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Vaccini, anche diabetici nel ‘modello Torino’ contro Zoster, pneumococco e influenza

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(Adnkronos) – Il 'modello Torino' si espande. Dopo il successo del progetto pilota della Scuola piemontese di formazione in Medicina generale 'Massimo Ferrua' nel Torinese, l'esperienza della vaccinazione in ambulatorio da parte del medico di famiglia contro l'Herpes zoster si amplia a tutta la regione Piemonte, con l'offerta della somministrazione ai pazienti fragili, in particolare con diabete, dei vaccini contro la 'triade maledetta': Herpes zoster, pneumococco e influenza. In termini percentuali – riporta una nota – con questo percorso di medicina d'iniziativa, da gennaio ad agosto 2023, rispetto al periodo 2018-2022, il numero di dosi di vaccino per Herpes zoster somministrate si è più che triplicato, nelle diverse coorti d'età coinvolte (dal 1952 al 1958) e nei soggetti affetti da Bpco (broncopenumopatia cronica ostruttiva) e malattie cardiovascolari che rientrano nel programma di prevenzione del fuoco di Sant'Antonio. Il progetto è stato presentato ieri sera a Torino. "L'obiettivo comune dell'impegno di tutti è la salute globale del cittadino – spiega Paolo Morato, referente Area vaccini Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) Piemonte – Per questo si è creata quasi naturalmente una sinergia tra medici di medicina generale e istituzioni, che mette al centro la prevenzione vaccinale come strumento per mantenere il benessere psicofisico, in particolare nei soggetti a rischio per età o fragilità. In questo senso, la protezione dall'infezione da pneumococco, dall'influenza e dalla riaccensione dell'Herpes zoster e delle sue complicanze, prima tra tutte la neurite post-erpetica, rappresenta un obiettivo primario che vogliamo raggiungere".  Coinvolgendo il massimo numero di professionisti e quindi di soggetti sul territorio, il Piemonte sta realizzando un progetto di grande impatto, non solo sanitario – si precisa nella nota – ma anche culturale. Si tratta di una vera e propria comunità di medici vaccinatori, con un percorso di preparazione mirato: la Scuola piemontese di formazione in Medicina Generale 'Massimo Ferrua' fornisce infatti strumenti e materiali a supporto dei colleghi che intraprendono il percorso di vaccinazioni. Non solo. Al termine del progetto allargato sulla regione, verranno valutati i risultati ottenuti. "Tra i compiti della medicina generale – sottolinea Alessandro Dabbene, segretario provinciale Fimmg Torino – la prevenzione ha un ruolo centrale, in particolare le vaccinazioni ne sono da sempre lo strumento più efficace. Negli ultimi anni abbiamo sviluppato una strategia per migliorare la gestione della campagna vaccinale e incrementare le coperture vaccinali di tre importanti malattie infettive: influenza, polmonite da pneumococco, Herpes zoster (fuoco di Sant'Antonio) e delle relative complicanze".  Con questa vaccinazione d'iniziativa, per la prima volta in Piemonte i medici aderenti al progetto hanno la possibilità di vaccinare tutti i loro pazienti affetti da diabete per queste tre malattie. Oltre ovviamente a continuare a proporre il percorso di prevenzione in presenza di patologie cardiovascolari, polmonari e indubbiamente ai pazienti sulla base dell'età. "Con questo progetto ci proponiamo di proteggere fasce sempre più ampie della popolazione – conclude Stefania La Fauci, medico di medicina generale – Così si possono ridurre anche gli accessi in pronto soccorso, i ricoveri, il consumo di antibiotici, le complicanze e le invalidità che residuano dopo le patologie verso cui vacciniamo, creando protezione per il singolo e per la comunità". Il principale nemico per chi teme una polmonite – specifica la nota – è lo pneumococco, responsabile di almeno un terzo dei casi. E' un batterio di cui esistono diverse famiglie (sottotipi). Anche per gli adulti/anziani c'è un vaccino che può mettere al riparo dai rischi. L'influenza può essere considerata una condizione che può mettere a rischio lo stato di salute, specie nelle persone fragili come chi soffre di diabete. Infine, per l'Herpes zoster esistono evidenze cliniche che mostrano come la presenza di diabete aumenti il rischio sia di sviluppare l'infezione sia di trovarsi ad affrontare la nevralgia post- erpetica, ovvero la complicanza più grave dell'infezione (Consensus Sid-Amd, vaccinazioni raccomandate nel paziente diabetico adulto). Per questo, oltre a richiedere la massima attenzione sulle categorie a rischio per età o per patologia, l'iniziativa piemontese vuole avvicinare le persone affette da diabete al percorso di prevenzione nei confronti di queste patologie. —[email protected] (Web Info)

