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Infarto, studio ridimensiona efficacia beta-bloccanti

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(Adnkronos) –
Ridimensionata l'efficacia dei beta-bloccanti nel trattamento dei pazienti colpiti da infarto del miocardio. La terapia, considerata uno dei pilastri nella cura di eventi cardiovascolari, è stata messa in discussione nello studio Reduce-Ami, pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato al congresso dell'American College of Cardiology, in corso ad Atlanta. Secondo i risultato, l'uso di questi farmaci non ridurrebbe il rischio di morte o di infarto miocardico nei pazienti colpiti da questa patologia.  "L'utilizzo dei beta-bloccanti nel post infarto è una pratica clinica consolidata. Si tratta di una classe di farmaci che agisce inibendo i recettori beta-adrenergici – spiega Ciro Indolfi, past-president della Società italiana di Cardiologia (Sic) – e inducendo la riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. L'efficacia terapeutica di questi farmaci si basa però, ancora oggi, sull'effetto dimostrato in studi clinici datati, condotti prima della diffusione delle attuali tecniche di rivascolarizzazione con lo stent, dell'implementazione sistematica delle statine, della disponibilità di efficaci farmaci per la prevenzione primaria e secondaria e delle moderne terapie antiaggreganti. Da quando questi nuovi trattamenti sono diventati accessibili – prosegue – il valore della terapia con beta-bloccanti nei pazienti con infarto miocardico, senza insufficienza cardiaca, è stato messo in dubbio, ma fino ad oggi erano disponibili solamente studi osservazionali che fornivano risultati contrastanti". "Reduce-Ami rappresenta, pertanto, il primo studio moderno sui benefici dei beta-bloccanti ed evidenza la mancanza di efficacia di questa terapia nel ridurre il rischio di morte o infarto nei soggetti colpiti da infartodel miocardio, trattati con angioplastica coronarica che hanno una normale contrattilità del cuore", sottolinea Pasquale Perrone Filardi, presidente Sic e direttore della scuola di specializzazione in malattie dell'apparato cardiovascolare dell'Università Federico II di Napoli.  Lo studio ha valutato l'efficacia della terapia con beta-bloccanti in 5.020 pazienti con età media di 65 anni, con infarto miocardico acuto trattati con angioplastica e con una normale funzionalità contrattile del muscolo cardiaco. La ricerca condotta da settembre 2017 a maggio 2023 in 45 centri in Svezia, Estonia e Nuova Zelanda, ha confrontato il decorso clinico del gruppo dei pazienti a cui era stata prescritta una terapia con beta-bloccanti rispetto a quelli trattati senza questi farmaci. “I risultati hanno mostrato che, a circa 3 anni e mezzo dall'inizio dello studio, l'incidenza di decessi e di un secondo infarto non sono stati significativamente differenti nei due gruppi. Non sono state registrate differenze di rilievo neanche nel numero di ospedalizzazioni per fibrillazione atriale, per insufficienza cardiaca, ictus o per interventi di impianto di un pacemaker”, spiega Indolfi.  "A seguito di questo studio non sono però stati riscontrati segnali negativi riguardo alla sicurezza del trattamento – chiarisce Perrone Filardi – e riteniamo che le evidenze siano ancora a favore dei beta-bloccanti per i pazienti con infarto miocardico di grandi dimensioni, che presentano insufficienza cardiaca. Per i pazienti con normale contrattilità del cuore, questo studio stabilisce, invece, che non ci sono indicazioni che l'uso di routine dei beta-bloccanti sia vantaggioso. Potrebbe però essere troppo presto per escludere definitivamente questo tipo di terapia dagli strumenti a disposizione nella prevenzione secondaria e sono, pertanto, necessari ulteriori studi”. —[email protected] (Web Info)

Ucraina-Russia, Trump e il piano di pace ‘pro Putin’: “Solo fake news”

