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Post Esg sui social, ecco le aziende che hanno fatto meglio a febbraio

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(Adnkronos) – Aumentano i contenuti pubblicati ma diminuiscono le interazioni, che nel mese scorso erano state trainate da alcuni post nel comparto moda. A febbraio, torna superiore a quello degli altri temi l'engagement, confermando il trend che vede i temi Esg generare un interesse importante. Tra le aziende spiccano, per numero di post pubblicati, CDP, Hera ed Italgas, per engagement prodotto Enav, Fincantieri e Webuild. E' quanto emerge dai dati relativi a febbraio 2024 del focus mensile 'ESG Social Channels Tracker' a cura dell’ESG Culture LAB di Eikon Strategic Consulting Italia, in collaborazione con l'Adnkronos, che misura l’impatto dei temi ESG nella comunicazione social delle 300 principali aziende italiane secondo lo studio R&S Mediobanca.  A febbraio 2024 il 60% delle aziende inserite nel monitoraggio ha pubblicato sui social contenuti ESG, dato in linea rispetto a gennaio. Aumentano del 15% i post prodotti sui temi ESG: 1.467 post rispetto ai 1.281 di gennaio. Diminuiscono le interazioni totali degli utenti rispetto al mese precedente, 170K rispetto a 832K. L’engagement dei contenuti ESG registra un rate di 0,40% (0,41% a gennaio), mentre gli altri temi registrano un engagement rate di 0,36% (in diminuzione rispetto a gennaio). Il dato di incidenza dei temi ESG sale di un punto percentuale all’11%.  Nel mese possiamo identificare un picco importante, il 16 febbraio, legato alla Giornata Internazionale del Risparmio Energetico (M’Illumino di Meno). A febbraio rimane alta l’incidenza dei temi E, che sale dal 68% al 71%. L’area S scende dal 31% al 28%. Ancora contenuto il peso dell’area G con l’1%. La E è maggiormente presidiata dai settore Moda (100%), Automotive (98%), Trasporti (88%) e Energia – Oil (82%); la S è maggiormente presidiata dai settori Alimentare (51%) e Pharma (48%); il settore Bancario-Finanziario risulta il più rilevante per l’area G (5%).  Tra gli hashtag più frequenti si confermano #sostenibilità, #ESG e #sustainability. Sempre molto utilizzati #transizioneenergetica, #innovation e #ambiente. Spiccano questo mese, #milluminodimeno, #risparmioenergetico.   Quante aziende hanno pubblicato post sulla Giornata Internazionale del Risparmio Energetico? Quali i settori più attenti? Quante interazioni hanno prodotto? Ecco i dati: 77 post, pubblicati tra il 13 e il 23 febbraio, la maggior parte (47) pubblicati il 16 febbraio. L’impatto sul totale dei post ESG nel giorno indicato è del 44%; sul totale delle aziende monitorate, l’11% ha scelto di pubblicare post sulla Giornata Internazionale del Risparmio Energetico; l’engagement del tema ottiene un rate dello 0,67%, molto più alto rispetto a quello complessivo dei temi ESG (0,40%); interazioni totali: 3.650. Le aziende più attente al tema appartengono ai settori Energia – Oil (19 post), Bancario-Finanziario (19 post), Commercio (9 post), Industria & Servizi (8 post), Assicurazioni (7 post), Media (7 post), Trasporti (4 post), Pharma (3 post), Alimentare (1 post). La maggior parte dei post insistono sul’impegno attivo delle aziende per la sensibilizzazione sul risparmio energetico, attraverso l’adesione all’iniziativa M’Illumino di Meno. Tra le aziende spiccano il Gruppo Acea (8 post pubblicati) ed Invitalia (7 post pubblicati).   

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Webuild inaugura installazione immersiva ‘Costruire secondo bellezza’ alle scuderie Quirinale

