(Adnkronos) – Sono in corso a Certaldo (Firenze) le celebrazioni dei primi 30 anni di attività di Metalcoop, una delle più longeve esperienze italiane di Wbo, impresa rigenerata dai lavoratori in forma cooperativa (Workers buy out, ovvero quel meccanismo che consente la costituzione di nuova imprenditorialità attraverso il percorso di acquisto di una società, realizzato dai dipendenti dell'impresa stessa). Presenti all'incontro la presidente Gabriella Barsottini, il presidente di Legacoop Simone Gamberini, il sindaco di Certaldo Giacomo Cucini, il presidente di Cfi – Cooperazione finanza impresa, Mauro Frangi e Maurizio De Santis responsabile Forum Wbo. Metalcoop è un’impresa competitiva e una ricchezza per la comunità in cui opera. Una storia che inizia nel 1994: la ScatMetal viene travolta dalla crisi del gruppo finanziario che la controlla e un gruppo di lavoratori decide di non arrendersi e diventare protagonista del proprio futuro. Si costituisce la cooperativa che – con il sostegno della Legge Marcora – rileva l’azienda, salva decine di posti di lavoro e riprende la produzione di scaffalature industriali. Sino a diventare uno dei punti di riferimento del settore, attivo non solo in Italia ma anche all’estero. Una storia di lavoratori capaci di rigenerare impresa e creare occupazione, reddito, sviluppo che Metalcoop ha festeggiato oggi a Certaldo incontrando la comunità, amministratori locali, clienti e i partner che, in questi anni, ne hanno supportato la crescita. “Metalcoop – commenta la presidente Gabriella Barsottini – è un caso riuscito di cooperativa di lavoratori che ha avuto un rilevante impatto positivo sul territorio: ha salvato molti di posti di lavoro e ha saputo produrre e distribuire ricchezza, perfino negli anni del Covid. Nei suoi trent’anni, grazie anche al sostegno del socio Cfi, Metalcoop ha sempre investito, rinnovato i suoi impianti, realizzato nuovi prodotti e ampliato i mercati, fino a rendere il fatturato realizzato all’estero ampiamente superiore rispetto a quello derivante dal mercato interno. Oggi Metalcoop è dotata di un codice etico, è impegnata nella sostenibilità, produce e distribuisce ricchezza per soci, dipendenti e il territorio ed è un esempio virtuoso di come si possa utilizzare il sostegno pubblico in modo proficuo per restituirlo moltiplicato alla collettività”. ”Un'azienda – sottolinea il sindaco di Certaldo Giacomo Cucini intervenuto alle celebrazioni per i 30 anni della cooperativa – che ha portato sicuramente ricchezza a questo territorio, che ne ha valorizzato ancora di più la vocazione manifatturiera, la vocazione industriale, che ha dato tanti posti di lavoro negli anni Un'esperienza rilevata da un gruppo di lavoratori che dopo una crisi si sono rimboccati le mani e hanno costruito il successo di un'azienda tra l'altro nei 30 anni ha invertito anche il mercato da puramente nazionale a essere oggi prevalentemente vocato all'estero". "Quindi – sostiene – sicuramente un successo importante per questo territorio, una realtà strutturata, una realtà stabile e come tutte le realtà strutturate e stabili che hanno quindi superato tante crisi che purtroppo ci sono state, vuol dire che c'è stata anche la capacità di innovare, la capacità di comprendere i tempi che percorriamo, di comprendere le varie situazioni e di trovare sempre nuove formule di produzione, nuove formule di lavoro". "Questo – fa notare il sindaco Cucini – è determinante ed è importante anche oggi in questo compleanno si celebrano i 30 anni ma soprattutto si guarda al futuro perché il rinnovo dei macchinari, l'introduzione dell'intelligenza artificiale è qualcosa di estremamente innovativo oggi, ma che probabilmente invaderà il nostro mondo quotidiano in ogni ambito, l'averlo compreso prima e l'averlo attuato prima sicuramente comporta una capacità di veduta". —[email protected] (Web Info)
Lollobrigida e le 3 domande Adnkronos: le risposte del ministro
(Adnkronos) – Il ministro dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, al forum dell'Adnkronos al Palazzo dell'Informazione parla di Vinitaly, anticipando qualche novità sulla prossima edizione, del Consiglio Europeo del 21-22 marzo e Agrifish, nonché delle conseguenze per la sicurezza alimentare dopo la rielezione di Putin. —[email protected] (Web Info)
Ok Aifa a primo monoclonale inibitore Tslp per asma grave non controllato
