(Adnkronos) –
''Inflazione alta''. ''Il taglio dei tassi è rinviato a giugno''. E' la previsione del centro studi di Confindustria, contenuta nella congiuntura flash. ''L’inflazione italiana è rimasta bassa e stabile a febbraio (+0,8% annuo), con i prezzi energetici (-17,3%) che non risentono finora del caro-petrolio e quelli core in frenata (+2,2%). Tuttavia, nella media Eurozona, pur scendendo (+2,6% da +2,8%, con la core al +3,1%), l’inflazione resta sopra la soglia Bce del +2,0%. Inoltre, le attese di inflazione a un anno sono salite (2,4% nell’Eurozona, 2,5% negli Usa). Perciò, a marzo, la Bce ha lasciato i tassi fermi (4,50%) e la Fed è attesa fare altrettanto (5,50%). I mercati hanno spostato in avanti (giugno) l’attesa del primo taglio''.
La crescita dell'Italia è ''frenata''. ''Si prospetta un pil debole nel primo trimestre 2024'', si legge ancora. ''L’economia italiana è sostenuta da inflazione bassa, fiducia delle famiglie in aumento e servizi in crescita, mentre l’industria sembra stabilizzarsi. Vari, però, i fattori negativi: si protrae il freno ai flussi commerciali nel canale di Suez, il petrolio continua a rincarare, il taglio dei tassi è rinviato ancora, il credito alle imprese resta in calo''. Secondo il centro studi ''se l’anno scorso l’economia italiana è cresciuta dell’1%, un ritmo molto più alto di quelli a cui eravamo abituati nel pre-covid, nonostante la stretta Bce, e grazie anche al Pnrr, le previsioni sul 2024, finora modeste (l’ultimo consensus indicava +0,7% per il pil), non possono che essere più positive, anche perché i tassi sono attesi in calo e il Pnrr in accelerazione. ''Domanda interna attesa debole. Per i consumi, più luci: a gennaio, le vendite al dettaglio scendono poco (-0,3%); si ha un marginale calo degli occupati (-0,1%), ma l’andamento di medio termine resta molto positivo e sostiene i redditi; a febbraio è risalita ancora la fiducia delle famiglie; tassi e prestiti non aiutano''. E' la previsione del centro studi di Confindustria, contenuta nella congiuntura flash. ''Per gli investimenti, più ombre'': il credito è in calo (-4,0% annuo a gennaio); a febbraio gli ordini delle imprese di beni strumentali si assottigliano; il sentiment delle aziende (Iesi) è calato. Servizi in moderata espansione. A gennaio Rtt (Csc-TeamSystem) ha indicato un aumento nei servizi (+1,1%). A febbraio, il pmi conferma che il settore è tornato a crescere, moderatamente (52,2 da 51,2); la fiducia delle imprese, però, ha subito una battuta d’arresto, dopo alcuni mesi di risalita. —[email protected] (Web Info)
“Inflazione alta, taglio tassi rinviato a giugno”: la previsione del centro studi Confindustria
Russia, secondo giorno di presidenziali. Kiev rivendica: “Violato sistema di voto elettronico”
(Adnkronos) –
Seconda giornata di voto per le elezioni presidenziali in Russia, dove alle 8 ora di Mosca ha votato il 38,5% degli elettori chiamati alle urne per consegnare un nuovo mandato a Vladimir Putin. Il vice presidente della Commissione elettorale russa, Nikolai Bulaev, ha sottolineato in particolare la partecipazione al voto elettronico, arrivata all'82% degli aventi diritto registrati sulla piattaforma Deg. Ieri ha votato così anche Putin.
