(Adnkronos) – Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno emesso un ordine per l'evacuazione immediata dell'ospedale di al-Shifa, il più grande della Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente al-Jazeera, mettendo in guardia dal rischio che il complesso ospedaliero possa essere bombardato e distrutto. Da lunedì è in corso un'offensiva dell'esercito israeliano nell'ospedale che ha portato all'uccisione di oltre 140 miliziani di Hamas, 50 nelle ultime 24 ore, mentre altri 160 sono stati arrestati. I militari israeliani hanno anche sequestrato armi all'interno dell'ospedale. All'interno dell'ospedale di al-Shifa ''non erano presenti combattenti'' e Hamas ''non lo ha usato come propria base''. Le persone uccise dalle Forze di difesa israeliane (Idf), quindi, ''erano pazienti e sfollati'', non militanti di Hamas. Lo riporta l'emittente al-Jazeera. Immagini satellitari analizzate dall'Operazione satellitare delle Nazioni Unite (Unosat) mostrano intanto che il 35% degli edifici (vale a dire 88.868 strutture) nella Striscia di Gaza sono stati danneggiati o distrutti dall'inizio della guerra tra Hamas e Israele. Nella sua valutazione Unosat ha usato immagini ad alta risoluzione raccolte il 29 febbraio, confrontandole con altre prese prima dello scoppio della guerra. Tra le strutture prese in esame da Unosat, 31.198 risultano distrutte, 16.908 gravemente danneggiate e 40.762 moderatamente danneggiate. Si tratta di quasi 20mila strutture danneggiate in più rispetto a un'analoga valutazione di Unosat risalente a gennaio. "I governatorati di Khan Yunis e Gaza hanno patito l'aumento più significativo dei danni, con Khan Yunis che ha visto 12.279 ulteriori strutture danneggiate e Gaza che ne ha subite 2.010", ha specificato l'agenzia dell'Onu. Sessantacinque palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore a Gaza. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità di Gaza, aggiungendo che 92 sono i feriti. Complessivamente, si legge nella dichiarazione, almeno 31.988 palestinesi sono stati uccisi e 74.188 feriti negli attacchi israeliani su Gaza dal 7 ottobre. Dal canto loro gli Stati Uniti hanno presentato una bozza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede ''un cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi'' ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. Lo ha spiegato il segretario di Stato americano Antony Blinken nel corso di una intervista al quotidiano saudita Al Hadath. "C'è una risoluzione che abbiamo presentato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e che chiede un cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi. Speriamo vivamente che i paesi lo sostengano'', ha affermato Blinken. Se approvata, ''penso che manderebbe un messaggio forte, un segnale forte", ha aggiunto. In precedenza gli Stati Uniti si erano mostrati contrari al cessate il fuoco. Blinken è stato ricevuto oggi al Cairo dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Insieme, hanno discusso dei negoziati in corso per arrivare a un accordo che permetta un cessate il fuoco di almeno sei settimane nella Striscia in Gaza in concomitanza con il rilascio di tutti ostaggi e la scarcerazione di alcuni detenuti palestinesi, ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. Arrivato in Egitto dall'Arabia Saudita, Blinken ha anche parlato con al-Sisi della creazione di uno Stato palestinese indipendente con garanzie per la sicurezza di Israele. E' di ieri la notizia che Israele avrebbe respinto l'ultima proposta presentata da Hamas per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per la liberazione degli ostaggi in cambio di detenuti palestinesi. A dichiararlo Osama Hamdan, alto funzionario di Hamas, affermando che da Israele è arrivata ''una risposta negativa'' all'ultima proposta consegnata dai negoziatori del gruppo. Israele sta elaborando un piano che prevede di assegnare la distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza a leader palestinesi che non abbiamo legami con Hamas. Lo scrive il Wall Street Journal, spiegando che questo sarebbe un primo passo per creare un'autorità di governo a Gaza guidata dai palestinesi. Israele starebbe cercando il