(Adnkronos) – Donna (in oltre il 72% dei casi), tra i 30 e i 40 anni (più di un terzo), che opera nel servizio pubblico (quasi nel 90% dei casi) e soprattutto in pronto soccorso (42%): è questo l'identikit degli infermieri che più subiscono aggressioni sul luogo di lavoro. Il dato emerge da un sondaggio condotto su un campione di iscritti all'Albo dalla Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), per la rilevazione promossa dall'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie del ministero della Salute su tutte le categorie di personale sanitario, con l'obiettivo di scattare una fotografia della situazione nel 2023. Il rapporto è stato presentato oggi a Roma al ministero della Salute, in occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari. Le violenze fisiche sono ormai all'ordine del giorno delle cronache, con episodi gravi, ma anche i casi di violenza verbale – come sottolineato dalla Fnopi – hanno risvolti negativi sui professionisti: la conseguenza professionale prevalente riguarda il "morale ridotto" (41%) e "stress, esaurimento emotivo, burnout" (33%), che secondo lo studio Bene, presentato a dicembre 2023 dalla Federazione, mette a rischio la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti e genera spesso nei professionisti (45,2% dei casi) la volontà di abbandonare il posto di lavoro. "Il vissuto di un infermiere, di un professionista che in qualche modo è aggredito – afferma Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi – è un vissuto che fa fatica ad essere elaborato. Ci sono studi internazionali che ci parlano di episodi di burnout, stress, disaffezione, tanto è vero che in questi anni si registrano molti casi di abbandono delle professioni di cura e assistenza". —[email protected] (Web Info)
Sanità, Fnopi: “Il 40,2% degli infermieri nel 2023 ha subito aggressioni verbali o fisiche”
(Adnkronos) – Il 40,2% degli infermieri italiani ha dichiarato di avere subito aggressioni verbali o fisiche nel 2023. Un dato in aumento rispetto al 32,3% rilevato nel 2021-2022. E' quanto emerge dal sondaggio condotto su un campione di iscritti all'Albo dalla Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), per la rilevazione promossa dall'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie del ministero della Salute su tutte le categorie di personale sanitario. I numeri – diffusi in occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, che dal 2022 si celebra il 12 marzo – appaiono molto più alti rispetto ai casi denunciati all'Inail e a quelli evidenziati dalle Regioni. Gli infermieri, infatti, spesso non denunciano o non evidenziano i casi di violenza. Come già rilevato dalla Fnopi, chi non l'ha fatto si è comportato così perché, nel 67% dei casi, ha ritenuto che le condizioni dell'assistito e/o del suo accompagnatore fossero causa dell'episodio di violenza; nel 20% era convinto che tanto non avrebbe ricevuto nessuna risposta da parte dell'organizzazione in cui lavora, il 19% riteneva che il rischio è una caratteristica attesa/accettata del lavoro e il 14% non lo ha fatto perché si sente in grado di gestire efficacemente questi episodi, senza doverli riferire. Il dato rilevante emerso dalla survey sul 2023 – evidenzia la Fnopi in una nota – è il numero delle violenze, verbali o fisiche, che gli infermieri aggrediti hanno dichiarato: la media è di oltre 10-12 ciascuno nel corso di un anno solare, con le dovute differenze legate soprattutto al territorio e al reparto dove il professionista svolge la sua attività. Il 44% ha subito da 4 a 10 aggressioni, il 55% da 11 a 20 e l'1% oltre 20 aggressioni in un anno. "L'aggressione – afferma Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi – è l'effetto di una serie di cause importanti che affondano le radici in diversi contesti, tra cui i modelli organizzativi e alcune mancate risposte che i cittadini patiscono, anche se non soprattutto, per la ormai cronica carenza di personale, che peggiora una situazione di disagio organizzativo e di stress lavorativo". "I bisogni dei cittadini – osserva – spesso non vengono convogliati verso i luoghi più adeguati. Emergono invece bisogni di ascolto, necessità di presa in carico di situazioni complesse, che sfiorano la sfera socioassistenziale. Si aspettano quindi una risposta da un servizio, da una struttura, che spesso non è quella corretta. Occorre investire – conclude Mangiacavalli – affinché vi siano servizi territoriali sempre più capillari e conosciuti". —[email protected] (Web Info)
Lazio, Sarri si è dimesso: allenatore lascia il club biancoceleste
(Adnkronos) –
Maurizio Sarri si è dimesso dall'incarico di allenatore della Lazio. Lo apprende l'Adnkronos da fonti calcistiche, si attende l'ufficialità. Il tecnico biancoceleste ha formalizzato le dimissioni dopo la sconfitta casalinga per 2-1 contro l'Udinese. Sarri era arrivato alla Lazio nel 2021 ed era legato alla società da un contratto fino al 2025. La Lazio, reduce da 4 sconfitte consecutive, è a quota 40 punti in classifica, in nona posizione. La squadra capitolina è stata eliminata dal Bayern Monaco negli ottavi di finale di Champions League ed è in corsa in Coppa Italia, dove affronterà la Juventus nella doppia semifinale in programma ad aprile.