Lenny Kravitz scopre la stella sulla Walk of Fame: la battuta della figlia

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(Adnkronos) – Lenny Kravitz, il celebre musicista e icona del rock che il prossimo 26 maggio compirà sessant'anni, è stato onorato con la 2.774esima stella sulla Walk of Fame di Hollywood. Alla cerimonia, che si è svolta ieri di fronte alla storica Capitol Records Tower, erano presenti l'attore premio Oscar e amico Denzel Washington e la figlia di Kravitz, Zoë Kravitz, nata nel 1988 dal rapporto con la ex moglie Lisa Bonet, che ha preso affettuosamente in giro il padre per la sua passione per le maglie a rete. "Essere tua figlia è una delle avventure più incredibili della mia vita. Ho visto l'incredibile dedizione alla tua arte. Ma soprattutto, ho visto attraverso le tue maglie. La tua relazione con la maglia a rete è probabilmente la più lunga che hai avuto", ha detto Zoë tra le risate del padre e di tutti i presenti.  "Non avrei mai pensato di ricevere una stella sulla Walk Of Fame. Riceverla adesso sembra una cosa così surreale e ne sono davvero grato", ha dichiarato Kravitz che ha vinto quattro Grammy Awards e recentemente è stato onorato con il 'Music Icon Award' ai People’s Choice Awards 2024.  —[email protected] (Web Info)

Antonella Viola compra casa a famiglia che vive in auto: ecco come è andata

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(Adnkronos) – "Io e mio marito abbiamo tolto dalla strada la famiglia di Asma (costretta a vivere in auto con i figli, ndr.), portandoli prima a casa nostra, dove abbiamo convissuto per un mese, e poi comprando un appartamento che andasse bene per le loro esigenze per poterlo affittare a un prezzo onesto". E' quanto ha scritto in un post su Facebook l'immunologa Antonella Viola, Professoressa Ordinaria di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e Direttrice Scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica. La scelta di rendere pubblico quanto accaduto è dovuta "all’indignazione", nata da quanto letto su un articolo, postato sulla sua pagina Fb, in cui si parla di un intervento risolutivo di Fillea Cgil, Caritas e Avvocati di Strada. In realtà, spiega, "avevo deciso di tenere questa cosa assolutamente privata e riservata".  "Non ho mai visto la Cgil, né la Caritas né alcuna altra associazione" precisa l'immunologa sempre nel post su Facebook. "Ho speso tantissimo tempo nel girare di agenzia in agenzia per trovare una soluzione confortevole, rapida e alla portata delle mie risorse economiche. La situazione di questa famiglia l’abbiamo risolta io e mio marito, senza ricevere alcun aiuto". "Ho voluto farlo in silenzio perché le cose importanti non si fanno per raccontarle, ma per il loro valore. E mai ne avrei parlato se non avessi letto queste falsità. Assurdo speculare sul dolore. Assurdo prendersi meriti inesistenti". "Per correttezza voglio farvi sapere che abbiamo ricevuto le scuse da parte di Fillea Cgil per il testo poco opportuno col quale si accompagnava per altro un video molto importante. Va bene così" scrive in un post successivo. "Da parte mia sono solo felice di aver dato una mano ad una famiglia nel momento del bisogno. Quindi buon lavoro a tutte le donne e gli uomini di buona volontà" conclude l'immunologa raccogliendo oltre 2mile 'Mi piace' e una trentina di condivisioni sui social.   —[email protected] (Web Info)

Gaza, molo galleggiante Usa per aiuti: mille militari per 2 milioni di pasti al giorno

