(Adnkronos) –
Nuovo processo per Amanda Knox davanti alla Corte d'assise d'appello di Firenze per decidere sulla calunnia contestata alla cittadina americana di 36 anni dopo avere coinvolto Patrick Lumumba nell'omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia la sera del 1º novembre 2007. Knox, è stata già assolta in via definitiva, insieme a Raffaele Sollecito, per l'assassinio della studentessa inglese. Knox non è presente questa mattina all'udienza di apertura del processo: "è rimasta negli Usa, a Seattle, dove è impegnata a occuparsi dei suoi due figli piccoli, uno dei quali è nato da poco", ha detto all'Adnkronos l'avvocato romano Carlo Dalla Vedova, suo legale di fiducia insieme a Luca Luparia Donati. All'udienza è presente l'avvocato perugino Carlo Pacelli difensore di Lumumba, parte offesa nel procedimento. Il procuratore generale Ettore Squillace Greco, durante la requisitoria, ha chiesto di confermare la condanna a 3 anni di reclusione per Knox. La cittadina americana in un memoriale indicò agli inquirenti Lumumba, all'epoca suo datore di lavoro in un pub perugino, come il presunto autore del delitto. Secondo il procuratore generale, Knox sarebbe stata "consapevole dell'innocenza di Lumumba" e "consapevole di fare agli inquirenti il nome di una persona che non c'entrava nulla con l'omicidio". Amanda Knox scrisse il memoriale il 6 novembre 2007 prima di essere trasferita in carcere perché accusata a sua volta dell'omicidio di Meredith. Per l'omicidio della studentessa inglese l'unico condannato a 16 anni in rito abbreviato è stato Rudy Guede. Patrick Lumumba, invece, venne definitivamente scagionato dopo aver trascorso in carcere 14 giorni. "Amanda Knox è una ragazza molto intelligente, sempre presente a se stessa ed effettivamente, a mio giudizio, il movente della calunnia sta nel fatto che si sentiva pressata dagli investigatori e per sviare le indagini ricorre a un classico di queste situazioni: fa il nome di un falso colpevole, spende il nome di un innocente sapendolo innocente", ha dichiarato l'avvocato Carlo Pacelli, difensore di Patrick Lumumba, parte civile al processo per calunnia, parlando con i giornalisti. Il processo sarà rinviato al 5 giugno per eventuali repliche del procuratore generale e quindi delle altre parti, e probabilmente per la sentenza, ha annunciato la presidente della Corte, Ana Maria Sacco, alla ripresa dell'udienza prima che prendessero la parola i difensori di Amanda Knox. Il nuovo processo viene celebrato dopo che la Cassazione lo scorso 12 ottobre ha accolto il ricorso presentato dalla difesa di Knox contro la condanna a tre anni per calunnia (comunque già scontati con i quasi quattro passati in cella per il delitto) nei confronti di Lumumba, poi risultato estraneo all'omicidio. L'impugnazione era avvenuta sulla base di una pronuncia della Corte europea per i diritti dell'uomo. "Come chiaramente spiegato dalla Corte di Strasburgo, le violazioni accertate del diritto all'assistenza difensiva e linguistica hanno compromesso irrimediabilmente le dichiarazioni" della Knox "rese nella notte del 6 novembre 2007, sia quelle delle ore 1:45 che quelle delle ore 5.45’", quando fu interrogata dai pm della Procura di Perugia in relazione all'omicidio di Meredith, ha scritto la Cassazione nelle motivazioni della sentenza che ha disposto il nuovo processo fiorentino. Per i supremi giudici, "le violazioni hanno condizionato in modo decisivo il momento stesso della formulazione delle accuse calunniose a carico di Lumumba, rese dalla Knox senza che le venisse garantita la dovuta assistenza di un difensore e senza che fosse assicurata un'adeguata e corretta assistenza linguistica". Per la Cassazione, "quelle accertate dalla prima sezione della Corte Edu sono sì violazioni di carattere processuale, il diritto all'assistenza difensiva e a quella linguistica, che impattano, tuttavia, non già sul processo che si è svolto a carico della Knox per calunnia, ma sull'in sé di quest'ultimo reato; le violazioni, infatti, hanno condizionato in modo decisivo il momento stesso della formulazione delle accuse calunniose a carico di Lumumba, rese dalla Knox senza che le venisse garantita la dovuta assistenza di un difensore e senza che fosse assicurata un'adeguata e corretta assistenza linguistica. Ed è stata la stessa Corte Edu che, pur posta a confronto con la giurisprudenza di questa Corte sulla possibilità di considerare comunque quale corpo di reato di calunnia le dichiarazioni rese da soggetto indagabile senza l'assistenza difensiva, ha neutralizzato l'argomentazione del Governo italiano, sottolineando che ciò non costituiva un 'motivo imperioso' che consentisse il sacrificio del diritto all'assistenza difensiva. Ne consegue che la perentoria affermazione dei Giudici di Strasburgo circa la sussistenza delle violazioni in parola caratterizza negativamente e irrimediabilmente gli stessi momenti in cui la Knox si è determinata ad accusare falsamente l'innocente Lumumba". Pertanto, la Cassazione ha ritenuto "che la violazione al diritto ad un equo processo garantito dall'art. 