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Dengue, scatta l’allerta per le Regioni: stretta contro rischio di trasmissione autoctona

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(Adnkronos) – Scatta l'allerta Dengue per le Regioni con una stretta su prevenzione e sorveglianza contro il rischio di trasmissione autoctona del virus attraverso la zanzara tigre. La direzione generale della Prevenzione del ministero della Salute ha inviato la terza circolare sulla Dengue per fronteggiare l'aumento globale dei casi e predisporre la stagione vettoriale 2024. "Considerato l'approssimarsi in Italia del periodo di maggior attività di Aedes albopictus" o zanzara tigre, "vettore potenzialmente competente per la trasmissione di virus Dengue oltre che di altri arbovirus, si invitano Regioni e Province autonome a predisporre tutte le misure previste dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi, Pna 2020-2025, atte a ridurre il rischio di trasmissione autoctona di virus Dengue", si legge nella circolare.  In particolare si raccomanda di: "Potenziare la sorveglianza dei casi umani di Dengue su tutto il territorio nazionale, soprattutto in termini di tempestività, di rispetto dei flussi di comunicazione e sensibilizzando gli operatori sanitari, tra cui pediatri di libera scelta e medici di medicina generale, per permettere la rapida identificazione dei casi; implementare tutte le azioni di bonifica ambientale previste, mirate a ridurre i siti di proliferazione e di riparo per le zanzare (ad esempio: rimozione dei potenziali focolai larvali, pulizia e manutenzione di quelli inamovibili, sfalcio della vegetazione incolta); provvedere alla predisposizione, previa programmazione, di misure locali di monitoraggio e di contrasto dei vettori; individuare, come da linee guida riportate in allegato Pna 2020-2025, tutti i potenziali siti a rischio di introduzione di nuove specie di zanzare invasive, quali Aedes aegypti, e predisporre tutte le misure di sorveglianza e controllo atte a prevenire e contrastare il possibile ingresso e successiva diffusione di questi potenziali vettori di arbovirosi". Ancora: "Provvedere alla formazione/aggiornamento in tema di Dengue, così come di altre arbovirosi considerate nel Pna, diretti al personale sanitario, agli operatori addetti allo svolgimento degli interventi pulizia, sanificazione e disinfestazione e alla cittadinanza, al fine di creare la situazione ottimale per l'attivazione di misure utili al contrasto ai vettori e alla prevenzione dell'esposizione alle punture e per l'identificazione tempestiva dei casi di infezione; provvedere alle attività per una corretta comunicazione, che aumentino la consapevolezza del rischio Dengue in ambito pubblico (scuole, aree urbane, luoghi ricreativo-sportivi ecc.) e tra gli operatori sanitari, e che incoraggino comportamenti attivi di prevenzione e controllo dei vettori, a livello individuale e nella comunità". —[email protected] (Web Info)

Cancro pancreas, svelati alcuni meccanismi chiave all’origine: la scoperta tutta italiana

