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Gp Giappone, Verstappen comanda prove libere: Red Bull davanti a Ferrari

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(Adnkronos) – Max Verstappen davanti a tutti nella prima giornata di prove libere in vista del Gp del Giappone di Formula 1, che si corre domenica a Suzuka. Il pilota olandese della Red Bull, campione del mondo in carica, gira in 1'30''056 nella prima sessione, stabilendo il miglior tempo della giornata davanti al compagno di squadra, il messicano Sergio Perez (1'30''237). Terzo tempo per la Ferrari dello spagnolo Carlos Sainz (1'30''269), seguito dalle Mercedes dei britannici George Russell (1'30''530) e Lewis Hamilton (1'30''543). Sesta posizione per il monegasco Charles Leclerc (1'30''558), al volante dell'altra Ferrari. La pioggia ha condizionato la seconda sessione di prove libere, con un tracciato troppo umido per le gomme slick ma probabilmente non abbastanza bagnato per un uso sistematico delle intermedie. L'australiano Oscar Piastri, con la McLaren, negli ultimi minuti dei collaudi ha girato in 1'34''725, rifilando mezzo secondo alla Mercedes di Hamilton. Leclerc e Sainz si sono limitati ad 'assaggiare' l'asfalto come altri piloti. Verstappen è rimasto ai box, come Russell. Domani, alle 4.30 ora italiana, terza e ultima sessione di prove libere. Dalle 8, via alle qualifiche che definiranno la griglia di partenza del Gp, in programma domenica 7 aprile alle 7 italiane. —[email protected] (Web Info)

Ilaria Salis, Budapest: “Non è un’eroina, dal padre gravi accuse infondate”

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(Adnkronos) – Ilaria Salis "non è un'eroina. Lei e i suoi 'compagni' sono venuti in Ungheria e hanno commesso aggressioni barbare e premeditate contro cittadini ungheresi: questi sono i fatti". Così, sul social X, il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs. "Tutto ciò che va oltre – aggiunge – è una mera invenzione politica e noi difenderemo la reputazione e l'integrità della nostra magistratura, non importa quanto forte la sinistra gridi al lupo".  "Nei giorni e nelle settimane scorsi il padre di Ilaria Salis ha parlato con tutta la stampa europea occidentale e con alcuni media statunitensi. È stato invitato al Parlamento europeo e ha ripetutamente espresso gravi accuse infondate che non possono essere lasciate senza risposta. Va aggiunto che lui stesso ha trasformato il caso della propria figlia in una questione politica e ora si mostra sorpreso che a queste accuse vengano date risposte politiche", le parole di Kovacs. "Come padre forse farebbe bene a riflettere su come sua figlia sia rimasta coinvolta in un episodio del genere", ha proseguito, ricordando come Ilaria Salis fosse stata "coinvolta in passato in incidenti simili", aggiungendo che il reato per cui è accusata "è estremamente grave e comporta condanne altrettanto severe secondo l'ordinamento giuridico ungherese". —internazionale/[email protected] (Web Info)