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(Adnkronos) – Nella storica cornice delle Scuderie del Quirinale a Roma, Webuild inaugura oggi l’installazione immersiva “Costruire secondo bellezza: le Stazioni dell’Arte a Napoli”, in concomitanza con l’apertura al pubblico della mostra “Napoli Ottocento”. La sala immersiva di Webuild, si legge in una nota, offre ai visitatori un viaggio all’interno delle Stazioni dell’Arte di Napoli, molte delle quali realizzate dal Gruppo: dalla pluripremiata Toledo, a Università, Dante, Museo, Materdei, San Pasquale, Monte Sant'Angelo, fino alla stazione Capodichino che collegherà la città all’aeroporto omonimo. Il progetto espositivo di Webuild si affianca alla mostra “Napoli Ottocento”, che celebra la città partenopea come culla di artisti e letterati, e testimonia come l’arte possa integrarsi nella vita quotidiana anche attraverso infrastrutture urbane funzionali. (FOTOGALLERY) Le Stazioni dell’Arte, snodi di transito trasformati in “musei” grazie alle circa 200 opere d’arte contemporanea, sono occasione per riflettere su un’idea innovativa di città fondata sull’armonia tra funzionalità e bellezza. Ogni stazione ha il suo carattere distintivo, ideato da architetti famosi nel mondo, e raccontato per la maggior parte delle stazioni da foto di Edoardo Montaina. Toledo, realizzata su progetto dell’architetto catalano Óscar Tusquets Blanca, è un omaggio alla luce e al mare; Università, concepita dall’architetto e designer anglo-egiziano Karim Rashid, rappresenta i saperi della Terza Rivoluzione Tecnologica; Materdei, progettata dall’Atelier Mendini, ha ridato vita alla piazza in superficie.  Ma anche le Stazioni Dante e Museo, firmate da Gae Aulenti, quella di San Pasquale, progettata dall’architetto Boris Podrecca, e quella di Monte Sant’Angelo, dove l’arte di Anish Kapoor dialoga con l’architettura urbana. A queste si aggiunge la stazione in costruzione di Capodichino, progettata da Ivan Harbour dello Studio Rshp, nuovo esempio del connubio tra bellezza e ingegneria nella città con la forma cilindrica ispirata al Pozzo di San Patrizio di Orvieto. Il Gruppo, che ha realizzato nel mondo 14.140 km di ferrovie e metropolitane, è presente in Campania dagli anni ’80 con opere di rilievo come la stazione alta velocità Napoli-Afragola progettata dell’archistar Zaha Hadid, ed è al lavoro oggi su quattro tratte della linea ferroviaria ad alta velocità Napoli-Bari, che permetterà di unire le due città in 2 ore, contro le circa 4 attuali. Le tratte rientrano tra i 19 progetti che il Gruppo sta realizzando nel Sud Italia, con quasi 5.450 persone già al lavoro tra diretti e di terzi.  Per supportare la realizzazione di questi progetti e, più in generale, per far fronte al fabbisogno legato allo sviluppo infrastrutturale del Paese, Webuild ha anche lanciato il programma “Cantiere Lavoro Italia”, che punta a formare ed assumere 10mila persone entro il 2026, di cui l’88% nel Sud Italia.  L’iniziativa presso le Scuderie del Quirinale è parte dell’Agenda Cultura del Gruppo, che comprende una serie di eventi ed iniziative in ogni parte del mondo, in collaborazione con partner istituzionali, per sostenere lo sviluppo della cultura. Tra le iniziative più recenti, la mostra immersiva in Australia su Leonardo Da Vinci, sponsorizzata da Webuild, che dal 16 marzo porta il Codice Atlantico per la prima volta nel Paese, e il progetto di illuminazione artistica per la riqualificazione della Cripta di Sant’Agnese in Agone a Piazza Navona a Roma, oggetto di un restauro parziale.  —[email protected] (Web Info)

Kate Middleton, il ruolo della mamma dopo la diagnosi di cancro: “E’ stata fondamentale”

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(Adnkronos) –
Carole Middleton è la vera forza che tiene uniti i Windsor dopo la diagnosi shock di cancro a sua figlia Kate. Lo dice all'Independent una fonte vicina alla famiglia, secondo cui la mamma di di Kate ha svolto un ruolo fondamentale dietro le quinte per il principe e la principessa del Galles, durante quello che è uno dei periodi più turbolenti degli ultimi tempi per la famiglia reale.  “Carole è la forza trainante che tiene unita la famiglia con il minimo sforzo e la massima umiltà – ha affermato la fonte – Si è occupata di George, Louis e Charlotte, li ha portati a scuola e alle attività sportive scolastiche e ha dato loro un sostegno infinito. È stata una vera figura alla Mary Poppins. Le sue azioni sono in enorme contrasto con quelle di coloro che esprimono sostegno soltanto da lontano”.  —internazionale/[email protected] (Web Info)

