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"L'attentato contro Donald Trump è motivo di grave allarme e forte indignazione. La violenza che, da qualche tempo, ha ripreso a manifestarsi in ambito politico è uno sconcertante sintomo di deterioramento del tessuto civile e del pericoloso rifiuto del confronto, del dialogo, del rispetto della vita democratica". Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Auguro a Donald Trump e agli altri feriti un pronto ristabilimento ed esprimo cordoglio per il cittadino rimasto vittima di questo intollerabile gesto di odio e di attacco alla libertà. Gli Stati Uniti, grande democrazia, risponderanno certamente con efficacia e vigore a ogni concezione di violenza", conclude il Capo dello Stato nella nota. —[email protected] (Web Info)
Attentato a Trump, Mattarella: “Violenza sintomo di deterioramento del tessuto civile”
Israele, Hamas si ritira dai negoziati per gli “orribili massacri” di Netanyahu
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Hamas ha sospeso la sua partecipazione ai negoziati finalizzati a raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi ritenendo per questo responsabile il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha annunciato il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh che ha comunicato ai mediatori l'intenzione di ''interrompere i negoziati a causa della mancanza di serietà dell'occupazione'', ovvero Israele. La decisione arriva all'indomani della strage israeliana nell'area di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis, dove oltre 90 persone sono morte e 300 ferite in una serie di raid aerei israeliani. L'area di al-Mawasi ospita migliaia di sfollati, fuggiti dopo l'avvio dell'operazione israeliana nella Striscia di Gaza, designata dall'esercito israeliano come 'zona umanitaria sicura'. Obiettivi dei raid erano, secondo Israele, Mohammed Deif, comandante dell'ala militare di Hamas, e il capo della Brigata Khan Younis, Rafa'a Salameh.Secondo l'Idf i due si trovavano in un edificio basso tra la zona di al-Mawasi e Khan Younis, in un ambiente civile, ma non in una tendopoli per sfollati palestinesi. Secondo fonti militari, altre decine di agenti di Hamas si trovavano nell'area del sito quando è stato colpito. Ma Hamas smentisce. E' "falso", ha detto un alto funzionario del gruppo, Sami Abu Zuhri. "Le affermazioni israeliane sono insensate e mirano a giustificare l'orribile massacro – ha dichiarato alla Reuters, ripresa dai principali media israeliani – Tutti i martiri sono civili e ciò che è accaduto è una grave escalation della guerra di genocidio, che ha il supporto degli americani e del silenzio del mondo". —internazionale/[email protected] (Web Info)
“Mark Violets ha sparato a Trump”, la fake news dall’Italia inganna il mondo
(Adnkronos) – L'attentato a Donald Trump, ferito da un cecchino in un comizio in Pennsylvania, diventa il trampolino di lancio per un'incredibile fake news che parte dall'Italia. Un profilo X, che poi si disattiva, attribuisce l'attentato a un inesistente 'Mark Violets': "BREAKING – Il Dipartimento di Polizia di Butler conferma l'arresto di Mark Violets, identificato come l'uomo che ha sparato a Trump e noto estremista antifa. Prima dell'attacco, ha pubblicato un video su YouTube annunciando che 'la giustizia è in arrivo'". Al messaggio viene abbinata la foto di un giornalista sportivo che si occupa della Roma, Marco Violi. Il cronista, ovviamente del tutto estraneo alla vicenda, finisce in un tritacarne mediatico con citazioni su tv e siti internazionali, negli Stati Uniti e non solo. Il tweet, prima della rimozione, colleziona milioni di visualizzazioni. L'algoritmo fa il resto: la 'notizia' cattura l'attenzione di media stranieri, che non procedono ad alcuna verifica e fanno da megafono: Mark Violets diventa l'attenatore di Donald Trump. La foto rimbalza tra post e video, la valanga diventa inarrestabile, si allarga alle dirette aggiornate minuto dopo minuto. Gli utenti italiani, già nel cuore della notte, comprendono immediatamente che si tratti di una fake news. Il profilo all'origine