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Purgatori, gip Roma dispone perizia su causa morte

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(Adnkronos) – Il gip di Roma ha disposto una perizia, nell’ambito di un incidente probatorio, per stabilire le cause della morte del giornalista Andrea Purgatori, deceduto nel luglio dello scorso anno. Nel procedimento sono indagati con l’accusa di omicidio colposo quattro medici. Il giudice ha conferito l’incarico a quattro specialisti che avranno 90 giorni per rispondere ai quesiti relativi alla causa della morte, presenza di eventuale metastasi e stabilire quando è partita l’infezione cardiaca.  —[email protected] (Web Info)

Cosmoprof, Ceo BolognaFiere: “Successo grazie al gruppo di lavoro”

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(Adnkronos) – "Per noi è la nostra ammiraglia, con Cosmoprof facciamo anche Hong Kong, Las Vegas, Miami, Mumbai e Bangkok, ma l'appuntamento più importante è Bologna che con i suoi 3.102 espositori riesce a esprimere un potenziale pazzesco che supera i 95 mila metri quadrati netti espositivi, tutti i padiglioni aperti, una grandissima festa per chi ama la cosmetica e chi lavora in questo settore". Lo ha dichiarato Antonio Bruzzone nel primo giorno aperto al pubblico di Cosmoprof la fiera del beauty in corso a Bologna arrivata alla 55esime edizione.  "Il segreto di questo successo è il gruppo di persone, più di 50 persone, che lavorano alacremente tutto l'anno, non soltanto per questo ma per tutto il network e devo dire che la nostra fortuna è avere dei colleghi così motivati e bravi", sottolinea. —[email protected] (Web Info)

Torino, sequestrano e picchiano per giorni 50enne: fermati due minori

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(Adnkronos) – Si terrà domani l’udienza di convalida per i due minorenni di 15 e 16 anni arrestati dai carabinieri perché ritenuti responsabili di aver sequestrato e picchiato per giorni un 50enne che vive in una cascina a Rivoli, nel torinese. Per loro l’accusa è di sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni gravi.  Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, anticipata dal quotidiano La Repubblica, l’uomo sarebbe stato legato in una stalla vicino alla cascina e picchiato per diverse ore. Dopo averlo lasciato per una notte da solo, i due ragazzi sarebbero tornati il giorno successivo e lo avrebbero accompagnato in banca per prelevare del denaro. L’impiegata, però, viste le condizioni dell’uomo ha chiamato i carabinieri che hanno fermato i due. Ancora in corso gli accertamenti per far luce sul movente dell’accaduto. —[email protected] (Web Info)

Robinho deve andare in carcere in Brasile, la sentenza

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(Adnkronos) – Robinho dovrà scontare la sua pena detentiva a nove anni di carcere per stupro in Brasile, come ha stabilito l'Alta Corte brasiliana. L'ex ala del Milan è stato condannato da un tribunale italiano nel 2017 a nove anni di carcere per aver preso parte allo stupro di gruppo di una donna in una discoteca di Milano nel 2013. Robinho ha sempre respinto le accuse. L'Italia aveva cercato di far ratificare la sentenza di Robinho in Brasile in modo che potesse scontare la sua pena nel suo paese d'origine, poiché il Brasile non estrada i suoi cittadini. Anche il presidente Luiz Inácio Lula da Silva si era recentemente espresso affinché l'ex calciatore scontasse la pena in Brasile. In un'intervista alla televisione brasiliana Lula ha affermato che lo stupro è un "crimine imperdonabile" e che, poiché Robinho era già stato condannato in Italia, dovrebbe scontare la pena. Secondo quanto riportato dai media, gli avvocati di Robinho hanno detto che faranno appello contro il verdetto dell'Alta Corte. Nell'ottobre 2020, Robinho avrebbe voluto tornare a giocare con il Santos, ma a causa delle pressioni di sponsor e tifosi dovute alla sua condizione, il contratto è stato rapidamente risolto. —[email protected] (Web Info)

Gaza, “ad al-Aqsa bimbi malnutriti, straziante scegliere a chi dare letto”

