(Adnkronos) – "Sulla casa stiamo lavorando non per condonare abusi esterni, ma per aiutare milioni di famiglie che non riescono a comprare o vendere casa loro perché magari il proprietario o l’inquilino precedente per una porta, un antibagno, una veranda o un soppalco ha bloccato questo bene”. Così il ministro delle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini torna a parlare del provvedimento ‘salva casa’ a margine di un convegno sull’autonomia. “Mi sembra una cosa assolutamente ragionevole che non riguarda ovviamente le zone sismiche, archeologiche, o le ville abusive sulle spiagge”, ha aggiunto sottolineato la necessità di “far veloce: siamo alla quinta riunione con decine di soggetti, lo stiamo costruendo insieme agli ingegneri, agli architetti, ai geometri, ai notai, alle cooperative, alle imprese, ai proprietari e quindi sono contento perché dopo anni di chiacchiere questo sarà un provvedimento che aiuterà milioni di famiglie”. A chi gli domandava se sulla questione si troverà una sintesi all’interno del centrodestra, ha osservato: “Assolutamente sì, appena il testo sarà definito, perché lo stiamo ancora costruendo e migliorando, verrà presentato a tutti, penso sarà un guadagno per tutti”. Salvini tira dritto anche sul Ponte di Messina. “I lavori procedono, la società sta andando avanti e ribadisco obiettivo di partire con i cantieri entro la fine dell’estate”. L'opera “è qualcosa che non solo i siciliani e i calabresi ma anche gli italiani aspettano da 50 anni. Sarà una enorme opportunità di lavoro per tutta Italia, la società stima in 120 mila posti di lavoro diretti e indiretti creati negli anni della lavorazione, ci sarà un risparmio ambientale come la Tav”, A chi gli domandava se ci sono timori per eventuali infiltrazioni della criminalità, Salvini ha osservato: “Lo Stato e le imprese libere sono molto più forti delle mafie e questo sia per il Ponte sia per la Tav. Penso che lo Stato sia più forte delle mafie”. Quanto all'autonomia differenziata Salvini esulta: "Dopo vent'anni di impegno dei militanti della Lega finalmente ci siamo. E' un passo in avanti per tutta l'Italia, perché autonomia significa sprecare di meno, premiare il merito, far scegliere i cittadini, tagliare tempi della burocrazia. E' una bella giornata, dopo tanti anni di impegno e di battaglie ci siamo quasi, visto che il 29 aprile arriva in aula. E' una grande opportunità di crescita per tutta Italia: ci porta più vicino ai Paesi più moderni, penso alla Germania, alla Svizzera, dove federalismo e autonomia stanno aiutando i cittadini. Stiamo mantenendo l'impegno preso”, ha aggiunto. Quanto al Documento di economia e finanza "non sono assolutamente preoccupato. La nostra economia cresce più di quasi tutta l’economia europea. Sono assolutamente soddisfatto e fiducioso", afferma il vicepremier sul Def che sarà presentato nei prossimi giorni dopo le stime di Bankitalia di una crescita del Pil nel 2024 dello 0,6%. Per quanto riguarda le elezioni Europee "il nostro obiettivo è cambiare l’Europa. Chi ha guidato l’Europa fino ad ora ha fatto disastri”. afferma Salvini. "Il fatto che dal 2035 le auto a benzina e diesel siano sostanzialmente messe fuori legge è una follia, ambientale, sociale, industriale ed economica. Figlia o di ignoranza o di interessi cinesi di altro tipo". "Non dico di no a nessun alleato a Bruxelles e spero che nessun partito di centrodestra dica di no a nessun alleato della Lega. Se qualcuno dicesse sì a Macron e no a Le Pen avrebbe una responsabilità drammatica". Concludendo il convegno sull’autonomia, il leader della Lega ha, poi aggiunto, “vogliamo più Italia in Europa”. I quarant’anni della Lega sono “una storia di coerenza, di lealtà, di vittorie, di sconfitte come nella vita”. Così il leader, Matteo Salvini, che ha aggiunto: “domenica prossima a Varese a festeggiare però questo weekend mi spiega come sia evoluta la Lega perché cambia il mondo e quindi cambia anche la Lega: oggi sono a Torino al museo dell’automobile massacrata da politiche europee, domani sarò a Bari, per cui la Lega ha fatto una scelta nazionale, lunedì a Napoli, martedì a Roma e da giovedì conduco il G7 a Milano”. —[email protected] (Web Info)