Potrebbe essere la coppia di ex attaccanti Tommaso Rocchi e Miroslav Klose a prendere il posto del dimissionario tecnico toscano. I due ex attaccanti biancocelesti farebbero da 'traghettatori' per le ultime dieci giornate di campionato e per le semifinali di Coppa Italia contro la Juventus. —[email protected] (Web Info)
Epatocarcinoma, Scartozzi (UniCa): “Con immunoterapia vivo 1 paziente su 4 a 4 anni”
(Adnkronos) – Nel trattamento dell'epatocarcinoma, che rappresenta il 79% delle diagnosi di tumore al fegato, "Aifa ha approvato la rimborsabilità del nuovo regime Stride (Single Tremelimumab Regular Interval Durvalumab) basato su due farmaci immunoterapici, durvalumab più tremelimumab, che ha evidenziato un significativo incremento della sopravvivenza. Un paziente su 4 trattato con il regime Stride è vivo a 4 anni. Nessun altro regime terapeutico ha dimostrato finora questi risultati. Anche il tasso di risposta è risultato superiore con durvalumab più tremelimumab". Così Mario Scartozzi, professore ordinario di Oncologia medica, direttore Oncologia medica, università degli Studi di Cagliari, azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, oggi a Milano nel corso di un evento promosso da AstraZeneca, commenta l'approvazione da parte dell'Agenzia italiana del farmaco dell'immunoterapia con durvalumab in prima linea in due neoplasie epatiche (carcinoma epatocellulare e colangiocarcinoma) in stadio avanzato non resecabile e metastatico. Per Scartozzi "ci sarà decisamente un cambio di rotta molto rilevante in entrambe le patologie, sia per l'epatocarcinoma sia per il colangiocarcinoma", tumore delle vie biliari. "Sono due neoplasie molto complesse del fegato – sottolinea – che richiedono una gestione multidisciplinare e collegiale ancora più forte rispetto a quello che accade normalmente negli ambienti di oncologia medica. L'aggiunta di durvalumab, incrementando e attivando la risposta immunitaria dell'organismo contro il tumore, ha portato a risultati decisamente interessanti, buona tollerabilità e qualità di vita. L'uso esclusivo di immunoterapia, nell'epatocarcinoma, o l'aggiunta di immunoterapia alla chemioterapia", nel caso del tumore delle vie biliari, "non peggiorano la tollerabilità della combinazione in maniera sostanziale". Nell'epatocarcinoma il regime "Stride – prosegue l'oncologo – è basato su un innovativo approccio di 'priming immunitario', con una singola dose di tremelimumab seguita da durvalumab in monoterapia. Quest'unica somministrazione di tremelimumab, a un dosaggio superiore rispetto a quello tradizionale, è in grado di fornire una 'spinta' alla risposta immunitaria. Inoltre la qualità di vita è stata salvaguardata, con un buon profilo di tollerabilità, molto importante nei pazienti con questo tipo di neoplasia, che tendono ad essere più fragili e caratterizzati da diverse comorbilità". Come spiega Scartozzi, "uno dei meccanismi di fuga delle cellule tumorali, della loro capacità di proliferazione e di dare metastasi, sta proprio nel sapersi mimetizzare con le cellule normali. Il regime Straid previene e blocca questo meccanismo e consente alle cellule del sistema immunitario del proprio organismo di reagire. Si sono dimostrati dei vantaggi in termini di sopravvivenza davvero interessanti", come evidenziano i risultati dello studio Himalaya, di fase 3, pubblicato su 'Annals of Oncology': a 4 anni il 25,2% dei pazienti trattati con durvalumab più tremelimumab era vivo, rispetto al 15,1% di quelli trattati con sorafenib – standard di cura al momento dell'avvio dello studio – e il rischio di morte è stato ridotto del 22%. Tutti i pazienti affetti da tumori sono speciali, "ma questi sono più particolari degli altri – evidenzia l'esperto – perché hanno in sé due patologie diverse, dato che una è una patologia di ordine per esempio metabolico, di