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Manageritalia, industria e servizi integrati per vincere la sfida della transizione digitale e ambientale

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(Adnkronos) – Come la terziarizzazione sta cambiando le strategie delle aziende? Come cambiano i profili dei lavoratori e dei manager impiegati nell’industria? Quali aspetti necessitano di interventi di policy? A queste e molte altre domande ha risposto 'Terziario e manifattura – Insieme per la sfida della doppia transizione', l’incontro organizzato da Manageritalia e Intesa Sanpaolo per presentare il Report prodotto congiuntamente sul tema della crescente integrazione tra servizi e industria.  A confrontarsi oggi, durante un dibattito presso gli spazi di Intesa Sanpaolo in P.zza Belgioioso a Milano, sono stati: Gregorio De Felice – chief economist e responsabile Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Mario Mantovani – presidente Manageritalia, Emilio Rossi – responsabile Osservatorio del Terziario Manageritalia, Carlo Alberto Carnevale Maffè – professore di Strategia e Imprenditorialità SDA Bocconi school of management, Azzurra Rinaldi – direttrice School of Gender Economics e Stefano Venturi – presidente Cefriel, oltre a Ilaria Sangalli, senior economist, Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo e Adelaide Fabbi, Osservatorio del Terziario Manageritalia, che hanno curato la ricerca. “Aumenta da tempo l’interrelazione e la sinergia tra manifattura e servizi, nelle catene del valore globali. E’ un fenomeno di cui i policy maker, le istituzioni, gli economisti, i finanziatori, gli imprenditori e i manager devono tener conto per far evolvere i modelli di business e le politiche industriali”, così commenta Mario Mantovani presidente Manageritalia che prosegue: “Una terziarizzazione sempre più protagonista dell’economia, un fattore chiave per le transizioni digitale e ambientale, con la necessità di individuare policy in grado di far crescere il valore aggiunto e la produttività, grazie soprattutto a investimenti nel capitale umano, manageriale e tecnico”. “La crescita degli investimenti italiani, +20,4% nel quadriennio 2019-22, è ampiamente sostenuta dagli investimenti digitali, che giocano un ruolo determinante nell’influenzare la crescita economica del paese” spiega Gregorio De Felice, chief economist e responsabile Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo che conclude: “Gli investimenti in proprietà intellettuale, in particolare, rappresentano la componente più dinamica della spesa, con una crescita del 36,3% in un’ottica di lungo periodo 2008-22. Dietro questo dinamismo c’è l’effetto dell’adozione del pacchetto incentivante Transizione 4.0, più volte rimodellato e rifinanziato, che ha rivitalizzato l’industria ma anche gli annessi comparti dei servizi di mercato che sono a traino di questo processo di upgrading tecnologico. Agli incentivi per l’acquisto di beni e software si affiancherà ora Transizione 5.0, per spingere l’acceleratore sulla doppia transizione digitale e ambientale”. Dall’analisi condotta dall’Osservatorio del Terziario Manageritalia e dalla direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo si evince come negli ultimi decenni si sia assistito a un crescente utilizzo di servizi nei processi industriali. Una terziarizzazione che riguarda tutte le fasi, dalla progettazione alla produzione, alla commercializzazione dei beni. L’Italia appare ben posizionata in questo percorso di integrazione tra terziario e processi produttivi, con un peso dei servizi di mercato sul valore dell’output manifatturiero che superava il 24% già nella fase pre-Covid, prima dell’accelerazione avviata dalla pandemia. Un dato