(Adnkronos) – L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità dell'anticorpo monoclonale tezepelumab per il trattamento dell'asma grave non controllato. Il farmaco – inibitore della citochina epiteliale Tslp (linfopoietina timica stromale), primo di una nuova classe di farmaci biologici a essere approvato in Italia – è indicato come terapia aggiuntiva di mantenimento nei pazienti di età pari o superiore a 12 anni affetti dalla patologia e che non sono adeguatamente controllati nonostante l'utilizzo di corticosteroidi inalatori ad alto dosaggio, in aggiunta a un altro farmaco per il trattamento di mantenimento. In Italia sono 3 milioni le persone affette da asma. Il 10% (circa 300mila) sviluppa l'asma grave non controllato, una forma grave della malattia che ha un impatto rilevante sulla qualità di vita. L'approvazione di Aifa – si legge in una nota di AstraZeneca – si basa sui risultati positivi dello studio di fase 2b Pathway e di quello di fase 3 Navigator, che hanno mostrato l'efficacia di tezepelumab in termini di riduzione di riacutizzazioni della malattia, miglioramento della funzionalità polmonare, controllo dei sintomi di malattia e della qualità della vita sia in pazienti con espressione di biomarcatori di infiammazione quali eosinofili ematici (FeNO e IgE sieriche) sia in pazienti con bassa o assente espressione di questi marcatori. La sicurezza e l'efficacia a lungo termine di tezepelumab sono state confermate nello studio di estensione a 2 anni Destination. Gli studi clinici ne hanno evidenziato l'efficacia su 2mila pazienti con una riduzione clinicamente significativa delle esacerbazioni, dal 50% fino ad oltre l'80%. "L'asma grave – spiega Giorgio Walter Canonica, professore & senior consultant Centro di medicina personalizzata asma e allergie Humanitas University & Irccs Humanitas di Rozzano, Milano – è correlato a un importante bisogno clinico insoddisfatto ed è inoltre fortemente sotto-diagnosticato. L'approvazione di tezepelumab rappresenta un ulteriore passo in avanti per il trattamento dell'asma grave che ci consentirà di mirare verso una sempre più efficace personalizzazione della terapia e ampliare le opzioni terapeutiche per rispondere alle necessità specifiche dei pazienti affetti dalla malattia". Attualmente, ricorda Paola Rogliani, professoressa di Malattie dell'apparato respiratorio dell'Università Tor Vergata e direttore Uoc Malattie apparato respiratorio, Fondazione Policlinico Tor Vergata di Roma, "il trattamento dell'asma grave prevede l'uso di una combinazione di molecole per via inalatoria come terapia di base, con la possibilità di aggiungere anticorpi monoclonali per i pazienti eleggibili. In particolare, i pazienti con asma grave allergico o eosinofilico hanno a disposizione opzioni biologiche che mirano a bloccare singoli elementi della complessa cascata immuno-infiammatoria responsabile dei sintomi e delle manifestazioni cliniche dell'asma", come le riacutizzazioni. "Tezepelumab – illustra Rogliani – agisce direttamente sul danno epiteliale e quindi sul segnale dell'innesco della cascata infiammatoria, permettendo di modulare contemporaneamente diversi mediatori infiammatori coinvolti nell'asma. Risponde al bisogno clinico delle forme di asma grave indotte da diversi trigger infiammatori e di riacutizzazione, che fino ad ora non avevano una tale opzione terapeutica disponibile". Il monoclonale "tezepelumab – aggiunge Matteo Bonini, professore ordinario di Malattie dell'apparato respiratorio presso la Sapienza Università di Roma – è oggi l'unico farmaco biologico disponibile in grado di agire a livello della barriera epiteliale, inibendo il legame tra Tslp e il suo recettore localizzato su molteplici elementi cellulari coinvolti nella risposta infiammatoria e broncocostrittiva dell'asma. La Tslp è una citochina pro-infiammatoria chiave rilasciata prevalentemente dalle cellule dell'epitelio bronchiale a seguito di un danno alle vie aeree indotto da diversi stimoli esogeni (virus, batteri, allergeni, fumo, stress meccanici ed inquinanti) e svolge un rilevante ruolo nella patogenesi dell'asma. Grazie allo specifico meccanismo di inibizione della Tslp", il farmaco "è in grado di esprimere un'azione farmacologica pleiotropica, diretta verso molteplici elementi cellulari coinvolti nella fisiopatologia dell'asma e nelle relative manifestazioni cliniche". E' "un'evoluzione della medicina di precisione – prosegue Bonini – evidenziando l'importanza di una valutazione sempre più 'multidominio' e a 360 gradi del paziente, per la quale risulta fondamentale integrare la valutazione clinica con quella biologica". Soddisfatta anche Simona Barbaglia, presidente dell'associazione nazionale pazienti Respiriamo insieme Aps. "Siamo molto felici – afferma – dell'approvazione di una nuova opzione terapeutica in grado di rispondere a un significativo bisogno insoddisfatto e che permetta alle persone che hanno oggi una diagnosi di asma grave, ma non sono