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Zelensky in Turchia, Erdogan: “Pronti a ospitare vertice Mosca-Kiev”

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(Adnkronos) – La Turchia è pronta ad ospitare colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Istanbul. "Siamo pronti ad ospitare un vertice al quale sia presente anche la Russia", ha dichiarato il presidente. Ankara – ha aggiunto Erdogan – è pronta a mediare per "mettere fine alla guerra con una pace equa sulla base di negoziati".  "Non vediamo come si possa invitare gente che bloccherà, distruggerà e ucciderà ogni cosa", ha replicato Zelensky citando i piani di Kiev per un possibile summit in Svizzera, inizialmente senza una presenza russa. I russi possono essere chiamati dopo che "i paesi civilizzati del mondo avranno preparato un piano dettagliato", ha aggiunto. Zelensky ha intanto firmato con Erdogan una serie di accordi commerciali e di difesa nel quadro della sua visita in Turchia. "Il dialogo tra Ucraina e Turchia è sempre sincero e fruttuoso. Oggi abbiamo raggiunto accordi su progetti congiunti di difesa tanto a livello di governi quanto di imprese", ha dichiarato Zelensky sui social, parlando di intese che puntano a "razionalizzare il commercio ed eliminare le barriere per le imprese". "Sono anche stati firmati vari documenti importanti a livello di Ministeri della Difesa", ha aggiunto.   "Sono grato al presidente turco Erdogan per i suoi sforzi volti a liberare i nostri cittadini dalla prigionia russa. Grazie alla mediazione della Turchia abbiamo ottenuto risultati umanitari significativi. Ora contiamo su ulteriori sforzi", ha scritto su X il presidente ucraino "Oggi ho presentato un elenco dei nostri cittadini ucraini, compresi i tatari di Crimea, che sono stati repressi dalla Russia nei territori occupati dell'Ucraina e sono detenuti nelle prigioni e nei campi russi in condizioni estremamente dure e disumane", ha aggiunto. "Dobbiamo liberarli tutti, sia combattenti sia civili, coloro che sono stati catturati mentre difendevano il loro popolo e coloro che subiscono la repressione russa semplicemente per quello che sono: ucraini, tatari di Crimea, tutti", ha proseguito. "Come Nariman Dzhelyal, Lenie Umerova, Server Mustafayev e tutte le altre persone detenute illegalmente. Ogni persona merita di vivere una vita dignitosa nella propria casa e in pace". —internazionale/[email protected] (Web Info)

SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 8 marzo

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(Adnkronos) – Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi, venerdì 8 marzo 2024. Centrati sette '5' che vincono ciascuno 18.504,25 euro. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 72.7 milioni di euro. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto ad una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi del SuperEnalotto: 9, 16, 23, 50, 53, 79. Jolly: 55. SuperStar: 84.  —[email protected] (Web Info)

Sinner batte Kokkinakis 6-3, 6-0: Jannik al terzo turno di Indian Wells

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(Adnkronos) –
Jannik Sinner supera il secondo turno all'Atp Masters 1000 di Indian Wells 2024. L'azzurro, testa di serie numero 3 e terzo giocatore del ranking, batte l'australiano Thanasi Kokkinakis per 6-3, 6-0 in 1h22'.  Sinner, che serve il 60% di prime palle, si concede 6 game di rodaggio. Salva una palla break nella prima porzione di match e poi decolla. L'azzurro non concede quasi nulla al servizio (oltre il 70% di punti con la seconda) e affonda regolarmente quando Kokkinakis deve ricorrere al secondo servizio. Dal 3-3 del primo set, il numero 3 del mondo inanella 9 game di fila, compresa una striscia di 11 punti a zero che chiude il primo set e indirizza il secondo. Il 22enne altoatesino arriva all'appuntamento in California dopo aver vinto tutti i match giocati nel 2024 e dopo i trionfi all'Australian Open e al torneo di Rotterdam. Sul cemento di Indian Wells, Sinner può andare all'assalto del secondo posto del ranking, occupato dallo spagnolo Carlos Alcaraz. Al terzo turno, il numero 3 del ranking attende il vincente del match tra il tedesco Jan Lennard Stock, testa di serie numero 25, e il croato Borna Coric.  "Ho fatto fatica a tenere il suo ritmo all'inizio. Sono contento perché ho battuto un ottimo rivale, ho cercato il feeling giusto con la palla e il campo. Guardo passo dopo passo, lavoro duramente per il prossimo obiettivo", dice Sinner alla fine del match. "Devo dimostrare a me stesso tante cose, Ho lavorato tanto in palestra prima di venire qui e si è visto in campo. Qui c'è anche mio papà, mi diverto con lui e il mio team. Stare qui è davvero bello", aggiunge il 22enne altoatesino.   

