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Russia, Medvedev: “Truppe Francia in Ucraina? Manderemo indietro tante bare”

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(Adnkronos) –
La Russia cavalca la fake news secondo cui la Francia starebbe per inviare 2000 soldati in Ucraina. A prendere la parola, dopo la netta smentita di Parigi, è Dmitry Medvedev. Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza, più volte sotto i riflettori per dichiarazioni sopra le righe, non si smentisce nemmeno stavolta. "Sarebbe bello se gli irrequieti francesi mandassero un paio di reggimenti a Banderaland. E' molto difficile nascondere un tale numero di militari e, quindi, il problema della loro distruzione sistematica non sarà il compito più difficile, ma sarà un compito estremamente importante'', dice su Telegram. ''Ma quanto sarebbe vantaggioso! – prosegue Medvedev – Con così tante bare che verranno consegnate alla Francia da un Paese straniero e lontano, sarà impossibile nascondere la morte di massa di personale militare professionista''. Affermando che ''la loro distruzione sarà compito prioritario e glorioso per le nostre Forze armate'', Medvedev aggiunge che ''per i galli della leadership francese sarà come una ghigliottina: verranno fatti a pezzi da parenti arrabbiati e malvagi rappresentanti dell'opposizione, ai quali è stato detto che la Francia non è in guerra con la Russia. E sarà una bella lezione per gli altri idioti inquieti d'Europa". "La Francia si prepara a mandare 2000 soldati in Ucraina" ha annunciato ieri Mosca, con una news smentita immediatamente da Parigi, in un botta e risposta che ha contribuito ad alzare ulteriormente la tensione sull'asse con la Nato. A chiamare in causa la Francia è stato Sergei Naryshkin, direttore dell'intelligence straniera (Svr) della Russia: "La Francia si prepara a mandare 2000 uomini in Ucraina", ha detto, come riferito dall'agenzia Tass. —internazionale/[email protected] (Web Info)

Trump contro il principe Harry: “Va espulso se ha fatto uso di droghe”

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(Adnkronos) –
Se fosse dimostrato che ha mentito sul consumo di droga, al principe Harry dovrebbe essere ritirato il visto per restare negli Stati Uniti. Lo ha detto Donald Trump in un'intervista a GbNews rilasciata al politico populista e leader della Brexit Nigel Farage, aggiungendo che al duca di Sussex non dovrebbe essere concesso un trattamento preferenziale.  Il figlio di re Carlo ha ammesso nel suo libro di memorie 'Spare' di aver usato diverse droghe, dalla cannabis ai funghi allucinogeni. Dettagli che hanno portato alle critiche sul permesso di stabilirsi con la sua famiglia in California nel 2020. Nell'intervista, Trump si sofferma sulle vicende che coinvolgono la Royal Family e si esprime anche sul 'caso' della foto ritoccata della principessa Kate. In questo caso, l'ex presidente degli Stati Uniti è molto più accomodante: "Ha ritoccato una foto? Lo fanno tutti…". —internazionale/[email protected] (Web Info)

Kate Middleton, “tentata intrusione nella cartella clinica in ospedale”

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(Adnkronos) – Un impiegato della London Clinic ha tentato di accedere alla cartella clinica privata della principessa di Galles mentre era in cura. Lo scrive il Mirror, aggiungendo che l'ospedale privato nel centro di Londra, dove Kate Middleton è stata ricoverata a gennaio per un intervento di chirurgia addominale, ha avviato un'indagine. L’organismo di vigilanza sulla privacy e sulla protezione dei dati del Regno Unito ha dichiarato di aver ricevuto una segnalazione di violazione. Un portavoce dell’Information Commissioner’s Office ha confermato "di aver ricevuto una segnalazione di violazione e stiamo valutando le informazioni fornite”. In una dichiarazione al Mirror, la London Clinic ha affermato: “Crediamo fermamente che tutti i nostri pazienti, indipendentemente dal loro status, meritino totale privacy e riservatezza riguardo alle loro informazioni mediche”. I dettagli sulle condizioni e sull'intervento chirurgico della principessa non sono stati divulgati. Kensington Palace in precedenza aveva dichiarato che non era correlato al cancro e che desiderava che le sue informazioni mediche personali rimanessero private. "Non siamo a conoscenza di alcun deferimento alla Polizia Metropolitana in questo momento", ha fatto sapere a Sky News dal canto suo il Metropolitan Police Service, parlando della richiesta di esaminare i rapporti della London Clinic. Il ministro della Sanità inglese Maria Caulfield aveva riferito che alla polizia era stato "chiesto di verificare" se il personale dell'ospedale privato avesse tentato di entrare in possesso dei documenti riservati di Kate Middleton. —internazionale/[email protected] (Web Info)