6 Cedu, nei termini accertati dalla Corte di Strasburgo, mini in radice la possibilità di utilizzare processualmente quale corpo del reato di calunnia le dichiarazioni rilasciate da Amanda Knox alle ore 1.45 e alle ore 5.45 del 6 novembre 2007 che devono essere, quindi, espunte dal materiale a carico". Alla luce della decisione della Cassazione, nel nuovo processo, spiegano le motvazioni, "la Corte di assise di appello non potrà rimettere in discussione l'utilizzabilità quali corpo di reato dei verbali di dichiarazioni della Knox delle ore 1.45 e delle ore 5.45, ma dovrà espungerli dal materiale utilizzabile. La Corte territoriale, poi, dovrà valutare se, tenuto conto dell'intero patrimonio probatorio, il memoriale scritto da Amanda Knox il 6 novembre 2007 contenga, effettivamente, dichiarazioni accusatorie nei confronti di Lumumba formulate nella consapevolezza della sua innocenza che possano 'sostenere' il giudizio di colpevolezza già formulato’". —[email protected] (Web Info)
Omicidio Meredith, per Amanda Knox nuovo processo per calunnia
Morbillo, medico di famiglia: “C’è generazione non vaccinata, azioni sporadiche non bastano”
(Adnkronos) – "C'è un'intera fascia di popolazione adulta non vaccinata contro il morbillo. E' più che normale, quindi, che periodicamente si abbiano dei casi". Se si vuole davvero incidere su questo, "non sono sufficienti azioni sporadiche, né la buona volontà del singolo medico di famiglia che consiglia correttamente i suoi assistiti". Serve invece una "campagna ufficiale che dica ai medici di medicina generale e ai cittadini di questo Paese come si devono comportare per raggiungere gli obiettivi di un'eradicazione del morbillo. Non soltanto nelle generazioni giovani vaccinate, ma nelle generazioni più anziane che non sono vaccinate e che sono esposte all'infezione". Così all'Adnkronos Salute Claudio Cricelli, presidente emerito della Società italiana di medicina generale e cure primarie (Simg), in merito alla crescita delle infezioni nel nostro Paese. "Mi sembra che l'allarme sia fuori luogo – continua Cricelli – perché non possiamo essere sorpresi: questa è una malattia che non riusciamo a eradicare se non vacciniamo i non vaccinati che sono soprattutto gli anziani o over 40. Cioè quelli della generazione precedente al vaccino diffuso. Se vogliamo raggiungere l'obiettivo dobbiamo avere un quadro preciso, target mirati e puntare una campagna di sanità pubblica, di rilevazione dei dati sierologici e di programmazione di una vaccinazione di massa per i non vaccinati. Servono investimenti e politiche sanitarie precise". "Rispetto al rischio di infezione – analizza il medico – abbiamo tre gruppi: tutti i giovani e i bambini nati da quando è stato introdotto il vaccino, i non vaccinati che non hanno avuto il morbillo e che non sono quindi immuni e, infine, ci sono dei non vaccinati che hanno avuto il morbillo, quindi si suppone che abbiano una immunità persistente. Per i non vaccinati adulti non è stata mai predisposta una vaccinazione né obbligatoria né facoltativa, e che ci siano dei casi è quindi più che naturali. Ci saranno sempre fino a quando tutta la popolazione sarà completamente vaccinata. Questa è la realtà ad oggi". —[email protected] (Web Info)
Giorgio Rutelli nuovo vicedirettore di Adnkronos
(Adnkronos) –
Giorgio Rutelli nuovo vicedirettore ad personam di Adnkronos. Per l'agenzia si occuperà dello sviluppo di nuovi progetti editoriali orientati soprattutto verso l’informazione internazionale ed europea, l’innovazione tecnologica e le produzioni audio-video, in sinergia con le altre società e realtà dell’azienda. L’ingresso di Rutelli si inserisce in una strategia di sviluppo avviata con l’arrivo, due anni fa, dell’altro vicedirettore ad personam Fabio Insenga, e avrà anche l’obiettivo di ampliare la presenza dell’Adnkronos nei settori della politica energetica e industriale del Paese. Nato nel 1982, studia a Roma, Bruxelles e Boston, e si laurea in giurisprudenza a Firenze. Dopo l'università, lavora all'Antitrust e in uno studio legale americano, prima di iniziare a collaborare con Dagospia, di cui diventa vicedirettore. Giornalista professionista dal 2012, a gennaio 2021 assume la direzione del quotidiano online Formiche.net, per il quale cura anche l'organizzazione di eventi e conferenze – in italiano e inglese – su geopolitica, economia ed energia, e il video-podcast Technopolicy. —[email protected] (Web Info)
Ucraina, Russia attacca infrastrutture energetiche a Odessa e Mykolaiv
(Adnkronos) – La Russia ha effettuato un attacco notturno alle infrastrutture energetiche nelle regioni di Odessa e Mykolaiv. Lo hanno riferito le forze di difesa meridionali dell'Ucraina, precisando che Mosca ha preso di mira le due regioni meridionali con un'ondata di droni, 12 dei quali sono stati abbattuti sull'Oblast di Mykolaiv, mentre altri due sono stati abbattuti sull'Oblast di Odessa. "Stiamo valutando l'entità del danno alla centrale elettrica. Sono state danneggiate anche una casa privata e diverse auto", ha scritto su Telegram il sindaco di Odessa Hennadii Trukhanov.