sostegno regionale alla proposta e, come spiega un funzionario della Difesa a condizione di anonimato, avrebbe tenuto colloqui in merito con l'Egitto, gli Emirati Arabi Uniti e la Giordania. Gli aiuti sarebbero comunque controllati da Israele prima che entrino nella Striscia di Gaza via terra e via mare e siano trasportati in grandi magazzini nel centro dell'enclave. Coloro che sono incaricati della distribuzione degli aiuti dai magazzini ''assumeranno l'autorità di governare, sostenuti da forze di sicurezza finanziate da ricchi governi arabi'', hanno spiegato i funzionari israeliani al Wall Street Journal. ''Gaza sarà governata da coloro che non cercano di uccidere gli israeliani'', ha affermato una fonte dell'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu al quotidiano. Tuttavia il piano potrebbe essere ostacolato da Hamas, scrive il giornale. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Atp Miami, è il giorno di Lorenzo Sonego. Arnaldi supera Fils e vola al secondo turno
(Adnkronos) – E' il giorno di Lorenzo Sonego. Unico azzurro a scendere in campo oggi al Masters 1000 di Miami, il torinese affronterà il britannico Daniel Evans, n. 43 della classifica mondiale, sconfitto da Sonego lo scorso anno in Florida nel match di 2° turno. Il match è in programma dalle 16 sulla Grandstand e sarà possibile seguirlo in diretta su Sky Sport e in streaming su Now. Intanto accede al secondo turno del torneo Atp di Miami anche l'azzurro Matteo Arnaldi. Il tennista sanremese si è imposto 6-3, 6-4 sul francese Arthur Fils, 37 Atp. Al secondo turno, Arnaldi affronterà il kazako Alexander Bublik, numero 18 Atp. —[email protected] (Web Info)
Rocca: “Schillaci disponibile a rinviare nuovo nomenclatore tariffario”
(Adnkronos) – “Sono qui per manifestare la mia solidarietà alla categoria e per comunicare gli esiti di un dialogo che ho avuto con il ministro della Salute Schillaci, disponibile a rinviare il provvedimento relativo al nuovo nomenclatore tariffario perché ha ben chiaro che vanno fatti degli approfondimenti e che c’è necessità di trovare il giusto punto di caduta sul tariffario. Non conosco la tempistica, l’importante è che arrivi il rinvio e che quel periodo sia usato bene per poter arrivare ad una soluzione che consenta da un lato di proteggere il lavoro degli operatori e dall’altro di dare risposte alla comunità”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca intervenendo questa mattina alla prima grande iniziativa a carattere nazionale che si è tenuta al Teatro Brancaccio di Roma con le più rappresentative categorie dei laboratori di analisi riunite sotto la sigla, Uap – Unione ambulatori e poliambulatori, per dare voce a ciò che accadrà alla sanità territoriale con l’ingresso delle tariffe imposte dal nuovo nomenclatore, a partire dal 1 aprile 2024. Rocca ha così annunciato l’accordo concertato con il ministro Schillaci per "il rinvio dell’applicazione del nuovo nomenclatore sanitario al fine di riaprire il tavolo tecnico per la revisione delle tariffe”. —[email protected] (Web Info)
Federanziani: “Nomenclatore tariffario metterà a rischio strutture e anziani”
(Adnkronos) – "Il nuovo nomenclatore tariffario per gli operatori del privato lo si contesta perché è del tutto naturale rivolgersi a loro, specialmente per la categoria degli over 65, che sono i maggiori consumatori di assistenza sanitaria e di analisi preventive. Chiaramente si va nelle strutture private accreditate per guadagnare tempo e perché sono strutture situate nei pressi delle proprie abitazioni. Di conseguenza, questo aumento così elevato dell'abbattimento delle tariffe a nostro giudizio metterà in grossa difficoltà tutte queste strutture, che si troveranno a chiudere o a pagare di tasca propria. Per noi anziani è praticamente impossibile. Quindi prima tenteremo magari con gli ospedali pubblici, con le Case di comunità, per quelle che esistono a livello nazionale, altrimenti decideremo se comprare la carne o pagare le visite. Mi domando come si potranno continuare i piani terapeutici, se non si faranno tutte quelle visite di controllo, e mi domando quanto costerà di più allo Stato una patologia scoperta e riscontrata con una stadiazione maggiore". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Roberto Messina, presidente di Senior Italia Federanziani, in occasione della prima grande iniziativa a carattere nazionale che si è tenuta questa mattina al Teatro Brancaccio a Roma con le più rappresentative categorie dei laboratori di analisi riunite sotto una unica sigla, Uap – Unione ambulatori e poliambulatori, per dare voce a ciò che accadrà alla sanità territoriale con l'ingresso delle tariffe imposte dal nuovo tariffario per le prestazioni specialistiche e ambulatoriali, che dovrebbe entrare in vigore dal primo aprile 2024. —[email protected] (Web Info)