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(Adnkronos) –
Un molo galleggiante al largo della Striscia di Gaza, per poter accogliere e poi distribuire alla popolazione palestinese dell'enclave circa due milioni di pasti al giorno. Questo l'ambizioso piano messo a punto dagli Stati Uniti insieme a una società privata poco conosciuta, la Fogbow, gestita da ex funzionari militari e di intelligence. Più di mille i soldati americani che parteciperanno all'operazione, ma che, ha garantito il Pentagono, non metteranno piede all'interno della Striscia di Gaza. Così come, allo stesso modo, nessun civile potrà salire sul molo. Tecnicamente la struttura, come ha spiegato sempre il Pentagono, sarà costituita da due componenti: un grande molo galleggiante composto da segmenti di acciaio e una banchina più piccola che sarà collegata alla terraferma da una strada rialzata a due corsie lunga 548 metri. La strada rialzata sarà composta da pezzi di acciaio di 12 metri collegati tra loro e fissati alla riva. Le navi mercantili consegneranno i rifornimenti al molo galleggiante e da lì gli aiuti verranno scaricati su una serie di chiatte e navi più piccole che raggiungeranno la banchina galleggiante. Questa sarà collegata alla Striscia di Gaza con una strada assemblata in mare e ''conficcata'' nella spiaggia, in modo da permettere ai militari americani di non mettere piede nell'enclave. Come spiegano fonti ben informate alla Bbc, i container verranno svuotati sulla banchina galleggiante e il contenuto verrà caricato sui camion per essere portato ai punti di distribuzione all'interno di Gaza, come parte di un piano approvato dai governi statunitense e israeliano. Alla Bbc è stato detto che Fogbow è ancora alla ricerca di finanziamenti e ha informato una serie di governi europei e del Medio Oriente sui piani. Nel lungo termine, Fogbow prevede di creare una fondazione gestita da donatori per contribuire a portare gli aiuti a Gaza. Il successo del piano dipende dalla sicurezza, sottolineano gli esperti militari americani, segnalando l'eventualità di essere colpiti dal fuoco ostile in una zona di combattimento ancora attiva e di essere assaltati da grandi folle di civili che si radunano sulla riva. Per questo il contrammiraglio in pensione Mark Montgomery, un veterano della Marina americana con esperienza nella fornitura di aiuti umanitari, ha affermato che l'operazione richiede la creazione di un "bozzolo di sicurezza" sia sulla spiaggia sia nelle acque poco profonde vicine. "Non si può permettere che i civili salgano sul molo", ha detto Montgomery. "Potrebbe essere un genitore alla disperata ricerca di cibo per i propri figli o qualcuno che vuole tentare di uccidere qualcun altro. Ciò interromperebbe le operazioni", ha spiegato. Due fonti a conoscenza del piano hanno spiegato alla Bbc che le Forze di Difesa Israeliane (Idf) gestiranno la sicurezza "esterna" per impedire che folle di civili raggiungano la spiaggia e per rendere l'area sicura. La distribuzione sarà responsabilità dei palestinesi locali e disarmati, mentre si ritiene che Fogbow avrà compiti logistici limitati e non inerenti la consegna degli aiuti.  Montgomery è dubbioso sul fatto che militari americani non saranno a Gaza perché sarà necessario ''controllare che le cose vanno come devono andare''. Per cui, se sulla spiaggia non ci saranno davvero soldati Usa, allora ''ci sarà un appaltatore esterno, probabilmente un militare americano in pensione'', ha aggiunto. Sull'efficacia degli aiuti, il Dipartimento di Stato Usa ritiene che potranno fare la differenza. Perché se l'obiettivo è la distribuzione di due milioni di pasti al giorno, questi andrebbero a soddisfare i bisogni di quasi l'intera popolazione della Striscia di Gaza, ovvero 2,3 milioni di persone. Si tratterebbe di aiuti di gran lunga superiori a quelli che attualmente arrivano via terra attraverso il valico di Rafah al confine con l'Egitto e quello di Kerem Shalom con Israele, così come tramite i lanci aerei. Tuttavia il metodo più rapido per far arrivare aiuti alla popolazione di Gaza resta via terra ed è per questo che questo tipo di distribuzione non verrà sostituita, ma affiancata dal supporto marittimo, come ha spiegato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Matthew Miller. "Anche nella migliore delle ipotesi, il molo non sarà allestito prima di due mesi come meccanismo di consegna efficace", ha detto Montgomery. "Dobbiamo tenerne conto mentre affrontiamo le sfide umanitarie dei prossimi 45 giorni'', ha sottolineato. Tuttavia, ha appreso la Bbc, Fogbow sta esaminando la possibilità di dragare una spiaggia per consentire alle chiatte di avvicinarsi abbastanza alla riva da poter scaricare gli aiuti sui camion prima che sia completata la costruzione del molo galleggiante. (di Melissa Bertolotti) —internazionale/[email protected] (Web Info)