candidabili ai trattamenti, di poter avere a disposizione un nuovo trattamento efficace e sicuro in grado di controllare meglio la patologia e migliorare la qualità di vita. Come Respiriamo insieme siamo impegnati fin dal 2018 sul fronte del riconoscimento dell'asma grave come patologia invalidante distinta e quindi per l'assegnazione di un codice di esenzione diverso dall'asma che comprenda un più ampio ventaglio di prestazioni diagnostiche e terapeutiche gratuite, oltre alla garanzia di tutele sociali ad oggi non commisurate alla severità della malattia". "Siamo orgogliosi di mettere a disposizione della comunità scientifica e quindi dei pazienti tezepelumab, primo inibitore di Tslp a essere approvato in Italia per il trattamento dell'asma grave – conclude Raffaela Fede, direttore medico AstraZeneca Italia – Questa approvazione rappresenta un grande passo in avanti per i pazienti affetti da asma grave. Questo risultato conferma il nostro costante impegno nella ricerca in ambito delle patologie respiratorie e nell'asma grave, con l'obiettivo di favorire diagnosi e intervento tempestivi mirando ai fattori scatenanti l’infiammazione per arrestare la progressione della malattia". —[email protected] (Web Info)
Imprese, nasce Abordo: il nuovo brand del gruppo Sella nel noleggio a lungo termine
(Adnkronos) – Grazie all’accordo siglato tra Sella Leasing e HubTec, ABordo è in prima linea nel mercato del Noleggio a Lungo Termine. "La crescita del mercato, i cambiamenti previsti al settore mobilità nei prossimi anni e la voglia di diversificare il nostro business, ci hanno portato a ripensare il modello di vendita del prodotto all’interno del nostro Gruppo", spiega Claudio Gentilin, Direttore Commerciale di Sella Leasing. Per vincere le sfide future, Sella Leasing ha scelto HubTec, un partner specializzato nella vendita e gestione del prodotto Nlt. Si tratta di una realtà innovativa del Gruppo “Nord Est Group” che vanta una notevole esperienza nel settore Digital del Nlt. HubTec è la proprietaria tecnologica di rent4you.it e di Rent4Business, piattaforma che utilizzerà ABordo per la gestione del journey dei suoi clienti. "Sella Leasing punta a diventare il riferimento sul web per il Nlt, offrendo nel contempo un servizio aggiuntivo ai clienti di tutto il gruppo Sella", commenta Sergio Panarotto, Amministratore Delegato di HubTec. "Con ABordo, il gruppo Sella continua a dimostrare il suo impegno per l’innovazione e la soddisfazione del cliente, completando il proprio portafoglio di servizi", conclude Roberto Nicoletta, Amministratore Delegato di Sella Leasing. —[email protected] (Web Info)
Inchiesta Perugia, Lollobrigida: “Spiato da ministro e anche prima, rischio per democrazia”
(Adnkronos) – "Non sono stato spiato solo da ministro ma anche nella fase precedente da semplice parlamentare dell'opposizione, e se c'è qualcuno dietro a queste vicende poteva tentare di condizionare addirittura le forze politiche di opposizione minando alcune basi delle garanzie democratiche". Ad affermarlo è il ministro dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a proposito dell'inchiesta del procuratore di Perugia Raffaele Cantone sul caso di dossieraggio, anche nei confronti dello stesso ministro, durante il forum dell'Adnkronos al Palazzo dell'Informazione. "Sono preoccupato per il sistema democratico perché quando le persone, a prescindere dal loro ruolo vengono spiate 'contra legem', – spiega – evidentemente viene messo in discussione un principio, quello della garanzia del diritto alla privacy. Non sono preoccupato di quello che viene trovato perché non ho nulla da nascondere sul piano pubblico e, credo che i personaggi pubblici possono garantire la massima trasparenza, però entrare nella vita privata può creare una criticità oggettiva, e non tanto per noi che dobbiamo chiarire questa vicenda – aggiunge il ministro – ma per tutti i cittadini che possono essere oggetto di atteggiamenti deviati, che peraltro abbiamo già registrato in altre fasi della storia repubblicana con persone che spiavano, ricattavano o usavano le informazioni per condizionare". "Non è argomento all'ordine del giorno, sceglieremo chi sarà commissario sulla base anche delle possibilità di accordo a livello internazionale". Così il ministro rispondendo all'Adnkronos sull'ipotesi circolata che possa diventare commissario nel prossimo esecutivo Ue. "E' importante che l'Italia esca più forte di come è stata negli ultimi anni perché in Europa c'è bisogno della voce del nostro paese, dell'autorevolezza e del contributo italiani ai massimi livelli, nell'interesse dei nostri cittadini e dell'Europa stessa", conclude il ministro. "Stiamo lavorando