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Basilicata, presentato piano potenziamento centro oncologico Irccs Crob 

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(Adnkronos) – E' stato presentato questa mattina il piano di potenziamento dell'Irccs Crob, Centro di riferimento oncologico della Basilicata. Con l'investimento di 7,2 milioni il piano, approvato con delibera regionale n.831 del 15 dicembre 2023, oltre a consolidare e rafforzare il centro di Rionero in Vulture (Potenza) come riferimento clinico-assistenziale a livello regionale e punto fondamentale (hub) all'interno della rete oncologica lucana, rilancia il Crob come riferimento per la medicina meridionale e di eccellenza nella ricerca contro il cancro. All'evento di presentazione, a Rionero in Vulture, hanno preso parte il ministro della Salute Orazio Schillaci, il ministro per le Riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati, il direttore generale Agenas Domenico Mantoan e il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale Antonio Tajani. Gli oltre 7 milioni di investimento – spiega una nota – si tradurranno in occupazione, nuovi posti letto, potenziamento delle attività di ricerca. Nel dettaglio, sono previsti: più di 100 assunzioni tra professionisti a tempo pieno e ricercatori a tempo indeterminato; un incremento dei posti letto dagli attuali 87 a 104, con il raddoppio degli interventi di chirurgia oncologia – da 700 a 1.400 all'anno – e una riduzione consistente della domanda di assistenza presso strutture sanitarie fuori regione. "Ci proponiamo come hub della rete oncologica regionale in sinergia con le altre aziende sanitarie, in collaborazione con l'Arpa Basilicata e con l'Università degli Studi della regione – afferma Massimo De Fino, direttore generale dell'Irccs Crob – Inoltre, vogliamo continuare a sviluppare le sinergie con gli altri Irccs del Sud nell'Alleanza mediterranea oncologia in rete e con le università italiane con cui abbiamo già intrapreso diversi lavori scientifici. Il nostro obiettivo è l'eccellenza tecnologica, la presa in carico globale del paziente nelle fasi di prevenzione, assistenza e riabilitazione, nonché il raggiungimento di traguardi sempre più importanti nel campo della ricerca oncologica con lo scopo principale di evitare i viaggi della speranza".  Nell'ambito della rete lucana è previsto, in via esclusiva, al Crob lo svolgimento delle attività di chirurgia oncologica della mammella, addominale e toracica, riabilitazione oncologica, centro melanomi, tumori cutanei e rari. "L'Irccs Crob – dichiara Schillaci – ha tutte le caratteristiche per consolidarsi quale punto di riferimento oncologico non solo per i cittadini lucani, ma per tutta l'area del Mezzogiorno. Sono convinto che la nuova direzione generale, insieme a tutto il personale medico e sanitario, saprà dare una rinnovata linfa all'Istituto nelle attività di ricerca e produzione scientifica, nell'offerta clinico-assistenziale e nel favorire una programmazione strategica in grado di aumentarne la competitività". Per Agenas, il direttore Mantoan assicura che "l'agenzia è al fianco del ministero della Salute e delle Regioni per abbattere i tempi di attesa per l'erogazione delle prestazioni e superare le criticità che spesso costringono i cittadini a lunghe percorrenze per ricevere le cure di cui hanno bisogno. Ricordo che l'Agenas è anche Agenzia nazionale per la sanità digitale – sottolinea – e dunque siamo fortemente impegnati affinché nel più breve tempo possibile vengano adottate le migliori soluzioni di telemedicina su tutto il territorio nazionale al fine di garantire un’efficace presa in carico vicino ai luoghi di residenza dei pazienti". A tale proposito, sono da avviare anche le attività del Centro regionale di telemedicina per l'oncologia e il programma di Teleconsulto per la rete dei tumori rari e di Telepatologia, oltre all'addestramento e simulazione clinica e all'alimentazione del fascicolo sanitario elettronico.  Il piano regionale – conclude la nota – prevede anche il completamento del primo piano del Day Center, che renderà disponibili ulteriori 1.100 metri quadrati da destinare all'assistenza, con conseguente aumento del numero di posti letto di oncologia e onco-ematologia. —[email protected] (Web Info)

