(Adnkronos) – “Non ce l’ho con Macron, ma quando parli di mandare soldati al massacro, soldati che sono figli, fratelli, mariti, smentisci la natura stessa per cui è fondata la comunità europea". Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, intervenendo alla scuola di formazione politica della Lega a Palazzo Rospigliosi. "Non parlo di Ue, ma di comunità europea: noi siamo una comunità, non una marmellata dove contano banchieri e potenti”, ha aggiunto. Ieri, parlando dal palco della kermesse leghista di Roma, Salvini aveva detto: "Lasciare anche solo intravedere che soldati italiani, francesi, tedeschi possano uscire dal proprio Paese per andare a fare la guerra penso sia pericoloso. Macron con le sue parole rappresenta un pericolo per il nostro Paese e per il nostro continente. Il problema non sono mamma e papà ma i guerrafondai come Macron. Io non voglio lasciare ai nostri figli un continente pronto alla terza guerra mondiale, voglio un'Europa di pace". —[email protected] (Web Info)
Elezioni presidenziali Slovacchia, Korcok vince primo turno: ballottaggio il 6 aprile
(Adnkronos) – L'ex ministro degli Esteri Ivan Korcok ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali celebrate ieri in Slovacchia e affronterà il presidente della Camera Peter Pellegrini al ballottaggio previsto per il 6 aprile. A riferire dell'esito della sfida elettorale tra l'europeista Korkok e l'alleato del premier filorusso Robert Fico è oggi è 'The Sloak Spectator'. Con il 100% dei voti scrutinati, Korcok, sostenuto dall'opposizione liberale, ha ottenuto il 42,51% dei voti (958.393), contro il 37,05% dei voti (834.718) raccolti da Pellegrini. "Ho i piedi per terra: prima del secondo turno siamo tutti consapevoli che dovremo fare di più per avvicinarci agli elettori", ha spiegato Korcok in dichiarazioni riportate dalla stessa pubblicazione. La partecipazione a questo primo turno è stata del 51,91%, superando quella del primo turno delle elezioni presidenziali di cinque anni fa, (48,74%). Circa 4,4 milioni di persone erano state chiamate alle urne per scegliere il succedere alla presidentessa Zuzana Caputova, che lo scorso giugno aveva annunciato che non si sarebbe candidata per la rielezione" per motivi personali." —internazionale/[email protected] (Web Info)
Cronaca nazionale/ Ultraleggero si schianta al suolo in un giardino privato: due persone perdono la vita
Tragedia di volo, purtroppo mortale, in Veneto.
Un drammatico incidente si è registrato nel Trevigiano. Un velivolo ultraleggero è precipitato nel giardino di una casa a Trevignano.
A bordo c’erano due persone, entrambe hanno perso la vita. Si tratta di un uomo e una donna, coniugi settantenni di Treviso.
L’uomo, a quanto si apprende, aveva un trascorso di pilota nell’Aeronautica militare.
Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, Suem e carabinieri.
