(Adnkronos) –
Carlos Sainz ha l'appendicite e deve essere operato, la Ferrari schiera il pilota di riserva Oliver Bearman nel Gp di Arabia Saudita. Il 18enne pilota britannico, nato a Clemsford l'8 maggio 2005, debutta sulla rossa nelle terze prove libere sul tracciato di Gedda prima di cimentarsi nelle qualifiche per definire la griglia del Gp di sabato 9 marzo. Bearman, prodotto della Ferrari Driver Academy, è uno dei piloti di punta della Formula 2 in cui compete con il team Prema. Il teenager guiderà una rossa con il numero 38 e entra nella storia del cavallino come 776esimo driver: soprattutto, nessun pilota così giovane è salito su una Ferrari in Formula 1. Nel circus, Bearman nel 2024 è uno dei piloti di riserva per la Ferrari e per la Haas con Antonio Giovinazzi e a Robert Shwarzman. Il Gp d'Arabia, per il giovanissimo driver, rappresenta il punto più alto di una carriera cominciata nel 2013 – a soli 8 anni – con i kart, con cui ha trionfato nel 2019 nella serie europea IAME e nel 2020 nel IAME International. Nel 2020, ecco l'esordio nel campionato ADAC di Formula 4 con il team US Racing: a Hockenheim, in Germania, arriva la prima vittoria in una stagione chiusa al sesto posto. L'anno successivo, nel 2021, ecco il titolo nell'ADAC Formula 4, con il bis nella Formula 4 italiana in un'annata con 11 vittorie. Il 2022 è l'anno del passaggio in Formula 3, in una stagione impreziosita da un successo e 8 piazzamenti sul podio, con il terzo posto in classifica generale. L'exploit vale la convocazione dalla Ferrari Driver Academy: inizia l'avventura in rosso, mentre nel 2023 si mette in evidenza in Formula 1 con 4 vittorie. Ora, nel 2024, la Formula 1. —[email protected] (Web Info)
Chi è Oliver Bearman, il pilota al posto di Carlos Sainz sulla Ferrari
Poste Italiane, Presidente Rovere: “Siamo tra le eccellenze del paese sui temi della parità di genere”
(Adnkronos) – In collaborazione con TgPoste.it Poste Italiane ha conquistato una posizione di eccellenza sui temi della parità di genere come dimostrato dalle numerose certificazioni internazionali ottenute e dalla diversità che caratterizza il personale dell’azienda. Sono le parole della Presidente di Poste Italiane Silvia Maria Rovere, intervenuta ai microfoni del TG Poste in occasione della giornata internazionale della donna. “Credo che Poste Italiane meriti – ha detto la Presidente – di essere riconosciuta come un’azienda che ha già conquistato una posizione di eccellenza su questi temi. Pensiamo alla certificazione Equal-Salary, che riguarda l’uguaglianza di retribuzione a parità di mansioni. Anche il Gender Equality Index, che è un riconoscimento internazionale molto ambito per le politiche di inclusione e diversità”. La Presidente Rovere ha inoltre evidenziato come le donne siano al centro della vita aziendale: oltre il 53% dei circa 120 mila dipendenti è donna. È donna anche il 60% dei direttori dei circa 12.800 Uffici Postali su tutto il territorio nazionale. —[email protected] (Web Info)
8 marzo, mimosa no grazie: “La soffre fino al 30% degli allergici ai pollini”
(Adnkronos) – Mimosa no grazie. Il fiore che da quasi 80 anni è il simbolo nazionale dell'8 marzo – scelto nel 1946 dall'Unione donne italiane perché 'di stagione' e alla portata di tutte le tasche, in un Paese impoverito dalla guerra – non è per tutti. Qualcuno lo soffre e non sono proprio pochissimi: se è vero che "l'allergia alla mimosa, rispetto a quella scatenata da altri pollini, è in realtà abbastanza rara", stando a "dati in larga parte italiani, dell'area ligure, la stima è che intorno all'1% degli allergici respiratori patisce anche il polline di mimosa. Una percentuale che sale fino al 30% circa, a seconda delle statistiche e delle aree del mondo, fra i lavoratori florovivaisti". Lo spiega all'Adnkronos Salute Enrico Heffler, direttore della Scuola di specializzazione in Allergologia e Immunologia clinica di Humanitas University. In occasione della Giornata internazionale della donna, l'esperto dell'ateneo milanese fa il punto su un disturbo che il riscaldamento globale sembra destinato ad allungare, anticipando le fioriture anche di un mese. E che paradossalmente potrebbe interessare soprattutto l'universo 'rosa': "Tra chi soffre di