Tesla, arriva il Robotaxi: Elon Musk lo presenterà ad agosto
(Adnkronos) – Il produttore statunitense di veicoli elettrici Tesla ha in programma di svelare la tanto promessa auto a guida autonoma "Robotaxi" l'8 agosto, ha annunciato venerdì il capo di Tesla Elon Musk. Musk, l'imprenditore miliardario, non ha fornito ulteriori dettagli nel suo brevissimo post sulla piattaforma di social media X, ex Twitter, di cui è proprietario. Secondo le dichiarazioni precedenti, il veicolo autonomo sarà basato su una nuova piattaforma tecnica destinata a rendere la produzione più efficiente ed economica. Musk promette da anni che le Tesla si guideranno autonomamente e che questo cambierà radicalmente il valore delle auto e il modello di business. Finora, la cosiddetta tecnologia "Autopilot" delle auto elettriche di Tesla è solo un sistema di assistenza alla guida che richiede il controllo e l'intervento di un uomo al volante. Altre aziende hanno già lanciato veicoli taxi a guida autonoma, tra cui la controllata di Google Waymo. Ma Musk ha insistito sul fatto che il taxi a guida autonoma di Tesla utilizzerà solo telecamere, e non i più costosi radar laser, per scansionare l'ambiente circostante e guidare il veicolo. Questo approccio di Tesla è controverso tra gli esperti. In passato si sono verificati incidenti dopo che le telecamere dell'Autopilot di Tesla sono state abbagliate dal sole e i conducenti si sono affidati troppo alla tecnologia. —[email protected] (Web Info)
Cronaca nazionale/ cadavere di una donna trovato in strada
Mistero sul ritrovamento di un cadavere in Valle d’Aosta.
Il corpo di una donna, probabilmente di nazionalità straniera, è stato trovato nei pressi della frazione Equilivaz, nel comune La Salle.
A scoprire il cadavere è stato un passante.
Sono intervenuti i carabinieri.
Non si esclude al momento l’ipotesi dell’omicidio.
Foto di repertorio
‘Suits’, il rewatch della serie in un podcast con Adams e Rafferty
(Adnkronos) – 'Suits', la celebre serie televisiva di genere legal drama con Meghan Markle, ha catturato l’attenzione degli spettatori per nove stagioni. Ora, Patrick J. Adams e Sarah Rafferty, rispettivamente interpreti di Mike Ross e Donna Paulsen, stanno portando la magia di 'Suits' in un nuovo formato: un podcast dedicato al rewatch della serie. Il progetto, prodotto per SiriusXM, coinvolgerà, oltre ai fan, anche altri membri del cast e della troupe e la coppia commenterà ogni puntata dello show, condividendo storie inedite legate al dietro le quinte. La serie che è andata in onda dal 2011 al 2019, quest'estate è tornata alla ribalta battendo il record di streaming. Sulla scia di questa rinascita, quindi, "sembra il momento perfetto per rivedere lo show che ha cambiato le nostre vite", hanno detto i due attori. "Non ho mai guardato Suits, solo qualche manciata di episodi. Ma quest'estate, vederlo riscoprire di nuovo da così tante persone, mi ha fatto davvero capire che sarei pazzo a non tornare indietro e vedere cosa è uscito da quegli anni fatti di risate, lacrime, mattine e lunghe notti", scrive su Instagram l'attore 42enne felice di poter condividere questa esperienza con la collega Rafferty. L'annuncio del podcast riaccende la curiosità tra i fan sulla possibilità di un cameo di Meghan Markle che nella serie ha interpretato l'assistente legale Rachel Zane, fino alla settima stagione. Ma al momento non c'è alcuna conferma sulla presenza della Duchessa di Sussex. —[email protected] (Web Info)
Una ‘palestra’ sotto la scrivania migliora le performance al lavoro: il test