Foto di repertorio
Roma, crolla solaio albergo dismesso a Ostia
(Adnkronos) – Crolla il solaio di un albergo dismesso a Ostia. Intervento dei vigili del fuoco questa mattina intorno alle 8 per un dissesto statico all'interno di un hotel dove sono in corso lavori di ristrutturazione, in Viale lungomare Paolo Toscanelli. Il personale, giunto sul posto, data la situazione critica in cui versava il solaio del tetto, che è crollato in pochi minuti, ha fatto evacuare per precauzione i residenti della palazzina di 4 piani adiacente. Non ci sono stati feriti. Sul posto sono intervenute anche la polizia municipale e le altre forze dell'ordine. —[email protected] (Web Info)
Lega, Follini: “Da Salvini strategia misteriosa, ma il più a rischio è lui”
(Adnkronos) – "C’è qualcosa di quasi misterioso nell’ostinazione con cui Salvini insiste su una linea politica che smentisce sia la tradizione della Lega d’antan, quella di Umberto Bossi, sia i vincoli di coalizione che lo legano, o almeno dovrebbero, alla premier Giorgia Meloni. Un mistero rinnovato nei giorni scorsi con la festosa celebrazione delle elezioni russe 'vinte' da Putin. Laddove non è facile capire se sia la convinzione, l’ostinazione o una qualche forma di condizionamento a fargli esprimere un commento che contraddice la realtà di quel voto e il giudizio che ne viene dato ad opera di tutte, o quasi tutte, le forze politiche di casa nostra. Eppure questa difforme filosofia di Salvini viene ripetuta ormai troppe volte per essere considerata casuale. Essa rivela piuttosto una strategia. E sembra attendere la prova del voto europeo per misurare la sua fortuna e il suo destino. Quello di una vittoria (improbabile) oppure di una sconfitta -dato che ormai il pareggio non viene più contemplato. Ancora in questi giorni la sfida s’è rinnovata con il raduno, promosso da Salvini, di alcune fazioni antieuropeiste chiamate a raccolta nel nome di una visione geopolitica agli antipodi non solo con quella che governa Bruxelles e Strasburgo ma anche con quella che Meloni non si stanca di ribadire tra una passeggiata e l’altra che le capita di fare in compagnia di Ursula Von der Leyen. Segno appunto che dietro tutta questa difformità ci deve per forza essere una scelta strategica. E cioè una scommessa che non vale solo per la politica verso l’Europa ma promette di avere ricadute significative anche nel cortile di casa. Fino ad aprire un confronto e magari anche un conflitto dentro le robuste mura del partito di cui Salvini è il leader sempre meno incontrastato. A voler raccontare le cose tagliandole con l’accetta si può dire che in questi mesi Salvini e Meloni si sono scambiati le parti in commedia. Prima, Meloni era più a destra e tuonava contro l’establishment. E quando Salvini, sia pure senza troppo entusiasmo, saliva sul carro di Draghi e del suo governo, la leader di Fratelli d’Italia non gli lesinava aspre critiche. Ribadite qualche mese dopo, allorché Salvini pensò bene di votare per la rielezione di Mattarella senza neppure avvertire la sua futura premier. Calò il gelo in quelle circostanze. E solo l’imminenza della campagna elettorale costrinse i due a ritrovare un briciolo di sintonia. All’indomani il copione però si rovesciò. E mentre Meloni scelse di governare mettendo un bel po’ d’acqua nel vino della sua antica destra, Salvini cominciò a pensare che il suo spazio vitale dovesse essere quello che Meloni a quel punto lasciava senza presidio. Di lì in poi è stato un crescendo. Lei (quasi) sempre più istituzionale, lui sempre più barricadiero. Lei un po’ felpata, lui volutamente ruvido. Lei baciata da Biden, lui in ansiosa attesa del ritorno di Trump. Lei che non si fa intimidire dalle intemerate del generale Vannacci e lui che invece si appresta a metterlo in lista. E via enumerando una gran quantità di reciproche distinzioni che si vanno facendo sempre più ampie man mano che si avvicina lo show down elettorale. Ora, è evidente che il lieto fine a questo punto è assai difficilmente contemplato. E per quanto i due si affannino a rassicurare sulla tenuta della loro alleanza la trama di un possibile compromesso risulta ormai assai sfilacciata. Ma è evidente pure che se il conflitto dovesse superare il livello di guardia il rischio maggiore sarebbe per Salvini, più debole nei numeri e nel ruolo. Così, quello che resta da capire è la ragione di tanto azzardo. Segno evidentemente o di una grande convinzione politica o di una grande propensione al rischio. (Nel frattempo converrà tenere a mente -a proposito della terra di Putin- una vecchia fiaba russa trascritta dallo scrittore Viktor Sklovskij. Racconta la vanteria di un apprendista del diavolo che proclamava di essere capace di donare giovinezza a un vecchio. Per riportarne indietro l’età occorreva però che il vecchio venisse bruciato. Cosa che l’apprendista fece con tutto lo zelo del caso. Salvo scoprire che a quel punto era diventato impossibile resuscitarlo). (di Marco Follini) —[email protected] (Web Info)