del post è noto e già in passato si è concentrato sulla figura del comunicatore romano. All'estero, il processo è più lento e servono rettifiche per cancellare l'informazione falsa, diffusa in maniera folle. La retromarcia compare su Nbcnews, Reuters, Yahoo. Il giornalista, intanto, si sveglia e si trova coinvolto nell'attentato all'ex presidente degli Stati Uniti: "Sono a Roma, sono stato svegliato nel cuore della notte dalle notifiche. Le notizie che circolano sul mio conto sono completamente prive di fondamento". Nella mattinata italiana, il giornalista pubblica messaggi sui propri profili Instagram e X preannunciando una denuncia per la vicenda incredibile. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Attentato a Trump, cosa sappiamo: gli spari, chi è il cecchino, i testimoni
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Donald Trump ferito in un attentato. Un cecchino di 20 anni spara mentre l'ex presidente sta tenendo un comizio a Butler, in Pennsylvania, per la campagna verso le elezioni Usa 2024. Trump viene colpito all'orecchio destro. Una persona tra gli spettatori viene uccisa, altre due vengono ferite gravemente. L'attentatore, identificato come Thomas Matthew Crooks, viene ucciso dai servizi segreti.
L'allarme scatta attorno alle 18.15 negli Stati Uniti. Trump è sul palco, indossa il cappellino rosso d'ordinanza. Si sentono spari a ripetizione, l'ex presidente cade a terra e viene protetto da agenti dei Servizi Segreti. Quando si rialza, sorretto dagli uomini della sicurezza, ha una ferita all'orecchio destro e il volto sporco di sangue. "Aspettate, aspettate", dice agli agenti e prima di essere portato via alza il pugno e urla 3 volte "Fight!" ("Combattete"). Le indagini, coordinate dall'Fbi, appurano che Trump si trovava a circa 150 metri dal punto da cui sono partiti i colpi, almeno 5. Secondo i Servizi Segreti, il cecchino ha aperto il fuoco da "posizione elevata". Tre fonti delle forze dell'ordine hanno confermato che a sparare è stata una persona che si era appostata su un tetto, all'esterno del luogo del comizio. Per l'Fbi ''è stato un tentato omicidio'', ma finora ''non erano note minacce a Trump''.
A sparare è stato un ragazzo di 20 anni, identificato come Thomas Matthew Crooks. Le indagini sono ancora in corso e non è chiaro se il ventenne abbia agito come ''lupo solitario'' o abbia avuto dei complici. Al vaglio anche i messaggi social del giovani, compreso un video: ''Il mio nome è Thomas Matthew Crooks. Odio i repubblicani, odio Donald Trump'', le parole del ventenne, che era inserito nel registro degli elettori repubblicani. Crooks, però, allo stesso tempo, aveva fatto una donazione di 15 dollari a un gruppo progressista affiliato ai democratici. Il giovane viveva a Bethel Park, sobborgo di Pittsburgh, e si era diplomato alla Bethel Park High School nel 2022. L'attentatore ha usato un Ar15, il modello di fucile semiautomatico più utilizzato negli Stati Uniti, anche nelle stragi di massa che si sono verificate nel Paese. Il giovane indossava una t-shirt di uno dei canali YouTube più popolari dedicati alle armi da fuoco, Demolition Ranch, come riporta la Nbc spiegando di aver visionato le foto del corpo dell'attentatore colpito alla testa. Le indagini dovranno anche verificare il corretto funzionamento dell'apparato di sicurezza messo in campo a Butler. Da vagliare, inoltre, alcune testimonianze che fanno riferimento alla presenza del cecchino individuata dagli spettatori e ad alcune segnalazioni che le forze dell'ordine non avrebbero tenuto nella adeguata considerazione. "Abbiamo notato quella persona che strisciava sul tetto, a una quindicina di metri dietro di noi. Siamo là, indichiamo l'uomo che si muove sul tetto… Lo vediamo chiaramente, ha un fucile", dice un testimone alla Bbc, affermando di aver informato la polizia ma gli agenti "non sapevano cosa stesse succedendo. Ho pensato: 'Perché Trump continua a parlare? Perché non lo portano via?'. Mi trovo lì, indico lui per 2-3 minuti: i Servizi Segreti ci osservano da una posizione elevata. Io indico il tetto… e subito dopo si sentono 5 colpi…".
