(Adnkronos) – "L'Italia ha un ruolo strategico perché è un luogo privilegiato per quanto riguarda l'energia, la difesa, l'economia, strategica per i flussi migratori, dove in passato non sempre siamo riusciti a gestire. Bisogna riconoscere che in questo momento il governo ha una credibilità forte in Europa che è un po' come il mare che deve unire e non dividere". Lo ha detto Salvatore De Meo, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento europeo, durante l'intervento al 3° Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum a Gaeta. "L'Europa – spiega De Meo – deve essere un campo di confronto e di idee e non la misura della forza muscolare di questo o quel leader. Il potenziale del mare deve essere usato per affrontare le sfide in cui l'Europa deve esercitare la sua azione come soggetto di pace". Oggi "su vari aspetti siamo in ritardo" ma "non bisogna lasciare spazio all'emotività politica, dobbiamo rilanciare il progetto europeo partendo dal basso, facendo capire ai cittadini che l'Europa ha delle grande potenzialità. Il tema della governance sarà un tema che riempierà il dibattito europeo. Bisogna capire se vogliamo andare verso un federalismo europeo piuttosto che una confederazione. Noi abbiamo bisogno di legittimarci verso l'interno". L'Europa "ha bisogno di rivedere alcune regole che non hanno funzionato. Bisogna rivedere i trattati e per far questo c'è bisogno dell'unanimità. Una problematica che abbiamo visto con le sanzioni alla Russia, con pretese al limite del ricatto dall'interno" ha concluso. —[email protected] (Web Info)
Ballano il ‘Gioca Jouer’ durante l’autopsia: bufera social sul video dei medici legali
(Adnkronos) – Medici legali che ballano e cantano davanti un cadavere. Una sessione sopra le righe di 'Live Autopsy' si è consumata durante un corso di formazione della Società italiana di medicina legale. La canzone? 'Gioca Jouer' di Claudio Cecchetto. Il video ormai diventato virale ha fatto scoppiare la bufera sui social. Alcuni medici legali si sono subito dissociati, hanno chiesto spiegazioni e annunciato di voler chiedere provvedimenti disciplinari da parte del ministro della Salute, Orazio Schillaci e del presidente della Fnomceo, la Federazione degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli. —[email protected] (Web Info)
Vaccini, Rizzo (Asp Cs): “Per anziani e fragili opuscolo informativo e proposta attiva”
(Adnkronos) – “Stiamo proponendo attivamente la vaccinazione” a domicilio e nei luoghi di cura ma “è difficile, per una Asp come la nostra, raggiungere tutti i soggetti anziani. Possiamo” provare “a intercettarli attraverso il medico di medicina generale, che però è già oberato” da molte attività. Proprio per questo può essere utile “un opuscolo informativo che il medico può distribuire all’anziano che si reca nel suo ambulatorio”. Così Martino Rizzo, direttore sanitario Azienda sanitaria provinciale (Asp) Cosenza, spiega l’iniziativa realizzata con il supporto non condizionante di Gsk e la collaborazione con l'agenzia Maya idee, che ha portato alla distribuzione, nel territorio, di 5 mila copie di un opuscolo informativo sulla vaccinazione dei soggetti fragili e anziani che riprende le indicazioni contenute nel protocollo ‘Offerta vaccinazioni per soggetti appartenenti a categorie a rischio per patologie’ della stessa Asp Cosenza. “Siamo partiti da una valutazione sulla popolazione – continua Rizzo – Gli ultra 65enni iniziano ad essere una percentuale importante della popolazione: siamo a oltre il 23%, quindi circa una persona ogni 4. Inoltre abbiamo un rapporto tra over 65 e la popolazione 0-14 anni che è superiore alla media nazionale. Le persone anziane in genere hanno condizioni di cronicità. Circa il 40% ha almeno 2 patologie, gli altri ne hanno un numero superiore. In questi soggetti un’infezione come l’influenza può far precipitare la situazione. Stiamo quindi tentando di indirizzare gli sforzi con una serie di iniziative dedicate alla popolazione anziana – aggiunge – Le più importanti sono le vaccinazioni contro lo pneumococco, che è responsabile di gravi polmoniti, e nei confronti dell’Herpes zoster, nota come fuoco di sant’Antonio, che è particolarmente dolorosa e con complicanze anche gravi per il possibile coinvolgimento oculare o per il dolore cornico da neuropatia post erpetica”. “Dobbiamo inoltre considerare che, soprattutto nei nostri territori, ci possono essere delle fragilità dovute anche a problematiche sociali”. Attualmente “stiamo offrendo attivamente” la