L'intelligence militare ucraina ha violato il sistema di voto elettronico delle elezioni russe e condotto cyber attacchi contro i servizi informatici del partito Russia unita che sostiene il presidente russo Vladimir Putin. Lo scrive Ukrinform citando fonti dei servizi militari di Kiev. "Il sito web dei servi statali russi non funziona. Il sistema di voto mente. Gli specialisti informatici dell'intelligence militare ucraina hanno aggirato tutti i sistemi di protezione. Andremo avanti fino alla fine delle votazioni", riferiscono le fonti di Ukrinform, aggiungendo che vi sono attacchi informatici anche contro Russia Unita. Il partito vicino a Putin ha intanto denunciato un attacco "su larga scala" a tutti i suoi servizi elettronici. Il canale Telegram di Russia Unita ha riferito che, per garantire il funzionamento delle infrastrutture critiche dei suoi servizi digitali, è stato necessario sospendere alcune "risorse secondarie". Il partito afferma che la maggior parte dei cyberattacchi sono stati respinti grazie all'intervento del Roskomnadzor, l'Agenzia federale russa per la supervisione delle telecomunicazioni. "Mi sembra che nell'ultimo anno abbiano fatto di tutto per disturbare o impedire le elezioni presidenziali, distorcere in diversi modi il concetto di elezioni". E' l'accusa agli "avversari" in Occidente arrivata dalla portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, in dichiarazioni all'agenzia Tass. Zakharova ha puntato il dito contro l'Occidente, accusato di campagne di disinformazione sul web, del blocco di app di organizzazioni russe e piattaforme digitali, "un fattore di influenza molto serio". "Sono stati utilizzati tutti i metodi – ha affermato – Ma a nulla è servito". Zakharova ha parlato di "unità" in Russia. E, ha detto, "questo provoca furia selvaggia, odio e aggressione". E la Duma, la camera bassa del parlamento russo, propone di aumentare a otto anni la pena per chi cerca di interrompere il processo elettorale "con incendi dolosi o altri mezzi pericolosi". Il progetto di legge è in preparazione ha detto all'agenzia stampa Tass Yana Lantratova, deputata del partito filo Cremlino Una Russia giusta-Per la verità e membro della commissione parlamentare sulle ingerenze straniere. Secondo Lantratova, l'articolo 141 del codice penale russo, relativo all'ostruzione delle operazioni elettorali, prevede "pene abbastanza miti, non paragonabili alla responsabilità per attacchi terroristici o sabotaggi". L'annuncio della deputata, ripreso anche dal sito indipendente Meduza, arriva dopo che ieri diversi attivisti anti Putin hanno versato vernice verde o inchiostro nelle urne. "Hanno agito per denaro", ha commentato il vice Presidente della Commissione elettorale, Nikolai Bulaev. A Mosca una donna ha gettato 'inchiostro verde nell'urna e urlato slogan filo Ucraina, come denuncia il canale Telegram Baza, bene informato sulle agenzie di sicurezza. Il Comitato investigativo ha aperto una inchiesta penale per ostruzione al lavoro degli scrutatori. La stessa protesta è stata messa in scena in altri due setti nella regione di Voronezh. Anche in questo caso, sono state incriminate due persone, di 58 e 59 anni di età. Gesti simili sono avvenuti anche nelle regioni di Rostov e Karachay-Cercassia. A San Pietroburgo, una donna di 21 anni è stata arrestata dopo aver lanciato una molotov all'ingresso di un seggio allestito in una scuola. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Berrettini ai quarti in Arizona, rimonta contro Cazaux
(Adnkronos) – Matteo Berrettini rimonta e vola ai quarti dell’Arizona Tennis Classic, il torneo Atp Challenger di Phoenix con cui l’azzurro rientra nel circuito dopo 7 mesi di assenza. Il romano batte il francese Arthur Cazaux per 3-6, 6-1, 7-5 nel match interrotto più volte per pioggia e spalmato su due giorni. Berrettini è bravo a ribaltare la situazione nel terzo set e a recuperare da 3-5. —[email protected] (Web Info)
Ucraina, attacchi con droni in Russia: due morti a Belgorod. In fiamme raffineria di petrolio
(Adnkronos) – Mentre in Russia si vota nel secondo giorno di elezioni presidenziali, l'Ucraina risponde all'attacco contro Odessa con una serie di raid con droni contro le regioni di Samara, Belgorod e Kursk.
