(Adnkronos) – L’importanza di un ripensamento delle catene di approvvigionamento in ottica di resilienza e di promozione di un commercio aperto, libero e multilaterale. Il ruolo degli stimoli pubblici nel sostenere le economie G7 in una fase di profonda trasformazione industriale imposta dalla attuale congiuntura economica, ambientale e geopolitica. La necessità di una maggiore collaborazione tra i Paesi G7 su investimenti digitali e AI per migliorare la competitività economica, aumentare la produttività e promuovere una crescita sostenibile nel lungo periodo. L’urgenza di un approccio normativo comune e di infrastrutture robuste e resilienti imposta dal rapido sviluppo dell’AI e di altre tecnologie digitali unitamente alla diffusione di competenze tecniche e principi etici per garantirne un utilizzo responsabile. Queste sono alcune delle priorità per il G7 individuate nella nota B7 Flash, l’analisi di Confindustria e Deloitte elaborata in occasione del primo evento B7 in programma a Verona il 13 marzo e della Ministeriale 'Industria, Tecnologia e Digitale del G7', in agenda il 14 e 15 marzo a Verona e Trento. "La digitalizzazione è fondamentale per tutti i settori industriali, sia nel privato sia nel pubblico: come B7 ci impegneremo per promuovere le competenze digitali oltre i confini delle imprese e raggiungere anche le pubbliche amministrazioni, in modo da rafforzare la sicurezza dell'accesso ai dati e fornire alle stesse imprese e ai cittadini servizi più efficienti e più sicuri», sottolinea Emma Marcegaglia, B7 Chair. «Siamo consapevoli dei rischi associati all’AI e il G7 si è impegnato a sviluppare codici etici armonizzati. È un passaggio decisivo: il B7 è pronto ad elaborare raccomandazioni di policy per consentire alle applicazioni dell’AI di dispiegare tutto il loro potenziale positivo, rendendo l'industria dei nostri Paesi sempre più forte e competitiva". "Le sfide legate alla digitalizzazione e le relative implicazioni tecnologiche, infrastrutturali, formative e di nuovi investimenti sono protagoniste dell’epoca che stiamo vivendo", commenta Fabio Pompei, CEO Deloitte Central Mediterranean. "La trasformazione digitale e l’Intelligenza Artificiale hanno un potenziale rivoluzionario e una rapidità di evoluzione senza precedenti che, se adeguatamente indirizzati, permetteranno di aumentare produttività e competitività in tutti i settori, favorendo al contempo una crescita più inclusiva. Per cogliere appieno le opportunità di questa rivoluzione e assumere una posizione di leadership globale, è necessario che imprese e Istituzioni lavorino a stretto contatto, accompagnando i G7 nel radicale cambiamento in atto. Per l’Italia molto dipenderà da come utilizzeremo le risorse straordinarie che il Next Generation EU dedica alla transizione digitale, che rappresentano un’opportunità̀ unica di sviluppo per il nostro Paese". —[email protected] (Web Info)
Malattie rare, prosegue ‘Dialoghi sull’emofilia A’, il 23 tappa a Monopoli
(Adnkronos) – Proseguono i 'Dialoghi sull'emofilia A', ciclo di incontri informali in cui i pazienti e i loro familiari potranno incontrare i più autorevoli specialisti che operano sia a livello locale che nazionale ed affrontare, in un clima amichevole e sereno, i dubbi, le preoccupazioni e le difficoltà che inevitabilmente una patologia cronica come l'emofilia porta con sé. L'iniziativa a carattere puramente educazionale, ideata nel 2018 da Smc media con il contributo non condizionante di Roche, il 23 marzo farà tappa a Monopoli (Bari). Lo special guest dell'appuntamento pugliese – informa una nota – sarà Marco Mordente, ex nazionale di basket, che aiuterà a palleggiare le nuvolette dei dubbi tra le risposte dei clinici e le proprie riflessioni di vita personale. Alcune storie saranno illustrate in diretta da Vincenzo Bizzarri, noto fumettista di origine pugliese, con l'intento di comporre un carnet di viaggio illustrato e raccontato attraverso le esperienze di pazienti e familiari. Per rispondere alle domande di chi convive con la malattia, direttamente e indirettamente, saranno a disposizione Berardino Pollio del Centro emofilia pediatrico dell'ospedale Regina Margherita di Torino, Giuseppe Malcangi e Renato Marino del Centro emofilia e trombosi del Policlinico di Bari, Paola Giordano e Giuseppe Lassandro del Centro emofilia pediatrico del Policlinico di Bari ed Elvira Grandone della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia). L'incontro è gratuito e si terrà presso la Tenuta Monacelle di Monopoli a partire dalle 14, preceduto da un pranzo di benvenuto alle 12.30. E' necessario confermare la propria presenza alle associazioni dei pazienti oppure sul sito www.dialoghiemofilia.it. —[email protected] (Web Info)