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(Adnkronos) –
Mettere velocemente fine alla guerra in Ucraina, come promette di essere in grado di fare da quando è iniziato il conflitto, costringendo Kiev a cedere Crimea e Donbass, premiando quindi Vladimir Putin e condonando la sua violazione di confini riconosciuti a livello internazionale. E' questo il piano che Donald Trump prepara in vista di un suo ritorno alla Casa Bianca, secondo quanto rivela il Washington Post citando fonti informate sui colloqui che l'ex presidente sta avendo in modo riservato con i suoi consiglieri ed alleati.  La campagna di Trump ha bollato le rivelazioni del quotidiano americano come "fake news", affermando che il tycoon non articolerà nessun piano di pace fino a quando non si sarà insediato di nuovo alla presidenza e potrà valutare tutte le opzioni. "L'intera cosa è una fake news del Washington Post, l'hanno completamente inventata" ha detto il portavoce di Trump, Jason Miller, al New York Post. Il giornale però poi ha aggiunto che "il presidente Trump sta solo dicendo di fermare le uccisioni, Joe Biden parla di continuare le uccisioni".  Parole che suonano come un riferimento al fatto che Trump stia spingendo l'ala estremista a lui fedele alla Camera a bloccare ormai da mesi il pacchetto di aiuti militari Usa, per un totale di 70 miliardi di dollari, provocando l'interruzione di forniture militari con il risultato di favorire la Russia sul campo di battaglia. Gli analisti che affermano che, nonostante l'attivismo degli alleati europei per aumentare la produzione bellica, la capacità di combattere di Kiev sarà sempre più compromessa se Trump riuscirà a continuare a bloccare l'approvazione degli aiuti militari Usa.  Secondo il Post, in colloqui riservati Trump ha espresso la convinzione che sia la Russia che l'Ucraina "vogliono salvare la faccia, vogliono una via di uscita" e che le popolazioni di alcune parti dell'Ucraina sarebbero d'accordo ad essere parte della Russia. Il riconoscimento da parte di Washington, ed eventualmente dalla comunità internazionale, dell'annessione russa di Crimea e Donbass rafforzerebbe quindi il regime di Putin dopo quella che viene considerata la più grande guerra di terra in Europa dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.  Le fonti citate dal Post riportano che alcuni degli alleati di Trump stanno sconsigliando l'ex presidente dal perseguire questo piano. "Spendo il 100 per cento del tempo che trascorro con Trump parlando dell'Ucraina", ha dichiarato Lindsey Graham, senatore repubblicano, un tempo avversario ora grande alleato di Trump, convinto sostenitore della causa ucraina.  Putin "deve pagare un prezzo, non può vincere alla fine di tutto questo", ha aggiunto il senatore che a Trump ha spiegato che non si può invece premiarlo con le annessioni. "Il modo in cui si conclude questa guerra è garantendo che l'Ucraina entri nella Nato e nella Ue", ha detto ancora Graham che però ammette che l'ex presidente "non dice molto a riguardo, non so se abbia riflettuto molto su questo".  Nonostante le smentite dalla campagna di Trump, che allo stesso Post ha detto che "ogni illazione sul piano del presidente arrivano da fonti anonime e disinformate che non hanno idea di quello che succede o succederà", gli analisti considerano lo scenario in linea con l'approccio che il tycoon ha avuto nei suoi quattro anni alla Casa Bianca. Nel gestire la politica estera ha mostrato di preferire i summit mediatici ai dettagli politici, fidando nelle sue capacità negoziali e mostrando insofferenza verso i convenzionali protocolli diplomatici.  Senza contare la ben nota e più volte espressa ammirazione per Putin e la sua intelligenza, anche riguardo al modo in cui ha gestito la guerra in Ucraina, e più recentemente il modo in cui Trump ha evitato di criticare il presidente russo per la morte di Alexei Navalny. E il fatto che non abbia mai chiesto il rilascio di Evan Gershkovich, il giornalista del Wall Street Journal che l'amministrazione di Joe Biden considera ingiustamente detenuto da un anno in Russia senza processo o incriminazioni formali.  Non bisogna dimenticare poi che Trump ha sempre negato ogni interferenza dei russi in suo favore durante le elezioni del 2016 che sono state poi al centro del Russiagate. Al centro del primo impeachment di Trump c'e' stata proprio l'Ucraina, in particolare gli aiuti militari che anche l'allora presidente bloccava, per costringere l'appena eletto Volodymyr Zelensky ad avviare un'indagine su accuse di presunta corruzione di Biden a Kiev.  "L'inspiegabile ammirazione di Trump per Putin, insieme alla sua ostilità senza precedenti per la Nato, non possono dare all'Europa o all'Ucraina nessuna fiducia in sue trattative con la Russia", ha detto Tom Donilon, che è stato consigliere di sicurezza nazionale di Barack Obama, definendo le recenti parole con cui "Trump ha incoraggiato la Russia a fare quello che vuole con gli alleati europeo, una delle dichiarazioni più sconvolgenti e pericolose fatte da un candidato alla presidenza". "Le sue posizioni rappresentano un chiaro pericolo per la sicurezza degli Usa e dell'Europa", ha concluso.    —internazionale/[email protected] (Web Info)