a un decreto specifico in linea con il lavoro che stiamo facendo in Europa grazie, alla presidente Giorgia Meloni, al lavoro che sto facendo in Agrifish e a quello che fanno i parlamentari italiani, in modo trasversale, per la difesa della nostra produzione di qualità, degli agricoltori, allevatori e pescatori che in Italia, purtroppo, sono stati più penalizzati rispetto ad altre nazioni", annuncia ancora il ministro. Quanto ai punti centrali del decreto Lollobrigida spiega: "Lavoreremo sul credito, sulla semplificazione, sulla garanzia dell'equità all'interno delle filiere e sulle importazioni per quanto riguarda l'Italia e auspichiamo che l'Europa si faccia carico delle importazioni sleali – aggiunge – che mettono in condizioni i nostri produttori di concorrere con chi ha costi di produzione infinitamente più bassi non perché sono più bravi ma perché non rispettano le stesse norme che applichiamo ai nostri produttori in termini di diritti dei lavoratori, di rispetto delle norme sull'ambiente e di tanto altro, che li vede i migliori in Europa e anche nel mondo". Il decreto, anticipa il ministro Lollobrigida, verrà presentato nel periodo "a cavallo tra l'intervento della presidente Meloni al Consiglio europeo del 21 e 22 marzo e l'intervento nostro in Agrifish (26 marzo ndr) perché le misure che tendiamo a comporre devono essere non solo compatibili ma anche riuscire a portare avanti un percorso su due gambe, una italiana e una europea, le due cose con il sistema normativo attuale devono viaggiare insieme" afferma Lollobrigida. "Sarà un decreto che conterrà una serie di misure che permetteranno di dare un ulteriore segnale chiaro agli agricoltori dell'interesse che il governo Meloni ha verso la produzione, alla sua tutela e al suo valore", sottolinea il ministro. "Noi abbiamo fatto tanto, abbiamo raddoppiato i fondi in agricoltura, quest'anno ci sono bilanci presso il ministero dell'Agricoltura che non si sono registrati negli ultimi trent'anni, ma abbiamo ancora voglia di dare segnali di attenzione perché crediamo che in questa fase della storia la sicurezza alimentare deve essere garantita insieme a una sicurezza del valore qualitativo delle produzioni che è una tipicità italiana" conclude Lollobrigida. "Certamente la rielezione di Putin in elezioni che non so quanto siano state condizionate dal clima che comunque si respira in Russia, con un atteggiamento di un autocrate che fa delle scelte anche molto forti e limitative della libertà, è un problema. Però dobbiamo lavorare per garantire alle nazioni democratiche gli anticorpi per evitare che queste scelte in Russia siano condizionanti per la nostra libertà come lo sono state per il popolo ucraino", afferma il ministro. "La difesa dell'Ucraina continua a essere un dovere perché i patrioti ucraini difendono la loro libertà, la loro terra e anche il nostro diritto a non avere paura che una nazione forte possa decidere militarmente di occuparne una che è in difficoltà" sostiene il ministro. "L'Italia è una superpotenza alimentare e quindi il diritto internazionale ci protegge; – spiega – per questo auspichiamo che nel tempo ci sia sempre più capacità dell'Unione europea e dei Paesi occidentali di organizzare un sistema di approvvigionamento che ci lasci liberi in qualsiasi condizione quando ci sono crisi come l'aggressione della Russia all'Ucraina o quella in Medio Oriente. Lavoriamo per questo" conclude Lollobrigida. "Il 21 e 22 marzo si svolgerà il Consiglio europeo e i leader europei torneranno a parlare anche di agricoltura, grazie all'Italia perché Giorgia Meloni ha chiesto che si tornasse a parlare di un argomento che era centrale nei Trattati di Roma del '57 e che sempre meno è stato attenzionato dai Paesi dell'Unione se non per porre vincoli e norme restrittive ai nostri produttori mettendoli in condizione di avere redditi sempre più bassi", annuncia il ministro dell'Agricoltura al forum dell'Adnkronos. "In Europa bisogna tornare a parlare di agricoltura, di produzione, di qualità e sicurezza alimentare e bisogna farlo ai massimi livelli. – spiega Lollobrigida – Ne parleremo anche all'Agrifish, al Consiglio dei ministri dell'Agricoltura europei, per trovare soluzioni immediate. Bisogna garantire all'agricoltore che è il primo ambientalista, che tutela il territorio, di poter restare a fare quello che vuole fare con un reddito sufficiente per sé e la sua famiglia e creare ricchezza nelle nostre nazioni" conclude Lollobrigida. "Parlare di Vinitaly significa parlare della più grande iniziativa che riguarda il vino in Italia a carattere internazionale. Quest'anno peraltro organizziamo come ministero un incontro con l'Organizzazione internazionale del vino (Oiv) alla quale parteciperanno 10 ministri e più di 20 nazioni del mondo che producono e comprano vino. Per noi è una grande occasione di sviluppo", annuncia ancora il ministro. "Il vino contiene alcol in quantità però limitata, un prodotto che ha garantito benessere a chi lo ha consumato in maniera moderata, questo è necessario all'interno di una alimentazione bilanciata. – sostiene Lollobrigida – Noi crediamo che il vino possa avere ancora grandi margini di crescita in termini economici e sulle tavole dei tanti che vogliono apprezzarlo". —[email protected] (Web Info)
