(Adnkronos) –
Naohisa Yahagi, luminare dell'endoscopia digestiva, al Cancer Center della Keio University di Tokyio dove lavora ci resta quando va bene un mese all'anno. Il resto lo passa a girare il mondo, dall'Asia all'Europa fino alle Americhe, per insegnare la tecnica che ha inventato 25 anni fa e che ha cambiato la storia del tumori gastrointestinali: si chiama Esd (dissezione endoscopica sottomucosa) e con aghi speciali usati come bisturi permette di asportare in un unico blocco lesioni precoci, salvando in toto l'organo colpito dal cancro. Questo mese il viaggio infinito di Yahagi si è fermato a Legnano, nell'ospedale capofila dei 4 presidi che fanno capo all'Asst Ovest Milanese. Qualcosa come 20 interventi in 10 giorni, a perfezionare il team diretto da Pietro Gambitta che coltiva un sogno: "Creare qui in azienda, grazie alla collaborazione col Giappone e alla sinergia con l'università, una scuola su questa metodica rivoluzionaria". "L'Esd è la tecnica più potente e affidabile di resezione endoscopica", spiega Yahagi che ieri sera è stato festeggiato a Legnano con una cerimonia nella Sala Stemmi del Comune, alla presenza dei vertici dell'azienda socio sanitaria territoriale e delle autorità cittadine e regionali. "Consente di trattare anche casi difficili – sottolinea lo specialista, docente di Medicina e direttore della Divisione di Ricerca e sviluppo per trattamenti mini-invasivi al Cancer Center della Keio University School of Medicine – garantendo al paziente una buona qualità di vita, preservando la funzione gastrointestinale e prevenendo il rischio di recidive locali" del tumore. Una metodica 'super soft' che abbina alla forza terapeutica anche un valore diagnostico. Permette infatti "una valutazione istologica precisa" della lesione, ulteriore garanzia contro future ricadute. "L'Esd consente di resecare nell'intero apparato digerente – dall'esofago allo stomaco, dal duodeno al colon, fino al retto – neoplasie precoci con la stessa radicalità e lo stesso effetto curativo della chirurgia, ma senza alcuna demolizione. Significa preservare l'organo e insieme la qualità di vita del paziente. Niente amputazioni, niente 'sacchetto'", evidenzia Gambitta, direttore della Struttura complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell'Asst Ovest Milanese, che ha portato la tecnica in azienda, con 200 interventi Esd eseguiti in 5 anni. "Vuol dire non accorgersi quasi di essere stati operati: un risultato ancora più prezioso – precisa il primario – considerando l'età sempre più avanzata dei nostri pazienti". Non è un caso che l'Esd sia nata in Giappone, come metodica endoscopica mini-invasiva per la resezione dei carcinomi superficiali dello stomaco, particolarmente frequenti nel Paese del Sol Levante. Seguendo "una curva di apprendimento" che gli esperti definiscono "lunga e complessa", negli anni la tecnica è cresciuta fino a essere adottata nel trattamento dei tumori di tutto il distretto gastrointestinale. Gambitta insiste sull'importanza dell'intervento "soprattutto contro il cancro del colon. Osserviamo un aumento esponenziale di questi tumori, mentre diminuiscono quelli all'esofago e allo stomaco", precisa all'Adnkronos Salute. "In Lombardia vediamo una marea di neoplasie precoci del colon, intercettate grazie a un programma regionale di screening che fa registrare numeri in costante aumento: se fino a 2 anni fa in ospedale calcolavamo di effettuare ogni giorno 10 colonscopie su pazienti 'da screening', positivi alla ricerca del sangue occulto nelle feci – riferisce lo specialista durante l'incontro legnanese – oggi ne facciamo 20 al giorno. Un +100%, raddoppiate". Questo si traduce in "una mole enorme di tumori precoci del colon-retto, a