Roma, provoca incidente mortale e fugge: denunciato 49enne

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(Adnkronos) – E' stato rintracciato e denunciato dalla Polizia locale un uomo di 49 anni che sabato scorso – dopo un grave incidente all'incrocio tra via Monte Cervialto e via di Val Melaina, a Roma – è fuggito. Le pattuglie del III Gruppo Nomentano sono intervenute per i rilievi: coinvolti un motoveicolo e un’auto che, dopo lo scontro, si è allontanata senza prestare soccorso al conducente del mezzo a due ruote, rimasto a terra gravemente ferito. Il 51enne, alla guida motorino, è stato trasportato al Policlinico Umberto I, dove successivamente è deceduto.  Gli agenti, acquisiti alcuni frammenti di testimonianze, si sono messi sulle tracce dell’altro mezzo coinvolto, una Opel Mokka, riuscendo, dopo accurata attività di indagine, a individuare sia l’autoveicolo sia il conducente che, il giorno prima si trovava alla guida, un cittadino italiano di 49 anni, al momento indagato per omicidio stradale e denunciato per fuga e omissione di soccorso. Ulteriori indagini sono in corso da parte della Polizia Locale per risalire all’esatta dinamica dell’incidente.  —[email protected] (Web Info)

Roma, panchina a Manuel Pellegrini? Pioggia di smentite

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(Adnkronos) –
La Roma cerca Manuel Pellegrini? I rumors su contatti tra la società giallorossa e l'allenatore del Betis Siviglia, come sostituto di Daniele De Rossi, vengono smentiti a 360 gradi. Il club, all'Adnkronos, fa sapere che sono totalmente infondate le notizie relative ad una cena tra i dirigenti giallorossi e il tecnico. Nessun dirigente è andato a cena con l'allenatore dopo il derby vinto dai giallorossi contro la Lazio, nessuno ha invitato Manuel Pellegrini e il club non ha neanche un biglietto a suo nome allo stadio.  Dopo la smentita della Roma arriva anche quella di Pellegrini. Lo scrive 'Muchodeporte' secondo cui il settantenne allenatore del Betis Siviglia nega qualsiasi tipo di incontro o contatto con la Roma nell'ultimo fine settimana. Il tecnico ed è intenzionato a restare alla guida del club andaluso con il quale ha un contratto fino al 30 giugno 2026 e una clausola rescissoria di 8 milioni. Pellegrini sta già programmando la prossima stagione e ha già rifiutato ricche offerte venute dall'Arabia Saudita.  —[email protected] (Web Info)

Difetti occhi bimbi non diagnosticati in 20% casi, arriva guida per genitori

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(Adnkronos) – "La visita oculistica prescuola è fatta tardi, va fatta prima perché gli occhi dei bambini con difetti non diagnosticati sono oltre il 20% dei casi". E' l'allarme che lancia domani 'Gli occhi dei bambini' (edito da Sonda), la prima guida completa sulla salute visiva nell'infanzia che unisce teoria e pratica, rispondendo a dubbi e domande comuni. Un libro scritto da una mamma insieme a degli oculisti, con taglio pratico e molti suggerimenti ai genitori. L'autrice è Enrica Ferrazzi, varesina, esperta in comunicazione e scrittrice, che dopo aver vissuto le problematiche visive di sua figlia Elisa ha fondato Progetto Elisa (@occhideibimbi) per fare divulgazione ed essere di aiuto ad altri genitori. La coautrice è Maria Stocchino, oculista; la prefazione è di Paolo Nucci, presidente della Società italiana di oftalmologia pediatrica e strabismo. Nel libro c'è anche il contributo di 'pediatra Carla', molto seguita sui social. Un libro semplice e completo al tempo stesso per parlare di un tema vasto, complesso e tuttora poco divulgato: la vista dei più piccoli. "Attraverso gli occhi, i bambini imparano a conoscere il mondo che li circonda. Tuttavia la vista non è una capacità innata: da scarsa alla nascita, matura nei primi 6-8 anni di vita influenzando la postura, l'apprendimento, l'attenzione, la capacità di lettura, il rendimento scolastico e sportivo", spiega l'autrice. Cosa potrebbe accadere se qualcosa ne ostacolasse lo sviluppo? E come potrebbe accorgersene un genitore? Quando rivolgersi a un oculista? E' possibile fare prevenzione? A queste domande rispondono gli esperti coinvolti nella guida.  "Mi sono sempre considerata – racconta Ferrazzi – una mamma attenta e premurosa, che anteponeva a tutto il benessere della propria figlia. Ma quel giorno di aprile di 20 anni fa ho scoperto che avevo sbagliato qualcosa. Inizia così, in un tempo lontano, la genesi di questo libro, scritto a quattro mani con una cara amica oculista, Maria Stocchino. Due mamme unite per parlare di salute visiva nei bambini, perché altri genitori non abbiano a dover affrontare oggi quello che è successo a me e a mia figlia Elisa tanti anni fa. Dall'informazione nasce la prevenzione e la salute dei nostri figli". Il libro sarà disponibile in pre-order su Amazon già da 2 aprile e dal 9 aprile online e in tutte le librerie italiane. Sarà presentato poi con un press-tour nelle principali città d'Italia durante il 2024 con un calendario che già vede tappe ufficiali Senigallia il 24 aprile, Cagliari il 27 aprile, poi Torino l'11 maggio in occasione del Salone del Libro e quindi Milano, Roma e altre città. —[email protected] (Web Info)

