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Benzina, prezzo ai massimi da 6 mesi. Sale anche diesel

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(Adnkronos) – Tornano subito a salire le quotazioni dei prodotti raffinati, mentre il Brent si assesta poco sotto i 90 dollari. Nuovo giro di rialzi per benzina e gasolio nel fine settimana sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi. Salgono con forza le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa: la verde in self service (media nazionale) torna sopra quota 1,9 euro/litro per la prima volta dal 19 ottobre, segnale non incoraggiante, in vista della driving season Usa. Sale anche il diesel, a 1,81 euro/litro. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, sabato Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati della benzina e del gasolio. Stessa mossa per Tamoil, mentre per Q8 registriamo un rialzo di un centesimo al litro sulla benzina. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,908 euro/litro (+11 millesimi, compagnie 1,915, pompe bianche 1,893), diesel self service a 1,809 euro/litro (+8, compagnie 1,816, pompe bianche 1,794). Benzina servito a 2,046 euro/litro (+11, compagnie 2,089, pompe bianche 1,957), diesel servito a 1,949 euro/litro (+8, compagnie 1,993, pompe bianche 1,859). Gpl servito a 0,715 euro/litro (invariato, compagnie 0,724, pompe bianche 0,705), metano servito a 1,325 euro/kg (-2, compagnie 1,343, pompe bianche 1,309), Gnl 1,152 euro/kg (-2, compagnie 1,148 euro/kg, pompe bianche 1,155 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,985 euro/litro (servito 2,245), gasolio self service 1,905 euro/litro (servito 2,172), Gpl 0,850 euro/litro, metano 1,473 euro/kg, Gnl 1,176 euro/kg. —[email protected] (Web Info)

Meteo, anticiclone in ritirata: da martedì break di temporali con grandine

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(Adnkronos) – Ultimo giorno, il più caldo, dell’anticiclone Narciso dopo di che sull'Italia arriverà un intenso break temporalesco con temporali, possibili grandinate e forti colpi di vento a partire dal Nord. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it comunica che la giornata odierna risulterà la più calda di questo periodo in cui l’anticiclone Narciso ha riportato una totale stabilità atmosferica e un clima molto mite, anzi, a tratti pure caldo. La giornata trascorrerà con un cielo molto più nuvoloso al Nord dove il tempo peggiorerà verso sera e in nottata a partire dalle Alpi occidentali. Le temperature massime potranno toccare i 30-31°C sulle vallate alpine e sulle Isole Maggiori e fino a 25-26°C su molte città italiane. 
Da martedì le cose cambieranno radicalmente. Una perturbazione atlantica, pilotata da un vortice ciclonico in formazione sul Mar Ligure, impatterà sulle regioni settentrionali provocando un graduale peggioramento del tempo a partire da Val d’Aosta e Piemonte dove sono attese le prime precipitazioni. Il resto del Nord rimarrà in attesa, così come la Toscana. Mercoledì la perturbazione interesserà con maggior intensità il Nord con temporali, possibili grandinate e forti colpi di vento che colpiranno fortemente soprattutto la Lombardia, anche Milano, ma in genere molte zone della Pianura Padana. Le precipitazioni interesseranno anche l’Emilia, le Dolomiti e il Veneto occidentale (soprattutto la zona del Garda). Nubi in aumento sul resto d’Italia, ma senza particolari fenomeni se non qualcuno in Toscana e in Sardegna. Molto rapidamente il vortice dal Mar Ligure scenderà verso la Sardegna e quindi il nord Africa perdendo anche di energia, pertanto già da giovedì 11 il tempo tornerà a migliorare. Arriverà nuovamente un campo di alta pressione piuttosto caldo e così oltre al bel tempo prevalente, da venerdì le temperature saranno destinate ad alzarsi sensibilmente su tutte le regioni con valori massimi nuovamente sopra la media del periodo. Si prospetta quindi un altro weekend (quello del 13 e 14 aprile) molto soleggiato e decisamente più caldo di questo appena passato. 
NEL DETTAGLIO
 
Lunedì 8. Al nord: nubi irregolari, in nottata peggiora sulle Alpi occidentali. Al centro: clima caldo e tempo soleggiato. Al sud: tutto sole e caldo. 
Martedì 9. Al nord: via via più piovoso e temporalesco al Nordovest. Al centro: nubi irregolari, calo termico. Al sud: tempo stabile. 
Mercoledì 10. Al nord: maltempo diffuso su Nordovest, Emilia e Veneto occidentale. Al centro: qualche precipitazione in Toscana, Lazio, Umbria e Sardegna. Al sud: nubi irregolari. 
Tendenza: da giovedì nuova rimonta dell’alta pressione, nuova ondata di caldo. —[email protected] (Web Info)

