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Medvedev: “Biden è la disgrazia degli Stati Uniti”

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(Adnkronos) – Il presidente Joe Biden non avrebbe dovuto menzionare Franklin Delano Roosevelt perché, a differenza del suo predecessore, non fa altro che disonorare gli Stati Uniti. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, commentando il discorso di Biden sullo stato dell'Unione. "Nel discorso sullo stato dell'Unione, Biden si è paragonato a Franklin Delano Roosevelt. È un paragone così così. Ovviamente, non a suo favore. È la disgrazia degli Stati Uniti!", ha scritto Medvedev su X sottolineando che, anche se il 32esimo presidente degli Stati Uniti era un uomo infermo su una sedia a rotelle, "ha sollevato l'America dalla Depressione", mentre Biden è un "individuo pazzo e mentalmente disabile che ha deciso di trascinare l'umanità all'inferno". Inoltre, ha continuato Medvedev, Roosevelt ha combattuto per la pace insieme agli alleati, inclusa l'Urss, mentre "Biden sta cercando attivamente e con tenacia di iniziare la Terza Guerra Mondiale". Infine, Roosevelt "lottava contro i fascisti, ma Biden si batte per loro", ha concluso Medvedev.  Nel suo discorso dalla Camera dei Rappresentanti, Biden ha fatto riferimento a Vladimir Putin ribadendo il sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina nella guerra contro la Russia: "Non ci inchineremo a Putin. Non mi inchinerò", ha detto il presidente. Recentemente, in un evento con finanziatori e sostenitori a San Francisco, Biden si è espresso con termini durissimi nei confronti di Putin, definito un "pazzo figlio di putt…". —internazionale/[email protected] (Web Info)

Diabete, arriva test rapido per diagnosi: come funziona

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(Adnkronos) –
Arriva il test rapido per la diagnosi di diabete e pre-diabete, messo a punto con il fondamentale contributo della ricerca italiana. L'hanno già battezzata la 'mini-curva' da carico di glucosio e consente di individuare la malattia, e i primi segni, almeno un paio d'anni prima rispetto ai test attuali (curva da carico di glucosio tradizionale a due ore, o Ogtt). Per questo, l'International Diabetes Federation(Idf), la federazione mondiale che include tutte le società di diabetologia internazionali e le associazioni delle persone con diabete, ha deciso di proporla – con un Position stattement che ha revisionato la letteratura scientifica in materia – come nuovo criterio diagnostico per il pre-diabete e il diabete, basandosi sulla glicemia alla prima ora della curva da carico di glucosio. Una novità a cui ha dato un notevole contributo la ricerca italiana, in particolare con il gruppo della Medicina interna dell'Università 'Magna Graecia' di Catanzaro e dell'Azienda ospedaliero universitaria Sant'Andrea-Sapienza niversità di Roma.   "I nuovi criteri diagnostici – commenta Giorgio Sesti, ordinario di Medicina interna alla Sapienza università di Roma e presidente della Società di medicina interna Simi – consentono di individuare precocemente le persone ad aumentato rischio di diabete o già diabetici, che sfuggono a questa diagnosi con gli attuali criteri diagnostici. Questo significa che sarà possibile formulare la diagnosi di diabete e di prediabete attraverso una 'mini-curva' da carico glucidico di appena un'ora (anziché le due ore attuali). Ma soprattutto, consentirà di intercettare una serie di soggetti che i criteri attuali non permettono di individuare né come pre-diabetici, né come diabetici.  La 'mini-curva' rappresenta un metodo più pratico e sensibile per 'catturare' un maggior numero di persone a rischio di sviluppare diabete franco e di riconoscere più precocemente i soggetti con diabete già conclamato". Una diagnosi più precoce, spiega ancora Sesti, "consente di mettere in atto più tempestivamente una serie di misure preventive riguardanti lo stile di vita o farmacologiche, che aiutano a prevenire la progressione verso il diabete franco e a contenere i danni del diabete. Spesso infatti le complicanze vascolari sono già presenti al momento della diagnosi di diabete". È infatti possibile prevenire la progressione dal pre-diabete al diabete mettendo in atto un drastico cambiamento dello stile di vita: dieta equilibrata e perdita di peso se necessaria, attività fisica, lotta alla sedentarietà, curare l'igiene del sonno, stop al fumo di sigaretta e in alcuni casi ricorrendo alla terapia farmacologica. L'Idf è arrivato al documento di consenso sui nuovi criteri diagnostici, dopo aver esaminato i risultati di numerosi studi internazionali sul significato della glicemia alla prima ora della curva da carico, ai quali ha dato un notevole contributo la ricerca italiana. In particolare, il gruppo della Medicina interna dell'università 'Magna Graecia' di Catanzaro e dell'Azienda ospedaliero universitaria Sant'Andrea-Sapienza Università di Roma ha pubblicato oltre 40 articoli sull'argomento "La glicemia alla prima ora della curva da carico – ricorda Sesti – è già da tempo usata per la diagnosi di diabete gestazionale, quindi rappresenta un elemento fisiopatologico importante, finora trascurato. L'iperglicemia precoce infatti è già un marcatore di diabete o di aumentato rischio di malattia. Quindi – conclude il presidente della Simi – se è vero che i nuovi criteri diagnostici dell'Idf rappresentano una 'novità' nella diagnosi di diabete, l'importanza della glicemia alla prima ora dell'Ogtt è già consolidata da tempo, dal punto di vista fisiopatologico".  —[email protected] (Web Info)