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(Adnkronos) – ''Tre, quattro bambini per letto d'ospedale''. E sono ''bambini malnutriti'', ricoverati fianco a fianco con ''pazienti che hanno subito un trauma'', ovvero ''ferite d'arma da fuoco, ferite da schegge''. Davanti a loro medici costretti a prendere ''decisioni davvero strazianti'', ovvero se ''dare un letto a un bambino malnutrito o a un paziente che ha subito un trauma''. Così Chris Lockyear, Segretario generale di Medici Senza Frontiere (Msf), descrive ad Adnkronos quello che ha visto entrando nell'ospedale di al-Aqsa, nel centro della Striscia di Gaza, la cosiddetta 'Middle area'. Si tratta di uno scenario che ''non avevo mai visto prima in un ospedale'', racconta, ''è un crocevia di una valanga di bisogni che necessitano tutti di cure e sostegno urgenti''. ''L'impatto che si vede maggiormente di questa guerra sono ovviamente le ferite da arma da fuoco, le ferite da schegge, ma la malnutrizione è una delle conseguenze inevitabili dell'assedio di Gaza e il bombardamento subito negli ultimi cinque mesi'', prosegue Lockyear. Ed è ''un numero crescente'' quello dei ''casi di malnutrizione che stiamo riscontrando''. Entrato nelle scorse ore nell'enclave palestinese, dopo aver denunciato un mese fa al Consiglio di sicurezza dell'Onu che a Gaza ''non esiste più un sistema sanitario'', Lockyear parla anche di ''trauma psicologico inevitabile''. Descrivendo il ''sovraffollamento'' che ha visto ''nell'ospedale di al-Aqsa, ci sono persone ovunque, pazienti convalescenti nei corridoi in attesa di essere sottoposti a interventi chirurgici o di essere medicati'', il Segretario generale di Msf afferma che ''quello che stiamo vedendo nell'ospedale di al-Aqsa, sono sicuro, è quello che accade anche nelle poche altre strutture sanitarie rimaste a Gaza''. Insomma, ''la pressione sull'ospedale di al-Aqsa è atroce'' ed entrando ''nell'obitorio ci sono corpi ovunque''. Lo scorso 6 gennaio il personale di Medici senza frontiere è stato costretto a evacuare l'ospedale di al-Aqsa a causa dei combattimenti tutt'intorno e degli ordini di evacuazione diffusi da Israele che rendevano inaccessibile la farmacia dell'organizzazione. Tre operatori supportati da Msf sono però rimasti sul posto, decidendo di lavorare in modo autonomo. Il 6 febbraio, l'equipe di Msf è però riuscita a tornare ad al-Aqsa e ha preparato i locali per un pieno ripristino delle attività precedenti. Il 7 febbraio sono riprese le cure per le persone ferite e le attività di riabilitazione. Da allora l'equipe di Msf è in grado di condurre interventi di chirurgia ortopedica e ricostruttiva, la cura avanzata delle ferite, la cura delle ferite postoperatorie, fisioterapia, promozione della salute e supporto per la salute mentale. Ristabilito anche l'accesso al punto vendita della farmacia. Tra il 7 febbraio e il 7 marzo, spiega il portavoce di Msf in una nota, sono state eseguite in totale 2.498 medicazioni per ferite. L'83 per cento di queste ferite, precisa, riguardano traumi legati alla guerra. —internazionale/[email protected] (Web Info)

Sanità, Schillaci: “Le liste d’attesa sono il peggior biglietto da visita del Ssn”

