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Royal Family e la foto ritoccata, “gaffe di Kate occasione d’oro per Harry e Meghan”

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(Adnkronos) – La foto di famiglia di Kate, ritoccata per sua stessa ammissione dalla principessa di Galles, è un'occasione d'oro per Harry e Meghan, se davvero vogliono riconciliarsi con la famiglia reale. Parola di due esperti in pubbliche relazioni, che, in distinte dichiarazioni ad altrettanti quotidiani britannici, sostengono che la moglie di William, particolarmente affranta per la gaffe, accetterebbe ben volentieri un gesto di solidarietà da parte dei Sussex. Il duca e la duchessa di Sussex, scrive il Mirror, si sono allontanati dalla famiglia negli ultimi anni, ma tutto potrebbe cambiare dopo che i Reali sono precipitati nel caos, quando la principessa di Galles ha pubblicato, in occasione della Festa della mamma, una fotografia modificata. L'immagine mostrava Kate posare per una dolce foto con i suoi tre figli, ma i fan hanno subito notato diversi 'errori' nello scatto. Fonti reali hanno definito l'episodio "eccezionalmente dannoso" per la famiglia reale, dopo che la principessa Kate ha ammesso di aver apportato diverse modifiche alla fotografia. Ma l'esperto di pubbliche relazioni Ryan McCormick ritiene che Harry e Meghan potrebbero sfruttare il dramma a proprio vantaggio.  "Meghan ed Harry hanno ora un'occasione d'oro, non solo per ricucire più rapidamente il loro rapporto con la famiglia reale, ma anche per ripristinare un po' della loro simpatia agli occhi del pubblico – ha detto il portavoce al tabloid britannico -. Se dovessi consigliare Meghan, le direi di parlare ad alta voce e con passione in difesa di Kate. A Meghan potrebbe non piacere l'idea di essere sottoposta alle critiche della stampa, ma sicuramente conosce i media meglio di Kate. La duchessa potrebbe aiutare moltissimo la principessa di Galles, guidandola attraverso questa crisi sia pubblicamente che dietro le quinte". Ryan ha inoltre affermato che la Royal Family è andata in crisi a causa del fotoritocco: "La controversia sulla foto di Kate Middleton per la Festa della mamma è ormai diventata una vera e propria crisi nelle pubbliche relazioni. Alcuni siti hanno elencato fino a 18 modifiche evidenti, inclusa la mancanza di un anello nuziale. L'unica cosa che non ho ancora visto è la prova del cambiamento del viso e della carnagione di Kate (il che potrebbe implicare un insabbiamento della vera natura della sua salute). Chiunque abbia diffuso l'immagine potrebbe prendere in considerazione l'idea di intraprendere un'altra carriera". Sulla stessa lunghezza d'onda di Ryan, anche un altro esperto di pubbliche relazioni, il ceo di Rhizome Media Jack Izzard, che al Sun ha dichiarato che "probabilmente non sapremo mai se Harry e Meghan hanno provato un briciolo di piacere per l'imbarazzo di Kate. Ma quello che dovrebbero assolutamente cogliere dal pasticcio di Kensington Palace è un'opportunità di pubbliche relazioni: una parola di sostegno qui, un gentile cenno all'importanza della privacy di Kate là. Questa è un'opportunità per offrire un sottile ramoscello d'ulivo ai Cambridge".   —internazionale/[email protected] (Web Info)

Schillaci, “Natalità vera emergenza, Governo al lavoro per sostegno famiglie”