E’ la Domenica delle palme, cosa si celebra e perché si usano i rami d’ulivo
(Adnkronos) – Oggi, domenica 24 marzo 2024, è la Domenica delle Palme con cui si ricorda l’entrata di Gesù a Gerusalemme e inizia così la Settimana Santa durante la quale si rievocano gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo e vengono celebrate la sua Passione, Morte e Risurrezione. In questa giornata si benedicono i ramoscelli d’ulivo, che vengono distribuiti ai fedeli come simbolo di pace. L’ulivo compare in molti racconti biblici:erano tra le mani della folla festante che osannava Gesù al momento del suo ingresso nella città di Gerusalemme. La Domenica delle Palme è celebrata dai cattolici, dagli ortodossi e dai protestanti, e cade durante la Quaresima, che termina il Giovedì Santo. Questa festa non cade sempre nello stesso giorno perché è legata direttamente alla Pasqua, la cui data cambia ogni anno: viene fissata in base alla prima luna piena successiva all’equinozio di primavera del 21 marzo. Il Papa oggi presiede in piazza San Pietro la messa della Domenica delle Palme con la quale si aprono i riti della Settimana Santa. Dalla Sardegna sono arrivati centomila ramoscelli di ulivo che saranno distribuiti ai fedeli in piazza. La messa viene preceduta dalla tradizionale commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme. L’appuntamento è presso l’obelisco per la benedizione dei ramoscelli di ulivo e la successiva processione fino al sagrato della basilica Vaticana, dove il Pontefice presiede l’Eucaristia introducendo la Chiesa ai riti della Settimana Santa. —[email protected] (Web Info)
Università, Brambilla: “Supporto alle fasce medie per ampliare il diritto allo studio e aiutare il Paese”
(Adnkronos) –
Estendere la fascia di non contribuzione per garantire il diritto allo studio per gli studenti con minori possibilità economiche, sostenere le fasce medie delle famiglie con una tassazione più equa e più progressiva e aumentare le residenze universitarie per favorire l'accesso a un numero maggiore di studenti per aiutare il Paese, tra gli ultimi in Europa per numero di laureati. Questa la ricetta con la quale Marina Brambilla, docente di Linguistica tedesca e prorettrice ai servizi per gli studenti, si candida a diventare la prima rettrice donna dell'Università Statale di Milano. Il 3 e 4 aprile prossimi, l'ateneo milanese sarà chiamato al rinnovo del board: oltre a Brambilla, ci sono anche Gianluigi Gatta, docente di diritto penale e Luca Solari, presidente della Fondazione UniMi e professore di organizzazione aziendale a Scienze politiche, a contendersi il posto che oggi è di Elio Franzini. A votare saranno circa 2.300 professori e ricercatori e circa 300 rappresentanti degli studenti e dei dottorandi, oltre al personale tecnico. "Con la decisione presa all’unanimità dal Consiglio d’amministrazione lo scorso 19 marzo -spiega Brambilla- abbiamo messo un ulteriore tassello ad un percorso di ampliamento del diritto allo studio che la Statale persegue da anni; già nel 2019, con una prima riforma della tassazione, avevamo aumentato la fascia di non contribuzione da 14.000 a 20.000 euro di Isee, per poi salire a 22.000. Oggi la Statale ha deciso di ampliare a 30.000 euro la fascia di non contribuzione; ciò significa garantire a un numero ancora maggiore di studenti la possibilità di accedere ai nostri corsi di studio e all’eccellenza della nostra formazione". Ad oggi, afferma la professoressa, "sono 19.000 gli studenti che rientrano nella no tax area; con questa riforma prevediamo che arriveranno a circa 27.000 dei nostri 64.000 studenti". Questa, sottolinea, è "una misura particolarmente importante perché conferma l’identità e la natura della Statale come ateneo pubblico aperto, a favore dei diritti e in grado di garantire il diritto allo studio a un’ampia fascia di studenti".