allergie respiratorie", non in modo specifico di allergia alla mimosa, ma di pollinosi in generale, "i maschi sono più numerosi in età pediatrica. Ma in età adulta – precisa Heffler – le donne sono nettamente prevalenti". I sintomi sono "quelli classici delle allergie respiratorie: rinite, congiuntivite ed eventualmente asma", nei casi più gravi. In gergo allergologico, l'intolleranza alla mimosa viene definita 'pollinosi da vicinanza'. Significa che, perché i disturbi si manifestino, il fiore bisogna averlo praticamente in mano oppure attorno in grande quantità. "Il polline della mimosa, pianta della famiglia delle acacie – illustra lo specialista Humanitas – è infatti un polline particolarmente pesante, che in quanto tale non viene facilmente aerodisperso", cioè non vola. Accade con tutte le piante, specialmente da fiore, la cui impollinazione (denominata entomofila) per il trasporto del polline sfrutta gli insetti invece del vento (impollinazione anemofila). "Quella alla mimosa è dunque un'allergia che colpisce prevalentemente chi questa pianta la coltiva o la vende: gli operatori florovivaisti, appunto, per i quali può essere una malattia professionale", evidenzia Heffler. "Difficilmente, poi – continua l'esperto – la mimosa è una pianta che dà allergia da sola: chi diventa allergico al polline della mimosa solitamente lo è anche ai pollini di altri alberi che più o meno fioriscono nello stesso periodo, tendenzialmente da febbraio ad aprile-maggio". Fra tutti "la betulla o il nocciolo", che producono pollini certamente più diffusi rispetto a quello di mimosa e "con caratteristiche di volatilità completamente diverse. Dal punto di vista molecolare, delle proteine che contengono, sono molto simili a quelli di mimosa. Però a livello macroscopico sono tanto più leggeri e quindi vengono dispersi nell'aria". Ecco perché per soffrire di allergia alla betulla, ad esempio, non è necessario 'annusarla', ma "basta vivere in una città in cui ce ne sono anche poche". Per la mimosa invece no, "serve vicinanza. Sempre per le caratteristiche chimico-fisiche del suo polline – aggiunge Heffler – chi è esposto alla mimosa solitamente lo è a concentrazioni alte. E come per tutte le allergie, se l'esposizione all'allergene è massiva, i sintomi possono essere più marcati". Trattabili come si fa in generale per le altre pollinosi, con antistaminci, cortisonici o broncodilatatori, attenendosi alle indicazioni del medico. "Un altro elemento interessante che emerge sempre da dati liguri – segnala l'allergologo – è che per il cambiamento climatico il periodo di impollinazione della mimosa si è allungato. Se nel corso dell'anno le temperature si riscaldano più precocemente, la pianta può fiorire magari a gennaio, invece che a metà febbraio". Causa climate change, insomma, l'8 marzo degli allergici alla mimosa rischia di durare mesi. —[email protected] (Web Info)
WhatsApp, in Italia cambiano regole accesso per età
(Adnkronos) – WhatsApp fa scattare il semaforo verde per gli utenti di 13 anni, abbassando la soglia minima dell'età per l'utilizzo dell'app di messaggistica secondo le regole che entreranno in vigore dall'11 aprile. "L'età minima per l'uso di WhatsApp nell'area geografica europea passerà da 16 a 13 anni", si legge sul blog di WhatsApp, che fa parte del gruppo Meta, nei termini di servizio per quanto riguarda le nuove norme di utilizzo. "Apporteremo, inoltre, modifiche ai nostri meccanismi di trasferimento dei dati internazionali – prosegue il contenuto – . Come sempre, i messaggi e le chiamate personali rimangono protetti dalla crittografia end-to end". "Aggiungeremo ulteriori informazioni ai nostri Termini in merito a linee guida e normative, che illustrano che cosa è consentito e che cosa non lo è su WhatsApp – si spiega ancora – . Forniremo dettagli sui nuovi requisiti Ue che consentono all'utente di inviare messaggi da WhatsApp ad App di terzi supportate". "Continuando a utilizzare WhatsApp dopo l'11 aprile 2024, l'utente accetta i presenti aggiornamenti ai nostri Termini di servizio" concludono. —[email protected] (Web Info)
Endometriosi per 3 mln donne, anche 12 anni di attesa per diagnosi