Le forze russe hanno bersagliato Odessa anche con i missili. L'attacco ha danneggiato infrastrutture critiche e una compagnia di trasporti, ferendo due dipendenti. Secondo il sindaco una persona sarebbe rimasta ferita. Il Servizio statale di emergenza ha riferito che i vigili del fuoco hanno spento anche un incendio in un impianto energetico nel distretto di Mykolaiv, nonché un incendio nell'insediamento costiero di Ochakiv, dove frammenti di droni abbattuti avevano incendiato un'area di circa 200 metri quadrati. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha criticato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, per aver rifiutato di fornire a Kiev i missili da crociera Taurus di fabbricazione tedesca, suggerendo che la sua riluttanza si basa sulla volontà di conservare le armi per la difesa della Germania contro una possibile minaccia nucleare dalla Russia. "Per quanto ho capito, il cancelliere crede che, essendo un rappresentante di uno Stato non nucleare, questa sia l'unica arma che ha la Germania, la più potente", ha detto Zelensky in un'intervista a Politico, riferendosi ai missili Taurus. "Ha condiviso messaggi con me dicendo che non può lasciare il suo Paese senza un'arma così potente", ha aggiunto. Il governo tedesco, tuttavia, presenta all'opinione pubblica una motivazione completamente diversa per la mancata fornitura delle armi. Scholz ha affermato pubblicamente che l'invio dei Taurus potrebbe portare ad un'escalation della guerra e potrebbe persino portare la Germania a uno scontro diretto con la Russia. Secondo Zelensky, invece, Scholz ritiene i missili Taurus come un deterrente contro un attacco nucleare, anche se il presidente ucraino ha aggiunto di non capirne la logica. "Qualsiasi missile – ha detto – non proteggerà una sola persona dagli attacchi nucleari". Riferendosi poi al presunto piano di pace elaborato da Donald Trump per mettere fine alla guerra, Zelensky ha dichiarato che "se l'accordo prevede la rinuncia ai nostri territori, e questa è l'idea alla base, allora è un'idea molto primitiva". Zelensky – dicendosi pronto a incontrare l'ex presidente per discutere delle sue proposte – ha detto di aver bisogno di "argomenti molto forti. Non ho bisogno di un'idea fantastica, ho bisogno di un'idea reale perché è in gioco la vita delle persone". "Abbiamo detto che vorremmo che Donald Trump venisse in Ucraina, vedesse tutto con i suoi occhi e traesse le sue conclusioni. In ogni caso sono pronto a incontrarlo e discutere la questione", ha aggiunto. Gli agenti dei servizi speciali russi hanno arrestato a Zaporizhzhia un agente del Servizio di sicurezza dell'Ucraina (Sbu), che stava preparando un attacco terroristico contro il personale militare russo. Lo ha riferito il servizio stampa del dipartimento regionale russo dell'Fsb, aggiungendo che "la Sbu ha coordinato le attività del terrorista fornendogli armi". Durante la perquisizione dell'abitazione dell'indagato – riporta la Tass – gli agenti russi hanno rinvenuto e sequestrato 3 bombe di tritolo da 400 g ciascuna e componenti per la fabbricazione di una miscela incendiaria. "Si prevede che circa 150.000 soldati di età compresa tra i 15 e i 30 anni verranno arruolati in Russia questa primavera". Lo scrive su X il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento d'intelligence, aggiungendo che "i coscritti serviranno per 12 mesi in tutti i reparti dell'esercito". "Le forze russe in Ucraina – prosegue l'intelligence – sono composte principalmente da soldati a contratto. La Russia cerca di reclutare circa 400.000 militari nel 2024". La Russia considera ''illegali, ingiuste, distruttive e vergognose'' le sanzioni imposte dalla comunità internazionale. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov dopo che la Corte di giustizia europea aveva ritirato le sanzioni nei confronti degli imprenditori russi Petr Aven e Mikhail Fridman. "In ogni caso, consideriamo tutte queste sanzioni illegali, ingiuste, distruttive e, di fatto, probabilmente anche in qualche modo vergognose per gli organismi che le hanno adottate", ha detto Peskov, rispondendo alla domanda se il Cremlino vede un segno positivo da decisione o è politicamente motivata. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Break ‘freddo’ nel cuore di Aprile, ma nel weekend tornano sole e tanto caldo
(Adnkronos) – Temporali, piogge abbondanti e neve sull'Italia. Ma è solo un break, visto che secondo le previsioni meteo nel weekend torneranno sole e tanto caldo. Oggi una massa d’aria di origine polare marittima, in discesa dal Mar Celtico, porterà un calo delle temperature anche di 10°C verso il Centro-Sud, dopo aver raggiunto il settentrione con nevicate fino a 800 metri sulle Alpi di confine. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la potenza di questo break ‘freddo’ nel cuore di Aprile, ma indica che si tratta solo di un’illusione pseudo-invernale. Da giovedì tornerà il sole e il caldo nordafricano ovunque. Andiamo per gradi: nelle prossime ore avremo ancora temporali forti al Nord, localmente al Centro tra Sardegna, Toscana, Umbria, Marche e Lazio; i fenomeni più intensi sono attesi sulla Pianura Padana, specie tra Lombardia ed Emilia, anche con possibili locali grandinate. Al Centro i fenomeni saranno più isolati, mentre al Sud potremo avere qualche locale rovescio tra Campania e Sicilia. Anche il vento sarà protagonista: soffierà forte sulla Liguria di Ponente, in Sardegna e verso il Basso Tirreno. ‘La neve aprilina che, come quella marzolina, dura dalla sera alla mattina’ (antico proverbio legato alla rapida fusione con le temperature miti primaverili) cadrà ancora sulle Alpi fino al pomeriggio sera con quota neve in risalita intorno ai 1700-1800 metri.