Tumori: oncologo, ‘bici tra strumenti prevenzione, meno smog più movimento’

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(Adnkronos) – "Possiamo sicuramente inserire l'utilizzo della bicicletta tra gli strumenti di prevenzione: in generale favorisce la riduzione dell'inquinamento come mezzo di trasporto. E in particolare favorisce il movimento, che fa parte degli stili di vita sani, fondamentali per evitare che arrivi il tumore. E' quella che chiamiamo prevenzione primaria. C'è poi prevenzione secondaria che non possiamo assolutamente trascurare fatta di quei controlli che ci permettono di arrivare in tempo quando il tumore già c'è". Lo spiega all'Adnkronos Salute Vittorio Altomare, responsabile della Breast Unit dell’Università Campus Biomedico di Roma, che ieri, a Roma, ha animato la settima edizione 'Bici in rosa', pedalata al centro della capitale per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione e dei controlli regolari per la salute del seno. Un'iniziativa realizzata con il supporto della Fondazione Policlinico Campus Biomedico. "Abbiamo ricordato – aggiunge Altomare – anche nella pratica, che la bicicletta è un'opportunità di salute. La mobilità sostenibile è un elemento su cui tutta l'Europa e il mondo intero sta ponendo attenzione. E gli oncologi non possono che avere in massima considerazione tutto ciò che è prevenzione".  E quest'anno, ha sottolineato lo specialista, "con la manifestazione di ieri, molto partecipata, abbiamo voluto richiamare l'attenzione sulle giovani donne che devono affrontare il problema del tumore al seno e, in particolare, sebbene si tratti di una piccola percentuale, su quelle che hanno una mutazione genetica e un rischio ereditario-familiare, una tematica sempre più all'attenzione di noi operatori sanitari. E' importante dargli il giusto rilievo e sensibilizzare le persone a rivolgersi ai centri 'giusti', ovvero le Breast Unit ormai abbastanza conosciute ma non ancora abbastanza" —[email protected] (Web Info)

Lavoro/ Quando domanda e offerta non si incontrano

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Il lavoro c’è, ma non ci sono i lavoratori, una tendenza sempre più diffusa, non solo in Italia, la Commissione Europea ha individuato 42 settori in difficoltà.

Le imprese, prima della pandemia, lamentavano la carenza di almeno il 25% della forza lavoro richiesta, oggi si è al 50% e per alcuni profili più specializzati si arriva al 60% o anche al 70%, generato dalla mancata risposta alle proposte di selezione delle imprese e dalla mancata corrispondenza dei requisiti dei candidati che si presentano alle selezioni.

I profili scientifico-tecnologici continuano a essere carenti dal lato dell’offerta anche a causa di denatalità, abbandono scolastico e Neet (giovani che non studiano e non lavorano) in crescita.

L’anno scorso le aziende hanno inutilmente richiesto oltre 47mila diplomati degli Its-Istituti tecnici superiori Academy, trovandone solo poche migliaia.