volte benigni, ma spesso maligni. Pensate dunque all'importanza di poterli asportare in maniera minimamente invasiva, preservando completamente l'organo e la sua funzionalità, salvando il malato e nello stesso tempo la sua qualità di vita". Quello tra Yahagi e Gambitta è "uno scambio continuo – racconta il primario dell'Asst di Legnano – Lui viene qui a perfezionarci e anche io vado spesso in Giappone, da dove ho importato questa metodica intorno alla quale vorrei costruire una scuola", è l'ambizione dell'allievo diventato a sua volta maestro. Gambitta ci tiene a lanciare un messaggio: "Ultimamente si parla solo di malasanità, di quello che non funziona. Ma è una narrazione che non rispecchia il nostro quotidiano, fatto di tante belle notizie come questa. Fatto di medici, infermieri e operatori sanitari che faticano ogni giorno per migliorare la vita dei pazienti. Anche questo andrebbe detto". Esprime "soddisfazione e orgoglio per queste sinergie così importanti" Francesco Laurelli, da inizio 2024 direttore generale dell'Asst Ovest Milanese, dove "contiamo ogni anno 4.700 ricoveri oncologici, sia chirurgici sia medici, e 18mila prestazioni di gastroenterologia". L'obiettivo, afferma, è valorizzare il "ruolo della nostra struttura quale punto di riferimento per tecniche innovative come questa", in un processo di "evoluzione costante nella ricerca, nell'acquisizione di nuove strumentazioni, procedure e competenze, e nella formazione, incentivando la presenza di giovani specialisti". Senza dimenticare che "dietro ogni tecnologia ci sono le persone, il vero cuore pulsante della sanità". A salutare e ringraziare Yahagi – che sabato 13 aprile illustrerà il passato, il presente e il futuro dell'Esd durante un congresso scientifico a Stresa, sul Lago Maggiore – sono intervenuti alla serata, tra gli altri, Aldo Bruno Giannì dell'università Statale di Milano, presidente del Comitato di direzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia; l'assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia, Franco Lucente; Silvia Scurati, consigliera regionale della Lega, e il sindaco di Legnano Lorenzo Radice. "Quest'anno – dichiara – celebriamo il centenario di Legnano Città, all'insegna dello slogan 'Legnano città aperta e accogliente'. Ospitare il professor Yahagi ci onora ed è un segnale, un simbolo della ricchezza portata dall'apertura alla conoscenza e al sapere. Cent'anni fa Legnano diventava città e l'ospedale c'era", ha voluto ricordare il sindaco. "Legnano e il suo ospedale sono una cosa sola". —[email protected] (Web Info)
Tumori, dal Giappone a Legnano l’inventore dell”ago bisturi’ salva-intestino
L’occupazione cresce, ma solo nelle fasce a basso reddito
La disponibilità effettiva è calcolata sommando redditi e trasferimenti monetari ricevuti, meno le tasse; con un coefficiente familiare, cosi che per ogni persona viene individuato un reddito effettivamente disponibile.
Il 2022 è stato un anno di ripresa occupazionale rispetto al 2019 si è passato dal 59% al 60,1% (+1,1 punti percentuali), la disoccupazione si è ridotta dal 10,1% al 8,2%, (-1,9 punti).
Il tasso di occupazione è ripartito in crescita ma in maniera differente fra le classi di reddito, nel 2022 rispetto al 2019, i tassi di occupazione sono cresciuti di più nelle classi di reddito basse, +2% nel primo quinto e +1,7% nel secondo, mentre nella quarta, i redditi medio-alti, il tasso di occupazione è sceso.
I tassi di disoccupazione sono scesi molto di più per le classi a redditi bassi: nel primo quinto sono calati del 5%, nel secondo quinto del 2,9%.
La classe a reddito più basso ha un tasso di occupazione pari al 37,7%, il 20% dei più ricchi ha un tasso di occupazione del 78,5%, più del doppio.