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(Adnkronos) –
Svelati alcuni meccanismi fondamentali all’origine del cancro del pancreas. La scoperta del gruppo di ricerca dell’Istituto europeo di oncologia coordinato da Gioacchino Natoli e Giuseppe Diaferia, con la collaborazione di ricercatori dell’Ifom (l’Istituto di oncologia molecolare di Fondazione Airc) e della Divisione di chirurgia pancreatica di Humanitas, indica la possibilità di approcci terapeutici innovativi per uno dei tumori più difficili da trattare. I risultati della ricerca, sostenuta da Fondazione Airc e dal ministero della Salute, sono pubblicati sulla prestigiosa rivista 'Cancer Cell'.  "La nostra ricerca ha svelato il panorama intricato del carcinoma del pancreas, chiarendone le complessità ed evidenziando le sfide che persistono per un suo trattamento efficace. In sintesi abbiamo identificato e caratterizzato nei dettagli – spiega Natoli – la profonda eterogeneità di ogni singolo carcinoma del pancreas analizzato. Proprio questa eterogeneità contribuisce in maniera sostanziale all'inefficacia dei trattamenti esistenti". Si prevede che il cancro al pancreas diventerà la seconda causa di morte per tumore nel mondo entro il 2030 e già oggi si registra un’allarmante mancanza di miglioramenti nei tassi di sopravvivenza, rimasti sostanzialmente invariati negli ultimi cinquanta anni. "La coesistenza in ogni tumore pancreatico di popolazioni di cellule tumorali con diverse caratteristiche morfologiche, ovvero con un aspetto e un’organizzazione differenti, è nota da tempo. Non si era tuttavia mai riusciti a stabilire l’impatto di questa eterogeneità sul trattamento della malattia – sottolinea Diaferia – Abbiamo utilizzato tecnologie innovative per l’isolamento mirato di piccoli gruppi di cellule tumorali e per la loro profilazione molecolare, e le abbiamo combinate ad analisi computazionali e approcci di intelligenza artificiale. Siamo così riusciti a definire questa eterogeneità, in modo che possa diventare il bersaglio di terapie mirate".  "E' come se stessimo combattendo contro molteplici avversari contemporaneamente, invece che contro un singolo tumore – aggiunge Pierluigi Di Chiaro, primo autore dell’articolo – Le diverse condizioni cellulari che si sviluppano in maniera dinamica all'interno dei carcinomi del pancreas richiedono strategie di trattamento combinate e mirate, in grado di intercettare tutte le popolazioni di cellule neoplastiche che compongono ogni singolo tumore. Il nostro lavoro pone le basi per l’identificazione di queste componenti e la definizione di nuove strategie". "Uno dei principali risultati dello studio riguarda l'invasione dei nervi, che costituiscono vere e proprie vie di fuga a bassa resistenza per le cellule del cancro del pancreas. In pratica i nervi sono la principale via di disseminazione metastatica, oltre che la causa dei forti dolori associati a questa malattia", avverte Lucia Nacci, tra i coautori dell’articolo. I ricercatori hanno osservato una chiara correlazione tra l'attivazione di specifici programmi di espressione genica e l'invasione dei nervi, rivelando anche potenziali meccanismi per interventi terapeutici. Infine, la dimostrazione del legame tra la varietà degli aspetti morfologici e le diverse proprietà funzionali delle cellule tumorali pone le basi per lo sviluppo di approcci di intelligenza artificiale. Questi nuovi strumenti potrebbero aiutare ad analizzare i normali preparati istologici – evidenzia lo studio – contribuendo a stabilire la composizione del tumore e a guidare il medico nella scelta della combinazione di farmaci più adeguata a ogni paziente. “Comprendere l'eterogeneità del cancro al pancreas è cruciale per sviluppare strategie terapeutiche efficaci – conclude Natoli – Anche se questo lavoro è il frutto di anni di ottimizzazioni tecnologiche e avanzamenti concettuali, è solo un punto di partenza per nuove ricerche che possano aprire la strada ad approcci terapeutici mirati che finalmente offriranno nuove speranze ai pazienti che affrontano questa difficile malattia". —[email protected] (Web Info)

Ferrovie Nord, Assessore Caruso: “Diabolik? Un fumetto che ha fatto cultura”

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(Adnkronos) – "Diabolik è un fumetto che ha fatto cultura entrando a far parte dei ricordi di generazioni di lettori. Una scommessa editoriale, rivelatasi vincente, ispirata dai viaggiatori che affollavano la stazione Cadorna a Milano. Il binomio cultura-trasporti ha contribuito alla nascita di un'icona: un romanzo illustrato a fumetti, una forma di intrattenimento per rendere più piacevole il tragitto dei pendolari verso i luoghi di lavoro. Quella di Angela Giussani è una meravigliosa storia italiana e molto, molto lombarda che continua a conquistare un pubblico senza età". Lo ha detto l'assessore regionale Francesca Caruso (Cultura) presente all'iniziativa di Ferrovie Nord che celebra il mito di Diabolik con una mostra alla stazione Cadorna di Milano e con la pubblicazione di un fumetto speciale che vede il celebre personaggio, creato nel 1962 dall'editrice Angela Giussani, protagonista di una storia ambientata proprio nel famoso snodo ferroviario del capoluogo lombardo. —[email protected] (Web Info)

Assessore Lucente: “Iniziativa per Diabolik dimostra l’impegno della Regione Lombardia nel rendere le stazioni più vive”