Università, La Statale sceglie nuovo rettore: avanti Marina Brambilla

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(Adnkronos) –
Fumata nera per la prima tornata di voto che deciderà il nuovo rettore dell'università Statale di Milano per il sessennio accademico 2024/2030. Nel primo turno elettorale la prorettrice Marina Brambilla, che nell'ateneo insegna Linguistica tedesca, ha ricevuto 1.380 voti senza però ottenere la maggioranza assoluta rispetto agli sfidanti, Gian Luigi Gatta, che ha ottenuto 754 voti e Luca Solari, terzo con 545 preferenze. Il primo turno di voto si è svolto il 3 e 4 aprile scorsi, con un'affluenza totale pari al 79% degli aventi diritto al voto. Rilevato che nessuno dei candidati ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti esprimibili, pari a 1.684 voti, la commissione di scrutinio ha dato atto che si procederà con il secondo turno di voto, dove risulterà eletto il candidato che otterrà la maggioranza dei voti espressi. Le votazioni si svolgeranno quindi mercoledì 10 aprile dalle 9 alle 18 e poi giovedì 11 aprile dalle 9 alle 14. L'eventuale terzo turno di voto è fissato invece per il 17 e 18 aprile. Le votazioni si svolgeranno sempre mediante voto elettronico tramite l’utilizzo di apposite postazioni informatiche installate presso i seggi elettorali. “Desidero esprimere la mia gratitudine per l’ampio sostegno, a chi ha ritenuto, in questa prima fase, che il mio progetto e la mia candidatura fossero all’altezza di questa sfida, consentendomi di raccogliere il numero maggiore delle preferenze – afferma Marina Brambilla poco dopo l’esito del primo turno delle elezioni -. Si tratta di una circostanza che mi induce, nelle prossime settimane, a profondere ancora più impegno per documentare, in vista delle prossime votazioni, le proposte e le azioni che intendo intraprendere qualora avessi l’onore di guidare l’Ateneo”.  Secondo Brambilla "abbiamo bisogno di iniziare, al più presto, un nuovo percorso nell’anno del centenario incrementando, in primis, i servizi in termini di borse studio, residenze e alloggi; ma non solo: sostenendo la ricerca e i nostri presidi di medicina e chirurgia; massimizzando il trasferimento a Mind e dando concretamente seguito all’università dei 5 hub; creando, infine, nuove iniziative tese a favorire il welfare dei nostri dipendenti, che sono il fulcro delle dinamiche dell’Ateneo”. E conclude: "Il nostro Paese attraversa, come tutta l’Europa, un momento difficile, carico d’incertezze e di tensioni. Lavorare per il futuro dei giovani, classe dirigente di domani, è una scelta cruciale, a cui non possiamo sottrarci. Dobbiamo fare della ‘Statale’ un punto di riferimento nazionale e internazionale”. —[email protected] (Web Info)

Ora legale, non solo jet lag: “Con il cambio rischia anche il cuore”

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(Adnkronos) –
"Perdere un'ora di sonno potrebbe non essere l'effetto peggiore del passaggio all'ora legale". Mini jet lag a parte, il cambio sembra avere un impatto anche sulla salute del cuore: "Ogni anno, nei giorni successivi, si osserva un marcato aumento di infarti e ictus". Tornano a sottolinearlo gli esperti dell'American Heart Association (Aha), in un'analisi pubblicata online in vista del ritorno al 'Daylight saving time' che negli Usa è scattato il 10 marzo. Tre settimane dopo, spostare un'ora avanti le lancette dell'orologio è toccato agli italiani, molti dei quali ancora sbadigliano irritati per le ripercussioni del 'fuso coatto'. E' rivolto anche a loro l'invito a non esagerare coi caffè: vietato "compensare con dosi di caffeina extra", avvertono i cardiologi statunitensi. "Potrebbe sembrare che una o 2 tazze in più aiutino a superare la crisi di mezzogiorno, ma troppa caffeina non fa bene al cuore".  