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Scozia, isole Ebridi cercano medici: stipendio da 170mila euro all’anno

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(Adnkronos) – Spiagge, natura e un ottimo stipendio, 150mila sterline pari a oltre 170mila euro all'anno per 40 ore alla settimana e 41 giorni di ferie, per fare il medico di famiglia alle isole Ebridi al largo della costa occidentale della Scozia. E' l'annuncio del Nhs – riporta 'The Guardian' -, l'omonimo del nostro Servizio sanitario nazionale italiano, per trovare dottori disposti a lavorare in zone remote del Paese. E' sempre più difficile, infatti, trovare professionisti disposti a trasferirsi in zone dal paesaggio mozzafiato, ma distanti dai grandi centri. Gli ambulatori nelle zone rurali della Scozia hanno avuto grandi difficoltà a reclutare medici di base e le isole Ebridi sono state particolarmente colpite da questo fenomeno.  Secondo il sindacato dei medici British Medical Association, che ha esercitato pressioni per avere misure speciali in grado di affrontare la carena di medici in zone rurali del Paese, "questi stipendi così alti sono la prova di quanto grave sia diventata la crisi del reclutamento dei medici in aree difficili". Dal 2013 i medici di base che operano in Scozia sono scesi di 200 unità e il numero di studi del 9%, mentre il numero di pazienti è cresciuto del 7%. —internazionale/[email protected] (Web Info)

Brignone vince gigante di Are, rimonta e trionfo

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(Adnkronos) – Federica Brignone vince il gigante femminile di Are, in Svezia, valido per la Coppa del Mondo di sci alpino. L'azzurra, terza al termine della prima manche, rimonta nella seconda frazione chiudendo il crono complessivo di 2'11''02. La svedese Sarah Hector, leader dopo la prima manche, è seconda a 0''33. Terza la svizzera Lara Gut-Behrami a 0''40, Marta Bassino ai piedi del podio con un distacco di 1'47" da Brignone.  Brignone centra il 26esimo successo della carriera e archivia l'11esimo piazzamento sul podio in stagione. Gut-Behrami consolida il primato in classifica generale con 1654 punti. In gigante, la coppa di specialità è ancora nel mirino dell'azzurra: ad una gara dalla fine dell'anno, Brignone ha 650 punti e in teoria può superare Gut-Behrami, prima con 745. —[email protected] (Web Info)

Nordio non va alla Leopolda, Renzi: “Facciamo paura”. Boschi: “Pressioni politiche”

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(Adnkronos) – L'annunciato intervento del ministro della Giustizia Carlo Nordio alla Leopolda, previsto subito dopo quello di Matteo Renzi sul tema del dossieraggio, non ci sarà perché il ministro ha annullato la partecipazione alla kermesse renziana. A spiegarlo è Maria Elena Boschi di Italia Viva. "Alle 10 di questa mattina – dice l'esponente Iv – il ministro Nordio mi ha confermato personalmente la sua partecipazione alla Leopolda. È ovvio che il ministro ha avuto pressioni politiche per annullare. Dispiace soprattutto perché questa Leopolda – forse la più partecipata di sempre – lo avrebbe accolto con piacere. E rifiutare un confronto civile non è nello stile di Nordio. Peccato", sottolinea Boschi. "Ci dispiace che il ministro Nordio stamani alle 10,02 ci abbia confermato l'appuntamento e poi qualcuno gli abbia detto: 'No, tu non andare alla Leopolda'. Dispiace per Nordio, ha perso un'occasione. Quando Nordio mi ha invitato ad Atreju ci sono andato volentieri. E' segno che evidentemente la Leopolda continua a far paura", il commento del leader di Italia Viva Matteo Renzi, intervistato da RaiNews 24 a margine dei lavori della seconda giornata della kermesse. Alla domanda su chi pensa che abbia detto a Nordio di non partecipare, Renzi ha risposto: "Dovreste chiederlo a lui". —[email protected] (Web Info)

Meloni: “Quindici mesi di governo? A me sembrano 15 anni…”