Eclissi solare, oggi l’evento astronomico dell’anno: tutto quello che c’è da sapere

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(Adnkronos) – Eclissi solare totale oggi 8 aprile 2024. A poter ammirare l’evento astronomico più atteso dell’anno saranno tutti i cittadini del Nord America. L’evento sarà infatti visibile a milioni di persone tra Messico, Stati Uniti e Canada che vivono lungo il 'percorso della totalità', ossia la fascia dove la Luna sembrerà coprire completamente il sole rivelando l'atmosfera esterna della stella, chiamata corona. Secondo la Nasa, coloro che si trovano lungo la linea centrale del percorso vedranno un'eclissi che durerà tra 3 minuti e mezzo e i 4 minuti . La prossima eclissi solare totale non sarà nuovamente visibile negli Stati Uniti contigui fino all'agosto del 2044, mentre sono passati quasi sette anni dalla "Grande Eclissi Americana" del 2017, che anche allora fece mobilitare milioni di persone. Ecco tutto ciò che devi sapere sull'imminente eclissi  Un'eclissi solare totale si verifica quando la Luna passa tra la Terra e il sole, bloccandone completamente la luce. Quelli all’interno del percorso della totalità vedranno un’eclissi solare totale. Le persone al di fuori potranno vedere un'eclissi solare parziale, in cui la Luna copre solo una parte del sole. Durante un'eclissi solare totale, il cielo si oscurerà come all'alba o al tramonto, e ci sono diverse fasi. La luna non appare all'improvviso tra la Terra e il sole: l'evento inizia con un'eclissi parziale in cui sembra che la luna stia “mordendo” il sole, facendolo assomigliare a una mezzaluna. Secondo la Nasa, a seconda della posizione, l'eclissi parziale può durare tra 70 e 80 minuti. Quando la luna inizia a passare davanti al sole, i raggi della stella risplenderanno creando piccoli brillamenti luminosi, simili a perle di luce attorno alla luna, in un fenomeno chiamato i grani di Baily. Man mano che la totalità si avvicina, i grani di Baily scompariranno rapidamente finché non rimarrà un unico punto di luce, simile a uno scintillante anello di diamanti gigante. L'anello di diamanti scomparirà quando arriverà la totalità e non ci sarà più alcun segno di luce solare diretta. Stelle luminose o pianeti come Venere possono brillare nel cielo buio e la temperatura dell'aria diminuirà man mano che il sole scompare.   L’eclissi solare totale sarà visibile in alcune parti del Messico, Canada e più di 10 stati degli Stati Uniti, mentre un’eclissi solare parziale a forma di mezzaluna dovrebbe apparire in 49 stati, tempo permettendo. L'eclissi apparirà prima sull'Oceano Pacifico meridionale e inizierà il suo viaggio attraverso il Nord America. La costa del Pacifico del Messico è il primo punto di totalità del percorso, previsto alle 11:07 ora locale. Il percorso proseguirà attraverso Texas, Oklahoma, Arkansas, Missouri, Illinois, Kentucky, Indiana, Ohio, Pennsylvania, New York, Vermont, New Hampshire e Maine. Quindi, attraverserà il Canada nell'Ontario meridionale, il Quebec, il Nuovo Brunswick, l'Isola del Principe Edoardo e la Nuova Scozia, per terminare sulla costa atlantica di Terranova alle 17:16.   