A Samara due raffinerie di petrolio sono finite nel mirino di Kiev. L'impianto di Syzran, sulla sponda destra del fiume Volga, è andata a fuoco, ha detto il governatore della regione Dmitry Azarov su Telegram, dove ha confermato anche l'attacco alla raffineria di Novokuibyshevsk. Non risultano feriti. Video diffusi sul web mostrano un grande incendio in quella che sembra essere un'unità della raffineria.
Due persone sono morte e almeno tre sono rimaste ferite nella regione russa di Belgorod. Le vittime, stando a quanto reso noto via Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov, sono un uomo e una donna. Vista la situazione, le autorità hanno deciso di chiudere scuole e centri commerciali nei prossimi giorni. "Alla luce della situazione attuale dobbiamo annunciare che i centri commerciali di Belgorod e della regione omonima non apriranno né domenica né lunedì – ha fatto sapere Gladkov – Nelle scuole e nelle università, lunedì e martedì saranno giorni liberi"."La situazione è abbastanza complicata sia nella città che nella regione di Belgorod – ha confermato – La sicurezza è la priorità per tutti noi". La Russia afferma di aver abbattuto otto droni ucraini in volo sulle regioni di Belgorod e Kursk. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, nelle ultime ore "sono stati fermati tentativi del regime di Kiev di sferrare attacchi terroristici con l'impiego di droni, del sistema missilistico Tochka-U e del lanciarazzi multiplo Rm-70 Vampire contro obiettivi nel territorio della Federazione russa". Stando a quanto comunicato via Telegram, "sono stati distrutti cinque droni aerei ucraini in volo sulla regione di Kursk e tre droni aerei, un razzo e un missile Tochka-U sul territorio della regione di Belgorod". Nella giornata di ieri la Russia ha perso 1.160 soldati, 21 tank, 24 veicoli corazzati e 26 sistemi di artiglieria. Lo afferma il bollettino giornaliero dello stato maggiore ucraino, portando a 429.580 il numero totale di soldati russi uccisi dall'invasione del 24 febbraio 2022. "Mariupol. Il teatro. Le scritte 'Bambini'. Sono passati due anni". In un post su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ricorda così quanto accaduto il 16 marzo 2022 al Teatro di Mariupol, che veniva utilizzato dagli ucraini come rifugio per sfuggire ai bombardamenti russi. "Il mondo deve ricordare tutto quello che la Russia ha fatto all'Ucraina e agli ucraini e ogni assassino russo deve rispondere delle proprie azioni – aggiunge Zelensky – Garantiremo che siano chiamati a farlo. Memoria eterna per tutti coloro che hanno perso la vita a causa del terrore russo". —internazionale/[email protected] (Web Info)
San Marco in Lamis, ritrovati resti umani in pozzo: forse è 27enne scomparso
(Adnkronos) – I carabinieri della Compagnia di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, hanno trovato, nelle campagne di San Marco in Lamis, all'interno di un pozzo, alcuni resti umani che comprendono la scatola cranica. Indagini sono in corso per risalire alle generalità. Le prime ipotesi, in considerazione del luogo di rinvenimento, fanno ritenere verosimile la riconducibilità dei resti ad Angelo Tricarico, all’epoca 27enne, scomparso nell’agosto del 2013 dal comune di San Nicandro Garganico, di cui non si sono avute più notizie. Non si esclude al momento alcuna ipotesi, anche se quella più accreditabile è che la vittima abbia subito un’aggressione, in considerazione dei segni evidenti di ferite da oggetto contundente scoperti sulle ossa. Si presuppone che l’evento delittuoso possa essere avvenuto anche in un altro luogo rispetto a quello del ritrovamento dei resti. Il corpo potrebbe essere stato spostato volutamente nel pozzo, che in passato era pieno d’acqua, con l'obiettivo di nascondere le prove del delitto. —[email protected] (Web Info)
Israele-Hamas, media: “Verso ripresa colloqui in Qatar”
(Adnkronos) –