secondo solo alla Francia (27,2%), tra i grandi paesi europei. Determinante il contributo delle Attività professionali, tecniche e scientifiche (Apts), che giocano un ruolo chiave nell’affiancare le imprese industriali nell’R&D sperimentale, di fronte a una competizione globale che impone di spingere sull’offerta di beni innovativi. In Italia, è la filiera automotive a esercitare il principale effetto traino sulle Apts, seguita dai settori a medio-alto contenuto tecnologico come farmaceutica, elettronica e meccanica, ma anche da settori più tradizionali del Made in Italy, come il tessile-abbigliamento. 
I servizi Ict, tra i grandi protagonisti della transizione digitale, sono in crescita in termini di supporto ai processi industriali, con una penetrazione che in Italia è più forte, ancora una volta, nell’automotive, che distanzia la meccanica. Tra i competitor europei, l’Italia è la nazione che fa registrare, per provenienza geografica dei servizi di mercato a supporto dei processi manifatturieri, il contributo domestico più alto, il 50,2%; superate Germania 43%, Spagna 39,5% e Francia 38,2%.  Determinante anche il contributo dei servizi di matrice estera, con un ruolo chiave giocato dai partner dell’Europa Occidentale, e una crescita dei paesi asiatici (con un contributo dell’8,6% alla catena manifatturiera italiana), guidata dalla Cina. Il contributo cinese è ancora molto sbilanciato verso i servizi di logistica, complementari alla vendita di input manifatturieri, pur includendo anche l’offerta di Apts e di servizi IT (insieme a India e Giappone). Gli Stati Uniti mantengono comunque una solida presenza, specialmente come fornitori di Apts. Guardando all’export, l’integrazione tra manifattura e servizi risulta ancor più forte ed evidente: in Italia, il valore aggiunto dei servizi di mercato assorbito nei beni manifatturieri destinati all’esportazione era il 38,2% già nella fase pre-Covid, un dato superiore alla media Ue e Ocse. In tutti i settori manifatturieri, il contributo dei servizi all’export supera il 30%.  La terziarizzazione del comparto industriale porta con sé anche un radicale cambiamento e riorganizzazione del capitale umano all’interno delle imprese manifatturiere, dove cresce l’importanza delle figure professionali dedicate allo svolgimento delle attività di servizio. In Italia, i colletti bianchi sono cresciuti del 3% tra il 2011 e il 2022 in rapporto all’occupazione totale (dati Eurostat), soprattutto con riferimento ad alcune professionalità rilevanti per la fase di transizione digitale e ambientale. Spicca nella manifattura italiana una quota significativa di tecnici delle scienze (28%), superiore alla media europea. Nonostante la crescita di personale sempre più qualificato, c’è ancora un gap da colmare con i concorrenti europei sul fronte degli specialisti Ict (3,8% in Italia, media Ue 4,5%, dati Eurostat 2022), anche in termini prospettici, di formazione di figure professionali che possano accompagnare il percorso di digitalizzazione. L’Italia soffre ancora di modesti tassi di laureati nel settore Ict (1,5%, media Ue 4,2%) e di un numero esiguo di imprese che offre formazione su questi temi ai propri dipendenti (19%, media Ue 22%). Le carenze sul fronte del capitale umano si traducono oggi in una diffusione ancora limitata di tecnologie avanzate, come i big data (adottati dall’8,6% delle imprese in Italia, contro una media Ue del 14,2%) e l’intelligenza artificiale (6,2% – dove però la strada è ancora lunga anche a livello di Ue27 nel suo complesso, 7,9%), fondamentali per il successo dei processi di digitalizzazione e per realizzare un salto di produttività, sia a livello di singole imprese che di sistema Paese.  —[email protected] (Web Info)

