questo rapporto con i mercati internazionali”. —[email protected] (Web Info)