infezione virale o di cirrosi epatica, che già mette a dura prova il fisico e l'organismo di questa persona, e l'altra è appunto la patologia oncologica che si può sviluppare da tale condizione. La gestione di due gravi patologie concomitanti richiede terapie efficaci e tollerabili, che non peggiorino la funzionalità epatica residua. In questo scenario così complesso, da un punto di vista medico, che richiede veramente una gestione multidisciplinare e attenta", è particolarmente importante "il profilo di tollerabilità del trattamento che non va ad appesantire il carico già presente di malattia e di difficoltà della gestione patologica di un paziente molto complesso". —[email protected] (Web Info)
Gaza, il piano di Israele per gli aiuti via mare
(Adnkronos) – Israele lavora da tre mesi alla possibilità di inviare gli aiuti umanitari a Gaza via mare. E' quanto sostiene una fonte del governo nel giorno in cui è partita da Cipro la prima nave – quella della ong spagnola Open Arms – diretta nella Striscia, che al Times of Israel spiega come avverrà la distribuzione degli aiuti, una volta che saranno stati ispezionati sull'isola. Il corridoio marittimo lanciato la settimana scorsa dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal presidente cipriota Nikos Christodoulides – che lo aveva proposto un mese fa – è l'opzione preferita da Israele, perché permette di far arrivare aiuti nella Striscia senza dover passare dal territorio dello Stato ebraico. "C'è una sola condizione – dice la fonte – che tutto sia ispezionato e supervisionato e che siamo noi a controllare" i carichi, per fare in modo, per questioni di "sicurezza, che non entri quello che noi non vogliamo". A Larnaca sono volati nei giorni scorsi funzionari del ministero degli Esteri israeliano e del Cogat (che coordina le attività civili nei Territori palestinesi) per ispezionare il porto e valutare insieme alle autorità cipriote come rendere sicuri i carichi destinati a Gaza. Le navi saranno quindi controllate dallo Shin Bet, il servizio segreto interno israeliano e da funzionari della dogana israeliana dispiegati a Larnaca. Una volta salpate, in attesa che gli Stati Uniti costruiscano un porto temporaneo al largo della Striscia, cosa che richiederà due mesi, le navi attraccheranno a un molo provvisorio allestito a sud di Gaza City da World Central Kitchen, che ha messo insieme gli aiuti caricati sulla Open Arms. Una volta arrivati, saranno trasferiti in un deposito temporaneo che la ong stra costruendo – all'esterno del quale sono dispiegati soldati israeliani per evitare attacchi – per essere poi mandati alla popolazione palestinese di Gaza. Prima a nord e poi a sud, una volta che il meccanismo sarà ben oliato. "Il nostro obiettivo è quello di creare un'autostrada marittima di navi e chiatte con milioni di pasti diretti continuamente verso Gaza", hanno dichiarato in un comunicato il fondatore della Wck e chef di fama José Andrés e l'amministratore delegato Erin Gore. Le forze di difesa israeliane non organizzeranno convogli propri, perché hanno bisogno dei soldati da usare nel conflitto. "Vogliamo fare il massimo possibile – ha sottolineato la fonte, assicurando che non ci saranno limiti di cibo, medicinali e acqua in ingresso – con il numero minimo di uomini, per permettere il massimo degli aiuti umanitari". La nave di Open Arms diretta a Gaza con un carico di 200 tonnellate di aiuti umanitari è partita oggi, come reso noto dalla ong World Central Kitchen, che ha raccolto gli aiuti destinati alla popolazione palestinese. Il viaggio della nave della organizzazione non governativa spagnola viene usato come 'progetto pilota' in vista dell'apertura di un corridoio marittimo umanitario annunciato nei giorni scorsi a Cipro da von der Leyen. Sul suo account X, Open Arms ha pubblicato un video che mostra la nave mentre salpa dal porto cipriota di Larnaca. Il viaggio dovrebbe durare due giorni-due giorni in mezzo, in base alle condizioni della navigazione. Per ragioni di sicurezza non è stato riferito dove la nave attraccherà (a Gaza c'è solo un piccolo porto di pescatori che non è adatto ai cargo), mentre non è chiaro come avverrà la distribuzione degli aiuti, anche per evitare assalti e incidenti come quelli dei giorni scorsi. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Jorit da Putin, interrogazione Fratelli d’Italia su fondi Campania