vaccinazione “con il servizio di cure domiciliari – spiega il direttore sanitario cosentino – Viene proposta a chi è preso in carico dall’assistenza domiciliare integrata (Adi). L’altro settore in cui ci stiamo impegnando sono le case di cura e le residenze per anziani (Rsa)”, dove c’era già un percorso attivato per l’anti-Covid. "È un’attività in itinere – riflette Rizzo – ma è fondamentale una buona informazione, anche per vincere le resistenze nei confronti delle vaccinazioni i cui benefici”, invece, “sono ampiamente dimostrati, se consideriamo come siano scomparse malattie infettive un tempo mortali”. A tale proposito, l’opuscolo informativo distribuito negli ambulatori di medicina generale è improntate per “sensibilizzare i cittadini sulla necessità di proteggersi da certe infezioni, suscitare interesse, far trovare un inizio di informazioni su cui poi possono chiedere eventuali chiarimenti proprio al medico di medicina generale – precisa – Ma il progetto, per diffondere al massimo l'informazione, prevede anche il coinvolgimento dei mass media locali e della rete online”. Intanto, il flyer digitale è stato pubblicato nel mese di marzo sul sito web di Maya Idee Sud. L’accesso è possibile sia agli operatori sanitari che ai pazienti previa registrazione al sito. “Ma nella popolazione anziana funziona meglio l’opuscolo – osserva Rizzo – È un lavoro che si prospetta abbastanza lungo nel tempo ed è un lavoro che va ripetuto annualmente perché, se alcune sono vaccinazioni che vengono somministrate ‘una tantum’, sull’antinfluenzale – conclude – dobbiamo insistere sempre, ogni autunno, per ridurre i danni”, in termini di ricoveri e decessi “che ogni anno si hanno a causa delle complicanze della sola influenza”. —[email protected] (Web Info)
Ferrara: “Da Stati generali Cinema documento con proposte”
(Adnkronos) – "Vogliamo un Cinema italiano proiettato verso il futuro, il Cinema è in crisi ma ci sono segnali di ripresa incoraggianti e cercheremo di stendere un documento con delle proposte per uscire da questa situazione, indicando una direzione da prendere". Lo ha detto Antonella Ferrara, direttore scientifico degli Stati Generali del Cinema, in corso al Castello Maniace di Siracusa fino a domani. "L'idea è di avere ogni anno un taglio diverso- aggiunge – quest'anno il focus era sul cineturismo, istanza importante per la regione, poi c'è la produzione, l'assistemza alle produzioni, immaginiamo si possa già concepire un taglio diverso per il prossimo anno su un altro tema". "Sono tre giorni con circa 20 panel, c'è stata un'affluenza che non ci aspettavamo e non solo di settore, con argomenti interessanti, dal tax credit al cineturismo, in cui si è evidenziato il ruolo della Sicilia in tema di audiovisivo, la nostra terra è un set a cielo aperto ma può prepararsi in maniera più adeguata ad accogliere le produzioni e questo può generare indotto primario e secondario per il territorio, derivante dalla scelta di ambientare storie qui". "La Sicilia è un territorio ricco di suggestioni, non solo la nostra letteratura e i nostri luoghi sono ricche fonti, anche le nostre strutture possono diventare competitive", ha aggiunto. "Abbiamo immaginato questa tre giorni in questo senso, mettendo a convegno un intero comparto si possano recepire le varie istanze dell'audiovisivo per convogliare le richieste in un manifesto che possa dettare le linee guida di intervento anche a livello nazionale, non solo regionale. Abbiamo ascoltato rappresentanti del governo, Film Commission, produttori, tutti esprimono il punto di vista sulla materia e ci sembra un'ottima occasione per trattare la materia a 360 grandi". —[email protected] (Web Info)
Il drone-defibrillatore salva dall’infarto, nuovo successo per il progetto Sis118
(Adnkronos) – Un arresto cardiaco improvviso, una persona in codice rosso e la partenza dei soccorsi via terra e via cielo con il drone 'Prometheus' dotato di defibrillatore. E' la simulazione, siamo al terzo volo, del progetto sperimentale Seuam (Sanitary Emergency Urban Air Mobility) di Sis118, la Società italiana sistema 118. La sperimentazione del volo del drone si è tenuta ad Altomonte (Cosenza). Il drone è stato messo a disposizione dal consorzio aerospaziale campano Caltec, partner tecnico della sperimentazione. "Partiti affiancati dalla distanza di 12 chilometri rispetto alla scena dell'evento, il drone è arrivato sulla piazza, direttamente presso il paziente, con l'abissale anticipo di 12 minuti rispetto all'ambulanza (tempo di arrivo del drone: 