Secondo uno studio sui ricoveri ospedalieri nello stato del Michigan – illustrano gli specialisti – il lunedì successivo al passaggio all'ora legale si registra un aumento del 24% degli infarti. Dato da tenere in particolare considerazione visto che, stando a diversi lavori, il lunedì già di base si verificano attacchi cardiaci più gravi rispetto a tutti gli altri giorni della settimana. Una ricerca finlandese, inoltre, indica un +8% degli ictus nei primi 2 giorni dopo il cambio d'ora.  "Non sappiamo esattamente perché ci sia un incremento di infarti e ictus durante il passaggio all'ora legale", afferma Maria Delgado-Lelievre, specialista in ipertensione alla Leonard M. Miller School of Medicine dell'università di Miami e volontaria Aha. "Probabilmente c'è un legame con l'interruzione dell'orologio interno del corpo o del ritmo circadiano", ipotizza. "E' importante essere consapevoli di questo aumentato pericolo soprattutto se si soffre di malattie cardiache o si hanno altri fattori di rischio", precisa l'esperta, invitando a rivolgersi subito ai servizi di emergenza in caso di sintomi sospetti.  I cardiologi americani colgono l'occasione per ribadire che "la quantità e la qualità del sonno, in qualsiasi periodo dell'anno, è essenziale per una buona salute. Oltre ad aumentare il rischio di patologie cardiovascolari come infarto e ictus – rimarca Delgado-Lelievre – la mancanza di sonno comporta anche maggiori probabilità di depressione, declino cognitivo e obesità". Gli specialisti dell'Aha citano alcuni lavori scientifici: uno studio pubblicato sul 'Journal of American Heart Association' rileva che variazioni nella durata del sonno superiori a 2 ore a notte nella stessa settimana sono associate all'aterosclerosi, mentre una ricerca su 'Hypertension' dimostra che il legame tra sovrappeso (in particolare sotto forma di grasso viscerale sull'addome) e pressione alta negli adolescenti è più forte tra chi ha un sonno irregolare. Ancora, un altro studio apparso sul 'Journal of American Heart Association' spiega che dopo la menopausa circa una donna su 4 può sviluppare fibrillazione atriale, e che a innescarla sono principalmente lo stress e il poco sonno.  Ma quanto dura il 'sonno giusto'? I cardiologi Usa prescrivono "7-9 ore al giorno per gli adulti, 8-10 ore per i ragazzi dai 13 ai 18 anni, 9-12 ore per i bambini dai 6 ai 12 anni, 10-16 ore fino ai 5 anni". Secondo un abstract presentato alle Scientific Sessions 2023 dell'Aha, negli States oltre un terzo dei bimbi non dorme quando dovrebbe. Ma anche fra gli adulti la stessa percentuale non riposa abbastanza da assicurarsi un cuore in salute, aggiunge Delgado-Lelievre. I consigli della buonanotte sono i soliti: dieta sana, equilibrata e a orari regolari; prudenza con le bibite zuccherate, quelle contenenti caffeina e gli alcolici; evitare lunghi sonnellini pomeridiani, concentrandosi su un regolare riposo notturno e cercando di mantenere una routine fissa; rilassarsi prima di andare a dormire limitando l'esposizione alla luce blu di cellulare e schermi vari. Infine un trucco: "Tenere la sveglia dall'altra parte della stanza, in modo da essere obbligati ad alzarsi per spegnerla. Poltrire nel letto – chiosano gli esperti – peggiora la sonnolenza diurna".  —[email protected] (Web Info)