(Adnkronos) – Si chiede di sapere "se il ministro ritenga opportuno che la Regione Campania utilizzi risorse pubbliche per finanziarie soggetti e progetti apertamente filo-putiniani e quale sia l'importo economico che la Regione Campania ha complessivamente utilizzato a tal fine a favore di Jorit". Lo scrive il senatore di Fratelli d'Italia Antonio Iannone in un'interrogazione depositata oggi e rivolta al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, dopo il caso della foto dello street artist napoletano Ciro Cerullo, in arte Jorit, con il presidente russo Vladimir Putin. Nel testo dell'interrogazione, che l'Adnkronos ha potuto visionare, Iannone, membro della commissione Cultura di Palazzo Madama, fa riferimento alle notizie di stampa secondo cui l'artista partenopeo "avrebbe ricevuto novantamila euro di cachet da un'azienda controllata dal Ministero dell'Edilizia russo per dipingere dieci murales nei territori russi e nell'Ucraina occupata militarmente" e il suo incontro con Putin "sarebbe stato preparato (e non improvvisato) dall'ambasciata russa in Italia". Il senatore di Fdi ricorda inoltre che "la Regione Campania, tramite i fondi del Por Campania Fse 2014-2020, finanzia da anni la Fondazione Jorit" nonostante l'artista abbia più volte espresso posizioni "filo-russe" attraverso le sue opere e le sue interviste. Viene inoltre evidenziato come la Regione Campania abbia "finanziato, attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), anche il progetto della fondazione Jorit 'Right between the eyes' come recitano numerosi comunicati della Regione stessa, che prevede la partecipazione di ben diciotto scuole campane (oltre 300 alunni) volto alla realizzazione di opere su pareti e spazi pubblici che caratterizzano la street art". Tali opere, scrive Iannone, "hanno spesso espresso veri e propri messaggi politici, dal momento che, come dichiarato dallo stesso Jorit, sono volte a 'dire NO al riarmo'". Pertanto l'esponente di Fdi chiede se il ministro "sia a conoscenza dei fatti" descritti e di fare luce sul caso. —[email protected] (Web Info)
Ia, Pompei (Deloitte): “Con transizione digitale fondamentale per economia del futuro”
(Adnkronos) – “Il nostro network svolge il ruolo di knowledge partner del B7 presieduto da Confindustria, sotto la guida di Emma Marcegaglia. Ciò significa che saremo in prima linea nel mettere a disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza a supporto del B7, il più importante engagement group del G7, quest’anno a Presidenza italiana. Daremo quindi il nostro contributo nell’identificazione delle priorità chiave per il mondo del Business e nello sviluppo di policy recommendations per i leader delle maggiori potenze economiche al mondo, individuando i principali fattori abilitanti di crescita e sviluppo. Siamo consapevoli della responsabilità che accompagna il privilegio di assumere questo ruolo e lo facciamo mettendo in campo i massimi esperti del nostro network nazionale e internazionale”. Lo afferma all’Adnkronos Fabio Pompei, Ceo di Deloitte Italia. “In un mondo sempre più frammentato e multipolare – aggiunge Pompei – ma in cui le interconnessioni economico-finanziarie di un mondo globalizzato non sono del tutto venute meno, per affrontare efficacemente le sfide economiche più urgenti è