Da giovedì, invece, cambierà tutto di nuovo con un aumento delle temperature massime di circa 6-7°C sulla fascia tirrenica e di ben 12-14°C sulle Alpi: dal pseudo-inverno passeremo ad una quasi estate con punte di 30°C, previste ancora una volta nel prossimo weekend anche al Nord. In pratica, vivremo un’altalena meteorologica pazzesca: giù di 10°C e poi su di 10°C in 24-36 ore. Il crollo termico sarà annullato entro venerdì dal repentino e subitaneo aumento causato dalla rimonta dell’anticiclone nordafricano. Prepariamoci a queste follie climatiche: tiriamo fuori dall’armadio il piumino e il berretto, l’ombrello e localmente i guanti, poi da venerdì rimettiamo tutto a posto e prendiamo di nuovo il costume da mare che abbiamo usato lo scorso weekend. NEL DETTAGLIO Mercoledì 10. Al nord: molto instabile su Nord Ovest, Emilia e Veneto occidentale. Al centro: qualche rovescio su Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Sardegna. Al sud: nubi irregolari, qualche piovasco su Campania e Sicilia. Giovedì 11. Al nord: soleggiato a tratti velato; residue piogge fino al mattino in Piemonte. Al centro: irregolarmente nuvoloso; non esclusi brevi acquazzoni sul Lazio costiero. Al sud: qualche pioggia in Campania. Venerdì 12. Al nord: soleggiato e più caldo. Al centro: soleggiato e più caldo; velato in Sardegna. Al sud: velato ma più caldo. Tendenza: rimonta dell’alta pressione, nuova ondata di caldo ancora più potente rispetto a quella del weekend 6-7 aprile. Sole prevalente fino a domenica. —[email protected] (Web Info)
Morbillo, Bassetti: “Test sierologico e se non si è immuni vaccinarsi”
(Adnkronos) – Ritorno del morbillo, "cosa può fare il singolo? Se non si è stati vaccinati o non si è fatta la malattia, o si hanno dubbi in merito, basta chiedere al proprio medico curante la prescrizione per l'esame sierologico che attesta se si è immuni. Poi, se non lo si è, ci si potrà vaccinare". Matteo Bassetti, primario infettivologo del Policlinico San Martino di Genova, suggerisce questa strada per contrastare il ritorno dell'infezione, dopo che l'ultimo bollettino dell'Istituto superiore di sanità ha segnalato 213 casi solo nei primi 3 mesi dell'anno. "Tra l'altro – ricorda lo specialista su Facebook – con due dosi" di vaccino, "o se si è fatta la malattia, l'immunità" contro il morbillo "è perenne". —salute/[email protected] (Web Info)
Aiuti a Gaza, Israele apre nuovo valico. Gallant smentisce Netanyahu su Rafah
(Adnkronos) – L'esercito israeliano sta attualmente stabilendo un nuovo valico di frontiera per agevolare la consegna degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Lo riporta la radio dell'esercito dello Stato ebraico, secondo cui lo Stato ebraico "in questa fase rinuncia ad aprire il valico di Erez, temendo che venga bloccato dai manifestanti israeliani". L'esercito israeliano, secondo l'emittente, spera che l'ubicazione del nuovo valico, che sarà costruito nel nord di Gaza, ma in una posizione meno centrale, renderà difficile per i manifestanti bloccare l'ingresso degli aiuti nell'enclave palestinese. Ha intanto raggiunto quota 33.482, con 76.049 feriti, il numero delle vittime degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza secondo il ministero della Sanità del territorio palestinese. Il bilancio è aumentato dopo che 122 persone sono state uccise e 56 ferite nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero. Sono stati uccisi circa 14.500 bambini e 9.500 donne. Israele afferma di aver ucciso circa 12.000 combattenti palestinesi dall'inizio della guerra in ottobre. Il bilancio delle vittime è probabilmente molto più alto poiché si stima che 7.000 persone siano disperse e presumibilmente sepolte tra le macerie degli edifici bombardati. Il ministro della Difesa israeliano smentisce le parole del premier Banjamin Netanyahu. Yoav Gallant ha detto al suo omologo americano Lloyd Austin che Israele non ha deciso esattamente quando invaderà il distretto meridionale di Rafah, a Gaza, secondo fonti citate dal The Times of Israel e Haaretz. La dichiarazione del ministro della Difesa israeliano è in conflitto con le precedenti affermazioni di Netanyahu secondo cui Israele ha già fissato una data per l’operazione e "nessuna forza al mondo ci fermerà". Il piano annunciato da Israele di invadere Rafah, dove sono ammassati circa 1,4 milioni di palestinesi sfollati, ha suscitato il timore di una catastrofe umanitaria. Un’invasione porterebbe a "una catastrofe insondabile, un disastro umano oltre ogni immaginazione", ha avvertito Rik Peeperkorn, rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nei territori palestinesi occupati con sede a Rafah. Diversa la versione del leader dell'opposizione e ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz: "Entreremo a Rafah e torneremo a Khan Yunis: le nostre capacità superano quelle di tutti i nostri nemici in Medio Oriente", ha dichiarato da Sderot, secondo quanto riporta l'emittente Kan. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto a Israele di accettare unilateralmente un cessate il fuoco della durata da sei a otto settimane. Lo ha detto lo stesso Biden nel corso di una intervista all'emittente Univision, segnalando un cambiamento rispetto al precedente legame tra una tregua a Gaza e il rilascio di alcuni degli ostaggi che Hamas tiene nella Striscia. "Quello che chiedo è che gli israeliani domandino semplicemente un cessate il fuoco, consentano per le prossime sei, otto settimane l'accesso totale a tutto il cibo e le medicine" di cui ha bisogno la popolazione di Gaza, ha detto Biden. “Ho parlato con tutti, dai sauditi ai giordani agli egiziani. Sono pronti a impegnarsi – ha aggiunto Biden -. Sono pronti a trasportare questo cibo e penso che non ci siano scuse per non provvedere alle esigenze mediche e alimentari di quelle persone. Dovrebbe essere fatto adesso". Per Biden, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta commettendo ''un errore'' rispetto alla gestione della Striscia di Gaza. ''Penso che quello che sta facendo sia un errore. Non condivido questo suo approccio'', ha affermato. La popolazione della Striscia, ha aggiunto, deve avere ''accesso totale al cibo e alle medicine'' di cui ha bisogno. Il presidente degli Stati Uniti ha poi rivolto un pensiero speciale per i palestinesi della Striscia di Gaza durante i suoi auguri per l’Eid al-Fitr, che segna la fine del mese sacro all'Islam di Ramadan. ''Mentre le famiglie e le comunità musulmane si riuniscono per l’Eid al-Fitr, stanno anche riflettendo anche sul dolore provato da così tanti. I miei pensieri vanno a coloro che in tutto il mondo sopportano conflitti, fame e sfollamenti, anche in luoghi come Gaza e il Sudan', ha scritto Biden in un post su X. ''Ora è il momento di impegnarsi nuovamente nell’opera di costruzione della pace e di difesa della dignità di tutti'', ha aggiunto. "Israele deve essere punito e sarà punito" per il raid aereo che ha distrutto il consolato iraniano in Siria, ha dichiarato intanto il leader supremo della Repubblica islamica dell'Iran, il Grande Ayatollah Ali Khamenei, in un sermone seguito alla preghiera dell'Eid al-Fitr nella Grande Moschea di Teheran, dove una grande folla si è radunata per celebrare la fine del Ramadan. Khamenei ha aggiunto che la guerra di Israele contro Hamas a Gaza ha ''amareggiato'' i musulmani durante il Ramadan, accusando Israele di aver ucciso oltre 30mila innocenti a Gaza. ''Se l’Iran attacca dal proprio territorio, Israele risponderà e attaccherà in Iran'', la risposta in un tweet il ministro israeliano degli Esteri Israel Katz in ebraico e persiano, taggando il leader supremo iraniano. Hamas sarebbe disposto a prendere in considerazione un accordo che preveda il rilascio di alcuni ostaggi in cambio del ritiro graduale dei militari delle Forze di difesa israeliane (Idf) prima di un cessate il fuoco permanente e del ritorno degli sfollati nel nord della Striscia di Gaza. Lo scrive il quotidiano libanese al-Akhbar parlando di un rilascio ''proporzionato'' dei prigionieri palestinesi. Secondo le fonti, Hamas sarebbe disposto a rilasciare tutti i prigionieri, compresi i soldati e i corpi senza vita, in tre fasi da 42 giorni ciascuna. Il giornale, citando ''fonti coinvolte nei negoziati in corso'', afferma che Hamas ha detto al Qatar e all'Egitto di non essere interessato ad alcuna ulteriore discussione a meno che le sue condizioni non siano soddisfatte, sostenendo che questa è la stessa posizione presentata nell’ultimo round di colloqui. "I partiti arabi e internazionali non riusciranno a modificare la posizione", ha detto una fonte ad Al-Akhbar. La prima fase vedrebbe le truppe, che sono schierate solo in un corridoio attraverso il centro di Gaza, allontanarsi da Al-Rashid Road, sulla costa, verso il lato orientale della Striscia, consentendo un movimento senza restrizioni degli sfollati verso nord. Cesserebbe anche l'attività aerea, con la fine degli attacchi aerei israeliani o delle missioni di ricognizione sull’enclave. Durante questa fase, Hamas rilascerebbe tutte le donne civili, i bambini, gli anziani e gli ostaggi malati, in cambio di donne palestinesi, minori, anziani e prigionieri infermi, con uno scambio di 30 detenuti per ogni israeliano. Hamas rilascerebbe anche le donne soldato, in