(Adnkronos) – Sotto la scrivania uno step, il tapis roulant o persino una cyclette per pedalare tra una mail e una conference call. È la 'postazione di lavoro attiva' testata negli Usa dalla Mayo Clinic in 4 versioni. E i risultati per gli esperti parlano chiaro: oltre alla salute in generale, fare attività fisica mentre si è impegnati in ufficio migliora anche le performance sul lavoro, le prestazioni cognitive. Lo studio, pubblicato sul 'Journal of American Heart Association', indaga su come ridurre il tempo sedentario e migliorare i processi mentali sul lavoro senza ridurre le prestazioni lavorative. Questo perché l'inattività prolungata, sia al lavoro che a casa, aumenta il rischio di malattie croniche prevenibili, osservano gli autori. "I nostri risultati suggeriscono che è possibile 'mixare' il movimento con il lavoro d'ufficio che prima veniva svolto durante lunghi periodi seduti", afferma Francisco Lopez-Jimenez, specialista di cardiologia preventiva alla Mayo Clinic e autore senior dello studio. Come riuscirci? Modificando la propria scrivania 'a misura di fitness'. "Le postazioni attive possono offrire un modo per migliorare potenzialmente le prestazioni cognitive e la salute generale, semplicemente muovendosi sul posto di lavoro", evidenzia Lopez-Jimenez. Il trial clinico randomizzato ha coinvolto 44 partecipanti e sono state valutate le 4 versioni di ufficio 'fit' per 4 giorni consecutivi al Dan Abraham Healthy Living Center della Mayo Clinic. Le impostazioni prevedevano una postazione stazionaria o seduta il primo giorno, seguita da tre modalità attive (la 'scrivania' adattata per stare in piedi, attrezzata con un tappetino per camminare o con uno stepper) in ordine casuale. I ricercatori hanno analizzato la funzione neurocognitiva dei partecipanti sulla base di 11 valutazioni che hanno considerato il ragionamento, la memoria a breve termine e la concentrazione. Le capacità motorie fini sono state valutate attraverso un test di velocità di battitura online e altri test. Risultato: quando i partecipanti utilizzavano le postazioni di lavoro attive, la loro funzione cerebrale migliorava o rimaneva la stessa, e la velocità di battitura rallentava solo leggermente. Tuttavia, la precisione della digitazione non è stata influenzata. Lo studio ha rivelato punteggi di ragionamento migliori quando si sta in piedi, si fa lo step e si cammina rispetto a quando si sta seduti. "La sedentarietà – conclude Lopez-Jimenez – è come il fumo quando si tratta di salute cardiovascolare, e gli impiegati possono trascorrere gran parte della loro giornata lavorativa di 8 ore seduti davanti allo schermo del computer e alla tastiera. Questi risultati indicano che ci sono più modi per svolgere questo lavoro rimanendo produttivi e mentalmente acuti. Faremmo bene a considerare una postazione di lavoro attiva nella prescrizione per la prevenzione e il trattamento di condizioni come l'obesità, le malattie cardiovascolari e il diabete". —[email protected] (Web Info)
Schmidt scioglie la riserva: “Mi candido a sindaco di Firenze”
(Adnkronos) – E' ufficiale: Eike Schmidt, ex direttore delle Gallerie degli Uffizi ora alla guida del Museo e del Real Bosco di Capodimonte a Napoli, è il candidato a sindaco di Firenze per il centrodestra. L'annuncio lo ha dato lo storico dell'arte tedesco con cittadinanza italiana questa mattina parlando con i giornalisti al termine di una passeggiata nel centro storico, vicino a Palazzo Vecchio, in via por Santa Maria, all'angolo con via Vacchereccia. Queste le parole di Schmidt con cui ha dato l'annuncio: "Oggi, 6 aprile 2024, non soltanto celebriamo il compleanno di Raffaello Sanzio ma io sciolgo la riserva: mi candido a sindaco. Oggi stesso chiederò ai partiti del centrodestra di sostenere questa campagna elettorale. Oggi inizio anche con la parte pratica, con la costituzione del comitato elettorale". "Da luglio dello scorso anno – ha detto