(Adnkronos) – "Una persona che ha più di 85 anni, che è un po' sovrappeso, che è stressata da mille impegni e che ha avuto una recente infezione delle vie respiratorie può rimanere senza fiato". Può sperimentare cioè "una dispnea che assolutamente ti spieghi in un paziente fragile specie se, come il pontefice, non può permettersi una normale convalescenza". Agli occhi del medico "non è una cosa che deve preoccupare o spaventare, né tanto meno far pensare a una malattia più grave". Così il presidente della Società italiana di pneumologia (Sip) Fabiano Di Marco, interpellato dall'Adnkronos Salute, rassicura sulle condizioni di Papa Francesco che ieri non ha letto l'omelia della domenica delle Palme. Lo specialista, professore ordinario di Malattie dell'apparato respiratorio all'università Statale di Milano e primario di Pneumologia dell'Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo, non vuole che gli sia attribuita "nessuna diagnosi" sul Santo Padre. L'esperto si limita a considerazioni generali sulle conseguenze attese dopo una patologia respiratoria come "il lieve stato influenzale" del Papa, di cui la Sala stampa vaticana ha parlato un mese fa. In questo periodo "vediamo un 'party' di virus che si accaniscono sui nostri pazienti", sottolinea il presidente Sip. Indipendentemente dalla natura del patogeno che può avere colpito a suo tempo il pontefice, la premessa è che "di solito le infezioni respiratorie, delle alte vie aeree o di quelle più basse come le bronchiti – spiega Di Marco – sono condizioni estremamente benigne" che però "danneggiano l'epitelio di rivestimento delle vie stesse. Capita quindi che queste infezioni lascino come 'coda' un po' di tosse, soprattutto quando si parla e specialmente quando lo si deve fare a voce alta. Questa tosse post-infettiva richiede soltanto un po' di pazienza, poi guarisce". "Nel caso invece di un paziente cosiddetto fragile, che può essere o una persona con malattia respiratoria cronica oppure, come il pontefice, una persona anziana e un po' sovrappeso – continua lo pneumologo – questi episodi infettivi che per gli altri sono banali possono portare anche ad affaticamento nello svolgere le attività quotidiane e a mancanza di fiato, una dispnea appunto. Va anche considerato – rimarca lo specialista – che di solito le persone dell'età del Papa, dopo che hanno un'infezione respiratoria, riposano a casa loro e aspettano di star meglio. Un 'lusso' che il pontefice non può permettersi". Ecco dunque che per il presidente Sip – dal punto di vista medico – non c'è niente di strano, né di allarmante, nei silenzi di Bergoglio che fanno rumore sulle cronache. —[email protected] (Web Info)
Benji, la proposta di reunion a Fede: “Possiamo fare il disco della vita”
(Adnkronos) – "Insieme possiamo fare il disco e il tour della vita, e forse per la prima volta davvero goderci il paesaggio mentre ci facciamo questo viaggio". Lettera via social di Benjamin Mascolo a Federico Rossi. Era il 2020 quando il duo musicale ha annunciato la separazione. In una serie di storie pubblicate su Instagram, Benji parla a "con il cuore in mano" a Fede per proporre una reunion. "Prenditi il tempo che ti serve per rifletterci – aggiunge – voglio solo il meglio per te e per noi, qualsiasi cosa significhi". "A volte bisogna scappare da se stessi per ritrovarsi – conclude – A volte bisogna distruggere se stessi per ricostruirsi. Più di prima, meglio di prima. CON AMORE Ben". "Chi lo sa meglio di noi come ci si sente a essere soli, incompresi, senza una direzione precisa e una bussola nel mondo? – scrive l'artista che nel frattempo oltre alla carriera solista come cantante ha intrapreso anche