Sinner-Kokkinakis 6-3, 6-0 – Game, set and match Sinner. 
Sinner-Kokkinakis 6-3, 5-0 – Altro break e 5-0. La partita non ha più nulla da dire. 
Sinner-Kokkinakis 6-3, 4-0 – Sinner gioca sul velluto, il traguardo è sempre più vicino. 
Sinner-Kokkinakis 6-3, 3-0 – Kokkinakis non c'è più. Sinner mette a segno il secondo break: l'azzurro allunga con 11 punti di fila e spacca la partita con 6 game consecutivi. 
Sinner-Kokkinakis 6-3, 2-0 – Il match ha cambiato volto. L'azzurro è totalmente padrone del campo. 
Sinner-Kokkinakis 6-3, 1-0 – Sinner cambia marcia, alza il ritmo e si procura subito 2 palle break nel primo game del secondo set: missione compiuta, break e 1-0.  
Sinner-Kokkinakis 6-3 – L'azzurro completa l'opera e chiude il primo set per 6-3 in 54'. 
Sinner-Kokkinakis 5-3 – La svolta del set arriva nell'ottavo game. Kokkinakis cancella la prima palla break ma Sinner sfrutta la seconda chance e allunga sul 5-3. 
Sinner-Kokkinakis 4-3 – Sinner, che viaggia sul 60% di prime, ha bisogno di un game da 8 punti per mantenere il servizio.  
Sinner-Kokkinakis 3-3 – Kokkinakis incappa in un doppio fallo ma non paga dazio e pareggia i conti. 
Sinner-Kokkinakis 3-2 – Primo momento di difficoltà per Sinner, costretto a fronteggiare una palla break. L'azzurro la cancella e conduce il quinto game in porto. 
Sinner-Kokkinakis 2-2 – L'australiano continua a offrire un rendimento solido al servizio. 
Sinner-Kokkinakis 2-1 – Sinner chiude il game a 15 senza correre alcun rischio. 
Sinner-Kokkinakis 1-1 – Kokkinakis concede 2 punti nel primo turno di battuta e pareggia i conti. 
Sinner-Kokkinakis 1-0 – L'azzurro debutta tenendo agevolmente il servizio.  —[email protected] (Web Info)

J&J MedTech ottiene certificazione per la parità di genere

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(Adnkronos) – Garantire il progresso della salute per tutta l'umanità richiede non solo una leadership coraggiosa, ma anche una cultura costruita su integrità, responsabilità ed etica. Caratteristiche che da sempre sono parte del Dna di Johnson & Johnson MedTech Italia – sottolinea la società in una nota – azienda che opera nel settore delle tecnologie MedTech, che oggi conferma il proprio impegno per la diversità, l'equità e l'inclusione superando l'audit gestito da Bureau Veritas Italia e certificandosi per la parità di genere (UNI/PdR 125:2022).  Il risultato – si legge – si aggiunge alle iniziative e ai numeri che raccontano l'approccio dell'azienda in cui già nel 1886, anno della fondazione del gruppo, su 14 dipendenti 8 erano donne. Oggi, su circa 700 persone che lavorano in J&J MedTech Italia, il 60% è donna: il 59% ricopre ruoli manageriali, con le donne che rappresentano il 50% del personale dirigente. La certificazione per la parità di genere è stata rilasciata sulla base dell'analisi effettuata su 6 aree di interesse: cultura e strategia, governance, processi Hr (Human resource), opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.  Negli anni l'impegno sui temi della diversità, equità e inclusione, in linea con i principi del 'Credo J&J' (la carta dei valori che guida l'operato dell'azienda verso le proprie persone, i clienti e le comunità di riferimento) – prosegue la nota – ha portato l'azienda a raggiungere importanti traguardi sia nelle politiche interne che nei riconoscimenti esterni, anche grazie all'impegno dei dipendenti catalizzato negli Employee Resource Groups (Ergs), gruppi di dipendenti auto organizzati che hanno come obiettivo quello di sensibilizzare e impegnare l'organizzazione su alcuni temi sociali inerenti al mondo De&i (Diversity, equity & inclusion). Tra questi il gruppo 'Women Leadership & Inclusion' (Wli), nato oltre 25 anni fa con l'obiettivo di favorire l'inclusione, lo sviluppo professionale e il networking per le donne in azienda. "Il nostro Credo ci guida ogni giorno nella necessità di garantire un ambiente lavorativo inclusivo in cui ogni persona deve essere considerata e valorizzata nel rispetto della diversità e della dignità di tutti – afferma Gabriele Fischetto, presidente e amministratore delegato di Johnson & Johnson MedTech Italia – L'ottenimento della certificazione per la parità di genere è un attestato del lavoro che da sempre la nostra azienda ha fatto per garantire che i principi dell'equità e dell'inclusione siano parte integrante di ogni ambito della nostra organizzazione e della nostra cultura".  "Siamo consapevoli – aggiunge il manager – che gli schemi e modelli del passato non funzionano più e che per costruire un futuro resiliente e sostenibile per tutti, e soprattutto per le giovani generazioni, le aziende e i leader di oggi hanno il compito di trasformare le sfide in opportunità, abbracciando il progresso culturale offerto dalla valorizzazione della diversità e dalla promozione di una cultura inclusiva all'interno delle proprie organizzazioni. Nella nostra azienda – conclude Fischetto – stiamo già assistendo all'impatto positivo che tutto questo è in grado di generare e vogliamo continuare a progredire, sperando di essere un esempio virtuoso per il nostro Paese, in cui ancora molto c'è da fare". —salute/[email protected] (Web Info)