Russia, 2mila mercenari dal Nepal in guerra: “Trattati come cani”

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(Adnkronos) –
Circa 2mila nepalesi sono stati reclutati dalla Russia per combattere nella guerra in Ucraina. Alcuni di loro, spinti dalla povertà e dalla promessa di stipendi da favola per i loro standard, hanno denunciato di aver subito un trattamento pessimo al fronte e ora cercano disperatamente di tornare a casa. Ganesh, 35 anni, è uno dei pochi ad esserci riuscito. In un'intervista a Sky News ha dichiarato di aver combattuto quattro mesi e mezzo nel Donetsk e ha sostenuto che i nepalesi venissero "trattati come cani". Nel periodo al fronte, ha detto da Kathmandu, "siamo stati attaccati dai droni ed è stato terrificante". L'uomo, che si dice sollevato ma traumatizzato dalla sua esperienza in prima linea, ha raccontato che all'inizio è stato portato nel centro di addestramento Avangard, un'accademia militare fuori Mosca, dove è rimasto per due settimane. Ganesh aveva già un'esperienza di 10 anni nell'esercito indiano, ma molti altri al suo fianco erano giovani e inesperti. Alcuni non avevano mai impugnato un'arma prima. Finito l'addestramento, ha proseguito, c'è stato un cambiamento netto nel modo in cui venivano trattati i mercenari stranieri, che sono stati improvvisamente gettati nel conflitto. "Durante le prime due settimane di addestramento, la vita andava bene – ha affermato – Ma una volta mandati in Ucraina, non avevamo abbastanza cibo e siamo stati picchiati dai russi. È stato davvero brutto".
 