cambio di 50 palestinesi, di cui 30 condannate all'ergastolo e altre 20 scelte da Hamas, per soldato. Israele dovrebbe anche rilasciare tutti i 48 prigionieri dell'accordo per Gilad Shalit che sono stati nuovamente arrestati. La seconda fase vedrebbe il rilascio di soldati maschi e ostaggi maschi in cambio di prigionieri. La fase inizierà solo quando Israele si impegnerà d un cessate il fuoco permanente e tutte le truppe si ritireranno da Gaza. La terza fase comprenderebbe lo scambio di corpi e la ricostruzione globale di Gaza, nonché la fine dell'assedio israeliano sulla Striscia. L’accordo prevederebbe anche che Israele consenta fin dall’inizio l’ingresso a Gaza di 600 camion di aiuti al giorno, di cui 50 pieni di carburante; 300 camion sarebbero destinati al nord di Gaza. Fin dalla prima fase sarà necessario consentire l'accesso anche ai macchinari pesanti per la rimozione delle macerie. Il ritiro dei militari delle Forze di difesa israeliane da Khan Younis e l'ingresso di maggiori aiuti nella Striscia di Gaza sarebbero, secondo Israele, le ragioni che hanno portato al fallimento dell'accordo con Hamas per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Lo scrive il sito di Ynet citando funzionari israeliani secondo i quali ora Hamas non scenderà a compromessi e queste concessioni ''hanno realmente danneggiato i negoziati''. "Abbiamo rinunciato alla nostra forte merce di scambio per niente" e ora la posizione di Hamas è ancora più difficile da decifrare, scrive Ynet citando "fonti israeliane". ''Hamas insiste con le sue richieste per la fine della guerra e il ritiro delle truppe, ed è determinato a giocare brutti scherzi con i mediatori'', aggiungono le fonti. Il numero delle vittime dell'attacco israeliano nella Striscia di Gaza avrebbe intanto raggiunto quota 33.482, con 76.049 feriti, secondo il ministero della Sanità del territorio palestinese. Il bilancio delle vittime è aumentato dopo che 122 persone sono state uccise e 56 ferite nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero. Secondo il ministero, sarebbero stati uccisi circa 14.500 bambini e 9.500 donne. Israele afferma di aver ucciso circa 12.000 combattenti palestinesi dall'inizio della guerra in ottobre. Il bilancio delle vittime è probabilmente molto più alto poiché si stima che 7.000 persone siano disperse e presumibilmente sepolte tra le macerie degli edifici bombardati. Le Forze di difesa israeliane hanno compiuto questa mattina un raid aereo contro una ''infrastruttura militare'' usata dal gruppo libanese di Hezbollah in Siria. "Le Forze di difesa israeliane hanno attacco una infrastruttura militare situata in territorio siriano e che, secondo informazioni di intelligence, era usata dall'organizzazione terroristica di Hezbollah'', si legge su 'X'. L'Idf ha inoltre ricordato che considera il governo siriano "responsabile" di "tutto ciò che accade" sul suo territorio e ha dichiarato che non consentirà l'insediamento di Hezbollah nel paese. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Welfare, da Inca Cgil la guida ‘Genitori che lavorano- Nuova guida ai congedi e permessi’
(Adnkronos) – "La Guida 'Genitori che lavorano- Nuova guida ai congedi e permessi' è un documento che periodicamente l'Incanazionale produce ed è rivolto ai genitori che lavorano per consentire di avere una serie di strumenti e indicazioni da potere utilizzare. E quindi sapere come muoversi nella giungla normativa dei permessi e dei congedi relativi alla genitorialità". Così, con Adnkronos/Labitalia, Anna Maria Bilato, componente del Collegio di presidenza dell'Inca Cgil, presenta la sesta edizione della Guida realizzata dal Patronato. (VIDEO) Uno strumento che punta a 'raccontare' in modo chiaro ai genitori lavoratori le ultime norme in materia."Le novità contenute nell'edizione 2024 riguardano in particolare modo la possibilità per i genitori padri di potere utilizzare i 10 giorni di permesso obbligatorio, rispetto ai 5 assegnati dalla precedente norma. E un'altra novità che riguarda la legge di bilancio 2024 è la possibilità di potere essere retribuiti per l'80% nel primo mese di congedo parentale, e per il 60% nel secondo mese di congedo parentale", sottolinea. Misure che per il Patronato non sono però sufficienti. "La normativa sui congedi per i genitori lavoratori in Italia non è sicuramente sufficiente rispetto a quelle che sono le esigenze che i lavoratori e le lavoratrici hanno. E nell'ambito soprattutto dei congedi per i genitori padri la normativa ha fatto sì dei passi avanti ma sicuramente non sono sufficienti a rispondere a quelle che sono le esigenze. Rispetto alla normativa