8 marzo, immunologo: “La mimosa lasciamola sull’albero, rischio allergia con contatto”

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(Adnkronos) – "Proprio per la sua peculiarità dell’essere allergia di ‘prossimità’, quello della mimosa rimane un fiore certamente bello a vedersi ma da guardare a distanza, in forza di una sua potenziale capacità di nuocere per contatto diretto. Una ragione di più per lasciare gli steli di mimosa sui loro rami al fine di evitare inutili menomazioni alla bellezza delle chiome fiorite e, semmai, pur mantenendo la mimosa come simbolo dell’8 marzo, sforzarsi di andare oltre i rituali per dare a una celebrazione l’autenticità e il valore che merita". Lo spiega all'Adnkronos Salute Mauro Minelli, immunologo e responsabile per il Sud della Fondazione di Medicina personalizzata (Fmp), in occasione della Giornata mondiale della donna che si celebra oggi e ha come simbolo proprio la mimosa.  "L’albero è uno di quelli sempreverdi, originario dell’Australia e introdotto in Europa agli inizi dell’ottocento. Ma, per raggiungere la sua popolarità, la mimosa dovette attendere il 1946, anno a partire dal quale i rametti di quest’albero eretto anche fino a 20 metri in altezza, dalle infiorescenze gialle e dalla chioma ampia e irregolare, furono scelti per rappresentare, ogni 8 di marzo, la Giornata internazionale della donna. Il termine ‘mimosa’, più specifico della specie arbustiva ‘mimosa pudica’ o ‘sensitiva’, deriva dal latino ‘mimus’ ovvero ‘attore’, per i movimenti con cui le foglie di questo arbusto sempreverde reagiscono a qualsiasi stimolo tattile o vibratorio – ricorda Minelli – Largamente utilizzata come pianta ornamentale, la mimosa predilige luoghi riparati, temperature non troppo basse e terreni tendenzialmente umidi. In parchi e giardini spesso viene fatta crescere a cespugli, ma molto diffusa è la coltivazione in serra finalizzata ad ottenere le gialle fronde fiorite nei periodi desiderati. Per contro, piuttosto modesta è la quantità di polline che essa libera in atmosfera". "I suoi frutti sono legumi. I fiori gialli, sferici e piumosi, raggruppati in pannocchie terminali, raggiungono la loro piena maturità tra febbraio e aprile. I pollini sono composti da un cospicuo numero di granuli raggruppati in formazioni lenticolari del diametro di circa 50 micron – prosegue l'immunologo – Che per i pollini son davvero tanti se consideriamo che, ad esempio, quelli dell’erba parietaria, pianta erbacea che pure in queste settimane avvia la sua micidiale produzione pollinica, difficilmente superano i 15 micron di diametro. Proprio a causa delle loro notevoli dimensioni, i pollini di mimosa non sono facilmente aerodiffusibili e se anche lo fossero, in ragione delle loro misure più che ragguardevoli, a differenza di quelli dell’erba parietaria non avrebbero grandi possibilità di raggiungere agevolmente i tratti profondi dell’albero bronchiale. Di conseguenza, infrequente e occasionale risulta essere l’allergia respiratoria provocata da questo polline che, in forza della sua ‘pesantezza’, viene trasportato dal vento solo a breve distanza dalla sua origine. Secondo alcuni dati forniti dalla letteratura scientifica di settore, l’incidenza di pollinosi da mimosa sul totale degli allergici risulterebbe pari allo 0,05%. Dunque, cifre piuttosto esigue". "Tuttavia, nell’arco temporale degli ultimi 30 anni, la costante osservazione dell’andamento e della durata delle stagioni, i conteggi dei pollini realizzati con sistematicità mediante l’impiego di apposite ‘trappole’, la valutazione clinica della prevalenza delle sensibilizzazioni allergiche attraverso specifici test diagnostici, hanno permesso di misurare le variazioni dei pollini in atmosfera ed il loro impatto sulla salute dei soggetti sensibili. Si è potuto così stabilire che i cambiamenti climatici oramai evidenti ed acclarati, con le loro ondate di calore, sono certamente in grado di modificare il carico pollinico globale – avverte Minelli – ed influenzare conseguentemente l’entità delle manifestazioni cliniche correlate alle cosiddette ‘allergie stagionali’".  "Pertanto, se la durata della stagione pollinica di piante arboree allergizzanti come il cipresso e l’olivo è aumentata di almeno 20 giorni rispetto agli anni 90, per la fioritura della parietaria già nel 2006 era stato registrato un anticipo di 2 mesi rispetto a quanto si verificava nei primi anni ‘80 con conseguente progressivo aumento, nel corso del tempo, delle percentuali di pazienti ‘pollinosici’. Per quanto si possano immaginare analoghe proiezioni – suggerisce Minelli – anche in riferimento alla sensibilizzazione ai pollini di mimosa, assai bassa rimane ancora oggi, nella totalità della popolazione allergica, la percentuale di soggetti con specifica allergia. Che, tuttavia, risulta essere più significativamente avvertita da quelle persone che, per vari motivi, subiscono un’intensa e prolungata esposizione a questo polline come, per esempio, i vivaisti, categoria di lavoratori verso i quali, certamente in ragione di un contatto lavorativo più diretto e costante, il polline di mimosa dimostra una particolare aggressività allergenica, tanto da far pensare – conclude – per questa forma di pollinosi, a una vera e propria malattia ‘professionale'".  —[email protected] (Web Info)

