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Caldo record, weekend da bollino rosso in 11 città

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(Adnkronos) – Weekend da bollino rosso per il caldo su gran parte dell'Italia. Domani 13 luglio e domenica saranno 11 le città con allerta 3, la più elevata che indica "condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche". Secondo il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute, le città più colpite dall'ondata di calore saranno: Ancona, Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo. Sarà bollino arancione a Bari e Palermo (domenica). Si salvano dall'afa: Genova, Milano e Torino.  —[email protected] (Web Info)

Ancora un morto sul lavoro, a Cagliari 42enne travolto e ucciso da mezzo in manovra

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(Adnkronos) – Tragedia in un impianto di smaltimento dei rifiuti nella zona industriale di Macchiareddu, a Cagliari. La vittima è un 42enne di Iglesias, investito da un mezzo impegnato in manovra a spostare i rifiuti. Era a piedi ed è stato travolto. L’investitore è stato il primo a soccorrerlo, ma per il 42enne non c’è stato niente da fare. Sul posto i carabinieri che stanno raccogliendo le testimonianze per ricostruire la dinamica dell’ennesimo incidente mortale sul lavoro. —[email protected] (Web Info)

Ex Ilva, ok da Commissione Ue a prestito ponte da 320 milioni

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(Adnkronos) – Via libera della Commissione europea al prestito ponte da 320 milioni per l'ex Ilva. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ricevuto la 'comfort letter' che esprime una valutazione positiva sui termini del prestito, che prevede un tasso di interesse annuo dell'11,6%.  "Questa conferma attesta la validità del piano industriale elaborato dalla gestione commissariale e la capacità dell'azienda di restituire la somma in tempi congrui e senza configurarsi come aiuto di Stato", si legge nella nota diffusa dal Mimit. —[email protected] (Web Info)

Da oggi break temporalesco al Nord, caldo senza fine al Centro-Sud

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(Adnkronos) – Il passaggio di un fronte freddo sulle regioni settentrionali porta da oggi, 12 luglio, violenti temporali e grandinate, in particolare a nord del fiume Po. Ma la situazione sarà potenzialmente pericolosa su quasi tutta la Pianura Padana fino a sabato mattina. Resta invece il caldo fino a 40°C al Centro-Sud. Lo conferma Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it.
 Nel dettaglio, partendo dal settore di Nord-Ovest, alcune celle temporalesche (e locali supercelle) si sposteranno gradualmente verso il Triveneto, lambendo l’Emilia Romagna. Dopo aver vissuto giornate con 34°C diffusi in Val Padana e picchi di 37°, con tutta l’umidità accumulata nei bassi strati, ecco che i temporali saranno ancora una volta di forte intensità, con colpi di vento (downbursts e tornado) e grandinate. La maggiore probabilità di eventi importanti riguarda Alpi e Prealpi ma, come detto, anche la Pianura Padana sarà colpita per 24 ore. Nel frattempo il resto dell’Italia cuocerà: Siracusa 40°C, Foggia e Taranto (zone interne) 39°C, Ascoli Piceno, Catania, Forlì, Lecce, Macerata, Matera e Terni 38°C tanto per citare le più africane. Da sabato, comunque, il break temporalesco lascerà subito l’Italia portando il forte maltempo verso Austria e Baviera. Sul nostro Paese vivremo ancora qualche momento di instabilità solo al mattino, poi l’anticiclone africano tornerà più potente di prima. All’orizzonte, infatti, si intravede una bolla di aria calda imponente che dall’Algeria investirà di nuovo tutta l’Italia, Nord compreso.  Nel weekend le temperature massime si assesteranno sui 34-38°C diffusi, con circa 7-9°C oltre la media del periodo, ma da lunedì la canicola diventerà ancora più soffocante. Tra il 18 ed il 19 luglio (come un anno fa) ci sarà il picco: Siracusa, Taranto, Agrigento, Benevento, Foggia e Matera schizzeranno verso un ‘rovente numero in comune’. 41°C, questa è la temperatura attesa, canicolare, diffusa e pericolosa su gran parte del Sud.  Attenzione poi alla Capitale, ancora colpita nei prossimi giorni dalla ‘febbre umana’: le massime oscilleranno tra i 34°C e i 38°C, alternando giorni da 100°F (100 fahrenheit equivalgono a 37,8°C) ad altri addirittura più caldi e alcuni leggermente più freschi (34-35°C!!). E purtroppo, non vediamo la fine del tunnel africano per quanto riguarda il Centro-Sud; al Nord dobbiamo invece prestare attenzione ai nubifragi nelle prossime ore e non escludiamo, poi, una leggera flessione delle temperature dalla terza decade di luglio (dal 21 luglio in poi), ovviamente da confermare. NEL DETTAGLIO 
Venerdì 12. Al Nord: temporali violenti su Alpi, Prealpi e localmente anche in pianura. Al Centro: sole e molto caldo. Al Sud: sole e molto caldo. 
Sabato 13. Al Nord: qualche piovasco residuo, poi tutto sole. Al Centro: sole e molto caldo. Al Sud: sole e molto caldo. 
Domenica 14. Al Nord: sole e molto caldo. Al Centro: sole e molto caldo. Al Sud: sole e molto caldo. 
Tendenza: Anticiclone Africano ad oltranza, probabile fino a fine mese al Centro-Sud. —[email protected] (Web Info)