3 minuti e 18 secondi; tempo di arrivo dell'ambulanza: 13 minuti e 23 secondi)", riferisce la Sis118. "La scarica del defibrillatore è stata così erogata, tenendo conto del tempo impiegato da soccorritori occasionali per prendere l'apparecchio dal drone, per collegarlo al paziente e per utilizzarlo sotto la costante guida telefonica simulata da parte di un infermiere operatore della Centrale operativa 118, ben 9 minuti e 29 secondi prima dell'arrivo del mezzo di soccorso del 118", precisa la Sis118. "Per ogni minuto che passa dall'esordio di un arresto cardiaco improvviso si perdono il 10% circa di possibilità di salvezza laddove il paziente non venga defibrillato", dichiara Mario Balzanelli, presidente nazionale Sis118 e leader project di Seuam. "Le probabilità di salvezza diventano quasi pari a zero se il paziente non viene defibrillato dopo i primi 10 minuti. Quando invece la scarica del defibrillatore viene erogata nei primi 4 minuti dall'insorgenza dell'arresto, come nel dato finale cronometrato della simulazione di oggi – sottolinea – le possibilità di salvezza sono estremamente alte, anche superiori al 70%. E' quindi indispensabile varare al più presto, intanto su base normativa, strategie 'dinamiche' innovative di cardioprotezione della comunità che in caso di arresto cardiaco improvviso rendano immediatamente disponibile, nei vari ambienti di vita e di lavoro del Paese, il defibrillatore sulla scena dell'evento". "Con i risultati del terzo test di volo del progetto sperimentale Seuam di Sis118 – prosegue Balzanelli – documentiamo proprio oggi che l'utilizzo dell'aerospazio da parte delle Centrali operative 118, laddove implementato in un prossimo futuro come nuova dimensione operativa del Sistema di emergenza territoriale, renderà possibile mediante l'opportuno utilizzo strategico di droni iperveloci, con margini di probabilità prossimi alla certezza, l'abbattimento drastico delle tempistiche di arrivo del defibrillatore su questi scenari di altissima criticità rispetto all'impiego dei mezzi ordinari del soccorso. E quindi, consentirà, di fatto, l'erogazione della scarica elettrica numerosi minuti prima di quanto accade con gli standard di risposta attuali". "I primi test del progetto sperimentale Seuam stanno dimostrando in modo inequivocabile – rimarca Balzanelli – che l'impiego della cardioprotezione aerea quale strategia rivoluzionaria di contrasto alla impietosa strage permanente dell'arresto cardiaco improvviso si pone già nell'immediato quale strumento gestionale innovatore del soccorso sanitario in emergenza di potenziale elevatissima efficacia, in grado di determinare un aumento assai significativo delle concrete possibilità di salvezza di diverse decine di migliaia di persone all'anno le quali, gestite in modalità ordinaria, come diversamente riscontrato di decennio in decennio, purtroppo non sopravvivono (sono almeno 60mila le morti improvvise all'anno in Italia)". Balzanelli ringrazia "Enac per il supporto istituzionale, il consorzio areospaziale Caltec da cui attendiamo a breve il rivoluzionario drone iperveloce denominato 'Apteron', il Comune di Altomonte, il Coni di Campania e Calabria e la Federazione Cronometristi – Asd Cosenza di cui ci si è avvalsi per la certificazione ufficiale delle tempistiche registrate durante il test". "Abbiamo quest'oggi assistito al sorgere di una nuova era del soccorso sanitario in emergenza – afferma Giampietro Coppola, sindaco di Altomonte – e in virtù delle importanti risultanze emerse da questa credibile e preziosa anticipazione del futuro saremo sempre di più in prima linea nell'impegno, sociale, civile e di politica sanitaria che vede la tutela e la salvezza della vita umana quali priorità assolute e inviolabili da perseguire e da rilanciare". —[email protected] (Web Info)
Israele e Ucraina, Erdogan scrive al Papa: “Insieme per la pace, alziamo la voce”
(Adnkronos) –