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(Adnkronos) – "La natalità e la salute riproduttiva riguardano tanto la donna quanto l'uomo. La denatalità e l'invecchiamento demografico sono ormai un'emergenza che richiede interventi concreti, e questo Governo ci sta finalmente lavorando. Il sostegno alle famiglie e alle nascite non è uno slogan, siamo passati ai fatti. Ma la sfida non è facile. Siamo di fronte a un fenomeno estremamente complesso. Le coppie rinunciano ad avere bambini e sempre più spesso le donne abbandonano il sogno di diventare mamme già da giovanissime. Le cause possono essere molteplici: una condizione economica sfavorevole, la paura di perdere il posto di lavoro, l'assenza di una reale consapevolezza della propria fertilità, che per una donna è all'apice tra i 20 e i 30 anni". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci nel suo intervento in occasione del convegno 'La natalità: una questione di coppia', promosso da Farmindustria oggi a Roma.  "Parliamo quindi di ragioni economiche, sociali, culturali, che spesso si intrecciano – ha aggiunto il ministro – e che affondano le loro radici nell'assenza di investimento su un welfare a sostegno della genitorialità". Il risultato è "un tasso di fertilità tra i più bassi d'Europa, seguito solo da quelli di Spagna e Malta. Dopo il picco negativo raggiunto nel 2022, quando per la prima volta dall'Unità d'Italia si è scesi a meno di 400mila nati, i dati del primo semestre 2023 hanno mostrato a livello nazionale un ulteriore calo di 3.500 nascite".  Per questo il ministero della Salute "ha avviato un forte impegno nel campo della prevenzione, dell'informazione e a tutela della salute – ha sottolineato Schillaci – Sappiamo che per invertire la rotta ci vorrà del tempo, ma il Tavolo tecnico sugli stili di vita per favorire la fertilità, che abbiamo voluto istituire e che si è insediato lo scorso luglio, sta già lavorando a numerose iniziative". Tra le proposte anche la realizzazione di "un cortometraggio rivolto a ragazze e ragazzi fra i 15 e 25 anni per spiegare quali siano le abitudini comuni che proteggono o al contrario mettono a rischio la salute riproduttiva. Credo sia fondamentale offrire ai giovani la possibilità di riflettere sulla complessità e le conseguenze delle proprie scelte quotidiane, dei comportamenti salutari o meno che si adottano". Nelle scuole e nelle università "saranno inoltre promossi incontri, sulla base di documenti scientifici, per illustrare la relazione tra stili di vita e fertilità. Anche in diversi atenei italiani specializzati nelle professioni sanitarie saranno organizzati presentazioni e dibattiti".  "Questo pomeriggio il Tavolo tecnico sugli stili di vita per favorire la fertilità, che abbiamo voluto istituire e che si è insediato lo scorso luglio, tornerà a riunirsi per discutere e concordare altre iniziative su questi temi. Per anni sono rimasti inascoltati i segnali che arrivavano da Istat ed Eurostat sul tasso di denatalità in Italia e in Europa. Ora dobbiamo agire rapidamente, con soluzioni realistiche e concrete. Siamo concentrati sugli stili di vita delle nuove generazioni che devono essere informate sulla base di dati scientifici, incontrovertibili e documentati". ha aggiunto Schillaci. "C'è poi naturalmente l'impegno attivo nella prevenzione – ha ricordato – che va a tutela anche della fertilità e che passa per le campagne vaccinali gratuite – come quella per il Papillomavirus – per gli screening oncologici, per l'inserimento nei nuovi Livelli essenziali d'assistenza delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita, che dovranno essere fornite su tutto il territorio nazionale". Per Schillaci, "uscire dall'inverno demografico è veramente una grande sfida nella quale c'è bisogno del contributo di tutti: della politica, delle istituzioni, dei medici, della ricerca, della farmaceutica, delle scuole. Ma soprattutto, c'è bisogno di un dibattito vivo e propositivo". —[email protected] (Web Info)

Cattani: “Aiutare chi vuole diventare genitore tra mission Farmindustria”