necessario che i paesi del G7 agiscano in maniera congiunta verso obiettivi condivisi con azioni tempestive e mirate, che richiedono un impegno sinergico da parte di tutti, Istituzioni e imprese”. Solo “con una più stretta collaborazione e il coordinamento tra investimenti pubblici e privati è possibile amplificare le opportunità per le nostre economie e guidare insieme le transizioni, mantenendo così quel ruolo di leadership economica che il G7 ha avuto finora”. “L'Italia ha tutte le carte in regola per giocare le grandi partite di questi anni. Siamo la seconda manifattura europea e con l’export che cresce a livello mondiale possiamo avere l’ambizione di affrontare le transizioni digitale e tecnologica e quella ambientale, giocando un ruolo di primo piano in queste trasformazioni epocali”. Confindustria e Deloitte hanno realizzato il B7 Flash, un report che ha messo in chiaro le principali priorità che dovrà affrontare la riunione ministeriale del G7 su industria, tecnologia e digitale sotto da guida del ministro Urso che si terrà il 14 e 15 marzo a Verona e Trento. “Quello che vediamo grazie alla nostra presenza capillare sul territorio – spiega Pompei – è la grande attenzione per le trasformazioni in atto da parte delle imprese italiane. È chiaro, d’altra parte, che si tratta di una partita che non si gioca solo sul piano nazionale, ma a livello europeo. Oggi come Ue ci troviamo a confrontarci con potenze come gli Stati Uniti che hanno investito molto più di noi sulla riconversione dei sistemi produttivi – si pensi, ad esempio, all’Inflation reduction act. Come ha ribadito la presidente Marcegaglia, tutta l’Europa vive una crisi del suo modello di crescita che ne mette a rischio la competitività. La risposta deve essere a livello europeo. Non può essere ognuno per sé. Non a caso poche settimane fa Mario Draghi[, incaricato dalla presidente della Commissione Europea von der Leyen di redigere un rapporto sulla competitività dell’Ue, ha detto chiaramente che serve un piano di investimenti straordinario per l’Ue, arrivando a proporre la cifra di 500 miliardi di euro all’anno”. E in merito alle sfide che il nostro Paese dovrebbe affrontare per essere competitivo, cogliendo appieno le opportunità del Pnrr, Pompei non ha dubbi: “serve un cambio di passo e una più stretta collaborazione tra pubblico e privato per indirizzare lo sviluppo economico del nostro Paese da qui ai prossimi decenni”. Prima la pandemia e poi le recenti tensioni geo-politiche degli ultimi anni “hanno trasformato in maniera drastica lo scenario economico entro il quale operano i Paesi G7. Alla luce di questi cambiamenti – aggiunge il manager – risulta necessario ripensare le catene globali del valore, nella consapevolezza che l’incertezza del quadro che viviamo oggi potrebbe perdurare. In questo scenario complesso, i paesi del G7 pongono enfasi sulla necessità di commisurare le priorità di sicurezza economica e la necessità di mantenere il mercato e l’interscambio internazionali aperti, liberi, e multilaterali. Una sfida che nella sua complessità può sembrare distante dall’economia reale di tutti i giorni, ma che, in realtà, riguarda molto da vicino tutte le nostre imprese, sia in Italia sia nel resto dei Paesi del G7”. “Le economie G7 – continua Pompei – rappresentano i giganti dell’economia mondiale e insieme producono oltre il 40% del Pil globale. In questo quadro il peso dell’industria manifatturiera è ancora molto rilevante: nel 2022 il settore manifatturiero globale ha raggiunto un valore di 16,2 mila miliardi di dollari per un peso medio del 16% circa sul Pil mondiale. Le recenti trasformazioni globali hanno, tuttavia, messo sotto pressione molte delle imprese dei Paesi G7: oltre al ripensamento delle catene globali del valore, le partite più importanti sono quelle legate alle molteplici transizioni