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(Adnkronos) – "Le liste d'attesa sono il peggior biglietto da visita del Servizio sanitario nazionale. Oggi però non abbiamo dati precisi. Un anno e mezzo per un esame è inammissibile, ma non abbiamo un monitoraggio regione per regione delle prestazioni che mancano. Ma dobbiamo vedere dove ci sono e i tempi delle liste d'attesa. E' però inaccettabile che non ci sia un Cup unico per esami e visite nel pubblico e privato convenzionato". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, ospite dell'evento a Roma 'Adnkronos Q&A-Salute e sanità, una sfida condivisa'.  "Io credo che la sfida per il Ssn sia offrire su tutto il territorio nazionale uguale accesso alle cure, ridurre le liste d'attesa che rappresentano il fenomeno meno accettabile della sanità pubblica del nostro Paese oggi. E ancora: rivalorizzare chi opera nel nostro sistema sanitario, penso a medici, infermieri e a tutti coloro che si sono distinti per la qualità professionale. Quindi la sfida – ha proseguito il ministro – che ci attende è da un lato guardare ai cittadini, dall'altro si guarda agli operatori. E' chiaro che ci vuole un patto con le Regioni perché come sapete la parte attuativa della sanità è in mano alle Regioni, quindi ci vuole un rapporto chiaro, costante e di piena disponibilità da parte del ministero ad aiutare di più chi è in difficoltà sempre nell'interesse dei cittadini che vengono prima di tutto".  "C'è un tasso importante di troppe prescrizioni, – ha aggiunto Schillaci -dobbiamo far sì che l'esame lo faccia chi ne ha bisogno. Serve un patto con le società scientifiche, l'Istituto superiore di sanità ci sta lavorando con le linee guida".  "Sul rinvio del provvedimento relativo al nuovo nomenclatore tariffario – ha proseguito il ministro – ci stiamo ragionando, perché credo che sia importante avere in qualche caso delle tariffe più adeguate a quelle che sono oggi la realtà quotidiana. Credo che rinvieremo il provvedimento in accordo con le Regioni".  "La fuga dei cervelli è un fenomeno, purtroppo, che ha caratterizzato il nostro Paese. Certo – ha proseguito il ministro – se li prendono vuol dire che li formiamo bene. Dopodiché tanti professionisti, medici e infermieri, sono andati fuori perché ci sono sistemi che oggettivamente pagano meglio e di più i professionisti. Io credo che, come è avvenuto per i ricercatori, sia opportuno trovare dei metodi per i quali chi ha lavorato all'estero voglia tornare in Italia e ne abbia una maggiore possibilità. Dobbiamo capire quanti vogliono tornare e dobbiamo capire anche come farlo, ad esempio sullo sconto fiscale non si può fare nulla senza che il Mef non bollini ciò che viene fatto. Oltre a capire quanti dei tanti che purtroppo stanno fuori e vogliono tornare, dobbiamo anche capire quando tornano in che condizioni tornano, perché ovviamente c'è un costo fiscale diverso da persona a persona".  "Spero che l'Italia sia la nazione che promuova lo screening per il cancro del polmone – ha detto Schillaci -. Si sta lavorando in Europa su tre neoplasie che sono il tumore della prostata, il cancro gastrico e il tumore del polmone. In Italia c'è già una rete con 18 centri in 15 regioni che stanno facendo da un paio di anni Tac a bassa dose per l'individuazione precoce nelle persone ad alto rischio di cancro del polmone, che rimane ancora uno dei big killer nonostante ci siano progressi importanti legati all'immunoterapia. Oggi con cancro del polmone si vive di più di come si viveva una volta, ma l'arma migliore rimane sempre quella di trovarlo all'inizio, quando può essere operato. Quindi spero che l'Italia diventi la prima nazione ad avere uno screening per il cancro del polmone".  "L'Italia è uno dei Paesi in cui per fortuna si vive di più, ma io credo che non dobbiamo solo puntare a vivere di più ma a far sì che i cittadini italiani vivano anche meglio, cosa che oggi non sempre avviene. Perché purtroppo una gran parte delle persone over 65 è affetta da malattie croniche non trasmissibili. La prevenzione è un investimento. Un degli obiettivi da raggiungere, a cui tengo particolarmente, deve essere l'educazione ai corretti stili di vita fatta dalla prima elementare perché le bambine e i bambini vanno educati da subito".    —[email protected] (Web Info)

Cosmoprof, Santanchè: “Fiere importanti perché destagionalizzano turismo”