Orban vede Trump: “Abbiamo discusso di pace, risolverà tutto”

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(Adnkronos) – "Buone notizie" dopo l'incontro in Florida tra Viktor Orban e Donald Trump. "Missione di pace 5.0", scrive il premier ungherese, riferendosi alle cinque tappe del suo viaggio di questi giorni (Kiev, Mosca, Pechino, Washington e la Florida). "È stato un onore fare visita oggi a Donald Trump a Mar-a-Lago. Abbiamo discusso i modi per creare pace. La buona notizia del giorno: risolverà tutto!", assicura Orban.  "Abbiamo proseguito a Mar-a-Lago la missione di pace. Durante la sua presidenza Donald Trump ha dimostrato di essere un uomo di pace. Lo farà di nuovo", scrive su X Viktor Orbán. Non è la prima volta che Trump ospita Orbán a Mar-a-Lago.  Ma a chiarire che nei suoi incontri avviati all'inizio della presidenza di turno dell'Ue, Orban non aveva "alcun mandato" dell'Ue, è da Washington il presidente francese Emmanuel Macron, che ha insistito su "sovranità e indipendenza della diplomazia" dei singoli Stati. "Penso sia legittimo – ha detto nelle dichiarazioni rilanciate dai media francesi – che un capo di governo possa andare nel Paese in cui sceglie di recarsi in visita". "Semplicemente – ha aggiunto nelle dichiarazioni rilanciate dai media francesi – non dovrebbero esserci ambiguità". E Orban "non l'ha fatto in quanto presidente di questo semestre con responsabilità europee". —internazionale/[email protected] (Web Info)