Schmidt – quando è venuto fuori che il mio secondo mandato alla direzione degli Uffizi non era rinnovabile, c’erano dei fiorentini che mi fermano per strada incoraggiandomi a candidarmi a sindaco. Ho chiesto a loro cosa deve essere fatto meglio rispetto ad adesso e quali sono i loro problemi e ho raccolto nel tempo tutta una serie di osservazioni su problemi oltre a quelli che ho visto io in prima persona, sia nel centro che negli altri quartieri". "Oggi stesso chiederò ai partiti di centrodestra di sostenere questa campagna elettorale e oggi inizio anche la parte pratica relativa al comitato elettorale. Ci sono almeno due gruppi di persone civiche che si sono trovate a lavorare e a formare una o due liste, si vedrà se si fondono insieme o meno", ha continuato Schmidt parlando con i giornalisti e spiegando che "ho appuntamento con loro oggi anche per finalizzare la formazione di questa lista o di queste liste civiche e anche il programma, a cui già molti amici hanno lavorato con me nei ritagli di tempo in cui sono stato a Firenze". Quanto alla direzione del Real Museo e Bosco di Capodimonte a Napoli, Schmidt ha spiegato che "la settimana prossima tornerò a Napoli probabilmente per l'ultima volta per le prossime settimane. Chiederò l'aspettativa prima dei termini di legge di 45 giorni. Ci vorranno alcuni giorni per avere l'ok dal ministero della Cultura a Roma ma penso che da metà mese sarò al 100% qui in campagna elettorale a Firenze". —[email protected] (Web Info)
Disforia di genere, Gasparri: “Avevo ragione io, errori all’ospedale di Firenze”
(Adnkronos) – "Sullo scandalo Careggi avevo ragione io. La Regione Toscana e l’ospedale di Firenze non hanno rispettate le regole poste a tutela dei bambini. Ora chi ha danneggiato dei minori ne dovrà rispondere". Lo dichiara, in una nota, il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri. "Ho ricevuto giovedì la risposta alla mia interrogazione dello scorso dicembre da parte del ministro della Sanità Schillaci. Il ministro conferma di avere disposto una visita ispettiva all'ospedale Careggi di Firenze per verificare la gestione dei pazienti in età evolutiva con disforia/incongruenza di genere per le procedure riguardanti la somministrazione del farmaco triptorelina, un medicinale che, bloccando la pubertà, accompagna i processi di cambiamento di sesso – spiega Gasparri – Dalla relazione del ministero sono emerse criticità molto significative, che io stesso avevo denunciato, per quanto riguarda proprio la terapia relativa all'uso della triptorelina. Il ministero ha disposto una lista di azioni per ristabilire un percorso sicuro. Il ministro ha inviato alla Regione un estratto della propria relazione, ma ha inviato una copia anche alla Procura della Repubblica di Firenze che ha aperto un'inchiesta dopo un esposto dell'avvocatessa Bernardini de Pace". "In particolare le violazioni di Careggi e quindi dalla Regione Toscana che non ha vigilato riguardano il non corretto recepimento della determina dell’Aifa, per quanto riguarda il supporto psichiatrico nel trattamento con triptorelina – continua il senatore Gasparri – Addirittura si registra la mancata trasmissione all’Aifa dei dati di monitoraggio che dovevano essere obbligatoriamente comunicati. Sono state registrate ulteriori criticità organizzative per quanto riguarda il ruolo della neuropsichiatria infantile in cui ci sono evidenti carenze. Quindi avevo ragione. A Careggi non c'è l'adeguata assistenza di neuropsichiatra infantile, indispensabile per gestire vicende così delicate come quella di un cambiamento di sesso preceduto dal blocco della pubertà attraverso medicinali". "Il ministro Schillaci, nella risposta che mi ha inviato, comunica di avere dato precise indicazioni con termini temporali alla Regione Toscana per adeguarsi – prosegue Gasparri – Credo che questo grave scandalo, che ha danneggiato la vita di bambini