8 marzo, Putin alle donne: “Obiettivo più importante è maternità”

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(Adnkronos) –
La maternità è "un obiettivo straordinario per una donna". Lo ha affermato il Presidente russo Vladimir Putin in un breve messaggio diffuso in occasione della Giornata internazionale delle donne, confermando il contenuto del discorso sullo stato dell'Unione che aveva tenuto il mese scorso di fronte all'Assemblea della Federazione. Un intervento in cui il Presidente russo aveva sottolineato ancora una volta l'importanza di invertire il declino demografico del Paese e annunciato altri programmi di sostegno per le famiglie con più figli. E includendo – questa la novità – la promozione delle nascite nel discorso politico in difesa dei valori tradizionali, cardine della politica interna della Russia del suo prossimo quinto mandato al Cremlino insieme all'economia di guerra.  "Care donne, siamo in grado di trasformare il mondo grazie alla vostra bellezza, alla vostra saggezza e alla vostra generosità, ma soprattutto grazie al dono più importante che la natura vi ha dato, la possibilità di mettere al mondo un figlio", ha affermato Putin nel video messaggio di tre minuti registrato dalla sua residenza di Novo Ogarevo. "La cosa più importante per ogni donna, indipendentemente dalla carriera che sceglie e da quali obiettivi riesce a raggiungere, è la famiglia, prendersi cura senza risparmio dei figli", ha aggiunto il Presidente russo, ricordando che il 2024 è stato dichiarato "anno della famiglia". E la maternità è la ragione essenziale per mettere su famiglia, ha sottolineato.  —internazionale/[email protected] (Web Info)

Gianoncelli (Impact Europe): “Aiutiamo imprese sociali ad avere successo”