La rivoluzione di De Rossi, cancellato Mourinho anche fuori dal campo

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(Adnkronos) –
Daniele De Rossi si sta rivelando un grande allenatore. Sul campo, per i risultati e la qualità del gioco della Roma e, se possibile, ancora di più nella gestione del gruppo e della comunicazione, all'interno e all'esterno. Non è solo la vittoria larga sul Brighton a dirlo ma tutto quello che ha fatto nei suoi primi 50 giorni a Trigoria. Che potesse superare Mourinho nell'applicazione tattica, e nelle conoscenze di un calcio più evoluto, era aspettativa condivisa da chi riscontrava nella Roma del condottiero portoghese una evidente, e forse irreversibile, involuzione. Ma De Rossi, oltre che nella gestione tecnica, si sta dimostrando più avanti del suo predecessore anche nelle vesti più congeniali allo Special one, quelle del del motivatore, del manager e del comunicatore.  Si è sempre detto, 'nessuno come Mou sa portare i giocatori dalla sua parte'. E' stato vero in tante occasioni ma sempre con squadre piene di campioni affermati e solo per un periodo definito, in genere due anni. Gruppi messi sotto pressione, spremuti e portati a identificarsi con la leadership indiscussa dell'allenatore. Con l'Inter del 'triplete' come apice di una carriera in cui all'aumentare dei titoli vinti in bacheca sono cresciuti a dismisura l'autostima e il carisma del condottiero.  Daniele De Rossi ha preso una squadra che stava vivendo da mesi quella che a posteriori può definirsi una fase di rigetto. Giocatori messi da parte, giocatori considerati non all'altezza, insieme a pochi campioni 'frustrati' da una dimensione che non era la loro. Oggi tutti i giocatori della rosa sono coinvolti, il lavoro negli allenamenti serve a portare in campo i concetti che consentono di giocare bene e vincere le partite. I risultati passano dal lavoro e dalle doti dei calciatori, tutti quelli a disposizione. La motivazione non è più solo soddisfare il condottiero ma mettere insieme quello che serve per essere una squadra e andare ad affrontare l'avversario con tutta la forza possibile. De Rossi sta convincendo i giocatori delle loro potenzialità, messe al servizio delle idee che propone. Lo sta dicendo continuamente: ha a disposizione giocatori forti, che lo capiscono, perché puoi essere il migliore motivatore del mondo ma, come ha evidenziando elogiando Celik, non è che se sai motivare 'una sega' diventa un campione.   C'era un dato oggettivo che faceva dubitare della scelta dei Friedkin di mettere nelle mani di De Rossi l'ingombrante eredità di Mourinho: l'esperienza quasi inesistente da allenatore. Che non vale solo in campo ma anche, se non soprattutto, nella gestione del gruppo. Si è sempre detto 'Mou è un grande leader'. Innegabile, lo è stato.  C'è però un tema più largo che De Rossi sta contribuendo a sviluppare: cosa deve essere la leadership oggi. L'allenatore di una squadra come la Roma è anche un manager e deve scegliere come esercitare il suo potere. DDR lo sta facendo attuando una rivoluzione che passa dal lavoro, prima di tutto, e dai rapporti tra le persone. Insiste su due concetti fondamentali, l'onestà e l'autorevolezza. Dice quello che pensa, ai giocatori e all'esterno, spiega le sue decisioni, e vuole che venga seguito per le idee che propone. Ma tutto passa per la qualità del prodotto che si fa, nel suo caso il gioco e la prestazione. Tutte le altre sono variabili che non vuole considerare: non parla del mercato, degli arbitri, delle pressioni. Sono i suoi giocatori che devono lavorare per essere migliori degli avversari. Tutto questo porta all'azienda Roma tutti i vantaggi che porta un manager capace: arrivano i risultati, sale il valore dei giocatori, si apprezza il prodotto Roma.  Mourinho è sempre passato per 'un genio' della comunicazione. Altra dote innegabile, che ha usato nel corso di tutta la sua carriera, soprattutto in chiave aggressiva. Ha sempre individuato nemici, provocato, ingaggiato sfide dialettiche. Spesso per proteggere la sua squadra, altre volte per provare a indebolire l'avversario, altre volte per spostare l'attenzione rispetto ai problemi. Tecniche e modalità di comunicazione che hanno prodotto risultati. E anche qualche danno, non solo di immagine, come avvenuto nel rapporto con gli arbitri, esasperato al punto da diventare grottesco.  Tutto questo è stato letteralmente rimosso da Daniele De Rossi. E' partito dai comportamenti, i suoi e quelli dei giocatori, totalmente cambiati. E' andato avanti scegliendo parole e un registro di comunicazione tanto semplice quanto innovativo: DDR parla di calcio e prova a dire la verità, prima all'interno di Trigoria e poi quando deve comunicarla all'esterno. Tutto più facile quando ci sono i risultati ma l'indirizzo è lo stesso che De Rossi aveva da calciatore, con la differenza sostanziale di avere una responsabilità diversa. Conosce la città e conosce il calcio, e sa che ogni conferenza stampa e ogni intervista possono aiutare a costruire consapevolezza, consenso e condivisione di obiettivi e ambizioni. A questo devono servire le parole giuste e una comunicazione efficace. (Di Fabio Insenga) —[email protected] (Web Info)