Per garantire il diritto allo studio e aiutare le famiglie che intendono sostenere gli studi dei propri figli ci sono anche altri tipi di intervento: "La misura messa in campo -spiega Brambilla- prevede anche una tassazione più equa e più progressiva, quindi un sostanziale abbassamento delle tasse fino a 78.000 euro di Isee; viene inoltre innalzato da 75.000 a 80.000 euro di Isee il livello di contribuzione massima. Questa decisione -osserva- è molto importante in un Paese dove, come sappiamo, il numero dei laureati è ancora troppo basso: l'Italia è tra gli ultimi in Europa per numero di laureati. Garantire l’accesso alla formazione superiore a un numero crescente di studenti è quindi una misura di particolare rilievo anche a livello nazionale". "Noi -prosegue la professoressa- immaginiamo che ciò possa significare anche una maggiore attrattività dell’ateneo: la sostenibilità di questa misura è stata infatti accuratamente valutata nell’ambito della commissione tasse del nostro Cda e verrà attentamente monitorata nei prossimi anni. Ci aspettiamo anche una forma di ritorno premiale nell’ambito del fondo di finanziamento ordinario degli atenei che prevede premialità per la no tax area e un miglioramento dei nostri parametri in relazione al costo standard per ogni studente, proprio nella prospettiva di un aumento delle iscrizioni". E non è tutto: "Non dobbiamo dimenticare l’importanza del supporto alle fasce medie perché ci sono anche moltissimi casi di famiglie con reddito medio che fanno fatica a mandare i figli a studiare a Milano, soprattutto se sono fuorisede, per via del caro-affitti. Il mio programma per il prossimo sessennio si declina quindi anche in borse di studio a favore degli studenti che si trovano subito al di sopra della no tax area". Diritto allo studio, poi, significa aumentare sensibilmente il numero di posti nelle residenze universitarie: "Di questo tema -sottolinea Brambilla- mi sono occupata direttamente negli ultimi anni, conseguendo risultati tangibili perché la Statale è cresciuta di oltre 300 posti letto in questi ultimi sei anni, ha attratto finanziamenti dal Pnrr a più riprese e più di una residenza. Abbiamo inoltre in progetto, già approvati e già resi sostenibili, posti sia sull’area Mind che, in previsione, presso nuova residenze in via Attendolo Sforza e nell’area di Città Studi dove realizzeremo un nuovo campus". E infine significa "dare la possibilità a tutti i nostri ragazzi di portare a termine il loro percorso di studio senza interruzioni e senza difficoltà, date troppo spesso da fragilità di vario tipo: dalla fragilità psicologica ai disturbi per l’apprendimento a casi relativi alle diverse disabilità". —[email protected] (Web Info)
Marina Berlusconi: “Voglio condividere ultimo scritto di papà, lascito ideale”