"Non mi arrenderò mai". Trump, dopo la corsa in ospedale e le dimissioni quasi immediate, si fa sentire con messaggi che ribadiscono la volontà di proseguire la campagna senza esitazioni. "Questo è un messaggio da Donald Trump: non mi arrenderò mai", le poche parole affidate a una mail. In precedenza, un resoconto più dettagliato sul social Truth. "Sono stato colpito da un proiettile che mi ha trafitto la parte superiore dell'orecchio destro. Voglio ringraziare i servizi segreti degli Stati Uniti e tutte le forze dell'ordine per la loro rapida risposta alla sparatoria appena avvenuta a Butler, Pennsylvania. Soprattutto, voglio porgere le mie condoglianze alla famiglia della persona uccisa al raduno e anche alla famiglia di un'altra persona gravemente ferita. È incredibile che un atto del genere possa verificarsi nel nostro Paese", il messaggio. "Sono stato colpito da un proiettile alla parte superiore dell'orecchio destro. Ho capito subito che qualcosa non andava, perché ho sentito un sibilo, degli spari e ho sentito subito il proiettile che mi squarciava la pelle. Ho sanguinato in modo abbondante, ho capito cosa stesse succedendo", conclude. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Trump, pugno alzato, sangue sul volto e bandiera: la foto simbolo
(Adnkronos) – Pugno alzato in segno di sfida, rivolo di sangue sul volto, la bandiera degli Stati Uniti dietro di lui e il cielo azzurro della Pennsylvania sullo sfondo. E' già diventata iconica la fotografia condivisa su 'X' dal figlio dell'ex presidente americano, Donald Trump Jr. immediatamente dopo l'attentato all'ex inquilino della Casa Bianca durante un comizio. "Non smetterà mai di lottare per salvare l'America", ha scritto il figlio del candidato repubblicano. Suo fratello, Eric Trump, ha poi pubblicato la stessa immagine con la didascalia: "Questo è il combattente di cui l'America ha bisogno!". Il senatore della Florida Marco Rubio ha condiviso entrambi i post con la didascalia "Dio ha protetto il presidente Trump". L'ex candidato repubblicano alla presidenza Vivek Ramaswamy ha condiviso la foto con una didascalia simile: "Grato al presidente Trump per il suo sacrificio. Grato a Dio per averlo protetto". Il presidente della Rising Christians Union e sostenitore di Trump, Shakeel Jahangir, ha condiviso la foto con l'immagine di una croce sovrapposta alle parole: "Trump ha appena vinto… renderemo di nuovo cristiana l'America". —internazionale/[email protected] (Web Info)
Incidente stradale nella notte ad Avellino: morti 4 ragazzi a Mirabella Eclano
(Adnkronos) – Tragico incidente stradale nella notte in provincia di Avellino. Quattro ragazzi tra i 19 e i 21 anni sono morti dopo che la Mercedes su cui viaggiavano si è scontrata prima con due auto per poi schiantarsi contro il muro in cemento armato di un'azienda lungo la strada Nazionale delle Puglie, nel territorio di Mirabella Eclano. L'impatto non ha lasciato scampo ai 4 giovani che sono praticamente morti sul colpo. Sul caso indagano i carabinieri. Il 21enne alla guida e un amico erano di Frigento, mentre gli altri due giovani di Grottaminarda e Calore di Mirabella, sempre in provincia di Avellino. Secondo una prima ricostruzione, insieme ad altri amici che li seguivano a bordo di una Fiat Panda non rimasta coinvolta nell'incidente, le vittime erano dirette proprio a Calore di Mirabella per andare a prendere un gelato. Sul caso è stata aperta un'inchiesta: le salme sono a disposizione della magistratura che ha disposto il trasferimento all'obitorio dell'ospedale San Pio di Benevento in attesa dell'autopsia. Sequestrate anche le tre auto coinvolte nell'incidente e gli smartphone dei ragazzi. —[email protected] (Web Info)
Trump, Russia: “In America tradizione di omicidi, incitano all’odio contro oppositori politici”