(Adnkronos) – È tra le malattie più sotto-diagnosticate, con ritardi che vanno dai 7 ai 12 anni dalla comparsa dei primi, dolorosi, sintomi. Si tratta dell’endometriosi, patologia tipicamente femminile e cronica, altamente invalidante. Solo in Italia, colpisce 3 milioni di donne, il 10% di quelle in età fertile. Anche se si stanno delineando nuove terapie ed approcci, la malattia rimane tra quelle con un percorso diagnostico più lungo a causa di una scarsa conoscenza, a partire proprio dai professionisti della salute. Così Consulcesi, impegnata nel colmare il gap nella formazione medica sulle patologie dell’apparato riproduttivo femminile e sulla medicina di genere attraverso un’offerta di corsi in costante crescita, approfondisce ulteriormente l’endometriosi in due corsi Ecm dedicati, volti a supportare medici e professionisti sanitari nella migliore gestione di questa malattia. “I ritardi diagnostici possono condurre a quadri clinici anche severi, gravando ulteriormente sull'impatto che questa patologia ha sulla qualità della vita delle donne – spiega Alessandro Cavaliere, medico e specialista equiparato in Ginecologia e Ostetricia, nonché docente del corso Ecm 'Endometriosi: conoscerla per capirla. Natura, caratteristiche, classificazione e impatto sulla donna' – L’unica arma per affrontare l’endometriosi rimane la diagnosi precoce e dunque una formazione aggiornata e puntuale dei professionisti della salute femminile ma non solo”. L’offerta formativa dedicata all’endometriosi – si legge in una nota – è contenuta nell’ampio catalogo Fad composto da oltre 300 corsi multimediali e interattivi, accessibili attraverso il nuovo Club. Per colmare la mancanza di consapevolezza e formazione tra i camici bianchi, i due corsi specifici permettono di spaziare da una panoramica generale e completa sull’endometriosi, al ruolo dell’alimentazione e della gestione della patologia da un punto di vista nutrizionale ed integrativo. In occasione di marzo, mese dedicato alla prevenzione e alla consapevolezza attorno a questa patologia, Consulcesi Club pone in evidenza il corso sull' endometriosi (2.0 crediti Ecm). Nella formazione in formato e-book, l’esperto ritorna sull’importanza di “un nuovo approccio all’endometriosi da parte dei professionisti della salute che includa diagnosi differenziali per una diagnosi precoce”, oltre che fornire un aggiornamento esaustivo su terapie e trattamenti farmacologici. Tante anche le tematiche specifiche approfondite, come l'endometriosi ovarica e il legame tra endometriosi e fertilità. "Sempre più evidenze scientifiche dimostrano l’importanza della dieta nel contrasto all’endometriosi”, spiega Serena Missori, endocrinologa e nutrizionista nonché autrice del corso 'Gusto è Salute. La dieta giusta per l’endometriosi' (5.4 crediti Ecm). La formazione multimediale, parte della serie formativa “Gusto è Salute” di Consulcesi, si pone così l’obiettivo di approfondire nutrienti e integratori utili nella gestione della spesso dolorosa patologia, come anche quelli meno adatti. Il corso, composto da video-lezioni corredate da materiali didattici di approfondimento – conclude la nota – esplora il potenziale benefico di alimenti meno noti, come curcuma, agnocasto e lampone rosso, oltre a cibi già conosciuti per i loro benefici, come verdure, cereali integrali, legumi e frutta. I due corsi dedicati a fornire conoscenze per migliorare la cura e la gestione dell’endometriosi sono parte dell’offerta Fad, accessibile attraverso il nuovo Club, un ecosistema unico di contenuti e risorse per la gestione della vita professionale e privata dei camici bianchi. Tra la vasta gamma di contenuti, risorse e servizi offerte attraverso la piattaforma rinnovata, formazione, aggiornamenti, assistenza legale, copertura assicurativa e molto altro. —[email protected] (Web Info)
8 marzo, Diana Bracco: “Ragazze non abbiate paura e coltivate i vostri sogni”
