(Adnkronos) – Distrutte un centinaio di viti per un danno, non assicurato, da 60mila euro come rappresaglia nei confronti del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e della sua politica sull'abbattimento degli orsi. E' l'azione messa in atto da un gruppo di attivisti nei confronti dei familiari di Fugatti, proprietari delle piante del vitigno Chardonnay allevate a Guyot, in alcuni terreni agricoli nei pressi di via Mama, a Brentino Belluno (in provincia di Verona) danneggiati nella notte. A firmare l'azione con uno striscione con scritto 'Ringraziate l'ammazza orsi', lasciato sul posto, l'Alf (Animal liberation front). Nel vigneto sono intervenuti i carabinieri per un sopralluogo e i rilievi. —[email protected] (Web Info)
Attacco Sydney, “butta il coltello”: poliziotta uccide il killer
(Adnkronos) –
E' stata un'agente di polizia a uccidere l'uomo, di circa 40 anni, che ha assassinato 6 persone in un centro commerciale di Sydney. Il killer, armato con un coltello con lama da 15 centimetri, attorno alle 15.20 ha iniziato a colpire a caso tra i clienti dei negozi uccidendo 5 uomini e 1 donna prima di essere freddato dalla poliziotta.
I testimoni, come riferiscono i media australiani, hanno assistito all'intervento dell'agente che è intervenuta e ha estratto la pistola: "Butta il coltello", ha ripetuto più volte all'uomo. Il killer non ha obbedito e, anzi, si è avvicinato minacciosamente all'agente che a quel punto ha aperto il fuoco e ha colpito l'uomo al torace: "Non poteva fare altro. Gli ha detto di buttare il coltello, lui non l'ha fatto. Non poteva fare altro", ha ripetuto un testimone.
Nella ricostruzione della terribile giornata spicca la morte di una donna di 38 anni, che era al centro commerciale con il figlio neonato. Il bimbo è stato colpito allo stomaco ed è stato operato d'urgenza nella serata di sabato. La madre, colpita anche lei, prima di crollare è riuscita a consegnare il bambino ad altre persone, che hanno tamponato le ferite inferte al piccolo prima dell'intervento dei soccorsi. Tra i racconti di sopravvissuti e testimoni, spicca quello di Raja Vignesh, che era nel centro commerciale con la moglie e con i figli di 6 anni e 13 mesi. "Ho visto un uomo con la barba lunga, aveva un coltello", dice descrivendo il caos con tavoli lanciati dai clienti contro l'aggressore. La famiglia si è rifugiata in un centro medico, dove è rimasta oltre un'ora: "Ai bambini abbiamo detto 'facciamo come se fossimo in un film. Fa paura ma finirà presto'". —internazionale/[email protected] (Web Info)
Straffi: “Presto il grande ritorno delle Winx”
(Adnkronos) – "Ci sono tante novità in vista, la primissima è una serie che si intitola Mermaid Magic che uscirà su Netflix in tutto il mondo, è una serie ad alta qualità, molto innovativa anche come tecnica realizzativa, speriamo che abbia il successo un po' sulla falsariga delle Winx. Poi abbiamo i Gormiti per i maschietti che abbiano rilanciato con la serie live action, con ragazzini in carne e ossa. Abbiamo fatto uno sforzo produttivo enorme con la Giochi Preziosi, partner del progetto, per realizzare questa serie con queste caratteristiche mai fatte prima in Italia. Poi stiamo lavorando al grande ritorno della serie amata delle Winx dopo avere lasciato spazio a live action ora torniamo con la nuova serie animata, per raccontare con un nuovo linguaggio la genesi del Winx club vogliamo che le bimbe di oggi si innamorino come hanno fatto 20 anni fa. Vogliamo che le bambine di oggi possano vivere questa magia per scoprire come hanno fatto a diventare un mito". Lo ha detto Iginio Straffi, disegnatore, regista, produttore imprenditore, fondatore e Presidente del Gruppo Rainbow Spa, il più grande studio di animazione italiano, a margine degli Stati generali del Cinema a Siracusa. "Sicuramente l'approccio distributivo oggi è totalmente diverso rispetto a 20 anni fa, una volta era più semplice, perché avevamo Rai e Italia Uno- dice – ora c'è stata questa frammentazione del mercato, per cui molte emittenti sia pay che free e i bambini si perdono in giro come gli spettatori grandi. Ma noi stiamo lavorando a un piano per cui attraverso un piano social di lancio cerchiamo di formare il puzzle per cui questa frammentazione del pubblico la possiamo riprendere". —[email protected] (Web Info)