Ordine medici Roma: “Con nuove tariffe prestazioni malpagate a danno qualità”
(Adnkronos) – “Come Ordine dei medici dei Roma pensiamo a tutelare i cittadini. Prestazioni mal pagate si ripercuotono automaticamente su quella che è la qualità della prestazione stessa, ma anche sui tempi e i modi in cui questa viene erogata. Da qui la nostra preoccupazione. L'altro aspetto da non sottovalutare è che va a toccare sia il pubblico che il privato, perché queste tariffe vengono rimborsate per la parte privata ma anche per quella pubblica. E ovviamente anche medici, operatori sanitari che lavorano all'interno di queste strutture, dovendo avere una retribuzione legata anche a quello che è il discorso delle quote, sarebbero chiaramente retribuiti non in maniera congrua come dovrebbe essere, il che si ripercuoterebbe anche in futuro sulle loro pensioni e sui posti di lavoro”. Lo ha detto all’Adnkronos Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma, in occasione della prima grande iniziativa a carattere nazionale che si è tenuta questa mattina al Teatro Brancaccio a Roma con le più rappresentative categorie dei laboratori di analisi riunite sotto un'unica sigla, Uap – Unione ambulatori e poliambulatori per dare voce a ciò che accadrà alla sanità territoriale con l’ingresso delle tariffe imposte dal nuovo nomenclatore, a partire dal 1 aprile 2024. Oltre “a pensare di tutelare gli operatori” per Magi “sicuramente occorre rivedere le tariffe”. Una "proposta che possiamo fare è quella di rimandare a fine anno e nel frattempo trovare una soluzione tampone, eventualmente se è un problema soltanto di copertura finanziaria, e nello stesso tempo quindi garantire al cittadino che ne ha diritto di avere prestazioni subito, senza liste d'attesa e sicuramente di qualità" conclude. —[email protected] (Web Info)
Marino (Unindustria): “Tariffario creerà ancora di più cittadini di serie A e B”
(Adnkronos) – "Dal prossimo 1 aprile le nuove tariffe nazionali decurtate creeranno ancora di più una sanità di serie A e una di serie B. Le Regioni più ricche potranno permettersi di finanziare con risorse aggiuntive un tariffario più congruo, garantendo così la sostenibilità del servizio ai propri cittadini, mentre le altre Regioni, in particolare quelle del Centro-Sud, non avendo questa possibilità saranno costrette ad applicare il tariffario nazionale compromettendo seriamente l'assistenza territoriale. Questo è inaccettabile". Lo ha detto Luca Marino, vicepresidente di Unindustria sezione sanità, nel corso del suo intervento in occasione della prima grande iniziativa a carattere nazionale che si è tenuta questa mattina al Teatro Brancaccio a Roma. Le più rappresentative categorie dei laboratori di analisi si sono riunite sotto una unica sigla, Uap – Unione ambulatori e poliambulatori, per dare voce a ciò che accadrà alla sanità territoriale con l'ingresso delle tariffe imposte dal nuovo nomenclatore, a partire dal primo aprile 2024. "Chiediamo un ripensamento di queste politiche tariffari – afferma Marino – Non è solo una questione di numeri, ma di garantire che ogni cittadino italiano possa continuare ad avere accesso a servizi sanitari di alta qualità. Abbiamo bisogno di tariffe che riflettano i costi reali dei servizi che offriamo, che ci permettano di investire in innovazione e che assicurino la sostenibilità delle nostre strutture". E' "paradossale che – aggiunge – mentre il ministro Schillaci riconosce l'importanza cruciale dell'assistenza territoriale, le sue azioni sembrino muoversi in direzione opposta, declassando il ruolo vitale