(Adnkronos) – Dopo l'attentato a Donald Trump anche la Russia interviene per bocca della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. "Esattamente due mesi fa ho attirato l'attenzione sul fatto che negli Stati Uniti incoraggiano letteralmente l'incitamento all'odio nei confronti degli oppositori politici''. In quell'occasione, ricorda Zakharova, ''ho anche fornito esempi della tradizione americana di omicidi di presidenti e candidati presidenziali". Zakharova a maggio aveva detto che negli Stati Uniti ''parlano apertamente della necessità di uccidere il candidato presidenziale, l'ex presidente del paese Donald Trump''. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Trump ferito in attentato, il momento in cui viene colpito – Video
(Adnkronos) – Donald Trump ferito in un attentato a Butler. I video diffusi sui social mostrano il momento in cui l'ex presidente viene colpito dal cecchino appostato su un edificio. Mentre l'ex presidente sta parlando e fornisce dati che suscitano la disapprovazione del pubblico, si sentono in maniera distinta i colpi esplosi dal cecchino. Trump colpito si accascia, mentre si sentono urla dalla platea. Su un altro edificio, si intravede un tiratore scelto che pare puntare l'arma in direzione del cecchino. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Attentato a Trump, le reazioni dal mondo. Meloni: “Prevalga dialogo su odio e violenza”
(Adnkronos) – L'attentato a Donald Trump ha avuto immediata eco in tutto il mondo scatenando la condanna unanime dei leader internazionali. Dall'Italia la premier Giorgia Meloni ha espresso al candidato repubblicano alla presidenza "solidarietà e i miei auguri di pronta guarigione, con l’auspicio – ha scritto su X – che i prossimi mesi di campagna elettorale possano veder prevalere dialogo e responsabilità su odio e violenza''. "Nel dibattito politico, in tutto il mondo, ci sono limiti che non dovrebbero mai essere superati. È un monito per tutti, indipendentemente dallo schieramento politico, per ridare dignità e onore alla politica, contro ogni forma di odio e violenza, e per il bene delle nostre democrazie", ha scritto ancora la premier. ''Non c'è assolutamente posto per la violenza politica nella nostra democrazia. Sebbene non sappiamo ancora esattamente cosa sia successo, dovremmo tutti essere sollevati dal fatto che l'ex presidente Trump non sia stato ferito gravemente e usare questo momento per impegnarci nuovamente alla civiltà e al rispetto nella nostra politica. Michelle e io gli auguriamo una pronta guarigione'', ha scritto l'ex presidente americano Barack Obama su 'X'. Anche il ministro degli esteri Antonio Tajani si è detto ''Sconvolto dalle immagini in Pennsylvania, seguo gli sviluppi e sono in contatto con l'Ambasciata'', ha fatto sapere via social. ''Auguro al 45simo Presidente una pronta guarigione e ribadisco, anche oggi, la nostra profonda vicinanza agli Usa. Condanno la violenza che non può avere spazio in dibattito democratico''. Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha condannato "in modo inequivocabile questo atto di violenza politica", ovvero il tentativo di omicidio contro l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo ha dichiarato il suo portavoce Stephan Dujarric. ''Scioccato dalla notizia dell'attacco al presidente Trump, che condanno fermamente", si è detto anche l'Alto rappresentante della politica estera dell'Unione europea Josep Borrell. "Ancora una volta, stiamo assistendo ad atti di violenza inaccettabili contro i rappresentanti politici'', ha scritto su 'X'. "Profondamente scioccata dalla sparatoria avvenuta durante il comizio elettorale dell'ex presidente Trump" si dice anche la presidente della Commissione Ue Ursula von del Leyen. "Auguro a Donald Trump una pronta guarigione e porgo le mie condoglianze alla famiglia della vittima innocente. La violenza politica non ha posto in una