La ‘porta’ del ‘Titanic’ che ha salvato Rose venduta per 718.750 dollari

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(Adnkronos) – La tavola di legno a cui si aggrappa Rose (Kate Winslet) per mettersi in salvo durante il film "Titanic" (1997) è stata venduta all'asta negli Stati Uniti al prezzo record di 718.750 dollari (663.780 euro). L'aggiudicazione è avvenuta durante una vendita di oggetti di scena e costumi di proprietà della catena di ristoranti e resort Planet Hollywood offerti da Heritage Auctions.  Nel film l'immaginario Jack, interpretato da Leonardo Di Caprio, spiegava che l'improvvisata zattera di salvataggio – parte di un telaio di una porta – era abbastanza grande solo per la sua amante Rose; in seguito morirà nel gelo dell'Atlantico cadendo nelle profondità dell'oceano. Il regista di "Titanic" James Cameron, in anni recenti, ha rivelato di aver ricevuto decine di e-mail al giorno che definivano Rose "egoista" e Jack "idiota" per la scena. Ma Cameron ha messo fine al dibattito, dicendo che Jack doveva morire secondo il copione. L'oggetto di scena è stato modellato su un pezzo completo di detriti recuperati dalla vera tragedia del Titanic del 1912, secondo la casa d'aste Heritage Auctions.  Per quanto riguarda il dibattito sulla possibilità che il pannello potesse ospitare due persone, la casa d'aste ha spiegato che misura circa 2,4 metri di lunghezza e 1 metro di larghezza. Nella stessa asta dal set di "Titanic" sono stati venduti anche il timone della nave, al quale resta aggrappato il capitano prima di affondare; il lampadario a soffitto e i lussuosi arredi, la scatola con l'ascia antincendio d'emergenza usata da Rose per liberare dalle manette Jack e gli abiti indossati dai due protagonisti principali.  Heritage Auctions ha venduto altri iconici oggetti della cinematografia di Hollywood: la frusta brandita da Harrison Ford in film della saga di Indiana Jones (525mila dollari); la palla da bowling di Bill Murray in "Kingpin" (350mila dollari); l'ascia di Jack Nicholson in "Shining" (125mila dollari); l'abito nero indossato da Tobey McGuire in "Spider-Man 3" (125mila dollari). —[email protected] (Web Info)

Crollo ponte Baltimora, la teoria del complotto corre sui social

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(Adnkronos) – La portacontainer Deli che si è schiantata contro il pilone del Francis Scott Key Bridge, provocandone il crollo, è stata vittima di "cyberattacco". Oppure le strutture e i servizi del ponte all'ingresso del porto di Baltimora sono state indebolite, e quindi messe a rischio, durante il periodo del lockdown. Questi alcuni esempi delle teorie complottiste, senza alcun fondamento, circolate sui social media, in particolare su X, subito dopo il crollo del ponte di Baltimora, che le autorità locali e federali hanno dichiarato essere un incidente.  Le teorie del complotto – fa notare oggi Nbcnews – non sono però rimaste limitate ai social ed a figure note per le loro posizioni estremiste che un tempo erano bandite dalle principali piattaforme ma che sono state riammesse in massa dopo l'acquisto di Twitter da parte di Elon Musk. La famosa conduttrice di Fox Business, Maria Bartiromo, ha suggerito che "il confine troppo aperto" possa avere qualcosa a che fare con la collisione della nave, secondo un video che sta circolando sempre su X.  E' stato il controverso influencer Andrew Tate – recentemente arrestato di nuovo in Romania, dove è sotto processo per traffico di esseri umani, su mandato d'arresto britannico per aggressione – a suggerire che la nave era stata vittima di "cyber attacco", pubblicando come presunta prova un video in cui, pochi minuti prima della collisione avvenuta all'una e 30 ora locale, si vedono le luci della nave che si spengono per un attimo e poi del fumo.  "A me sembra deliberato", è stato il commento al post di Tate di Alex Jones, altra controversa figura dell'estrema destra americana, fondatore del sito cospirazionista InfoWars che si è fatto voce di una serie di teorie complottiste, compresa quella, orribile, che la strage nella scuola di Sandy Hook, in cui nel 2012 furono uccise 27 persone, tra le quali 20 bambini tra i 6 i 7 anni, sarebbe stata una messinscena per far passare leggi sulla limitazione delle armi. E che per questo è stato condannato a pagare risarcimenti di oltre un miliardo di dollari alle famiglie delle vittime.  Anche Michael Flynn, il generale a riposo che è stato per poche settimane il consigliere per la Sicurezza Nazionale di Donald Trump, prima di doversi dimettersi perché travolto dal Russiagate per il quale è stato anche condannato, su X a suggerito che quello di Baltimora non è stato un incidente. Ma la teoria complottista più curiosa è quella fatta circolare da Matt Schlapp, presidente dell'American Conservative Union, che in un estratto di una sua intervista all'emittente di destra Newsmax, rilanciato sempre su X, ha suggerito che le infrastrutture e i servizi di trasporto del Francis Scott Key Bridge sono stati indeboliti durante i lockdown del Covid, visti come il fumo negli occhi dall'estrema destra americana. E questo, non si specifica come e perché, avrebbe portato alla collisione.   —internazionale/[email protected] (Web Info)