Tumori: Ail, nuova campagna per un futuro senza neoplasie del sangue

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(Adnkronos) – L'Ail – Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma ha affidato a Lateral Creative Hub la realizzazione di una nuova campagna di comunicazione integrata dedicata al 5×1000. A seguito della campagna dedicata ai Lasciti testamentari Ail dello scorso anno, continua la collaborazione di successo tra l'associazione e l'agenzia di branding e comunicazione. Lateral, agenzia guidata da Francesco Fallisi e Federica Bello, attraverso lo spot realizzato con la direzione creativa di Simona Angioni ha voluto raccontare la visione dell'Ail, visione ambiziosa ma non utopica: un futuro senza tumori del sangue. (Il video della campagna) L'idea creativa – spiega una nota – si è espressa attraverso un espediente narrativo che nel film diventa un elemento ricorrente, ovvero gli occhi degli operatori Ail che distolgono lo sguardo dal presente per proiettarlo in un futuro pieno di vita: una ricercatrice guarda dentro un microscopio e vede un ragazzo in montagna che beneficia dei risultati della ricerca scientifica, un medico aiuta un paziente ad alzarsi e immagina il giorno in cui lo accompagnerà dalla sua famiglia fuori dall'ospedale; un'educatrice gioca con dei bambini a nascondino tra le corsie del reparto e li vede correre in un prato.  Nella campagna stampa – si legge nella nota – questa visione si traduce in una multi-soggetto originale e poetica: qui i protagonisti sono i pazienti che riprendono possesso della loro vita, raggiungendo i propri traguardi con il camice ospedaliero, come se nella foga non avessero trovato il tempo di cambiarsi.  Ail impegnata da 55 anni nella lotta contro i tumori del sangue – ricorda la nota – è attualmente la settima associazione per numero di preferenze espresse dai contribuenti nella propria dichiarazione dei redditi, confermando la tendenza negli anni che vede sempre Ail tra le prime scelte dei cittadini. Nel 2021 circa 180mila persone hanno voluto destinare il 5×1000 ad Ail e sostenere la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma. Secondo l'ultima rendicontazione al ministero dell'Università e della Ricerca e al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, i fondi impiegati a sostegno di importanti progetti di ricerca scientifica e di servizi di cura e assistenza ai pazienti ematologici e alle loro famiglie sono stati 6.558.256 euro. "Mantenere e migliorare i risultati conseguiti finora richiede impegno costante e fondi sempre crescenti – dichiara Giuseppe Toro, presidente nazionale Ail – Il 5 per mille offre l'opportunità di assicurare un sostegno a lungo termine e dare quindi un aiuto significativo all'Ail e ai suoi 16.000 volontari che ogni giorno lottano contro i tumori del sangue".  Rita Smoljko e Daniele Scarpaleggia, rispettivamente responsabile comunicazione Ail e coordinatore del progetto, lo hanno ampiamente appoggiato e hanno contribuito alla sua finalizzazione. "Gli occhi che vengono raccontati dal regista William9 – commentano – hanno il nostro stesso sguardo, quello dei nostri colleghi, quello di tutti i collaboratori e sostenitori di Ail. Sappiamo che il nostro è un obiettivo comune e raggiungibile, per questo è importante farlo capire all'Italia intera, superando l'incredulità e il cinismo con l'impegno e la passione per tutto ciò che facciamo". La campagna video è stata prodotta da Sedici:9, mentre la campagna stampa multi-soggetto è stata realizzata da Cirasa Studio.  —[email protected] (Web Info)

Un nuovo farmaco riduce la pressione alta con 2 iniezioni l’anno

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(Adnkronos) –
Un nuovo farmaco a mRna per tenere sotto controllo la pressione alta, con due sole iniezioni l'anno. Una rivoluzione per quei pazienti che non riescono ad abbassare la pressione pur seguendo con costanza le terapie prescritte. Fino al 50%, dopo un anno, abbandona la terapia antipertensiva e così cala anche la possibilità di proteggere cuore e cervello da infarto e ictus. Il nuovo farmaco, Zilebesiran, attualmente in sperimentazione, sembra promettente, secondo lo studio Kardia-2 presentato al congresso dell'American College of Cardiology in corso ad Atlanta.  "I risultati della ricerca sono molto incoraggianti: la nuova molecola interferisce con l'Rna-messaggero bloccando nel fegato la produzione di angiotensinogeno, una proteina che è in cima alla catena dei processi organici che alla fine provocano il rialzo dei valori pressori. Riducendo la disponibilità di questa proteina nel sangue si abbassa anche la pressione", spiega Pasquale Perrone Filardi, presidente Società italiana di cardiologia e direttore della scuola di specializzazione in malattie dell'apparato cardiovascolare dell'Università Federico II di Napoli.  "L'innovativa terapia si somministra con una semplice iniezione sottocutanea simile a quella che si fa con l'insulina e la sua azione dura a lungo perché è sufficiente ripeterla a distanza di 3 o addirittura 6 mesi – sottolinea l'esperto – Con questa modalità di somministrazione, i pazienti che non riescono a seguire la terapia prescritta dal medico, non avrebbero più alibi e il trattamento sarebbe in grado di ridurre in modo significativo i valori di pressione massima senza bisogno di altre cure".  Lo studio Kardia-2, in doppio cieco e controllato con placebo, presentato al congresso dell'American College of Cardiology da Akshay S. Desai, professore associato dell'Harvard Medical School, ha valutato l'efficacia e la sicurezza di Zilebesiran in 672 pazienti, in aggiunta alle pillole giornaliere. "I pazienti arruolati, al momento della prima somministrazione avevano valori pressori, in media, di 143 mm Hg e hanno presentato una riduzione media fino a 18 mm Hg della sistolica che, in molti casi, si è mantenuta stabile fino a 6 mesi. Questi risultati aprono la strada alla rivoluzione dei farmaci biologici anche nel mondo dell'ipertensione che ne aveva più bisogno – conclude Perrone Filardi – vista l'insufficiente aderenza all'assunzione di farmaci per tutta la vita".  —[email protected] (Web Info)