8 marzo, mimosa? Occhio all’allergia

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(Adnkronos) – Mimosa? No grazie. Il fiore che da quasi 80 anni è il simbolo nazionale dell'8 marzo – scelto nel 1946 dall'Unione donne italiane perché 'di stagione' e alla portata di tutte le tasche, in un Paese impoverito dalla guerra – non è per tutti. Qualcuno lo soffre e non sono proprio pochissimi: se è vero che "l'allergia alla mimosa, rispetto a quella scatenata da altri pollini, è in realtà abbastanza rara", stando a "dati in larga parte italiani, dell'area ligure, la stima è che intorno all'1% degli allergici respiratori patisce anche il polline di mimosa. Una percentuale che sale fino al 30% circa, a seconda delle statistiche e delle aree del mondo, fra i lavoratori florovivaisti". Lo spiega all'Adnkronos Salute Enrico Heffler, direttore della Scuola di specializzazione in Allergologia e Immunologia clinica di Humanitas University.  In occasione della Giornata internazionale della donna, l'esperto dell'ateneo milanese fa il punto su un disturbo che il riscaldamento globale sembra destinato ad allungare, anticipando le fioriture anche di un mese. E che paradossalmente potrebbe interessare soprattutto l'universo 'rosa': "Tra chi soffre di allergie respiratorie", non in modo specifico di allergia alla mimosa, ma di pollinosi in generale, "i maschi sono più numerosi in età pediatrica. Ma in età adulta – precisa Heffler – le donne sono nettamente prevalenti". I sintomi sono "quelli classici delle allergie respiratorie: rinite, congiuntivite ed eventualmente asma", nei casi più gravi.  In gergo allergologico, l'intolleranza alla mimosa viene definita 'pollinosi da vicinanza'. Significa che, perché i disturbi si manifestino, il fiore bisogna averlo praticamente in mano oppure attorno in grande quantità. "Il polline della mimosa, pianta della famiglia delle acacie – illustra lo specialista Humanitas – è infatti un polline particolarmente pesante, che in quanto tale non viene facilmente aerodisperso", cioè non vola. Accade con tutte le piante, specialmente da fiore, la cui impollinazione (denominata entomofila) per il trasporto del polline sfrutta gli insetti invece del vento (impollinazione anemofila). "Quella alla mimosa è dunque un'allergia che colpisce prevalentemente chi questa pianta la coltiva o la vende: gli operatori florovivaisti, appunto, per i quali può essere una malattia professionale", evidenzia Heffler. "Difficilmente, poi – continua l'esperto – la mimosa è una pianta che dà allergia da sola: chi diventa allergico al polline della mimosa solitamente lo è anche ai pollini di altri alberi che più o meno fioriscono nello stesso periodo, tendenzialmente da febbraio ad aprile-maggio". Fra tutti "la betulla o il nocciolo", che producono pollini certamente più diffusi rispetto a quello di mimosa e "con caratteristiche di volatilità completamente diverse. Dal punto di vista molecolare, delle proteine che contengono, sono molto simili a quelli di mimosa. Però a livello macroscopico sono tanto più leggeri e quindi vengono dispersi nell'aria". Ecco perché per soffrire di allergia alla betulla, ad esempio, non è necessario 'annusarla', ma "basta vivere in una città in cui ce ne sono anche poche".  Per la mimosa invece no, "serve vicinanza. Sempre per le caratteristiche chimico-fisiche del suo polline – aggiunge Heffler – chi è esposto alla mimosa solitamente lo è a concentrazioni alte. E come per tutte le allergie, se l'esposizione all'allergene è massiva, i sintomi possono essere più marcati". Trattabili come si fa in generale per le altre pollinosi, con antistaminci, cortisonici o broncodilatatori, attenendosi alle indicazioni del medico. "Un altro elemento interessante che emerge sempre da dati liguri – segnala l'allergologo – è che per il cambiamento climatico il periodo di impollinazione della mimosa si è allungato. Se nel corso dell'anno le temperature si riscaldano più precocemente, la pianta può fiorire magari a gennaio, invece che a metà febbraio". Causa climate change, insomma, l'8 marzo degli allergici alla mimosa rischia di durare mesi. —[email protected] (Web Info)