quella cinematografica – Per chi ci conosce è evidente che siamo in costante conflitto con noi stessi, alla ricerca di una strada sicura e definitiva, un percorso che ci porti a trovare la tranquillità, la risoluzione a questa vita incerta e incostante con cui non vogliamo mai scendere a compromessi. E anche se indosso una maschera e un'armatura per far sembrare che vada tutto ok, ogni tanto ho momenti di lucidità come questo e ammetto a me stesso che non c'è vergogna a essere vulnerabili". "lo qui ti scrivo per dirti che anni fa ci siamo trovati, e potremmo farlo di nuovo – scrive ancora Benji – Insieme abbiamo fatto qualcosa di magico. Tu mi dai una leggerezza e un respiro a pieni polmoni che è unico del tuo modo di essere; è nella tua voce, è nella tua personalità, ironica e brillante a tratti, a volte anche infantile che mi fa inca**are, ma è innegabile che è il tuo dono, quello di rendere tutto più diretto, fruibile, efficace, consumabile e sopratutto Bello con la B maiuscola". "Troppe volte ho provato a prenderti e scomporti in pezzi come un lego, e volerti accanto solo per i tuoi lati ‘positivi', solo per quelle cose che pensavo fossero ‘giuste', cercando di eliminare e limitare tutte le ‘controindicazioni' che ti appartengono, senza rendermi conto che le bestie rare, o le prendi per come sono, dal naso alla punta della coda, oppure è inutile provare a domarle", afferma Benjamin Mascolo per il quale "le nostre ‘controindicazioni' sono proprio il motivo per cui siamo così speciali, proprio come le piccole imperfezioni della voce quando cantiamo. Chi sono io per cercare di spremere fuori da te solo il succo magico che hai dentro e filtrare tutto il resto per poi buttarlo via?". "Quando la fama e il successo ci avevano spremuto fino all'osso il nostro rapporto si era incrinato, e una pulce nell'orecchio mi ha detto che ‘valevo di più' della situazione in cui ero. E aveva ragione. Ma quello che non ho mai capito, è che anche tu valevi molto di più della situazione in cui eravamo, valevi di più del vecchio me. Non eravamo più una squadra", aggiunge sottolineando: "Non eravamo più una squadra, eravamo Cristiano Ronaldo e Messi che giocano insieme ma non si passano mai la palla perché fanno gara a chi segna più goal. Forse Benji & Fede non si sono mai dati una vera possibilità di vivere al massimo, e forse oggi è il giorno per dimostrarlo". "Qualsiasi sia la tua risposta sappi che ti voglio bene e sono dalla tua parte sempre, che sia insieme o da soli, sono tuo fratello", afferma quindi. —[email protected] (Web Info)
Da traumi a ictus, luci e ombre per risposte Regioni a cittadini
(Adnkronos) – Come rispondono le Regioni alle richieste dei cittadini rispetto a eventi come ictus, traumi, infarti ed emergenze-urgenze (pronto soccorso) che devono essere gestiti in maniera efficace e in tempi brevi? A questa domanda ha risposto la terza indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti tempo-dipendenti dell'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), presentata oggi a Roma. Un'indagine condotta nel 2023, analizzando i risultati del monitoraggio rispetto all'anno 2022. Il primo dato riguarda la rete cardiologia per l'emergenza, che "soffre in quelle zone più interne e meno servite dove la tempistica dei 90 minuti per la Ptca (angioplastica coronarica) e la relativa ricaduta in termini di mortalità sono più rilevanti: criticità" emergono "per Calabria e Abruzzo", ha spiegato la responsabile del report Manuela Tamburo De Bella, responsabile Uos Reti cliniche e monitoraggio Dm 70/2015 dell'Agenas. Per la rete ictus, "ci sono variazioni significative tra le varie Regioni e al loro interno, con