Potrebbero riprendere domani pomeriggio, o lunedì, i colloqui a Doha, in Qatar, per arrivare a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e al rilascio degli ostaggi trattenuti nell'enclave palestinese dall'attacco del 7 ottobre in Israele. Lo affermano funzionari egiziani in dichiarazioni rilanciate dal Times of Israel. In precedenza la tv satellitare al-Arabiya, citando funzionari egiziani parlava di "ostacoli" che impediscono di arrivare a un accordo. Stando alle fonti, rilanciate anche dai media israeliani, "Hamas non ha detto quanti ostaggi siano ancora vivi e Israele non accetterà di consentire a tutti gli sfollati palestinesi nel sud della Striscia di Gaza di tornare liberamente nel nord". Intanto la nave Open Arms ha sbarcato a Gaza tutto il suo carico di 200 tonnellate di aiuti alimentari. "Tutto il carico è stato scaricato e viene preparato per la distribuzione a Gaza", afferma un comunicato dell'Ong World Central Kitchen che ha fornito il carico, citato da Times of Israel. L'Ong ha approntato un molo galleggiante per permettere alla chiatta piena di aiuti di approdare a Gaza in un'area senza infrastrutture portuali. Non è chiaro in che modo gli aiuti verranno distribuiti, in una situazione di conflitto in cui è difficile assicurare che il cibo arrivi a tutti quanti ne hanno bisogno. La nave è la prima arrivata attraverso il corridoio marittimo da Cipro verso Gaza. Secondo il sito di Wck, il carico comprende 200 tonnellate di riso, farina, legumi, verdura in scatola e proteine. Sono in corso i preparativi per l'invio di una seconda nave.
Supera i 31.500 morti il bilancio nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre, quando sono iniziate le operazioni militari israeliane contro Hamas in risposta all'attacco in Israele. Il nuovo bollettino del ministero della Salute di Gaza, dal 2007 sotto il controllo di Hamas, parla di 31.553 morti, 63 dei quali in 24 ore. I feriti, riporta la tv satellitare al-Jazeera sulla base delle notizie diffuse da Gaza, sono 73.546. Missione di due giorni in Medio Oriente per Olaf Scholz. Il cancelliere tedesco arriverà nelle prossime ore in Giordania per poi spostarsi in Israele, come ha confermato il portavoce del governo Steffen Hebestreit. Si tratta del secondo viaggio di Scholz nella regione dall'attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. In Giordania è in programma un incontro con re Abdullah II. Domani Scholz si recherà in Israele dove ha in agenda un colloquio con il premier Benjamin Netanyahu e un faccia a faccia con il presidente Isaac Herzog. L'agenzia tedesca Dpa sottolinea come non sia stato ancora organizzato un incontro con rappresentanti dell'Autorità palestinese. I ribelli Houthi, che da anni l'Iran è accusato di sostenere, hanno lanciato dallo Yemen tre missili antinave in direzione del Mar Rosso. "Tra le 20.30 e le 22.50 del 15 marzo, ora di Sana'a, i terroristi Houthi sostenuti dall'Iran hanno sparato tre missili balistici antinave da zone dello Yemen sotto il controllo degli Houthi in direzione del Mar Rosso", ha segnalato nelle ultime ore il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom). Su X si precisa che "non sono stati segnalati feriti né danni da navi Usa, della coalizione o commerciali". Secondo quanto ha riferito il canale Al Mayadeen, citando fonti anonime, pochi giorni fa c'è stato un incontro tra rappresentanti di fazioni palestinesi, anche di Hamas, e gli Houthi dello Yemen. Si sono visti per "coordinare" le "azioni" e gli Houthi hanno assicurato a esponenti di Hamas, Jihad Islamica e Fronte popolare per la liberazione della Palestina che proseguiranno gli attacchi nel Mar Rosso. Il luogo dell'incontro non è stato rivelato. Secondo le fonti, i colloqui rientrano nei preparativi per una possibile escalation del conflitto durante il mese di Ramadan, appena iniziato, e in vista di una possibile offensiva di terra israeliana a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Russia, chi dopo Putin? Nessun erede, sarà lotta per il potere
(Adnkronos) –
Chi raccoglierà il testimone del 72enne Vladimir Putin? E' la domanda che si pone il Washington Post, mentre in Russia sono aperti i seggi per le elezioni 2024 che consegneranno un nuovo mandato allo zar. Una formalità per il leader russo che si appresta ad essere rieletto per la quinta volta, con la prospettiva di un ulteriore mandato di altri sei anni. E non c'è motivo di pensare che in un futuro anche lontano possa dimettersi. La sua permanenza al Cremlino supererà quella di Joseph Stalin e una cosa per gli osservatori è certa: l'ex spia del Kgb governerà finché sarà in vita. Ma questa longevità può essere sia una risorsa che una debolezza. Uno dei 'segreti' della longevità di Putin al potere è senza dubbio il suo stile di leadership che non ammette rivali. Alexei Navalny, la