Secondo la Nasa, l'unico momento in cui è sicuro vedere il sole senza protezione per gli occhi è durante la "totalità" di un'eclissi solare totale, o nei brevi momenti in cui la luna blocca completamente la luce del sole e non è visibile la luce solare. Altrimenti è necessario indiossare occhiali per eclissi certificati ISO 12312-2 o utilizzare un visore solare portatile prima e dopo la totalità e in ogni momento durante un'eclissi parziale. Si può inoltre osservare il sole con un telescopio, un binocolo o una macchina fotografica che abbia uno speciale filtro solare sulla parte anteriore, che agisce allo stesso modo degli occhiali da eclissi. Gli occhiali da sole non funzioneranno al posto degli occhiali da eclissi o dei visori solari, che sono 100.000 volte più scuri e rispettano uno standard di sicurezza internazionale.  Le eclissi offrono agli scienziati l'opportunità di studiare il sole e il modo in cui interagisce con la Terra in modi unici, e la Nasa ha selezionato diversi progetti da finanziare durante l'eclissi solare totale. "Gli scienziati utilizzano da tempo le eclissi solari per fare scoperte scientifiche", ha affermato Kelly Korreck, scienziata del programma della Nasa, in una nota. “Ci hanno aiutato a effettuare la prima rilevazione dell’elio, ci hanno fornito prove per la teoria della relatività generale e ci hanno permesso di comprendere meglio l’influenza del Sole sull’atmosfera superiore della Terra”. Un progetto si affiderà agli aerei di ricerca ad alta quota della NASA per scattare immagini dell'eclissi da 50.000 piedi (15.240 metri) sopra la superficie terrestre per catturare dettagli mai visti prima nella corona solare. I radioamatori proveranno un esperimento per vedere come questi fenomeni cambiano il modo in cui viaggiano le onde radio Durante l'eclissi del 2024, il Sole sarà inoltre prossimo al massimo solare e gli scienziati sono ansiosi di catturare questo picco di attività attraverso una serie di osservazioni che possono verificarsi solo durante le eclissi. Le emissioni filanti saranno probabilmente visibili in tutta la corona, si avranno maggiori possibilità di vedere le protuberanze, che appaiono come riccioli o anelli rosa luminosi che escono dalla stella, e potrebbe esserci anche la possibilità di vedere un'espulsione di massa coronale, ossia una grande eruzione di materiale solare.  Sebbene invisibile dall'Italia, l'eclissi totale di sole, potrà essere seguita in diretta streaming oppure sui canali che copriranno l'evento. RaiNews24, ad esempio, andrà in onda dalle 20.30 alle 21 sul canale All-News con uno speciale sull'evento astronomico dell'anno condotto in studio da Marco Dedola con il supporto dell’esperta dell'Istituto Nazionale di Astrofisica Mariarita Murabito.  L'inviato Andrea Bettini sarà in collegamento da Dallas, in Texas, dove la Luna oscurerà completamente il disco solare alle 20.40 italiane. Per quasi quattro minuti la metropoli americana piomberà nelle tenebre in pieno giorno, uno degli spettacoli naturali più affascinanti in assoluto. In Texas per l'occasione sono attesi milioni di turisti da tutto il mondo. L'eclissi totale di Sole negli Stati Uniti sarà seguita anche dal portale di informazione della Rai www.rainews.it, che proporrà una ricca serie di contenuti esclusivi.   —internazionale/[email protected] (Web Info)