Ascolti tv, replica ‘Makari’ supera ‘Show dei Record’ e vince

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(Adnkronos) – La replica di 'Makari' ha superato 'Lo Show dei Record' e si è aggiudicata gli ascolti della prima serata di ieri, domenica 7 aprile 2024. La fiction di Rai1 con Claudio Gioè ha ottenuto infatti 2.601.000 telespettatori e il 16% di share, mentre il programma di Canale 5 è stato visto da 2.159.000 telespettatori pari al 15,9%. Terzo gradino del podio per Rai3 che con 'Indovina chi viene a cena' ha registrato 1.109.000 telespettatori e il 6,3% di share. A seguire gli altri programmi della serata: su Italia 1 'Jurassic World' (969.000 telespettatori, share 6,2%); su Rai2 9-1-1 (862.000 telespettatori, share 4,5%) e a seguire '9-1-1: Lone Star' (891.000 telespettatori, share 5%); su Retequattro 'Dritto e Rovescio' (856.000 telespettatori, share 6,6%; sul Nove 'Che Tempo Che Fa – Best Of' (828.000 telespettatori, share 4,5%); su Tv8 'Il Giustiziere della Notte' (497.000 telespettatori, share 3%); su La7 'Domina' (212.000 telespettatori, share 1,7%). Nell'access prime time Rai1 dopiia Canale 5: 'Affari Tuoi' ha infatti portato a casa 5.519.000 telespettatori e il 28,6% di share, mentre 'Paperissima Sprint' s'è fermata a 2.632.000 e al 13,6%. La rete ammiraglia Rai ha vinto anche gli ascolti della fascia preserale con 'L'Eredità Weekend' che ha raccolto 3.783.000 telespettatori pari al 26,2%, mentre 'Avanti un altro! Story' su Canale 5 ha segnato il 18,2% di share con 2.496.000 telespettatori. Nel complesso la comparazione delle reti generaliste Rai più RaiNews24 nei confronti di Mediaset più TgCom24 ha visto, nell'intera giornata, la Rai al 29,9% con 2.539.000 telespettatori e Mediaset al 25,5% con 2.161.000 telespettatori. In prima serata la Rai ha registrato il 32,5% e 6.082.000 telespettatori, mentre Mediaset ha segnato il 24,3% con 4.542.000 telespettatori. Crescono gli ascolti per La7, che nel mese di marzo 2024 (1-31) raggiunge il 5,4% di share e 1,1 milioni di telespettatori medi (+13% vs 2023), salendo al quarto posto assoluto in prime time (20.30/22.30) davanti a Rai3, Rete4 e Rai2. Lo rende noto la tv del gruppo Cairo Communication. In particolare, nel mese in oggetto, La7 è risultata essere per 7 volte terza Rete dietro a Rai1 e Canale5, ed è la tv che cresce di più tra le prime sette generaliste. Nella giornata (07.00/02.00) la tv del Gruppo Cairo Communication si attesta al 3,8% di share (+8% vs 2023). Risultati importanti anche sui target pregiati dove la Rete è al secondo posto in prime time sul pubblico alto-spendente con l'11,4% (+17% vs 2023) e sui laureati con il 12,9% (+19% vs 2023), dietro solo a Rai1. Lato web, il mese si chiude con un totale 41,5 milioni di visualizzazioni dei canali La7 su Youtube (+12%) mentre sui social sono 7,2 milioni i follower dei profili di La7 e dei suoi programmi (+9%) e 3 milioni le interazioni (+128%).  —[email protected] (Web Info)