Trapianto a cuore battente con nuova ‘scatola sterile’

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(Adnkronos) –
Trapiantato un cuore ancora battente grazie alla nuova 'scatola sterile', strumento di alto livello tecnologico. L'eccezionale intervento è stato eseguito all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo il 19 marzo il trapianto. L'organo è giunto nella struttura ospedaliera ancora battente, grazie alla speciale apparecchiatura Ocs – Heart di conservazione e cura degli organi, disponibile in pochissimi centri in Italia e da poco in dotazione all'azienda ospedaliera bergamasca. È il primo trapianto cardiaco realizzato nella struttura con l’innovativo sistema, un’apparecchiatura portatile di perfusione cardiaca conosciuta anche come 'cuore in una scatola', che rappresenta una delle più significative innovazioni tecnologiche nel campo dei trapianti e della preservazione d’organo.  
A ricevere il cuore da donatore, è stato un 58enne, che da circa due anni era assistito con un dispositivo di assistenza ventricolare meccanica. Il paziente ora sta bene ed è stato dimesso dalla terapia intensiva. A prelevare il cuore, nelle sale operatorie di un ospedale di un’altra regione, è stata un’équipe mista di cardiochirurghi anestesisti e perfusionisti partiti da Bergamo. Il cuore del donatore, dopo il prelievo, ha ripreso a battere nella scatola sterile irrorato da sangue caldo e ossigenato, per ridurre il periodo di non perfusione che è particolarmente dannoso per gli organi. È questa infusione continua nelle coronarie a garantire la contrattilità e la pulsatilità del cuore del donatore.   
I cardiochirurghi possono monitorare in continuo tutti i valori dell’organo, valutare lo stato di salute del cuore in tempo reale, intervenire per modificare i parametri emodinamici e metabolici con l’obiettivo di migliorare la funzionalità dell’organo, ma anche valutare con maggiore tempo a disposizione se interrompere il trapianto, qualora il cuore donato sia ad alto rischio di disfunzione immediata. Il 'cuore in una scatola' ha il vantaggio di poter dilatare il tempo disponibile per i cardiochirurghi tra il prelievo ed il trapianto. È ora possibile far arrivare a Bergamo l’organo da un donatore idoneo con un tempo superiore alle 4-6 ore necessarie per il trasporto tempo considerato a rischio per la disfunzione precoce dell’organo. Questo rende possibile andare a recuperare il cuore anche quando l’ospedale in cui va effettuato il prelievo si trovi in un’area geografica poco accessibile, ad esempio perché lontana dagli aeroporti.  Con questo sistema, spiega una nota, "possono essere utilizzati organi che altrimenti avrebbero avuto scarse probabilità di arrivare al paziente ricevente con la necessaria funzionalità. Inoltre è possibile accettare cuori con una funzione non ottimale e valutare nella fase di perfusione nella 'scatola' la qualità dell’organo prima di poterlo impiegare per il trapianto. "Aver acquisito questa attrezzatura, con un notevole investimento da parte dell’ospedale, significa per noi mettere a disposizione dei nostri pazienti in lista d’attesa una possibilità in più per ricevere un organo da donatore ", ha spiegato Amedeo Terzi, responsabile del programma trapianti di cuore dell’Asst Papa Giovanni XXIII.  La disponibilità di organi per il trapianto rimane molto limitata e comunque inferiore rispetto al numero di pazienti in lista d’attesa. Anche per questo ogni cuore donato è estremamente prezioso. Secondo le ultime rilevazioni disponibili a livello nazionale, su 190 cuori proposti per un trapianto fuori regione nel 2022 dai vari centri italiani, solo 32 (16,8%) sono stati accettati e infine 23 trapiantati (12,1%). Tra i vari motivi del mancato utilizzo, il 37,4% dei casi è dovuto alla 'marginalità dell’organo' cioè la valutazione, per vari motivi, che l’organo non sia idoneo a garantire una sufficiente funzionalità dopo il trapianto. L’innovativo sistema Ocs può rivelarsi utile per contribuire a ridurre questo dato. "Investire in dotazione tecnologica nell’ambito dei trapianti significa aumentare le possibilità che un paziente in lista per un organo da donatore, in questo caso il cuore, possa ricevere una cura salvavita – ha affermato Mauro Moreno, direttore sanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII . "Oltre ad aver acquistato questa nuova attrezzatura conclude – stiamo investendo molto anche sul piano organizzativo e tecnico. Abbiamo introdotto una sala chirurgica riservata alle emergenze in orario diurno, per limitare le sovrapposizioni tra gli interventi chirurgici non programmabili e i trapianti e per aumentare la disponibilità ad accettare da altri centri gli organi donati".  —[email protected] (Web Info)