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha scritto a "Sua Santità Papa Francesco, Guida Spirituale del Mondo Cattolico" per sottolineare la necessità che "la comunità internazionale agisca in cooperazione e coordinamento" per "le sfide che dobbiamo affrontare". Tra queste, Erdogan ha citato "in particolare gli attacchi indiscriminati israeliani a Gaza, dove si muore di fame a causa della mancata consegna di aiuti umanitari anche durante il mese sacro del Ramadan, e l'impatto globale della guerra in Ucraina, che è giunta al suo terzo anno". Erdogan, secondo quanto riferisce la presidenza turca, ha quindi citato "le recenti minacce alla pace e alla stabilità, come l'islamofobia, il razzismo e la xenofobia, che si stanno diffondendo in tutto il mondo". Per fronteggiarle, "il nostro mondo, più che mai nella storia, ha bisogno di politiche inclusive e razionali, nonché di attori in grado di sostenere un dialogo con tutte le parti, in ogni circostanza". Nel giorno in cui il Pontefice ha ricevuto Ali Erbas, presidente degli Affari Religiosi della Turchia, Erdogan ha affermato che "siamo determinati a sviluppare ulteriormente il nostro dialogo e la nostra cooperazione con la Santa Sede per promuovere una cultura di coesistenza pacifica e di comprensione reciproca, sulla base dei nostri valori umani comuni e del nostro obiettivo di raggiungere la pace nel mondo". "L'umanità, consapevole del fatto che uccidere è proibito da tutte le religioni celesti, non deve più permettere che il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale vengano calpestati a Gaza", ha scritto Erdogan. E' necessario, ha proseguito "alzare la voce contro i bombardamenti deliberati di ospedali, scuole, moschee e chiese che non dovrebbero essere violati, nemmeno in tempo di guerra". Andando oltre Gaza, il presidente turco ha ribadito che "è impossibile stabilire una pace e una stabilità durature in Medio Oriente senza una giusta soluzione al conflitto israelo-palestinese. Uno Stato palestinese indipendente, sovrano e geograficamente integrato entro i confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale, deve realizzarsi e avere il suo posto nel sistema globale come membro alla pari della comunità internazionale". La Turchia, ha ricordato Erdogan al Pontefice, "con la sua diplomazia umanitaria è stata, e continua ad essere, in prima linea nella difesa del diritto alla vita dei civili palestinesi innocenti e della loro giusta causa. La Turchia è diventata il secondo Paese che fornisce maggiori aiuti a Gaza, con quasi 45mila tonnellate di forniture umanitarie dal 7 ottobre 2023. Le cure mediche per 429 abitanti di Gaza malati e feriti, compresi cristiani, con 450 persone che li accompagnano, stanno continuando in Turchia". —internazionale/[email protected] (Web Info)
“Fermate il Far West del ritocco”. L’appello del chirurgo plastico Paolo Santanchè
(Adnkronos) – "Ormai siamo al Far West". Il chirurgo plastico Paolo Santanchè, "una vita dedicata alla professione", clientela "consolidata e fedele", torna a denunciare quello che "proprio non va" nel variegato mondo del ritocco di bellezza: "Gente che si proclama specialista e non lo è, sedicenti 'chirurghi dei Vip', millantatori da 'mille interventi l'anno' che neanche Pitanguy arrivava a fare, soggetti rifatti come caricature che si definiscono autodidatti 'perché tanto la specializzazione non serve', presunti 'guru' che pontificano e poi fanno disastri". In tutto questo "io non mi ci riconosco più", spiega in un'intervista all'Adnkronos Salute. "E non lo dico certo per paura che mi si faccia concorrenza", precisa. "Lo ripeto perché amo il mio lavoro, perché troppi pazienti ogni giorno rischiano la salute e vanno tutelati". Invece "in Italia chi dovrebbe controllare latita. Sulla carta le leggi esistono, ma nei fatti non vengono rispettate. Le segnalazioni? Le mie – riferisce – sono cadute nel vuoto". Confrontando il numero degli iscritti a organismi di categoria come la Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica) o l'Aicpe (Associazione italiana chirurgia plastica estetica) con le dimensioni della "pletora di operatori offrono prestazioni nel settore in questo Paese", Santanchè calcola che "gli specialisti, quelli con tutti i titoli a posto, se va bene saranno forse la metà". Le trappole scattano via social: "Vado su Instagram e mi imbatto nelle pubblicità di chirurgia estetica. Ne vedo tante", assicura il medico. A parte "il disgusto per il modo in cui molti si pubblicizzano, atteniamoci alla legge: se ti definisci chirurgo plastico o chirurgo estetico – avverte – devi avere la specializzazione in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Non ci sono equipollenze che tengano, devi averla punto, devi esserti guadagnato quel titolo. Invece vai a verificare sul sito della Fnomceo", la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, "e scopri che buona parte di questi signori non sono specialisti in niente o lo sono in una disciplina che non c'entra nulla. Quanto può essere affidabile uno che si già si presenta mentendo sui titoli che ha?". "Io una volta ci ho provato a fare una