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(Adnkronos) – "Aiutare chi vuole diventare genitore. E' una delle mission delle imprese farmaceutiche per i propri dipendenti attraverso strumenti concreti di welfare, prevenzione e formazione. Misure che hanno contribuito a far registrare nelle nostre aziende un numero di figli superiore del 45% rispetto alla media nazionale". Così Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, nel corso del convegno 'La natalità: una questione di coppia', in corso a Roma. "Nelle nostre imprese – spiega Cattani – le donne sono il cuore pulsante della ricerca, il 53%. Rappresentano il 45% del totale e il 46% di quadri e dirigenti. A dimostrazione che oggi la maternità è più diffusa dove l'occupazione femminile è più alta". Oggi 'quota 2', che rappresenta il tasso di sostituzione demografica, è un miraggio. Eppure nelle donne il desiderio di maternità resta alto: solo il 2% – emerge dall'incontro – dichiara di non avere i figli nel proprio progetto di vita. Da qui la necessità di realizzare le condizioni perché ciò avvenga. La bassa natalità rappresenta infatti un vero e proprio rischio per la tenuta del patto sociale, dai rapporti intergenerazionali alla sostenibilità dei conti pubblici, ed è una minaccia per la vitalità della nostra società e la sua capacità di crescita. Con l'evento di oggi, che ha il patrocinio del ministero per la Famiglia, Natalità e Pari opportunità, Farmindustria affronta il tema della natalità con un focus particolare sui maschi, sempre in una logica di coppia. Se in Italia il primo figlio arriva troppo tardi, circa 2 anni dopo la media europea, la ragione – è il messaggio – non va cercata su un lato solo. Sia perché gli uomini tendono a finire dopo gli studi e ad uscire più tardi dal nucleo familiare, anche quando diventano economicamente autonomi. Sia perché i problemi di fertilità dipendono per il 50% dagli uomini. Che però sono meno attenti alla prevenzione e 'incrociano' gli specialisti solo quando si manifestano sintomatologie evidenti.  "La 'transizione demografica' – osserva Cattani – sta portando a una società con nuovi connotati. Un tema che riguarda da vicino l'industria: come forza produttiva siamo preoccupati per uno squilibrio demografico che mette a rischio la sostenibilità di lungo periodo del sistema sanitario, nostro principale interlocutore. Come corpo intermedio attore delle relazioni industriali il timore riguarda il mondo del lavoro, perché sappiamo che l'innovazione richiede vitalità e il ricambio generazionale è indispensabile. E come professionisti del sistema salute sappiamo che la prevenzione ha un forte rilievo anche sul piano della fertilità maschile e femminile. E vogliamo mettere le nostre forze fatte di competenze, ricerca e produzione al servizio di questo compito". —[email protected] (Web Info)

Sesso, l’allarme dei medici: “Giovani usano meno precauzioni, boom malattie”

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(Adnkronos) –
Le abitudini sessuali dei giovani post pandemia Covid "evidenziano un calo dell'uso della contraccezione, seppur tiene una buona conoscenza sul tema. Se vediamo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità della sorveglianza Hbsc (Health Behaviour in School-aged Children) del 2022, relativi alla fascia 13-15 anni, circa il 70% dei maschi e delle femminine dichiarava di utilizzare il preservativo nell'ultimo rapporto sessuale; nel 2010 era invece dell'80-85%. Nell'arco di una decina di anni si è quindi scesi, anche se poi oltre il 90% dei ragazzi che partecipa alle nostre indagini conosce il preservativo e il fatto che protegga dalle malattie sessualmente trasmesse – che oggi segnano un boom di casi in Italia – e da gravidanze indesiderate". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è Piero Stettini, psicoterapeuta-sessuologo e vice presidente della Fiss, la Federazione italiana di sessuologia scientifica.  