Verona, violenze e minacce: arrestati 7 estremisti di destra, 29 gli indagati

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(Adnkronos) – Arrestati oggi, 12 luglio, a Verona 7 estremisti di destra tutti tra i 19 e i 27 anni. Dalle prime ore dell’alba, la Polizia di Stato sta dando esecuzione alle misure cautelari emesse nell’ambito di una ampia attività di indagine che vede coinvolte, per diversi episodi di violenza, 29 persone indagate e gravitanti nell’estrema destra scaligera.  Agli indagati sono contestati a vario titolo i reati di lesioni, violenza privata, minacce, danneggiamento pluriaggravati e porto di oggetti atti ad offendere. Tra gli episodi più significativi compare l’aggressione perpetrata in via Mazzini ai danni di un giovane nel contesto della propugnata 'lotta alle baby gang', le violenze commesse ai danni di alcuni tifosi marocchini in Corso Porta Nuova nelle fasi finali del campionato di calcio in Qatar e l’agguato messo in atto nel corso della 'Festa in Rosso' a Quinzano del luglio 2023. Per alcune di queste azioni violente, come nell’episodio contro i tifosi marocchini, il giudice ha riconosciuto altresì l’aggravante della finalità dell’odio e della discriminazione razziale. In quella circostanza rimasero coinvolti diversi giovani marocchini, che hanno subito lesioni e danneggiamenti alle vetture sulle quali erano a bordo. I fatti contestati riguardano poi ancora quanto accaduto nel luglio 2023 a margine dell’annuale 'Festa in Rosso' di Quinzano dove, oltre all’esplosione di un rudimentale ordigno, sono state perpetrate violenze nei confronti di partecipanti anche con l’uso di bastoni e bottiglie di vetro. Due degli arrestati, più recentemente, sono stati identificati tra i 67 tifosi italiani che lo scorso 15 giugno a Dortmund – prima della partita Italia – Albania del Campionato europeo “Euro 2024” – sono stati intercettati dalle autorità tedesche, nella circostanza supportate da Funzionari di polizia italiani, poco prima di aggredire un gruppo di supporter albanesi. Al momento del controllo, sono stati rinvenuti numerosi passamontagna, bombe carta e materiale atto ad offendere e tutti i tifosi sono stati sottoposti ad un fermo preventivo. Uno dei due veronesi fermati in Germania risulta anche destinatario di un Daspo internazionale, violando pertanto anche la misura di prevenzione del Questore. I destinatari delle misure cautelari sono tutti noti alla forze di polizia per il compimento di atti della medesima indole, alcuni dei quali compiuti anche in ambito sportivo. Oltre alla militanza nei contesti dell’estremismo di destra scaligero, infatti, alcuni di loro gravitano anche nel gruppo Ultras “North Side” del Chievo Verona. Nell'ordinanza di misura cautelare, il gip ha voluto sottolineare come molti degli indagati abbiano commesso i fatti in esame nonostante fossero già stati denunciati in stato di libertà oltre che destinatari di provvedimenti amministrativi da parte del Questore, facendo emergere “totale sprezzo per le guardie”, come loro definiscono i poliziotti. Sulla base dei gravi indizi di colpevolezza rilevati e dall’aggressività delle condotte poste in essere, il giudice delle indagini preliminari ha ritenuto di applicare gli arresti domiciliari con un quadro di pericolosità sociale di apprezzabile gravità tale da poter fondatamente ritenere la possibile reiterazione di ulteriori reati della stessa specie. Dalle evidenze investigative acquisite dagli uomini della Digos della Questura di Verona, coordinati dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, gli indagati sono stati ritenuti “incapaci di contenere i propri impulsi e veicolare le proprie idee in modo pacifico”, traendo dal gruppo di appartenenza incitamento e approvazione e mostrando di considerare il ricorso alla violenza una modalità di affermazione delle proprie idee e di sopraffazione sull’avversario. “Dal complesso degli atti di indagine emerge come gli indagati traggano dal gruppo in cui militano una notevole spinta a delinquere e un rafforzamento nei propri intenti aggressivi: in plurimi casi, resi palesi dallo scambio di messaggi in chat illuminanti delle inquietanti dinamiche del gruppo, i soggetti si fomentano a vicenda, organizzano le spedizioni punitive e traggono giustificazione e sostegno per le proprie condotte" scrive il gip di Verona Carola Musio. "Gli stessi partecipano attivamente con i propri commenti anche quando non prendono parte direttamente alle spedizioni punitive, cosi dimostrando la loro piena partecipazione a un gruppo che prevede l'uso della violenza come normale strumento di lotta politica”.  Gli arrestati sono “militanti attivi della sezione veronese di Casapound Italia e hanno dimostrato di essere pronti, per sostenere i propri ideali politici, oltre che per manifestare il proprio approccio discriminatorio di matrice razziale, all'uso della forza e dello strumento dell'intimidazione” si legge. Tra gli episodi contestati c’è l’aggressione perpetrata in via Mazzini ai danni di un giovane nel contesto della propugnata 'lotta alle baby gang', le violenze commesse ai danni di alcuni tifosi marocchini in Corso Porta Nuova nelle fasi finali del campionato di calcio in Qatar e l’agguato messo in atto nel corso della 'Festa in Rosso' a Quinzano del luglio 2023. “E’ evidente che, pur trattandosi di episodi non eccessivamente ravvicinati tra loro nel tempo, le motivazioni che hanno portato gli indagati a scatenare la propria aggressività commettendo brutali reati contro la persona, tra cui violenze private, lesioni, danneggiamenti, anche con l'uso di armi e valendosi della forza del gruppo, sono sempre le medesime – scrive ilo gip – Vari pretesti, prevalentemente di colore politico, hanno costituito e potranno costituire in futuro una sicura miccia per attacchi gratuiti e di inaudita violenza, come avvenuto ai danni di un uomo brutalmente picchiato per avere la sua compagna strappato dei manifesti inneggianti alle foibe”. Nell’ordinanza si evidenzia in particolare il pericolo di recidiva. “La circostanza per cui appena lo scorso 25 aprile ben quattro degli indagati hanno preso parte attivamente agli scontri – evitati solo grazie all'intervento delle forze dell'ordine – contro manifestanti del Collettivo per la Palestina, è indice della permanenza di elevata pericolosità dei soggetti in questione, i quali ben potrebbero in futuro, in occasione di altre manifestazioni o, comunque, di incontri con ‘controparti’ non gradite (si segnala, peraltro, che a breve avrà luogo la prossima ‘festa in rosso’), reiterare condotte ugualmente se non anche più violente di quelle sin qui descritte”.  —[email protected] (Web Info)