democrazia''. ''Il mio pensiero va al presidente Donald Trump, vittima di un attentato", su X il presidente francese Emmanuel Macron. "Gli invio i miei auguri di pronta guarigione. Una persona è morta, diversi sono i feriti. È una tragedia per le nostre democrazie. La Francia condivide lo shock e l'indignazione del popolo americano''. ''Sono sconvolto nell'apprendere della sparatoria all'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante il suo comizio in Pennsylvania. Tale violenza non ha giustificazione e non ha posto in nessun luogo del mondo'', ha scritto su 'X' il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affermando che ''la violenza non dovrebbe mai prevalere''. Zelensky ha aggiunto di essere ''sollevato nell'apprendere che Donald Trump è ora al sicuro e gli auguro una pronta guarigione. Le mie condoglianze vanno ai familiari della vittima di questo attacco, un partecipante al comizio. Vorrei che l'America ne uscisse più forte''. Le elezioni presidenziali americane sono una questione interna degli Stati Uniti e non è affare di Mosca valutare se l'attentato a Donald Trump possa incidere sulla loro legittimità, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa a Mosca. "Non sta a noi giudicare. Non abbiamo il minimo desiderio di interferire. Questa è una questione che riguarda gli Stati Uniti", ha detto Peskov ai giornalisti. Sull'attentato dalla Russia era già intervenuta la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova affermando che "esattamente due mesi fa ho attirato l'attenzione sul fatto che negli Stati Uniti incoraggiano letteralmente l'incitamento all'odio nei confronti degli oppositori politici''. In quell'occasione, ha ricordato Zakharova, ''ho anche fornito esempi della tradizione americana di omicidi di presidenti e candidati presidenziali". Zakharova a maggio aveva detto che negli Stati Uniti ''parlano apertamente della necessità di uccidere il candidato presidenziale, l'ex presidente del Paese Donald Trump''. E sempre via social il primo ministro ungherese Victor Orban, che nei giorni scorsi aveva incontrato Trump nella sua residenza a Mar-a-Lago in Florida, fa sapere che "i miei pensieri e le mie preghiere sono rivolti al presidente Donald Trump in queste ore buie''. "Sara e io siamo rimasti scioccati dall'attacco al presidente Trump. Preghiamo per la sua sicurezza e la sua pronta guarigione". Così su 'X' il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. "Il presidente cinese Xi Jinping ha espresso la sua solidarietà all'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump in seguito alla sparatoria avvenuta al comizio in Pennsylvania", ha affermato il ministero degli Esteri cinese in una nota spiegando che la Cina sta seguendo con attenzione l'accaduto. —[email protected] (Web Info)
Trump, il testimone: “Ho segnalato il cecchino, polizia non si è mossa” – Video
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Il cecchino che ha sparato a Donald Trump sarebbe stato notato da alcuni spettatori presenti al comizio di Butler, in Pennsylvania. Gli avvertimenti alla polizia, però, non hanno prodotto effetti. E' la testimonianza di un uomo interpellato dalla Bbc. "Abbiamo notato quella persona che strisciava sul tetto, a una quindicina di metri dietro di noi. Siamo là, indichiamo l'uomo che si muove sul tetto… Lo vediamo chiaramente, ha un fucile", dice il testimone, che afferma di aver informato la polizia ma gli agenti "non sapevano cosa stesse succedendo. Ho pensato: 'Perché Trump continua a parlare? Perché non lo portano via?'. Mi trovo lì, indico lui per 2-3 minuti: i Servizi Segreti ci osservano da una posizione elevata. Io indico il tetto… e subito dopo si sentono 5 colpi…". Sui social, abbondano video che forniscono un quadro almeno parziale dell'attentato. —internazionale/[email protected] (Web Info)