Dorigo (AstraZeneca): “Impegnati in ricerca con 106 studi clinici in Italia”

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(Adnkronos) – "In oncologia AstraZeneca è fortemente impegnata nella ricerca clinica ed ha all'attivo 106 studi sul territorio italiano. E' un impegno che abbraccia diverse aree terapeutiche (tumori dell'apparato uro-genitale, ginecologico, seno, polmone, tratto gastroenterico e nell'ematologia). Il nostro obiettivo nella lotta contro il cancro è quello di cercare di accelerare nelle innovazioni terapeutiche e nell'accesso a nuovi farmaci di precisione che hanno un bersaglio mirato e che vengono dati a pazienti ritenuti eleggibili". Così all'Adnkronos Salute Alessandra Dorigo, Head of Oncology AstraZeneca Italia, oggi nel corso di una tavola rotonda dell'Ovarian Cancer Commitment (Occ), promossa a Roma da AstraZeneca insieme alla Società europea di oncologia ginecologica (Esgo) e alla Rete europea dei gruppi di advocacy sul cancro ginecologico (Engage).  "Parlando di carcinoma dell'ovaio – aggiunge Dorigo – oggi siamo qui a Roma in occasione di questo importante appuntamento che sancisce l'alleanza tra tutti gli stakeholders italiani che vogliono impegnarsi per la lotta al tumore ovarico, quindi siamo molto contenti di aver attivato questa iniziativa con politici, associazioni pazienti, istituzioni, clinici, il cui obiettivo comune è quello di aumentare la sensibilizzazione verso il tumore ovarico".  "Ogni 2 minuti una donna intorno ai 49 anni di età si ammala di tumore all'ovaio – sottolinea Dorigo – quindi vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica, soprattutto il mondo delle donne, a parlare di questa patologia e fare prevenzione attraverso la campagna informativa 'Hai 2 minuti?'. Una volta diagnosticato questo tumore, è necessario accompagnare la donna nel suo percorso di cura". —[email protected] (Web Info)

Fagotti (Gemelli): “Più accesso a test molecolari e genetici per cancro ovarico”