Milan, l’inchiesta sulla cessione: fari sul prezzo, società coinvolte e azioni

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(Adnkronos) –
Il prezzo del Milan, le società coinvolte nella trattativa tra Elliott e Red Bird, la titolarità delle azioni. E' analizzando i documenti relativi alla struttura societaria di RedBird, il fondo di Gerry Cardinale che ha acquistato il Milan nell'agosto 2022, forniti al board del club dopo il closing del 31.8.2022 e confrontandoli con la versione comunicata alla commissione Coaps della Figc il successivo 15 settembre, che la procura di Milano avrebbe deciso di fare luce sull'operazione di acquisto e sugli assetti societari del Milan. E' quanto emerge dal decreto di perquisizione che ieri è stato eseguito dagli uomini del nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza nella sede del Milan. In particolare, i pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi avrebbero rilevato "significative differenze" tra le due strutture societarie. Proprio dall'esame di quelle strutture societarie, infatti, gli inquirenti ipotizzano che al vertice delle stesse non ci sia il Fondo Redbird o il suo amministratore Gerry Cardinale, come era stato dichiarato a stampa e tifosi, oltre che ai board di Ac Milan, Rossoneri e Redblack, ma la società Rb Fc Holding Genpar, che ha sede allo stesso indirizzo americano di due società che detengono quote di maggioranza di Redblack, "in quanto espressione del Fondo Elliot".  Analizzando il contratto di vendita delle azioni del Milan del 31.08.2022, poi, emergerebbe che "il compratore avrebbe corrisposto l'ammontare previsto in parte versando 600 milioni di euro sul conto corrente lussemburghese di Rossoneri ed in parte sulla base di un 'vendor loan agreement' che prevedeva l'emissione di strumenti finanziari per un importo pari a 560 milioni di euro derivanti da un finanziamento concesso dallo stesso venditore Rossoneri".   Sotto la lente della procura di Milano ci sarebbe anche il prezzo attribuito al club, pari a circa 1,2 miliardi di euro. Una cifra che apparirebbe troppo alta rispetto alle valutazioni e, per questo, desterebbe qualche dubbio sulla reale natura dell’operazione.  Dal 'form adv' aggiornato al 31.03.2023 presentato da Redbird alla Sec, in qualità di investment advisor, "sembrerebbero emergere rilevanti discrepanze rispetto a quanto comunicato dalla medesima struttura societaria al consiglio di amministrazione del Milan circa la provenienza dei fondi utilizzati per finalizzare l'acquisto delle azioni del club".  Nello specifico, "nella parte del form riservata ai private fund gestiti da Redbird è possibile rilevare la presenza di Rb Fc Holdings Cv", mentre "non c'è traccia di Rb Funs IV Fc Aiv Cv", cioè del fondo che, secondo quanto dichiarato nel Cda dell'11.06.2022, avrebbe dovuto fornire una parte del capitale (400 milioni di euro circa) per l'acquisto delle quote del Milan.  In altri termini, sembrerebbe che la maggior parte del capitale utilizzato per la compravendita del club provenga da un veicolo societario non riferibile a Redbird. I componenti del board del Milan in quota al Fondo Elliot, del resto, sono rimasti immutati nelle rispettive cariche sociali. E dunque, ipotizza la procura, "l'insieme di tali elementi suggerirebbe che il Fondo Elliot conservi attualmente il controllo sostanziale della società Ac Milan, laddove all'Autorità di vigilanza Figc sarebbe, invece, stata rappresentata l'effettiva cessione della proprietà in favore del Fondo Redbird". Una circostanza che, "ove accertata", determinerebbe una situazione di conflitto di interesse dal momento che il Fondo Elliot risulta avere un'influenza dominante su un'altra squadra di calcio francese, il Lille, iscritta alle stesse competizioni europee del Milan. Riguardo il passaggio di azioni, lo scorso 1 febbraio, gli investigatori avevano depositato una relazione di aggiornamento, dalla quale sono emersi ulteriori rilevanti profili di anomalia sulla effettiva effettiva titolarità delle azioni del Milan. Aggiornamento investigativo scattato dopo la diffusione sulla stampa di indiscrezioni sulla possibilità che Redbird fosse in procinto di cedere parte delle azioni del club rossonero ad investitori del mondo arabo, con i quali sarebbero emerse interlocuzioni risalenti al 19.12.2023.  —[email protected] (Web Info)