criticità soprattutto in Sardegna e Abruzzo". Per la rete trauma, "Campania, Emilia Romagna e Sardegna possono fare di più", ha precisato Tamburo De Bella. Per la rete emergenza-urgenza, "Valle d'Aosta e Campania presentano un vulnus". Nella Terza indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti tempo – dipendenti, l'Agenas individua anche alcuni approfondimenti da fare sulle reti. Rete cardiologica dell’emergenza: "approfondire e diffondere l’utilizzo di indicatori di percorso clinico; implementare l'indicatore (Ldl) per ottimizzare la terapia alla dimissione e la valutazione multidimenzionale del paziente ad alto rischio residuo; implementare l’avvio a programmi riabilitativi utilizzando percorsi definiti all’interno delle strutture del Dm 77", si legge nell'indagine. Per per la rete ictus, "individuare indicatori di processo e 'outcome' delle fasi di transizione per disegnare azioni di miglioramento e mettere in atto strategie di presa in carico dei soggetti con ictus, incentrate sui bisogni e caratteristiche individuali (personalizzazione delle cure), – sottolinea il documento – modello che può trovare il giusto percorso nell’assetto territoriale definito dal Dm 77 del 2022; traduzione delle evidenze cliniche ('evidence based medicine') in modelli organizzativi innovativi, flessibili e sostenibili per valorizzare le competenze del singolo operatore in un team multiprofessionale in una ottica di rete diffusa". I "futuri utili approfondimenti per la rete trauma: identificare indicatori più specifici e superare le problematiche legate alle fonti dei dati e alle codifiche. Verifica e ottimizzazione dei flussi di dati (l’inadeguatezza/incompletezza del flusso Emur; inserimento della Sepsi nelle reti tempo dipendenti (alla luce della letteratura scientifica e dei dati di mortalità); standard organizzativi e tecnologici (con particolare riferimento agli organici in rapporto alla nuova complessità) – conclude il report – reclutamento del personale (il tema di come valorizzare i professionisti, aumentare l’attrattività) e formazione (specializzandi, non specialisti)". —[email protected] (Web Info)
Kate Middleton e il cancro, l’annuncio e il retroscena: “Ha scritto ogni parola da sola”
(Adnkronos) – Il discorso con il quale Kate Middleton ha rivelato la sua diagnosi di cancro viene dal cuore. "Ha scritto ogni parola da sola", ha confermato a People una fonte di Kensington Palace parlando del video rilasciato venerdì e girato due giorni prima nei giardini del Castello di Windsor, in cui la Principessa del Galles rivela le sue condizioni di salute. Un amico di famiglia aggiunge: “Ha scritto le parole lei stessa, le ha consegnate personalmente e voleva decidere quando fosse il momento giusto per rilasciare al mondo questa notizia”. Venerdì, Kate, 42 anni, ha annunciato di avere un cancro in un video messaggio emozionante. Ha detto di aver ricevuto la diagnosi dopo l'intervento chirurgico addominale di gennaio e dopo che i test postoperatori "avevano scoperto che il cancro era presente" ed di aver quindi iniziato un ciclo di chemioterapia preventiva che è "nelle fasi iniziali". Secondo una fonte reale, il principe William è "estremamente orgoglioso di sua moglie per il coraggio e la forza che ha dimostrato non solo questa settimana, ma dopo l'intervento chirurgico di gennaio". L'insider ha aggiunto che William, 41 anni, è protettivo nei confronti della sua famiglia, sottolineando che "ora più che mai è concentrato nel garantire a sua moglie la privacy di cui ha bisogno per riprendersi completamente e che i suoi figli siano protetti dal comprensibile interesse per le notizie che sono state condivise".