Malattie rare, aperte iscrizioni a corso gratuito per assistenti familiari
(Adnkronos) – L'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla) apre le iscrizioni a un percorso formativo gratuito per diventare assistenti familiari. Con lo slogan 'Specializzati in altruismo, il lavoro più bello che ci sia', il programma unico mira a formare professionisti altamente qualificati nell'assistenza a malati con patologie ad alta complessità assistenziale come la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), per rispondere in modo concreto alle attuali esigenze di assistenza domiciliare. Il progetto formativo, aperto a candidati tra i 18 e i 55 anni residenti in Italia, prenderà il via il 20 aprile. Grazie al sostegno finanziario della Regione Calabria, il corso sarà completamente gratuito. Si terrà in due diverse sedi, a Reggio Calabria e a Cosenza, con una capacità di accoglienza fino a 40 candidati per sede. Le iscrizioni rimarranno aperte fino al 16 aprile. Aisla, la principale associazione italiana che si occupa della Sla da oltre 40 anni – ricorda una nota – è convinta che il ruolo degli assistenti familiari nella gestione quotidiana della persona con Sla sia di inestimabile importanza e che richieda un impegno significativo. Gli addetti all'assistenza familiare sono fondamentali non solo nel fornire supporto alle famiglie che affrontano patologie complesse come la Sla, ma anche nell'assistenza a persone anziane e non autosufficienti. La competenza nell'assistenza domiciliare, infatti, diventa fondamentale per offrire un supporto personalizzato. "Essere un addetto all'assistenza familiare esperto nella tutela dei pazienti Sla – afferma Francesca Genovese, consigliere nazionale Aisla e presidente della sezione calabrese – rappresenta una scelta che offre una gratificazione unica per coloro che desiderano specializzarsi in un'attività lavorativa che va oltre il semplice impegno professionale e pone al centro il valore del prossimo". Il corso proposto da Aisla si distingue per l'alta competenza dei docenti, che includono alcuni dei maggiori esperti italiani sulla Sla. Durante le 72 ore di didattica frontale in aula, suddivise in sessioni da 4 ore, gli studenti acquisiranno una solida base teorica. Tuttavia, l'aspetto più significativo di questo corso è l'esperienza pratica offerta, che comprende 16 ore di stage in una struttura residenziale e 160 ore di tirocinio a domicilio con pazienti ad alta complessità assistenziale. In Calabria, sono circa 200 le persone colpite dalla Sla. Questi operatori, grazie alla loro formazione specifica, saranno in grado di gestire al domicilio l'assistenza in alta complessità. Sebbene richieda dedizione e impegno, questa attività offre notevoli soddisfazioni personali – evidenzia la nota – ed è un'opportunità per coloro che desiderano contribuire al benessere generale della società. Aisla e Regione Calabria si uniscono per rispondere alle esigenze assistenziali delle famiglie calabresi e offrire valide alternative di impiego nel settore dell'assistenza residenziale. Per ulteriori dettagli su come aderire al programma di formazione per assistenti familiari è possibile contattare la Cisme, attiva dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30, al numero di telefono 0965.53922. E' anche possibile inviare un messaggio alla casella di posta elettronica [email protected] o visitare il sito web ufficiale dell'associazione all'indirizzo www.aisla.it. —[email protected] (Web Info)
Scompenso cardiaco cronico sintomatico: ok Aifa a rimborsabilità dapagliflozin