Domani all’Università Lum di Bari il docufilm sulla storia della Candy

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(Adnkronos) – Domani giovedì 14 marzo, alle ore 16, presso l’Aula Aldo Rossi dell'Università Lum di Bari sarà proiettato in anteprima il docufilm: “La storia di Peppino Fumagalli. La Candy, le imprese, la famiglia”. L’opera, firmata e diretta dal regista Massimiliano Finazzer Flory, presentata lo scorso anno al Festival del Cinema di Venezia dove ha riscosso un grande successo, racconta la storia della Candy, l’azienda di elettrodomestici con sede a Brugherio che è stata la prima a produrre in Italia le lavatrici. Un’opera a più voci che racconta una storia imprenditoriale e personale di successo in grado di dare emozioni e motivazioni. Dell’evoluzione della Candy, che da una piccola officina della Brianza è diventata una holding mondiale con migliaia di dipendenti, ne discuteranno a margine della proiezione: Antonello Garzoni, Rettore della Lum, Beppe Fumagalli, già Ceo della Candy, Sergio Fontana presidente di Confindustria Puglia, Massimiliano Finazzer Flory, regista e Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del Dipartimento di Sviluppo Economico della Regione Puglia. —[email protected] (Web Info)

Campitiello (ministero Salute): “Verso screening fertilità gratis a ragazze”

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(Adnkronos) – "Penso che occorra investire sulla natalità, ma anche sulla comunicazione e l'informazione. All'interno del Tavolo tecnico ministeriale su stili di vita e fertilità stiamo pensando di offrire gratuitamente screening della fertilità alle ragazze per fasce di età, a 20 25 e 30 anni, per il dosaggio dell'ormone che indica la capacità riproduttiva. Per i ragazzi lo spermiogramma, l'esame liquido seminale, è già a carico del Servizio sanitario nazionale, ma è necessario informare i giovani. Mentre l'esame per il dosaggio dell'Amh", per misurare la concentrazione nel sangue di questo ormone sintetizzato negli organi coinvolti nei processi riproduttivi, "costa circa 60 euro". Lo ha detto Maria Rosaria Campitiello, capo della segreteria tecnica del ministero della Salute, a margine del convegno 'La natalità: una questione di coppia', promosso oggi a Roma da Farmindustria.  —[email protected] (Web Info)

Farmindustria: “In settore farmaceutico 70mila addetti, 45% è donna”

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(Adnkronos) – "Nell'industria farmaceutica in Italia si contano circa 70mila addetti diretti altamente qualificati. Le donne sono il cuore pulsante della ricerca, il 53%. Rappresentano il 45% del totale e il 46% di quadri e dirigenti. Grazie a un modello di relazioni industriali moderne e all'avanguardia, l'industria farmaceutica ha trovato strumenti concreti ed efficaci per venire incontro alle specifiche necessità dei collaboratori che riguardano diversi campi: sanità, formazione, conciliazione vita-lavoro, genitorialità, assistenza, sviluppo professionale, politiche di inclusion e diversity, pari opportunità". Lo ha detto Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, nel suo intervento al convegno 'La natalità: una questione di coppia', promosso oggi Roma da Farmindustria con il patrocinio del ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità.  Cattani ha poi ricordato una serie di best practice volute da Farmindustria, che "garantiscono anche una migliore conciliazione vita-lavoro". Alcuni esempi: oltre il 90% delle imprese applica da anni smart working, part-time, flessibilità oraria in ingresso/uscita, permessi retribuiti per visite mediche aggiuntivi al Ccnl, elenca una nota. Il 100% degli addetti è coperto da previdenza e assistenza sanitaria integrativa; il 73% fruisce di servizi di istruzione e assistenza; il 43% può beneficiare di forme di assistenza per familiari anziani o non autosufficienti; il 47% delle imprese offre congedi e aspettative di maternità più lunghi rispetto alla legge e al Ccnl; il 58% offre asili nido/rimborsi spese per istruzione e assistenza domestica; il 55% offre campagne di screening, prevenzione, vaccinazione e check-up. E ancora: il 55% delle imprese offre campagne per il benessere psico-fisico; il 59% offre servizi di counseling psicologico post-gravidanza; il 36% ha già ottenuto la certificazione per la parità di genere e a breve sarà certificato circa il 65% delle imprese. In molti casi sono presenti anche altri servizi di forte impatto, cosiddetti save time, quali lavanderie, take away, calzolerie. I congedi retribuiti sono poi del 36% superiori alla media dell'industria per le donne e del 31% per gli uomini.  "Misure – evidenzia Cattani – che contribuiscono alla maggiore fidelizzazione delle risorse umane e quindi al minore turnover. Inoltre, la farmaceutica è il primo settore per erogazione di formazione continua, aggiuntiva a quella obbligatoria".  —[email protected] (Web Info)