Kate e William sono rimasti profondamente colpiti e toccati dalla partecipazione e dal sostegno ricevuti dopo l'annuncio di Kate della diagnosi e della cura per un tumore, ha reso noto un portavoce di Kensington Palace. "Il Principe e la Principessa sono entrambi enormemente toccati dai messaggi gentili delle persone qui nel Regno Unito, in tutto il Commonwealth e in tutto il mondo in risposta all'annuncio di Sua Altezza Reale. Sono estremamente commossi dal calore e dal sostegno del pubblico e sono grati per la comprensione rispetto alla loro richiesta di privacy in questo momento". —internazionale/[email protected] (Web Info)
Sport, Giani (Toscana): “Da noi è un sistema circolare, sostenibile ed equo”
(Adnkronos) – Si è tenuto mercoledì 20 marzo, l’evento Toscana Sportiva, nel quale il presidente di Regione Toscana Eugenio Giani ha affrontato il tema degli investimenti sostenuti in ambito di impiantistica sportiva dedicata alle attività sportive dei cittadini. L’evento è stato ospitato dal Centro Tecnico Federale di Coverciano, tempio dello sport italiano, dove il Presidente ha affermato che “Lo sport in Toscana è un sistema circolare, sostenibile ed equo, un insieme di attività e discipline diverse ma intrecciate fra loro, che compongono il sistema Toscana Sportiva e quindi le strategie della Regione”. Durante l’evento, il presidente della Regione ha presentato lo scenario dei contributi erogati negli ultimi tre anni: “Nel complesso, dal 2021 al 2023, abbiamo già stanziato quasi 65 milioni di euro per l’implementazione degli impianti sportivi toscani. Ad altri 8 milioni ammontano invece i contributi previsti per quest’anno”. E ancora: “Lo sport e in particolare lo sport di base, quindi l’impiantistica e le strutture ad essa connesse, rappresentano un elemento fondamentale dell’azione di governo della Regione. Dotare le città ed i paesi di palestre e campi sportivi, piste di atletica, al passo con i tempi, è una scelta che contraddistingue e qualifica, crediamo, la civiltà di una comunità, in questo caso della nostra comunità regionale”. Ad oggi, a beneficiare di tali investimenti sono stati 195 comuni toscani su 273 in soli tre anni. Numeri importanti che posizionano la Toscana seconda tra le regioni ordinarie per i contributi in ambito sportivo, confermando la sua volontà di intervenire in modo tangibile con i propri investimenti per migliorare la qualità del servizio sportivo offerto dalla Regione. La conferenza stampa ha visto inoltre la partecipazione di numerosi atleti toscani, come la tennista Valentina Padula, il nuotatore medagliato Lorenzo Zazzeri e la Brand Ambassador Savino del bene Pallavolo, Veronica Angeloni, che con il loro intervento hanno reso omaggio all’impegno della Regione in ambito sportivo. Anche l’ex calciatore Francesco Toldo e il tennista Lorenzo Musetti sono intervenuti con un video messaggio per ringraziare il Presidente Giani e la Regione per il lavoro svolto negli ultimi anni in materia di miglioramento delle strutture sportive a beneficio di tutti i cittadini. Ospiti all’evento anche il pallanotista paralimpico Federico Fattori, il ciclista paralimpico Riccardo Rossi accompagnati dall’allenatrice di pallanuoto della Rari Nantes Alexandra Cotti e l’allenatrice della Rari Nantes Florentia waterpolo Laura Perego. L’evento è stato anche l’occasione per svelare il nuovo logo Toscana Sportiva, che riunirà tutti gli eventi sportivi supportati dalla Regione e tutti i luoghi di ricreazione sportiva al servizio dei cittadini. Ispirato al simbolo del cerchio, omaggio all’artista toscano Michelangelo Buonarroti e ai 5 cerchi delle Olimpiadi, il nuovo logo simboleggia il numero di province della Regione che unite rendono tutto il territorio toscano unico nel suo genere. —[email protected] (Web Info)
Disponibile nuovo sistema Cgm per gestione semplificata e personalizzata diabete