 Secondo Ganesh, i nepalesi erano considerati carne da cannone. "I soldati russi erano dietro di noi. In prima linea c'erano i mercenari", ha aggiunto, descrivendo come al fronte ci fossero criminali russi, nepalesi e indiani davanti all'esercito. Il mercenario ha visto tre nepalesi uccisi sul campo di battaglia, ma ha sentito parlare di molte altre vittime. Ganesh ha quindi spiegato come è finito a combattere in Ucraina, dicendo che faceva fatica a trovare lavoro e quando è andato da un agente per un posto in Lussemburgo, quello gli ha suggerito di andare invece in Russia perché era "piena di opportunità". Ganesh ha quindi dovuto chiedere un prestito e pagarsi un milione di rupie nepalesi (quasi 7mila euro) per viaggiare fino a Mosca via Dubai con un visto turistico. Lo stipendio medio mensile nepalese equivale a meno di 175 euro. Ma l'agente gli aveva promesso che ne avrebbe potuti guadagnare quasi 2mila se si fosse unito alla campagna del Cremlino. Una volta in Russia ha dovuto pagare un altro agente quasi mille euro solo per essere portato al campo di addestramento. Sky precisa che la cifra di 2mila nepalesi reclutati dall'esercito russo si basa sulle testimonianze dei soldati di ritorno, nonché sui dati dell'immigrazione russa. Molti nepalesi hanno riferito di aver ricevuto visti per studenti o turisti per raggiungere la Russia e il governo di Kathmandu è stato costretto a intervenire dato che per i cittadini del Paese himalayano è illegale combattere per gli eserciti stranieri. A gennaio il governo ha vietato ai suoi cittadini di recarsi in Russia o Ucraina per lavoro e ha chiesto a Mosca di rimpatriare tutti i nepalesi reclutati. Inoltre ha dichiarato 'guerra' agli agenti che favoriscono il reclutamento e l'ingresso in Russia, con la polizia che ha già arrestato 22 sospetti. —internazionale/[email protected] (Web Info)