(Adnkronos) – "In occasione dell’8 marzo, voglio rivolgere un appello" alle bambine e alle ragazze: "Non abbiate paura. E non smettete mai di coltivare i vostri sogni. Abbiatene cura, teneteveli ben stretti, fateli fiorire. Il potere trasformativo dei desideri è inestimabile!". Così Diana Bracco commentando la mostra fotografica dal titolo "Straordinarie", arrivata a Milano dopo il successo ottenuto al MAXXI di Roma, che il sindaco Giuseppe Sala ha voluto visitare in occasione della Giornata internazionale della donna. Aperta gratuitamente alla Fabbrica del Vapore fino al 17 marzo, l’esposizione, promossa da Terre des Hommes, curata da Renata Ferri e sostenuta anche da Fondazione Bracco, presenta 110 ritratti di donne italiane dai 22 ai 94 anni realizzati da Ilaria Magliocchetti Lombi. Persone 'straordinarie' provenienti da molteplici ambiti della società che con il loro percorso testimoniano tanti modi diversi, tutti possibili, di realizzare le proprie ambizioni superando pregiudizi e discriminazioni. "Mi auguro che questa mostra sia visitata da tante bambine e ragazze, perché possano trovare ispirazione dalle storie davvero straordinarie che racconta”, afferma ancora l'imprenditrice, anch’essa fotografata da Ilaria Magliocchetti. "'Straordinarie' – le fa eco la curatrice della mostra Renata Ferri – è una sfida agli stereotipi di genere che trasforma il paradigma della donna vittima in modello di riferimento culturale e politico". Fino al 17 aprile, giorno di chiusura della mostra fotografica, la Fabbrica del Vapore ospiterà un ricco palinsesto di incontri dedicati alle scuole e alla cittadinanza, con proiezioni, performance artistiche, e talk delle donne ritratte, per approfondire i temi proposti dalla mostra promossa da Terre des Hommes Italia. "La nostra campagna #indifesa denuncia da oltre 12 anni la disparità di genere che intrappola bambine e ragazze in un ciclo di discriminazioni, stereotipi, povertà e violenza”, afferma Paolo Ferrara, Direttore generale Terre des Hommes Italia, che aggiunge: “Siamo onorati di aver costruito con il Comune di Milano un grande palinsesto che parte con 'Straordinarie' e continuerà nei prossimi mesi facendo della città meneghina un esempio unico per offerta culturale con una serie di progetti innovativi che racconteranno la questione di genere da molteplici punti di vista”. —[email protected] (Web Info)
Rc auto, non si arresta corsa prezzi: a gennaio 2024 +7,5% su anno
(Adnkronos) – Il prezzo medio della Rc auto a gennaio è stato pari a 389 euro, in aumento in termini nominali del +7,5% su base annua, in lieve decelerazione rispetto al +7,9% di dicembre scorso. In termini reali, l’aumento è del +6,7%. Lo comunica l'Ivass. I prezzi medi, indica l'autorità di vigilanza, sono ancora inferiori al periodo pre-pandemico (406 euro a gennaio 2019). Più nel dettaglio, le province registrano incrementi di prezzo compresi tra il +3,3% (Catanzaro) e il +10,0% (Alessandria). Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 250 euro, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo è del 10,4%. Codacons, impennata è maxi-stangata da 877 mln euro a carico automobilisti Roma, 8 mar. (Adnkronos) "L’impennata delle tariffe Rc Auto determina una maxi-stangata da circa 877 milioni di euro su base annua a carico degli automobilisti italiani". Lo afferma il Codacons, commentando i nuovi dati sulle assicurazioni forniti oggi dall’Ivass. "L’aumento dei prezzi delle polizze del +7,5% a gennaio porta il costo medio dell’Rc auto a quota 389 euro – analizza l’associazione – e se si considera che in Italia circolano 43 milioni i veicoli assicurati, di cui 32,5 milioni di autovetture, la stangata sull’Rc auto rispetto ai prezzi medi di gennaio 2023 raggiunge la maxi-cifra di 877 milioni di euro annui solo per la categoria degli automobilisti". “Gli aumenti delle tariffe appaiono del tutto ingiustificati, considerato che non si assiste ad un analogo incremento dell’incidentalità in Italia", afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. "Il Governo Meloni deve intervenire per limitare lo strapotere delle imprese assicuratrici e frenare l’escalation delle tariffe nel comparto, soprattutto in considerazione del fatto che i cittadini hanno l’obbligo di assicurare la propria autovettura, mentre le imprese assicuratrici non devono sottostare ad alcun limite tariffario", conclude Rienzi. Assoutenti, rincari confermano gravi anomalie comparto assicurativo Roma, 8 mar. (Adnkronos) "I rincari dell’Rc auto registrati a gennaio si traducono in una maggiore spesa da +27 euro a polizza rispetto alle tariffe medie dello stesso periodo del 2023, e confermano