(Adnkronos) – L'Agenzia italiana del farmaco ha approvato la rimborsabilità dell'estensione di indicazione di dapagliflozin, in monosomministrazione giornaliera orale, per il trattamento dello scompenso cardiaco cronico sintomatico indipendentemente dalla frazione di eiezione. Ad oggi si tratta del primo e unico inibitore selettivo del co-trasportatore renale di sodio e glucosio (Sglt2i) a essere rimborsato in Italia anche per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 e della malattia renale cronica. Lo ha reso noto AstraZeneca, questa mattina a Milano durante un incontro con la stampa. Lo scompenso cardiaco o insufficienza cardiaca – ricorda una nota – interessa 64 milioni di persone nel mondo, di cui più di un milione di italiani. Peggiorando nel tempo, causa una ridotta ossigenazione di organi e tessuti, compromettendo la qualità di vita. Nel nostro Paese è la prima causa di ospedalizzazione dopo il parto e si caratterizza per un elevato bisogno clinico insoddisfatto. La malattia è associata a comorbidità elevate e a un tasso di mortalità fino al 20% e al 50% rispettivamente a un anno e a 5 anni dalla diagnosi. "Lo scompenso cardiaco – spiega Michele Senni, direttore della Cardiologia 1 e del Dipartimento Cardiovascolare dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e professore di Cardiologia all'università Bicocca di Milano – viene classificato in diverse categorie in base alla frazione di eiezione, che è un indice di capacità contrattile del ventricolo sinistro, e circa la metà dei pazienti con scompenso cardiaco presenta una frazione di eiezione lievemente ridotta o preservata". L'approvazione di Aifa si basa sui risultati degli studi di fase 3 Dapa-Hf e Deliver e di un'analisi aggregata pre-specificata di entrambi gli studi clinici registrativi (Pooled Analysis). Quest'ultima ha mostrato come dapagliflozin sia il primo farmaco per lo scompenso cardiaco a dimostrare un beneficio significativo in termini di riduzione di mortalità in tutto lo spettro della frazione di eiezione: rispetto al placebo, ha ridotto del 10% il rischio di mortalità da tutte le cause, del 14% quello di mortalità cardiovascolare e del 29% il rischio di ospedalizzazione per scompenso cardiaco. In particolare, nei due trial di fase 3 i benefici in termini di efficacia sulla riduzione della mortalità cardiovascolare e del peggioramento dello scompenso cardiaco sono stati già visibili a 13 e 28 giorni dall'inizio della terapia, rispettivamente per i pazienti con frazione di eiezione lievemente ridotta o preservata e per i pazienti con frazione di eiezione ridotta. "Questa estensione di indicazione di dapagliflozin – sottolinea Senni – ha ampliato la finestra di pazienti che possono beneficiare di questo trattamento. I risultati degli studi, così consistenti nel dimostrare con chiarezza l'efficacia di dapagliflozin, e il suo rimborso diventano rilevanti perché rafforzano l'importanza di applicare nella pratica clinica le raccomandazioni delle più recenti linee guida internazionali, supportando un più ampio e, va sottolineato, precoce, utilizzo degli inibitori di Sglt2 nella pratica clinica". "E' certamente un'ottima notizia per noi pazienti che quotidianamente affrontiamo le sfide anche relative alla gestione e alla complessità della cura – commenta Rossana Bordoni, presidente di Aisc (Associazione italiana scompensati cardiaci) – Siamo riconoscenti alla ricerca scientifica e a tutti coloro i quali si impegnano per raggiungere risultati importanti per la cura di noi pazienti. Oggi più che mai è necessario parlare di questa patologia fortemente impattante per le persone che ne sono affette, per generare maggiore conoscenza e consapevolezza e iniziare così un circolo virtuoso che ponga l'accento su prevenzione, diagnosi precoce e quindi migliore risposta ai trattamenti. Data la complessità della patologia, è essenziale che il modello di cura sia interdisciplinare e integrato. Il paziente scompensato, infatti, è spesso una persona con comorbidità e per questa ragione ha necessità di attenzioni particolari da parte dei clinici e di una corretta gestione e presa in carico della patologia". L'approvazione di dapagliflozin per il trattamento dello scompenso cardiaco cronico sintomatico – si evidenzia nella nota – conferma l'efficacia trasversale della molecola, inizialmente indicata per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, anche in termini di prevenzione cardiovascolare e renale. Sono patologie fortemente impattanti sulla qualità di vita dei pazienti e interconnesse tra di loro: si stima che, a livello globale, una persona su 3 con malattie renali, cardiovascolari o metaboliche conviva oggi con una o più di queste patologie. "Come diabetologi – rimarca Riccardo Candido, presidente Amd, Associazione italiana medici diabetologi – siamo stati i primi a beneficiare di dapagliflozin, farmaco approvato già nel 2012 per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, con una grande efficacia. Successivamente, la pubblicazione dei risultati dello studio Declare ha