Gaza, Israele e Hamas frenano su accordo: “Nessun progresso nei negoziati”

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Israele e Hamas gelano l'ottimismo arrivato dall'Egitto, secondo cui ci sarebbero progressi nei negoziati al Cairo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Secondo quanto riferito dalla tv al Qahera, che ha citato una fonte egiziana, ci sarebbe un accordo sui tutti i principali punti dell'intesa. Ma sia Tel Aviv che fonti palestinesi hanno minimizzato le aspettative.  "Non vediamo ancora nessun accordo all'orizzonte – ha detto una fonte israeliana a Ynet – La distanza tra le parti è ancora grande". Citate dalla tv libanese al Mayadeen, vicini agli Hezbollah, le fonti palestinesi hanno invece lamentato "l'ostinazione" di Israele, affermando che "al momento non ci sono progressi". La delegazione israeliana al Cairo non avrebbe risposto a nessuna delle richieste poste da Hamas e questo avrebbe bloccato qualunque progresso nelle trattative, ha dichiarato all'emittente al-Jazeera una fonte autorevole di Hamas. Intanto i negoziatori di Hamas hanno lasciato la capitale egiziana per consultarsi con i leader del gruppo. Hamas sta chiedendo un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza, la possibilità che i palestinesi possano rientrare nelle loro case nel nord dell'enclave palestinese e il ritiro completo delle forze di difesa israeliane, così come uno scambio tra detenuti palestinesi e ostaggi oltre alla distribuzione di cibo per la popolazione.  
Israele si è intanto ritirato dal sud della Striscia di Gaza e i soldati hanno lascito Khan Yunis. L'operazione militare però non è finita e l'attacco a Rafah, dove sono concentrati circa 1,4 milioni di civile, rimane nei piani delle forze di difesa (Idf). "La guerra a Gaza continua, siamo lontani dallo stop", dice il generale Herzi Halevi, capo dello stato maggiore, definendo la situazione sul campo e completando il quadro delineato dalle parole del premier Benjamin Netanyahu – "Israele è ad un passo dalla vittoria" – e del ministro della Difesa, Yoav Gallant.  Secondo il ministro per la Sicurezza nazionale di Israele Itamar Ben-Gvir Netanyahu perderebbe il suo incarico come primo ministro di Israele se ponesse fine alla guerra contro Hamas senza portare avanti l'operazione militare a Rafah. ''Se il primo ministro decidesse di porre fine alla guerra senza un attacco esteso a Rafah per sconfiggere Hamas, non avrà il mandato per continuare a servire come primo ministro'', ha scritto su X.  E' salito ad almeno 33.207 il numero dei palestinesi uccisi e a 75.933 quello dei feriti da quando, lo scorso 7 ottobre, è iniziata la rappresaglia israeliana sulla Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità di Hamas, aggiungendo che altri settemila corpi potrebbero essere sotto le macerie.  Tre persone sono state uccise in un raid aereo israeliano condotto nel sud del Libano. Lo riferiscono due fonti della sicurezza citate dall'emittente al-Arabiya, secondo le quali tra i tre morti si conta anche un comandante sul campo della forza di elite Radwan di Hezbollah. Il raid aereo ha colpito il villaggio di Al Sultanya. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato l'uccisione di Ali Ahmed Hassin, aggiungendo che si tratta di un comandante di brigata. Il miliziano è accusato di aver organizzato diversi attacchi con razzi, missili e droni contro la zona Ramim Ridge, nel nord di Israele al confine con il Libano. ''Come parte del suo ruolo, era responsabile della pianificazione e dell’esecuzione di attacchi terroristici nell’area di Ramim Ridge contro il fronte interno israeliano'', si legge in una nota delle Idf.  Una donna palestinese ha cercato di accoltellare alcuni soldati israeliani a un posto di blocco in Cisgiordania, ma l'attacco è stato sventato. Lo riferisce il Times of Israel spiegando che la donna è arrivata a piedi al checkpoint di Tayasir, vicino all'omonima città della Cisgiordania, e "dopo aver rifiutato di identificarsi, ha cercato di pugnalare i soldati dell'Idf che erano sul posto", hanno riferito i militari. Nessun soldato è rimasto ferito nella tentata aggressione, mentre la donna è stata colpita dal fuoco dei militari ed è morta. La Mezzaluna Rossa palestinese ha riferito su 'X' che a una sua ambulanza è stato impedito di raggiungere la zona e prestare soccorso alla vittima. Intanto 23 palestinesi sono stati arrestati dalle Forze di difesa israeliane (Idf) in quelli che l'agenzia di stampa Wafa ha descritto come ''vasti raid'' nelle prime ore di questa mattina in Cisgiordania. I militari israeliani hanno operato in particolare a Hebron e Tulkarem dove, afferma la Wafa, hanno utilizzato bulldozer per demolire case.      —internazionale/[email protected] (Web Info)

Gaza, Israele si ritira da Khan Yunis: “Guerra non è finita”