Nei giovani tra i 25 e i 34 l’occupazione cresce in tutti i quinti di reddito, ma soprattutto in quello più basso,+3,9 e aumenta, anche al crescere del livello di istruzione, con vantaggio crescente per i laureati. Nel quinto più povero i più istruiti raggiungono un tasso di occupazione pari al 54,7% (+23,4 punti percentuali rispetto a chi ha al massimo la licenza media), mentre nel quinto più ricco il tasso è del 89,1% (+31,7 punti rispetto ai meno istruiti).
L’occupazione cresce,inoltre, più per i maschi che per le femmine e cresce il tempo indeterminato nei redditi medi e crescono i contratti a termine per i redditi bassi..
Nei servizi personali e negli Alberghi e ristoranti trova lavoro circa il 5% degli individui dei due quinti più poveri, nel Commercio e nei servizi di Trasporto si trovano le quote più elevate di individui nella penultima classe di reddito, come del resto avviene nell’Industria in senso stretto.
Insomma, la crescita occupazionale avviene di più nelle classi più povere, che povere e disoccupate restano, avviene, soprattutto in alcune mansioni e nei contratti instabili, non proprio una crescita di qualità, invece va a beneficio della classe a reddito più elevato.
Istat ha seguito le carriere nel tempo, in un arco di 7 anni fra il 2015 e il 2021 il reddito medio annuo è stato di circa 20.000 euro, con una variabilità negli anni del 54%, che dipende dal fatto che non tutti i lavoratori hanno lavorato tutti gli anni.
I lavoratori con redditi più bassi della media e variabilità più alta sono i dipendenti a tempo determinato, a part-time involontario e gli autonomi senza dipendenti; i settori in cui prevalentemente lavorano sono i servizi personali, l’agricoltura, le costruzioni, gli alberghi e i ristoranti.
Dal punto di vista demografico si tratta di donne, giovani e stranieri prevalentemente nel Mezzogiorno del Paese.
L’analisi chiarisce che l’uscita dalla pandemia e la crescita occupazionale, confermata anche per il 2023 e per i primi 2 mesi del 2024, è avvenuta principalmente attraverso tre dinamiche:
· la leggera riduzione occupazionale delle classi a reddito medio, compensata dalla crescita della stabilità,
· la crescita ridotta ma di qualità nelle classi a reddito più alto,
· la crescita instabile e in alcune aree dei servizi per i redditi bassi, che bassi e precari restano.
Certo, meglio lavorare che non far nulla, e meglio un reddito basso e instabile che nessun reddito, ma se il salario non basta più per garantire consumi regolari, sicurezza e progressione sociale.
La politica dovrebbe porsi una domanda; cosa ci darà una maggiore domanda interna e cosa darà stabilità allo sviluppo?
Se non si rinnovano i contratti, se non si rivedono i salari, il popolo continuerà a vivere in sofferenza e Maria Antonietta continuerà a suggerire che in alternativa al pane possono mangiare i biscotti.
Alfredo Magnifico
Bandi&concorsi/ Migliaia di posti nell’Amministrazione penitenziaria
Migliaia di posti nell’Amministrazione penitenziaria.
È stato annunciato il concorso per Allievi Agenti della Polizia Penitenziaria 2024, che metterà a disposizione 2568 posti.
La selezione pubblica è aperta anche a persone non militari e richiede il possesso di un diploma di scuola superiore.
Le domande di partecipazione devono essere inviate entro il 10 aprile 2024.
concorso per Allievi Agenti della Polizia Penitenziaria 2024 prevede il reclutamento di un totale di 2568 allievi agenti suddivisi nel seguente modo:
– 1027 posti (770 uomini; 257 donne) aperti ai cittadini italiani;
– 1541 posti (1156 uomini; 385 donne) riservati:
– ai volontari in servizio da almeno sei mesi alla data di scadenza della domanda di partecipazione o volontari in congedo dopo un anno di servizio;
– ai volontari in congedo con ferma quadriennale.