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(Adnkronos) – Contro il tumore ovarico "serve l'aiuto di tutti. Oggi la medicina ha fatto passi da gigante, ma dobbiamo mettere questa medicina a disposizione di tutti. Significa fornire un adeguato acceso alle cure altamente specialistiche in centri di riferimento. Il paziente ha il diritto di essere trattato dove ci sono le migliori cure e i migliori specialisti. Tutti" devono avere "la possibilità di accedere a test molecolari e genetici, che sono importantissimi per la prevenzione, il trattamento personalizzato e la prognosi. Oggi questo non esiste a livello nazionale e nelle regioni". Così all'Adnkronos Salute Anna Fagotti, professore ordinario di Ostetricia e ginecologia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, direttore Unità operativa complessa presso Fondazione Policlinico universitario A. Gemelli Irccs di Roma, in occasione di una tavola rotonda dell'Ovarian Cancer Commitment (Occ), promossa oggi a Roma da AstraZeneca insieme alla Società europea di oncologia ginecologica (Esgo) e alla Rete europea dei gruppi di advocacy sul cancro ginecologico (Engage).  "Il tumore ovarico – continua Fagotti, che è anche presidente di Esgo – è una malattia complessa e aggressiva soprattutto perché viene diagnosticata tardivamente". Per favorire una diagnosi precoce "abbiamo promosso con l'Ovarian Cancer Commitment una campagna dal titolo 'Don't overlook', cioè 'Non sottostimare' sintomi a livello addominale", dove il cancro si sviluppa, "che consistono in senso di gonfiore e difficoltà nella digestione, difficoltà ad andare in bagno, aumento di peso, affaticamento anche respiratorio. Sono infatti dovuti alla comparsa di masse nella cavità addominale o dall'ascite, cioè liquido che gonfia l'addome. Quando abbiamo questi sintomi", il consiglio è di "non pensare che siano passeggeri, ma rivolgersi al medico di base che ci deve consigliare non solo fermenti lattici, ma anche indagini strumentali che possono accertare la presenza della patologia. Si tratta sicuramente della valutazione ginecologica ed ecografica. Nel caso comparissero immagini specifiche", come specialisti "inizieremo un iter diagnostico-terapeutico tipico della malattia". La malattia "colpisce prevalentemente le donne in età post-menopausale – chiarisce l'esperta – ma esistono vari tipi di tumore all'ovaio e alcuni colpiscono in età giovanile, prima della menopausa. Sono quelli della linea germinale e stromale, prevalentemente, ma non solo. Non diamo falsi allarmismi", ma l'invito è di "non sottostimare cisti ovariche o sintomi anche in donne giovani, perché solo una valutazione altamente specialistica può fare una diagnosi differenziale tra ciò che è funzionale, quindi normale, e quello che non lo è e necessita di trattamento adeguato". —[email protected] (Web Info)

Pignata (Pascale): “Reti oncologiche fondamentali per diagnosi e cura cancro ovarico”

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(Adnkronos) – "Proprio perché il tumore ovarico si diagnostica molto tardivamente e richiede una chirurgia di alta qualità, è importante concentrare i casi e selezionarli, all'interno delle regioni. Lo stesso vale per le diagnosi molecolari che oggi sono fondamentali per la gestione" delle terapie sempre più mirate. "Le reti oncologiche sono molto importanti perché possono identificare dei percorsi all'interno della regione che indirizzano le pazienti verso i centri chirurgici migliori, i centri oncologici che hanno la possibilità di prenderle in carico in maniera completa". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Sandro Pignata, direttore Divisione Oncologia medica, Dipartimento di Uro-ginecologia, Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione G. Pascale di Napoli, oggi nel corso di una tavola rotonda dell'Ovarian Cancer Commitment (Occ), promossa a Roma da AstraZeneca insieme alla Società europea di oncologia ginecologica (Esgo) e alla Rete europea dei Gruppi di Advocacy sul cancro ginecologico (Engage).  Il tumore all'ovaio "purtroppo è subdolo: non dà grandi sintomi, quindi le donne non si accorgono per tempo di avere questa neoplasia – sottolinea Pignata, nel board dell'Occ – Nell'80% dei casi viene diagnosticato in fase avanzata, quando il tumore è uscito dall'organo e ha interessato il peritoneo. E' difficile dire quanto tempo intercorre tra l'insorgenza del tumore e quando viene diagnosticato, ma certamente c'è un tempo di latenza che dipende molto dalle caratteristiche molecolari del tumore. Ci sono tumori più aggressivi e meno. Purtroppo, però, in genere" si scopre "quando è molto esteso nella cavità addominale. Fondamentale l'esecuzione del test Hrd, che permette di adattare le cure a ogni singola paziente e consente ai clinici di proporre strategie di sorveglianza o di riduzione del rischio". Difficile la prevenzione, perché "la paziente in media ha un'età intorno a 60 anni, ma non ha particolari caratteristiche. E' però molto importante – evidenzia lo specialista – identificare per tempo quel 20% di pazienti che invece hanno una familiarità, perché in queste pazienti è presente una mutazione. Si può quindi estendere la ricerca della mutazione alle loro famiglie, per identificare dei soggetti sani che sono a rischio di sviluppare il tumore".  —[email protected] (Web Info)