purtroppo le gravi anomalie del comparto assicurativo". Lo afferma, in una nota, Assoutenti nel commentare i dati forniti oggi dall’Ivass. "Napoli – analizza l'associazione – si conferma la città con le polizze più pesanti, con un a tariffa media di 560 euro, seguita da Prato (553,7 euro) e Caserta (500 euro). Dal lato opposto della classifica Enna è la città con la Rc auto più economica (287 euro), seguita da Oristano (297 euro) e Potenza (299 euro). Gli incrementi annui più pesanti si registrano ad Alessandria, Biella, Lecco e Vercelli, che vedono a gennaio le tariffe salire del 10%, mentre a Catanzaro le polizze salgono solo del +3,3%". “Si tratta di incrementi del tutto immotivati che non rispondono né ad un aumento dei costi in capo alle imprese assicuratrici, né ad un aumento dell’incidentalità, ma sono dovuti unicamente alle troppe anomalie del comparto assicurativo, dove le compagnie dettano legge imponendo clausole illecite ai propri clienti che fanno salire i prezzi", afferma il presidente onorario di Assoutenti, Furio Truzzi. "L’ennesima dimostrazione di come il settore assicurativo necessiti di una radicale riforma che introduca maggiore concorrenza e maggiori tutele per gli assicurati", conclude. —[email protected] (Web Info)
Nuove tariffe, Uap: “Bene impegno di Gemmato, attendiamo incontro al ministero’
(Adnkronos) – “Esprimiamo il nostro apprezzamento per l’impegno che ieri il sottosegretario alla Salute, Onorevole Gemmato, ha assunto per cercare una soluzione al gravissimo problema che investe il nostro settore per un ribasso di prezzi insostenibile”. Così Uap, Unione ambulatori e poliambulatori – che riunisce Anisap, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti, Confapi, Unindustria, Fenaspat, Federlazio – sul tema del nuovo tariffario, che “è stato ereditato dai governi passati e non consentirà più di garantire le prestazioni ambulatoriali necessarie ai cittadini in primis, generando una crisi di sistema senza precedenti. Il Governo – ricorda Uap in una nota – dovrebbe rivedere il tariffario come hanno già fatto alcune regioni più virtuose del Nord Italia, come l’Emilia Romagna e la Lombardia. Ci auguriamo di essere convocati al più presto dal ministero della Salute, come già richiesto da Uap, per aprire un dialogo costruttivo in vista dell’incontro del 20 marzo, che si terrà a Roma presso il cinema Adriano dalle ore 11.00 alle ore 14.00, che vedrà riunite tutte le maggior associazioni di categoria non solo per salvare tutte le imprese del settore, ma anche i 36 mila posti di lavoro a rischio”. —[email protected] (Web Info)
Samsung, parte la seconda stagione de ‘LA VOCE della tua generazione’
(Adnkronos) – Per il secondo anno consecutivo, Samsung Electronics Italia aiuta i giovani ad affrontare il tema del benessere psicologico e annuncia la nuova edizione di La VOCE della tua Generazione, un racconto della GenZ fatto direttamente dai suoi protagonisti, attraverso l’uso della loro stessa voce. Da oggi sono infatti disponibili i 3 nuovi episodi del podcast e una playlist di 4 canzoni, completamente pensati, scritti e realizzati da 18 giovani voci selezionate su tutto il territorio italiano su oltre 8.000 candidature. Suddivisi in due gruppi di lavoro – 12 podcaster e 6 cantanti – il gruppo di ragazzi si è fatto portavoce di un’intera generazione, mettendo in luce incertezze, paure, bisogni ma anche messaggi positivi di speranza e fiducia nel futuro. Nato in collaborazione con il Comune di Milano nell’ambito delle iniziative del Patto per il Lavoro, il podcast ha permesso ai giovani selezionati di acquisire alcune competenze tecniche nei nuovi media e al tempo stesso di rafforzare la consapevolezza del loro potenziale creativo. Cresce infatti il disagio tra giovani nel nostro Paese che impatta negativamente sul loro benessere psico-fisico: secondo uno studio recente, 6 giovani su 10 tra gli 11 e i 19 anni soffre di disagio dovuto proprio al contesto in cui vivono (Report Skuola.net e dell’Associazione Nazionale Di.Te.) il 29% si dichiara incline all’ansia e il 10% manifesta un peggioramento della propria salute mentale da dopo la pandemia (Fonte: GWI GenZ Report). Secondo il Censis (Fonte: Report Generazione post pandemia: bisogni e