Israele-Gaza, Cina in campo per mediare: incontro con Hamas

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(Adnkronos) – La Cina di Xi Jinping vuole farsi sempre più avanti come mediatore di pace. E' diventata sempre più esplicita nella sua opposizione alla guerra a Gaza. E ha anche sfruttato il conflitto come piattaforma per manifestare la sua solidarietà con il mondo arabo e il Sud Globale, sempre pronta a mostrarsi in opposizione agli Stati Uniti. Anche se non è chiaro quanto spazio abbia il gigante asiatico per giocare un ruolo forte nella regione. La Cnn legge così l'incontro di domenica scorsa in Qatar tra un diplomatico cinese e il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh.  E' la prima volta dall'inizio del conflitto a Gaza, che Pechino conferma un faccia a faccia di questo genere. Protagonista con il leader politico di Hamas, è stato Wang Kejian, diplomatico cinese che era già stato in Israele e in Cisgiordania, la prima missione del genere di un inviato di Pechino di cui si ha notizia dall'attacco del 7 ottobre in Israele e dall'inizio delle operazioni militari israeliane nell'enclave palestinese.  Haniyeh e Wang, ex ambasciatore in Libano, "hanno avuto uno scambio di vedute sul conflitto a Gaza e altre questioni", si è limitato a rendere noto stamani il ministero degli Esteri di Pechino. Presente all'incontro l'ambasciatore cinese in Qatar, Cao Xiaolin, evidenzia la Cnn sottolineando come Hamas affermi di aver avuto un incontro con Cao il mese scorso. Del faccia a faccia con Wang il gruppo ha fatto sapere che Haniyeh ha espresso apprezzamento per "il ruolo della Cina al Consiglio di Sicurezza, in seno alle Nazioni Unite e alla Corte internazionale di giustizia". Haniyeh ha insistito sulla "necessità di fermare rapidamente l'aggressione e i massacri", sulla richiesta di ritiro delle forze israeliane da Gaza, ribandendo la volontà di "raggiungere gli obiettivi politici e le aspirazioni per la creazione di uno stato palestinese indipendente".   Wang, evidenzia la Cnn, si trova nella regione almeno dal 10 marzo, quando ha incontrato interlocutori in Egitto, prima di spostarsi in Cisgiordania, poi in Israele e in Qatar. Un tour che non era stato annunciato da Pechino, che dopo l'attacco del 7 ottobre in Israele non aveva citato né condannato Hamas e che da allora ha denunciato il conflitto e sostenuto a gran voce la necessità di un cessate il fuoco immediato e di concretizzare la soluzione dei due stati. In Cisgiordania, nei giorni scorsi, Wang ha incontrato il ministro degli Esteri dell'Autorità palestinese, Riyad al-Maliki. Pechino insiste sulla soluzione dei due Stati, una politica ripetuta da Pechino che però, come osserva la Cnn, non è chiaro quante possibilità abbia di giocare un ruolo forte a sostegno di uno stato palestinese indipendente e che critica Israele per le condizioni dei palestinesi mentre viene a sua volta messa sotto accusa per gli abusi dei diritti umani ai danni delle minoranze, in particolare nel Xinjiang (accuse sempre respinte dal gigante asiatico). In Israele Wang ha visto funzionari del ministero degli Esteri, insistendo – sempre secondo i resoconti ufficiali degli incontri arrivati da Pechino – sulla priorità di un "cessate il fuoco completo, della fine della guerra, della garanzia di aiuti umanitari e protezione per i civili". Dal 7 ottobre i funzionari cinesi, ricorda la Cnn, avevano avuto altri contatti con interlocutori israeliani e palestinesi, anche quando a novembre Pechino ha ospitato delegazioni di Arabia Saudita, Giordania, Egitto, Autorità nazionale palestinese e Indonesia. Ma, sebbene prima di Wang il Dragone avesse 'spedito' nella regione l'inviato speciale per il Medio Oriente Zhai Jun, non erano mai state confermate ufficialmente tappe nei Territori palestinesi o in Israele. Neanche quando a inizio anno era stato in Egitto per colloqui il capo della diplomazia cinese, Wang Yi.  —internazionale/[email protected] (Web Info)

Vandalizzata ancora la tomba di Michele Merlo

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(Adnkronos) – Per l’ennesima volta è stata vandalizzata la tomba di Michele Merlo, il cantautore ex di X Factor e Amici di Maria De Filippi, tragicamente scomparso il 6 giugno 2021 a causa di una leucemia fulminante. Non è la prima volta, infatti, che vengono rubati gli oggetti apposti sulla tomba di Michele, che si trova nel Cimitero Comunale di Rosà, piccolo centro della provincia di Vicenza. Questa volta è toccato al libro a lui dedicato, "Con il cuore tra le righe", di Alice Porta. Come se non bastasse al suo posto è stato lasciato un insulto alla giovane autrice trentina, amica e fan di Michele. Un gesto immotivato dal momento che il libro è stato approvato dalla famiglia Merlo e che il ricavato ottenuto dalla vendita di "Con Il Cuore Tra Le Righe" sarà devoluto ai progetti dell’Associazione Romantico Ribelle, nata in ricordo di Michele e presieduta dai genitori. Questo il messaggio diffuso attraverso i social dell’Associazione Romantico Ribelle: “Ciò che è accaduto oggi sulla tomba di Michi è vergognoso. Non è la prima volta che vengono rubati o danneggiati gli oggetti che sono lì, ma sottrarre il libro di Alice Porta e lasciare al suo posto un insulto per lei è qualcosa che non possiamo accettare. Il libro di Alice è un libro a cui tutti noi teniamo molto, che abbiamo “approvato” e fortemente voluto per continuare a mantenere vivo il ricordo di Michele. Se qualcuno pensa che per questo Alice debba vergognarsi allora vuol dire che pensa che tutti noi dovremmo vergognarci. Se chi si è permesso di compiere un gesto cosi ignobile frequenta questa pagina è pregato di non farlo più. Per Katia, Domenico e per tutti noi che abbiamo voluto bene a Michi e che ogni giorno proviamo a farlo rivivere in tutte le nostre iniziative, è già molto doloroso se qualcuno non è in grado di capirlo. Chiunque sia sappia che non è più il benvenuto né sulla tomba di Michele né su questa pagina. Vergognatevi!” —[email protected] (Web Info)