mostrato, per la prima volta in una popolazione per la maggior parte in prevenzione primaria, una diminuzione del 27% del rischio di ospedalizzazioni per scompenso cardiaco e del 47% del rischio di perdita della funzionalità renale rispetto al placebo. Considerato che in Italia l'utilizzo degli Sglt2i per il trattamento dei pazienti affetti da diabete si attesta al 29%, ci immaginiamo come, alla luce di tutte le nuove evidenze e indicazioni, questa rimborsabilità potrà impattare sulla comunità diabetologica e possa rappresentare la terapia di base nella gestione delle persone con diabete per prevenire l'insorgenza di complicanze". "Anche per la nefrologia, ambito in cui da oltre 20 anni non erano disponibili terapie specifiche per la malattia renale cronica – precisa Loreto Gesualdo, ordinario di Nefrologia presso l'università Aldo Moro di Bari e presidente Fism (Federazione italiana società medico-scientifiche) – l'approvazione e l'utilizzo di dapagliflozin hanno rappresentato una svolta epocale. La malattia renale cronica è difatti associata a un alto tasso di mortalità, superiore anche a quella di patologie più conosciute come i linfomi o il cancro alla mammella". "Sulla medicina interna dapagliflozin ha un grande impatto – osserva Claudio Borghi, docente di Medicina interna all'università di Bologna, direttore dell'Unità operativa di Medicina interna dell'azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Sant'Orsola Malpighi di Bologna – I risultati dimostrati dal farmaco sono infatti rivoluzionari per tutte le patologie per cui è indicato, permettendo un aumento della sopravvivenza e un notevole miglioramento della qualità di vita. Quotidianamente vediamo pazienti che possono presentare le 3 patologie singolarmente, ma molto spesso anche contemporaneamente, pertanto avere a disposizione un singolo farmaco come dapagliflozin efficace e sicuro in questi contesti clinici permette realmente di poter impattare sulla qualità di vita dei pazienti e migliorare la gestione di queste patologie". "L'approvazione dell'estensione dell'indicazione di dapagliflozin rappresenta un'opportunità unica per le persone" affette da scompenso, "patologia caratterizzata da un elevato bisogno clinico non ancora soddisfatto e fortemente impattante sulla vita dei pazienti – dichiara Raffaela Fede, direttore medico AstraZeneca Italia – Siamo pertanto orgogliosi di poter mettere a disposizione della comunità scientifica e quindi dei pazienti il primo farmaco a dimostrare efficacia in termini di riduzione di mortalità e ospedalizzazioni per scompenso cardiaco senza limiti di frazione di eiezione. Questa rimborsabilità conferma il valore e i benefici trasversali di dapagliflozin, posizionandolo come il primo Sglt2i a essere rimborsato in Italia anche per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 e della malattia renale cronica, dunque un unico farmaco che prolunga la sopravvivenza dei soggetti affetti da patologie cardiovascolari renali e metaboliche". —[email protected] (Web Info)
Kate chiede scusa per la foto ritoccata: “Sono stata io”
(Adnkronos) – Kate si è scusata e si è assunta la responsabilità per un "errore di editing" che ha portato una sua fotografia ufficiale, la prima dopo l'intervento dei mesi scorsi nella quale compare assieme ai suoi tre figli, a essere ritirata dalle agenzie fotografiche internazionali. In un tweet pubblicato sui social del principe e della principessa del Galles, Kate ha scritto: "Come molti fotografi amatoriali, ogni tanto faccio un po' di editing. Volevo esprimere le mie scuse per l'eventuale confusione causata dalla fotografia di famiglia che abbiamo condiviso ieri. Spero che tutti coloro che hanno festeggiato abbiano passato una felice festa della mamma. C.". La foto, scattata dal principe William all'inizio della scorsa settimana, è stata diffusa ieri, nella giornata in cui nel Regno Unito si celebrava la festa della mamma. Online, l'immagine è stata sezionata da follower, ammiratori e addetti ai lavori. Un dettaglio è subito saltato agli occhi dei 'detective': la mano sinistra della principessa Charlotte è palesemente disallineata rispetto alla manica del maglione indossato. Dubbi anche sulle mani di George, posizionato alle spalle della mamma, e sulle mani di di Kate: le dita della mano destra appaiono sfocate, con una definizione non coerente rispetto al resto della foto. Sulle dita della mano sinistra, invece, nessun anello: nemmeno la fede. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Ucraina, F-16 e missili a lungo raggio: Kiev aspetta news e spera