in atto, tra cui quella digitale e tecnologica – si pensi all’exploit dell’Ai nell’ultimo anno – nonché la transizione energetica, climatica e ambientale. Si tratta di sfide che incidono sul nostro tessuto produttivo in maniera significativa, duratura, e irreversibile”. Le sfide legate all’innovazione e alla digitalizzazione- continua- e le relative implicazioni tecnologiche, infrastrutturali, formative e di nuovi investimenti, sono protagoniste dell’epoca che stiamo vivendo. La trasformazione digitale e l’Intelligenza artificiale hanno un potenziale rivoluzionario e una rapidità di evoluzione senza precedenti che, se adeguatamente indirizzati, permetteranno di aumentare produttività e competitività in tutti i settori, favorendo al contempo una crescita più inclusiva”. Per cogliere “appieno le opportunità di questa rivoluzione” e “assumere una posizione di leadership globale”, favorendo un utilizzo responsabile ed etico delle nuove tecnologie, “è necessario che imprese e Istituzioni dei G7 lavorino a stretto contatto – aggiunge Pompei – accompagnando le nostre economie nel radicale cambiamento in atto. Dalle Istituzioni ci si aspetta pertanto un quadro regolamentare che indirizzi l’Ia verso i principi etici che tutti auspichiamo, senza tuttavia rallentarne la sviluppo e il suo potenziale di accelerazione della crescita economica e industriale. Per l’Italia molto dipenderà̀ da come utilizzeremo le risorse straordinarie che il Next Generation Eu dedica alla transizione digitale: un’opportunità di sviluppo unica per il nostro Paese”. —[email protected] (Web Info)
Rottamazione-quater, proroga prime 3 rate: ecco quando pagare
(Adnkronos) – Ancora qualche giorno per pagare le prime tre rate della Rottamazione-quater. La legge di conversione del decreto Milleproroghe, infatti, ha differito al prossimo 15 marzo i versamenti della Definizione agevolata delle cartelle con scadenza 31 ottobre 2023 (prima o unica rata), 30 novembre 2023 (seconda rata) e 28 febbraio 2024 (terza rata). La Legge prevede comunque una tolleranza di cinque giorni e pertanto saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro il 20 marzo 2024. Lo rende noto l'Agenzia delle entrate-Riscossione.
La proroga dei termini riguarda anche le prime due rate della Definizione agevolata, con scadenza 31 gennaio e 28 febbraio 2024, per i soggetti colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023 residenti nei territori indicati nell’allegato 1 al Decreto Legge n. 61/2023, cosiddetto decreto Alluvione. Per pagare devono essere utilizzati i moduli allegati alla Comunicazione delle somme dovute già inviata da Agenzia delle entrate-Riscossione e disponibile in copia anche sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it. L'Agenzia ricorda che in caso di pagamento non effettuato, eseguito oltre il termine ultimo oppure di ammontare inferiore rispetto all’importo previsto, verranno meno i benefici della Definizione agevolata e quanto già corrisposto sarà considerato a titolo di acconto sul debito residuo. Più nel dettaglio, si legge nella nota dell'Agenzia delle entrate-Riscossione, è possibile pagare in banca, agli sportelli bancomat (Atm) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con l’internet banking, agli uffici postali, dai tabaccai e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it oppure con l'App Equiclick tramite la piattaforma pagoPa. Si può pagare anche direttamente agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione prenotando un appuntamento. I contribuenti che hanno necessità di recuperare la Comunicazione delle somme dovute e i moduli di pagamento, possono sempre scaricarne una copia direttamente nell’area riservata del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it oppure riceverla via e-mail inviando una richiesta dall’area pubblica, senza necessità