Scompenso cardiaco, diagnosi più rapida con puntura al dito

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(Adnkronos) – "Sullo scompenso cardiaco negli ultimi anni la ricerca medica ha realizzato passi significativi ma molto lavoro va fatto ancora per la sensibilizzazione della popolazione. Lo scompenso, infatti, rappresenta in Italia la principale causa di ricovero tra gli ultra 65enni e comporta costi ospedalieri pari all'1,5% della spesa sanitaria. Le tecnologie sono d’aiuto, come nel caso di alcuni device impiantabili di elettrostimolazione e metodiche che consentono di arrivare in sicurezza al trapianto di cuore. All’inizio lo scompenso non si presenta con l'affanno o con le gambe gonfie, ma può provocare stanchezza e astenia che la persona di una certa età tende a considerare fisiologici. In questi casi, anche l’ecocardiogramma può risultare poco significativo, mentre solo il test con la punta al dito per la valutazione peptidi natriuretici può rivelare la presenza dello scompenso in fase precoce". Lo ricorda l'Associazione italiana scompensati cardiaci (Aisc) che, per accendere i riflettori sull’importanza della riabilitazione cardiovascolare nel percorso di cura, promuove il 10 aprile un convegno all'Irccs San Raffaele Montecompatri, dal titolo 'La riabilitazione nello scompenso cardiaco: un nuovo modello costruito sulle esigenze del paziente'. “Oggi abbiamo la possibilità di trattare in maniera adeguata lo scompenso cardiaco, riducendo la mortalità e le ospedalizzazioni”, sottolinea Salvatore Di Somma, direttore del Comitato Scientifico Aisc/Aps, cardiologo, docente di Medicina Interna dell’Università Sapienza di Roma e presidente di Great-Italy. "Tra i nuovi farmaci – continua –, da sottolineare vi è l'avvento dell'associazione Sacubitril-Valsartan*, oltre ai betabloccanti e ai diuretici. Soprattutto, da qualche anno, sono stati resi disponibili gli Sglt2 inibitori, ipoglicemizzanti utilizzati per il controllo della glicemia che, in trial internazionali, si sono dimostrati efficaci anche nello scompenso cardiaco, riducendo la mortalità e l’ospedalizzazione. La grande novità di questi ultimi farmaci è che sono efficaci in tutte le forme di scompenso cardiaco, sia nella forma a frazione di eiezione ridotta, sia nella forma di scompenso cardiaco a frazione di eiezione conservata. Tuttavia, non sono farmaci sostitutivi, ma addizionali di quelli esistenti. Questo crea una problematica in più per il paziente che dovrà aggiungere altre pillole ogni giorno, per questo è importante renderlo consapevole del beneficio della loro assunzione, in quanto migliorano l’aspettativa di vita”.  Il passo fondamentale per una presa in carico tempestiva è la diagnosi precoce. “Uno degli ostacoli – avverte Di Somma – è la scarsa diffusione del test dei peptidi natriuretici Nt-pro-Bnp o Bnp. Si tratta di test standard che sono disponibili in pronto soccorso per diagnosticare la dispnea grave, ma sono utili anche per l’identificazione di pazienti con sintomi molto sfumati. Per questo è necessario l'utilizzo del test con una semplice puntura al dito anche nella medicina territoriale. Come Associazione italiana scompensati cardiaci – annuncia il professore – stiamo facendo un protocollo che prevede l’accesso a tali test anche presso i medici di medicina generale e le farmacie. Questa è la base da cui partire per ridurre mortalità e ospedalizzazioni”. Da pochi giorni si è conclusa la consultazione pubblica, attivata dall’Agenas, per la stesura del 'Documento di indirizzo contenente indicazioni per la promozione della partecipazione e co-produzione dei pazienti, dei cittadini e della comunità nell’ambito delle Case della comunità'. “In queste realtà – spiega Di Somma – ci saranno medici di medicina generale presenti h24, specialisti ambulatoriali e infermieri. Sul territorio ci sarà una struttura ogni 40mila abitanti. Lo scompenso cardiaco è per definizione una malattia cronica, quindi è necessario che le Case di comunità diventino un presidio territoriale per ottimizzarne la gestione". —[email protected] (Web Info)

Ora legale, gufi o allodole? Ecco chi soffre di più effetto jet lag e come uscirne

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(Adnkronos) – Mente annebbiata, irascibilità, stanchezza maggiore del solito. Sono passati ormai alcuni giorni dallo spostamento delle lancette un'ora avanti, imposto dal debutto dell'ora legale, e c'è chi ancora accusa il colpo. Succede pure quando il movimento degli ingranaggi dell'orologio va in senso inverso, quindi con il ritorno dell'ora solare. Gli esperti parlano di mini jet lag. Le 'vittime' ideali? "Gufi e allodole estremi", spiega all'Adnkronos Salute Carolina Lombardi, direttore del Centro medicina del sonno dell'Istituto Auxologico San Luca, Milano. In questo caso specifico, a rischiare di più di soffrire per "l'amputazione artificiale di una parte del sonno necessaria" sarebbero i 'super gufi', ma poco cambia.  E' possibile che durì così a lungo? "È molto soggettivo – evidenzia l'esperta – nel senso che tutti i cambiamenti di orario, soprattutto i cambiamenti legati a condizionamenti esterni rispetto al nostro ritmo circadiano, richiedono un adattamento del nostro organismo. I tempi e i modi di questo adattamento sono differenti a seconda delle condizioni dalle quali partiamo". In altre parole, "una persona che non ha nessun tipo di disturbo del sonno o difficoltà, magari neanche la percepisce questa necessità di adattamento. Una persona invece che parte già da un situazione caratterizzata da un po' più di difficoltà con il sonno, o comunque con una tendenza a uno spostamento di fase del ritmo circadiano, ovviamente si adatta a un cambiamento orario imposto in maniera più difficoltosa rispetto ad altri".  "Un'ora non è una grande richiesta di adattamento – ragiona Lombardi -però è comunque una richiesta di adattamento esogena che arriva due volte l'anno e questo, soprattutto in condizioni di fragilità" pre-esistenti "può mettere maggiormente in difficoltà". Tanto che alcuni esperti e società scientifiche come l'American Academy of Sleep Medicine (Aasm) hanno preso posizioni nette contro i periodici 'switch' tra ora legale e solare. Quella lanciata dall'Aasm ormai da diversi anni per esempio è proprio una crociata contro l'ora legale. Per questi esperti si "dovrebbero eliminare i cambi orari stagionali a favore di un orario fisso, valido tutto l'anno. E le evidenze attuali supportano l'adozione dell'ora standard", l'ora solare, "che si allinea meglio con la biologia circadiana umana". (segue) —[email protected] (Web Info)