e di famiglie, non possa rimanere senza conseguenze". "Attendo che a minuti, dopo la diffusione di questa risposta, ne traggano le conseguenze i medici, i dirigenti di Careggi e le autorità politiche della Regione Toscana – conclude Gasparri – Una vergogna in una città ed in una struttura sanitaria di nobilissime tradizioni con danni evidenti a bambini e famiglie. Questo è solo l'inizio perché questo scandalo avrà conseguenze anche di natura penale che competono alla Procura che sta già indagando". "Questi bambini a cui si somministra un farmaco che blocca la pubertà secondo i protocolli vigenti – ha spiegato Gasparri a Firenze per un incontro in vista delle elezioni comunali di giugno – devono avere una particolare assistenza neuropsichiatrica infantile specializzata che evidentemente non è stata attuata nelle forme dovute – ha aggiunto Gasparri parlando con i giornalisti – tanto è vero che il ministero ci informa che dopo l'ispezione di gennaio c'è stata anche una comunicazione alla Regione Toscana, che ha la competenza sull'ospedale Careggi, ma anche alla procura perché un'avvocatessa, e non io, ha presentato un esposto e la procura ha aperto un fascicolo e l'ispezione è stata anche indirizzata alla procura della Repubblica". Quindi, ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, "i punti sono: un non corretto recepimento della determina dell'Aifa per quanto riguarda il supporto psichiatrico per un avviamento dei bambini a questo trattamento con triptorelina; la mancata trasmissione dei dati all'Aifa, che si occupa del farmaco e ha bisogno di dati statistici per capire che effetti e che modalità ha il trattamento di triptorelina; altre criticità riguardanti il fatto organizzativo, con riferimento sempre alla neuropsichiatria infantile che evidentemente non è stata gestita secondo le direttive". La risposta del ministero, ha sottolineato Gasparri, "conferma che la mia interrogazione ha colto un problema vero: al Careggi non si sono rispettate le regole, non si è garantita l'adeguata assistenza neuropsichiatrica specializzata per l'infanzia a chi ha dovuto assumere la triptorelina, il farmaco che blocca la pubertà. Il ministero ha dato le indicazioni alla Regione per correggere le inadempienze, la procura ha la relazione che rileva le inadempienze e farà le sue determinazioni". "La Regione ha sbagliato, Careggi ha violato le regole, questo è un dato certo, lo dice il Governo. Le notizie che avevo evidenziato con l'interrogazione purtroppo erano fondate, mentre avrei preferito sentirmi dire che tutto funzionava alla perfezione e che questi bambini di nove, dieci o undici anni e le loro famiglie hanno avuto un'assistenza adeguata alle regole che non ho fatto io, ma l'Aifa, il comitato per la bioetica. E bene è che il governo abbia deciso di tornare sul tema triptorelina per rivedere un po' le linee guida", ha concluso Gasparri. —[email protected] (Web Info)
Diana Puddu vince ‘The Voice Senior’, chi è la casalinga dalla voce straordinaria
(Adnkronos) – Diana Puddu è la vincitrice della quarta edizione di The Voice Senior, il talent show condotto da Antonella Clerici che ieri sera su Rai 1 ha conquistato il prime time con 3.679.121 spettatori e il 23,45% di share. Diana Puddu, casalinga di 61 anni di Quartu Sant’Elena (Cagliari) – artista del “team Gigi D’Alessio” – con la sua interpretazione di 'Ti sento' dei Matia Bazar (lo stesso brano con cui aveva passato la selezione), ha conquistato il pubblico da casa aggiudicandosi la vittoria e la possibilità di pubblicare uno dei brani cantati durante il programma tramite l’etichetta discografica ‘Warner Music Italia’. Appassionata di musica fin da bambina, Puddu ha studiato da autodidatta si è presentata alle audizioni del programma con una voce potente e tanto entusiasmo facendo subito breccia nel cuore dei coach, soprattutto di Gigi D'Alessio che aveva immediatamente