Pasqua, per Altroconsumo stabili i prezzi delle colombe aumentano prezzi per uova del +7,4%

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(Adnkronos) –
Salgono i prezzi delle uova di Pasqua mentre il prezzo delle colombe si è stabilizzato, arrestando la vertiginosa crescita dello scorso anno (maggiore del 20% su tutti i tipi di colombe). Le uova di Pasqua, invece, vedono un incremento dei prezzi di circa il 7,4% rispetto al 2023. Anche queste come le colombe sono caratterizzate da una forchetta di prezzo piuttosto ampia: infatti, i prodotti più cari sul fronte delle uova raggiungono, al chilo, quasi i 140 euro in più rispetto al prezzo meno caro. E' quanto emerge dall'indagine annuale di Altroconsumo su uova e colombe condotta con l’obiettivo di rilevarne i prezzi ed aiutare i consumatori ad orientarsi nella scelta. La rilevazione ha coinvolto 20 negozi tradizionali, nelle città di Roma e Milano, e 5 shop online.  Secondo l'indagine le colombe di ogni tipo mostrano una sostanziale stabilità di prezzo al chilo, le differenze sono dell'ordine di pochi centesimi di euro (da 1 centesimo a 18 circa) rispetto al 2023. Si è quindi assestata la vertiginosa crescita dei prezzi dello scorso anno (più del 20% su tutti i tipi di colombe). A livello di gamma, resta confermata la forchetta di prezzo molto ampia: i prodotti più cari arrivano a costare al chilo fino a 7 volte di più rispetto ai più economici. In più, le colombe speciali raggruppano diverse categorie di prodotti, e spesso sono di un formato più piccolo.  Le offerte sono presenti fin da quando le colombe sono iniziate a comparire sugi scaffali dei supermercati, ma questo dipende anche dalla politica di prezzo del singolo marchio o della catena. È prevedibile che, come in tutti gli anni, dopo la fine delle festività, il livello di prezzo di questi prodotti scenda ulteriormente vista la scadenza ridotta e l’esigenza della grande distribuzione di svuotare gli scaffali.  Anche per capire quanto spenderemo per le uova di Pasqua l'indagine ha rilevato i prezzi in 20 punti vendita della Grande distribuzione organizzata e in cinque shop online. Tra i prodotti considerati, le uova di cioccolato al latte, fondente e anche le numerose varianti, come quelle arricchite con nocciole, granelle o frutta. Rispetto al prezzo medio al chilo da noi rilevato lo scorso anno, quest'anno vediamo un incremento del 7,4% circa. I prezzi mediamente continuano a crescere, seppur di circa 3,60 euro in media al chilo. Se buona parte dei prezzi delle uova sembra mostrare una sostanziale stabilità, questo aumento è in parte dipeso da qualche ritocco nei prezzi di alcuni formati presenti nella gamma di un singolo marchio.  Altroconsumo fa qualche esempio: il Kinder GranSorpresa presenta un prezzo immutato rispetto allo scorso anno per i formati da 150g (stabile a 11,99, ovvero 79,93 euro al chilo) e da 320g (sempre 19,99 euro, ovvero 62,47 al chilo), mentre quello da 220g sale a 15,99 euro (l’anno scorso costava 14,99) per un prezzo al chilo di 72,82, aumentato quindi del 6,7%; tra le uova della Favorina (marchio Lidl), il prezzo del formato da 200g è stato portato da 2,99 del 2023 a 3,19 euro di quest'anno, che corrisponde a un +6,7% al chilo, mentre i costi degli altri formati restano stabili; tra le uova di Pasqua vendute da MD, un altro discount, il prezzo del formato da 1 chilo è stato portato da 6,99 a 7,99, che è equivale a un +14,3%, quello da 400g resta stabile a 3,99 euro.  Guardando alla forchetta di prezzi presenti sul mercato, le differenze sono sempre molto significative: i prodotti più cari arrivano a costare al chilo anche quasi 140 euro circa in più rispetto al prezzo meno caro rilevato.  Differenze significative si possono invece trovare nel prezzo al chilo di formati differenti dello stesso marchio, come ad esempio il già citato GranSorpresa della Kinder. Qui, come per altre referenze, quel che incide è anche la licenza utilizzata (personaggi cartoni animati, serie televisive, ecc.) o la sorpresa contenuta. Esiste, per di più, una grande offerta sugli scaffali per quanto riguarda la tipologia ‘cioccolato al latte per bambini’, con una forte segmentazione in base al personaggio o celebrità utilizzata in etichetta, le politiche commerciali sulla base di questi personaggi porta queste referenze di marchio commerciale ad avere un prezzo al chilo relativamente elevato rispetto alla media. Dall’indagine Altroconsumo, che ha coinvolto circa 1000 rispondenti della community ACmaker, è emerso che i due terzi di loro ha intenzione di spendere la stessa cifra spesa lo scorso anno per i prodotti pasquali dolciari, mentre un terzo pensa che spenderà di più. La maggior parte dei rispondenti ha inoltre dichiarato che acquisterà le uova al Super o Ipermercato, con un notevole scarto rispetto agli altri canali di vendita.  Lo stesso vale per le colombe, anche se rispetto alle uova sono molti di più coloro che intendono acquistare una colomba in pasticceria, canale che comunque registra un calo rispetto allo scorso anno, sempre tra gli AC makers che hanno risposto all’indagine. In relazione alle uova, il parametro più importante di scelta è per loro il tipo di cioccolato, seguito dal prezzo, mentre per le colombe primeggiano come criteri di scelta la lista degli ingredienti e, ancora, il prezzo. Sempre sul piano del prezzo, nella maggior parte dei casi, la cifra stanziata per questi prodotti è di 20 euro. Ma, nel dettaglio, i rispondenti della community ACmaker, sono disposti a spendere per le uova circa 10 euro, seguito da 15 e 20 euro, lo stesso vale per le colombe (10 euro per una confezione), ma in una forbice più ampia, che va dai 5 ai 25 euro.  —[email protected] (Web Info)