Ferrari, Carlos Sainz operato per appendicite: salta il Gp Arabia Saudita

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(Adnkronos) – Carlos Sainz salta il Gran Premio dell'Arabia Saudita di Formula 1 dopo che gli è stata diagnosticata un'appendicite che richiede un intervento chirurgico. Lo ha annunciato la Ferrari alla vigilia del Gp che si correrà domani a Gedda. Il pilota spagnolo, terzo domenica scorsa nel Gp del Bahrain che ha aperto il Mondiale 2024, sarà sostituito dal pilota di riserva, Oliver Bearman. "A Carlos Sainz è stata diagnosticata un'appendicite e dovrà essere operato. A partire dalle Fp3 e per il resto del fine settimana, sarà sostituito dal pilota di riserva Oliver Bearman. Oliver quindi non prenderà più parte a questo round del Campionato F2. La famiglia Ferrari augura a Carlos una pronta guarigione", scrive la scuderia di Maranello. Reduce dal terzo posto nel Gp del Bahrain che domenica scorsa ha aperto il Mondiale, Sainz aveva saltato i suoi impegni con i media pre-fine settimana sul circuito di Jeddah per un malore, prima di prendere parte alle sessioni FP1 e FP2 di giovedì. Il pilota spagnolo dopo aver descritto le prove come le "più dure" su una vettura di F1 fino ad oggi, ha avuto il responso questa mattina, appendicite. Dovrà essere operato e il suo posto nel secondo Gp della stagione sarà preso dal pilota di F2 Bearman che sarà al fianco di Charles Leclerc dalle FP3 in poi.  —[email protected] (Web Info)