(Adnkronos) –
L'Ucraina aspetta gli F-16 per aprire una nuova fase della guerra con la Russia. Kiev probabilmente dovrà aspettare fino all'estate prima di avere a disposizione le nuove risorse. Intanto, sull'asse Londra-Berlino si discute la soluzione per garantire la fornitura di nuovi missili senza costringere la Germania a inviare i Taurus, missili a lungo raggio che in teoria potrebbero essere utilizzati per colpire il territorio della Russia, Mosca compresa. L'Ucraina deve gestire una fase complessa del conflitto, con una carenza di armi e munizioni che condiziona le strategie di Kiev. La luce in fondo al tunnel è lontana. Non c'è traccia del pacchetto da 60 miliardi che gli Usa hanno preparato e che è bloccato alla Camera del Rappresentanti dopo il voto del Senato. Il presidente Volodymyr Zelensky da mesi chiede aerei per garantire copertura alle truppe. L'aeronautica militare di Kiev potrebbe schierare già a luglio i primi F-16 ricevuti dagli alleati europei, ovvero quando dodici piloti ucraini avranno completato l'addestramento di dieci mesi necessario a guidare un caccia in condizioni di combattimento e rientreranno nel Paese. Lo scrive il New York Times precisando però che gli F-16 che entreranno in azione questa estate saranno pochi rispetto alle aspettative. Se sono 45 gli F-16 promessi dagli alleati europei di Kiev come Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia e Belgio, solo sei potrebbero realmente essere consegnati ai militari ucraini quest'estate, scrive il giornale. Altri 13 dovrebbero arrivare in Ucraina entro la fine dell'anno e nel 2025, aggiunge. La consegna dei caccia e l'addestramento dei piloti si sono infatti rivelati un "compito difficile", ha notato il New York Times. L'addestramento dei piloti sugli aerei moderni avviene "alla velocità della luce", ma in generale il processo di addestramento procede più lentamente di quanto l'Ucraina e i suoi alleati avessero sperato, prosegue il giornale. Tra le difficoltà, quelle di misurarsi con un approccio occidentale alle tattiche militari da parte di piloti ucraini e l'utilizzo della lingua inglese durante l'addestramento effettuato in Danimarca, Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Alla fine dell'estate dovrebbe poi partire l'addestramento di un altro numero di piloti ucraini. Il ministero della Difesa danese, dal canto suo, ha affermato che i piloti ucraini stanno già sorvolando lo spazio aereo danese. L'Olanda, invece, ha chiarito tramite il rappresentante del ministero della Difesa Jurrian Esser di non avere fretta e ha spiegato che non invierà i 24 aerei promessi a Kiev "finché l'Ucraina non sarà pronta ad accettarli".
Intanto fonti americane citate dal New York Times ritengono che gli F-16 ''non cambieranno in modo decisivo'' la situazione sul campo di battaglia e che l'addestramento dei piloti ucraini ''richiederà molto tempo''. Secondo l’ex diplomatica ucraina e consulente di politica estera Evgenia Gaber, i caccia di questo modello diventeranno un "fattore decisivo" solo quando "interagiranno con altre armi e missili a lungo raggio". Nella lista della spesa di Kiev, poi, figurano i missili a lungo raggio. Il prodotto ideaele è rappresentato dai Taurus tedeschi. Se il cancelliere tedesco Olaf Scholz si attiene al suo rifiuto di rifornire Kiev, la ministra degli Esteri Annalena Baerbock parla di un'opzione, quella di uno scambio con Londra. Riferendosi alla disponibilità manifestata dal ministro degli Esteri David Cameron in un'intervista alla Sueddeutsche Zeitung a "lavorare a stretto contatto con i nostri partner tedeschi per aiutare l'Ucraina", Baerbock fa riferimento allo scambio come se fosse "un'invenzione tedesca". "Abbiamo già organizzato uno scambio analogo, ma con altre armi", dice. Senza entrare nei dettagli, Cameron aveva lasciato aperta la possibilità di un passaggio di missili da crociera tedeschi a Londra in cambio di missili britannici a Kiev. In passato la Germania aveva consegnato carri armati Leopard a paesi terzi, ad esempio la Slovacchia, e questi paesi avevano fornito carri armati di progettazione sovietica all'Ucraina. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Ucraina, “esercito vuole rovesciare Zelensky”: la news dalla Russia