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Israele si ritira dal sud della Striscia di Gaza, i soldati lasciano Khan Yunis. L'operazione militare però non è finita e l'attacco a Rafah, dove sono concentrati circa 1,4 milioni di civile, rimane nei piani delle forze di difesa (Idf). "La guerra a Gaza continua, siamo lontani dallo stop", dice il generale Herzi Halevi, capo dello stato maggiore, definendo la situazione sul campo e completando il quadro delineato dalle parole del premier Benjamin Netanyahu – "Israele è ad un passo dalla vittoria" – e del ministro della Difesa, Yoav Gallant. 
Tra sabato 6 e domenica 7 aprile, Israele ha ritirato tutte le truppe di terra dal sud della Striscia dopo quattro mesi di combattimenti nell'area di Khan Yunis. Solo la brigata Nahal mantiene la propria posizione per proteggere il cosiddetto Corridoio Netzarim, che attraversa Gaza dall'area di Beeri, nel sud di Israele, fino alla costa. Il corridoio consente alle Idf di effettuare raid nel nord e nel centro di Gaza, impedisce ai palestinesi di tornare nella parte settentrionale della Striscia e consente alle organizzazioni umanitarie di fornire aiuti direttamente nel nord di Gaza. 
Chi pensa che il ritiro dei reparti israeliani sia sinonimo di disimpegno si sbaglia. "La guerra continua", dice Halevi, seguendo la stessa linea del ministro Gallant. "Il ritiro delle truppe da Khan Yunis è stato attuato dopo che Hamas ha cessato di agire come organizzazione militare in città. I reparti sono andati via per preparare l'operazione a Rafah", dice Gallant durante la visita al Comando meridionale delle Idf. Nelle riunioni con i vertici militari, Gallant ha analizzato le strategie e i piani che, secondo i media israeliani, prevedono in particolare lo smantellamento della brigata Rafah di Hamas. "Ho completato l'analisi della situazione presso il Comando meridionale, le truppe stanno lasciando Khan Yunis. Gli obiettivi raggiunti dalla 98esima Divisione e dalle sue unità sono impressionanti: eliminazione dei terroristi, distruzione di obiettivi nemici, magazzini, armi, metropolitana, quartier generale e sale di comunicazione. Hamas ha smesso di funzionare come organizzazione militare in tutta la Striscia di Gaza", le parole del ministro. "Le truppe si stanno preparando per le prossime missioni", aggiunge con riferimento a Rafah.  
In Israele non si allenta la pressione dell'opinione pubblica che chiede la liberazione dei 133 ostaggi, prigionieri a Gaza da 6 mesi. Almeno 50.000 manifestanti hanno protestato fuori dal palazzo della Knesset a Gerusalemme. Il dialogo tra Israele e Hamas non ha prodotto risultati sinora. Ci sono però possibilità di un accordo temporaneo di cessate il fuoco a Gaza durante la festività dell'Eid al-Fitr, che entrerà in vigore domani, martedì 9 aprile, e durerà fino a venerdì di questa settimana. Ad aprire uno spiraglio in particolare è il quotidiano del Qatar Alaraby Al-Jadeed facendo riferimento a informazioni provenienti da fonti egiziane. Una delegazione israeliana prenderà parte all'ultimo round di negoziati al Cairo, secondo il Guardian. Israele avrebbe rotto gli indugi e avrebbe deciso di prendere parte alle discussioni, superando lo scetticismo iniziale legato alla convinzione secondo cui l'evento sarebbe stato "più un teatro politico che un progresso reale", in base alle parole di un funzionario. La linea di Israele viene ribadita da Netanyahu. "Non ci sarà cessate il fuoco senza la restituzione degli ostaggi", dice il premier. "Hamas spera di beneficiare delle pressioni internazionali per ottenere vantaggi, ma questo non accadrà", aggiunge Netanyahu, secondo cui Israele è "pronto a raggiungere un accordo", ma non accetterà le richieste "estreme" di Hamas. "Questa è la politica del governo israeliano e accolgo con favore il fatto che l'Amministrazione Biden abbia chiarito l'altro giorno che questa è anche la sua posizione", prosegue Netanyahu, evidenziando che "non è Israele a impedire un accordo. Hamas sta impedendo un'intesa". Le richieste di Hamas includono un cessate il fuoco permanente, il ritiro delle forze israeliane da Gaza, il ritorno degli sfollati e un 'serio' accordo di scambio di prigionieri palestinesi con ostaggi israeliani detenuti a Gaza.    —internazionale/[email protected] (Web Info)