La fotografia dei comportamenti degli adolescenti italiani nel periodo post pandemia è stata scattata anche dalla VI rilevazione 2022 del sistema di sorveglianza Hbsc Italia – Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare, coordinato dall'Istituto superiore di sanità insieme alle università di Torino, Padova e Siena, con il supporto del ministero della Salute. Ebbene, "il 20% dei 15enni (21,6% maschi contro 18,4% femmine) dichiara di aver avuto rapporti sessuali completi. Il 66% dei ragazzi e delle ragazze che hanno avuto rapporti sessuali completi hanno dichiarato di aver usato il condom come contraccettivo, l'11,9% la pillola e il 56,3% il coito interrotto. Il 12,6% ha dichiarato essere ricorso alla contraccezione di emergenza. La sezione riguardante le abitudini sessuali è stata rivolta solamente alla fascia dei 15enni e dei 17enni".  Cos'è successo in questi ultimi anni e con un'emergenza pandemia negli ultimi 4? "Si sono ridotti i programmi di informazione ai ragazzi sia a livello nazionale che nelle scuole – spiega Stettini – siamo stati meno attenti su questo tema perché impegnati con il Covid. I ragazzi sanno che il preservativo li protegge dalle infezioni sessuali, ma rimane ancora forte l'atteggiamento 'a me non può accadere'. Invece gli ultimi dati dell'Ecdc", il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, "sulle infezioni sessualmente trasmissibili ci dice in contrario: c'è stato un boom in Europa e anche in Italia per gonorrea, clamidia e sifilide. Nel nostro Paese – precisa l'esperto – la clamidia è più che raddoppiata rispetto al 2020 e le fasce più a rischio sono i giovani, dove la prevalenza è tra 15-24enni. La sifilide è triplicata e siamo il Paese europeo con il numero maggiore di casi. La gonorrea ha avuto la crescita maggiore: tra i 15-19enni è sestuplicata, mentre la media Ue è di un raddoppio dei casi".  Il tema dell'educazione sessuale dei giovani pone anche delle scelte da parte delle istituzioni. "Il Tavolo di lavoro tenuto negli anni scorsi al ministero della Salute per l'adattamento delle Linee guida Oms per l'educazione sessuale in Europa – prosegue Stettini – ha portato alla redazione di un documento-proposta 'Linee di indirizzo per l'educazione all'affettività, alla sessualità e alla salute riproduttiva nelle scuole'. Questa proposta, che costituisce un adattamento delle matrici Oms alla realtà e al contesto scolastico italiano, è in linea con numerosi documenti di riferimento europei e internazionali (Oms, Ecdc, Enoc, Unesco, Unfpa) e offre un quadro di riferimento generale per lo sviluppo di programmi e materiali operativi nei diversi gradi di istruzione, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di secondo grado". "Il documento è stato inviato nell'autunno scorso dal Comitato paritetico (Mim e Ms) al Gabinetto dei ministri Valditara e Schillaci. In un momento in cui queste linee di indirizzo venissero approvate, confidiamo il prima possibile, si compirebbe un passo avanti fondamentale, decisivo per la promozione della salute sessuale e riproduttiva dei giovani (inclusa la prevenzione delle gravidanze indesiderate e dell'aborto, delle infezioni sessualmente trasmesse e la prevenzione dell'abuso e della violenza sessuale), nel rispetto dei valori umani fondamentali – osserva il vice presidente della Fiss – Questo ci consentirebbe inoltre di colmare il grave ritardo che l'Italia accusa rispetto agli altri Paesi europei, essendo rimasti soli insieme a Lituania, Croazia, Romania e Bulgaria: gli unici Paesi europei a non aver reso obbligatoria l'educazione sessuale nelle scuole (in Svezia è obbligatoria nelle scuole di diverso ordine e grado dal 1955)".  Infine, "il Progetto EduForIST del ministero della Salute arrivato alla fase 3.0: stiamo portando avanti il progetto pilota nazionale nelle scuole italiane per il terzo anno consecutivo. Da quest'anno in 6 regioni (Lombardia, Friuli, Toscana, Lazio, Campania e Puglia) in scuole secondarie di primo e secondo grado", conclude Stettini.   —[email protected] (Web Info)