Schifani: “In Sicilia set naturali ideali”
(Adnkronos) – "In Sicilia abbiamo un clima e dei set naturali e architettonici, come il castello Maniace in cui ci troviamo oggi, che sono già location autonome, si presentano da sole, ideali per ospitare produzioni di film e insediamenti cinematografici. Abbiamo investito più di 20 milioni in questo settore, altri cinque ne abbiamo previsti nell’ultima legge Finanziaria, su richiesta dell’assessore Amata, proprio per realizzare un progetto. Come avevo già detto in campagna elettorale, la Sicilia deve diventare un polo attrattivo per le produzioni audiovisive, anche con incentivi specifici dedicati alla formazione. Ma i fatti parlano da soli: Makari, o il Commissario Montalbano, e molte altre grandi produzioni sono arrivate da sé. Allora dobbiamo stimolare ulteriore interesse attraverso l’iniziativa politica che stiamo assumendo favorendo l’arrivo di nuove opportunità, perché non è più il tempo solo de "La Piovra'". Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. "Dal manifesto che verrà fuori dagli Stati generali – ha concluso il governatore dal palco – auspico che arrivino indicazioni concrete, delle linee guida precise, pragmatiche, per la promozione dell'industria cinematografica in Sicilia. Questo può rappresentare un passaggio chiave nell’attuazione della nostra strategia per potenziare il cineturismo che da anni, ormai, conosce un’espansione senza sosta e che vede la Sicilia tra le mete privilegiate, anche nell'ottica di promuovere il turismo d'inverno, cioè destagionalizzare i flussi, direzione nella quale stiamo lavorando". —[email protected] (Web Info)
Mare, Bergamotto: “Filiera da sviluppare assieme a space economy anche per difesa militare”
(Adnkronos) – “Il piano del mare è un traguardo storico per le straordinarie potenzialità: andando dalla promozione delle potenzialità del territorio, alla salvaguardia del patrimonio marittimo e all’azione dello Stato perché il mare vale molto anche in termini di sicurezza nazionale. Guardiamo molto sia alle filiere del mare che alla space economy, entrambe hanno una natura cross-settoriale e devono essere promosse contemporaneamente. Sono necessarie soprattutto sul piano della difesa militare, soprattutto in situazioni geopolitiche compromesse”. Lo ha dichiarato Fausta Bergamotto, sottosegretario alle Imprese e al Made in Italy, durante il suo intervento al 3° Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum a Gaeta. “Con 150 miliardi di valore aggiunto e oltre 7 km di coste il mare – ha spiegato – svolge un ruolo essenziale nel perseguire gli obiettivi del Green Deal europeo, in grado di connettere sempre di più sia l'innovazione che le tecnologie di frontiera alla Blue Economy. L'Italia è leader nella cantieristica, soprattutto navi da crociera e yacht. Ma sono punte di eccellenza anche la robotica marina, biotecnologie blu, le tecnologie rinnovabili marine e nelle tecnologie sostenibili per lo sfruttamento delle risorse abiotiche marine. Il mare unisce molteplici attività e filiere produttive, che dipendono direttamente o indirettamente dalle sue coste". "La legge del Made in Italy in materia di semplificazioni, anche per la nautica, è fondamentale – ha ribadito – Inoltre ha messo a disposizione anche un fondo per la nautica da diporto per dare dei contributi finalizzati alla sostituzione di motori endotermici alimentati con carburanti fossili a favore di motori ad alimentazione elettrica”. —[email protected] (Web Info)