(Adnkronos) – Meno invasivo, semplice, smart ed efficace: il nuovo sistema di monitoraggio in continuo del glucosio (Cgm) Dexcom ONE+* è ora disponibile in Italia per le persone con diabete insulino-trattate, a partire dai 2 anni di età, grazie alla partnership tra Dexcom e Roche Diabetes Care Italy. Il dispositivo, dotato del nuovo sensore 'all in one', con funzioni innovative per una gestione semplificata e condivisa del diabete, oltre ad evitare al paziente di pungersi il dito, è in grado di supportare le singole esigenze di personalizzazione della cura e ridurre l'impatto della malattia nella vita di tutti i giorni. "Il diabete – spiega Concetta Irace, professore ordinario dell'Università degli Studi Magna Grecia di Catanzaro – è una malattia cronica complessa, con un forte impatto sulla quotidianità di chi vi convive, motivo per cui capita di riscontrare un basso livello di aderenza alle cure, che può portare a numerose complicanze, anche gravi. Investire nell'innovazione tecnologica mettendo le persone al centro e traducendo i loro bisogni in azioni vuol dire facilitare l'aderenza terapeutica e quindi l'efficacia di qualsiasi trattamento. Tra le ultime innovazioni disponibili in ambito Cgm, oggi abbiamo nuovi sensori basati su tecnologie sempre più avanzate, in grado di rispondere sempre meglio e in modo personalizzato ai bisogni delle persone con diabete, consentendo di raggiungere migliori outcome terapeutici e di migliorare la qualità di vita, gravando meno sulla quotidianità". Dexcom ONE+ – presentato al Congresso internazionale Attd (Advanced Technologies & Treatments for Diabetes), da poco conclusosi a Firenze – è un dispositivo indossabile in grado di misurare e inviare automaticamente i valori del glucosio, in modalità wireless, a uno smartphone, ricevitore o smartwatch compatibili, eliminando la necessità di pungersi il dito o di effettuare scansioni. Grazie all'App dedicata – si legge in una nota – è possibile visualizzare le frecce di tendenza che indicano la velocità e la direzione dei livelli di glucosio; inoltre, gli avvisi personalizzabili segnalano quando i valori non rientrano negli intervalli alti e bassi preimpostati, facilitando le decisioni terapeutiche. Il nuovo sensore è 'all in one': combina cioè sensore e trasmettitore in un unico dispositivo e permette al paziente di avviarlo in autonomia e sicurezza grazie alla configurazione guidata dopo circa 30 minuti di riscaldamento. Può essere indossato sul braccio o sull'addome e, nei bambini di età compresa tra 2 e 6 anni, anche sulla parte superiore dei glutei, garantendo una maggiore discrezione. Inoltre, è in grado di resistere anche a contatti prolungati con l'acqua: fino a 24 ore e 2,4 metri di profondità. Il dispositivo permette anche l'inserimento di eventi quali l'assunzione di cibo, l'esercizio fisico e l'insulina e, grazie alla funzione 'share', può condividere i valori di glucosio con i caregiver, fino a 10 device, così da avere una gestione comune e semplificata della malattia. Infine, oltre agli allarmi soglia, permette di impostare avvisi opzionali e personalizzabili, in particolare l'allarme di 'ritardo primo avviso', supportando una migliore convivenza con la patologia. "In Roche Diabetes Care poniamo da sempre le persone al primo posto – afferma Massimo Balestri, General Manager di Roche Diabetes Care Italy – Per questo vogliamo mettere a disposizione soluzioni sempre più innovative che siano in grado di trasformare la vita delle persone con diabete, dei loro caregiver e degli operatori sanitari coinvolti, così da offrire una sempre maggiore flessibilità e personalizzazione della cura, supportando l'engagement e l'adesione terapeutica". —[email protected] (Web Info)
Muschio Selvaggio, Fedez annuncia: “Passa nelle mani di Luis”