Scuola, le autrici del dossier: “Libri filorussi devono spaventare genitori italiani, non ucraini”

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(Adnkronos) –
Da dove nasce la ricerca sui libri delle medie scritti secondo la propaganda russa? Dal lavoro (e dalla tenacia) di Tetyana Bezruchenko, cittadina italiana di origine ucraine e fondatrice del centro culturale Wikiraine, la cui figlia studiava su uno dei libri "incriminati", e ha chiesto alla madre perché la storia dell’Ucraina, che lei ben conosceva, fosse raccontata in modo così strano. Bezruchenko ha iniziato a raccogliere altri libri, grazie anche all’aiuto di Maryana Trofymova, il cui fratellino studiava su altri volumi altrettanto distorti.  "Mi lasci subito dire una cosa", esordisce Bezruchenko al telefono con l’Adnkronos. "So che il caso è diventato di rilevanza nazionale e che se ne stanno interessando storici e istituzioni. Ma non vorrei che questo fosse rappresentato come un problema delle comunità di origine ucraina o dei Paesi baltici che vivono in Italia. Il modo in cui la storia viene insegnata ai nostri ragazzi deve essere una preoccupazione per tutti i genitori. Non è giusto leggere su un libro, in grassetto, ‘Putin non vuole ritrovarsi accerchiato’ quando si parla dei Paesi dell’Est Europa che liberamente hanno deciso di aderire alla Nato. E poche righe dopo si parla di ‘guerra civile’ come se in Donbas non ci fosse stato un intervento delle milizie di Putin per preparare l’invasione su larga scala. Servirebbe una mobilitazione dei genitori di tutta Italia, per chiedere conto a insegnanti e dirigenti scolastici dei testi che vengono adottati". In effetti dalla pubblicazione dell’articolo di ieri, all’AdnKronos sono giunte altre segnalazioni di libri che sembrano disegnati per cancellare le identità dei Paesi sfuggiti all’occupazione sovietica e da oltre trent’anni tornati (felicemente) indipendenti. Ad esempio ‘Aral’ (editrice Lattes), pubblicato nel 2022, propone agli studenti un gioco, ‘organizzare un viaggio in Russia’ e li sfida a calcolare le distanze tra una serie di città: tra Mosca e San Pietroburgo, ecco spuntare Tallin (capitale della Lettonia), Riga (capitale della Lettonia), e poi Kiev, Odessa, Leopoli, Charkiv, ovvero le principali città ucraine. Un gioco che serve a capire le distanze geografiche diventa una sottile arma di indottrinamento.  "Queste cose hanno un effetto per tutta la vita, e io l’ho provato sulla mia pelle, sono cresciuta nell’Unione Sovietica, cresciuta come ‘carne da cannone’ senza dubitare se hai ragione o meno, perché hai assorbito dalla primissima infanzia una convinzione: hai il diritto di invadere, stuprare, uccidere, violare le leggi ovunque nel mondo perché sei buono, sei 'russo'. Quando mi sono trasferita in Italia, avevo 30 anni, e mi è capitato di leggere 'chi ha inventato la radio’' per me la risposta era solo una: Aleksandr Popov! Perché questo ci veniva insegnato a scuola ed è stato imposto per decenni. Invece poi ho scoperto che si trattava di Guglielmo Marconi, e che lo stesso Popov aveva scritto al collega italiano chiamandolo ‘il padre della telegrafia senza fili’. Ma una volta che ai ragazzi viene raccontata una versione della storia, se la porteranno dietro per tutta la vita, e se magari faranno gli insegnanti tenderanno a scegliere libri di testo che rispecchiano la loro formazione. In un circolo vizioso che è difficile da spezzare", prosegue Bezruchenko al telefono con l’AdnKronos.  "Abbiamo tutti visto nelle scorse settimane i viaggi di studenti italiani a Sochi, organizzati e pagati dalla Federazione Russa. Le frasi dello street artist Jorit hanno fatto rumore, ma nessuno si è interrogato…". —[email protected] (Web Info)

Tumore del colon retto, campagna prevenzione ‘Giochiamo d’anticipo’ fa tappa a Roma