REQUISITI PER IL CONCORSO ALLIEVI AGENTI POLIZIA PENITENZIARIA 2024
Per partecipare al concorso per Allievi Agenti civili della Polizia Penitenziaria 2024, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
– cittadinanza italiana;
– godimento dei diritti politici;
– diploma di scuola secondaria superiore;
– età compresa tra i 18 e i 28 anni. Quest’ultimo limite può essere esteso fino a tre anni in base al servizio militare effettivamente svolto;
– rispetto dei requisiti comportamentali previsti dalla legge;
– buone condizioni fisiche e idoneità psicofisica per svolgere le mansioni connesse all’incarico.
Non possono partecipare alla selezione coloro che:
– sono stati licenziati da un impiego presso una pubblica amministrazione e sono stati condannati per reati gravi o sono stati sottoposti a misure cautelari;
– sono stati revocati da un altro impiego presso una pubblica amministrazione, per i motivi indicati nell’articolo 127 del decreto del Presidente della Repubblica del 10 gennaio 1957, n.3;
– hanno prestato servizio nelle Forze Armate solo come volontari brevi o volontari annuali, nonché volontari con ferma quadriennale in rafferma biennale.
Si ricorda che la presenza di tatuaggi può comportare l’esclusione dal concorso. Per ulteriori informazioni, si consiglia di leggere le regole sui tatuaggi nei concorsi militari e polizieschi.
Microplastiche anche nei follicoli, minaccia per la fertilità femminile
(Adnkronos) – Per la prima volta trovate microplastiche nei fluidi follicolari di donne che si sottopongono a procreazione medicalmente assistita. E' il risultato della ricerca 'First evidence of microplastics in human ovarian follicular fluid: an emerging threat to female fertility', realizzata dagli italiani Luigi Montano, Salvatore Raimondo, Marina Piscopo, Maria Ricciardi, Antonino Guglielmino, Sandrine Chamayou, Raffaella Gentile, Mariacira Gentile, Paola Rapisarda, Gea Oliveri Conti, Margherita Ferrante, Oriana Motta e che sarà presentata al VII Congresso nazionale della Società italiana di riproduzione umana (Siru), al via domani a Bari. Fino al 13 aprile, si confronteranno i maggiori esperti nazionali e internazionali nel campo della cura dell'infertilità. Questo studio – visibile in preprint sulla piattaforma Medxriv e già sottomesso a una importante rivista internazionale – attraverso un approccio metodologico innovativo, non solo ha rilevato la presenza di nano e microplastiche (concentrazione media di 2191 particelle per millilitro), ma anche la dimensione al di sotto di 10 micron (diametro medio di 4.48 micron), evidenziando una correlazione fra la concentrazione di microplastiche e alcuni parametri collegati alla funzione ovarica. “Questo ultimo aspetto, alla luce degli effetti negativi sull'apparato riproduttivo femminile ben documentati in campo sperimentale nel mondo animale, ci preoccupa non poco", commenta Luigi Montano, uroandrologo dell'Asl di Salerno, coordinatore del progetto di ricerca EcoFoodFertility, nonchè Past President della Siru. "Queste stesse sostanze, infatti, non solo hanno un effetto diretto di danno sulla funzione ovarica attraverso diversi meccanismi, in primis lo stress ossidativo, ma fanno anche da cavallo di troia ad altre sostanze notoriamente tossiche – spiega – come metalli pesanti, ftalati, bisfenoli, diossine, policlorobifenili e, secondo recenti studi, anche veicolo di virus, batteri e protozoi. Si tratta di sostanze dalle dimensioni pulviscolari, che penetrano in profondità nel nostro organismo e che vengono introdotte nell'organismo con l'acqua che beviamo, il cibo che mangiamo, l'aria che respiriamo e anche attraverso la pelle con i cosmetici ad esempio”.