segnalazione all'Ordine dei medici – racconta Santanchè – però non è successo niente, il vuoto. Gli Ordini dovrebbero tutelare i medici, in questo caso gli specialisti dai cialtroni. E soprattutto dovrebbero proteggere i pazienti, mentre la mia impressione è che nessuno pensa a tutelarli. Se non ha gli strumenti per difendersi da solo, il paziente legge e ci crede. Il problema è serio", insiste l'esperto. "Qui non parliamo di marachelle, parliamo di reati perseguibili secondo il Codice deontologico e secondo la legge. Parliamo di azioni punibili con l'espulsione dall'Ordine dei medici e dai tribunali", incalza il chirurgo. "Anche il Garante della pubblicità, dov'è? Siamo di fronte a una pubblicità illegale e immorale, tutto il contrario dell'etica professionale, e nessuno che fa niente. Bisogna fermare tutto questo", è l'appello. "La chirurgia estetica è una branca della medicina – chiarisce Santanchè – è una cosa delicata, non puoi lasciarla in mano a chiunque, a gente senza titoli e senza scrupoli che pubblicizza impunita trattamenti che non stanno né in cielo né in terra. Un'altra cosa che anche i pazienti dovrebbero capire, e provo sempre a trasmetterla quando ci parlo, è che al di là della capacità e della preparazione c'è pure un discorso etico da fare. Attenzione a chi ne fa un business", ammonisce lo specialista, a "quelli che magari hanno decine di studi in tutte le regioni. Il chirurgo, più è commerciale, meno facilmente è professionale. Quando opero un paziente, come lo seguo se subito dopo sono a chilometri di distanza a intervenire su un altro? Se io sono un bravo chirurgo, le persone da me ci arrivano da sole. Se invece devo andare in giro per l'Italia a cercarmi i pazienti, forse è perché tutta questa bravura non ce l'ho", riflette l'esperto. "'Non si fa più il lifting', dicono altri, molti di quelli che fanno medicina estetica. Ma ragioniamo un attimo", invita lo specialista: "Nel momento in cui effettivamente viene inventata una tecnica che davvero può sostituire una determinata chirurgia, in quello stesso istante, automaticamente, la chirurgia in quel campo smette di aver senso di esistere. E' accaduto ad esempio con il lifting delle rughe della fronte, che da quando è arrivato il botulino ovviamente non si fa più. E' la dimostrazione che non si vuole ingannare il paziente operandolo a tutti i costi. Non è che il chirurgo per forza vuole fare la chirurgia, se c'è un trattamento sicuro più semplice e più comodo. Se invece la vuole fare, se continua a proporla come la via migliore – chiosa Santanchè – è perché l'alternativa ancora non c'è". Un biglietto aereo andata e ritorno e in mezzo, tutto compreso, insieme al soggiorno in hotel e alle visite guidate alla scoperta del territorio, anche il ritocco di bellezza dei sogni. Viso ringiovanito, seno nuovo, pancia e glutei scolpiti, chioma e denti perfetti. "Poi però si arriva a casa e sono dolori". Fra i pendolari del turismo estetico all'estero "osserviamo sempre più spesso complicanze spaventose", racconta il chirurgo. "Arrivano con necrosi alla mammella o sull'addome, protesi fuori sede, infezioni del cuoio capelluto", elenca lo specialista "solo per citarne alcune". Il fenomeno dei pacchetti-vacanza con interventi low cost – in questi giorni sotto i riflettori Oltremanica dove le autorità Uk garanti per la pubblicità hanno lanciato alert, avviato monitoraggi e fissato regole, come riferito dal 'Guardian' – in Italia pure "negli ultimi tempi sta assolutamente crescendo e sta diventando una piaga", segnala il medico. "Lo vediamo ogni giorno – spiega – confrontandoci fra specialisti: i danni assurdi per i quali ci chiedono aiuto si moltiplicano". Dall'Albania alla Turchia, fino a mete più esotiche che vanno dal Messico alla Colombia o alla Thailandia, sono tanti i Paesi in cui agenzie dedicate alimentano un business sempre più florido. "Se uno partisse e tornasse felice – ragiona Santanché – sarebbe al limite un fatto sgradevole per chi lavora qui, ma finirebbe lì. Il problema, invece, è che anche all'estero ci sono i 'buoni' e i 'cattivi'". E così capita di rientrare alla base, quando va bene, "con risultati non soddisfacenti che obbligano a rioperarsi finendo per pagare due volte", ma quando va male "con complicanze che comportano rischi seri per la salute, cose per cui si finisce in pronto soccorso, a gravare sul Servizio sanitario nazionale che mi pare non abbia bisogno anche di questo". "Si parla di normare la pubblicità degli influencer? Bene, si sappia allora – fa