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(Adnkronos) – "Questa iniziativa dimostra ancora una volta l'impegno di Regione Lombardia nel rendere le stazioni sempre più vive, dinamiche e non unicamente luoghi di passaggio, dove affrettarsi per prendere un treno. Prima l'installazione dei totem Openstage, colonnine che permettono a giovani musicisti di esibirsi con l'utilizzo di una semplice app; ora, ecco la realizzazione di una mostra dedicata a Diabolik, con statue, pannelli e oggetti all'interno della stazione. Un percorso che declina l'aggregazione e la condivisione come elementi virtuosi per avvicinare i cittadini al sistema della mobilità in maniera differente e coinvolgente. Il treno per Regione Lombardia e FerrovieNord non è un mero mezzo di trasporto, ma assume un valore culturale e ludico. A dimostrazione che il trasporto pubblico locale fa parte della nostra quotidianità e va vissuto anche e soprattutto in maniera positiva". Lo ha detto l'assessore regionale Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile) presente all'iniziativa di Ferrovie Nord che celebra il mito di Diabolik con una mostra alla stazione Cadorna di Milano e con la pubblicazione di un fumetto speciale che vede il celebre personaggio, creato nel 1962 dall'editrice Angela Giussani, protagonista di una storia ambientata proprio nel famoso snodo ferroviario del capoluogo lombardo. —[email protected] (Web Info)

Assessore Terzi: “La nascita di Diabolik è legata a filo doppio alla storia di Ferrovie Nord”

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(Adnkronos) – "Queste iniziative rappresentano un'occasione per celebrare il mito di Diabolik, un personaggio iconico la cui nascita è legata a doppio filo alla storia di FERROVIE NORD. L'idea dell'editrice Angela Giussani era infatti quella di creare un fumetto per intrattenere i viaggiatori che dalle città e dai paesi della Lombardia arrivavano a Milano a bordo dei convogli. Come Regione Lombardia il nostro impegno costante è quello di rendere sempre più efficiente il sistema ferroviario locale attraverso un continuo miglioramento del sistema infrastrutturale e la fornitura di convogli moderni e sostenibili. Il tutto con l'obiettivo di soddisfare le esigenze dei cittadini". Lo ha detto l'assessore regionale Claudia Maria Terzi, (Infrastrutture e Opere pubbliche) presente all'iniziativa di Ferrovie Nord che celebra il mito di Diabolik con una mostra alla stazione Cadorna di Milano e con la pubblicazione di un fumetto speciale che vede il celebre personaggio, creato nel 1962 dall'editrice Angela Giussani, protagonista di una storia ambientata proprio nel famoso snodo ferroviario del capoluogo lombardo. —[email protected] (Web Info)

Ucraina-Russia, la mossa diplomatica della Cina: una conferenza di pace in Svizzera

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(Adnkronos) –
La Cina propone l'organizzazione di una conferenza di pace sull'Ucraina, che potrebbe svolgersi in Svizzera, che sia riconosciuta in ugual misura dalle due parti coinvolte nel conflitto, Russia e Ucraina. Pechino auspica "un formato di cooperazione internazionale" approvato sia da Mosca che da Kiev "in cui tutte le parti siano sullo stesso piano e in cui si possano discutere tutte le questioni proposte in modo equo", ha spiegato il Rappresentante speciale per l'Eurasia Li Hui. Il formato proposto è necessario "per garantire il successo dell'iniziativa e ottenere risultati".  La Svizzera ha proposto una conferenza di pace sul suo territorio a livello di ministri prima dall'inizio dell'estate ma la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova aveva respinto la proposta, denunciando che l'evento sarebbe stato dedicato di fatto alla promozione della formula di pace proposta dal Presidente dell'Ucraina.  —internazionale/[email protected] (Web Info)