Kate avvistata a Windsor, la principessa con William a fare la spesa
(Adnkronos) – "Felice, sana e rilassata". E' parsa in buona salute, Kate Middleton, a un testimone che l'ha notata nel fine settimana insieme al marito e che, parlando con il Sun, si è detto "sbalordito nel vederla, dopo tutte le voci che circolavano", fare la spesa al Windsor Farm Shop. "Kate era fuori a fare shopping con William e sembrava felice e stava bene – ha aggiunto – I bambini non erano con loro, ma è un buon segno che fosse abbastanza in salute da poter fare un salto a fare la spesa". I principi di Galles sono stati visti in uno dei loro negozi d'alimentari preferiti, a circa un miglio dall'Adelaide Cottage, il Windsor Farm Shop. Sebbene non sia stata scattata alcuna foto della coppia, nel rispetto della loro richiesta di privacy, secondo il Daily Mail la notizia è un segnale incoraggiante che Kate stia muovendo i primi passi verso un ritorno agli impegni reali ufficiali. Inoltre, l'apparizione in pubblico della principessa dovrebbe mitigare le preoccupazioni dei sudditi britannici per le sue condizioni di salute. La principessa, il cui ultimo impegno pubblico a Sandringham risale al giorno di Natale, dovrebbe terminare la convalescenza dopo il 17 aprile, quando i suoi figli ricominceranno le lezioni alla Lambrook School, vicino ad Ascot, dopo le vacanze pasquali. Eppure girano voci che Kate potrebbe ora fare un ritorno anticipato già a Pasqua, presenziando alle celebrazioni presso la Cappella di San Giorgio nella tenuta di Windsor. Secondo il Telegraph la principessa potrebbe unirsi alla famiglia per la tradizionale passeggiata nella domenica di Pasqua, nella quale verrebbe fotografata, anche se il palazzo ha detto al giornale che non c'è "nessuna conferma in ogni caso", aggiungendo che qualsiasi altra ipotesi è una speculazione. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Elezioni Basilicata, Pittella: “Io trattato come un ebreo che deve morire”. Poi le scuse
(Adnkronos) – Ha fatto discutere un vocale su Whatsapp dell'ex governatore della Basilicata e consigliere regionale di Azione Marcello Pittella, che ieri sera comunicava ai sostenitori la decisione di aderire al centrodestra a causa delle vicissitudini della coalizione progressiste. Nel commentare il comunicato del Pd rilasciato dopo l'intesa su Piero Marrese, Pittella si è lasciato andare. ''C'è un'azione a far male – ha detto – a far morire. Sapete quando deportavano gli ebrei e dovevano portarli nella camera a gas? Ecco io per loro sono un ebreo che deve morire, insieme a me Azione''. Concetto di morte, in senso politico, che è tornato anche in un passaggio successivo dell'audio che ha girato sulle messaggerie in modo molto rapido. ''Aderiamo al centrodestra, con tutte le difficoltà del caso – ha detto ancora – solo per una ragione programmatica. Ora dobbiamo lavorare molto per dimostrare che siamo forti, che siamo in campo determinati e capaci e sopravviviamo anche a coloro che attentano alla nostra vita politica e istituzionale''. Questa mattina Pittella si è scusato con chi può sentirsi offeso, dicendosi ''dispiaciuto'' per aver usato questa iperbole. "Il Pd ha lanciato il candidato – oculista – dei 5S mettendo un veto all’ingresso di Azione nella coalizione. Il candidato era talmente improbabile che si è ritirato dopo due giorni. Nel mentre si è candidato un altro dal centrosinistra, Chiorazzo, che è ancora in campo e dopo dodici ore è stato candidato un altro sempre di sinistra, tale Marrese, mantenendo lo stesso veto imposto dai 5S su Azione. Questa la cronistoria. Se lascia soddisfatti gli elettori del Pd bene così. Per quanto ci riguarda una coalizione che si muove in questo modo non può governare un condomino. Vi auguro buona strada sotto la guida del 'grande punto di riferimento dei progressisti', Giuseppe Conte", commenta intanto Carlo Calenda su twitter in merito alla coalizione dem-M5S in Basilicata. —[email protected] (Web Info)
USA/ Bambino si sente male e muore dopo aver ingerito delle fragole
Terribile fatto di cronaca negli States.