decretato: "Lei è The Voice, e basta!". Una sensazione confermata ieri dai telespettatori che al culmine di una serata ricca di emozioni e divertimento – aperta da un’indimenticabile performance dei Pooh che si sono esibiti in un medley dei loro più grandi successi insieme ai 12 finalisti di The Voice Senior – l'hanno portata al trionfo facendole ottenere il 45% di voti. Con una media di share del 22,7% e 3.6 milioni di spettatori, anche quest’anno The Voice Senior si posiziona come leader incontrastato della prima serata del venerdì sera. In tutte le serate è risultato il programma più visto in prime time. La puntata più vista, in termini di spettatori, è stata la seconda con 3.823 milioni in AMR e, in termini di share, la finale con il 23,5%. Il picco di share è stato raggiunto nel corso della fine di ieri sera, durate la proclamazione del vincitore con il 32%. “Ancora una volta Antonella Clerici, che ringrazio di vero cuore, si è dimostrata una perfetta 'padrona di casa', credibile e perfetta nel suo ruolo – commenta soddisfatto Marcello Ciannamea direttore Intrattenimento Prime Time. “Il racconto dei personaggi e la loro profonda passione per la musica sono alla base del successo di questo programma. Così come perfetti nel proprio ruolo, senza mai urlare o andare sopra le righe i 4 coach, Arisa, Loredana Bertè, Clementino e Gigi D'Alessio che hanno accompagnato con mano ferma ma anche con tanta empatia i concorrenti verso il traguardo finale. Si tratta dell'ennesima dimostrazione che il Servizio pubblico anche con l’intrattenimento riesce sempre a veicolare messaggi positivi e autentici. Grazie all’intera meravigliosa squadra Rai, all’infaticabile e appassionata vicedirettrice dell’Intrattenimento Prime Time Raffaela Sallustio, e a Marco Tombolini, Ceo della Fremantle Italia e al suo team”. E dopo il successo di The Voice Senior, Antonella Clerici e i coach Loredana Bertè, Gigi D’Alessio, Clementino e Arisa saranno di nuovo insieme, venerdì 12 aprile in prima serata su Rai1 con il primo dei due appuntamenti di The Voice Generations, il nuovo spin-off dove a sfidarsi saranno famiglie, amici e colleghi di generazioni differenti uniti da un legame di sangue, di amicizia e di “amore” soprattutto per la musica. —[email protected] (Web Info)
Iran avverte Israele: “Nostro attacco sarà devastante”. Usa in massima allerta
(Adnkronos) –
L'Iran risponderà con il "massimo danno" per Israele dopo l'attentato di Damasco costato la vita al generale iraniano Mohamad Reza Zahedi, il cui funerale si è svolto stamattina a Isfahan, nell'Iran centrale. Lo ha annunciato oggi il capo di stato maggiore dell'esercito iraniano, Mohammad Bagheri, accusando ancora una volta l'esercito di Tel Aviv dell'attacco.'
Zahedi è stato ucciso lunedì scorso in un attacco aereo contro la sede diplomatica iraniana nella capitale siriana, Damasco, insieme al suo consigliere e ad altri cinque ufficiali della Guardia rivoluzionaria iraniana. L'Iran ha accusato Israele di aver effettuato l'attacco aereo come parte di una campagna militare contro la presenza militare iraniana in Siria, dove i consiglieri di Teheran sono coinvolti nel conflitto nella repubblica araba per conto del presidente siriano Bashar al Assad. "Questo atto", ha denunciato il generale Bagheri, "nasce dalla disperazione e non rimarrà senza risposta". Il capo militare ha aggiunto che il suo Paese "deciderà il momento in cui effettuare un'operazione" che arriverà "quando sarà il momento opportuno" e causerà "il massimo danno al nemico. Si pentiranno di ciò che hanno fatto", ha detto il generale iraniano in dichiarazioni riportate dall'agenzia di stampa Tasnim. "L'America non avrebbe potuto essere più complice di questo crimine. Non importa se lo ammettono o lo negano, per noi non fa alcuna differenza. La responsabilità principale ricade sugli Stati Uniti e loro devono rispondere per questo".