Atp Montecarlo, Nardi e Arnaldi eliminati al primo turno

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(Adnkronos) –
Luca Nardi e Matteo Arnaldi eliminati al primo turno dell'Atp Masters 1000 di Montecarlo. Dopo aver superato le qualificazioni, Nardi si arrende a Felix Auger–Aliassime, n. 36 del mondo, in due set con il punteggio di 6-2, 6-3 in un'ora e 21 minuti. Arnaldi, reduce dagli ottavi di finale a Miami, viene sconfitto dall'indiano Sumit Nagal che si impone per 5-7, 6-2, 6-4 in 2h38'. In campo scenderà oggi anche Jannik Sinner che, nel torneo di doppio, farà coppia con Lorenzo Sonego. La coppia azzurra sfiderà i belgi Sander Gille e Joran Vliegen. L'altoatesino domani, martedì 9 aprile, affronterà invece nel torneo singolare al secondo turno il vincente tra Sebastian Korda e Alejandro Davidovich Fokina. Il torneo sarà trasmesso in diretta e in esclusiva su Sky e in streaming su Now, dove tutte le partite del tabellone saranno visibili grazie a Extra Match, i canali che si affiancheranno a Sky Sport Tennis e Sky Sport Uno per dare la copertura completa agli appassionati dei campi da gioco in diretta. Per gli abbonati Sky c’è sempre la funzionalità Sky Sport Plus, accessibile attraverso il tasto verde del telecomando di Sky Q via satellite o il tasto interattività di Sky Glass, se connessi alla rete internet. L'incontro del torneo di doppio composto da Sinner e Sonego è in programma non prima delle ore 15 e sarà trasmesso su Sky Sport Tennis (203), SkyGo, NOW e Tennis Tv.  —[email protected] (Web Info)

Salerno, carabinieri morti in incidente: donna alla guida positiva ad alcool e droga

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(Adnkronos) – A quanto si apprende, è risultata positiva ad alcol e droga la donna di 31 anni che era alla guida del suv Range Rover che sabato sera si è scontrato con un'auto di servizio dei carabinieri a Campagna, in provincia di Salerno. Nell'impatto sono morti i carabinieri Francesco Pastore e Francesco Ferraro, 25 e 27 anni, di origini pugliesi e in servizio alla stazione di Campagna, mentre un altro carabiniere, la 31enne alla guida, una passeggera che era con lei e un 75enne a bordo di una terza auto sono rimasti feriti. A carico della donna sono emersi anche diversi precedenti. Sull'incidente ha aperto un'inchiesta la procura di Salerno con l'ipotesi di reato di omicidio stradale. —[email protected] (Web Info)

Morbillo, Bassetti: “E’ partita l’epidemia, il peggio deve arrivare”