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(Adnkronos) – Marzo è il Colorectal Cancer Awareness Month, un momento prezioso per diffondere consapevolezza sul tumore del colon retto e puntare i riflettori su una neoplasia molto diffusa, ma spesso sottovalutata. In questa occasione, Merck Italia ha voluto lanciare una nuova campagna di prevenzione: 'Giochiamo d'anticipo'. Un mini-tour itinerante che ha già raggiunto strade e piazze di Milano nei giorni 15, 16 e 17 marzo, e che ora fa tappa a Roma, a partire da venerdì 22 marzo fino a domenica 24. In questi giorni – riferisce una nota – nelle più note e frequentate piazze della Capitale si potrà incontrare la Cargo bike di Merck e giocare con la 'ruota della prevenzione', imparando qualcosa in più sul tumore del colon retto, sui suoi segni e sintomi, e sui test necessari per identificarlo precocemente.  La campagna Giochiamo d'anticipo, sviluppata da Merck Italia con il partner di comunicazione GreatPixel, è parte di una narrativa nata in occasione del World Cancer Day 2023: 'Per Te. Il nostro impegno, incessantemente'. Un racconto che ha l'obiettivo di dare voce all'agire quotidiano dell'azienda farmaceutica in campo oncologico e all'impegno per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi per fare la differenza nella vita delle persone. "Per un'azienda come la nostra, che ama definirsi 'In love with Care', avere cura dei pazienti e delle persone a loro vicine vuol dire rispondere a tutti i bisogni non soddisfatti: non solo i bisogni terapeutici, ma anche quelli di educazione sulla salute", spiega Iris Buttinoni, Head of Communication di Merck Italia. "Nel caso dei tumori del colon retto – sottolinea – c'è un elevato bisogno di informazione: la prevenzione secondaria può ridurre sensibilmente l'incidenza e la mortalità di questa patologia. E' per questo che abbiamo voluto lanciare una nuova campagna memorabile e di impatto, in grado di raggiungere più persone possibili per aiutarle a riconoscere i sintomi della malattia e invitarle a non aver paura di fare un test che, in questo caso, può davvero salvare la vita". La campagna Giochiamo d'anticipo vive nelle piazze di Milano e di Roma, ma anche sui canali social di Merck Italia. L'iniziativa viene infatti raccontata sul profilo Linkedin aziendale (https://www.linkedin.com/company/merck-group ) e sulla pagina Instagram (https://www.instagram.com/merckitalia/), attraverso gli hashtag #PerTe e #CrCAwarenessMonth. Questi gli appuntamenti in programma a Roma: venerdì 22 marzo piazza Navona (ore 10-14), Pantheon e Campo de' Fiori (15-19); sabato 23 marzo piazza del Popolo (10-14), piazza di Spagna e via del Corso (15-19); domenica 24 marzo via del Tritone (10-14), zona Barberini e piazza della Repubblica (15-19).  —[email protected] (Web Info)

Chalamet come Travolta, è il re del box office

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(Adnkronos) –
Timothée Chalamet è il nuovo re del box office. Il giovane attore franco-americano a soli 28 anni raggiunge così un famoso record che durava addirittura dagli anni '70. Chalamet, infatti, è diventato il primo attore dopo John Travolta ad avere due film primi in classifica nell’arco di otto mesi, ovvero 'Wonka' e 'Dune: Parte 2'. L'unico attore a realizzare questa impresa è stato, appunto, Travolta oltre quattro decenni fa, con 'La febbre del sabato sera' e 'Grease', usciti – anche loro – a otto mesi di distanza tra il 1977 e il 1978. E John Travolta su Instagram si congratula: “Congratulazioni Timothée! È fantastico avere qualcuno con cui condividere il mio record del box office. Cordiali saluti, JT”. 'Wonka' è il terzo adattamento live-action del romanzo per bambini di Roald Dahl e vede Timothée Chalamet interpretare l’iconico venditore di cioccolato, Willy Wonka. Il film ha incassato un totale di 218 milioni di dollari a livello nazionale e 630 milioni di dollari in tutto il mondo.  Nel frattempo, 'Dune 2' è arrivato a quota 500 milioni di dollari a livello globale in appena tre settimane e ha già superato il totale di Dune 2021. E Timothée Chalamet non si ferma. Il suo prossimo film sarà 'A Complete Unknown', un biopic su Bob Dylan diretto da James Mangold incentrato sui primi anni di carriera a New York del cantautore premio Nobel. —[email protected] (Web Info)