delle nostre strutture. Invece di ridurre il supporto alle strutture ambulatoriali che hanno dimostrato efficacia ed efficienza, sarebbe opportuno valorizzarle come risorse preziose". "Nell'atto di indirizzo 2024, emanato dal ministero della Salute – ricorda Marino – l'assistenza territoriale sembra essere affidata esclusivamente alle Case di comunità, che rappresenterebbero un investimento molto più oneroso e meno efficace dei fondi del Pnrr, o, ancora peggio, alle farmacie dei servizi, strutture totalmente inadeguate per tale ruolo. A questo punto è lecito chiedersi quale considerazione riservi il ministro Schillaci alle nostre realtà e al nostro lavoro. Non si tratta di chiedere privilegi, ma di garantire che il nostro sistema sanitario resti tra i migliori al mondo, accessibile a tutti, indipendentemente dal reddito o dalla condizione sociale". Per questi motivi, conclude il vicepresidente, "invito il ministro e tutti i rappresentanti del Governo a considerare queste istanze e a lavorare con noi per trovare una soluzione che garantisca la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, la qualità delle cure e l'equità nell'accesso ai servizi sanitari per tutti i cittadini italiani". —[email protected] (Web Info)
Marino (Unindustria): “Con nuove tariffe a rischio assistenza territorio”
(Adnkronos) – "Con il nuovo nomenclatore tariffario è a rischio il futuro del nostro sistema sanitario nazionale e il ruolo cruciale dei centri diagnostici privati accreditati, il vero primo presidio di cura per i cittadini". E' l'allarme lanciato da Luca Marino, vicepresidente di Unindustria sezione sanità nel corso del suo intervento in occasione della prima grande iniziativa a carattere nazionale che si è tenuta questa mattina al Teatro Brancaccio a Roma. Le più rappresentative categorie dei laboratori di analisi si sono riunite sotto una unica sigla, Uap – Unione ambulatori e poliambulatori per dare voce a ciò che accadrà alla sanità territoriale con l'ingresso delle tariffe imposte dal nuovo nomenclatore, a partire dal primo aprile 2024. "La politica di riduzione delle tariffe imposte dal Ssn sta mettendo a rischio la sostenibilità finanziaria delle nostre strutture, ma soprattutto la qualità delle cure che possiamo offrire ai cittadini italiani – sottolinea Marino – La collaborazione tra il settore pubblico e quello privato accreditato è un pilastro fondamentale del nostro Servizio sanitario nazionale. Le strutture private accreditate sono parte integrante del Ssn: con più di un miliardo di prestazioni annue, pari al 60% del totale delle prestazioni erogate, forniamo servizi essenziali che alleggeriscono il carico sulle strutture pubbliche, garantendo tempi di attesa ridotti e accesso a tecnologie avanzate". "L'introduzione del nuovo nomenclatore tariffario – aggiunge il vicepresidente – impone un taglio di oltre il 40% alle tariffe precedentemente in vigore, riducendo drasticamente il rimborso dovuto dalla Regione per le nostre prestazioni. E' a rischio l'accessibilità e la qualità delle cure per i cittadini, in particolare per i più fragili. Abbiamo bisogno di tariffe che riflettano i costi reali dei servizi che offriamo, che ci permettano di investire in innovazione e che assicurino la sostenibilità delle nostre strutture. Tuttavia, il ministro della Salute Schillaci, che riconosce l'importanza cruciale dell'assistenza territoriale che offriamo, sembra muoversi in direzione opposta", osserva Marino. Queste tariffe nazionali "decurtate creeranno ancora di più una sanità di serie A e una di serie B". Le Regioni più virtuose, "come Lombardia, Emilia Romagna e Liguria, sono state in grado di correggere il tiro e integrare con fondi propri il delta decurtato", mentre le Regioni del Sud "non possono perché i loro conti non lo permettono". Risultato? "Mezza Italia – avverte – potrebbe trovarsi nella condizione di non avere più un riferimento di cura di prossimità, con cittadini con bisogno di cure disorientati e tanti posti di lavoro che salteranno". —[email protected] (Web Info)
Cronaca nazionale/ Ragazzo in monopattino colpito con il machete: c’è un fermato
Un gravissimo fatto di cronaca i cui risvolti si iniziano a chiarire.