Napoli, 15enne accoltellato in un bar: arrestato un 16enne per tentato omicidio

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(Adnkronos) – Sangue sulla movida dei minorenni alle porte di Napoli dove ieri sera poco prima delle 23 un 15enne è stato accoltellato con due fendenti in un bar di Volla, in via Aldo Moro, da un altro ragazzo. I carabinieri della compagnia di Torre del Greco sono intervenuti sul posto. Raccolte informazioni e analizzate le immagini dei sistemi di videosorveglianza, i militari hanno identificato l'aggressore: si tratta di un 16enne di Ponticelli.  Raggiunto l’abitazione del minore, i carabinieri hanno sequestrato anche i capi di abbigliamento verosimilmente indossati durante l’aggressione, e arrestato il 16enne per tentato omicidio e, su impulso della Procura per i Minorenni di Napoli, il giovane è stato trasferito nel centro di prima accoglienza dei colli Aminei a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel frattempo, il 15enne era stato soccorso e trasferito all’ospedale Villa Betania dove è ricoverato in prognosi riservata per pneumotorace destro. Al momento non è in pericolo di vita. Da chiarire i motivi del gesto e se i due protagonisti della vicenda già si conoscessero. —[email protected] (Web Info)

Biden, i dubbi di Obama e Nancy Pelosi sul futuro del Presidente

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(Adnkronos) –
Dubbi di Barack Obama e Nancy Pelosi sul futuro di Joe Biden. “Sia l'ex Presidente che l'ex portavoce hanno espresso preoccupazione", riporta la CNN citando fonti del Congresso – una dozzina di eletti – in contatto sia con Obama che con Pelosi.  "Stanno guardando e aspettando che il presidente Biden prenda una decisione da solo", ha detto alla CNN un democratico di lungo corso. Lo staff di Biden non ha commentato la ricostruzione della tv statunitense. Primo segnale di un cambiamento nella posizione di Obama, che subito dopo il disastroso dibattito con Donald Trump si era affrettato a difendere il suo ex vice, il retroscena riferito da Politico secondo cui l'ex Presidente non si sarebbe opposto all'intervento in cui George Clooney sul New York Times ha chiesto a Biden di rinunciare alla candidatura alla Casa Bianca. Il divo di Hollywood avrebbe infatti chiamato proprio l'ex Presidente prima che l'articolo venisse pubblicato. —[email protected] (Web Info)

Caldo da incubo e la prossima settimana sarà peggio

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(Adnkronos) – Il caldo anomalo non molla la presa, anzi. La prossima settimana infatti andrà anche peggio con l'Italia intrappolata in una rovente bolla africana, spiegano gli esperti del sito www.iLMeteo.it. Ma quanto dura? Fino a quando saremo in balia di ondate di calore e temperature bollenti? Già da Lunedì 15 Luglio il protagonista assoluto sarà ancora una volta l'anticiclone sub-sahariano il quale, accompagnato da aria calda in quota, dominerà la scena su buona parte dell'Europa centro-occidentale, dicono i meteorologi. In sostanza, saremo di fronte ad una vastissima area di alta pressione che, di fatto, bloccherà la strada a qualsivoglia perturbazione atlantica o break temporalesco in eventuale discesa dal Nord Europa. L'anomalia più rilevante, dicono gli esperti, riguarderà il campo delle temperature: la mappa mostra bene la bolla rovente, in risalita da latitudini subtropicali, posizionarsi su buona parte del bacino del Mediterraneo e sulla Penisola Balcanica. Il colore rosso sta ad indicare degli scarti rispetto alla media climatica di +8/10°C. Tutto questo avrà degli importanti effetti sul nostro Paese e si tradurrà in una fase climatica rovente: oltre alla diffusa stabilità, con tanto sole e assenza di precipitazioni significative, sono previsti picchi massimi di temperatura fino a 34-36°C sulle pianure del Nord, oltre i 36°C e al Centro, e addirittura fin sopra i 40°C sulle due Isole maggiori. Il tutto sarà accompagnato anche dal fastidio provocato dall'afa: le correnti calde in risalita dall'Africa si caricheranno infatti di umidità attraversando il Mar Mediterraneo e ciò renderà il clima ancor più insopportabile. Queste condizioni meteo-climatiche ci accompagneranno per tutta la prossima settimana e verosimilmente almeno fino al termine di questo mese di Luglio: ci troveremo in una sorta di blocco anticiclonico con l'alta pressione ben piantata sull'Europa centro-meridionale. Solamente al Nord, nella parte conclusiva del mese, qualche temporale potrebbe riuscire a "bucare" l'alta pressione; ma su questo, concludono i meteorologi, avremo modo di parlare nei prossimi giorni.  —[email protected] (Web Info)

Biden, conferenza con gaffe ma non molla: “Devo finire il lavoro, batterò Trump”