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(Adnkronos) – "E' partita l'epidemia" di morbillo e "il peggio deve arrivare". A lanciare l'allarme con l'Adnkronos Salute è il primario di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, che commenta i dati pubblicati oggi dall'Iss. Nei primi 3 mesi del 2024 sono stati 213 i casi di morbillo in Italia, l'85% dei quali confermati (181). Trentaquattro infezioni sono state notificate a gennaio, 93 a febbraio e 86 a marzo. Quasi 9 contagiati su 10 (88,2%) non erano vaccinati, indica l'Istituto superiore di sanità nell'ultimo bollettino curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale su morbillo e rosolia. Sul totale dei casi di morbillo registrati dal primo gennaio al 31 marzo, 18 (8,4%) sono importati. Il 68% dei contagi (146 su 213) è stato segnalato da tre regioni (Lazio, che riporta l'incidenza più alta; Sicilia; Toscana). L'età mediana degli infettati è pari a 31 anni, ma l'incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni; 11 contagiati avevano meno di un anno di età. In 20 casi la trasmissione è avvenuta in ospedale e sono stati segnalati 11 casi tra operatori sanitari. Cinquantasei casi (26,3%) hanno riportato almeno una complicanza, inclusi 23 casi di polmonite e un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. Nello stesso periodo, non sono stati segnalati casi di rosolia.  I dati "confermano che purtroppo in questo 2024 è partita un'epidemia: abbiamo numeri significativi, 213 casi in 3 mesi, rispetto al 2023 con pochi casi. E' solo l'inizio, il peggio deve arrivare e temo che sarà a cavallo dell'estate. La popolazione colpita è non vaccinata o con una sola dose, tra 15 e 40 anni, una fascia già messa in evidenza dal report dell'Ecdc che aveva registrato 30mila casi nel 2023. Mi colpisce che nessuno si preoccupi per le complicazioni: non è una malattia tranquilla e gestibile, se la prendi in età adulta può essere grave e dare complicazioni", afferma Bassetti che sottolinea: "La vaccinazione è lo strumento di protezione che il Servizio sanitario nazionale deve mettere in campo. Non è più iniziativa del singolo, ma serve l'intervento dello Stato che deve tutelarsi con le vaccinazioni".   **Morbillo: Pregliasco, 'servono campagne vaccinali con chiamata attiva'** 'Recuperare seconde dosi mancate e proteggere soggetti a rischio come insegnanti e operatori sanitari' Il ritorno del morbillo in Italia, con 86 casi segnalati solo a marzo (aumentati del 150% rispetto ai 34 di gennaio) per un totale di 213 da inizio 2024, "non vede altra opzione se non la vaccinazione". Per Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano, c'è "la necessità di promuovere campagne per ripristinare la protezione vaccinale. Serve informazione – spiega all'Adnkronos Salute commentando l'ultimo bollettino diffuso dall'Istituto superiore di sanità – e serve un impegno proattivo da parte dei Dipartimenti di prevenzione", una 'chiamata' alla vaccinazione per le categorie a più alto rischio di contagio. Oltre a proteggere i non vaccinati, secondo l'esperto occorre "recuperare le seconde dosi mancate per quanto riguarda i giovani", mentre "fra gli adulti bisogna puntare ai soggetti più esposti, come insegnanti e operatori sanitari". "Sicuramente vediamo una situazione legata al calo della copertura vaccinale", sottolinea Pregliasco. "Essendo il morbillo una malattia con un indice di trasmissibilità R0 molto alto (ogni caso ne può generare 13-15), e avvenendo il contagio attraverso il respiro, l'unica strategia – insiste il medico – è la vaccinazione". Il ritorno del morbillo in Italia, con 86 casi segnalati solo a marzo (aumentati del 150% rispetto ai 34 di gennaio) per un totale di 213 da inizio 2024, "non vede altra opzione se non la vaccinazione". Per Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano, c'è "la necessità di promuovere campagne per ripristinare la protezione vaccinale. Serve informazione – spiega all'Adnkronos Salute commentando l'ultimo bollettino diffuso dall'Istituto superiore di sanità – e serve un impegno proattivo da parte dei Dipartimenti di prevenzione", una 'chiamata' alla vaccinazione per le categorie a più alto rischio di contagio. Oltre a proteggere i non vaccinati, secondo l'esperto occorre "recuperare le seconde dosi mancate per quanto riguarda i giovani", mentre "fra gli adulti bisogna puntare ai soggetti più esposti, come insegnanti e operatori sanitari". "Sicuramente vediamo una situazione legata al calo della copertura vaccinale", sottolinea Pregliasco. "Essendo il morbillo una malattia con un indice di trasmissibilità R0 molto alto (ogni caso ne può generare 13-15), e avvenendo il contagio attraverso il respiro, l'unica strategia – insiste il medico – è la vaccinazione". "C'è una classe di età 0-4 anni in cui è chiaro un picco di incidenza del morbillo nei primi tre mesi del 2024. Mi chiedo come possa esserci visto che dal 2017 c'è l'obbligo vaccinale. Una ipotesi è che non siano tutti bambini italiani, ovvero l'informazione sulle vaccinazioni potrebbe non aver raggiunto alcune etnie. E forse su questo punto dovremmo interrogarci e agire di conseguenza migliorando la comunicazione. Preoccupa il fatto che il trend dei casi di morbillo dei primi tre mesi 2024 sia in aumento e questo non ci lascia tranquilli per i prossimi mesi", afferma dal canto suo con l'Adnkronos Salute l'epidemiologo Massimo Ciccozzi. —[email protected] (Web Info)

Pene e dimensioni medie, classifica: quali sono i Paesi più dotati

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(Adnkronos) – A chi piacciono le classifiche, e i centimetri, non sarà sfuggita quella sulla lunghezza dell'organo sessuale maschile. A pubblicarla è il 'Daily Mail' e non mancano le sorprese: in testa c'è l'Ecuardor con 17,6 centimetri; seguono il Cameron con 16,6 e la Bolivia con 16. L'Italia? E' 19esima con 15,3 centimetri, ben sopra gli Usa e il Regno Unito, rispettivamente al 60esimo e al 68esimo posto con 13,5 e 13,1 centimetri. Il primo Paese Ue è l'Olanda, nona, con 15,5 centimetri, poi arrivano i cugini 'francesi', 11esimi con 15,5 centimetri. Gli ultimi? I poveri cambogiani con 10 centimetri.  Per realizzare la mappa delle lunghezze, l team "ha estratto i dati sulla dimensione media del pene di quasi 90 Paesi e le misurazioni sono state verificate in modo indipendente", precisa il quotidiano inglese.  —[email protected] (Web Info)