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(Adnkronos) – "Il risultato migliore di questi 14, 15 mesi.. quanti sono? Non ricordo più quanti sono" i mesi alla guida di Palazzo Chigi, "a me sembrano 15 anni ma questa è un'altra storia…". Così scherza la premier Giorgia Meloni, a Bastia Umbra per la Firma dell'Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Umbria. "Dei risultati che abbiamo ottenuto in questi mesi al governo – spiega poi la premier -, quelli che ci hanno dato più soddisfazione sono i dati economici". Con il centrodestra al governo "registriamo il record di occupazione, il record di contratti stabili, il record di occupazione femminile. Ieri è stato l'8 marzo, per me la vera parità è questa", ha rimarcato. Giorgia Meloni rivendica quindi "il record di recupero dell'evasione fiscale", ottenuto grazie a "un approccio diverso, collaborativo e non vessatorio", diverso rispetto a un passato in "cui lo Stato rischiava di essere visto come un nemico. Se sei in difficoltà io Stato ti vengo incontro, ma se poi mi vuoi fregare per forza allora devo essere deciso nella mia reazione".  "Lo scorso anno l'Agenzia delle Entrate certifica maggiore gettito per 26 miliardi di euro. Vuol dire che quando tu non disturbi ma anzi cerchi di dare una mano a chi produce la ricchezza, lo Stato ne beneficia perché una parte della stessa ricchezza torna allo Stato. E infatti nello stesso anno, il 2023, l'Agenzia delle Entrate ci dice anche che abbiamo avuto il record di recupero dell'evasione fiscale, che è un altro dato straordinario", ha aggiunto. E il governo, rivendica ancora la premier, ha impostato un approccio diverso, per cui "lo Stato non può diventare un nemico", perché "noi dobbiamo rendere lo Stato una realtà che non va aggirata, è la nostra azienda di famiglia, e se non lo capiamo i nostri problemi non li risolveremo ma: bisogna cambiare l'impostazione culturare e far capire che facciamo parte dello stesso destino".  "I Btp Valore che abbiamo istituito in tre emissioni – continua – hanno raccolto circa 53 miliardi di euro, record storico in assoluto, Secondo me è molto importante, ed è una cosa su cui ci siamo molto concentrati, perché uno strumento del genere non solo consente di mettere in sicurezza i risparmi delle famiglie in un momento di grande inflazione, ma perché più parte del nostro debito pubblico riusciamo a rimettere in mani italiane e più saremo liberi di gestire il nostro destino". "E' molto importante – ha aggiunto la premier – che le famiglie italiane si fidino dello Stato e dell’economia della loro nazione e che investano su quella economia e su quello Stato perché ci renderà molto più liberi". Le firme degli accordi per lo sviluppo e la coesione, oggi siglata tra il governo e la Regione Umbria, continua la presidente del Consiglio, "trovano poco spazio sui giornali rispetto alle polemiche, ma sono importanti per dare risposte ai cittadini e ne sono orgogliosa". Con i fondi per lo sviluppo e la coesione "combattiamo i divari tra i territori", anche "se qualcuno si è arrabbiato…", ha detto Meloni, aggiungendo: "Quando siamo arrivati al governo abbiamo avviato un'interlocuzione con quasi tutti i governatori regionali, volevamo capire perché nella programmazione 2014-2020 dei 126 miliardi di euro a disposizione ne erano stati spesi solo 47. L'Italia ha evidenti divari tra territori e non può non far arrivare a terra 70-80 miliardi. Insieme ai governatori siamo arrivati a un decreto, chiamato decreto sud, che riorganizzasse i fondi di coesione stabilendo alcune differenze rispetto al passato, come ad esempio il finanziamento di progetti proposti dalle Regioni e condivisi dal governo nazionale: questo ha fatto arrabbiare qualcuno ma tutti devono fare parte di una strategia nazionale, che finora è sempre mancata. Il singolo territorio può essere valorizzato solo se messo in relazione con tutto il resto". Con la firma dell'accordo arrivano quindi "240 milioni" che andranno a finanziare "36 progetti strategici". Dopo averne illustrati alcuni, la premier rimarca che "con questo lavoro cerchiamo di rimettere l'Umbria dove l'ha messa il nostro Signore, al centro dell'Italia". "Con questo accordo noi mettiamo a disposizione di questo territorio quasi 240 milioni di euro che serviranno a finanziare 36 progetti strategici e permetteranno complessivamente di attivare investimenti per 280 milioni di euro", ha sottolineato aggiungendo che di questi 240 milioni, in particolare "80 milioni di euro verranno destinati alla riqualificazione, con interventi che sono molto attesi dai cittadini e che avranno una ricaduta diretta sulle comunità locali". Inoltre 150 milioni saranno destinati "a diversi interventi strategici sulle infrastrutture", ha detto Meloni, riconoscendo come sia difficile politicamente investire e mettere soldi "su infrastrutture la cui realizzazione a volte crea anche disagi, per via dei cantieri, i risultati li vedi dopo anni, il taglio del nastro lo fa un altro e non te che ci hai messo i soldi. Ma sono necessarie, sono infrastrutture di cittadinanza". Le 20 Regioni d'Italia, afferma quindi la premier, "non possono essere considerate 20 monadi", per questo "serve una strategia nazionale". "Siamo capaci di rafforzare le opportunità di ogni singolo territorio se lo mettiamo in relazione con tutto il resto", ed è anche da qui che passa il superamento dei gap "tra i diversi territori". —[email protected] (Web Info)