(Adnkronos) – Ultima puntata di Muschio Selvaggio, il podcast condotto da Fedez e Mr. Marra. "Puntata molto divertente", afferma Fedez che in una storia su Instagram annuncia: "Muschio selvaggio finisce qui, anzi non lo so. Muschio Selvaggio passa nelle mani di Luis. Io e Marra ci leviamo dai c……". Sembra, dunque, vera l'indiscrezione – fatta circolare la settimana scorsa da Selvaggia Lucarelli – di un ritorno sulla scena di Luis Sal pronto a ripartire proprio da Muschio Selvaggio. Evidentemente i due non hanno trovato un accordo economico sul passaggio della titolarità del podcast al solo Fedez. Un anno fa, il sodalizio tra Luis Sal e Fedez giungeva al termine e la decisione di chiudere (per il momento) il podcast è arrivata dopo una serie di vicissitudini legali tra i due, che hanno reso la situazione insostenibile. Per ora non è dato sapere se la fortunata esperienza di Fedez con Mr. Marra proseguirà in altro modo e con altro titolo. —[email protected] (Web Info)
Ascolti tv, oltre 5 milioni su Rai1 per amichevole Azzurri con Ecuador
(Adnkronos) – L'incontro amichevole di calcio Italia-Ecuador, in onda ieri su Rai1, è stato visto da 5.104.000 spettatori con il 25.7% di share, risultando il programma più visto del prime time di domenica. Al secondo posto 'Lo Show dei Record' su Canale 5, con 2.111.000 spettatori e il 14.6% di share. Terzo piazzamento per 'Che Tempo Che Fa' sul Nove, con 2.133.000 e il 10.2% d share (il maggior numero di spettatori ma uno share minore, rispetto a Canale 5, si deve alla minore durata del programma di Fazio, che nella seconda parte chiamata 'Il Tavolo' totalizza poi 1.279.000 spettatori e il 10.6% di share). A seguire, tra gli altri ascolti di prime time: 'Un Amore di Maggiordomo' su Rai2 (1.248.000 spettatori, share 6.1%), 'Viaggio nell’Isola Misteriosa' su Italia 1 (1.102.000 spettatori, share 5.7%), 'Indovina Chi Viene a Cena' su Rai3 (680.000 spettatori, share 3.9%), 'Zona Bianca' su Rete4 (605.000 spettatori, share 4.3%), 'Una Giornata Particolare' su La7 (357.000 spettatori, share 3.2%), 'Nonno Questa Volta è Guerra' su Tv8 (147.000 spettatori, share 0.8%). Nel pomeriggio, su Canale 5, 'L'Arca di Noè' ha ottenuto 2.601.000 spettatori (share 18.5%), 'Beautiful' 2.335.000 spettatori (share 17.2%). 'Terra Amara' 2.659.000 spettatori (share 22%), 'Verissimo' 2.333.000 spettatori (share 22.2%), nella prima parte, e 1.972.000 spettatori (share 16.4%) nella seconda parte. Sempre nel pomeriggio, su Rai1, 'Domenica In' ha totalizzato 2.393.000 spettatori (share 17.7%), nella presentazione, 2.364.000 spettatori (share 18.3%) nella prima parte, 1.856.000 spettatori (share 16.7%) nella seconda parte, e 1.691.000 spettatori (share 16.3%), nell’ultima parte, 'Da Noi… A Ruota Libera' ha registrato 1.847.000 spettatori (share 15.9%). —[email protected] (Web Info)
Box office, per ‘Kung Fu Panda 4’ miglior weekend d’esordio del 2024
(Adnkronos) – 'Kung Fu Panda 4' è arrivato ufficialmente nelle sale italiane, registrando un clamoroso incasso pari a 3.474.314 euro (3.858.786, considerando i dati del giorno zero): miglior weekend d’esordio del 2024 (gli schermi sono 563, la media per copia 6.171). Segno che c’è un target, quello delle famiglie, reattivo nei confronti di un franchise rassicurante e solido che, nonostante le lunghe pause tra un capitolo e l’altro (il terzo è uscito nel 2016) funziona da più di 15 anni. Il blockbuster d’animazione traina tutto il mercato, con un incasso complessivo di 6.232.760 euro (+15,4% rispetto al 2023). Alle spalle del panda, però, c’è il vuoto, rileva cinematografo.it. In seconda posizione si piazza 'Dune – Parte due', che supera i 9 milioni (9.101.814) grazie ai 528.814 euro del weekend (312 sale, 1.695 di media). 'Proposta d’autore' al terzo posto con la new entry May December, 305.466 euro con 339 schermi (316.844 considerando le anteprime). Fuori dal podio reggono alcuni titoli che nel corso del weekend hanno consolidato i propri risultati. Superano il milione di euro sia 'Race for Glory' (quarto con 304.238 euro per un totale di 1.043.588) sia 'La sala professori' (nono con 116.203 per un totale di 1.073.522). In area Oscar, 'La zona d’interesse' tiene bene al quinto posto con 293.220 euro raggiungendo il traguardo dei 4 milioni (4.151.465), così come 'Povere creature!' che, nonostante l’uscita in streaming su Disney+, porta a casa altri 82.455 euro e varca la soglia dei 9 complessivi (9.067.194). Completano la classifica 'Un altro ferragosto' (sesto con 155.611 euro, totale 1.610.370), 'Imaginary' (settimo con 148.706, 519.766) e la new entry 'Another End', solo ottavo con un deludente 141.524. —[email protected] (Web Info)