quindi di pin e password, allegando un documento di riconoscimento. Nell’area pubblica del sito di Agenzia delle entrate-Riscossione è disponibile anche ContiTu, il servizio che consente di scegliere di pagare in via agevolata soltanto alcuni degli avvisi/cartelle contenuti nella Comunicazione delle somme dovute. Per farlo è necessario accedere alla voce ContiTu tra le pagine del sito dedicate alla Definizione agevolata e compilare la richiesta. Al termine della procedura il contribuente riceve via e-mail il prospetto di sintesi con le cartelle/avvisi che ha scelto di pagare e i relativi moduli di pagamento. Per i restanti debiti riportati nella Comunicazione la Definizione agevolata non produrrà effetti. La Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022), consente di versare solo l’importo dovuto a titolo di capitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non sono invece da corrispondere le somme dovute a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio. Per quanto riguarda i debiti relativi alle multe stradali o ad altre sanzioni amministrative (diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi contributivi), non sono da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi, nonché quelle dovute a titolo di aggio. —[email protected] (Web Info)
Oscar 2024, Ferilli chiarisce sua affermazione su ‘La zona di interesse’: cosa ha detto
(Adnkronos) – Sabrina Ferilli chiarisce la sua affermazione di ieri su 'La zona di interesse', pellicola vincitrice dell'Oscar 2024 per il Miglior film internazionale. E lo fa ancora con un post su Instagram, riportando le parole del critico Paolo Mereghetti e rispondendo così alle critiche mosse nei suoi confronti oggi da Massimo Gramellini sul 'Corriere della Sera', nella rubrica 'Il Caffè'. Nel post Ferilli sottolinea in rosso le frasi in cui Mereghetti dice che il film di 'Glazer' era "più furbo che davvero bello, tutto costruito sulla 'banalità' piuttosto che sul 'male' e molto abile a sfruttare il senso di colpa dello spettatore occidentale di fronte a una tragedia che il film si preoccupava di rendere 'rarefatta' ed 'elegante' senza davvero farci i conti. E senza quello sguardo morale che invece Garrone aveva cercato con 'Io capitano'". Un post che quindi sgombra il campo da interpretazioni della sua frase di ieri legate a un eventuale potere della lobby ebraica (''Se dovesse vincere l’Oscar 'La zona di interesse', so perché vincerebbe, non certo perché è un film migliore di 'Io, Capitano'. Io tifo Italia, io tifo Garrone''), riconducendola a ragioni puramente estetiche. Interpretazioni raccolte da Gramellini sul Corriere di oggi. Non a caso Sabrina Ferilli in testa al post scrive: "…il caffè domani qualcuno lo può dedicare al suo collega di testata…". —[email protected] (Web Info)
D’Aversa, dopo l’esonero la squalifica: 4 giornate di stop all’ex tecnico del Lecce
(Adnkronos) – Dopo l'esonero arriva la squalifica per Roberto D'Aversa. Il giudice sportivo di Serie A ha inflitto uno stop di 4 giornate all'ormai ex allenatore del Lecce per la testata al volto rifilata all'attaccante del Verona Thomas Henry. Il tecnico, all'indomani dell'increscioso episodio, è stato esonerato dal club salentino.
Una giornata di squalifica è stata decisa anche per Henry, "per comportamento non regolamentare in campo e per avere inoltre, al termine della gara, assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti di un calciatore della squadra avversaria creando una situazione di tensione". Oltre ad Henry il giudice sportivo ha squalificato altri 8 calciatori, sempre per un turno: Nehuen Perez (Udinese), Lameck Banda (Lecce), Giacomo Bonaventura (Fiorentina), Josh Doig e Kristian Thorstvedt (Sassuolo), Jacopo Fazzini (Empoli), Grigoris Kastanos (Salernitana), Stefano Sabelli (Genoa). —[email protected] (Web Info)