La presenza di microplastiche era già stata individuata, sempre per la prima volta dal gruppo guidato da Montano, nelle urine e nello sperma, con lavori pubblicate rispettivamente sulle riviste internazionali Toxics nel gennaio 2023 e Science of The Total Environment nel luglio 2023. "In conclusione, questa scoperta rappresenta una conferma di quanto la contaminazione della plastica sia da considerare un'emergenza da affrontare nell'immediato e che il ritrovamento di microplastiche nel liquido follicolare che è a diretto contatto con i gameti femminili rappresenta di per sé una minaccia significativa all'integrità del nostro patrimonio genetico che viene trasmesso alle future generazioni", affermano coralmente gli autori dello studio. "L'infertilità in Italia è un problema diffuso che riguarda quasi una coppia in età fertile su cinque – sottolinea Paola Piomboni, presidente Siru – e proprio il percorso della coppia infertile sarà al centro del dibattito e del confronto congressuale, con particolare riferimento all'importanza dell'approccio multidisciplinare. La Siru ha recentemente pubblicato le linee guida per il trattamento della coppia infertile su cui potranno essere definiti finalmente i percorsi diagnostici e terapeutici sulla base di evidenze scientifiche. Discuteremo, tra i vari temi, di prevenzione dell'infertilità e dei progetti di educazione sulla tutela della salute riproduttiva che stiamo portando nelle scuole, degli aspetti più innovativi nella gestione della coppia infertile come l'applicazione dell'intelligenza artificiale, nonché dell'impatto psicologico e delle difficoltà nella comunicazione”. —[email protected] (Web Info)
Francia, 15enne accoltellato a morte nel sud del Paese
(Adnkronos) – Ancora una giovane vittima di violenze in Francia. Un 15enne è stato accoltellato a morte ieri sera a Romans-sur-Isère, nel sud del Paese. Lo hanno riferito fonti di polizia, secondo cui il ragazzo è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale. L'accoltellamento sarebbe stato preceduto da una lite tra il 15enne e il suo presunto aggressore il giorno prima. La settimana scorsa, un altro 15enne era morto dopo essere stato picchiato da un gruppo di coetanei a Viry-Chatillon, sobborgo di Parigi, episodio di violenza avvenuto dopo che una 13enne era stata picchiata selvaggiamente a Montpellier all'uscita di scuola: per questo crimine erano stati fermati due 14enni, tra cui una ragazza, e un 15enne. Già a novembre, nella vicina Crepol, un 16enne era stato ucciso e molti altri feriti quando un gruppo di giovani avevano fatto irruzione a una festa, armati di coltelli. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Allo studio la dieta anti-Parkinson, dalla keto al ruolo del microbiota
(Adnkronos) – Dalla dieta chetogenica, a bassissimo o quasi nullo contenuto di carboidrati, al ruolo della vitamina D e del microbiota, l'esercito di batteri che abitano nell'intestino. "La scienza si sta interrogando se esista un'alimentazione particolare che permetta di prevenire l'insorgenza della malattia di Parkinson" e ha già raccolto elementi su schemi che potrebbero combatterla, spiega l'Associazione italiana parkinsoniani (Aip) che – alla vigilia della Giornata mondiale del Parkinson in calendario l'11 aprile – prova a fare chiarezza sulle strategie più promettenti e su quelle ancora dibattute. Mentre la ricerca avanza, resta cruciale la guida del medico specialista. No al 'fai da te', è il messaggio degli esperti che sabato 13 aprile si riuniranno a Rimini per il 44esimo convegno nazionale Aip rivolto a pazienti e familiari. Partiamo dalla dieta keto. "Sono numerosi – ricorda l'Aip – gli studi scientifici che evidenziano gli effetti positivi della dieta chetogenica sulle malattie neurodegenerative e in particolare sulla malattia di Parkinson, grazie a un effetto antiossidante e antinfiammatorio". Nelle persone che seguono questo regime 'no carb', "il cervello non ricava energia dal glucosio, generalmente