europea l'Italia è indietro", sottolinea Bilato. E c'è da aggiungere, sottolinea la componente del collegio di presidenza dell'Inca Cgil, "che sono pochi i padri che usano questa opportunità.Da una parte perchè c'è poca conoscenza della norma, e noi usciamo con questa guida appunto per diffondere il più possibile questa normativa nei luoghi di lavoro, e poi perchè abbiamo visto che laddove c'è una precarietà del lavoro e non c'è certezza della continuità del posto di lavoro allora lì c'è meno utilizzo del congedo da parte dei padri", ribadisce. La guida punta ad aiutare a superare la complessità della normativa. "La normativa è molto complessa e i genitori hanno bisogno di informazioni per capire le opportunità che possono avere per conciliare vita famigliare e lavoro. La potenzialità di questa guida è che arriva direttamente nei luoghi di lavoro. Noi continuiamo a produrla ogni anno con la finalità di farla arrivare attraverso i nostri delegati, le nostre sedi territoriali, le sedi della Cgil, direttamente nei luoghi di lavoro", sottolinea. "La guida -continua Bilato- raffigura il mondo del lavoro nel suo insieme, sia quello subordinato che quello autonomo. Consente di dare risposte sia ai lavoratori subordinati che a quelli autonomi. Dà anche indicazioni sull'assegno unico universale, sul quale abbiamo operato come Inca, e continuiamo a operare, assistendo migliaia e migliaia di persone. La guida è un documento omnicomprensivo di tute le problematiche riguardano la genitorialità e il lavoro, sia quello autonomo che quello subordinato", sottolinea. E nel documento non manca lo spazio per un tema come quello della violenza sulle donne. "Come patronato Inca è un tema che ci sta molto a cuore e nella guida riprendiamo la tematica informando le lavoratici della possibilità di avere un congedo di tre mesi retribuito dal lavoro per le donne 'certificate' vittime di violenza. E allo stesso tempo orientiamo le donne rispetto ai servizi sociali territoriali affinchè possano poi presentare domanda per il reddito di libertà. Le risorse stanziate sono inferiori rispetto alle richieste purtroppo, richieste che ormai giorno dopo giorno aumentano. Le risorse quindi sono insufficienti e andrebbero assolutamente essere aumentate", conclude. —[email protected] (Web Info)
Tumori, un test sul respiro per scoprire il cancro
(Adnkronos) –
La diagnosi in un respiro. Lo screening dei tumori e di malattie gravi si potrà fare in un prossimo futuro soffiando in un tubo, simile a quello dell'alcol test, con risposte in pochi minuti. Questo l'obiettivo della ricerca che sta portando avanti il Laboratorio PolySense del Dipartimento interateneo di Fisica dell'Università Aldo Moro di Bari e del Politecnico di Bari, unico Dipartimento di Fisica del Sud Italia ad essere insignito dal ministero dell'Università con la qualifica di Dipartimento di eccellenza 2023-2027. Già oggi alcuni cani addestrati riescono a scovare il tumore del colon-retto mediante l'olfatto, con una sensibilità che arriva al 99%. I ricercatori del Dipartimento interateneo di Fisica di UniBa e PoliBa vogliono eguagliare, tramite la sensoristica ottica e l'intelligenza artificiale, la sensibilità e la specificità dell'olfatto del cane con sistemi che aggiungano anche la standardizzazione della rilevazione. Il laboratorio, diretto da Vincenzo Spagnolo, evidenzia una nota, "è un'eccellenza internazionale nella sensoristica e un hub mondiale nella progettazione di un sensore basato su spettroscopia ottica compatto, portatile e potenzialmente utilizzabile anche da personale non qualificato, che, attraverso l'analisi del respiro, monitorerà la presenza ricorrente di certe combinazioni di composti organici volatili (Vocs) al fine di diagnosticare la presenza di diverse patologie e tumori, dando una risposta in pochi minuti. Entro un anno, questa l'ambizione dei ricercatori dei laboratori PolySense che stanno lavorando senza sosta al progetto, sarà disponibile un prototipo di questo sensore che potrà essere testato in ospedale e potrebbe in un prossimo futuro essere immesso in commercio, rendendo dunque possibile fare screening di massa con un semplice soffio". "Rispetto ai sensori di analisi del respiro già oggi disponibili – sottolineano i ricercatori – il nuovo macchinario fornirà i risultati molto più rapidamente (con risultati disponibili in 5 minuti invece delle tipiche 1-2 ore attuali); lo screening potrà essere svolto ovunque e non necessariamente in laboratorio (quindi ad esempio nei gazebo delle farmacie allestiti per i tamponi Covid, sui camioncini ambulanti delle Asl durante le campagne di prevenzione), e