Salute: cistite per 1 donna su 4, test gratis in 1.500 farmacie

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(Adnkronos) – La cistite è una comune infiammazione della vescica che colpisce prevalentemente le donne (1 su 4 ha una ricorrenza di cistite entro sei mesi dal primo episodio), con più della metà della popolazione femminile che sperimenta almeno un episodio di cistite nella propria vita. Il più delle volte è un disturbo di origine batterica, che dà origine a sintomi fastidiosi, tra cui dolore o bruciore durante la minzione, continua necessità di svuotare la vescica, dolore sovrapubico e talvolta perdita di sangue nelle urine. Per questo motivo, in occasione della nona edizione della Giornata nazionale della salute della donna, che si terrà il 22 aprile, Prodeco Pharma, azienda italiana che opera a livello internazionale nel campo della medicina naturale, conferma il proprio impegno a favore del benessere e della salute femminile attraverso una serie di iniziative dedicate. Con il progetto "Amica delle Donne", lanciato nel 2021 in collaborazione con Fondazione Onda Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, Prodeco Pharma si propone di promuovere il benessere psicofisico femminile, avvicinando sempre più donne alla prevenzione e a uno stile di vita sano. Questa iniziativa – riferisce una nota – si integra nel quadro strategico dell’azienda in materia di sostenibilità, che si impegna a favorire la salute delle persone e a divulgare un approccio olistico e naturale al benessere, in linea con l’obiettivo di Sviluppo sostenibile 3 dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite. Attraverso un ampio network di farmacie, parafarmacie ed erboristerie in tutta Italia e un portale web dedicato – dettaglia la nota – l’iniziativa offre servizi di consulenza specializzata, piani alimentari studiati per le diverse aree terapeutiche, eventi formativi e consigli per scegliere la soluzione fitoterapica più adatta alle esigenze di ognuna, ponendosi come punto di riferimento al fianco delle donne nelle diverse fasi della vita. Dal 15 al 30 aprile, nell’ambito della Campagna “Agenda in rosa per la prevenzione donna”, più di 1.500 farmacie, parafarmacie ed erboristerie del network “Amica delle Donne” su tutto il territorio nazionale attiveranno un servizio dedicato alla prevenzione della salute ginecologica femminile e della cistite. Verrà distribuito, fino ad esaurimento scorte, il test gratuito “Urinary Tract Infection”, che consente di monitorare eventuali infezioni del tratto urinario, e i farmacisti offriranno consulenze e piani guida alimentari studiati specificamente per i disturbi della cistite. “Le cistiti e le infezioni delle vie urinarie spesso ricorrono a causa di abitudini alimentari e comportamentali errate o all’uso improprio di antibiotici – afferma Giovanna Rossi, ginecologa e presidente del Centro per la Salute della donna Agorà di Bologna – i dati mostrano che una donna su quattro ha una ricorrenza di cistite entro sei mesi dal primo episodio e il 30% delle donne con cistite acuta sviluppa una forma ricorrente con più di tre episodi all'anno. Numeri importanti che fanno capire quanto sia fondamentale intervenire in prevenzione, educando a stili di vita corretti. Anche i rimedi di origine naturale possono offrire un supporto prezioso, con effetti emollienti e lenitivi che contribuiscono a ristabilire l’equilibrio microbico dell’organismo”. L’impegno di Prodeco Pharma a favore della salute delle donne – si legge nella nota – prosegue anche con il sostegno a Fondazione Onda durante l’H-Week, dal 18 al 24 aprile, durante la quale oltre 350 Ospedali Bollini Rosa offriranno gratuitamente servizi clinici, diagnostici e informativi nelle principali aree terapeutiche, all’insegna della prevenzione e della cura al femminile.  “In Prodeco Pharma abbiamo a cuore il benessere delle donne in tutte le fasi della vita, dalla pubertà alla menopausa, alla gravidanza. Attraverso le nostre iniziative vogliamo accrescere la sensibilizzazione verso le problematiche femminili e fornire un sostegno concreto – sottolinea Giovanni Catania, vicedirettore generale di Prodeco Pharma – Tutte le nostre partnership sono guidate da un allineamento valoriale, una forte attenzione all’etica dei processi e alla sostenibilità, come parte integrante della nostra strategia Esg. Ne è un esempio il nostro network Amica delle Donne attraverso cui lanceremo durante l’anno diverse iniziative gratuite, come lo screening sulla cistite di aprile, l’analisi della circolazione venosa delle gambe da maggio a luglio e alcune giornate di checkup per il monitoraggio di una serie di parametri importanti per la salute della donna, come l’indice di massa corporea, il livello di idratazione e la qualità posturale con il coinvolgimento di un biologo nutrizionista”. Per avere maggiori informazioni sull’iniziativa e il network di farmacie, parafarmacie ed erboristerie aderenti al progetto: https://www.amicadelledonne.it/il-progetto-amica-delle-donne/. —[email protected] (Web Info)

Vaticano: “Teoria gender pericolosissima, maternità surrogata sia proibita a livello universale”