MotoGp Qatar, Martin in pole e Bagnaia quinto

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(Adnkronos) – Jorge Martin pole nel Gp del Qatar, primo appuntamento della classe MotoGp nel Motomondiale 2024. Il pilota spagnolo della Pramac è il più veloce nelle qualifiche in 1'50''789, davanti alla Aprilia di Aleix Espargaro (+0''083) e alla Ducati di Enea Bastianini (+0''086). Quarto tempo per la Ktm del sudafricano Brad Binder (+0''124), seguito da Pecco Bagnaia. Il pilota della Ducati, a caccia del terzo titolo consecutivo, ottiene il quinto tempo (+0''139) davanti allo spagnolo Marc Marquez (+0''172), che chiude la seconda fila al debutto con la Ducati del team Gresini. "Abbiamo lavorato per essere al top in punti del circuito in cui altri piloti sembravano andare meglio. Alla fine ho fatto un gran tempo, il passo è buono ma la gara sarà dura, ci sono tanti piloti che possono puntare alla vittoria ed è difficile pensare ad una fuga", dice Martin. Al box Ducati, sorride soprattutto Bastianini: "Sono contento perché siamo andati forte durante ogni sessione nel weekend. Dobbiamo lavorare per ottimizzare il rendimento della gomma anteriore, ma il bilancio è molto positivo", dice.  —[email protected] (Web Info)

Elezioni Usa 2024, Orban e le lodi a Trump: “Un presidente di pace”

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(Adnkronos) – Un "presidente di pace". Il premier ungherese Viktor Orban ha ribadito così la sua ammirazione per l'ex presidente americano Donald Trump dopo l'incontro in Florida. "Noi ungheresi abbiamo solo una cosa da fare ed è ammettere onestamente che il mondo sarebbe migliore e che sarebbe meglio per l'Ungheria se tornasse (al potere) il presidente Donald Trump", ha affermato Orban in commenti doppiati in un video che lo ritrae durante la visita nella residenza di Mar-a-Lago. Nel messaggio diffuso via Facebook, Orban ricorda Trump alla Casa Bianca e parla della situazione di allora in Medio Oriente e Ucraina. Secondo Orban, che ha diffuso una serie di scatti con il tycoon, Trump ha "offerto rispetto nel mondo e così ha creato le condizioni per la pace".  —internazionale/[email protected] (Web Info)