I profili difficilmente reperibili sono quelli dell’area elettronica, informatica e meccanica e l’area geografica con la maggiore richiesta è il Nord-Ovest, mancano in particolare le competenze digitali trasversali.

Nonostante l’88% dei laureati in tecnologie dell’informazione e della comunicazione sia occupato, solo il 2% di studenti sceglie questi indirizzi e una percentuale ancora minore opta per gli Its Academy come istruzione terziaria.

Istruzione e mondo del lavoro devono collaborare in modo sempre più sinergico, anche per consentire alle donne parità di accesso al lavoro, di retribuzione e di carriera.

La pubblica amministrazione nel prossimo quinquennio avrà bisogno di circa 3,8 milioni di lavoratori, ai quali si aggiungeranno le richieste dovute agli effetti “traino” degli investimenti del Pnrr- nei settori “costruzioni e infrastrutture” (21%), “turismo e commercio” (18%), “servizi avanzati” (16%) e“formazione e cultura” (13%).

Nove su dieci di questi saranno una sostituzione per turnover, la maggior parte (quasi 310mila in 5 anni) troverà impiego nei Servizi generali della Pa, la metà di queste professionalità saranno profili altamente specializzati, con competenze elevate in ambito digitale e tecnologico.

L’Italia avrà circa otto milioni di persone in età da lavoro in meno entro il 2050 per effetto dell’andamento demografico e dell’invecchiamento della popolazione, inoltre, nell’ultimo anno gli italiani che si sono trasferiti all’estero, dati Censis, sono stati oltre 82 mila, di cui trentaseimila giovani tra i 18 e i 34 anni.

Per rinnovare la Pa e consentirle di svolgere il ruolo di volano della nostra economia e della nostra società, occorre «renderla più attrattiva per i giovani,  innestando la marcia su formazione continua e digitale.

Risultano carenti anche le figure di artigiani, in particolare nel settore tessile e per la manutenzione ordinaria presso i privati,

Un giovane su due (55%) teme il cosiddetto skill mismatch, ovvero il disallineamento tra formazione universitaria, titoli di studio e competenze richieste dal mercato del lavoro.

L’obiettivo è quello di proporre un nuovo metodo di formazione volto a preparare i giovani ad approcciarsi con successo alla vita professionale, valorizzando le competenze e le attitudini del singolo studente, serve una grande lotta all’esclusione e all’abbandono scolastico, e con il rafforzamento dei percorsi di formazione sul lavoro.

Alfredo Magnifico

Salute: colon irritabile nei bambini, arrivano prime line guida italiane

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(Adnkronos) – Dolore addominale, alterazioni della funzione intestinali: sintomi che possono avere una ricaduta significativa sulla qualità di vita dei bambini e creare allarme nei genitori. Il colon irritabile nei più piccoli è un problema su cui c'è molta attenzione e per il quale arrivano ora le prime linee guida italiane che hanno come "obiettivo primario di limitare sia il ricorso indiscriminato ad esami invasivi e inutili sia l’utilizzo di farmaci somministrati senza chiare indicazioni", spiega Claudio Romano, presidente della Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica (Sigenp), sigla che ha varato il documento insieme alla Società italiana di pediatria (Sip), Società italiana di gastroenterologia e endoscopia (Sige) e Società italiana di eurogastroenterologia (Singem).  "C’è un grande interesse mediatico, con coinvolgimento del mondo farmaceutico, attorno ai pazienti pediatrici con colon irritabile anche noto come Ibs, Inflammatory Bowel Syndrome – spiega Romano, presidente Sigenp – come società scientifiche abbiamo deciso di fare chiarezza producendo un documento di facile fruizione rivolto in particolare alla medicina del territorio". Il punto è fare ordine e uniformare. "Queste linee guida – afferma il promotore del documento, Giovanni Di Nardo, docente di Medicina dell’Università Sapienza di Roma – suggeriscono un approccio diagnostico basato soprattutto sulla valutazione dei sintomi e forniscono indicazioni semplici e chiare sulla gestione del paziente che, in prima istanza, prevede accorgimenti dietetici e un supporto psicosociale, generalmente sufficienti a gestire i sintomi del bambino con colon irritabile e poi, solamente in casi selezionati e sotto supervisione specialistica, può essere indicato un trattamento farmacologico". Sierologia per la celiachia, calprotectina fecale e proteina C reattiva sono le uniche semplici indagini di laboratorio indicate nel bambino con sintomi sospetti di Inflammatory Bowel Syndrome. La consensus non consiglia i test per intolleranze e allergie mentre la colonscopia è raccomandata solo nei pazienti con segni di allarme. "È importante ribadire che per quanto riguarda i trattamenti, raccomandiamo fortemente l’approccio dietetico e psicologico; le terapie farmacologiche sono da riservare a casi molto selezionati e solo sotto la supervisione specialistica – continua Romano – inoltre abbiamo messo a punto raccomandazioni specifiche per fare chiarezza sull’uso degli integratori”.  "Il costante aumento dell’impegno richiesto al Servizio sanitario nazionale per il ricorso improprio ad accertamenti, spesso di terzo livello ed invasivi, per esempio l’endoscopia, e a terapie indiscriminate, anche in autoprescrizione – conclude Renato Tambucci pediatra all’Ospedale Bambino Gesù di Roma -ha reso necessario lo sviluppo di linee guida specifiche per l’età pediatrica volte a fornire raccomandazioni chiare sulla gestione dell’IBS basate sulle attuali evidenze. Non si sa quale sia la causa precisa del colon irritabile del bambini, ma recenti evidenze suggeriscono che interazioni tra cervello e intestino giochino un ruolo determinante perciò una accurata anamnesi e una visita clinica approfondita sono gli elementi chiave per formulare la diagnosi. È importante eseguire un approfondito colloquio con la famiglia per rassicurare circa la benignità della condizione, e la rincorsa verso accertamenti e terapie inutili possono essere solamente fonte di ulteriore stress”. —[email protected] (Web Info)