(Adnkronos) – I comandanti e i combattenti delle unità d'élite delle forze armate ucraine, insoddisfatti del rimpasto nella leadership militare dell'esercito, starebbero seriamente discutendo del rovesciamento di Volodymyr Zelensky. Lo dice alla Ria Novosti un rappresentante delle forze di sicurezza russe, dopo aver avuto accesso "a una risorsa attraverso la quale comunicano rappresentanti di varie unità d'élite nemiche". "I nostri specialisti – ha precisato la fonte parlando con l'agenzia di stampa russa – hanno avuto accesso a una risorsa dove comunicano marines, forze speciali, intelligence, le forze speciali della Sbu, nonché vari battaglioni nazionalisti. Si tratta di specialisti altamente qualificati che sono chiaramente insoddisfatti del cambio al comando. Stanno discutendo seriamente le opzioni per rovesciare l'attuale governo e il comando delle forze armate ucraine". Un mese fa, il presidente Zelensky ha sostituito Valery Zaluzhny con il nuovo comandante in capo Alexander Syrsky. L'agenzia Ria chiarisce che la "risorsa" in questione sarebbe il canale Telegram chiuso chiamato ParaBelum, sul quale comunicano combattenti delle unità d'élite delle Forze armate ucraine. In particolare, il comandante del gruppo di ricognizione dell'80esima brigata d'assalto aereo delle forze armate ucraine, Maxim Shevtsov, noto come 'Winter', inviterebbe i membri di ParaBelum a rovesciare Zelensky. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Berrettini riparte dall’Arizona, sfida contro Gaston nel Challenger Phoenix
(Adnkronos) – Matteo Berrettini torna in campo. Dopo quasi 7 mesi di stop causa infortunio, il tennista romano parteciperà da domani all'Arizona Tennis Classic, il Challenger 175 sul cemento, montepremi 225.500 dollari, al Phoenix Country Club. Berrettini, oggi numero 154 del mondo, ripartirà contro il francese Hugo Gaston, numero 85, che non ha mai affrontato in carriera, capace nel 2020 di raggiungere gli ottavi alla sua prima partecipazione al Roland Garros, battendo anche Stan Wawrinka in cinque set. —[email protected] (Web Info)
Oscar 2024, gaffe del Televideo: film Garrone ispirato a Schettino e alla Costa Concordia
(Adnkronos) – Oscar 2024, gaffe del Televideo. Sui social circola la foto della notizia pubblicata all'1.35 dopo essere stata assegnata la statuetta a 'La zona d'interesse' come Miglior film straniero. Tra i candidati c'era 'Io, Capitano' di Matteo Garrone. L'errore sta nella trama della pellicola ispirata, secondo Televideo, al capitano Schettino e alla tragedia della Costa Concordia. In realtà il film di Garrone, che ha vinto il Leone d’Argento per la Miglior regia alla Mostra del cinema di Venezia, parla del viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Sul sito internet di Televideo la pagina è scomparsa. "Chi l'avrebbe mai detto al ministro della Cultura che la sua gaffe al premio Strega sarebbe stata superata a destra da Televideo, testata diretta da Paolo Petrecca? Sangiuliano (in giuria) fece intendere di non aver letto i libri finalisti: questa notte, commentando la premiazione degli Oscar, a Televideo hanno dimostrato di non aver visto nemmeno il trailer dell'ultimo film italiano in gara. 'Io capitano' di Matteo Garrone, epopea di due ragazzi migranti che sognano di raggiungere l'Italia, diventa incredibilmente la storia del capitano Giovanni Schettino, artefice del disastro della Costa Concordia. Viene da dire: 'Torni subito a bordo, Petrecca'. Ma il naufragio della testata di Petrecca e di questi vertici Rai si è già compiuto". Così Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria Pd. —[email protected] (Web Info)
Cronaca nazionale/ Escursionisti travolti dalla valanga: 44enne perde la vita
Ennesima tragedia della montagna, purtroppo anche con vittime.
Sei escursionisti sono stati travolti da una valanga a Monesi di Triora; è accaduto in località Ubaghetta. Due di loro sono stati solo sfiorati dalla massa di neve e sono riusciti a dare l’allarme. Uno, il più grave di tre feriti, non ce l’ha fatta: era stato portato in elicottero al Santa Corona di Pietra ligure, non era cosciente al momento del recupero.
Altre due ragazze in ipotermia sono state trasferite in elicottero all’ospedale di Mondovì.
La vittima era un 44enne, molto conosciuto ad Alassio, avendo anche ricoperto cariche politiche nell’amministrazione comunale.
Sul posto i Vigili del fuoco e gli uomini del soccorso Alpino, a cui si sono aggiunti quelli che stavano effettuando un corso di aggiornamento proprio all’inizio del vecchio impianto della seggiovia.