aspettative dei giovani italiani nel post Covid), inoltre, è cambiata la visione del futuro del 62% dei giovani in Italia. Solo il 22% si ritiene ottimista e ritiene che il futuro sarà migliore. Giovani provenienti da tutta Italia, da diversi contesti geografici, economici e sociali hanno quindi avuto, grazie al sostegno di Samsung e di esperti, il coraggio di raccontarsi in prima persona, di condividere diari segreti e pensieri, racconti che passano attraverso la sofferenza, i loro timori, ma anche grandi o piccole conquiste; testimonianze di crisi ancora in corso, ma anche di crisi superate, talvolta da soli, talvolta grazie ad incontri inaspettati. La VOCE della tua Generazione è un messaggio forte e senza filtri che i giovani mandano agli adulti, genitori e insegnanti in primis, per invitarli all’ascolto e al confronto costruttivo, per essere concretamente vicini. “Samsung, da anni, nell’ambito di SOLVE for Tomorrow, il suo programma di Corporate Social Responsibility che rientra nella vision “Together for Tomorrow! Enabling People”, sostiene le nuove generazioni attraverso tecnologie e iniziative formative dedicate, per aiutare i giovani a realizzare il loro pieno potenziale attraverso l’innovazione digitale. I programmi di formazione di Samsung sono pensati per promuovere esperienze di apprendimento inclusive e di alta qualità, affinché tutti possano diventare cittadini digitali consapevoli e pionieri di un cambiamento sociale positivo” ha commentato Anastasia Buda, Corporate Citizenship & Internal Communication Manager di Samsung Electronics Italia. “Con la VOCE della tua Generazione vogliamo accompagnare i giovani in un percorso di crescita che li stimoli all’ascolto di loro stessi e li aiuti a esprimere le proprie emozioni e valori in piena libertà. Quest’anno abbiamo voluto fare un passo ulteriore: abbiamo pensato alla VOCE della tua Generazione come uno strumento utile anche agli adulti, genitori ed educatori, per aiutarli ad affrontare le fragilità della nuova generazione e avviare un dialogo proficuo. Non ci proponiamo di trovare soluzioni, ma vogliamo dare il nostro contributo e aiutare i giovani a sentirsi meno soli e a cogliere le opportunità per il loro futuro”. “Siamo molto felici di aver sostenuto questo progetto di Samsung, che ha permesso ai ragazzi protagonisti di dare “voce” ai propri vissuti e talenti inespressi, e contemporaneamente di conquistare competenze altamente spendibili nel mercato del lavoro” ha aggiunto Alessia Cappello, Assessora alle Politiche del lavoro e allo Sviluppo economico del Comune di Milano. “Iniziative come questa sono molto vicine al Patto per il Lavoro, nato due anni fa per far convergere idee, strategie, progetti che rispondano in modo concreto ai bisogni dei più giovani, offrendo opportunità di crescita personale e professionale“. Compagni speciali di questo percorso, l’attore e cantante Matteo Paolillo e il content creator e presentatore Gabriele Vagnato, che hanno affiancato i ragazzi nella fase creativa, aiutandoli a dare forma alle loro storie ed emozioni, e che sono presenti nel podcast attraverso le loro testimonianze sui temi emersi durante gli incontri con i giovani podcaster. L’annuncio è avvenuto in occasione di un evento tenutosi al Barrio’s, centro di aggregazione giovanile collocato nel quartiere Barona a Milano, che ha supportato Samsung nella selezione dei musicisti. Disponibile su Spotify, LA VOCE della tua generazione si declina quest’anno in 3 nuovi episodi del podcast, una playlist di 4 brani e un videoclip musicale. Prima di cimentarsi nella fase creativa, tutti i protagonisti, suddivisi in due gruppi di lavoro – 12 podcasters e 6 cantanti – a seconda delle proprie passioni e inclinazioni, hanno seguito un percorso formativo, tenuto da mentor Samsung e da Loretta Redaelli, psicosocioanalista e counselor esperta di dinamiche psicopedagogiche, Matteo Di Palma, conduttore, Podcaster e docente di comunicazione radiofonica e Fabio Gargiulo, compositore, produttore musicale e Founder Bkm Production, che ha prodotto i brani dei ragazzi. Il ciclo di lezioni teoriche e pratiche ha portato i giovani selezionati ad apprendere, a seconda del gruppo di appartenenza, come scrivere e realizzare dei contenuti