(Adnkronos) – "Ero lì con lui, in quella camera del San Raffaele di Milano, nel primo pomeriggio di sabato 10 giugno, quando scrisse queste righe. E non potrò mai, mai dimenticare. Nemmeno lo voglio". Lo scrive Marina Berlusconi nella prefazione al nuovo libro di Paolo Del Debbio, pubblicata oggi dal Corriere della Sera, in cui è contenuto l'ultimo scritto di Silvio Berlusconi. "Gli avevo fatto visita la sera precedente – prosegue Marina – l'avevo visto bene. Tornai il giorno dopo, trovai purtroppo un altro uomo. Abbandonato su una poltrona, molto affaticato, cupo, sofferente. Si fece accompagnare dalla poltrona al tavolo. Chiese carta e penna, chinò il capo e cominciò a scrivere. Mi sedetti vicino a lui e lo guardai lavorare. A un certo punto si fermò, alzò lo sguardo, lo fissò nei miei occhi e disse qualcosa che mi porterò dentro fino al mio ultimo istante: ‘Vedi, Marina, la vita è così: vieni, fai fai fai… e poi te ne vai’”. "Finì la prima pagina, me la passò, lessi. E mi cascò il mondo addosso – continua Marina Berlusconi – Perché mi resi conto che quello che stava scrivendo era il suo lascito ideale, il suo testamento, la sintesi delle convinzioni e dei valori che lo avevano sempre accompagnato. Lui continuò a scrivere, e quando ebbe finito chiese di essere riaccompagnato a letto. Io restai lì impietrita, facendo finta di non aver compreso quello che entrambi avevamo compreso benissimo". "Quelle quattro pagine le ho poi lette e rilette decine di volte, me le sono rigirate tra le mani per ore, per giorni, e ogni volta mi manca il respiro. Sono un ricordo molto privato, ma io credo sia giusto non rimangano soltanto un ricordo privato. Non contengono nulla di inedito, ma mi piace condividerle con quanti a mio padre hanno voluto bene, con quanti hanno creduto in lui e continuano a credere nelle sue idee". —[email protected] (Web Info)
Venezia, incendio in abitazione a Chioggia: morta famiglia di 3 persone
(Adnkronos) – E’ di tre morti il bilancio di un incendio scoppiato nella notte in un’abitazione a più piani a Sottomarina di Chioggia, in provincia di Venezia. Le vittime sono una coppia, lui di 64 anni e lei di 59 anni, e il figlio 27enne. Le fiamme sarebbero divampate al piano terra. Sul posto i vigili del fuoco di Chioggia, Cavarzere e Mestre che hanno avviato le indagini per stabilire le cause del rogo. L'abitazione è stata posta sotto sequestro. “Una drammatica notizia ci ha accolto questa domenica: una famiglia, due genitori con il loro figlio, hanno trovato la morte a causa di un incendio nella loro casa di Sottomarina. Una vera tragedia che si è consumata in una nostra città, una realtà che non può lasciare indifferenti e sconvolge gli animi. In questo momento doloroso rivolgo un pensiero a nome di tutti i Veneti alle vittime ed esprimo la mia vicinanza ai loro familiari e amici”. Questo il pensiero del presidente ella Regione del Veneto, Luca Zaia. —[email protected] (Web Info)
Atp Miami, Arnaldi vola al 3° turno. Cobolli ko con Norrie
(Adnkronos) – Matteo Arnaldi avanza al 3° turno del torneo Atp Masters 1000 di Miami (cemento, montepremi 8.995.555 dollari). L'azzurro, numero 38 del mondo, supera il kazako Alexander Bublik, numero 18 del ranking Atp e 17 del seeding, con il punteggio di 6-4, 6-1 in un'ora e 19 minuti. Arnaldi sfiderà al 3° turno il canadese Denis Shapovalov, numero 126 del mondo ma ex top ten, vincitore a sorpresa sul greco Stefanos Tsitsipas, numero 11 del ranking e 10 del tabellone, con il punteggio di 6-2, 6-4 in un'ora e 37 minuti.