Fondazione Magna Grecia presenta all’Onu rapporto su ‘Mafia e Cyber Crime’

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(Adnkronos) – Per la seconda volta dopo quasi un anno, la Fondazione Magna Grecia offre uno spunto di riflessione importante per la lotta alla criminalità organizzata ai tempi dei social network. E lo fa in un luogo che è un grande simbolo per la difesa dei diritti: le Nazioni Unite. È proprio nel Palazzo di Vetro dell’Onu infatti che ieri la Fondazione Magna Grecia ha presentato il nuovo Rapporto sul Cybercrime da cui emerge il volto di una mafia che si muove velocemente nel dark web, creando veri e propri imperi virtuali (che corrispondo a imperi reali), contro istituzioni che ancora arrancano e sono molto indietro, l’Italia in primis, nel contrasto all’uso delle nuove tecnologie. All’evento, dal titolo “Le sfide imposte dalla criminalità organizzata nell’era dell’intelligenza artificiale e di internet”, promossa dalla Fondazione Magna Grecia, in collaborazione con la Rappresentanza Permanente d’Italia alle Nazioni Unite, hanno partecipato oltre al presidente della Fondazione Nino Foti, Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Napoli; Antonio Nicaso, esperto accademico di criminalità organizzata alla Queen’s University in Canada; Ronald J. Clark, CEO di Spartan Strategy & Risk Management e anche vice sottosegretario per la Protezione Nazionale presso il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti; Arthur J. Gajarsa, giudice della Corte d’Appello del Circuito Federale degli Stati Uniti (Ret); Antonello Colosimo, presidente della Corte dei Conti della Regione Umbria; Saverio Romano, parlamentare italiano e presidente della Commissione per le semplificazioni e Giorgio Silli, Sottosegretario agli Esteri. La Fondazione Magna Grecia, che quest’anno celebra i 40 anni dalla sua nascita, da diverso tempo porta avanti numerosi studi con l’obiettivo di indagare la rappresentazione delle organizzazioni mafiose nel mondo digitale e la portata che tale rappresentazione ha, con il suo impatto, soprattutto sui giovani. Nell’ambito di questa attività di ricerca nel maggio del 2023 ha presentato il Rapporto sull’influenza delle mafie e delle altre forme di criminalità organizzata sulle piattaforme social come Instagram, TikTok, Facebook.  “Abbiamo sentito l’esigenza di predisporre un secondo Rapporto che si concentrasse su mafie e criminalità informatica – ha detto Nino Foti – Dallo studio è emerso che le mafie operano digitalmente in modo strutturato, strategico e coordinato, tanto che esistono delle correlazioni tra riciclaggio di denaro, criminalità informatica, cripto-asset e corruzione”. Non solo: “la sicurezza informatica, oggi come oggi, deve considerare i rischi militari e geopolitici ma anche la minaccia rappresentata dalle organizzazioni criminali strutturate”, ha aggiunto Foti. Del resto le mafie si muovono velocemente mentre le istituzioni rimangono indietro nel contrasto all’uso delle nuove tecnologie. “All’’interno del darkweb, le organizzazioni criminali sono in grado di fare transazioni per tonnellate di cocaina, armi da guerra, prostituzione; commerciano in oro, comprano isole… – ha detto Nicola Gratteri – l’Italia negli ultimi dieci anni ha fatto addirittura passi indietro rispetto a Paesi come Germania, Olanda e Belgio che ora devono aiutarci”. Nelle forze dell’ordine italiane infatti “mancano del tutto giovani ingegneri in grado di dare quella spinta di cui il nostro sistema ha bisogno nella lotta alla mafia rispetto alla quale stiamo perdendo troppo tempo e tanto campo”.  