Cinema, Rutelli (Anica): “Con il governo il dialogo è in corso”

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(Adnkronos) – Con il governo “il dialogo è in corso ma per tutti è importante chiarire che il cinema, come è emerso oggi in un modo molto efficace, è un settore industriale”. Lo afferma Francesco Rutelli, presidente dell’Anica, a margine della presentazione a Roma, nella Sala Nassirya del Senato, degli Stati generali del Cinema (Siracusa, dal 12 al 14 aprile) raccogliendo l’invito a dialogare del ministro Gennaro Sangiuliano che ha dichiarato che le risorse per il cinema ci saranno ed ha annunciato una rimodulazione dei contributi.  “La leggeremo”, commenta Rutelli che ribadisce: “il punto cruciale è considerare il cinema come un'industria, non è un settore che attende aiuti. Quei sostegni che arrivano sotto forma di incentivi, di tax credit, sono strumenti di crescita del comparto che, peraltro, si trova a misurarsi con una competizione internazionale feroce, con finanziamenti pubblici ben più ampi di quelli italiani in alcuni Paesi, vedi Francia, e incentivi fiscali ai privati, straordinariamente più penetranti di quelli che diamo noi, vedi Spagna o Regno Unito”. —[email protected] (Web Info)

Pasta all’uovo, Altroconsumo indaga quella industriale, la classifica delle tagliatelle