E’ morto Fritz Wepper, l’assistente dell’ispettore Derrick
(Adnkronos) –
Addio all'attore tedesco Fritz Wepper, diventato un volto popolare grazie al ruolo dell'ispettore Harry Klein, fidato assistente dell'ispettore Stephan Derrick (Horst Tappert) della polizia criminale di Monaco di Baviera nell'omonima serie tv "L'ispettore Derrick". Wepper è morto oggi in una casa di riposo in Baviera all'età di 82 anni in seguito alle complicazioni di un tumore. La notizia della scomparsa dell'attore, che si era convertito da tempo al buddismo, è stata annunciata dal quotidiano tedesco "Bild", citando la compagna, la regista Susanne Kellermann. "L'ispettore Derrick" fu trasmesso per la prima volta dalla televisione tedesca nell'ottobre del 1974, inaugurando un successo clamoroso che durò ininterrottamente per ben 24 anni consecutivi e 281 episodi. Il successo della serie fu poi esportato in tutto il mondo, dalla Francia all'Olanda, dalla Turchia alla Cina, tanto che Derrick è diventato, secondo le ironiche parole dell'ex cancelliere tedesco Helmuth Kohl, "sicuramente il migliore prodotto da esportazione dopo la Volkswagen". In Italia il primo episodio fu trasmesso dalla Rai nel 1979. Nato a Monaco di Baviera il 17 agosto 1941, Fritz Wepper, figlio dell'avvocato Friedrich Karl Wepper, arruolato nell'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale e dichiarato disperso in Polonia nel 1945, iniziò la carriera all'età di nove anni nell'emittente radiofonica Bayerischer Rundfunk, dove recitava in un programma per bambini, debuttando a teatro nel 1952 in "Peter Pan". Il suo primo film risale al 959, "Il ponte" di Bernhard Wicki, a cui seguirono una ventina di titoli, tra i quali "L'ultimo treno da Vienna" (1963) di Arthur Hiller.
Fritz Wepper raggiunse in patria il primo grande successo nel ruolo televisivo dell'assistente Harry Klein al servizio del commissario Herbert Keller (interpretato da Erik Ode) nella serie "Der Kommissar" (1968-74). Lo stesso Harry Klein, questa volta con i gradi di ispettore, divenne poi il fidato assistente (nella finzione a seguito di trasferimento) dell'ispettore capo Stephan Derrick nella serie "L'ispettore Derrick", ruolo che interpretò dal 1974 al 1998. Altrettanto curiosamente, il suo posto di assistente in "Der Kommissar" fu assunto dal fratello minore (nella vita e anche nella finzione) Elmar Wepper, con il quale recitò, oltre che nell'episodio del passaggio di consegne (2 marzo 1974) anche in altri film e serie televisive.
Nel 1972 Wepper recitò accanto a Liza Minnelli nel ruolo di Fritz Wendel nella trasposizione cinematografica del musical "Cabaret", film vincitore di ben otto premi Oscar per la regia di Bob Fosse. Oltre che per la sua partecipazione al telefilm "L'ispettore Derrick", Wepper è conosciuto in Italia per aver figurato, insieme a Jutta Speidel, nel cast di "Un ciclone in convento", telefilm tedesco andato in onda su Raiuno a partire dal 2002, in cui interpreta il ruolo del sindaco Wolfgang Wöller. Wepper ha portato avanti questo ruolo fino alla cancellazione della serie dalla tv tedesca, avvenuta nel 2021. Dal 2008 al 2010 Wepper ha recitato insieme alla figlia Sophie Wepper nella serie televisiva "Omicidi nell'alta società", nel ruolo del dottor Wendelin Winter. Fritz Wepper è stato sposato dal 1979 con Angela von Morgen, la quale in precedenza, dal 1968 al 1973, era stata sposata in prime nozze con il principe Ferfried di Hohenzollern. Dal 2009 al 2012 Wepper, durante un periodo di separazione dalla moglie, ha convissuto con la regista e direttrice della fotografia Susanne Kellermann, dalla quale nel 2011 ha avuto una figlia.In seguito ha nuovamente lasciato la moglie per unirsi di nuovo alla Kellermann in una relazione a tratti contrastati. (di Paolo Martini) —[email protected] (Web Info)