Evasione fiscale influencer, recuperati oltre 11 milioni di euro non dichiarati

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(Adnkronos) –
La Guardia di Finanza recupera 11 milioni di euro prodotti da evasione fiscale per attività di influencer marketing attraverso i social network e, soprattutto, tramite l'inserimento di contenuti su popolari siti d'intrattenimento per adulti. Tra i nomi degli influencer coinvolti ci sono anche l'imprenditore Gianluca Vacchi e il content creator Luis Sal.
 A mettere a segno l'operazione è stato il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna. Le operazioni, fanno sapere le Fiamme gialle, sono avvenute attraverso l'approfondimento di due differenti contesti operativi. Il primo ha riguardato 4 influencer, seguiti da 50 milioni di follower in totale. Il secondo contesto ha invece riguardato 5 digital creator (tutti sconosciuti al fisco) molto attivi nella pubblicazione di prestazioni a pagamento sul web. In linea di massima, spiegano le Fiamme gialle, gli influencer si sono dimostrati ampiamente collaborativi, aderendo prontamente ai rilievi mossi e versando all'Erario gli importi dovuti; solo in qualche caso, si sono riservati di effettuare approfondimenti ulteriori, prima di proseguire la procedura avanti agli uffici finanziari.  L'operazione si è svolta a seguito di segnalazione del Codacons. Lo comunica la stessa associazione che spiega che era stato proprio il Codacons, nell'ambito del 'Protocollo a tutela dell'economia legale e dei distretti industriali' avviato in collaborazione con la Guardia di Finanza dell'Emilia Romagna, "a presentare una serie di esposti alle Fiamme Gialle e all'Agenzia delle Entrate segnalando l'attività di noti influencer e personaggi famosi (tra questi Fedez, Chiara Ferragni, Wanda Nara, Asia Valente, ecc.) che pubblicano sui social foto e contenuti riconducibili a hotel di lusso, resort, spa, o richiami espliciti a brand o prodotti, senza informare i follower circa il contenuto pubblicitario del messaggio, e chiedendo di svolgere un accertamento fiscale al fine di verificare se la ricchezza patrimoniale degli influencer possa essere il frutto della concessione di regalie, attività di pubblicità e promozione di location, prodotti e beni di consumo, avviando un accertamento sulla rilevanza di tali operazioni, sulla loro idoneità a costituire reddito e, quindi, sull'incidenza in ordine agli obblighi dichiarativi".  “Il settore degli influencer è un mondo opaco e poco trasparente che nel 2023 ha generato solo in Italia un giro d'affari da 348 milioni di euro – commenta il presidente Carlo Rienzi – L'operazione della Guardia di Finanza conferma come sia urgente stabilire regole stringenti per chi opera in tale comparto, sia allo scopo di garantire maggiore trasparenza e correttezza agli utenti, sia per assicurare che tutti i proventi legati ad attività di influencer marketing siano correttamente dichiarati al Fisco e soggetti a tassazione come prevede la legge”. —[email protected] (Web Info)

Navalny e il sospetto di un “lento avvelenamento in carcere”

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(Adnkronos) – Il dissidente russo Alexei Navalny sarebbe stato ''avvelenato lentamente nella colonia penale'' dove era detenuto. Lo sostiene la sua avvocata, Olga Mikhailova, affermando che Navalny ad aprile dello scorso anno le disse: "Senti, ho paura di sembrare paranoico, ma sembra che qui mi stiano lentamente avvelenando".  
Mikhailova ha dichiarato di essere stata condanna al carcere proprio a causa di una conversazione intercettata con Navalny nella colonia, durante la quale il politico ha espresso le sue preoccupazioni. Intanto, attraverso un tweet nel "giorno del ricordo dei morti", la moglie del dissidente Yulia Navalnaya ha ringraziato quanti continuano a ricordare il marito scomparso. ''I genitori di Alexei – scrive – esprimono gratitudine a tutti coloro che sono venuti e vengono a salutarlo e lo ricordano''.  La vedova di Alexei Navalny, ha rilanciato solo qualche giorno fa l'invito ai russi a protestare alle 12 del 17 marzo, giornata di elezioni in Russia. "Tutti dovrebbero unirsi a questo movimento – affermava Navalnaya in un messaggio diffuso sui social – Convincete gli altri. Se arriviamo nello stesso momento, la nostra voce sarà più forte". "Queste non sono elezioni. Putin non sarà in nessun caso un presidente legittimo, né per voi né per me né per nessuno al mondo – incalzava -. Il 17 marzo potremo vederci e vedere che siamo molti e che siamo forti". Prima della morte, il 16 febbraio in carcere all'età di 47 anni, Navalny aveva invitato i russi a manifestare durante le prossime elezioni. L'obiettivo è creare lunghe code ai seggi a mezzogiorno perché presentarsi tutti contemporaneamente "è molto semplice e sicuro" e non può essere vietato dalle autorità.  "Dobbiamo usare il giorno delle elezioni per dimostrare che esistiamo e che siamo in tanti", affermava nel messaggio video a pochi giorni dall'inizio delle operazioni di voto che andranno avanti dal 15 al 17 marzo. I russi potranno votare per qualsiasi candidato che non sia Putin, la cui vittoria (un quinto mandato al potere) è data per scontata, annullare la scheda o – dice Navalnaya – scrivere "Navalny" in stampatello. —internazionale/[email protected] (Web Info)