Juve-Fiorentina 1-0, gol di Gatti e Allegri riparte

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La Juventus batte la Fiorentina per 1-0 nel match valido per la 31esima giornata della Serie A 2023-2024, esce dalla crisi e riprende il cammino verso la Champions League. La formazione allenata da Allegri, alla seconda vittoria nelle ultime 10 giornate, si impone con il gol di Gatti e torna al successo che mancava dal 25 febbraio. L'1-0 rifilato ai viola consente ai bianconeri di salire a 62 punti e di portare a 4 lunghezze il vantaggio sul Bologna, quarto a quota 58. La Fiorentina rimane a 43 punti, a metà classifica.  La Juve parte col piede sull'acceleratore e sfonda subito: sponda di Gatti e gol di McKennie, ma la rete viene cancellata per la posizione irregolare del centrocampista statunitense. I padroni di casa insistono e fanno centro al 12'. Gatti colpisce la traversa, Vlahovic piomba sul pallone e devia in rete, ma c'è Bremer che partecipa attivamente all'azione e viene segnalato in fuorigioco: niente rete, il Var conserva lo 0-0. Al 21' il gol della Juve arriva e stavolta vale. Bremer, su corner, trova il tempo per il colpo di testa e centra il palo. Gatti, che gioca un primo tempo da attaccante, è il primo a piombare sul pallone per il tap-in: 1-0, con l'approvazione del Var. La Fiorentina non riesce a reagire e rischia ancora al 32'. McKennie, sempre lui, indossa i panni del suggeritore e offre a Vlahovic il pallone da infilare in rete. Per la terza volta arriva il semaforo rosso del Var: McKennie è ancora oltre la linea dei difensori viola, altro gol annullato. La Fiorentina, quasi uno sparring partner nel primo tempo, prova ad entrare in partita nella ripresa. I viola gestiscono il possesso del pallone ma faticano a trovare varchi. Al 55' Szczesny deve compiere la prima parata della serata, ma la conclusione di Barak è una telefonata. Dall'altra parte, la porta di Terracciano rischia grosso al 56': sinistro di Kostic, Milenkovic devia e sfiora l'autogol. Rispetto al primo tempo, la Juve è più prudente. I bianconeri provano a sfruttare le amnesie della Fiorentina, che al 65' si mette nei guai da sola per un errore di Kayode: Vlahovic perde il tempo per battere a rete e l'occasione sfuma. I viola premono e al 74' vanno vicinissimi al pareggio. Gonzalez tira, Szczesny ci mette la mano e la palla finisce sulla traversa. Le squadre si allungano nel finale di partita. La Fiorentina tenta l'assalto finale e colleziona una serie di calci d'angolo. La Juve trema, si difende e resiste fino al fischio finale: Allegri torna a vincere. —[email protected] (Web Info)

Cronaca nazionale/ Si era gettato con l’auto nel Po, il cadavere recuperato dai vigili del fuoco

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FOTO DI REPERTORIO

Le ricerche hanno portato ad un esito tragico.

È stato recuperato nella notte tra sabato 6 e domenica 7 aprile a Taglio di Po, in provincia di Rovigo, il cadavere di un uomo di 51 anni, residente nella zona, scomparso da venerdì mattina. Per la sorte dell’uomo si era sin da subito ipotizzato il peggio.

I parenti, spaventati, avevano immediatamente richiesto l’intervento dei carabinieri.
Il 51enne, infatti, si sarebbe tolto la vita dopo aver perso la moglie, deceduta a seguito di una malattia in ospedale, e avrebbe deciso di farla finita lanciandosi nelle acque del Po.

La ricerca grazie alle squadre dei vigili del fuoco; i sommozzatori dei pompieri hanno poi effettuato anche una serie di immersioni ed è avvenuto il recupero della salma dell’uomo che era alla guida del mezzo.

Foto di repertorio

Automobilismo, Sorrento Roads by 1000 Miglia 2024: paesaggi unici e scoperta della terra campana