Minacce a Bassetti sui social, arriva la prima condanna
(Adnkronos) – "La giustizia arriva e arriverà contro tutti quelli che hanno deciso di usare violenza, anche a parole, sui social nei confronti miei e della mia famiglia". Così su X l'infettivologo Matteo Bassetti, da sempre in prima linea contro chi ha minacciato lui e la sua famiglia durante e dopo l'emergenza Covid per le sue posizioni contro i no-vax. "Ho deciso di pubblicare il dispositivo completo di una sentenza odierna. Uno dei tanti personaggi che mi ha minacciato e insultato tramite post di Facebook: la giustizia è arrivata inesorabile, soprattutto per una difesa che aveva dell'inverosimile: 'L'ho minacciato perché sono stato moralmente sequestrato', quindi sono giustificato". "Meno male che nelle aule di giustizia non si fanno prendere in giro. Sono ancora tantissimi – sottolinea – quelli che ho denunciato tramite il mio avvocato Rachele De Stefanis. Si preparino a pagare penalmente e civilmente", avverte. "Avevamo promesso che saremo andati fino in fondo e stiamo mantenendo le promesse. Ne vedremo ancora tanti condannati", conclude. —[email protected] (Web Info)
Trump: “Rischiamo una guerra mondiale”
(Adnkronos) –
Rischio "guerra mondiale" a causa dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente. E' l'allarme rilanciato da Donald Trump, che in una conferenza stampa a Mar-a-Lago è tornato a denunciare "l'incompetenza" di Joe Biden, "un presidente che non riesce a mettere insieme due frasi" a causa del quale sta succedendo tutto questo. "Si potrebbe arrivare a una guerra mondiale tra Russia e Ucraina e a tutto il caos che ne consegue, ed è una cosa che non sarebbe mai dovuta accadere. Quello che sta succedendo con Israele potrebbe sfociare in una guerra mondiale", ha detto l'ex presidente, candidato alla Casa Bianca. "Abbiamo un presidente che non riesce a trovare le scale per scendere dal palco. Abbiamo un presidente che non sa cosa diavolo sta facendo. E potremmo finire in una guerra mondiale", ha attaccato ancora Trump, secondo cui "abbiamo poco meno di sette mesi, prima del 5 novembre, ma è un'eternità quando le persone sono incompetenti". —internazionale/[email protected] (Web Info)
Studenti, professori e opportunità negli atenei della Sardegna
(Adnkronos) – In Sardegna sono presenti due atenei statali: l'Università degli Studi di Cagliari, che ha un'offerta didattica articolata in 95 corsi, e l'Università degli Studi di Sassari che propone 62 corsi. I due atenei hanno sedi distaccate ad Alghero, Nuoro, Olbia ed Oristano. Secondo uno studio di CNA Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola Impresa, elaborato a partire da dati Miur e Istat, il numero di studenti universitari sardi risulta diminuito di oltre 11 mila unità da 47.464 dell'anno accademico 2010/2011 a 35.842 dell'anno accademico 2021/2022. Parallelamente, è in crescita il numero di giovani sardi che preferiscono frequentare gli atenei di altre regioni: il 16,7% dei giovani studia fuori regione, con un aumento di 1.144 unità nell'ultimo decennio. Gli iscritti degli atenei statali per l'anno accademico 2022/2023 sono 35.868, di cui 21.789 donne, e complessivamente risultano in leggera ripresa rispetto all'anno precedente, ma il trend è in netto calo nell'ultimo decennio. I nuovi immatricolati nei due atenei sardi sono 6.029, di cui 3.449 donne e 123 studenti stranieri. La maggioranza degli studenti segue un corso di laurea classico (23.270), 6.869 frequentano corsi di laurea magistrale a ciclo unico, 5.245 laurea magistrale e 484 rientrano ancora nel vecchio ordinamento. Nell'anno accademico 2022-2023, 2.372 studenti delle facoltà dell'Isola hanno proseguito gli studi iscrivendosi a corsi post laurea, di cui 1.744 hanno scelto scuole di specializzazione, 564 dottorati di ricerca, 64 master di primo e secondo livello (dati Ustat – Miur). Gli atenei sardi hanno sempre avuto una scarsa