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(Adnkronos) – “Diverse aree delle organizzazioni che ricevono un finanziamento possono essere rafforzate: l'area legata al social Impact, la misurazione e la gestione dell'impatto, le competenze finanziarie, quindi come gestire i soldi che vengono ricevuti e poi tutta la parte relativa alla governance dell'organizzazione. In questo senso diamo supporto finanziario, ma anche tutte quelle competenze che servono per avere successo come impresa sociale, come organizzazione del terzo settore”. Lo ha detto ad Adnkronos Alessia Gianoncelli, Director of Knowledge and Programs, Impact Europe, ‘network di capital providers’ che comprende ‘fondazioni, fondi di investimento impatto, istituzioni finanziarie, crowdfunding platforms incubatori e acceleratori, interessati e attivi all'interno della finanza impatto e del capitale catalitico’. Il network è composto da ‘più di 300 membri in Europa’ e mette in campo diverse attività quali ‘ricerca, policy advocacy’ e ‘supporto non finanziario’.  Per Impact Europe è sempre stato e continua ad essere importante “accompagnare le organizzazioni che vengono supportate finanziariamente, anche con tutto quello che è il capacity building” sottolinea Gianoncelli che aggiunge: “Per noi è fondamentale e rende l'importanza di quello che è il nostro settore di capital providers: ci impegniamo a dare massimo supporto perché si possa raggiungere l'impatto prefissato”. Gianoncelli è intervenuta durante la seconda giornata dei lavori della conferenza ‘Breaking bad (habits) – How can foundations move from silos to shaping future innovation ecosystems?’ del Research Forum 2024, promossa da Philea, l’ente con sede a Bruxelles a cui aderiscono le fondazioni del continente. Il Forum si è tenuto a Milano negli spazi della Cariplo Factory. —[email protected] (Web Info)

Caso Ferragni, intricate reti societarie e valzer quote: la galassia dell’influencer

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(Adnkronos) – Intricate reti societarie, sospette prassi di 'vasi comunicanti', dipendenti pagati poco rispetto al fatturato, valzer di quote azionarie e partner ingombranti: un'inchiesta de 'L'Espresso' mette in luce aspetti poco chiari della galassia delle attività dell'influencer Chiara Ferragni, travolta dallo scandalo del pandoro Balocco che la vede indagata dalla Procura di Milano per truffa aggravata per pubblicità ingannevole nella beneficenza.  La società The blonde salad crew, si legge sull'Espresso, conta 16 dipendenti per un costo di 67mila euro a testa (compresi Tfr e contributi) a fronte di un fatturato 2022 di 14,5 milioni di euro e utili per 5,1 milioni. Ferragni e il suo braccio destro, il manager Fabio Maria Damato, scrive l'Espresso, incasserebbero compensi da consiglieri per 320mila euro. In questa società è, inoltre, avvenuta "una miracolosa moltiplicazione delle quote societarie", si osserva ne L'Espresso. Ferragni, si legge nell'articolo, ha spostato il 10% delle sue quote nella società Esuriens, che detiene anche il 35% della partecipazione del suo ex fidanzato Riccardo Pozzoli, socio delle origini di Tbs. Esuriens si divide poi in due srl: Delirus di Pozzoli e Esuriens, ceduta poi alla società N1 del produttore pugliese del tessile Pasquale Morgese. Qui che si verifica un balletto delle quote fino a quando la Ferragni ottiene il 100% di Tbs Crew. Ma resta li 45% della partecipazione in pancia a Delirus.  Poco dopo Ferragni conferisce tutte le quote a Sisterhood, srl che oggi funziona da holding interamente controllata dall'influencer. Qui i dipendenti sono due e costano 15mila euro l'uno, si legge nell'Espresso, a fronte di un valore di Tbs da 1,7 milioni di euro, mentre il conferimento alla Sisterhood è di 10 mila euro, con un sovrapprezzo di 995mila euro. C'è poi l'intricata vicenda della srl Fenice, scrive l'Espresso, licenziataria del marchio Chiara Ferragni e gestore di altre royalties, indirettamente coinvolta nel dissesto dell’Enpapi, ente nazionale di previdenza degli infermieri, attraverso il socio Paolo Barletta, erede del'omonima società di real estate laziale e socio di Nicola Bugari con la controllata Arsenale.  Il gruppo Barletta, rileva l'articolo de L'Espresso, ha da tre anni i bilanci in perdita, così come soffre Alchimia che detiene quote di Fenice. Qui si assiste ad vorticoso passaggio di quote, spartite fra Febo Holding (società riconducibile a Barletta), la socia Camilla Barindelli e tre società di Morgese (Esuriens, N1 e Mofra). Barletta avvia poi un processo di conferimento delle partecipazioni di Fenice da Febo Holding ad Alchimia, in sede di perizia la Fenice vale 36,2 milioni, cifra esorbitante tanto più se si considera che ad una seconda perizia, fatta 4 anni dopo vale è 4,7 milioni. Gli ultimi atti delle vicissitudini societarie sono infine legate al tentativo di Barletta di uscire da Fenice cedendo il suo 40% al fondo Avm, che però dopo il pandoro-gate ha congelato l’operazione. "L'impressione – si legge infine nel testo dell'articolo dell'Espresso – è che le tre srl, Tbs Crew, Fenice e Sisterhood, agiscano come vasi comunicanti e, all'occorrenza, sia possibile caricare costi e fatturato sull'una o sull'altra". —[email protected] (Web Info)