Il Procuratore di Napoli ha spiegato che oggi la criminalità non conta più sul pizzo, business ormai da “morti di fame”. Gratteri ha fornito qualche esempio: “Ho visto una famiglia della ndrangheta ha assoldato degli hacker tedeschi e rumeni per fare transazioni finanziarie nell’arco di 20 minuti in banche che si trovavano in tre continenti diversi. A Napoli, la camorra è stata in grado di costruire una banca online che ha riciclato qualcosa come tre miliardi e 600 milioni di euro, di cui siamo riusciti a sequestrane solo due”. Secondo Gratteri non esiste una seria lotta alla mafia che non coinvolga l’Onu, perché il problema è pandemico e ha bisogno di soluzioni pandemiche. Di una “organizzazione criminale ibrida, in bilico tra la realtà analogica e la virtualità digitale", ha parlato Antonio Nicaso, curatore del rapporto con Walter Rauti, che ha spiegato come “per comprendere pienamente oggi la criminalità organizzata dobbiamo svecchiare l’idea che abbiamo di capitale sociale. Che non è fatto più da avvocati, broker, commercialisti, che sono stati funzionali alle logiche di investimento delle mafie in passato, ma da broker, pirati informatici e drug designer”.  Nicaso inoltre ha messo in guardia dal pericolo che le mafie saranno in grado di utilizzare anche i “droni per uccidere”. È fondamentale, per la Fondazione Magna Grecia, fornire strumenti per interpretare e comprendere questa nuova interazione tra la dimensione reale e quella virtuale della criminalità organizzata e la quantità di informazioni prodotte su questo argomento nei media. L’informatica, l’ascesa dell’intelligenza artificiale e la preponderanza degli algoritmi hanno un impatto importante sulla società e sull’economia globale, colonizzando le attività sociali, l’istruzione, la politica, la sanità e la giustizia. E influenzando scelte, azioni e relazioni. Di conseguenza, la produzione di pensieri, opinioni e idee risulta fortemente orientata da simboli legati alle narrazioni mafiose e ai valori che propagano, visibili al mondo intero, che contribuiscono al "deposito di pregiudizi" soprattutto nei confronti del Sud Italia. Chi si occupa di studio e ricerca sulla cultura, sulla sua tutela, rigenerazione e diffusione non può non tenere conto di questo aspetto.  “È essenziale lavorare instancabilmente per ripristinare il ruolo dinamico della cultura, come catalizzatore dello sviluppo personale e collettivo. Così facendo saremo in grado di salvaguardare i nostri figli e le nostre figlie, evitando che siano preda delle narrazioni digitali criminali. Ecco perché abbiamo fatto del nostro meglio per dare vita a questo progetto di ricerca”, ha concluso Nino Foti. —[email protected] (Web Info)