figura dell'opposizione più forte e carismatica degli ultimi anni, è morto in una colonia penale artica il mese scorso. Altri potenziali rivali sono stati uccisi, come Boris Nemtsov, assassinato a colpi di arma da fuoco a Mosca nel 2015. Stessa sorte negli anni è stata riservata anche a chi si riteneva fosse suo alleato. Come il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, morto nello schianto di un aereo due mesi dopo la sua rivolta. Persino i suoi rivali nominali alle elezioni di questo fine settimana, Ekaterina Duntsova e Boris Nadezhdin, sono stati esclusi dal ballottaggio per motivi tecnici. Ma chi verrà dopo di lui? Dal momento che il putinismo non ammette rivali, finora c'è stato poco spazio per possibili eredi. Uno dei suoi alleati più stretti è Dmitry Medvedev, ora vice presidente del Consiglio di sicurezza russo. Medvedev è stato presidente della Russia tra il 2008 e il 2012, mentre Putin era primo ministro, in una leadership 'a tandem' ideata per aggirare i limiti del mandato. E che vennero modificati definitivamente nel 2021. Un tempo considerato una sorta di versione 'riformista' di Putin, Medvedev ora è noto per il nazionalismo aggressivo e le dichiarazioni derisorie sull'Ucraina e sull'Occidente. Il contenuto folle di alcuni suoi messaggi spesso sciocca, anche se alcuni analisti sostengono che Medvedev svolga un ruolo studiato a tavolino di "clown di corte" per far sembrare Putin più moderato. Tra i possibili candidati alla sua successione c'è l'attuale primo ministro, Mikhail Mishustin, oppure dei leader militari come il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, anche se entrambi mancano di sostegno popolare. Al contrario del sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, che però potrebbe pagare il fatto di guidare la città dove il partito Russia Unita è meno forte. Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo, è considerato molto potente, ma sua figura è rimasta dietro le quinte fino all'invasione dell'Ucraina, quando la sua retorica da falco lo ha reso una voce di spicco. Il governatore della regione di Tula, Alexei Dyumin, non è molto conosciuto in Occidente, ma il suo passato di ex guardia del corpo personale di Putin, promosso ad alti livelli militari, ha portato a ipotizzare che potrebbe essere uno dei favoriti alla successione. Tra tutti questi nomi, resta difficile anche ipotizzare uno scenario in cui il potere resti in famiglia. Ufficialmente, il presidente russo ha due figlie, entrambe accademiche. Ma finora non è arrivata alcun segnale che faccia ipotizzare per una delle due una futura leadership. Senza veri rivali e senza un chiaro erede designato, gran parte delle speculazioni sul futuro della Russia si concentrano allora sulla salute di Putin. L'anno scorso, una voce secondo cui il presidente aveva avuto un infarto si è diffusa su un popolare account Telegram, nonostante l'evidente mancanza di prove. Anche se si tratta solo di voci, queste riflettono un fatto fondamentale – secondo il Washington Post -. A meno che non cambi qualcosa di significativo in Russia, Putin morirà mentre è in carica. Molti prevedono che quando lascerà il potere, ci sarà una lotta per il potere aspra e caotica. "I giorni, i mesi e gli anni successivi alla partenza di Putin potrebbero essere ancora più turbolenti di quanto ci si aspetta", ha dichiarato Robert Person, un esperto di Russia presso l’Accademia militare degli Stati Uniti, secondo cui tuttavia una lotta per il potere non significa che il sistema alla fine cambierà. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Incendio distrugge la villa di Cara Delevingne: “Ho il cuore a pezzi”
(Adnkronos) –
Un incendio ha distrutto la villa della modella e attrice britannica Cara Delevingne nel quartiere Studio City di Los Angeles. "Il mio cuore è spezzato oggi… Non posso crederci. La vita può cambiare in un batter d'occhio. Perciò, tieni a cuore ciò che hai", ha scritto Delevingne in un post su Instagram condividendo un filmato della scena dell'intervento dei vigili del fuoco. "Grazie dal profondo del mio cuore a tutti i vigili del fuoco e alle persone che si sono presentate per aiutare", ha aggiunto la star britannica. In un'altra storie anche la foto dei suoi due gattini, che presumibilmente pensava morti. "Sono vivi! Grazie ai vigili del fuoco", ha scritto la modella.