notare il chirurgo – che sui social è pieno di personaggi che sono andati a rifarsi il naso, le labbra o altro in Turchia, in Albania o altrove, e che fanno pubblicità". Quello del turismo estetico "è un fenomeno che ha un sacco di sfaccettature e che necessita di controlli mirati, perché alla fine – ammonisce Santanchè – la protezione del paziente è interesse di tutti". Dal Brazilian Butt Lift alle Russian Lips e al Fox Eye, fino ai volti 'sfumati' effetto-filtro. Le ultime tendenze del ritocco di bellezza "spopolano sui social. Che nel nostro mondo hanno fatto un disastro". Il chirurgo non usa mezzi termini: "Le mode non mi piacciono, assecondarle non è il mio lavoro. Sia chiaro, non condanno niente e nessuno", ci tiene a precisare. Però "il mio maestro diceva che il chirurgo plastico è 'uno psichiatra col bisturi': se una persona ha un difetto che le crea un complesso e vive male, io cerco di correggere ciò che le provoca disagio e di farla vivere meglio. Quest'etica un po' si è persa", riflette il medico. "Labbra ultra carnose 'modello influencer', sguardo 'da volpe' con occhi allungati chirurgicamente: sono queste le cose che vanno forte", descrive Santanchè. "Per non parlare di quello che si fa sui glutei", dove la foggia 'brasiliana' la si ottiene al prezzo di "quantità esagerate di filler, che possono anche dare dei problemi – avverte lo specialista – o con un trapianto di grasso di cui la stessa Organizzazione mondiale della sanità ha segnalato i rischi". Poi c'è il grande capitolo dei "ragazzi che non sono più abituati a mostrarsi di persona, ma in Rete presentano un'immagine di sé corretta grazie ai filtri e vorrebbero apparire così davvero. La percezione alterata di sé diventa un problema psicologico", ragiona il chirurgo. "E' come quando il riferimento erano le top model – ricorda – e c'era chi pensava che dopo l'intervento si sarebbe svegliata così. Impossibile. Ugualmente, il filtro è un filtro. Non diventerai mai come il filtro ti rende. E se anche potessi farlo saresti una caricatura, un'immagine finta". "Star dietro a tutto questo secondo me non rientra fra i compiti del medico", ribadisce Santanchè. "Personalmente posso dire di avere una clientela abbastanza saggia, che chiede delle cose normali che è comprensibile chiedere, aspettandosi risultati realistici. Ma fuori la realtà è diversa", osserva. E se "è vero che il mercato lo plasma la richiesta, ci sono anche molte richieste gonfiate ad arte per creare mercato. Quando ho cominciato io – conclude l'esperto – non si diceva chirurgo estetico, ma chirurgo plastico e il chirurgo plastico era quello che risolveva un problema. Continuo a pensarla così". —salute/[email protected] (Web Info)
Sinner battuto da Tsitsipas, Jannik sconfitto in semifinale Montecarlo
(Adnkronos) –
Jannik Sinner battuto in semifinale all'Atp Masters 1000 di Montecarlo. L'azzurro, numero 2 del mondo, viene sconfitto dal greco Stefanos Tsitsipas, numero 12 del tabellone, che si impone per 6-4, 3-6, 6-4 in 2h40'. Sinner incassa la seconda sconfitta del 2024, dopo quella patita contro lo spagnolo Carlos Alcaraz nella semifinale del Masters 1000 di Indian Wells, e perde la chance di puntare al quarto titolo dell'anno – dopo Australian Open, Rotterdam e Miami – e al 13esimo della carriera. Contro Tsitsipas, tornato ai livelli altissimi di 2 anni fa, Sinner si arrende alla fine di un altro durissimo braccio di ferro dopo quello vinto nei quarti di finale contro Holger Rune. L'azzurro cede il servizio nel terzo game del primo set e non riesce più a ricucire il gap. Il numero 2 del mondo alza il livello nel secondo parziale (subito break per 3-0) e riesce a resistere al tentativo di rimonta di Tsitsipas, che spreca 4 palle break nel nono e decisivo game. Il terzo set è targato Sinner in avvio con un break immediato (2-0) e con 2 chance di allungare ulteriormente nel quinto gioco. Tsitsipas rimane aggrappato alla partita e nell'ottavo game mette a segno il break che gli regala l'aggancio (4-4). Sinner deve rincorrere ma non ha più benzina. Tsitsipas va avanti 5-4 e chiude i conti con un altro breeak: 6-4. Tsitspas domani affronterà il vincitore della seconda semifinale tra il serbo Novak Djokovic, numero 1 del mondo, e il norvegese Casper Ruud, testa di serie numero 8.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 6-3, 4-6 – Sinner serve per rimanere in partita ma si ritrova a inseguire e precipita sotto 15-40: due match point, il greco sfrutta il primo e chiude 6-4. Tsitsipas in finale.