attrattiva per gli studenti delle altre regioni italiane, ciò anche per questioni logistiche legate agli spostamenti non sempre agevoli tra la Sardegna e il resto del Paese. Ad oggi, il numero di universitari provenienti da altre regioni ha raggiunto il 2% del totale degli iscritti nell'anno accademico 2021/2022, per complessivi 731 studenti. Un numero sempre esiguo, ma oltre 5 volte superiore a quanto registrato un decennio fa quando gli studenti degli atenei sardi residenti in altre regioni erano solo 210, pari allo 0,4% del totale. Dando uno sguardo alla distribuzione degli universitari per regione, secondo i dati Miur Università, la Sardegna ha un rapporto tra numero di universitari iscritti e popolazione regionale complessiva pari al 2,36%, superiore ad alcune grandi regioni come Veneto (2,20%), Sicilia (2,17%) e Puglia (2,04%), ma lontano dalle prime tre: Lazio con il 4,54%, Campania (3,87%), Emilia-Romagna (3,57%). Secondo Almalaurea, il consorzio interuniversitario che rappresenta 81 atenei, nel 2022 i neolaureati dell'Università degli Studi di Cagliari sono stati 3.715, in crescita rispetto al 2021 quando furono 3.637, il 60% del totale è donna. L'età media dei laureati è 27 anni e un voto medio di laurea di 104,6/110. A un anno dalla laurea, il 51,5% tra coloto che ha cercato un lavoro risulta occupato, il 28,9% non cerca lavoro ma è impegnato in un corso post laurea o in un praticantato. Da segnalare che nel post laurea il 34,3% non lavora e non cerca alcuna occupazione, mentre il tasso di disoccupazione tra i neolaureati è al 16,2%. All'Università degli Studi di Sassari, i laureati nel 2022 sono stati 2.288, nel 2021 furono 2.289, con una predominanza femminile (67,2%). L'età media (27,2 anni) e il voto di laurea (104,5/110) sono praticamente identici a quelli dell'altro ateneo statale sardo. Leggermente inferiore invece il tasso di occupazione (50,3%), mentre il 27,4% segue un corso post laurea o un praticantato. Il tasso di disoccupazione è al 18,6% oltre due punti e mezzo superiore al dato di Cagliari. Con riferimento al mercato del lavoro il contesto economico sardo non è particolarmente favorevole all'inserimento dei giovani laureati. Infatti, secondo l'Istat, sul totale della popolazione residente occupata nell'anno 2022, solo il 22,1% possedeva un titolo di studio accademico. Un dato di oltre due punti sotto la media nazionale del 24,3% che a sua volta è quasi la metà di alcuni grandi Paesi europei come Francia (45,7%) e Spagna, dove i laureati sono rispettivamente il 45,7% e il 46,4% della forza lavoro. Al contrario la Regione ha il tasso di occupazione più elevato di persone senza alcun titolo di studio, con licenzia media o elementare, pari al 38,3% dei residenti occupati, mentre la media italiana è al 29,5%. Negli atenei della Sardegna nel 2022, secondo i dati Ustat, il portale dell'Università e della Ricerca dedicato ai dati sul mondo dell'Università, il numero dei docenti, compresi i ricercatori, è di 2.176, di cui 1.300 sono di ruolo. La presenza femminile tra docenti e ricercatori è di 902 unità, che corrispone a circa il 41,5%, tra i docenti di ruolo le donne sono 494 su 1.300 ovvero il 38%. La percentuale di ricercatrici a tempo determinato sale invece al 44% e quella relativa alle titolari di assegni di ricerca supera il 50%. Il personale non docente è composto da 1.440 persone, di cui 872 sono donne, una percentuale superiore al 60% del totale degli impiegati universitari. Principalmente si tratta di tecnici amministrativi a tempo indeterminato (1.373). Nell'anno accademico 2021-2022 nei due atenei della Sardegna, ogni studente, esclusi quelli esonerati o finanziati da enti esterni, paga in media 1.026 euro di tasse universitarie. In compenso sono ben 17.787 gli studenti che possono beneficiare dell'esonero totale dal versamento dei contributi. Oltre 9 mila sono le borse di studio regionali assegnate. Entrando