Indagine Altroconsumo, bocciate 5 creme solari viso 50 e 50+

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(Adnkronos) – Altroconsumo ha portato per la prima volta in laboratorio 12 creme solari per il viso, per valutare se i prodotti analizzati rispettassero le promesse di protezione descritte in etichetta. Tra le creme viso analizzate, 5 non hanno superato i test condotti: Piz Buin Hidro Infusion Sun Gel Cream Face Spf 50, Nivea Sun Uv Viso Sensitive 50, Lancaster Sun Sensitive Oil Free Milky Face Fluid Spf 50, Bilboa Viso Con Vitamina C 50 e Vichy Crema Viso Vellutata Spf 50+.  Molti tra questi solari viso – si legge in una nota – vantano anche altre proprietà, che si sommano a quella di protezione solare, come antiaging e anti-macchie, che li rendono assimilabili e spesso confondibili con i prodotti del fiorente mercato in espansione “skincare” (come, ad esempio, sieri e creme). Ma nella scelta della giusta crema solare per il viso – la parte del corpo maggiormente colpita dall’invecchiamento cutaneo precoce per esposizione ai raggi del sole – non è importante scegliere il prodotto più costoso, bensì quello che risulta più comodo e piacevole da indossare durante la giornata.  La metodica utilizzata per misurare il livello di protezione è più etica rispetto allo standard Iso attuale per la verifica dell’Spf (fattore di protezione solare) in quanto non prevede la necessità che vengano provocati dei microeritemi sulla pelle dei volontari, ed è in grado di misurare il reale fattore di protezione sia dai raggi Uvb (l’Spf), sia da quelli Uva. I prodotti sono stati poi ritestati – riferisce la nota – secondo gli standard Iso correnti. I risultati dei test hanno confermato la bocciatura. La prima posizione della classifica Altroconsumo è occupata dalla crema solare Avène crema senza profumo effetto invisibile, con un punteggio di qualità globale di 67/100, ottenendo anche il riconoscimento di 'migliore del test'. Seguono Collistar crema viso solare protezione attiva 50+ (64/100), Nivea sun triple protect fluido idratante ultra leggero 50+ (64/100), Eucerin hydro protect fluido ultra leggero Spf 50+ (64/100) e Prep crema solare viso Spf 50 (61/100), che ha ottenuto il riconoscimento di 'miglior acquisto'.  Inoltre, è stata valutata l’esperienza d’uso delle creme solari viso, le cui caratteristiche “sensoriali” sono enfatizzate anche dai diversi marchi in fase di vendita, e su questo piano i risultati non deludono. Il panel di consumatori che ha sperimentato i vari prodotti ha espresso un giudizio globalmente positivo sulle varie caratteristiche cosmetiche (come ad esempio consistenza, odore e spalmabilità). Tra le diverse creme analizzate, la più apprezzata per modalità di applicazione, velocità di assorbimento e profumazione, è stata Eucerin.  Al contrario, i risultati sono deludenti sul piano del rispetto ambientale, parametro che tiene conto della presenza di ingredienti più o meno tossici e inquinanti nella formulazione, delle caratteristiche di imballaggio primario (flacone) e secondario (scatola), nonché della perdita di prodotto residuo che resta nei contenitori. Ad esempio, tutti i prodotti sono venduti in confezioni di cartone completamente inutili. L’unica crema a conquistare la sufficienza piena è stata Avène. Mentre, sul piano delle informazioni presenti in etichetta, i risultati sono positivi, ad eccezione di un prodotto. Se invece si mettono a confronto i prezzi delle creme solari per il corpo con il corrispettivo della stessa marca per il viso, queste ultime arrivano a costare anche due o tre volte di più. Data l’importanza di una corretta protezione della pelle dai raggi solari, Altroconsumo – conclude la nota – ritiene doveroso segnalare le non conformità rilevate e provvederà quindi a segnalare al ministero della Salute e all’Autorità garante della concorrenza e del mercato i 5 prodotti che non hanno superato il test, in quanto dichiarano in etichetta un fattore di protezione solare superiore a quello effettivo.  —[email protected] (Web Info)

Cronaca nazionale/ Escono di notte per pescare, ritrovati cadavere sulla spiaggia

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FOTO DI REPERTORIO

Tragedia del mare, purtroppo mortale.

E’ accaduto nelle acque dell’alto Lazio. Sulle coste del Viterbese il mare ha restituito il corpo senza vita di due uomini, che sono stati ritrovati a un chilometro e mezzo di distanza sulla spiaggia di Montalto Di Castro.

I due amici erano usciti, come spesso facevano, insieme a pesca di notte, quando per ragioni ancora da chiarire hanno perso il controllo della loro imbarcazione finendo in acqua e perdendo la vita.

Sulla spiaggia è intervenuto il personale della Capitaneria di Porto e della stazione locale dei carabinieri.

Foto di repertorio

Cairoli (Niguarda), ‘linfoma a grandi cellule B tra quelli rari è frequente’