La casa a due piani vicino al Fryman Canyon Park, riferisce il 'Los Angeles Times', è bruciata per quasi tre ore venerdì mattina e ci sono volute più di due ore per spegnere l'incendio, secondo i vigili del fuoco di Los Angeles. L'incendio, segnalato poco prima delle 4 del mattino ha fatto crollare un tetto ed è stato spento alle 6.13 del mattino ora locale. Un vigile del fuoco è stato trasportato in ospedale in discrete condizioni e un occupante della casa ha subito una lieve inalazione di fumo, ha dichiarato la polizia di Los Angeles. Le cause dell'incendio sono in corso di accertamento. I rappresentanti della Delevingne, 31 anni, non hanno risposto immediatamente alla richiesta di commento del Los Angeles Times. Tmz ha riferito che la modella non si trovava nella casa da 7 milioni di dollari in quel momento. Delevingne si trova attualmente in Inghilterra. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Strage a Odessa, Zelensky prepara risposta: “Russia ha punti deboli, li colpiremo”
(Adnkronos) –
La Russia colpisce Odessa con due missili e provoca una strage nella città ucraina. Almeno 20 morti, in un bilancio destinato ad aggravarsi visti gli oltre 70 feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky promette una risposta per colpire gli obiettivi della Russia più "vulnerabili" che sono stati identificati, proprio mentre il paese guidato da Vladimir Putin è impegnato nelle elezioni che riconfermeranno il presidente al Cremlino per un nuovo mandato. Secondo il comando meridionale ucraino, la Russia ha usato un missile ipersonico Iskander nell'azione. Gli Iskander sono missili tattici balistici a corto raggio, progettati per eludere le difese aeree grazie alla loro velocità ipersonica. Le ricostruzioni fanno riferimento a 2 missili lanciati dalle forze di Mosca. Il primo ha centrato un'area residenziale della città. Il secondo ha colpito nuovamente la zona durante l'intervento dei soccorritori. Ed è proprio tra questi, com documentano anche le foto e i video, che si registra un elevato numero di vittime. Zelensky denuncia "un atto di spregevole vigliaccheria: sono stati lanciati due missili, di cui il secondo andato a segno quando sono arrivati sul posto soccorritori e medici. Tra le vittime e i feriti ci sono paramedici di emergenza e soccorritori del servizio di emergenza statale". Nel suo messaggio serale, il presidente ucraino assicura che "le nostre Forze di Difesa faranno di tutto affinché gli assassini russi sentano la nostra giusta risposta". In una guerra sempre più complessa per l'Ucraina, costretta a fare i conti con la carenza di munizioni e con le spallate della Russia, Zelensky non ha nessuna intenzione di gettare la spugna. L'ultimo summit con i vertici delle forze armate, e in particolare con il generale Oleksandr Syrsky, secondo il presidente ha prodotto risultati importanti che si tradurranno in azioni efficaci. Abbiamo determinato "i punti più vulnerabili del nemico, che possono essere usati per infliggere il maggior danno ai russi. Questo danno lo infliggeremo. Più lo stato russo perde e maggiore è il prezzo dell'aggressione, più vicina sarà una fine giusta di questa guerra", le parole di Zelensky dopo il vertice con Syrsky, con il capo dell'intelligence militare Kyrylo Budanov e con il vicecomandante in capo Vadym Sukharevskyi, responsabile per i droni. Zelensky ha incontrato anche alcuni ministri, oltre a rappresentanti di compagnie del complesso militare-industrialee e di istituzioni coinvolti nella produzione di droni avanzati. Il presidente ucraino afferma che i droni "dovranno avere una portata ancora maggiore e gli attacchi dovranno essere efficienti e su larga scala. Abbiamo determinato gli obiettivi e le tempistiche. Nessun atto terroristico russo rimarrà impunito". —internazionale/[email protected] (Web Info)