Si ferma invece al secondo turno la corsa di Flavio Cobolli, numero 63 del mondo, battuto dal britannico Cameron Norrie, numero 31 Atp e 30/a testa di serie, per 7-5, 6-7 (4-7), 6-2 dopo due ore e 37 minuti. "Qui un anno fa ho giocato una delle partite più brutte, volevo rifarmi. Da Acapulco sto giocando bene, ci sono ancora cose da migliorare ma sono arrivato qui in buone condizioni. Ho vinto un buon primo match e anche oggi sono stato solido. La chiave è stata giocare tutti i punti, mettergli pressione e non farlo scappar via… questo ha fatto la differenza. Sono stato attento in tutti i passaggi importanti del match anche se non è mai facile affrontare giocatori del genere che non ti danno ritmo, a volte tirano forte, a volte piano, e provano sempre a rompere il ritmo. Ma io vado per la mia strada, vado dritto e non vedo mai quello che accade dall’altra parte della rete”, ha commentato Arnaldi. "L’anno scorso ho fatto un bel salto di qualità – ha spiegato al microfono di supertennis -, sono salito tanto in classifica e sono passato dai challenger agli Atp. Ma non si può parlare di conferme, non ho fatto cose assurde … forse se vinci due Slam, forse se sei Djokovic puoi parlare di conferme. Io no. Quest’anno voglio salire e migliorare ancora. Ci saranno momenti difficili, come già accaduto a Delray Beach e a Los Cabos, ma devo continuare a crederci e a lavorare con il mio team e i frutti si vedranno”. Su Shapovalov: “L’ho affrontato a Parigi, nel mio primo Slam. Questa volta sarà tutto diverso. E’ ostico e sta tornando ad alti livelli. Per certi versi è simile a Bublik, a momenti gioca benissimo poi ha delle pause. Cercherò di fare una partita simile e stare attento a sfruttare i momenti importanti del match”. “Oggi sono mancate le energie e la lucidità nei momenti importanti, specialmente nel terzo set. Essere qui da più di un mese e mezzo, per la prima volta nella mia carriera, si fa sentire. Il rammarico più grande è nel primo set, lui non stava giocando bene e io potevo fare di più. Forse è stato il set peggiore. Complessivamente però è stata una buona partita, sono riuscito sempre a ribaltare le situazioni e sono contento di questo aspetto, vuol dire che ci credo sempre e che lotto fino alla fine. Sono soddisfatto e convinto di quello che sto facendo, devo continuare su questa strada e sono certo che raggiungerò nuovi traguardi”, ha detto Cobolli che ha aggiunto: "Sono contento di tornare sulla terra rossa. Per la prima volta ho giocato così a lungo sul cemento e, anche se è stato utile e i miglioramenti sono stati evidenti, sono felice di tornare sulla terra. Ora un paio di giorni di riposo e poi riprenderò gli allenamenti al Parioli e farò tutto il calendario sul rosso”. Tra gli appuntamenti sulla terra spiccano gli Internazionali Bnl d'Italia a Roma: “Manca pochissimo al nostro amato torneo. Non vedo l’ora, anche perché per la prima volta lo giocherò da ‘partecipante vero’. Essere in tabellone al Foro Italico con mia classifica mi rende orgoglioso. Spero di fare un bel torneo e di sentire il tifo del pubblico… spero di portare un pezzo di Curva Sud”, ha sottolineato il 21enne romano. Camila Giorgi esce invece di scena al secondo turno del torneo. La 32enne di Macerata, numero 107 del mondo, cede con un netto 6-1, 6-1 alla polacca Iga Swiatek, numero 1 del mondo e prima testa di serie, reduce dal secondo titolo vinto ad Indian Wells ed in piena corsa per il bis nel 'Sunshine Double'. Intanto Carlos Alcaraz avanza agevolmente al 3° turno del torneo. Lo spagnolo, numero 2 del mondo e prima testa di serie, ha superato il connazionale Roberto Carballes Baena, numero 64 del ranking Atp, con il punteggio di 6-2, 6-1 in un'ora e 21 minuti. Avanza al terzo turno anche il tedesco Alexander Zverev, numero 5 del mondo e 4 del seeding, che ha superato il canadese Felix Auger-Aliassime, numero 36 Atp, per 6-2, 6-4 in un'ora e 17 minuti. —[email protected] (Web Info)