Gli Stati Uniti sono in stato di massima allerta e si stanno preparando ad un attacco da parte dell'Iran che potrebbe avvenire la prossima settimana contro obiettivi israeliani o americani nella regione, in risposta all'attacco contro la sede diplomatica iraniana nella capitale siriana. A renderlo noto è la Cnn, che cita un portavoce del Dipartimento di Stato. Gli Stati Uniti – – ha poi reso noto la stessa fonte – hanno avvertito l'Iran di non utilizzare l'attacco israeliano a Damasco come "pretesto per attaccare personale e strutture statunitensi". 'avvertimento è stato inviato in risposta a un messaggio di Teheran, ha dichiarato il portavoce, senza fornire dettagli sul contenuto del messaggio iraniano. La polizia iraniana ha annunciato l'arresto di un terrorista dell'Is accusato di pianificare un attacco suicida durante le celebrazioni che la settimana prossima segneranno la fine del Ramadan. L'uomo è stato arrestato assieme a due complici a Karaj, ad ovest della capitale Teheran. Le forze dell'ordine hanno fermato anche altre otto persone che si trovavano assieme ai sospetti. L'Is aveva rivendicato il duplice attentato dinamitardo compiuto il 3 gennaio a Kerman, durante le commemorazioni nel quarto anniversario della morte del generale Qassem Soleimani. L'attacco aveva fatto oltre 90 morti e 280 feriti. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Il futuro del lavoro passa da formazione e competenze
L’orientamento strutturato deve diventare sempre più la chiave di volta del futuro, serve una riforma della scuola, che deve lottare non solo contro gli abbandoni, ma deve coinvolgere anche le imprese.
Con l’anno scolastico 2023/24 sono diventate obbligatorie 30 ore dedicate all’orientamento, pertanto il ruolo delle aziende è diventato imprescindibile, visite aziendali e incontri con esperti devono diventare attività frequenti nelle scuole secondarie di I° e di II° grado per dimostrare l’attaccamento ad un approccio “tradizionale” delle azioni intraprese che necessita di un’evoluzione innovativa e futuristica.
Nel 2022 i giovani che in Italia hanno abbandonato la scuola, prematuramente, sono stati 465mila, pari all’11,5% della popolazione presente nella fascia di età compresa tra i 18-24 anni, mentre, i cosiddetti “cervelli in fuga” che se ne sono andati dal nostro Paese per trasferirsi all’estero sono stati 55.500. In buona sostanza i primi, che sono un numero otto volte superiore ai secondi, vanno ad aumentare il bacino dei Neet, ossia chi non studia e non lavora. La dispersione scolastica sta diventando una piaga educativa con un costo sociale spaventoso, la “fuga” all’estero di tanti giovani invece lo è già, se si aggiunge la crisi demografica in corso e la “rivoluzione digitale” ormai alle porte, si avranno ricadute pesantissime per le imprese.
Con sempre meno giovani, per una parte importante di essi con un livello di istruzione insufficiente, per tantissime piccole medie imprese trovare del personale preparato da inserire nei processi produttivi sarà una missione impossibile.
L’Italia, rispetto ai principali Paesi dell’Unione Europea, nel campo dell’istruzione/formazione scolastica presenta due grossi problemi:
1) un basso numero di diplomati e di laureati, soprattutto in materie scientifiche.
2) una elevata povertà educativa che, secondo gli esperti, va di pari passo con la povertà economica.
Se in tempi ragionevolmente brevi non riusciremo a recuperare il divario, corriamo il pericolo di un impoverimento generale del sistema Paese. Le cause che determinano la “fuga” dai banchi di scuola sono; culturali, sociali ed economici i ragazzi che provengono da ambienti socialmente svantaggiati e da famiglie con un basso livello di istruzione hanno maggiori probabilità di abbandonare la scuola prima di aver completato il percorso di studi che li porta a conseguire almeno il diploma di maturità.