nel dettaglio, all'Università degli Studi di Cagliari la contribuzione media è più elevata rispetto all'Università degli Studi di Sassari, 1.134 euro la prima, 830 la seconda. Il numero di studenti esonerati dal pagamento delle tasse universitarie è 11.797 a Cagliari, 5.990 a Sassari. In tema di borse di studio regionali assegnate per ateneo, all'Università degli Studi di Cagliari ne hanno potuto usufruire 5.944 studenti iscritti a corsi di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico, 3.130 all'Università degli Studi di Sassari. Tra le attività di sostegno e promozione dell'istruzione universitaria sull'Isola, per l'anno accademico 2023-2024 la Regione ha stanziato fondi per 7,8 milioni di euro per le sedi universitarie distaccate di Alghero, Nuoro, Olbia e Oristano che rappresentano un fondamentale presidio di formazione sul territorio. Per l'anno accademico 2024/2025 è previsto l'avviamento di due nuovi dipartimenti: Ingegneria nella sede di Sassari che accorpa due corsi di laurea già attivati – Ingegneria Informatica e Ingegneria Industriale – e Innovazione nella sede distaccata di Olbia, che offrirà corsi inerenti l'Innovazione nella progettazione e sviluppo territoriale. Di recente è stato sottoscritto un importante accordo tra l'Università degli Studi di Cagliari e il Consorzio Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, focalizzato su attività di ricerca, sviluppo tecnologico, innovazione e finalizzato a promuovere nuove iniziative didattiche e formative, oltre che a fornire servizi di supporto alle attività di gestione del territorio. —[email protected] (Web Info)
Roma, lo uccidono per rubargli tessera del reddito cittadinanza: due arresti a Velletri
(Adnkronos) – Lo hanno picchiato fino a causarne la morte per rubargli la tessera del reddito di cittadinanza. Per questo i carabinieri di Velletri hanno arrestato un uomo e una donna, rispettivamente di 54 e 46 anni, gravemente indiziati di estorsione e omicidio preterintenzionale ai danni di S.T., 52 anni, morto lo scorso 21 gennaio presso l’ospedale di Velletri. L’uomo è stato portato in carcere a Velletri, mentre la donna è ai domiciliari. Il provvedimento cautelare, emesso dal gip del Tribunale di Velletri, ha recepito integralmente gli esiti investigativi ottenuti dai militari operanti nel corso delle indagini coordinate dalla Procura locale. La complessa attività di indagine ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari sul fatto che i due indagati avrebbero utilizzato indebitamente la tessera del reddito di cittadinanza della vittima di cui si erano impossessati dopo minacce e percosse, lo scorso mese di dicembre. Dopo le ultime percosse subite, il 23 dicembre, la vittima era stata ricoverata presso l’ospedale di Velletri, dove era poi morto il 21 gennaio 2024. Dalle attività investigative è emerso come l’uomo arrestato, nel corso del 2023, si era reso responsabile di altre estorsioni ai danni di due pensionati di Velletri (uno dei quali ultranovantenne), facendosi consegnare, nel complesso, la somma di mille euro. —[email protected] (Web Info)
Farmaci, asma eosinofilico grave: studio conferma efficacia mepolizumab
(Adnkronos) – Un nuovo studio condotto da un team multidisciplinare composto da immunologi e otorini dell'Ospedale Careggi di Firenze ha investigato il ruolo degli eosinofili infiammatori nella severità clinica dell'asma grave eosinofilico, rilevando che il trattamento con l'anticorpo monoclonale mepolizumab ripristina il bilanciamento fisiologico fra i sottofenotipi di eosinofili, riportando i livelli di eosinofili 'buoni' e 'cattivi' a quelli osservati nei soggetti sani e spiegando così come il farmaco possa consentire di controllare una patologia così severa ed impattante. Lo studio pubblicato dalla rivista 'Allergy' – presentato ieri a Milano – fornisce nuove evidenze circa un ambito di ricerca che aveva permesso