Svolta nel caso relativo all’aggressione a colpi di machete a un 23enne a Torino mentre era in monopattino. La Polizia ha fermato un coetaneo della vittima: si tratterebbe di un 23enne, nato a Milano, di origini nobili e residente nel capoluogo piemontese.
È stato ascoltato in Questura ed ha detto di essere completamente all’oscuro dell’episodio.
Il fermo per tentato omicidio. sarebbe stato eseguito in un albergo di Torino.
E’ stato rintracciato e bloccato dalla Polizia.
Foto di repertorio
Sanità, Liris (Fdi): “Vera sfida per Ssn vicinanza a paziente e contenimento spesa”
(Adnkronos) – "Oggi le tecnologie ci consentono di affrontare in maniera diversa i bisogni di salute di una popolazione che vive più a lungo grazie alle scoperte scientifiche sempre più performanti, sempre più veloci. Il legislatore insegue con difficoltà il progresso della scienza e della tecnologia e deve interpretare i bisogni. Pertanto, il nuovo paradigma a cui dobbiamo andare incontro è di un Servizio sanitario nazionale che vada sempre più vicino al paziente e che riesca a curarlo bene anche sul territorio, fuori dall'ospedale”. Lo ha detto il senatore Fdi Guido Quintino Liris, in occasione dell’evento ‘Salute e sostenibilità, un binomio strategico per il sistema Paese’ organizzato oggi in Senato in collaborazione con Ucb Pharma e The European House Ambrosetti su iniziativa dello stesso Liris. “I bisogni della sanità cambiano, la popolazione cambia – aggiunge – il paziente deve comunque stare al centro con il suo sistema familiare, in una condizione di benessere e di qualità di vita la migliore possibile attraverso la telemedicina, la teleassistenza, l’assistenza domiciliare integrata con le specialistiche periferiche, con le Case di comunità e le Case della salute che devono essere disegnate proprio per garantire qualità della sanità oltre alla possibilità di un contenimento della spesa”. —[email protected] (Web Info)
Troppo tempo al pc? Aumenta rischio flop al letto
(Adnkronos) –
Troppo tempo al pc può avere conseguenze intime per gli uomini. Per questo, capire come un uomo trascorre il tempo libero potrebbe non essere una semplice curiosità da primo appuntamento. Saperlo fornirebbe infatti all'aspirante partner informazioni utili non solo per valutare affinità o interessi comuni, ma anche per farsi un'idea di come andrebbe se la serata finisse con qualcosa in più del bacio della buonanotte. A suggerirlo è uno studio coordinato dall'urologo cinese Linhui Wang (Changhai Hospital, Naval Medical University Shanghai) e pubblicato su 'Andrology': avere come hobby quello di stare incollati al pc, avvertono i ricercatori, aumenta il rischio di disfunzione erettile. In altre parole, di 'flop' sotto le lenzuola. Lavori precedenti hanno identificato varianti genetiche legate al comportamento sedentario nel tempo libero, che include attività come guardare la televisione, usare il computer e guidare l'auto. Nella nuova analisi, "una maggiore suscettibilità genetica all'utilizzo del pc nel tempo libero risulta associata a un maggiore pericolo di disfunzione erettile maschile". Esaminando dati relativi a oltre 200mila uomini, gli scienziati hanno calcolato che ad ogni aumento di 1,2 ore nell'uso del computer nel tempo libero corrispondeva una probabilità 3,57 volte superiore di disfunzione erettile. La stessa evidenza non è emersa per l'abitudine di guardare la Tv o di mettersi al volante per svago. L'impiego del pc non era correlato a depressione, ansia o indicatori che facessero pensare a disturbi della circolazione sanguigna, ma era legato a livelli più bassi di ormone follicolo-stimolante che svolge un ruolo chiave nello sviluppo sessuale e nella riproduzione sia nei maschi sia nelle femmine. "Lo studio offre prove sostanziali di un'associazione causale positiva tra l'utilizzo del computer" nel tempo libero "e il rischio di disfunzione erettile", affermano gli autori. "Servono tuttavia ulteriori ricerche – precisano – per stabilire questo rapporto causa-effetto in via definitiva". —[email protected] (Web Info)