per un podcast e come scrivere e mettere in musica testi di canzoni. La formazione ha incluso anche attività di coaching con momenti di riflessione e dibattito su tematiche legate al mondo adolescenziale e alle sue dinamiche. Dopo una prima stagione focalizzata su temi come le passioni, l’insicurezza e il rapporto con gli altri, dove le storie dei giovani podcaster volevano essere un punto di contatto e un supporto per aiutare i propri coetanei in difficoltà, i nuovi episodi sono invece incentrati su tematiche come il dialogo, le etichette e le aspettative sociali e, infine, l’espressione di sé nell’ottica di avviare una comunicazione efficace con gli adulti e invitarli all’ascolto di questa generazione. Per la prima volta quest’anno, inoltre, attraverso il progetto La VOCE della tua Generazione per 5 Secondi, una delle canzoni composte e cantate dai ragazzi, è stato realizzato anche un videoclip girato con un dispositivo Samsung Galaxy S24 Ultra in collaborazione con Alessandro Murdaca, famoso regista di videoclip trap e rap, che ha formato i ragazzi su tutto quelle competenze necessarie alla realizzazione di un video ovvero regia, storytelling e montaggio e video editing. —[email protected] (Web Info)
Giochi, Pascual (Codere): “Riordino del settore in Italia è opportunità, vogliamo essere protagonisti”
(Adnkronos) – "Siano in una fase di profondo cambiamento. Il Governo ha finalmente intrapreso il tanto atteso 'riordino' del settore e siamo consapevoli che il processo normativo in corso può rappresentare una grossa opportunità per un’azienda come Codere che ha una enorme esperienza a livello internazionale". Ad affermarlo all'Adnkronos è Alejandro Pascual, Regional Manager Europe e Amministratore Delegato Italia di Codere. "Come ha dichiarato qualche settimana fa Gonzaga Higuero, Ceo Codere: l’Italia – sottolinea Pascual – è in una fase di trasformazione e di innovazione rispetto al Settore del gioco. Codere si propone di essere protagonista in questo momento nel quale la professionalità, la competenza e l’esperienza faranno la differenza". "Il mercato italiano ha un grosso appeal per operatori internazionali come Codere in quanto, proprio per la trasformazione in atto e per le sue caratteristiche di mercato molto regolamentato, necessita di un approccio altamente professionale e di una capacità di affrontare e superare le difficoltà. Guardiamo all’Italia con interesse soprattutto nell’ottica di guadagnare maggiore protagonismo nel mercato di domani attraverso sinergie e collaborazioni con soggetti che hanno la nostra visione del futuro". "Abbiamo aperto – rileva Pascual – da poco la nostra nuova sala di Parma: una struttura concepita secondo i più alti standard di qualità. Spazi studiati appositamente per rendere la permanenza dei clienti la più soddisfacente possibile. Tutta su di un piano, gli interni interamente in vetro per consentire alla luce di attraversare, cucina degna di un ristorante di qualità e un servizio di eccellenza. Il riscontro da parte dei clienti, vecchi e nuovi, ci sta dicendo che la scelta è stata quella giusta. Abbiamo fatto un importante investimento ma siamo certi che la sala ci darà grandi soddisfazioni". "Crediamo nel 'fare sistema'. Da molte esperienze e da molte professionalità non può che emergere il meglio. Il ruolo di aggregatore non ci spaventa, anzi ci stimola. Aderendo ad As.tro., nel momento in cui è stata costituita la sezione Concessionari Adi – spiega Pascual -, abbiamo voluto ribadire quale sia la nostra posizione in merito alla figura del gestore ed al suo ruolo nella filiera: mantenere sempre aperto un confronto costruttivo con tutti i gestori di Adi che in questi anni si sono evoluti verso modelli operativi efficaci e che intendono affrontare i prossimi anni con consapevolezza, consolidare lo scambio con coloro che non intendono abbandonare il campo e che vogliono rimanere protagonisti delle loro aziende per costruire con loro rapporti di partnership e definire insieme la migliore strategia per affrontare le prossime sfide che il Mercato ci pone, arrivando preparati ai vari bandi di gara per l’assegnazione delle nuove concessioni", aggiunge. "Siamo finalmente nella fase del cambiamento. Speravamo che il Governo