Ucraina ha bisogno di armi e munizioni, lo sforzo Ue per Kiev
(Adnkronos) –
L'Ucraina ha bisogno di armi e munizioni nella guerra contro la Russia. L'Unione Europea, nel quadro internazionale dominato dal conflitto tra Kiev e Mosca, prevede di arrivare ad avere una capacità produttiva annua pari a 1,7 milioni di munizioni da artiglieria entro "la fine del 2024", per salire a "2 milioni" di pezzi l'anno nel 2025 e di superare i 2 milioni tra la fine del 2025 e l'inizio del 2026, come hanno spiegato alti funzionari Ue. Entro la fine di marzo, hanno aggiunto, l'Ue avrà consegnato all'Ucraina 550mila proiettili, contro il milione promesso mesi fa, ma a questi vanno aggiunti i proiettili consegnati a Kiev bilateralmente dagli Stati membri, i cui dati sono coperti da segreto ma sono "sostanziali", e quelli acquistati dall'Ucraina dagli Stati membri, per i quali l'Ue non dispone di dati aggregati. La Commissione Europea in particolare ha stanziato i 500 milioni di euro previsti dalla legge a sostegno della produzione di munizioni (Asap). La Commissione ha selezionato 31 progetti per aiutare l’industria europea ad aumentare la produzione e la disponibilità di munizioni. I progetti selezionati coprono cinque aree: esplosivi, polvere, proiettili, missili e certificazione di test e ricondizionamento. Asap si concentrerà su polvere ed esplosivi, che sono delle strozzature per la produzione di proiettili di munizioni, e destinerà a questi comparti circa tre quarti del programma. Il programma sosterrà progetti che aumentano la capacità di produzione annua di oltre 10mila tonnellate di polvere e di oltre 4.300 tonnellate di esplosivi. La Commissione ha inoltre avviato il programma di lavoro per lo strumento per il rafforzamento dell'industria europea della difesa attraverso gli appalti comuni (Edirpa) e il quarto programma di lavoro annuale del Fondo europeo per la difesa (Fes). Lo sforzo europeo "non è abbastanza", hanno aggiunto i funzionari, "e per questo proponiamo altre misure per l'industria Ue, perché sia in grado di soddisfare la domanda". Controlli sulle esportazioni di munizioni erano stati proposti dalla Commissione, ma gli Stati membri li avevano respinti (il problema non è tanto la capacità produttiva, quanto il fatto che una parte sostanziale della produzione europea viene esportata verso Paesi diversi dall'Ucraina). Anche se il fatto che le industrie Ue siano in grado di esportare è un segno della loro "competitività", la Commissione continua a pensare che, nel caso di una crisi come quella in Ucraina, dovrebbe essere possibile ridirezionare gli ordinativi, dando la priorità a Kiev nelle consegne. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha parlato nelle ultime ore con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, per ringraziarlo per i suoi "sforzi personali" volti a garantire il sostegno dell'Alleanza al Paese dell'Europa orientale. In un post sul social X, Kuleba ha spiegato di aver sottolineato, nel corso del colloquio telefonico, "l'importanza di raddoppiare gli sforzi internazionali per aumentare e accelerare le forniture di armi e munizioni all'Ucraina". "Abbiamo coordinato le posizioni in vista della riunione del Consiglio Nato-Ucraina di aprile. L'Ucraina accoglie con favore gli sforzi volti ad aumentare il ruolo della Nato nel fornire all'Ucraina tutto ciò di cui ha bisogno per respingere l'aggressione russa", ha aggiunto. —internazionale/[email protected] (Web Info)