prima fonte energetica del nostro organismo, ma dai corpi chetonici, sostanze derivanti dai grassi, con numerose proprietà benefiche per l'organismo". Fra le altre "un netto miglioramento delle funzionalità dei mitocondri", le centrali energetiche della cellula. L'Aip rimarca "l'importanza che sia il medico a valutare se adottare questo regime alimentare che, attraverso una dieta chetogenica normocalorica o una supplementazione esterna, può portare benefici a pazienti con malattia di Parkinson". Ci sono poi "diversi studi in corso per verificare eventuali effetti di latticini e del caffè" nella prevenzione del Parkinson, "ma vi sono ancora risultati contrastanti", avverte l'Aip. Esiste invece "un maggiore accordo sull'importanza della vitamina D. Poiché nella malattia di Parkinson, così come nell'Alzheimer e in altre patologie croniche, se ne rilevano bassi livelli nel sangue, molti specialisti mettono in correlazione la mancanza di questa vitamina con queste patologie". Un link da accertare. "Un interesse altrettanto diffuso" riguarda infine "un eventuale ruolo del microbiota. Il coinvolgimento del sistema nervoso dell'intestino nella malattia di Parkinson – ricordano gli esperti – è abbastanza conosciuto. Nelle cellule nervose dell'intestino si osserva piuttosto precocemente la comparsa di alfa-sinucleina, la proteina che si accumula nei neuroni dei malati di Parkinson. Il 60% dei pazienti", inoltre, "presenta stipsi che può comparire anche molti anni prima rispetto alle difficoltà motorie. Questa evidenza appare quindi in linea con l'ipotesi che la malattia possa avere origine dall'intestino e da qui possa diffondersi al cervello. Poiché il microbiota ha un importante effetto di regolazione dell'attività intestinale, sono numerosi i ricercatori che stanno studiando se questo insieme di batteri possa effettivamente influire sull'insorgenza della malattia". —[email protected] (Web Info)
Nasce Sbam, l’agenzia creativa superpowered by Jakala
(Adnkronos) – Nasce Sbam (www.sbam.wtf), nuova agenzia creativa frutto dell’unione tra un team di professionisti di lunga esperienza nel mondo creativo e Jakala, gruppo internazionale leader nel marketing data-driven. La nuova sigla ha un positioning basato sulla radical simplicity, che vede la semplicità come forma più potente di comunicazione, e si distingue sul mercato per la capacità di coniugare il talento creativo con le opportunità offerte dalla Data Transformation e dall’Ai, su cui Jakala gioca un ruolo primario a livello globale. Più di 25 clienti attivi, 50 professionisti creativi tra branding, campagne, social, influencer marketing e branded entertainment: sul mercato Sbam è appena nata all'interno della business line Digital&Media di Jakala ed è il risultato di alcuni mesi di lavoro interno per costruire una struttura solida, snella e ambiziosa, che ha riunito i professionisti creativi già presenti, insieme a nuovi acquisti, frutto di una campagna di recruiting che continuerà anchenei prossimi mesi. Alla guida di Sbam nel ruolo di ceo c’è Stefano Pagani, già co-founder di The Big Now, agenzia indipendente poi entrata nel mondoDentsu, dove Pagani ha assunto prima la carica di ceo di The Story Lab e successivamente di senior vice president e membro dell’executive board di Dentsu Creative. Al suo fianco, in Sbam, un board composto da Samanta Giuliani e Jenny Nieri, entrambe nel ruolo di managing partner, e da Luca Grelli, nel ruolo di chief creative officer. “Creare un’agenzia da zero è un’opportunità rara e rappresenta una grande garanzia di eccellenza per un cliente. Sbam parte in grande, ma senza sovrastrutture: tutta l’attenzione è stata focalizzata sull’identificare un dna di agenzia chiaro e perfettamente rispondente alle esigenze attuali delle aziende. E cioè meno complicazioni e più voglia di costruire valore reciproco abbattendo i muri tra agenzia e azienda” spiega Stefano Pagani, ceo di Sbam -. Con questa nuova sfida vogliamo dimostrare che è possibile