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 6-3, 4-5 – Tsitsipas serve con continuità la prima a oltre 200 km orari, il nono game scivola via senza sussulti e Sinner deve rimanere agganciato al match nonostante una condizione fisica non ottimale.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 6-3, 4-4 – Sinner apre l'ottavo game con un doppio fallo e poi scivola sotto 0-30. In difficoltà, l'azzurro dà fondo a tutte le energie residue per prendersi un punto cruciale dopo un durissimo scambio di 15 colpi ma finisce per concedere 2 palle break al rivale con un errore gratuito. Il numero 2 del mondo risale fino al 40-40 prima di concedere altre 2 palle break che vengono annullate. La quinta chance viene sfruttata dal greco: break e aggancio.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 6-3, 4-3 – Tsitsipas non concede nulla e capitalizza un ottimo game al servizio: basta un minuto per archiviare la pratica. Sinner intanto ha bisogno dell'intervento del fisioterapista che si concentra sul ginocchio.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 6-3, 4-2 – La fatica si fa sentire, Sinner riesce a tenere il servizio resistendo alla pressione di Tsitsipas, che conquista solo 2 punti.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 6-3, 3-2 – Tsitsipas rischia di finire al tappeto. Il greco affronta 2 palle break strette parenti di un match point e si salva, chiudendo il game con un ace preziosissimo.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 6-3, 3-1 – L'azzurro in totale controllo al servizio: ancora un game a zero.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 6-3, 2-1 – Tsitsipas alza il livello per uscire dal tunnel, rompe il ghiaccio nel terzo set tenendo la sfida viva.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 6-3, 2-0 – Sinner conferma il break con un game a zero impreziosito da un paio di vincenti.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 6-3, 1-0 – Sinner spezza subito l'equilibrio in avvio di terzo set. Tsitsipas non trova la prima con continuità, l'azzurro aggredisce e sfonda: break immediato.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 6-3 – Sinner non trova rimedio al vincente di Tsitsipas e subito dopo commette due errori gratuiti: l'azzurro si ritrova sotto 15-40 ma annulla entrambe le pesantissime palle break. La prima non entra, il game si allunga, c'è spazio per la terza e per la quarta palla break che vengono cancellate. Alla fine, dopo 16 punti e un game da 11', Sinner porta a casa il 6-3 dopo 1h39'.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 5-3 – Tsitsipas tiene il servizio e prolunga il set: ultima chance per il break.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 5-2 – Anche Sinner soffre contro un avversario che risponde in maniera aggressiva. Tsitsipas arriva alla palla break che riaprirebbe totalmente il parziale. Sinner la annulla aggiudicandosi uno scambio 'pugilistico' di 13 colpi e sale 5-2 garantendosi la possibilità di servire per il set.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 4-2 – Il copione del match è cambiato, Tsitsipas fatica a tenere il servizio e a rimanere in scia dopo aver annullato una palla break che avrebbe virtualmente chiuso il secondo set.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 4-1 – L'intensità sale, Sinner conquista un punto cruciale al termine di uno scambio durissimo da 11 colpi: Jannik tiene il servizio.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 3-1 – Dopo il passaggio a vuoto, Tsitsipas ritrova il servizio: due ace spianano la strada al greco.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 3-0 – L'azzurro comanda il gioco, chiude gli scambi con autorevolezza e conferma il break.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 2-0 – Dopo 50 minuti praticamente perfetti, Tsitsipas comincia a sbagliare. Due errori consentono a Sinner di arrivare a 2 palle break: la prima è sufficiente.
Sinner-Tsitsipas 4-6, 1-0 – Sinner riparte con il primo game convincente nel secondo set. Un ace vale l'1-0.
Sinner-Tsitsipas 4-6 – Tsitsipas non concede a Sinner nessuna chance di tornare in carreggiata. Sul 40-30, il greco sfrutta il primo set-point: 6-4 in 44'.
Sinner-Tsitsipas 4-5 – Sinner rimane agganciato al primo set con un game convincente, chiuso con 2 vincenti.
Sinner-Tsitsipas 3-5 – Tsitsipas continua a interpretare il match in maniera perfetta. Il greco sembra tornato ai livelli di qualche stagione fa. Il servizio garantisce 'un punto e mezzo' nell'ottavo game.