Meloni a opposizioni: “Ragazzi vi vedo nervosi”. Clima rovente alla Camera

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(Adnkronos) – "Ragazzi, vi vedo particolarmente nervosi…". La presidente del Consiglio Giorgia Meloni 'richiama' le opposizioni in Aula alla Camera, ma le sue parole generano ancor più irritazione, perché dai banchi del Pd e del M5S, ma anche di Avs, si sollevano lamentele per quel 'raga'', usato più volte dalla premier in sede di replica al dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. "Non posso chiamarvi 'ragazzi'? Vabbè, giovani onorevoli. Nemmeno questo? Evidente che non vi sono particolarmente simpatica…", dice Meloni.  Interviene il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che cerca di placare gli animi invitando la premier a terminare le comunicazioni, ma la premier insiste: "Noi romani ogni tanto lo diciamo 'ragazzi'… Vi chiedo scusa comunque. I romani 'sono meglio di questo'? Vabbe', mi scuso anche con i romani", dice la premier visibilmente indispettita. Così Meloni riprende la replica rivolgendosi ai deputati con un formale "onorevoli colleghi", salvo poi scivolare in più riprese nel confidenziale "raga'". —[email protected] (Web Info)

Juve, Scanavino: “Fase complicata ma fiducia in Allegri”

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(Adnkronos) –
La Juventus ha fiducia nell'allenatore Massimiliano Allegri nonostante la striscia estremamente negativa di risultati. L'amministratore delegato bianconero, Maurizio Scanavino, fa il punto della situazione aprendo i lavori al Business Forum organizzato dal club all'Allianz Stadium di Torino.   "Questa stagione è iniziata con entusiasmo e con grande successo di risultati. In questo momento siamo in una fase un po' complicata. Sul campo a volte non siamo stati così brillanti, ma altre volte le prestazioni sono state molto positive e non siamo riusciti a ottenere quanto meritavamo", dice Scanavino. La Juventus ha ottenuto una sola vittoria nelle ultime 8 giornate. Dal duello scudetto con l'Inter è scivolata in terza posizione e deve guardarsi le spalle, con il Bologna sempre più vicino. Al momento, nessuna news su eventuali trattative per il rinnovo del contratto di Allegri, legato alla Juve da un accordo fino al 2025. In caso di conferma, l'allenatore inizierebbe la prossima stagione con il contratto in scadenza.  "Non ci abbattiamo, c'è grande fiducia nella squadra e nell'allenatore, tutti insieme stiamo lavorando per trovare la chiave per ripartire al più presto e centrare gli obiettivi della stagione in corso: la qualificazione in Champions League e il raggiungimento della Finale di Coppa Italia", dice l'ad indicando i traguardi da centrare. "Come società stiamo portando a termine l'aumento di Capitale, iniziativa fondamentale per porre le basi di un progetto di sostenibilità e competitività nel prossimo triennio", aggiunge.  —[email protected] (Web Info)

Atp Miami, otto italiani in campo oggi: occhi puntati su Berrettini-Murray

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(Adnkronos) – Primo round oggi, mercoledì 20 marzo, del tabellone principale maschile e femminile del Masters 1000 Miami 2024. Dopo due giornate di qualificazioni, sono ben otto gli italiani che scenderanno in campo sul cemento dell'Hard Rock Stadium nella prima vera giornata del torneo, in un calendario ricco ogni giorno di appuntamenti fino alle due finali del 30 e il 31 marzo. 
Favoriti ai nastri di partenza sono Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev. Mancherà invece Novak Djokovic, che non scenderà in campo in Florida.   Per quanto riguarda la giornata di oggi, da segnalare il ritorno nel circuito Atp maggiore, dopo il Challenger di Phenix, di Matteo Berrettini che affronterà l'ex numero uno al mondo Andy Murray. Il match è in programma sul centrale, non prima delle 20 italiane. Chi vince affronterà nel secondo turno l'argentino Etcheverry.  La partita sarà trasmessa in diretta TV e streaming su Sky, Sky Go e NOW.  UOMINI Murray-Berrettini: 3° match dalle 17 sullo Stadium Darderi- Shapovalov: ore 16 sul Grandstand Fils-Arnaldi: 5° match dalle 16 sul campo Butch Buchholz Nishioka-Cobolli: non prima delle 17.30 sul Campo 5 Cachin-Vavassori: 3° match dalle 16 sul Campo 2 DONNE Frech_ Giorgi: ore 16 sul campo Butch Buchholz Hunter-Trevisan: 5° match dalle 16 sul campo 1 Cocciaretto-Osaka: non prima di mezzanotte sullo Stadium   —[email protected] (Web Info)