L’abbandono scolastico può essere causato da una insoddisfazione per l’offerta formativa disponibile, quindi andrebbe valorizzato il lavoro inclusivo degli Istituti di istruzione e formazione professionale, diventati un punto di riferimento per gli allievi di nazionalità straniera, per quelli con disabilità e per gli studenti reduci da insuccessi scolastici precedenti, che, grazie allo straordinario lavoro “antidispersivo” svolto, andrebbero sostenute con maggiori risorse di quante ne sono state messe a disposizione finora.
Le regioni del Sud sono quelle che presentano i livelli di abbandono scolastico più elevati, tra la dispersione scolastica e la “fuga di cervelli” è la Campania a presentare il gap più elevato (la prima è numericamente 16 volte più grande della seconda), seguono la Puglia, la Sicilia con 14, la Toscana e la Sardegna con otto.
Sebbene la “fuga” dai banchi di scuola sia in calo in tutta Europa, tra i 20 Paesi dell’Eurozona nel 2022 l’Italia era al terzo posto per abbandono scolastico dei giovani tra i 18 e i 24 anni (11,5% sulla popolazione corrispondente). Solo la Spagna (13,9%) e la Germania (12,2%) presentavano un risultato peggiore del nostro, la media dell’Area Euro era il 9,7%.
La dispersione scolastica e il fenomeno dei Neet sono strettamente correlati poiché entrambi riguardano i giovani che si trovano al di fuori del sistema educativo e lavorativo. Allo stesso tempo, i giovani Neet possono essere a rischio di dispersione scolastica se non sono adeguatamente supportati nel reinserimento nel sistema educativo o nell’accesso al mercato del lavoro. Secondo i dati Eurostat riferiti al 2022, in Italia la percentuale di Neet, giovani tra i 15 e i 29 anni che non si formano, non studiano e non lavorano, è la più alta in Europa per quanto riguarda la popolazione maschile. Per le donne, invece, si registra il secondo peggior risultato.
Questi due fenomeni creano un circolo vizioso in cui la mancanza di istruzione e formazione può portare alla disoccupazione o alla precarietà lavorativa, mentre l’assenza di occupazione o formazione può aumentare il rischio di abbandono scolastico, serve fornire sostegno educativo, formazione professionale e opportunità di lavoro per i giovani vulnerabili, al fine di rompere questo ciclo e facilitare una transizione positiva verso l’occupazione e l’istruzione». Attraverso un impegno costante e coordinato tra istituzioni, docenti, famiglie e comunità si può sperare di creare un sistema educativo più inclusivo, equo e orientato al successo di tutti gli studenti, contribuendo così a ridurre le disuguaglianze socio-economiche e culturali presenti nel Paese.
Per affrontare efficacemente la dispersione scolastica serve un approccio personalizzato e orientato al successo degli studenti, integrato con la promozione della formazione continua e la creazione di opportunità concrete nel mondo del lavoro. E’ nella scuola che le nuove generazioni si stanno formando e sarà nelle aziende di domani che troveranno lavoro e continueranno a crescere e imparare, occorre entrare nello specifico per vagliare le opportunità formative, lavorative e universitarie post-diploma con cui poter valorizzare il talento e le passioni di ognuno, dando ai partecipanti uno stimolo concreto per iniziare fin da subito a costruire il proprio domani con maggior consapevolezza.
Il passaggio dalla scuola superiore al futuro post-diploma rappresenta un momento di scelta fondamentale nella vita dei giovani, che proprio per questo devono disporre di tutti gli strumenti e tutto il supporto necessari per compiere una scelta consapevole L’obiettivo deve essere quello di dare vita ad un percorso di formazione strutturato che faciliti la trasmissione delle competenze tra i lavoratori senior e i giovani colmando la distanza che esiste tra i percorsi scolastici e il mondo del lavoro. L’impegno dovrà essere quello di affiancare le diverse generazioni favorendo la contaminazione e allo stesso tempo valorizzando chi in azienda ha dato un contributo fondamentale attraverso il proprio lavoro.
Un’attività efficace e personalizzata sarà il fattore chiave nel sostegno alle condizioni sociali e occupazionali dei giovani e nel contrasto al fenomeno dell’abbandono e dei Neet.
Alfredo Magnifico