Roma, pino cade su Cristoforo Colombo e colpisce due auto: un ferito

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(Adnkronos) – Un pino è caduto sulla Cristoforo Colombo, all’altezza di viale Asia, centrando due macchine in movimento. È successo nella tarda mattinata di oggi. Una persona è stata soccorsa dai sanitari del 118, ma non è in gravi condizioni. Sul posto gli agenti del IX gruppo Eur della Polizia Locale che hanno chiuso le corsie centrali in entrambe le direzioni. —[email protected] (Web Info)

Clima, 19 aprile Sciopero Globale in tutta Italia

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(Adnkronos) – Il Collettivo di Fabbrica ex Gkn e Fridays For Future Italia annunciano in una nota nuove date di mobilitazione. A marzo, ci saranno dibattiti presso la Sapienza Di Roma (il 22 alle 17:30) e ad Ex Cartiera a Bologna (il 23 alle 14). Il 19 aprile si terrà lo Sciopero Globale per il Clima in tutta Italia, tappa di "una convergenza delle realtà operaie, ecologiste, sociali e intersezionali". I temi in campo sono "i lavori climatici e la rivendicazione di un nuovo tipo di intervento pubblico urgente e necessario davvero a servizio delle persone".  “A questa economia inquinante del grande privato, va contrapposta quella dell’intervento pubblico che dia indipendenza e autonomia alle comunità per realizzare la transizione ecologica”, dice Antonio Iodice di Fridays for Future Italia. Per Dario Salvetti del Collettivo di Fabbrica Gkn, "siamo per l’intervento pubblico qui e ora, ma non per come è stato fatto fino ad oggi. Attualmente lo Stato è già pienamente inserito nell’economia, ma agisce per socializzare le perdite delle grandi aziende, per erogare incentivi a fondo perduto, per difendere l'economia fossile, per gli interessi sul debito in mano ai grandi gruppi bancari, le spese militari, le grandi opere inutili ecc. Quello che rivendichiamo è un intervento pubblico per una transizione ecologica reale e giusta, che né questo Stato né questo governo sanno o vogliono attuare". “E' dalle convergenze delle lotte dal basso che ci accomunano che può nascere la spinta per realizzare un intervento pubblico che sia indirizzato al bene comune, sotto controllo sociale e a servizio della comunità – ribadisce Martina Comparelli di Fridays for Future Italia – Indichiamo nelle seguenti tappe e date, la possibilità concreta e la necessità urgente di aprire una nuova stagione di lotta per l’intervento pubblico qui e ora. E facciamo appello ad ogni movimento sociale, sindacale, transfemminista, radicale a unirsi, articolare, convergere su questa prospettiva. Attraverso queste date verificheremo la possibilità di convergere in un’unica grande manifestazione unitaria a maggio. Tenetevi libere/i, teniamoci pronte/i”.  —[email protected] (Web Info)

Alpinisti intrappolati, il salvataggio con elicottero a 2300 metri – Video

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(Adnkronos) – Un video documenta l'operazine compiuta dai vigili del fuoco con l'elicottero a 2300 metri di quota sul monte Mondolè, territorio di Artesina, nella provincia di Cuneo. Tre alpinisti bloccati su un canalone ghiacciato vengono tratti in salvo col verricello. —[email protected] (Web Info)

Rottamazione quater, ultima chiamata dopo proroga: entro domani pagamento 3 rate

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(Adnkronos) – Ultima chiamata per la rottamazione quater: le tre rate vanno pagate entro domani o il beneficio decadrà definitivamente. Scade infatti il 20 marzo, alla luce dei cinque giorni di tolleranza rispetto alla scadenza del 15 marzo, la data limite fissata dal decreto Milleproroghe dopo la proroga che ha spostato i pagamenti delle cartelle con scadenza il 31 ottobre 2023, il 30 novembre 2023 e 28 febbraio 2024.  
Ecco come pagare
 Prorogato a domani anche il pagamento delle prime due rate della definizione agevolata (con scadenza 31 gennaio e 28 febbraio 2024) per i soggetti colpiti dalle alluvioni dello scorso maggio 2023. Intanto con il decreto legislativo sulla riscossione il governo punta a facilitare i pagamenti dei soggetti in debito con il fisco per difficoltà economica. L'obiettivo del dlgs è diluire la rateizzazione di tasse e multe non pagate fino a 120 tranche per un periodo di 10 anni ma lasciando intatte sanzioni e interessi, che andranno dunque versati interamente.  —[email protected] (Web Info)