creare un’agenzia creativa agile, fresca, brillante ma che allo stesso tempo punti a volumi importanti, a clienti strutturati e a sfide ambiziose. Jakala è il miglior partner possibile per realizzare questo tipo di progetto: per quanto l’azienda oggi conti 520 milioni di euro di ricavi e oltre 3.000 dipendenti, la governance e la cultura rimane di tipo imprenditoriale, il che concede visione di lungo periodo, velocità di azione e grande affinità col mio modo di essere e di pensare”. Al cuore di Sbam c’è la Radical Simplicity. Semplicità che non è mai banalizzazione, ma al contrario è allenata capacità di ascolto delle audience, delle onde culturali, dei linguaggi dei diversi canali, della cultura reale, pop, nella quale tutti viviamo immersi ma che a volte, chiuso nelle slide, chi fa il nostro mestiere rischia di non riuscire più a vedere.Ecco perché in Sbam, una delle skill fondamentali è proprio il saper coniugare il talento creativo da un lato, con le componenti di data transformation e Ai, sulle quali Jakala è uno dei player più credibili e competenti a livello globale. “Siamo in un’epoca in cui il ruolo e la struttura delle agenzie creative sente la pressione di un’intelligenza artificiale sempre più presente nei processi e nei desideri delle aziende" commenta Samanta Giuliani, managing partner. E aggiunge. "Le risposte possibili alle necessità dei clienti sembrano infinite, c’è un tool per qualsiasi esigenza. Ecco, per me è proprio in questo contesto che torna a emergere con chiarezza il vero ruolo di un’agenzia creativa: in un mondo pieno di risposte, bisogna saper portare al tavolo le domande giuste, e le professionalità adatte a porle. E così l’intelligenza artificiale e il dato non fanno più paura. Al contrario diventano alleati preziosi per rendere ancora più puntuale la delivery e lasciare più spazio al vero valore aggiunto che un’agenzia creativa come Sbam sa dare: il pensiero laterale, umano, e il Dna imprenditoriale. Per fare non solo comunicazione, ma vero e proprio business creativo assieme”. "Con la nascita di Sbam, Jakala diventa madrelingua anche in Creative Business, completando la sua offerta consulenziale end-to-end e offrendo ai clienti un ingresso preferenziale nel mondo del branding e dell’entertainment – aggiunge Jenny Nieri, Managing Partner -. Per noi quello della creatività non è un silos, o un verticale: è un linguaggio, una grammatica che bisogna conoscere per saper parlare. A partire dal processo stesso con cui viene sviluppato, tra agenzia e cliente, ma anche tra consulenza e agenzia creativa. Meno etichette e sovra-strutture, più spazio alle idee, alla contaminazione, alla voglia di ascoltare e di avere al tavolo punti di vista che possono arricchire davvero il progetto, non semplicemente eseguirlo”. E non a caso al cuore della Radical Simplicity c’è un'ultima parola chiave fondamentale: la cultura-nella sua accezione più pop -che gioca un ruolo cruciale all’interno di Sbam: “La nostra industry – spiega Luca Grelli, Chief Creative Officer con una carriera creativa internazionale che lo ha portato a Tokyo, New York e Amsterdam in agenzie leggendarie come la W+K delle iconiche campagne di Nike – è troppo ripiegata su se stessa, e questo porta a un generale appiattimento delle idee, cosa che allontana le persone dalla comunicazione dei brand. Il fatto che la gente sia disposta a pagare un abbonamento premium per non essere interrotta dalla pubblicità ci mostra quanto sia urgente rifocalizzare il ruolo del pensiero creativo, spesso ancora fermo ad approcci TV-centrici pigramente replicati sui social, o distratto da luccicanti ma futili premi di settore.Oggi più che mai dobbiamo ridare alla creatività il suo vero significato di lateral intelligence, la sua vera funzione di business problem solver". E prosegue: "Barbie insegna: ridare alla creatività il suo formidabile ruolo di acceleratore di business oggi passa inevitabilmente dall'immergere i brand nella pop culture, nel