Tensione nel Mar Rosso, fregata greca di Aspides apre il fuoco contro droni

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(Adnkronos) – Mentre continua l'assedio di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza, dove è salito a 31.272 il numero dei palestinesi che hanno perso la vita dallo scorso 7 ottobre, sale la tensione anche nel Mar Rosso, teatro da mesi degli attacchi degli Houthi alle navi in transito davanti alle coste dello Yemen.  Secondo quanto ha reso noto oggi un funzionario della difesa greco, una fregata militare greca 'Hydra' della missione navale 'Aspides' ha aperto il fuoco contro due droni lanciati nel Golfo di Aden utilizzando il suo cannone principale da 127 mm. Entrambi i droni hanno prontamente modificato la rotta. E' la prima volta che viene reso noto che la fregata MEKO 200 della Marina ellenica prende di mira dei droni, da quando lunedì scorso è stata inviata a pattugliare il Golfo di Aden, nell'ambito della missione lanciata dalla Ue a febbraio in risposta alla crescente minaccia degli attacchi Houthi contro le navi mercantili.  Almeno due israeliani sono rimasti feriti questa mattina nell'attacco all'arma bianca compiuto contro un posto di controllo a Al-Nafaq, a sud di Gerusalemme. L'aggressore, un 15enne palestinese, è stato colpito e ucciso dalla polizia israeliana. Il giovane, spiega su X, ha accoltellato due militari che lo avevano fermato per interrogarlo. Le truppe dell'Idf hanno aperto il fuoco contro il ragazzo per neutralizzarlo e, come spiegano fonti della sicurezza palestinese citate dall'agenzia di stampa Wafa, lo hanno ucciso. L'aggressore è stato identificato come Muhammad Abu Hamed, 15 anni, originario della città di al-Khader, in Cisgiordania. Secondo il Times of Israel sarebbe arrivato vicino al checkpoint a bordo di una bicicletta. I due israeliani delle Idf accoltellati sono invece stati trasferiti in ospedale con ''ferite leggere e moderate''.   Le Nazioni Unite hanno sperimentato, per la prima volta in tre settimana, una nuova rotta di terra riservata all'esercito israeliano per consegnare aiuti alla popolazione di Gaza City entrando dal nord della Striscia di Gaza. Un progetto pilota, che ha preso il via nella notte, che ha come obiettivo quello di ''impedire che Hamas si impossessi degli aiuti''. Il risultato è stata la consegna di cibo per 25mila persone di Gaza City. L'esercito israeliano ha confermato che sei camion carichi di aiuti del World Food Programme hanno attraversato la barriera difensiva da nord dell'enclave palestinese. I militari israeliani hanno effettuato controlli di sicurezza sui camion al valico di Kerem Shalom, nel sud della Striscia di Gaza, prima che andassero verso nord. Secondo le Nazioni Unite nella Striscia di Gaza ci sono 576mila persone sull'orlo della carestia, un quarto dell'intera popolazione dell'enclave. Circa 300mila palestinesi risultano poi isolati nel nord della Striscia di Gaza e le agenzia delle Nazioni Unite non hanno potuto raggiungere per mesi queste persone a causa delle restrizioni imposte da Israele e i combattimenti in corso. Secondo Hamas almeno 27 persone sono morte a causa della malnutrizione e della disidratazione negli ospedali del nord dell'enclave palestinese. La maggior parte di loro erano bambini.   Due persone sono morte in un attacco israeliano nel sud del Libano. Lo scrive il quotidiano libanese An-Nahar, precisando che la Protezione Civile del sud ha reso noto che le due vittime sono state colpite mentre erano a bordo di un'auto presa di mira da un drone israeliano sulla strada Tiro-Naqoura.  
Una delle vittime è Hani Mustafa, un membro di Hamas con sede nel campo profughi palestinese di Rashidieh vicino a Tiro. Lo riferisce il notiziario Lebanon 24 citando una dichiarazione di Hamas. L'attacco è avvenuto mentre l'auto percorreva la strada di al-Hosh, a sud di Tiro e vicino al campo di Rashidieh. Nel raid è rimasto ucciso anche un siriano che viaggiava con Mustafa, mentre una terza persona è rimasta ferita, ha aggiunto l'emittente libanese.  Due palestinesi sono stati uccisi e altri quattro feriti in un raid dell'Idf a Jenin, in Cisgiordania. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, citando funzionari medici locali, secondo i quali le truppe israeliane hanno aperto il fuoco sul gruppo di palestinesi fuori da un ospedale.   —internazionale/[email protected] (Web Info)

Musumeci: “Governo sta lavorando a legge quadro su dominio subacqueo”

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(Adnkronos) – Il Governo Meloni sta lavorando a una legge quadro sul dominio subacqueo. Ad annunciarlo è il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, in un videomessaggio alla fiera LetExpo di Verona. "Stiamo lavorando sulle esigenze che sono emerse, tante in verità, dal Piano del mare, il primo strumento di programmazione di cui si è dotata l'Italia – dice – E' una delle sfide più importanti che abbiamo davanti a noi nei prossimi mesi è una legge quadro sulla dimensione, sul dominio subacqueo che dovrà consentirci di essere tra i primi nel Mediterraneo per dare regole e disegnare un contesto e per assicurare una funzione al mondo dell'alta tecnologia e allo stesso mondo che ruota attorno alla stessa economia del mare. E' una delle tante sfide che dobbiamo sapere affrontare in un contesto nel quale ogni paese che si affaccia sul mare ritiene di dovere legittimamente giocare la propria partita".  "La competizione si gioca su un terreno legato alla innovazione – ha ribadito il ministro – , all'ammodernamento, alla celerità di alcuni servizi. Io credo che il Pnrr e le altre risorse del Fondo sviluppo e coesione che stiamo mettendo a disposizione delle regioni siano una straordinaria opportunità per riqualificare la rete, il sistema portuale, il sistema intermodale perché ogni nostro scalo possa avere un ruolo, una dimensione, tutto finalizzato a fare del mare una preziosa risorsa e motivo di traino della nostra economia".  "Alcuni scenari sono indecifrabili – ha affermato Musumeci -, altri difficili da immaginare nella loro evoluzione. E inesorabilmente il contesto geopolitico coinvolge l'economia del mare in molte sue sfaccettature. Mentre si lavora per fare chiarezza e per evitare che scelte insensate possano determinare pericolose fasi di stasi nella economia dei paesi interessati al Mediterraneo e al tempo stesso per evitare l'accentuarsi di tensioni internazionali, io mi permetto di ribadire un concetto che ho già espresso in altre occasioni: Noi giochiamo una partita importante, perché coinvolgiamo migliaia di imprese, sempre più presenti alle loro responsabilità e perché ci giochiamo la partita dell'innovazione".   —[email protected] (Web Info)