Harry e Meghan verso ritorno a Londra: come reagirà William?

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(Adnkronos) – Si fanno sempre più insistenti le voci di un possibile ritorno nel Regno Unito di Harry e Meghan. Dopo l'annuncio del Duca di voler stare maggiormente vicino a Carlo in cura per un cancro e di aiutarlo in alcuni suoi impegni pubblici che il re è costretto inevitabilmente a saltare, e sebbene la moglie abbia mostrato contrarietà all'ipotesi di trasferirsi a Londra dalla California, sembra che i due, come riferisce il Telegraph, abbiano assunto un esperto in pubbliche relazioni in Gran Bretagna, dove avvierebbero una non meglio precisata attività imprenditoriale.  È la prima volta che il duca e la duchessa di Sussex assumono un dipendente nel Regno Unito da quando si sono trasferiti negli Stati Uniti nel 2020. La novità dipenderebbe dal crescente carico di lavoro delle molte loro iniziative commerciali, oltre che dall'enorme attenzione internazionale di cui godono sia a livello professionale che personale. Ma, lavoro a parte, resta sempre valida l'ipotesi che alla decisione del ritorno in patria di Harry, seguito dalla moglie, contribuisca il suo legame, pur sempre forte nonostante i dissidi, con la sua famiglia.  Per un motivo oppure un altro, il figliol prodigo potrebbe d'ora in avanti trascorrere più tempo nel Regno Unito anche a causa della malattia del padre, mentre William potrebbe prendersi maggiore spazio per stare al fianco di Kate in quella che si preannuncia una convalescenza più lunga del previsto, dopo il suo intervento chirurgico all'addome. A proposito di William, pare che il principe di Galles, a questo punto, accoglierebbe con benevolenza il fratello, qualora tornasse a casa: lo ha fatto sapere dalla casa del Grande Fratello Celebrity lo zio di Kate, Gary Goldsmith, secondo cui l'erede al trono sarebbe disposto "a porgere, come ha sempre fatto, un ramoscello d'ulivo ad Harry, se tornasse in famiglia".   —internazionale/[email protected] (Web Info)

Covid, nessun legame tra vaccini e perdite post-menopausa: lo studio

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(Adnkronos) –
Nessun legame provato tra vaccini anti-Covid a mRna e perdite post-menopausa. Il Comitato di farmacovigilanza (Prac) dell'Agenzia europea del farmaco Ema, nella sua ultima riunione del 4-7 marzo, ha concluso che "non esistono evidenze sufficienti per stabilire un'associazione causale tra i vaccini Covid-19 Comirnaty* e Spikevax*", quelli di Pfizer-BioNTech e Moderna, "e i casi di sanguinamento postmenopausale".  Per sanguinamento postmenopausale, ricorda l'Ema, si intende un "sanguinamento vaginale che si verifica un anno o più dopo l'ultima mestruazione". Un fenomeno che viene "sempre considerato anomalo" e che "può essere un sintomo di gravi condizioni mediche. Di recente, dalla letteratura medica e dai dati post-autorizzazione" all'immissione in commercio, "sono emerse nuove informazioni che hanno spinto" l'ente regolatorio Ue "a indagare sul sanguinamento postmenopausale con i due vaccini" anti-Covid a mRna.  "Il Prac ha valutato tutti i dati disponibili – informa l'Ema – compresi i risultati della letteratura e le segnalazioni spontanee post-marketing su sospette reazioni avverse" alla vaccinazione. E "dopo un attento esame", il Comitato di sicurezza ha ritenuto che "i dati disponibili non supportano un'associazione causale e non è giustificato un aggiornamento delle informazioni di prodotto per nessuno dei vaccini" considerati. —internazionale/[email protected] (Web Info)