Un bambino di 8 anni è morto dopo aver mangiato le fragole prese durante una raccolta fondi scolastica a Madisonville, nello stato del Kentucky. La tragedia, avvenuta venerdì scorso, ha fatto scattare una allerta alimentare nello stato Usa.
I funzionari sanitari nelle contee di Hopkins e Todd hanno consigliato alle persone di non mangiare le fragole vendute attraverso le raccolte fondi delle scuole locali in attesa dei risultati delle analisi ordinate sui frutti.
Putin e il futuro al Cremlino, “governo a vita” per il leader russo
(Adnkronos) – 72 anni, di cui 24 al Cremlino, e un destino che con ogni probabilità lo vedrà a vita al potere. Vladimir Putin, come previsto, stravince le elezioni in Russia e si prepara a restare a capo del Paese almeno fino al 2030 quando avrà superato perfino Stalin per longevità al vertice. Altri sei anni sicuri di mandato per il nuovo zar che, rieletto per la quinta volta, potrà allungare il suo governo per altri sei anni ancora, se solo lo vorrà. E non c'è motivo di pensare che in un futuro anche lontano possa dimettersi. Ma chi potrebbe raccogliere il testimone di Putin? A porsi la domanda era stato il Washington Post a seggi ancora aperti ma con la consapevolezza di un plebiscito dato per scontato. Una cosa intanto per gli osservatori era già certa: l'ex spia del Kgb governerà finché sarà in vita. Ma questa longevità potrebbe rivelarsi sia una risorsa che una debolezza. Uno dei 'segreti' della longevità di Putin al potere è senza dubbio il suo stile di leadership che non ammette rivali. Alexei Navalny, la figura dell'opposizione più forte e carismatica degli ultimi anni, è morto in una colonia penale artica il mese scorso. Altri potenziali rivali sono stati uccisi, come Boris Nemtsov, assassinato a colpi di arma da fuoco a Mosca nel 2015. Stessa sorte negli anni è stata riservata anche a chi si riteneva fosse suo alleato. Come il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, morto nello schianto di un aereo due mesi dopo la sua rivolta. Persino i suoi rivali nominali alle elezioni di questo fine settimana, Ekaterina Duntsova e Boris Nadezhdin, sono stati esclusi dal ballottaggio per motivi tecnici. Dal momento che il putinismo non ammette rivali, finora c'è stato poco spazio per possibili eredi. Uno dei suoi alleati più stretti è Dmitry Medvedev, ora vice presidente del Consiglio di sicurezza russo. Medvedev è stato presidente della Russia tra il 2008 e il 2012, mentre Putin era primo ministro, in una leadership 'a tandem' ideata per aggirare i limiti del mandato. E che vennero modificati definitivamente nel 2021. Un tempo considerato una sorta di versione 'riformista' di Putin, Medvedev ora è noto per il nazionalismo aggressivo e le dichiarazioni derisorie sull'Ucraina e sull'Occidente. Il contenuto folle di alcuni suoi messaggi spesso sciocca, anche se alcuni analisti sostengono che Medvedev svolga un ruolo studiato a tavolino di "clown di corte" per far sembrare Putin più moderato. Tra i possibili candidati alla sua successione c'è l'attuale primo ministro, Mikhail Mishustin, oppure dei leader militari come il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, anche se entrambi mancano di sostegno popolare. Al contrario del sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, che però potrebbe pagare il fatto di guidare la città dove il partito Russia Unita è meno forte. Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo, è considerato molto potente, ma sua figura è rimasta dietro le quinte fino all'invasione dell'Ucraina, quando la sua retorica da falco lo ha reso una voce di spicco. Il governatore della regione di Tula, Alexei Dyumin, non è molto conosciuto in Occidente, ma il suo passato di ex guardia del corpo personale di Putin, promosso ad alti livelli militari, ha portato a ipotizzare che potrebbe essere uno dei favoriti alla successione. Resta difficile anche ipotizzare uno scenario in cui il potere resti in famiglia. Ufficialmente, il presidente russo ha due figlie, entrambe accademiche. Ma finora non è arrivata alcun segnale che faccia ipotizzare per una delle due una futura leadership. Senza veri rivali e senza un chiaro erede designato, gran parte delle speculazioni sul futuro della Russia si concentrano allora sulla salute di Putin. L'anno scorso, una voce secondo cui il presidente aveva avuto un infarto si è diffusa su un popolare account Telegram, nonostante l'evidente mancanza di prove. Anche se si tratta solo di voci, queste riflettono un fatto fondamentale – secondo il Washington Post -. A meno che non cambi qualcosa di significativo in Russia, Putin morirà mentre è in carica. Molti prevedono che quando lascerà il potere, ci sarà una lotta aspra e caotica. "I giorni, i mesi e gli anni successivi alla partenza di Putin potrebbero essere ancora più turbolenti di quanto ci si aspetta", ha dichiarato Robert Person, un esperto di Russia presso l’Accademia militare degli Stati Uniti, secondo cui tuttavia una lotta per il potere non significa che il sistema alla fine cambierà. Putin è arrivato al Cremlino più di 24 anni fa, il 31 dicembre del 1999. A chiamare l'allora Premier ad assumere la carica di Presidente facente funzione era stato, a sorpresa, Boris Eltsin che aveva contemporaneamente rassegnato le sue dimissioni. Quello stesso giorno a Putin erano state consegnate la valigia con i codici nucleari, una copia della Costituzione russa – che modificherà più volte per consolidare ed estendere il suo potere – e l'emblema del Presidente. La prima prova delle urne per l'ex agente del Kgb a Dresda arriva pochi mesi dopo, il 26 marzo del 2000. Vince le elezioni con il 53 per cento dei voti. Ma la sua popolarità andrà crescendo negli anni, complice l'aumento dei prezzi di petrolio e gas che gli consentono di finanziare il versamento regolare delle pensioni e degli stipendi dei dipendenti pubblici e progetti. E sulla scia del clima di terrore innescato dalle esplosioni nei condomini del Paese del 1999 e dalla seconda guerra in Cecenia. Nel 2004 viene rieletto con il 71,3 per cento dei voti. Nel 2008, esauriti i due mandati consecutivi da Presidente previsti dalla Costituzione del 1993, l'ex direttore dell'Fsb annuncia il primo cambio di poltrona con il Premier Dmitry Medvedev. Che pochi mesi dopo l'approdo al Cremlino ripaga il favore introducendo una riforma che estende il mandato del Presidente da quattro a sei anni. Un passo che anticipa il secondo cambio di poltrona fra Madvedev e Putin che, nel 2012, si ripresenta per il suo terzo mandato al Cremlino, in un clima nuovo e più scuro. Vince queste elezioni con il 63,6 per cento dei voti. Le proteste di piazza a Mosca e San Pietroburgo a cavallo fra il 2011 e il 2012 contro i brogli alle elezioni legislative e pochi mesi dopo a quelle presidenziali, il balletto fra Putin e Medvedev, le ruberie di Russia unita, definito in quei mesi il partito dei ladri e dei truffatori da Aleksei Navalny, fanno scattare repressioni politiche sistematiche, anche se diluite, con l'introduzione di nuove leggi, a partire da quella sulle ong considerate agente straniero.