Trump a ‘caccia’ di soldi: in vendita copie griffate della Bibbia

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(Adnkronos) – Dopo sneakers griffate, il debutto di Truth a Wall Street e i suoi non fungible token (Nft), Donald Trump ha iniziato a vendere edizioni speciali della Bibbia. "E' il mio libro preferito", ha detto il candidato del Partito repubblicano alle prossime elezioni presidenziali, in un video postato su Truth Social, all'indomani della decisione della corte d’appello di New York che ha concesso al tycoon 10 giorni di tempo per versare la somma (scontata) di 175 milioni di dollari a seguito di una sentenza per frode fiscale e finanziaria. "Sono orgoglioso di sostenere e incoraggiare tutti voi ad avere una Bibbia, dobbiamo far pregare di nuovo l'America, la religione e la cristianità è la cosa che manca in questo Paese – ha continuato l'ex presidente, che è al suo terzo matrimonio, non si è mai mostrato particolarmente religioso, ma ha un forte sostegno tra la destra cristiana – io credo veramente che dobbiamo riportarle in fretta, questo è il principale problema che abbiamo, abbiamo perso la religione".  L'iniziativa di Trump, lanciata durante la settimana santa, prevede la vendita della Bibbia a 59.99 dollari l'una. La speciale edizione abbina le Scritture alla Costituzione, alla Dichiarazione di Indipendenza, alla Carta dei Diritti e al Giuramento di Fedeltà, nonché al testo della popolare canzone 'God Bless the USA' del cantante country Lee Greenwood, che spesso suona alle manifestazioni e agli eventi di Trump.  Si può acquistare sul sito GodBlessTheUSABible.com, che presenta una foto di Trump che sorride ampiamente e tiene una Bibbia davanti alla cravatta a strisce bianche e rosse. Sulla copertina della Bibbia sono impresse le parole 'Sacra Bibbia' e 'God Bless the USA' e un disegno basato sulla bandiera degli Stati Uniti. Il sito web di Greenwood afferma che la Bibbia è l'unica approvata dal Tycoon e risponde all'importante domanda che si pone nella mente di molte persone: "I soldi di questa Bibbia andranno alla campagna di Donald J Trump per la presidenza?" "No", dice il sito. “GodBlessTheUSABible.com non è politico e non ha nulla a che fare con alcuna campagna politica" e nessun ricavato dalla sua vendita andrà alla campagna presidenziale di Trump. Il sito rileva che questa è “l’unica Bibbia approvata dal presidente Trump”. —internazionale/[email protected] (Web Info)

Crosetto: “Terrorismo? Prefigurare ogni scenario e prepararsi a eventuali cose gravi”

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(Adnkronos) – "L'Italia affronta la sfida del terrorismo da anni in silenzio. Ogni giorno le forze armate e di polizia combattono il terrorismo. Lo Stato c’è sempre, vigile; questo non significa che il pericolo scompaia, significa che i cittadini devono sapere che lo Stato non si accorge del terrorismo solo quando succede qualcosa, come successo in Russia qualche giorno fa". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine della cerimonia per i '100+1' dell’Aeronautica Militare. "Io preferirei non essere preoccupato – ha detto ancora Crosetto – ma l'Unione europea e gli Stati devono prefigurare qualunque tipo di scenario. Penso non succederà nulla di grave, ma dobbiamo prepararci alla possibilità che possano succedere cose gravi, come ci ha insegnato l’Ucraina, magari non direttamente al nostro Paese”. "Non si è mai parlato di leva obbligatoria. Viviamo tempi difficili in cui semmai c’è bisogno di tanti professionisti, dobbiamo piuttosto ragionare sul numero di questi. Abbiamo bisogno di professionisti formati, non di cittadini che fanno un anno di leva", ha detto ancora il ministro a margine dell'evento. "L’Aeronautica è un caposaldo della Difesa e lo sarà sempre di più. La Difesa è il presupposto fondamentale della democrazia e necessariamente deve parlare anche di cose brutte, perché non esiste la possibilità di difendersi senza armi”, ha poi detto il ministro nel corso della cerimonia.  “In un momento drammatico come questo, ci siamo ricordati che la Difesa non poteva essere solo una protezione civile 4.0, il mondo può cambiare e questo è un periodo che nessuno si augurava. Ma noi non abbiamo mai mollato. Molti nostri concittadini si erano dimenticati dell’esistenza di Isis, non noi che la combattiamo in Iraq e in Kuwait. Le provocazioni vanno avanti da oltre due anni ai confini europei. Siamo qui per difendere il Paese, anche quando nessuno si ricorda del pericolo. Il nostro maggior successo è la tranquillità che però richiede impegno costante, sacrificio, preparazione e investimento". (dall'inviata Silvia Mancinelli)  —[email protected] (Web Info)