Asstra, a Roma convegno con focus su lavoro, transizione energetica e Ai

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(Adnkronos) – Si svolgerà a Roma il 15 e 16 aprile presso l’Hotel NH di Via dei Gracchi 324, il XVIII Convegno Nazionale Asstra. La manifestazione – si sottolinea in una nota- giunge in un momento storico di particolare importanza per il settore del Tpl (Trasporto Pubblico Locale) e in generale per tutto il Paese. La transizione energetica e digitale, con le recenti evoluzioni relative all’Intelligenza Artificiale, appaiono per la mobilità e il trasporto pubblico come driver di innovazione che richiedono importanti riflessioni sul lavoro, sui processi industriali e sull’organizzazione aziendale. Asstra ritiene che tali driver determineranno un’evoluzione delle caratteristiche industriali e dei modelli di business legati al mondo del lavoro e allo sviluppo di nuove professionalità̀, in un’ottica di incremento di qualità̀, produttività̀ ed efficienza. In questo contesto, diventa centrale rafforzare il servizio di Tpl per consentire alle imprese del settore di affermarsi come driver per innovazione, sviluppo socioeconomico e occupazionale nei territori in cui operano. Per affermare questi principi e rispondere agli interrogativi sulla transizione in essere, il Presidente di AsstrA Andrea Gibelli presenterà le proposte dell’Associazione. In ottica di sviluppo ed approfondimento del tema, durante il Convegno, interverrà con un Keynote Speech Mariarosaria Taddeo – Professoressa di etica digitale e tecnologie di difesa, Direttrice del programma DPhill (ICSS) Internet Institute Oxford. Inoltre, saranno condivisi e discussi diversi contributi come il Report Uitp “Moving forward with Artificial Intelligence in Public Transport”, con relazione da parte di Karine Sbirrazzuoli – Senior Director Knowledge and Innovation Uitp. È innegabile che l’intelligenza artificiale stia diventando sempre più importante in ogni settore, compreso quello dei trasporti pubblici. L’uso di applicazioni di intelligenza artificiale nel trasporto pubblico potrebbe essere una delle soluzioni in grado di valorizzare i dati a disposizione per migliorare la qualità e l’efficienza del servizio.  Altro documento che verrà esaminato è lo Studio commissionato a Gpf Inspiring Research sull’IA nel Tpl, con relazione ad opera di Carlo Berruti – Market Research Director Gpf – Inspiring Research. L’obiettivo di Asstra è quello di esplorare questa nuova frontiera per comprendere gli impatti positivi che potrà̀̀ avere sui processi produttivi e sulle operations delle aziende di Tpl. Focus anche su uno Studio Asstra che definisce il modello per quantificare i costi della transizione energetica delle aziende di Tpl. Di fatto la transizione energetica nel settore è già avviata: nell’ultimo anno sono iniziate le prime consegne di nuovi autobus mentre si moltiplicano i bandi di gara per il rinnovo delle flotte di Tpl. Questo processo di rinnovamento di mezzi di ultima generazione alimentati con fonti di trazione pulite o a emissioni zero consentirà̀ di rendere ancora più̀ evidente l’impronta green del settore: in un tempo limitato, pertanto, le aziende di Tpl si troveranno a gestire flotte sempre più̀ composite, comprendenti più̀ fonti di trazione e una pluralità̀ di tecnologie, assieme a sistemi sempre più̀ complessi per l’erogazione dei servizi.  È fondamentale dunque interrogarsi sulle ricadute, da qui a quindici anni, rispetto a temi prettamente aziendali quali la strategia di manutenzione, la gestione delle infrastrutture, la politica organizzativa, la formazione del personale, lo sviluppo di nuove competenze, la struttura dei costi aziendali: quali saranno gli impatti futuri delle attuali scelte d’investimento dettate dai vincoli normativi e dalle scelte di finanziamento pubblico? Si cercherà una risposta durante il XVIII Convegno Nazionale Asstra, affermatosi come appuntamento di riferimento, confronto e dibattito rispetto ai temi prioritari per il settore del Tpl e per le aziende che ne fanno parte. Quale associazione di taglio politico-istituzionale, Asstra è convinta che non sia sufficiente avviare un processo di transizione ecologica ma sia altresì necessario supportarlo per portarlo a compimento, in modo da generare un vantaggio per tutta la collettività.  Gli aspetti citati, con relative implicazioni, saranno discussi durante le tre sessioni del Convegno: 1a sessione – Intelligenza artificiale e sviluppo di nuove professionalità; 2a sessione – Transizione energetica: soluzioni ed impatti ambientali, organizzativi ed economici; 3a sessione – Prospettive del settore tra investimenti, lavoro e risorse. Ciascuna sessione si articolerà in tavole rotonde per confrontare le opinioni dei diversi stakeholder del sistema associativo in relazione allo sviluppo industriale delle aziende di TPL e alle tendenze di mobilità della società contemporanea. Tra gli ospiti invitati, Matteo Salvini – Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Claudio Durigon – Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed altri alti rappresentanti del mondo istituzionale, associativo ed economico del nostro Paese. —[email protected] (Web Info)