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(Adnkronos) – Secondo la norma di legge, la pasta all’uovo destinata alla vendita deve rispettare determinate caratteristiche, come quelle relative agli ingredienti: secondo il Dpr 187 del 2001, deve essere prodotta esclusivamente con semola di grano duro e contenere almeno quattro uova intere di gallina, per un peso complessivo non inferiore a 200 grammi di uova per ogni chilo di semola. Ma la legge viene rispettata? Per rispondere, Altroconsumo ha condotto un’indagine che ha messo alla prova 15 tagliatelle secche industriali per valutarne qualità, consistenza e gusto, attraverso una prova di laboratorio affiancata ad una di assaggio. Risultato, tra i prodotti analizzati 6 hanno ottenuto una valutazione positiva, mentre 2 prodotti sono stati penalizzati in un caso per il contenuto di micotossine e nell’altro perché non rispetta il quantitativo minimo di uova stabilito dalla normativa. Tra i prodotti analizzati, quelli che ottengono una valutazione sufficiente nella determinazione del numero di uova, contengono il minimo quantitativo di uova previsto, dunque quattro uova per chilo di semola, mentre i prodotti che ne contengono una quantità maggiore hanno ottenuto un punteggio superiore. È questo il caso di Luciana Mosconi 500 g, che con un punteggio in termini di qualità globale di 69/100 ottiene anche il riconoscimento di Migliore del Test, grazie al basso livello di micotossine rilevate, all’assenza di pesticidi e al numero di uova utilizzato. La seconda posizione, invece, è conquistata da Belli Pastificio Artigianale 500 g, con un punteggio di qualità globale di 68/100, seguito da De Cecco N° 304 500 g, che ottiene un punteggio di qualità globale pari a 66/100 ed il riconoscimento come Miglior Acquisto, per la buona qualità e il prezzo vantaggioso, oltre che per il numero di uova utilizzate per kg di farina, sopra la media. Il riconoscimento come Miglior Acquisto lo hanno ottenuto anche Coop N° 288 500 g (64/100), e Le Mantovanelle con Le Mulinette N° 104 250 g (62/100), anche se, il numero di uova utilizzate, cinque, supera di poco il limite di legge. Un importante aspetto verificato durante le fasi di analisi in laboratorio è quello relativo alla presenza di micotossine all’interno della pasta. Le micotossine, infatti, sono tossiche, sia per l’uomo sia per gli animali, e possono essere più pericolose dei pesticidi per la salute. Tutte le tagliatelle sono in regola con quanto previsto dalla normativa, ma l’indagine Altroconsumo, ha premiato con voti buoni ed ottimi i prodotti che non contengono micotossine e quelli che presentano tracce delle micotossine meno pericolose, penalizzando, invece, quei prodotti nei quali è stata riscontrata l’ocratossina A (micotossina potenzialmente cancerogena) e/o il deossinivalenolo (Don), tossina che può produrre problemi gastrointestinali. Per l’ocratossina A, Il test ha adottato un approccio valutativo più severo rispetto a quanto previsto dalla legge, considerando il Margine di esposizione (Moe), criterio con il quale viene valutato il rischio della presenza di eventuali sostanze cancerogene negli alimenti. Infatti, le tagliatelle Carrefour Original n. 224 ottengono un giudizio pessimo in quanto l’ocratossina A contenuta in questo prodotto (che si attesta entro i limiti di legge) non superava la valutazione relativa al margine di esposizione calcolato per un bambino di tre anni. Sul fronte dei pesticidi, invece, i risultati sono soddisfacenti: sono state prese in considerazione più di 700 sostanze, e la maggior parte dei prodotti non ne presenta alcuna traccia. L’ultima fase del test ha, invece, sottoposto i prodotti a prove di cottura e assaggio. I prodotti migliori sono risultati essere quelli che hanno un sapore gradevole, dove il sapore di uovo non prevale su quello di semola, e che sono in grado di creare un connubio perfetto tra tagliatelle e sugo. I più apprezzati hanno anche mostrato una ottima tenuta di cottura, che riesce a mantenersi anche dopo alcuni minuti dalla scolatura. Infine, l’indagine Altroconsumo ha preso in considerazione anche il tipo di imballaggio utilizzato per proteggere e per vendere le tagliatelle. Infatti, le tagliatelle sono molto delicate, e, se non sono protette a sufficienza, rischiano di spezzarsi durante il trasporto. Ma questo non significa dover produrre imballaggi troppo grandi e pesanti, che genererebbero un eccesso di rifiuti inutili.  In merito alle valutazioni sull’impatto ambientale degli imballaggi, ciò che ha inciso negativamente è il rapporto sbilanciato tra il peso delle tagliatelle e quello dell’imballaggio. Le confezioni meno sostenibili, infatti, sono quelle che a parità di peso contengono meno prodotto, mentre, le migliori, sono quelle nel sacchetto, meglio se di carta, come nel caso di Granoro. In generale, non c’è grande attenzione per la sostenibilità dei materiali delle confezioni, ma in etichetta è indicato come smaltirle correttamente. —[email protected] (Web Info)

Morto Adrian Schiller, star di ‘The Last Kingdom’ aveva 60 anni

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(Adnkronos) – L’attore britannico Adrian Schiller, noto per i suoi ruoli in 'The Last Kingdom' e nella serie 'Victoria', è deceduto all’età di 60 anni. La morte "improvvisa e inaspettata" è stata annunciata dal suo agente Scott Marshall Partners, che lo ha rappresentato per più di tre decenni. In una nota l'agente dichiara: "È morto troppo presto e noi, la sua famiglia e i suoi amici intimi, siamo devastati dalla perdita. La sua morte è stata improvvisa e inaspettata e non sono ancora disponibili ulteriori dettagli sulle sue cause". Schiller, aggiunge l'agente, era "un attore di talento prodigioso ed era appena tornato da Sydney, dove era apparso in 'The Lehman Trilogy' e non vedeva l'ora di continuare il tour internazionale a San Francisco". La sua carriera ha spaziato tra cinema, televisione e teatro. "Ha goduto di una carriera varia e di successo in tutti i media", scrive l'agente che aggiunge: "le nostre più sentite condoglianze vanno alla sua famiglia, che chiede il rispetto della privacy in questo momento così difficile". Il direttore del National Theatre, Rufus Norris, ha espresso le sue condoglianze e si è detto "profondamente rattristato e scioccato" per la perdita di un membro della compagnia. "La sua recente interpretazione nel ruolo di Henry Lehman nella première australiana di 'The Lehman Trilogy' è stata superba e la sua presenza all'interno della compagnia ci mancherà moltissimo", ha concluso. —[email protected] (Web Info)