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(Adnkronos) – Dici Sorrento Roads e pensi a gioielli dell’automobilismo fra le scogliere, le limonaie e le case colorate della Costiera Amalfitana, a Prove Cronometrate in scorci unici come il porto di Maiori e Marina d’Arechi, alla bellezza di guidare con il Golfo di Napoli all’orizzonte e scoprire un territorio accogliente, ricco di bellezza e cultura, di prelibatezze eno-gastronomiche e storia.  Dopo le verifiche tecniche e sportive di giovedì al Parco di Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento e situato nel cuore della cittadina, il giorno seguente i 30 equipaggi si sono misurati in una gara di regolarità di circa 210 chilometri, accompagnati da cielo sereno e sole splendente che hanno dato loro un assaggio del sapore più autentico di questa terra. Per il terzo anno consecutivo, Alfonso Facchini e Luigia Olivetti su B.M.W 238 del 1938 si sono aggiudicati la competizione campana; secondo e terzo gradino del podio per due Porsche 356 del 1955, la 1500 Speedster di Bonomi-Codini e la 1500 Coupè di Girardi-Mastellini. Pranzo a Capaccio a base di squisiti prodotti caseari locali e visita agli scavi di Paestum, sito archeologico patrimonio dell’Unesco con le vetture posizionate a cornice delle antiche rovine dell’epoca greco-romana, hanno regalato piacevoli momenti di relax prima della ripartenza verso il tratto di strada sorrentina con la scenografica vista su Napoli e sul Vesuvio; caloroso e partecipato l’arrivo a Sorrento, dove il pubblico ha accolto con entusiasmo il rientro degli equipaggi. Nella giornata di sabato le vetture sono state esposte al pubblico a Villa Fiorentino dove una giuria popolare nominata per l’occasione ha votato le auto dal miglior design e il miglior stile: la Mercedes Benz 300 S Roadster del 1959 di De Sanctis-De Sanctis Morbiducci ha trionfato in entrambe le categorie fra le storiche (costruite prima del 1980). Fra le post 1980 la Lamborghini Gallardo di Ficca-Caruso del 2006 è stata eletta per il miglior design mentre il maggior numero di voti per lo stile è andato alla Ferrari California del 2008 di Wagner-Wagner. Nel pomeriggio la cittadinanza sorrentina ha potuto assistere all’avvincente sfida di regolarità 1 vs 1 a eliminazione diretta del Trofeo Città di Sorrento: a vincere l’ultima attività sportiva di Sorrento Roads 2024 la coppia Fiorentini-Ceci, su una Porsche 911 T Targa del 1972. —[email protected] (Web Info)

Ucraina-Russia, Stoltenberg: “Kiev decida se fare compromessi”

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(Adnkronos) –
"Alla fine dei conti, deve essere l'Ucraina a decidere che tipo di compromessi è disposta a fare, ma dobbiamo consentire loro di essere in una posizione in cui raggiungano effettivamente un risultato accettabile attorno al tavolo dei negoziati". E' la posizione che il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, esprime in un'intervista alla Bbc. Stoltenberg chiarisce che non chiederà all'Ucraina di fare concessioni adesso, aggiungendo che la "vera pace" potrà essere raggiunta quando "l'Ucraina prevarrà". Kiev da settimane chiede armi e munizioni ai partner occidentali, descrivendo un quadro sempre più precario in vista della fine della primavera, quando – come evidenziano anche analisti e esperti – la Russia potrebbe sferrare un nuovo attacco lungo il fronte orientale o sul fronte meridionale, dove nelle ultime ore si registra una situazione particolarmente tesa secondo le news fornite da Mosca. 
Droni kamikaze ucraini avrebber attaccato in prossimità della centrale nucleare di Zaporizhzhia, colpendo la mensa e l'area mercantile, scrive su Telegram l'uffcio stampa dell'impianto, aggiungendo che a causa dell'attacco "un camion che scaricava cibo è stato danneggiato". Circa venti minuti prima dell’attacco dei droni, scrive la Ria Novosti, gli esperti dell’Aiea stavano effettuando un sopralluogo di routine. Il servizio stampa ha definito inaccettabile il bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia, aggiungendo che nessuna centrale nucleare al mondo è progettata per resistere a un incendio su vasta scala e che i danni alle infrastrutture potrebbero compromettere il funzionamento sicuro dell'impianto. Le forze armate russe, intanto, avrebbero distrutto un magazzino con droni consegnati a Kiev dai paesi della Nato, oltre a due sistemi missilistici terra-aria S-300 e un radar di sorveglianza e puntamento P-18. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo. Nelle ultime 24 ore i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto 293 droni ucraini e intercettato quattro razzi Himars e Uragan.  —internazionale/[email protected] (Web Info)

Mancini e la bandiera col ‘topo laziale’, procura Figc indaga

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(Adnkronos) – Gianluca Mancini sotto inchiesta per la bandiera anti-Lazio, con un topo sui colori biancocelesti, sventolata dopo il derby. La procura federale della Figc ha aperto un'indagine su quanto avvenuto al termine della sfida vinta 1-0 dalla Roma proprio con un gol di Mancini.  Il difensore festeggiato la vittoria sotto la Curva sventolando una bandiera caratterizzata dalla sagoma di un topo sui colori della Lazio. La procura ha già acquisito le immagini e i video dell'episodio. La conferma è arrivata anche dal presidente della Figc Gabriele Gravina a margine dell'inaugurazione del nuovo centro sportivo del Palermo: "Non ci sono commenti. Sono stato informato che la procura ha aperto fascicolo ed è quindi in atto una verifica". —[email protected] (Web Info)