Ucraina, Meloni: “Posizione governo chiara. Salvini? Contano decisioni e voti”

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(Adnkronos) – "Penso che non sia oggettivamente sostenibile la tesi per la quale la posizione del governo italiano al cospetto del mondo che ci guarda non sia chiara in tema di Ucraina. Penso che sia chiaro a tutti che oggi grazie al fatto che c'è una maggioranza di centrodestra l'Italia è una nazione che rispetta i suoi impegni e non possiamo dire se sarebbe la stessa cosa nel caso in cui al governo ci fosse l'attuale opposizione". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella sua replica alla Camera in vista del prossimo Consiglio europeo. "Mi pare che il problema per il Pd è più ampio. Il Pd è ambiguo, prima si astiene sull'Ucraina e poi spiega a noi cosa dobbiamo fare. Almeno non venga a spiegarci cosa dobbiamo fare", ha quindi detto la premier aggiungendo:  "Io non ho due facce quando sto all'opposizione e al governo. Prendo decisioni che considero giuste: le ho portate avanti dall'opposizione e continuo a farlo anche dalla maggioranza", ha sottolineato. "Mi si dice di parlare con Orban e con Salvini per chiarire il sostegno all'Ucraina. In entrambi i casi contano le decisioni e i voti. Il governo italiano ha una posizione chiara e in Ue" tra le altre cose "siamo riusciti a garantire la revisione del bilancio pluriennale che consente di sostenere l'Ucraina per i prossimi 4 anni", ha quindi detto Meloni. "Quando io parlo con le persone con cui ho buoni rapporti porto a casa dei risultati", ha poi rivendicato la presidente del Consiglio. Accanto a lei, durante la replica, il posto occupato dal vicepremier leghista – stamattina presente in Aula – è rimasto vuoto. "Se voi del Pd parlate con i vostri alleati del M5S magari riuscite a fare il miracolo e l'Ucraina ve ne sarà grata", ha aggiunto.  "I voti dicono che noi siamo riusciti, negli ultimi due Consigli europei, sia a mandare avanti l'accesso dell'Ucraina all'Unione europea, sia a garantire una revisione del bilancio pluriennale che consente di sostenere l'Ucraina per i prossimi 4 anni", ha affermato ancora Meloni.  "È importante ricordare chi ha scatenato il conflitto" in Medio Oriente, "e penso anche ci siano alcune cose che vanno fatte. Sulle quali anche l'Italia cerca di avere una posizione chiara. Particolarmente per quello che sta accadendo a Gaza. Temiamo un crescente isolamento di Israele. Anche nell'interesse di Israele occorre ribadire con chiarezza la nostra contrarietà a un'operazione militare di terra a Rafah che potrebbe avere effetti catastrofici", ha detto ancora Meloni. "Non sono d'accordo sul ripristino dei fondi all'Unrwa sospesi. Finché non sarà stata fatta piena luce su dove finiscono le risorse credo non si debba fare questo errore, che non vuole dire non occuparsi dei civili di Gaza perchè non è vero che non operano altre realtà a Gaza. Abbiamo trasferito 20mln di euro alle altre organizzazioni, Croce rossa e Mezza luna rossa e oggi stiamo per stanziare ulteriori risorse sul progetto Food for Gaza", ha affermato la premier che considera "preoccupante che il Senato accademico dell'Università di Torino scelga di non partecipare al bando per la cooperazione scientifica con Israele. E lo faccia dopo un'occupazione da parte dei collettivi. Se le istituzioni si piegano a questi metodi rischiamo di avere molti problemi". "I cittadini con il voto ci hanno chiesto non di redistribuire i migranti ma di impedire le partenze, e siccome credo nella democrazia è quello che lavoro per fare", ha continuato la presidente del Consiglio nella replica alla Camera dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. "Sono molto fiera – ha aggiunto – per il lavoro che stiamo facendo, questa è diventata la posizione europea e piaccia o non piaccia è quella che porteremo avanti". "L'Italia è riuscita a convincere sulla sua posizione i propri partner: la vostra posizione – ha detto rivolta alle opposizioni – era redistribuiamo e non ci siete riusciti, la nostra è lavorare sulla dimensione esterna, e ci stiamo riuscendo. Questo fa la differenza su quanto conta l'Italia in Europa". —[email protected] (Web Info)