Altroconsumo, con Chora Media lancia Altroché, podcast per capire come comprare e vivere meglio

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(Adnkronos) –
Negli ultimi anni, il dibattito sul consumo responsabile ha guadagnato sempre più rilevanza nelle nostre conversazioni quotidiane, nelle aziende e nei contesti istituzionali. Tuttavia, nelle vesti di consumatori, ci troviamo spesso confusi da una moltitudine di dati e messaggi contrastanti che non aiutano ad agire in modo consapevole. Per questo, Altroconsumo, che da oltre cinquant’anni si dedica alla tutela e alla difesa dei consumatori, in collaborazione con Chora Media, presenta Altroché. Il podcast di sei episodi si inserisce nel contesto di Impegnati a cambiare, progetto realizzato dall’Associazione con la direzione strategica e creativa di Paolo Iabichino, per guidare il pubblico verso scelte più consapevoli e responsabili. Altroché è frutto di una nuova collaborazione tra Altroconsumo e Chora Media, che uniscono le loro competenze per offrire un'esperienza informativa unica con una serie audio talk che esplora le varie sfaccettature del nostro modo di consumare attraverso una lettura ragionata dei dati. In ogni puntata, partendo da alcuni numeri di contesto sulla nostra società, Francesco Oggiano, editor-at-large di Will Media, si confronta con una persona esperta di dati e statistiche di Ipsos e con un ospite diverso, per raccontare e scoprire come possiamo contribuire al benessere collettivo a partire dalle nostre scelte, dalla moda ai viaggi al cibo. Il primo episodio, intitolato AltroVestire e focalizzato sull’abbigliamento, vede la partecipazione di Andrea Fagnoni, Chief Client Officer di Ipsos e co-fondatore dell’Osservatorio Civic Brands, e Silvia Stella Osella, consulente creativa ed esperta di moda sostenibile. Attraverso l'analisi di una nuova ricerca condotta da Ipsos per Altroconsumo nel mese di febbraio 2024, chi ascolta ha l’opportunità di sviluppare un maggiore senso critico per decidere se e come cambiare qualche pezzetto della propria quotidianità. La prima puntata di Altroché è disponibile a partire dal 12 marzo sulle principali piattaforme gratuite (Spotify, Apple Podcast, Spreaker e Google Podcasts). Il secondo appuntamento, dedicato ai viaggi e alle vacanze, sarà rilasciato nel mese di giugno e i successivi sulle altre tematiche del consumo responsabile a partire dall’autunno. Altroché è un podcast di Chora Media e Altroconsumo scritto da Francesco Oggiano insieme a Francesca Bottenghi e con la partecipazione di Ipsos. È parte del progetto "Impegnati a cambiare", realizzato da Altroconsumo con la direzione strategica e creativa di Paolo Iabichino. La cura editoriale è di Graziano Nani. La supervisione del suono e della musica di Luca Micheli. La post produzione e il sound design sono di Aurora Ricci. Il producer è Marco Paltrinieri. Le registrazioni in studio sono a cura di Aurora Ricci e Luca Possi. Le musiche sono su licenza Universal Music Publishing Ricordi srl. Francesco Oggiano: Digital journalist, è uno dei volti di Will Italia. È stato autore dei podcast Mani Pulite, Cosa Resta, One more time e Show Off. Da settembre è host del podcast quotidiano Closer. Cura Digital Journalism, newsletter con una community di migliaia di creativi digitali. Ed è autore di «Sociability», Come i social stanno cambiando il nostro modo di informarci e fare attivismo (Edizioni Piemme 2022). —[email protected] (Web Info)