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(Adnkronos) – Resta negativo il giudizio del Vaticano sul cambio di sesso e ferma la condanna per altre pratiche come la maternità surrogata, il suicidio assistito e l'aborto. Lo mette nero su bianco il documento del Dicastero per la Dottrina della Fede 'Dignitas infinita' presieduto dal cardinale Victor Fernandez che ha ottenuto l'ok del Papa, reso noto oggi in Vaticano che presenta anche alcune aperture. Documento che è il frutto di cinque anni di lavoro e include il magistero papale dell’ultimo decennio: dalla guerra alla povertà, dalla violenza sui migranti a quella sulle donne, dall’aborto alla maternità surrogata all’eutanasia, dalla teoria del gender alla violenza digitale.  
Cambio di sesso – "Di norma, rischia di minacciare la dignità unica che la persona ha ricevuto fin dal momento del concepimento" anche se "questo non significa escludere la possibilità che una persona affetta da anomalie dei genitali già evidenti alla nascita o che si sviluppino successivamente, possa scegliere di ricevere assistenza medica allo scopo di risolvere tali anomalie – si legge – In questo caso, l’intervento non configurerebbe un cambio di sesso nel senso qui inteso".  L'articolata dichiarazione presenta, nel dettaglio, l’elenco di “alcune gravi violazioni della dignità umana: tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, l’aborto, l’eutanasia e lo stesso suicidio volontario"; ma anche "tutto ciò che viola l’integrità della persona umana, come le mutilazioni, le torture inflitte al corpo e alla mente, le costrizioni psicologiche". E "tutto ciò che offende la dignità umana, come le condizioni di vita subumana, le incarcerazioni arbitrarie, le deportazioni, la schiavitù, la prostituzione, il mercato delle donne e dei giovani, o ancora le ignominiose condizioni di lavoro, con le quali i lavoratori sono trattati come semplici strumenti di guadagno, e non come persone libere e responsabili". Viene citata la pena di morte che "viola la dignità inalienabile di ogni persona umana al di là di ogni circostanza". 
Maternità surrogata – "La Chiesa – osserva il documento dell'ex Sant'Uffizio – prende posizione contro la pratica della maternità surrogata, attraverso la quale il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto" e auspica "un impegno della Comunità internazionale per proibirla a livello universale". "A questo proposito, le parole di papa Francesco sono di una chiarezza unica: 'la via della pace esige il rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio. Al riguardo, ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio' si legge – La pratica della maternità surrogata viola, innanzitutto, la dignità del bambino. Ogni bambino, infatti, dal momento del concepimento, della nascita e poi nella crescita come ragazzo o ragazza, diventando adulto, possiede infatti una dignità intangibile che si esprime chiaramente, benché in modo singolare e differenziato, in ogni fase della sua vita. Il bambino ha perciò il diritto, in virtù della sua inalienabile dignità, di avere un’origine pienamente umana e non artificialmente indotta, e di ricevere il dono di una vita che manifesti, nello stesso tempo, la dignità di chi dona e di chi riceve. Il riconoscimento della dignità della persona umana comporta, inoltre, anche quello della dignità dell’unione coniugale e della procreazione umana in tutte le loro dimensioni". "In questa direzione, – sottolinea il documento vaticano – il legittimo desiderio di avere un figlio non può essere trasformato in un “diritto al figlio” che non rispetta la dignità del figlio stesso come destinatario del dono gratuito della vita. La pratica della maternità surrogata viola, nel medesimo tempo, la dignità della donna stessa che ad essa è costretta o decide liberamente di assoggettarvisi. Con tale pratica, la donna si distacca del figlio che cresce in lei e diventa un semplice mezzo asservito al guadagno o al desiderio arbitrario di altri. Questo contrasta in ogni modo con la dignità fondamentale di ogni essere umano e il suo diritto di venire sempre riconosciuto per se stesso e mai come strumento per altro". 
Teoria del gender – Il documento, dopo aver ribadito che nei confronti delle persone omosessuali va evitato "ogni marchio di ingiusta discriminazione e particolarmente ogni forma di aggressione e violenza", denunciando "come contrario alla dignità umana" il fatto che in alcuni luoghi persone "vengano incarcerate, torturate e perfino private del bene della vita unicamente per il proprio orientamento sessuale", ribadisce le critiche alla teoria del gender, "che è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali". La Chiesa ricorda che la "vita umana, in tutte le sue componenti, fisiche e spirituali, è un dono di Dio, che va accolto con gratitudine e posto a servizio del bene. Voler disporre di sé, così come prescrive la teoria del gender… non significa altro che cedere all’antichissima tentazione dell’essere umano che si fa Dio". La teoria del gender "vuole negare la più grande possibile tra le differenze esistenti tra gli esseri viventi: quella sessuale". Pertanto sono "da respingere tutti quei tentativi che oscurano il riferimento all’ineliminabile differenza sessuale fra uomo e donna" .  