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(Adnkronos) – "Cosmoprof ha dei numeri pazzeschi in termini sia fatturato, sia di presenze, sia di paesi presenti". Sono le parole della ministra del Turismo Daniela Santanchè intervenuta all'inaugurazione della 55esima edizione del Cosmoprof, la fiera del beauty in corso a Bologna. Più di 64 paesi presenti al Cosmoprof, che porteranno in 4 giorni circa 250 mila presenze in città. "Dal mio punto di vista del turismo – ha proseguito la Ministra – le fiere aiutano a destagionalizzare perché di solito sono in periodi dell'anno che non sono quelli canonici per chi viene come turista nella nostra nazione. E' un turismo altospendente, quindi lascia soldi importanti sul territorio e destagionalizza. Destagionalizzare vuol dire oltretutto poter anche stabilizzare i lavoratori del turismo, che questo è un altro elemento molto importante". "E' un settore oltretutto dove c'è una grande occupazione femminile – ha concluso Daniela Santanchè – Noi abbiamo un gap ancora in Europa con l'occupazione femminile, ma abbiamo visto nell'oltre mezzo milione di nuovi posti di lavoro che le donne ne hanno una parte importante e questo ci rincuora perché più donne sono occupate, più sono libere, perché più libertà vuol dire più sicurezza per l'autodeterminazione di noi donne". —[email protected] (Web Info)

Cosmoprof, Zannini: “Sostenibilità, ricerca e innovazione i capisaldi del settore cosmetico”

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(Adnkronos) – "La sostenibilità, la tecnologia e la ricerca sono elementi che caratterizzano tutte le aziende che sono presenti qui. Cosmoprof è un momento di lancio per tutti i settori presenti". Sono le parole di Enrico Zannini Direttore Generale di BolognaFiere Cosmoprof intervenuto alla cerimonia di apertura della 55esima edizione della fiera del beauty a Bologna. "Bologna rappresenta la fiera più importante a marchio Cosmoprof – ha continuato Zannini – abbiamo anche edizioni all'estero negli Stati Uniti e in Asia e questo consente di consolidare una posizione da leadership nel settore. Abbiamo la fortuna di lavorare in un settore, dal punto di vista fieristico, che è veramente in forte crescita. Ci sono aree del mondo che crescono più di altre, per esempio gli Stati Uniti stanno crescendo molto, l'Asia continua a essere un territorio molto rilevante e quindi Cosmoprof ne è un po' il riflesso".  —[email protected] (Web Info)

Cosmoprof, attese presenze record, Calzolari: “Tanti stranieri, confermata propensione a internazionalizzazione”

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(Adnkronos) – "Oltre 3.000 espositori che vengono da 150 paesi, abbiamo una crescita, del 4%". Lo ha dichiarato il Presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari all'inaugurazione a Bologna della 55esima edizione di Cosmoprof, la fiera della cosmetica e del beauty che porterà in città circa 250 mila visitatori in 4 giorni. "Più 30% sono i nuovi espositori rispetto all'anno scorso – ha continuato Calzolari – quindi veramente una crescita importante. Cosmoprof è l'ammiraglia, come dico sempre, di una flotta di tante manifestazioni che hanno un'aspirazione internazionale e Bologna è oggi la manifestazione clou del comparto del Beauty ma sappiamo che analogamente in questi anni abbiamo portato avanti una crescita della presenza internazionale di Cosmoprof che si è portata dietro anche un consolidamento di Bologna un po' anche per altri comparti come la fiera italiana con la maggior propensione l'internazionalizzazione". —[email protected] (Web Info)