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(Adnkronos) – "Io sono la persona più qualificata per correre per la presidenza. Ho battuto Trump una volta, lo batterò di nuovo. La campagna è ancora lunga, io continuerò ad andare avanti. Ho un lavoro da fare". Joe Biden non arretra. Il presidente degli Stati Uniti, nella conferenza in chiusura del vertice Nato, risponde alle domande di un'affollatissima sala stampa nel primo vero test dopo il disastroso confronto televisivo del 27 giugno con Donald Trump. Incappa in lapsus e gaffe che non sfuggono ai media americani e nemmeno al suo rivale. Il presidente, però, non cambia idea: "Batterò Trump, sono il più qualificato per guidare il paese". Biden, che arriva sul podio con un'ora di ritardo rispetto alle 17.30 inizialmente annunciate, esordisce con una lunga prolusione sull'importanza della Nato e sull'importanza del rapporto tra gli Stati Uniti e l'Alleanza, con riferimenti espliciti alle posizioni assunte da Trump in passato. "Una Nato forte è essenziale per la sicurezza degli Stati Uniti. Io credo che il popolo americano sappia che il mondo è più sicuro con la Nato e che l'America sia più forte con quest'alleanza. L'America deve guidare il mondo, non può arretrare. Siamo gli Usa, siamo una nazione indispensabile", dice prima di rispondere alle domande per un'ora.   Le prime, prevedibilmente, riguardano la campagna e le elezioni in programma a novembre: Biden è convinto di andare avanti? "Io sono la persona più qualificata per correre per la presidenza", dice ribadendo un concetto già espresso. Il tono è perentorio, nonostante un lapsus che lo porta a confondere la vicepresidente Kamala Harris con Donald Trump. Un assist che l'ex presidente sfrutta subito con un velenoso post pubblicato sul social Truth: "Ottimo lavoro, Joe".  Biden tira dritto, archivia sorridendo l'altro scivolone della giornata – il 'Putin' con cui ha presentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – "Non credo che Trump sia qualificato per fare il presidente. Ho battuto Trump una volta, lo batterò di nuovo. La campagna è ancora lunga, io continuerò ad andare avanti. Ho ancora lavoro da fare", dice. C'è almeno un altro scivolone, che Trump sottolinea puntualmente online. "Ascolto i consigli del mio comandante in capo", dice Biden. Il 'commander in chief', negli Stati Uniti, è il presidente.   
Se recentemente è apparso decisamente sotto tono, dice, la colpa è anche degli impegni senza fine. "La mia agenda è strapiena, ho partecipato ad una ventina di grandi eventi. Amo il mio staff, ma continuano ad aggiungere cose… Prima del prossimo dibattito, non attraverserò 15 fusi orari…", dice. E' vero che intende abbreviare le giornate lavorative andando a dormire prima? "Se una raccolta fondi inizia alle 21, si può iniziare alle 20 e la gente va a casa alle 22: tutto qui. La mia agenda è strapiena, ho partecipato ad una ventina di grandi eventi. Io ho orari massacranti, Trump giocava a golf. Gli alleati europei -dice- mi dicono 'vai avanti e batti Trump'…". La salute del presidente e in particolare le sue capacità cognitive sono sotto la lente di ingrandimento dei media: "Se i medici pensano che ci sia un problema… se credono che io debba fare un altro test neurologico, lo farò. Ma nessuno me l'ha prescritto. Se mi dicono di farlo, lo farò. Chiedete anche a Trump dei suoi test cognitivi".  Nella conferenza quasi monotematica, c'è spazio per una domanda su un eventuale incontro con Vladimir Putin, definito "un pazzo assassino in marcia" all'inizio della conferenza. "Non ho nessuna ragione per parlare con Putin. Ma non c'è nessun leader al mondo con cui non sarei pronto a interagire. Putin è pronto a parlare? Io non sono pronto a parlare a meno che lui non sia pronto a cambiare il suo atteggiamento", dice escludendo per ora l'ipotesi di un dialogo diretto con il presidente russo.  "Putin ha un problema: in questa guerra non hanno avuto molto successo, hanno perso oltre 350mila soldati tra morti e feriti. Mentono spudoratamente su quello che accade, sono abili a controllare la comunicazione con l'opinione pubblica. Se permettiamo alla Russia di avere successo in Ucraina, non si fermerà. Leggete i discorsi di Putin dopo l'invasione, guardate qual è il suo obiettivo. Io sono pronto a parlare con qualsiasi leader che voglia parlare, compreso Putin se chiamasse e dicesse di voler parlare" ma al momento non c'è motivo per un colloquio. —internazionale/[email protected] (Web Info)