Hiv: studi, triplice terapia efficace in persone con Hiv ed epatite B o Tbc

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(Adnkronos) – Nuovi dati sostengono il ruolo della triplice terapia B/F/Taf (bictegravir 50 mg/emtricitabina 200 mg/tenofovir alafenamide 25 mg compresse) nel trattamento di Hiv e comorbidità. Sono i risultati di 3 studi che valutano il profilo di efficacia e sicurezza di B/F/Taf nelle persone con Hiv, comprese quelle con coinfezione da Hiv/epatite B (Hbv) e coinfezione da Hiv/tubercolosi (Tbc), presentati alla 31esima Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (Croi) che si è svolta in questi giorni a Denver (Usa). Nelle persone con Hiv e coinfezione da Hbv – si legge in una nota diffusa da Gilead – lo studio di fase 3 Alliance, ancora in corso, che confronta due diversi regimi antiretrovirali di terapia (B/F/Taf e Dtg+F/Tdf ossia dolutegravir 50 mg + emtricitabina 200 mg/tenofovir disoproxil fumarato 300 mg), dimostra che, a 96 settimane di trattamento, entrambi sono efficaci. Tuttavia, quelli trattati con B/F/Taf hanno mostrato livelli numericamente più elevati di soppressione virale dell'Hbv e di sieroconversione. Ulteriori risultati dello studio hanno mostrato che i dati di sicurezza erano simili tra i bracci. Inoltre, una nuova analisi esplorativa presentata alla Croi, che ha indagato ulteriormente i fattori associati alla risposta al trattamento dell'Hbv osservati con B/F/Taf rispetto a Dtg+F/Tdf, suggerisce che nelle persone con coinfezione la risposta alla terapia basata su Taf rispetto a quella basata su Tdf potrebbe essere maggiore per alcuni sottogruppi, motivando così la continuazione degli studi in questa popolazione. L'uso di B/F/Taf in soggetti con Hiv/Hbv è sperimentale e la sicurezza e l'efficacia di questo uso non sono state stabilite. Riguardo alla coinfezione Hiv/tubercolosi, sebbene siano stati compiuti progressi significativi nella diagnosi precoce e nel trattamento della Tbc associata all'Hiv – prosegue la nota – esistono ancora sfide terapeutiche significative per l'interazione tra antiretrovirali e farmaci per la tubercolosi (rifampicina), principalmente durante il metabolismo dei farmaci. In questo caso, le principali linee guida per il trattamento dell'Hiv raccomandano l'impiego degli inibitori dell'attività di strand transfer dell'integrasi (Insti). A tale proposito, lo studio Insight, di fase 2b, ancora in corso, condotto in aperto in collaborazione con diverse organizzazioni, tra cui il Centre for the Aids Programme of Research in South Africa (Carpisa), studia l'efficacia, la sicurezza e la farmacocinetica di B/F/Taf e dolutegravir 50mg + lamivudina 300mg/tenofovir disoproxil fumarato 300 mg (Tld) in adulti che iniziano il trattamento per la coinfezione da Hiv/Tbc e che hanno ricevuto un regime terapeutico a base di rifampicina per almeno 8 settimane. I risultati preliminari a 24 settimane mostrano che il 97% dei partecipanti trattati con B/F/Taf ha raggiunto la soppressione virale, così come il 97% dei partecipanti trattati con il regime basato su Dtg. Nessuno degli eventi avversi gravi, comuni in questa popolazione con malattia da Hiv in stadio avanzato e tubercolosi, è stato correlato al farmaco in studio. Insight proseguirà fino alla settimana 48 per determinare la sicurezza e l'efficacia a lungo termine. La somministrazione concomitante di B/F/Taf con rifampicina – si ricorda – è stata controindicata dalla Fda statunitense e tale regime terapeutico, in soggetti con coinfezione da Hiv/Tbc, è sperimentale. "In Sud Africa c'è la più grande epidemia di Hiv al mondo, con più di 7 milioni di persone affette" dal virus dell'Aids. "Oltre la metà ha una coinfezione latente da tubercolosi – spiega Anushka Naidoo, Carpisa e principal investigator dello studio Insignt – La disponibilità di opzioni terapeutiche antiretrovirali, incluse opzioni all'interno delle singole classi di antiretrovirali, è importante in particolare in ambienti ad alto carico di Hiv/Tbc. I risultati chiave di questo importante studio presentato al Croi supportano la continua valutazione di B/F/Taf in persone con Hiv e Tbc come trattamento potenziale per colmare un divario critico per le persone e le comunità che sopportano il peso sproporzionato della co-infezione".  Sulla questione della resistenza ai farmaci, che si verificano a causa di cambiamenti genetici casuali dell'Hiv, noti come mutazioni di resistenza, sono stati esaminati modelli genetici dell'Hiv (genotipi dell'Hiv) per comprendere quanto a lungo le mutazioni di resistenza rimangono nell'organismo. I ricercatori hanno esaminato i dati, nel corso del tempo, in una coorte di 242 persone che avevano preso parte a 3 studi clinici in cui era stato fatto lo switch al trattamento B/F/Taf dopo aver raggiunto la soppressione virale per almeno 3 mesi mentre assumevano il precedente regime antiretrovirale. I risultati mostrano che le mutazioni di resistenza ai farmaci possono manifestarsi e persistere nonostante la soppressione virale, rappresentando un rischio di trasmissione di virus resistenti ai farmaci in caso di fallimento virologico, interruzione del trattamento o mancata aderenza. Questo dato suggerisce agli operatori sanitari di fare una attenta anamnesi del precedente stato di mutazione di resistenza ai farmaci, che potrebbe ripresentarsi.  Ulteriori studi di ricerca che valutano B/F/Taf presentati alla conferenza Croi 2024 esplorano i dati di sicurezza ed efficacia nelle popolazioni più anziane, nonché gli effetti del trattamento sui biomarcatori di attivazione immunitaria e il cambiamento di peso nelle persone con Hiv virologicamente soppresse. —[email protected] (Web Info)