Dell’Utri non dichiarò bonifici di Berlusconi, scatta sequestro milionario

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(Adnkronos) – L'ex senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri è accusato di aver violato la normativa antimafia prevista dalla legge Rognoni-La Torre e, per questo motivo il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze, Antonella Zatini, ha disposto il sequestro preventivo di beni sino alla somma di quasi 11 milioni di euro (per la precisione 10.840.451,72). La Direzione Investigativa Antimafia di Firenze ha eseguito il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca.  Secondo la Procura distrettuale antimafia di Firenze Dell’Utri avrebbe omesso di comunicare entro i termini stabiliti dalla legge variazioni patrimoniali per un ammontare complessivo di 42 milioni e 670 mila euro, una somma risultante dai prestiti e dalle elargizioni provenienti dai bonifici dell'ex leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ma anche da altri atti di compravendita. La Direzione distrettuale antimafia di Firenze, con i procuratori aggiunti Luca Tescaroli e Luca Turco, aveva presentato una richiesta di sequestro preventivo fino alla somma di 20.430.213 euro nel procedimento che vede indagato Dell'Utri nel capoluogo toscano. Il Gip ha dimezzato di fatto la cifra sequestrabile: alla fine dell'eventuale processo, in caso di condanna, se le tesi della Procura reggessero, potrà essere confiscato un totale di 10 milioni e 840 mila euro: di questa cifra, 2 milioni e 590 mila euro direttamente a Dell'Utri, mentre 8 milioni e 250 mila euro alla moglie Miranda Ratti, perché, per l'accusa, sarebbero riferibili al marito. Per i pm Tescaroli e Turco, Dell’Utri non avrebbe rispettato la norma che impone ai condannati in via definitiva per fatti di mafia di comunicare ogni aumento o diminuzione del patrimonio personale. (segue) Dell'Utri, secondo quanto spiega la Dda fiorentina, che aveva richiesto il provvedimento, "con più azioni e omissioni, in tempi diversi, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, pur essendovi tenuto – in quanto condannato con decisione passata in giudicato, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione del 9 maggio 2014, depositata il 1° luglio 2014, per il reato di concorso esterno nel delitto di associazione di tipo mafioso – ometteva di comunicare, entro i termini stabiliti dalla legge, le variazioni patrimoniali indicate nell'art. 30 della medesima normativa per un ammontare complessivo di 42.679.200 euro".  Quindi è stato disposto il sequestro preventivo "in forma diretta, sino alla concorrenza della somma di 10.840.451, 72 euro, riconducibile a Marcello Dell'Utri nonché, per la quota parte di 8.250.000,00 euro della somma complessivamente suindicata, anche indirettamente riconducibile al predetto, per il tramite di Miranda Anna Ratti", moglie dell'ex senatore di Forza Italia, "ovvero per equivalente sui beni nella disponibilità diretta e indiretta di Marcello Dell'Utri nelle modalità e quote sopra indicate".  L'indagine, viene spiegato in una nota della Procura di Firenze, si inserisce "nel quadro di procedimento penale oggetto di un più ampio coordinamento investigativo, portato avanti, in ambito nazionale, dalla Direzione nazionale antimafia, finalizzato all'individuazione dei mandanti esterni delle stragi continentali del 1993-1994". Nel corso del procedimento, viene ancora spiegato, sono stati condotti vari accertamenti concernenti i flussi finanziari che hanno riguardato Marcello Dell 'Utri dal 2014 ad oggi, e "secondo quanto sin qui emerso, questi, pur essendovi tenuto, in quanto condannato con decisione passata in giudicato, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione del 9 maggio 2014, depositata il 1° luglio 2014, per il reato di concorso esterno nel delitto di associazione di tipo mafioso, ometteva di comunicare, entro i termini stabiliti dalla legge, le variazioni patrimoniali indicate nell'art. 30 della legge n.646/1982 per l'ammontare sopra indicato, per come rideterminato dal Giudice delle indagini preliminari". (segue) Marcello Dell’Utri è indagato da anni nel capoluogo toscano come concorrente (ipotesi già scartata nei decenni passati dagli stessi pm) per le stragi mafiose del 1993 a Roma, Milano e Firenze. In quella stessa indagine Dell'Utri era indagato con Silvio Berlusconi e secondo i procuratori aggiunti Tescaroli e Turco potrebbe esserci una connessione tra i pagamenti e l'intento di occultare eventuali informazioni di cui sarebbe stato a conoscenza l'ex senatore.  —[email protected] (Web Info)