Nel 2018 Putin affronta le urne per la quarta volta. Viene rieletto con il 76,7 per cento dei voti in elezioni che l'Osce giudica "prive di reale competizione" e in cui rileva "pressioni sugli elettori" ma che per il Cremlino rappresentano una celebrazione della solida maggioranza che si è creata nel paese dopo l'annessione della Crimea, il cui quarto anniversario, non a caso, coincide con il giorno di apertura delle urne. All'inizio del 2020 Putin presenta più di 200 emendamenti della Costituzione, poi ratificati in un referendum, fra cui quello consente agli ex Presidenti in vita, quindi a lui e a Medvedev, di vedere azzerati i loro mandati e quindi, consentendosi di ripresentarsi quest'anno. Ma anche nel 2030. Emendamenti "approvati in tutta fretta" che "violano la legge russa in diversi modi", come ha scritto sul Washington Post, dalla colonia penale a regime speciale dove sconta una condanna a 25 anni di carcere per tradimento, l'oppositore Vladimir Kara-Murza. Nei giorni scorsi l'ultimo capitolo in ordine di tempo dell'era Putin, con la quinta rielezione con oltre l'87% dei consensi. I dati dell'ultima tornata elettorale sono impressionanti. A votare per Putin, ha spiegato la direttrice della Commissione elettorale russa Ella Pamfilova in una conferenza stampa, "quasi 76 milioni di persone", un "risultato record", così come da record è stata l'affluenza alle urne del 77,44 per cento, più del 74,66 per cento delle elezioni del 1991. Putin è stato votato, secondo i risultati ufficiali relativi allo spoglio del 99,75 per cento dei voti, dall'87,29 per cento dei voti. Si sono recate alle urne 87,1 milioni di persone. Pamfilova ha denunciato i tentativi dei "nemici" di ostacolare la partecipazione alle urne, con anche "atti intimidatori, per generare panico fra gli elettori". Putin ha inoltre raccolto il 98,99 per cento dei voti in Cecenia, dove l'affluenza alle urne ha raggiunto il 97 per cento, ha reso noto la Commissione elettorale. Già nel 2018 avevano votato in Cecenia il 91,44 per cento degli aventi diritto. E nel 2012 Putin aveva raccolto il 99,76 per cento dei voti nella regione governata in modo autoritario da Ramzan Kadyrov.
Il voto russo in Italia? Nel nostro Paese hanno votato per le presidenziali 4.535 russi, riferisce in un post su Facebook l'ambasciata russa a Roma secondo cui nella capitale – dove ieri a mezzogiorno per la protesta contro Putin erano in fila varie decine di persone – hanno votato 1.560 persone, a Milano 2.247, a Genova 532 e a Palermo 196. A Roma, nel seggio elettorale 8118, fra gli elettori russi il presidente Vladimir Putin "ha ottenuto una vittoria netta e schiacciante". Lo sostiene l'ambasciata russa in Italia in un post su Facebook, secondo cui per Putin "ha votato la stragrande maggioranza degli elettori". "I risultati dello spoglio dei voti nei seggi elettorali di Milano, Genova e Palermo sono analoghi – prosegue la nota, che però non fornisce alcun dato – e confermano che la stragrande maggioranza dei cittadini russi in Italia ha sostenuto la candidatura di Vladimir Putin alle elezioni per la Presidenza della Federazione Russa". —internazionale/[email protected] (Web Info)
Choc in Cina per l’omicidio di un 13enne, arrestati 3 compagni di classe
(Adnkronos) – Choc in Cina per l'omicidio di un 13enne per il quale sono stati arrestati tre compagni di classe. Interrogati dalle autorità, i tre minorenni hanno inizialmente negato e poi hanno condotto gli inquirenti in un orto abbandonato dove avevano sepolto il corpo del piccolo Wang, nella località settentrionale cinese di Handan. Vittima e presunti assassini sono tutti "bambini lasciati indietro", termine usato per descrivere i bambini cinesi che vivono con i nonni nelle zone rurali mentre i genitori lavorano nelle città. La vicenda, scrive la BBC, ha aperto un dibattito sulla criminalità giovanile e provocato forte emozione sui social, con decine di migliaia di post su Weibo e Douyin, la versione cinese di Tik Tok. "L'intero paese guarda a questo caso, spero che la polizia sia equa e dia alla famiglia una risposta soddisfacente", ha scritto un internauta in un commento ad un post del padre della vittima, che ha ottenuto 50mila like. Molti hanno chiesto punizioni severe, malgrado gli arrestati abbiano meno di 14 anni. In Cina, i minori nella fascia d'età fra 12 e 14 possono essere perseguiti penalmente solo con il via libera della Procura Suprema del Popolo. Wang è scomparso il 10 marzo, ha scritto il padre in un post su Douyin. Secondo gli inquirenti, che considerano il caso un omicidio intenzionale, il 13enne è stato ucciso il giorno stesso. Il ragazzino, ha raccontato il padre, era ancora vivo alle 15. Poi alle 16.10 tutto il denaro che era sul suo cellulare, 191 yuan pari a 17 dollari, è stato trasferito ad uno dei presunti assassini. Il cellulare è stato poi staccato. Da tempo Wang veniva bullizzato dai suoi tre aguzzini, ha scritto su Weibo l'avvocato della famiglia, Zang Fanqing. —internazionale/[email protected] (Web Info)