Uffizi, biglietto sullo smartphone e ingressi serali di martedì

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(Adnkronos) – Agli Uffizi in arrivo aperture speciali, aperture serali "pensate per i fiorentini" e, a partire da maggio, il biglietto 'smaterializzato', con cui si potrà entrare semplicemente mostrando un QR Code sul cellulare. Ad annunciare le novità è stato oggi il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Simone Verde, nel corso di una conferenza stampa. "La smaterializzazione del biglietto – ha spiegato Verde – fluidificherà l'ingresso dei visitatori in museo, andando a costituire il primo passo verso la liberazione del piazzale degli Uffizi da tutto ciò che lo ingombra. L'obiettivo è far risplendere di nuovo questo luogo in modo che torni ad essere ciò che era: il salotto della città ed uno dei luoghi più belli del mondo". Quanto alle visite serali, pensate per i fiorentini, ha aggiunto Verde, "sono state ideate per agevolare e incentivare in particolar modo i cittadini di Firenze a 'riappropriarsi' e riscoprire il loro principale e più identitario museo, la Galleria degli Uffizi, mettendo a disposizione un orario più compatibile con le dinamiche e le esigenze di chi vive e lavora in città". Entro maggio il sistema cambia: chi prenota la propria visita alle Gallerie attraverso il call center (055/294883) o il sito del museo (www.uffizi.it) riceverà via email un codice da scaricare direttamente sul proprio smartphone che costituirà il titolo d’accesso al museo consentendo l'accesso senza dover esibire il biglietto fisico. Il nuovo sistema del biglietto 'smaterializzato' è curato e gestito, come l'ambito delle prenotazioni, dalla società concessionaria dei servizi aggiuntivi delle Gallerie, Opera Laboratori Fiorentini. Per i biglietti acquistati in prevendita, fino all'entrata in vigore del nuovo sistema continueranno a valere le regole attuali previste per la loro validazione.  Tutti i martedì, dal 26 marzo al 17 dicembre, la Galleria delle Statue e delle Pitture resterà accessibile di sera, offrendo ai visitatori l'esperienza magica dei capolavori dell'arte da ammirare nella luce del tramonto. In queste occasioni l'orario di apertura del museo si allungherà dalle ore 18,30 (normale momento di chiusura) alle 21,30, (con ultimo ingresso consentito alle 20,30).  "Abbiamo lavorato alacremente al progetto a cui tenevamo molto e siamo riusciti ad arrivare in fondo: cioè l'apertura degli Uffizi tutti i martedì sera – ha affermato Simone Verde – E' un modo non soltanto per rendere il museo più accessibile ai cittadini in condizioni anche di luce e di atmosfera diversi, che è fondamentale per una proiezione davvero più complessa e più completa del patrimonio culturale, ma anche perché in questo modo ci indirizziamo soprattutto ai fiorentini che, usciti dal lavoro, possono venire a godersi i gioielli della loro città nelle ore di meno calca e soprattutto in una giornata infrasettimanale, quindi senza i flussi turistici ingenti del weekend". Il direttore degli Uffizi ha dato poi un altro annuncio: "Abbiamo ottenuto anche che il museo rimarrà aperto per tutte le festività da qui fino a fine anno. tranne Natale. Questo è un successo di cui va dato merito anche alle parti sociali". "Siamo riusciti a trovare questo accordo – ha spiegato Simone Verde – perchè i lavoratori vengono pagati in conto terzi. E soprattutto agli Uffizi c'è un personale estremamente affezionato al patrimonio che gestisce e al museo nel quale lavora e questo fa onore a tutti ed è una condizione di privilegio della quale io sono perfettamente consapevole. Non è banale avere un personale così convinto del lavoro che fa, così appassionato e così attaccato al patrimonio che custodisce". Oltre ai martedì di speciali aperture serali, ce ne saranno anche altre straordinarie in programma il lunedì, ordinariamente giorno di chiusura settimanale delle Gallerie: l'iniziativa riguarderà Uffizi e Giardino di Boboli, che saranno aperti in orario ordinario nelle date del primo e del 29 aprile, del 24 giugno (Festa di San Giovanni, Santo Patrono di Firenze) e del 30 dicembre.  Infine un accenno a un altro importante progetto in corso. "Non ci sono ritardi" nell'esecuzione dei lavori per l'apertura del Corridoio Vasariano, ha detto Verde. "C'è una tabella di marcia che procede in funzione delle necessità tecniche che sono imposte anche dal contesto anche internazionale – ha sottolineato – Sono molto ottimista, porteremo a casa il risultato su cui il mio predecessore, Eike Schmidt, ha lavorato profondendo notevole energia; quindi il gioco di squadra anche in questo caso porterà i suoi frutti". —[email protected] (Web Info)