già nel 2022 di pubblicare un articolo estremamente innovativo. Era stata infatti dimostrata la presenza di due tipologie di eosinofili con funzioni differenti, ossia omeostatica o infiammatoria. Nel recente articolo su Allergy – riporta una nota – gli autori hanno confermato e approfondito questi risultati in una popolazione asmatica totale di 74 pazienti, di cui circa l'85% presentava anche rinosinute cronica con poliposi nasale, dimostrando che la quantità di eosinofili infiammatori è collegata con la gravità della malattia e suggerendone un ruolo causale nelle patologie eosinofilo mediate. Infine, lo studio dimostra come mepolizumab sia in grado non solo di contrastare questi eosinofili infiammatori, ma possa anche ristabilire un equilibrio con gli eosinofili non infiammatori simile a quello di persone sane. "Lo studio – afferma Alessandra Vultaggio, ricercatrice del Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica dell'Università degli Studi di Firenze, Sod Immunoallergologia Aou Careggi – evidenzia quindi come la presenza di eosinofili infiammatori, in patologie marcatamente eosinofilo-mediate, potrebbe rappresentare il biomarker di severità della malattia e di risposta clinica al trattamento con mepolizumab". Lo studio sottolinea anche un aspetto importante dell'asma grave, cioè quello di essere nella maggioranza dei casi accompagnata da altre patologie eosinofile importanti come la rinosinusite cronica con poliposi nasale. Sapere questo può consentire una diagnosi più precoce della malattia, seguita da un trattamento più mirato. Sono diversi infatti i pazienti con una scarsa qualità di vita, impossibilitati a lavorare e a condurre una vita normale a causa di riacutizzazioni, sintomi o trattamenti con alti dosaggi di corticosteroidi con relativi effetti collaterali. "Siamo di fronte ad una patologia invalidante spesso aggravata da altre comorbidità come la rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP) – spiega Andrea Matucci, dirigente I° livello Sod Immunoallergologia Aou Careggi – Binomio, questo, che ancora oggi vede purtroppo l'uso frequente dei corticosteroidi orali, anche a elevati dosaggi, che non consentono di raggiungere un controllo adeguato a lungo termine dei sintomi invalidanti, a differenza di quanto dimostrato con la terapia biologica come mepolizumab ad esempio". Entrambi gli esperti concordano quindi che mepolizumab, come emerso dallo studio, bloccando la funzione dell'interleuchina-5 (IL-5) è in grado non soltanto di migliorare gli outcome clinici, ma anche di riequilibrare il rapporto tra eosinofili infiammatori e residenti riportandolo alla condizione osservata su soggetti sani. Gli eosinofili – ricorda la nota – sono dei globuli bianchi che possono essere più elevati nel sangue quando c'è un'infiammazione in corso poiché concorrono alla risposta immunitaria contro allergeni ed infezioni parassitarie. Alcuni fattori, tra cui ad esempio i farmaci corticosteroidi di cui spesso fanno uso i pazienti con asma eosinofilico severo, possono alterare o mascherare la quantità di eosinofili nel sangue. Per questo è molto importante una corretta diagnosi per valutare la presenza di infiammazione eosinofila, così da stabilire il corretto percorso terapeutico. Mepolizumab è un anticorpo monoclonale che agisce sull'IL-5, la molecola principalmente responsabile per la crescita e la differenziazione, il reclutamento, l'attivazione e la sopravvivenza degli eosinofili. Mepolizumab blocca il legame di IL-5 alla superficie delle cellule degli eosinofili, e di conseguenza inibisce l'azione dell'IL-5 e riduce la produzione e la sopravvivenza degli eosinofili. Attualmente è indicato per il trattamento dell'asma eosinofilico severo, della rinosinusite cronica con poliposi nasale, della granulomatosi eosinofilica con poliangite (Egpa) e della sindrome ipereosinofila (Hes). —[email protected] (Web Info)