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(Adnkronos) – "Nella grande famiglia dei linfomi, uno dei più frequenti è il linfoma a grandi cellule B, una malattia maligna che, se non curata appropriatamente, conduce invariabilmente al decesso. E' una patologia discretamente frequente, anche se è una malattia rara". Così Roberto Cairoli, direttore della Struttura complessa di Ematologia dell'Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano, in occasione della presentazione della campagna di informazione diretta al grande pubblico sul linfoma a grandi cellule B (Dlbcl), il più frequente della famiglia dei linfomi non Hodgkin, firmata da Sobi, azienda farmaceutica svedese dedicata alle malattie rare, con il patrocinio delle associazioni La lampada di Aladino Ets e Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma (Ail). "Il linfoma a grandi cellule B – spiega Cairoli – colpisce i linfonodi che, come prima cosa, si ingrossano senza che ci sia una particolare patologia infettiva che possa giustificare questo ingrossamento. In genere i linfonodi non sono dolenti e questa tumefazione progredisce abbastanza rapidamente. Una ghiandola ingrossata che non fa male, non è arrossata e progredisce rapidamente dovrebbe essere presa come un segnale di allerta molto importante e il cittadino dovrebbe rivolgersi al medico di base e, soprattutto, all'ematologo. Si può ingrossare anche la milza – aggiunge lo specialista – e quando la milza è molto grossa deborda dall'arcata costale, diventa palpabile e può spingere lo stomaco verso l'alto, dando segni di pienezza gastrica e tensione addominale. Un'altra manifestazione della malattia è la compressione dei vasi venosi comprimibili, che provoca edema perché il sangue non riesce a defluire. Ci può poi essere la febbre, in genere non continua e che si presenta soprattutto la sera, oppure una sudorazione profusa o, ancora, un calo ponderale significativo non dovuto ad una dieta". Dal punto di vista delle terapie, "la cura che viene prescritta come prima cosa – illustra l'ematologo di Niguarda – associa una chemioterapia tradizionale ad un anticorpo monoclonale. E' una cura molto efficace, che guarisce circa il 60% dei pazienti. L'ambizione però è quella di curare anche il restante 40% per il quale, fino a non molti anni fa, avevamo a disposizione un'ulteriore chemioterapia associata a quello che viene comunemente detto trapianto autologo delle cellule staminali. Questo scenario sta rapidamente cambiando. Esistono infatti già delle strategie terapeutiche che hanno quasi del tutto sostituito l'ulteriore chemioterapia e il trapianto". Il riferimento è agli "anticorpi Car-T, già disponibili in Italia – ricorda Cairoli – Questi anticorpi possono veicolare il chemioterapico oppure reclutare le cellule del sistema immunologico. Gli anticorpi che veicolano il chemioterapico non fanno nient'altro che riconoscere il bersaglio cellulare del linfoma malato e portare la chemioterapia all'interno della cellula malata, con un meccanismo che possiamo considerare di medicina di precisione. Sono opzioni terapeutiche che colmano quel vuoto nei pazienti con recidiva oppure nei pazienti primariamente refrattari, ovvero quelli che non rispondono primariamente alle cure. Credo – conclude lo specialista – che sia una buona notizia dire che i pazienti italiani ne possono già usufruire. Speriamo quindi che anche quella piccola fetta di pazienti che non guariva adesso possa avere delle maggiori opportunità di guarigione". —[email protected] (Web Info)

Sci femminile, Ledecka si prende il SuperG di Saalbach: Brignone seconda

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(Adnkronos) –
La ceca Ester Ledecka si prende il superG conclusivo di Saalbach, che rappresenta la sua quarta vittoria in carriera nello sci alpino (2 discese e 2 superG). Il suo tempo di 1’15″94 risulta irraggiungibile per chiunque, compresa Federica Brignone, l’atleta che le si avvicina di più per cogliere il podio numero 69 della carriera e raggiungere Gustavo Thoeni, nella speciale classifica. Federica è seconda con 28 centesimi di svantaggio. Terzo posto per la norvegese Kaisa Lie, a 30 centesimi dalla Ledecka. Marta Bassino chiude al nono posto con 80 centesimi di svantaggio, mentre è 11/a Laura Pirovano a 83. Più attardata Roberta Melesi a 1″67. 
Lara Gut- Behrami, con il settimo posto odierno, mette in cassaforte anche la Coppa di superG, dopo l’assoluta e quella di gigante. Brignone ha provato il recupero in extremis, che si è però fermato a 30 punti dall’elvetica in specialità, aggiornando però il record di punti per un’italiana: 1552. "Oggi la neve era fin troppo morbida. Io sono ancora meglio, quando è trasformata. Oggi velocità ce n’era, perché era praticamente tutta dritta, ma non pensavo di fare una prestazione di questo livello, perché pensavo di non riuscire a fare la differenza. Sono soddisfatta del risultato", ha affermato Brignone. "Non ho da recriminarmi niente per questa stagione. Per quanto riguarda la Coppa, io sono convinta che Lara avrebbe vinto la Coppa anche se ci fosse stata Shiffrin in gara. Io ho dovuto fare un po’ di concorrenza a Lara, perché altrimenti ce l’avrebbe avuta troppo facile! Scherzi a parte, so che quando sto bene posso essere pericolosa, come ho dimostrato in questo finale di stagione. Quando finisce, però, si resetta tutto e si riparte da capo verso la prossima. Domani cercherò di fare un bel risultato anche in discesa", ha aggiunto.  —[email protected] (Web Info)