Dengue allarma il Brasile, ma preoccupano anche Zika e Chikungunya

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(Adnkronos) –
L'epidemia di Dengue allarma il Brasile. E non solo. Il livello di attenzione è alto in Sudamerica e nel resto del mondo, con l'Organizzazione mondiale della Sanità che avverte che la prossima pandemia potrebbe proprio essere un'infezione causata dalle zanzare. Secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero della Salute brasiliano, sono 391 le morti confermate causate quest'anno dall'infezione veicolata dalle zanzare, mentre su altri 854 decessi sono in corso indagini. A livello nazionale i casi sospetti segnalati superano ormai il milione e mezzo (1.583.183), di cui 12.652 gravi. Il tasso di incidenza della Dengue in Brasile è pari a 757,5 casi ogni 100mila abitanti. In 9 stati del Paese sudamericano è stata dichiarata l'emergenza sanitaria.  In un mondo sempre più globalizzato, con il pianeta scosso dall'emergenza climate change, infezioni che finora sono state guardate da lontano rischiano di trovare un habitat e condizioni ideali per diffondersi anche in Europa e quindi in Italia, dove zanzare che ronzano anche in pieno inverno vengono registrate sempre più spesso. Un fenomeno che faciliterà infatti la diffusione di tutte le malattie a trasmissione vettoriale: dalla Dengue a Zika, dalla Chikungunya a West Nile, ma anche la malaria o la febbre gialla.  Per malattie come Dengue o Chikungunya, veicolate dalle zanzare, "ogni anno osserviamo un aumento dei casi autoctoni, a trasmissione locale. La tendenza che ci aspettiamo è di registrare ogni estate sempre più contagi di questo tipo. E qualcuno si spinge addirittura a prevedere chela prossima pandemia sarà proprio una patologia a trasmissione vettoriale". "Io non sono così pessimista, ma l'eventualità esiste", l'ipotesi regge, ha spiegato all'Adnkronos Salute Paolo Gabrieli, professore di Zoologia all'università Statale di Milano. A chi gli chiede se rischiano di diventare endemiche anche alle nostre latitudini infezioni come la Dengue, che corre in Sudamerica allarmando le autorità sanitarie internazionali, l'esperto risponde innanzitutto che "non dobbiamo fare allarmismo. Siamo nel campo delle possibilità, però sicuramente le possibilità ci sono".  L'emergenza Dengue in Brasile e l'aumento globale dei casi fanno innalzare l'allerta nei porti e negli aeroporti in Italia, al punto che il ministero della Salute ha emesso una circolare con l'indicazione agli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) di controllare i mezzi e le merci in arrivo dai Paesi dove il rischio Dengue è alto o endemico.  Nel 2023 sono stati registrati in Italia 362 casi di Dengue, 82 dei quali autoctoni. "Nel 2024 nel territorio nazionale sono stati identificati, al 21 febbraio 2024, 48 casi confermati di Dengue, tutti importati. Alla luce della panoramica illustrata, non posso che ribadire che la situazione in Italia oggi non risulta allarmante", così il ministro della Salute Orazio Schillaci rispondendo in Senato lo scorso 22 febbraio ad una interrogazione sul tema Dengue.   —internazionale/[email protected] (Web Info)

Burioni: “Con vaccino covid meno infarti e ictus, basta bugie”

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(Adnkronos) –
Il vaccino contro il covid ha ridotto i casi di infarto e di ictus. Lo evidenzia sui social Roberto Burioni, docente di microbiologia e virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, sintetizzando quanto emerso da uno studio pubblicato su 'Heart'. "Malori fatali? Morti improvvise? Infarti mortali? A sentire i novax (e alcuni giornalisti) tutti causati dal vaccino anti-Covid. Poi però arrivano i numeri, e che numeri: l'incidenza di eventi cardiovascolari viene messa a confronto tra una popolazione di 10,2 milioni di vaccinati e una di 10,4 milioni di non vaccinati", spiega Burioni. "Risultato? Il vaccino è estremamente efficace nel ridurre l'incidenza di queste malattie. I vaccinati hanno una minore incidenza, dopo il Covid, di infarti, ictus, arresti cardiaci, trombosi, emorragie cerebrali, insufficienze cardiache e addirittura anche di miocarditi e pericarditi", aggiunge.  "Non sarebbe il caso, cari giornalisti, di chiedere scusa per le bugie pericolose con le quali avete inquinato la pubblica opinione negli ultimi 3 anni su un tema così importante?", chiosa il virologo. —[email protected] (Web Info)