Sinner-Tsitsipas 3-4 – Sinner alterna vincenti e errori gratuiti. In attesa di salire di livello, l'azzurro rimane in scia.
Sinner-Tsitsipas 2-4 – Tsitsipas si conferma efficace nei propri turni di servizio. La prima è affidabile e il greco mantiene il controllo del gioco per il 4-2.
Sinner-Tsitsipas 2-3 – Prime tracce del vero Sinner: game a zero per Jannik.
Sinner-Tsitsipas 1-3 – Tsitsipas continua a concedere qualcosa nel proprio turno di battuta con un altro doppio fallo ma non paga dazio, da fondo archivia il 3-1.
Sinner-Tsitsipas 1-2 – Il rodaggio di Sinner è più lungo del previsto. L'altoatesino scivola sotto 15-40: annulla la prima palla break ma chiude il game con un doppio fallo che consente a Tsitsipas di mettere la freccia.
Sinner-Tsitsipas 1-1 – Tsitsipas incappa in un doppio fallo che non gli complica la vita: 1-1.
Sinner-Tsitsipas 1-0 – Sinner apre il match al servizio e deve subito affrontare una palla break. L'azzurro evita guai e conquista l'1-0. —[email protected] (Web Info)
Cronaca nazionale/ Insegnante accusata di atti sessuali con una alunna minorenne
Un fatto di cronaca che sicuramente alimenterà il dibattito pubbico sui temi morali.
Una professoressa di Pescara è stata sospesa dall’insegnamento per un anno con la pesante accusa di atti sessuali su un sua alunna 14enne.
I fatti contestati alla donna di 53 anni, docente di materie letterarie, hanno avuto inizio a due anni fa quando, secondo quanto stabilito, tra adulta e minore sarebbe nato un riporto sentimentale poi sfociato anche in alcuni atti sessuali.
Dalla ricostruzione degli inquirenti, non sarebbero emerse costrizioni nei confronti della ragazza che ora ha 16 anni.
La storia sarebbe venuta a galla quando la minore ha deciso di confidarsi con la psicologa di istituto.
foto di repertorio
Lotito: “Luis Alberto ha un contratto con la Lazio, non va via gratis”
(Adnkronos) –
"Luis Alberto? Probabilmente vuole andare via gratis. E invece no, ha un contratto di quattro anni, è un tesserato. Porti lui la squadra" che lo vuole. Risponde così all'Adnkronos il presidente della Lazio, Claudio Lotito, sulle dichiarazioni di ieri del giocatore che alla fine del match contro la Salernitana, vinto 4-1 dai biancazzurri ha affermato di avere "già chiesto la rescissione del contratto". "Lui ha preteso un rinnovo l'estate scorsa – elenca Lotito – è il secondo giocatore più pagato della Lazio, il contratto viene sottoscritto obtorto collo, lui chiede altro, non si presenta al ritiro, come ricorderete tutti. E ora se ne esce con questa cosa, all'improvviso e senza dir nulla alla società. Se vuole andare via deve trovare la squadra che se lo compri". "Siamo una società quotata in Borsa – ricorda – queste sono cose che determinano danni d'immagine ed economici. Lasciarlo andare a parametro zero da una società quotata significa depauperare il patrimonio e io mica sono matto, gli azionisti mi ammazzerebbero e avrebbero ragione". Lotito ha massima fiducia nell'allenatore Igor Tudor, ingaggiato dopo le dimissioni di Maurizio Sarri: "Fortunatamente è uno di quegli allenatori che non si fanno condizionare da nessuno", dice il presidente ribadendo che "noi non buttiamo soldi dalla finestra. Le regole sono regole, sia civili sia penali, e vanno rispettate". Durante il match vinto contro la Salernitana, presidente e squadra sono stati oggetto di cori e fischi. "Bisognerebbe chiedere il perché a chi organizza queste cose. Secondo voi è una cosa normale o organizzata? Però adesso l'episodio assumerà dei contorni diversi, state tranquilli… Bisogna cacciare i mercanti dal tempio", dice Lotito. Chi sono i mercanti? "Sono tutti quelli che si prestano a situazioni di questo tipo. Non so chi c'è dietro, o meglio qualche indizio ce l'ho, se ne occuperanno le forze dell'ordine. A me hanno fatto di tutto ma con me non passa nessuno, né consento a qualcuno di appropriarsi di roba che non è loro. Per 19 anni non ho preso un emolumento, spese al ristorante, macchina o telefono, questo lo sanno tutti". —[email protected] (Web Info)