Atletico Madrid-Inter, oggi la sfida: Inzaghi a caccia dei quarti di Champions

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(Adnkronos) – Atletico Madrid-Inter: si gioca oggi, 13 marzo 2024, la sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Dopo la vittoria conquistata dalla squadra di Simone Inzaghi per 1-0, i neroazzurri cercano l'accesso ai quarti contro i Colchoneros al Civitas Metropolitano di Madrid con calcio d'inizio alle ore 21.  "Sappiamo che sarà complicata contro un avversario che in casa si trasforma. Sappiamo che sarà difficile, dovremo interpretarla nel migliore dei modi con il minimo vantaggio che ci portiamo da Milano" le parole del tecnico dell'Inter, Simone Inzaghi alla vigilia della gara. "Guardando la stagione posso dire che abbiamo fatto bene sia contro squadre aggressive che contro quelle attendiste. Non sappiamo cosa faranno loro perché cambiano spesso durante la gara e hanno grande qualità. Sappiamo che sarà una gara intensa e dobbiamo fare la differenze nelle difficoltà che avremo", ha proseguito. "È un dato di fatto, qui loro si trasformano. In Liga sarebbero primi se giocassero solo in casa e sappiamo anche tutti che grande allenatore è il Cholo, quindi noi ci siamo preparati nel migliore dei modi sapendo che il loro pubblico sarà molto caldo. Io non posso sapere cosa farà Simeone. So che giocano a volte con il nostro sistema e a volte cambiano. I moduli non fanno la differenza, ma è l'interpretazione della gara che sarà decisiva. Noi vogliamo giocare una gara importante".  Sulla formazione Inzaghi copre le carte. "I ballottaggi al momento sono diversi, Acerbi è rientrato sabato e De Vrij ha giocato tante gare ad altissimo livello. Frattesi sta bene e quindi posso decidere se far riposare una mezz'ala. L'unica mia preoccupazione è il fatto di non avere alcuni giocatori come Arnautovic e Carlos Augusto che però purtroppo hanno avuto qualche problema e quindi non sono disponibili. Sul Ramadan invece sono al corrente che lo faccia solo Sarr", ha spiegato il tecnico nerazzurro.   Atletico Madrid-Inter sarà trasmessa in diretta esclusiva da Amazon Prime Video. Si potrà seguire in live in streaming scaricando l'applicazione di Amazon Prime Video su tutti i dispositivi mobili come smartphone, tablet, pc e console. —[email protected] (Web Info)

Cronaca/ Militare americano scomparso dalla base di Aviano

Apprensione per le sorti di un giovane soldato.

Ha 21 anni, il militare americano scomparso da venerdì 8 marzo dopo essersi allontanato dalla Base Usag di Aviano portando con sé il cellulare, una Bibbia e un foglio.

Si tratta di un paracadutista, che era ospite temporaneamente della struttura per partecipare a un’esercitazione.

L’ipotesi più probabile sarebbe quella di un allontanamento volontario da parte del giovane militare statunitense, che ra arrivato in Italia giovedì dalla base tedesca di Ramstein.

Foto di repertorio