potrà essere fatto anche da personale non qualificato". Come funzionerà? "Grazie all'intelligenza artificiale, dopo che il paziente avrà soffiato in un tubo (esattamente come avviene per l'alcol test) – illustrano – la macchina sarà in grado di captare l'eventuale presenza di determinati pattern di molecole catalogati come indicatori della presenza di patologie e misurare nel respiro la concentrazione dei Vocs correlati. Potrà essere utilizzato un sistema di risposta semplice tipo semaforo, che indicherà o meno la necessità di approfondimenti diagnostici di secondo livello". "Nel respiro si trovano Vocs endogeni, prodotti da processi metabolici che si originano in organi e tessuti presenti nelle varie parti del corpo. Indipendentemente da dove vengono prodotti, attraverso il sangue e la circolazione cardiovascolare i Vocs raggiungono i polmoni e sono quindi espirati. Lo studio e il monitoraggio di questi Vocs nel respiro umano rappresenta un nuovo campo della biomedicina chiamato 'breathomica', che analizza quindi la composizione molecolare del respiro e le sue modificazioni indotte dalla presenza di malattie. Il nuovo sensore allo studio del Dipartimento di Fisica di Bari sarà uno strumento, rapido ed in grado di permettere screening di massa, per tramutare in realtà questi studi", rilancia la nota del Dipartimento interateneo UniBa-PoliBa. "Il Dipartimento interateneo di Fisica dell'Università di Bari si conferma ancora una volta un luogo di sapere all'avanguardia – conclude il direttore del dipartimento, Roberto Bellotti – che stimola le nuove scoperte scientifiche, il proliferare di idee e dà impulso al Sud Italia per affermarsi come eccellenza non solo nel nostro Paese, ma anche a livello internazionale". —[email protected] (Web Info)
Esposito (UniPr): “Anti-pneumococco coniugati dimezzano infezioni in bimbi”
(Adnkronos) – L’introduzione dei vaccini anti-pneumococco coniugati in età pediatrica ha praticamente dimezzato l’incidenza e la mortalità delle infezioni in questa popolazione, ma in quella anziana, nonostante “un calo del 9% delle patologie pneumococciche complessive, del 67% di quelle causate da sierotipi contenuti nel vaccino eptavalente, del 38% di quelle determinate dai sierotipi contenuti nel vaccino 13-valente, si è osservato un aumento del 73% della patologia causata da sierotipi non contenuti in quello” con 13 ceppi, “motivo per cui è stato importate l’allargamento e l’inclusione di nuovi sierotipi” considerando, tra le centinaia dello Streptococcus pneumoniae, quelli che sono “più coinvolti nelle patologie invasive”. Lo ha detto Susanna Esposito, direttrice Clinica pediatrica ospedale Pietro Barilla Aou di Parma e professoressa ordinaria di Pediatria, università di Parma, intervenendo questa mattina, a Roma, in un incontro con la stampa, organizzato da Msd per presentare i dati positivi di numerosi studi di Fase 3 discussi nel corso del 13esimo Meeting della International Society of Pneumonia and Pneumococcal Diseases (Isppd), che hanno valutato V116, il primo vaccino pneumococcico coniugato 21 valente, con 8 sierotipi esclusivi, disegnato per proteggere in modo specifico gli adulti. “Il primo anno di vita e l’età avanzata hanno la più elevata incidenza di infezioni da pneumococco – spiega Esposito – si contano 14,4 casi ogni 100mila. Il valore cala, si dimezza, tra 1 e 4 anni, poi declina ulteriormente e riprende a salire nell’adulto e, soprattutto, nell’anziano. Lo pneumococco causa le otiti medio acute, patologie tipiche nei primi 2 anni di vita che nel 30% dei casi recidivano, e polmoniti, meningiti o sepsi anche negli anziani. Le vaccinazioni con vaccini coniugati introdotte nel 2000 mostrano che le coperture in età pediatrica sono buone” e danno risultati importanti. Nei bambini, dopo “l'introduzione dell’eptavalente nel 2000, del 10 valente nel 2009, del 13 nel 2010 e del 15 valente nel 2022” si è registrato “un crollo complessivo dell’incidenza delle patologie invasive del 40%, dal 2000 al 2015, con una riduzione della mortalità da pneumococco a livello mondiale nel bambino nei primi 5 anni di età del 50% – aggiunge l’esperta – Tuttavia, ancora, nel 2015 le morti da pneumococco nel bambino di età inferiore ai 5 anni sono risultate 300mila e le patologie invasive in generale nella popolazione hanno determinato un milione di morti negli Stati Uniti”. A tale proposito è in studio l’impiego del vaccino 21 valente nei bambini con malattie croniche, “circa il 20% della popolazione pediatrica", di cui sarebbe indicata “la somministrazione dopo quella del 15 valente”, conclude la professoressa. —[email protected] (Web Info)