Verstappen, Red Bull e Mercedes: il fantamercato accende il Mondiale 2024

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(Adnkronos) –
Max Verstappen, la Mercedes, Helmut Marko e il caos Red Bull. Il Mondiale 2024 di Formula 1 è appena iniziato e promette di regalare spunti anche fuori dalla pista. I riflettori sono puntati su Max Verstappen, campione del mondo con la Red Bull e leader iridato dopo il trionfo nel Gp del Bahrain, primo appuntamento stagionale. Il fenomeno olandese ha un contratto fino al 2028 con 'il team con le ali'. Il suo futuro, però, è tutto da scrivere. Verstappen, non è un segreto, è il sogno della Mercedes, che a fine stagione saluterà Lewis Hamilton, destinato a trasferirsi alla Ferrari. E chi meglio del nuovo fenomeno per sostituire il campione dei record? 
La Red Bull spegne voci e rumors sbandierando il contratto del campione del mondo. Sotto la carta, però, ci sono movimenti che potrebbero modificare radicalmente il quadro. La Red Bull ha l'anima austriaca dell'azienda che ha creato la squadra e quella britannica che gestisce le operazioni. La prima è rappresentata ai box dal superconsulente Helmut Marko, la seconda fa capo a Chris Horner, il team principal appena uscito indenne da un'inchiesta interna per presunti comportamenti inappropriati nei confronti di una dipendente che, secondo i media britannici, sarebbe stata sospesa. Il caso ha lasciato il segno e ha aperto (allargato?) il gap tra le due ali della scuderia. In mezzo si è infilato Jos Verstappen, padre e demiurgo di Max: se Horner resta al suo posto, il messaggio dell'ex pilota in sintesi, potrei portare Max da un'altra parte anche prima del 2028.  In queste ore, si decide intanto il destino di Marko. L'80enne 'guru' in un'intervista all'emittente austriaca Orf ha lasciato intendere che una sospensione potrebbe concretizzarsi in tempi brevi: "E' possibile", ha detto rispondendo alle domande sulla sua uscita di scena come conseguenza del braccio di ferro interno che, ormai, è difficile nascondere.  Se salta Marko, una figura di riferimento per il clan Verstappen, che cosa fa Max? In attesa di novità dal paddock di Gedda, in Arabia Saudita, 'casualmente' arrivano le parole di Toto Wolff, team principal della Mercedes, tra ironia e messaggi sibillini. Le frecce d'argento, dopo la scomparsa di Niki Lauda, non hanno un 'ambasciatore' nel circus. "Prenderemo Helmut, ha l'età giusta. Non ha un cappellino rosso – come quello di Lauda – ma verrà da noi… E' il nostro avversario preferito, è un vero uomo dei motori". Se Marko va via, "sarà sicuramente una perdita per la Red Bull e per la squadra". La Mercedes è alla finestra: "Noi abbiamo un sedile libero per il 2025 e il 2026. Ma Max" Verstappen "guiderà per chi ha la macchina più veloce. E oggi questa macchina è la Red Bull".  —[email protected] (Web Info)

Roma, sequestra una donna e spara al figlio di lei ferendolo al volto: 18enne arrestato in Francia

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(Adnkronos) – Arrestato oggi 9 marzo in Francia un 18enne, accusato del tentato omicidio di un 16enne, aggravato perché commesso per eseguire il sequestro della madre del minore, avvenuto nel pomeriggio dello scorso 3 marzo, a Roma, in zona Ponte Galeria.  Il 18enne è stato bloccato dal personale della polizia nazionale francese in collaborazione con il Servizio di cooperazione internazionale di polizia del ministero dell’Interno e soprattutto grazie alle indicazioni dei carabinieri della stazione di Roma Ponte Galeria che hanno condotto le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Roma.  Il giovane era destinatario di un mandato di arresto europeo diffuso sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della locale procura della Repubblica, nell’ambito di un’inchiesta, condotta dai carabinieri della stazione di Roma Ponte Galeria e della compagnia di Ostia, avviata subito dopo i fatti di domenica scorsa. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il ragazzo aveva intrapreso una relazione con la donna interrotta poi da quest'ultima. Dopo minacce e dopo aver esploso alcuni colpi di fucile il giorno precedente contro l’abitazione di lei, il 3 marzo 2024 si è ripresentato nuovamente a casa della donna. Scavalcato il cancello, ha esploso un colpo di fucile a breve distanza contro la finestra della camera da letto colpendo al volto il figlio della donna. Ha poi trascinato via con sé la donna e l'ha costretta a seguirlo fino in Francia dove si è deciso a rilasciarla dietro promessa che non sarebbe stata presentata denuncia contro di lui. L’arrestato, che si trova ora recluso in Francia, è in attesa di essere estradato per essere consegnato alle autorità italiane. —[email protected] (Web Info)