Violenze contro le donne – "Le violenze contro le donne sono uno scandalo globale, che viene sempre di più riconosciuto". Nell’elenco “non esaustivo”, come rileva lo stesso prefetto del dicastero, il card. Victor Manuel Fernandez, viene segnalato, tra le violazioni della dignità umana, accanto all’aborto, all’eutanasia e alla maternità surrogata compaiono la guerra, il dramma della povertà e dei migranti, la tratta delle persone. "Questa dichiarazione – osserva nell'introduzione Fernandez – non ha la pretesa di esaurire un argomento così ricco e decisivo ma intende fornire alcuni elementi di riflessione che aiuteranno a tenerlo presente nel complesso momento storico in cui viviamo, affinché in mezzo a tante preoccupazioni e ansie non perdiamo la strada e non ci esponiamo a più laceranti e profonde ferite". 
Violenza contro le donne – "Se nelle parole si riconosce l’uguale dignità della donna, in alcuni Paesi le diseguaglianze tra donne e uomini sono gravissime ed anche nei Paesi maggiormente sviluppati e democratici la realtà sociale concreta testimonia il fatto che spesso non si riconosce alle donne la stessa dignità degli uomini. In nome del rispetto della persona non possiamo altresì non denunciare la diffusa cultura edonistica e mercantile che promuove il sistematico sfruttamento della sessualità, inducendo anche ragazze in giovanissima età a cadere nei circuiti della corruzione e a prestarsi alla mercificazione del loro corpo". Tra le forme di violenza esercitate sulle donne, come non citare la costrizione all’aborto, che colpisce sia la madre che il figlio, così spesso per soddisfare l’egoismo dei maschi? E come non citare pure la pratica della poligamia la quale – come ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica – è contraria alla pari dignità delle donne e degli uomini ed è altresì contraria "all’amore coniugale che è unico ed esclusivo"? In questo orizzonte di violenza contro le donne, non si condannerà mai a sufficienza il fenomeno del femminicidio. Su questo fronte l’impegno dell’intera comunità internazionale deve essere compatto e concreto, come ha ribadito Papa Francesco". 
Aborto e suicidio assistito – Netta, nel documento, la condanna: "Fra tutti i delitti che l’uomo può compiere contro la vita, l’aborto procurato presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente grave e deprecabile" e si ricorda che la "difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano". Nell’elenco sono poi citati eutanasia e suicidio assistito, confusamente definiti da alcune leggi "morte degna", ricordando che la "sofferenza non fa perdere al malato quella dignità che gli è propria in modo intrinseco e inalienabile". Si parla quindi dell’importanza delle cure palliative e dell’evitare "ogni accanimento terapeutico o intervento sproporzionato", ribadendo che "la vita è un diritto, non la morte, la quale va accolta, non somministrata". Tra le gravi violazioni della dignità umana trova anche spazio lo “scarto” delle persone diversamente abili. 
Povertà e guerra – ll documento parla del dramma povertà, "una delle più grandi ingiustizie del mondo contemporaneo» . Poi c’è la guerra, "tragedia che nega la dignità umana ed è sempre una sconfitta dell’umanità" al punto che "oggi è molto difficile sostenere i criteri razionali maturati in altri secoli per parlare di una possibile 'guerra giusta'". 
Migranti – La dichiarazione dell'ex Sant'Uffizio parla anche del “travaglio dei migranti, la cui vita è messa a rischio perché non hanno più i mezzi per creare una famiglia, per lavorare o per nutrirsi". Il documento si sofferma poi sulla “tratta delle persone”, che sta assumendo "dimensioni tragiche" e viene definita "un’attività ignobile, una vergogna per le nostre società che si dicono civilizzate" invitando "sfruttatori e clienti" a fare esame di coscienza. Nel documento si invita a lottare contro fenomeni quali il commercio di organi e tessuti umani, sfruttamento sessuale di bambini e bambine, lavoro schiavizzato, compresa la prostituzione, traffico di droghe e di armi, terrorismo e crimine internazionale organizzato". 
Abusi sessuali – Si cita "l’abuso sessuale”, che lascia "profonde cicatrici nel cuore di chi lo subisce: si tratta di sofferenze che possono durare tutta la vita e a cui nessun pentimento può porre rimedio". 
Violenza digitale – La dichiarazione dell'ex S.Uffizio cita le "nuove forme di violenza si diffondono attraverso i social media, ad esempio il cyberbullismo e la diffusione della pornografia e di sfruttamento delle persone a scopo sessuale o tramite il gioco d’azzardo" sul web. —[email protected] (Web Info)