pensare in termini di branded entertainment, in cui i brand si lasciano contaminare da ogni tipo di linguaggio pop, dal cinema alla musica, a tutto quanto diventa trend anche solo per un giorno. Conclude Stefano Pedron, Global ceo di Jakala: "Il rumore di fondo dato dal moltiplicarsi di tecnologie e data intelligence è destinato a crescere in maniera esponenziale nei prossimi anni. Guidare i clienti in una costellazione così fitta di opportunità è e sarà sempre più sfidante. Penso che la contaminazione sia davvero la chiave per vincere questa sfida: con la nascita di Sbam, Jakala riconosce nella creatività un ingrediente fondamentale da integrare con la propria capacità riconosciuta nella gestione del dato e dell’AI generativa. Il mix tra queste componenti, entrambe giocate ai massimi livelli, rende la nostra struttura davvero unica sul mercato". —[email protected] (Web Info)
Chicago, il video shock: polizia spara 96 colpi in 40 secondi e uccide un giovane
(Adnkronos) – La polizia di Chicago diffonde un video choc che documenta l'uccisione di un giovane afroamericano di 26 anni, colpito in uno scontro a fuoco in cui gli agenti intervenuti esplodono 96 colpi in 40 secondi. Dexter Reed, 26 anni, è stato ucciso lo scorso 21 marzo nella zona di Humboldt Park. Secondo la ricostruzione, gli agenti hanno fermato il giovane che guidava senza cintura di sicurezza. Reed, secondo il video registrato dalla bodycam di un agente, ha abbassato e poi alzato il finestrino, rifiutando di uscire dal veicolo come ordinato dai 5 agenti presenti. La sparatoria, secondo l'inchiesta, sarebbe stata innescata da un colpo esploso dal giovane. Quattro agenti, come documenta il video, hanno risposto al fuoco. Un poliziotto è rimasto ferito. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Sanità: Bellatone (Iss), ‘stili di vita più sani per tagliare liste d’attesa
(Adnkronos) – "Gran parte dei problemi che riguardano i ritardi nelle visite e le lunghe liste d'attesa si potrebbero risolvere con una educazione sanitaria coerente. L'Italia ha un sistema sanitario con delle pecche ma che ci porta ad essere tra i primi paesi al mondo per la longevità ma questo ha effetti sulla sostenibilità stessa. L'80% degli Ecg è negativo, così come le tante radiografie che vengono fatte: c’è un cattivo uso delle risorse a nostra disposizione e spesso non rispettiamo stili di vita sani e allora capitano i guai. Mangiamo male e prediligiamo i cibi sintetici quando potremmo avere una alimentazione molto migliore". Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Rocco Bellantone, nel suo intervento oggi al ministero della Salute per la presentazione del Festival dei cinque colori a Napoli dal 15 al 19 maggio. —[email protected] (Web Info)
Il ritorno di Piero Pelù: “Nuove canzoni dopo shock acustico e depressione”
(Adnkronos) –
Piero Pelù è pronto a tornare sulla scena, con nuove canzoni e un nuovo tour dopo la brusca interruzione del giugno dell'anno scorso per problemi salute. Lo ha annunciato lo stesso cantautore fiorentino, 62 anni, sui social. "Ciao a tutti – ha scritto – 10 mesi fa vi scrivevo che avevo subito un forte shock acustico in studio di registrazione e che ero costretto a rimandare in blocco il mio Tour… In questo periodo ho combattuto la depressione e solo grazie alla Dea musica ne sono uscito, ho tirato fuori le unghie, i denti, sputato l’anima, scritto cose nuove e urgentissime e elaborato altre idee che erano rimaste chiuse nel mio sconfinato archivio". "Mentre vi sto scrivendo – aggiunge – ho finito di produrre questo nuovo viaggio sonoro che vi raggiungerà prestissimo e in molte forme, infatti in questo lungo periodo lontano da voi ho fatto foto e video che quanto prima vi mostrerò. Ho una fottuttisima voglia di tornare in mezzo a voi con queste nuove canzoni a cui sono particolarmente legato e con il tour che sarà più coinvolgente che mai. Mi siete mancati, ci vediamo presto Ragazzacc!", conclude. —[email protected] (Web Info)