comprendesse l’esigenza di procedere con un riordino unico, che tenesse insieme il retail e l’on line. Ciò avrebbe consentito un approccio sistemico a 360° e una visione di insieme che avrebbe certamente consentito di affrontare tutte le tematiche spinose in un unico momento. Ma le cose sono andate diversamente ed intanto ci troviamo a dover affrontare il bando di gara per l’on line, con delle caratteristiche sicuramente molto pervasive sia in termini economici che organizzativi e di gestione. Resta comunque una grossa opportunità e la nostra intenzione è di portare avanti il progetto insieme a partner di grande esperienza". "Resta – spiega Pascual – l’attesa per il modello di riordino del fisico, che rappresenta la parte più complessa ed anche quella che attiene al maggior numero di lavoratori. Ricordiamoci che, tra generalisti e specializzati, stiamo parlando di circa 140.000 occupati, un numero di persone per nulla trascurabile e per il quale la definizione di un modello distributivo piuttosto che un altro può fare una grande differenza. La nostra opinione – sottolinea – è che il mercato debba continuare ad essere concorrenziale, lasciando a molti la possibilità di operare, che non debba espungere operatori di esperienza e di grandi capacità a beneficio di pochi gruppi grandi generando un oligopolio". Le Pmi, spiega ancora, "sono la base del tessuto economico italiano e rinunciarvi vorrebbe dire rinunciare a tanta parte di aziende sane, spesso a conduzione familiare, con importanti obiettivi di crescita e di miglioramento". "Nell’art. 13 si parla di misure per la tutela del giocatore e si cita espressamente lo strumento del Registro di Auto esclusione. In Spagna questo strumento esiste da anni e consente di ottenere ottimi risultati. Alle persone iscritte nel registro vengono inibite le attività di gioco attraverso un attento monitoraggio all’ingresso delle sale. Ciò consente di agire sul soggetto in stato di fragilità senza però creare limitazioni ai giocatori sociali che non hanno problematiche di dipendenze. Stiamo portando avanti, insieme ad altri concessionari, la seconda fase di uno studio, condotto dall’Università di Tor Vergata, sull’applicazione anche in Italia di questa misura. Confidiamo che questo, insieme ad altri strumenti predittivi e operativi, possano far superare, tra l’altro, le inutili misure adottate dagli enti locali quali le distanze dai luoghi sensibili". L'ad Italia di Codere concorda "sulla necessità di una riqualificazione dei luoghi di gioco e crediamo nel valore di una formazione adeguata per gli esercenti. Innalzare la qualità del Settore passa anche dalla responsabilizzazione dell’esercente e dalla conoscenza approfondita del gioco e delle sue implicazioni, da una informazione corretta e da una garanzia di legalità del prodotto offerto. Restiamo dell’avviso che le slot, – sottolinea Pascual – debbano continuare a essere fruibili nei generalisti. Innanzitutto per evitare la recrudescenza di apparecchi illegali ed anche perché dall’assenza delle slot traggono beneficio altri prodotti, anche illegali. Abbiamo già visto come in Piemonte la riduzione sensibile degli apparecchi sul territorio, con la conseguente caduta della raccolta e del gettito erariale, abbia fatto esplodere l’on line e i prodotti di gioco alternativi che continuano ad essere venduti nei generalisti, con più bassa redemption per il giocatore e con una generazione di gettito molto inferiore". Secondo Pascual "i tempi sono maturi per abbandonare la demagogia è guardare obiettivamente la realtà. La pandemia ha evidenziato con chiarezza come a fronte della mancata offerta nel gioco fisico il consumatore si sposti sull’on line, dove, lo sappiamo bene, le distanze non hanno alcuna incidenza e gli orari ancor meno. Lavoriamo insieme alle istituzioni per mettere in campo azioni concrete e chirurgiche per arginare il Dga. Codere ha già siglato due Protocolli di intesa con la Asl di Salerno e con quella di Caserta: abbiamo aperto le porte a chi sa come intervenire in casi di criticità, come comunicare efficacemente con il soggetto fragile e cosa mettere in campo per risolvere. La responsabilità dell’operatore passa da fatti concreti". —[email protected] (Web Info)