Sanità e nuove tariffe dal 1° aprile, a rischio alcuni interventi: ecco quali

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(Adnkronos) – “Il nuovo tariffario per esami, interventi e visite ambulatoriali, che doveva entrare in vigore il primo gennaio e poi è stato rinviato al primo aprile 2024, desta la nostra preoccupazione, i nuovi Lea devono entrare in vigore, ma alcune tariffe appaiono insostenibili anche per l’Oculistica”. A dirlo è Romolo Appolloni, presidente della Commissione per le patologie oculari recentemente insediatasi presso l’Ordine Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e Odontoiatri insieme al presidente dell’Omceo Antonio Magi presente al primo incontro. All’interno della Commissione sono rappresentate delle diverse categorie professionali, gli ospedalieri con i direttori di Unità Operative Complesse, gli universitari con i professori di prima fascia e gli specialisti ambulatoriali. Inoltre, vi partecipano esponenti delle principali Società oftalmologiche italiane: Aimo (Associazione italiana medici oculisti) rappresentata dal presidente dottoressa Alessandra Balestrazzi e Siso (Società italiana per le Scienze oftalmologiche) rappresentata dal Segretario Dottor Scipione Rossi. Il presidente Magi ha ribadito la possibilità di un rinvio per l’entrata in vigore del nuovo tariffario perché le nuove tariffe potrebbero mettere in difficoltà molte strutture pubbliche e convenzionate. “Per l’Oculistica – detto Magi – potrebbe essere proprio l’intervento di cataratta, che costituisce l’intervento oculistico più effettuato in Italia (circa 600.000 interventi all’anno), a subire le penalizzazioni maggiori per la riduzione della tariffa a poco più di 800 euro. Gli interventi di cataratta sono diventati sempre più precisi ed efficaci ma tutto ciò comporta dei costi maggiori e con il taglio dei rimborsi sarà necessario ridurre gli interventi nelle strutture pubbliche e nelle private convenzionate con un conseguente inevitabile allungamento delle liste d’attesa già sature”. La riduzione potrebbe riflettersi anche nell’ambito delle strutture private perché potrebbero ridursi anche i rimborsi delle società assicurative che finirebbero per penalizzare anche i pazienti assicurati. "Ricordiamo – afferma ancora Appolloni – che ritardare un intervento di cataratta può limitare fortemente l’autonomia dei pazienti affetti e può costituire un fattore di rischio importante per le cadute accidentali legate alle difficoltà visive causate da questa patologia, hanno sottolineato gli esperti. "Per quanto riguarda le iniezioni intravitreali per le maculopatie (circa 300.000 iniezioni all’anno in Italia ) abbiamo un doppio problema , la riduzione dei rimborsi, che di fatto fa si che solo poche strutture pubbliche eroghino effettivamente la prestazione, e l’eccessiva burocratizzazione (legata al file F o registro di monitoraggio) che impegna giornalmente e per molte ore personale che potrebbe essere impiegato in attività assistenziali – ricorda l'Omceo Roma – Tutto ciò rischia di ridurre ulteriormente il numero di pazienti che potranno essere trattati efficacemente per limitare i danni di questa invalidante patologia che impegna tante famiglie e i caregivers in percorsi terapeutici complessi". “Auspichiamo – è la conclusione del presidente Magi – che le istituzioni regionali e nazionali possano ascoltare le nostre richieste nell’ interesse dei pazienti hanno concluso i componenti della Commissione”. —[email protected] (Web Info)

Russia, Usa: “Rischio attentati a Mosca nelle prossime 48 ore”

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(Adnkronos) –
Allarme attentati a Mosca. L'ambasciata degli Stati Uniti nella capitale della Russia ha diffuso un 'alert' in cui si segnala il rischio di attacchi terroristici in città nelle prossime 48 ore. "L'ambasciata sta seguendo rapporti in cui si parla di estremisti con piani imminenti per colpire grandi assembramenti di persone a Mosca, inclusi concerti. Consigliamo ai cittadini americani di evitare tali occasioni nelle prossime 48 ore", si legge in un comunicato nella serata del 7 marzo. Anche l'ambasciata britannica ha in seguito diffuso una notizia simile. Ieri l'Fsb ha reso noto di aver smantellato, in seguito a uno scontro a fuoco, una cellula dell'Is nella regione di Kaluga. I componenti della cellula stavano pianificando un attentato contro una istituzione ebraica a Mosca.  "Il 7 marzo 2024 le Autorità russe hanno annunciato di aver neutralizzato una cellula terroristica, che stava pianificando un attacco a Mosca. Alla luce di tale situazione, si suggerisce di continuare ad evitare – nelle prossime settimane – ogni forma di assembramento nella capitale, ivi inclusa la partecipazione ad eventi culturali con grossa affluenza di pubblico", si legge sul sito Viaggiare Sicuri. Nella nota, non c'è alcun riferimento all'allarme lanciato dall'ambasciata Usa.  E' di tre morti il bilancio di nuovi bombardamenti russi che hanno colpito la regione ucraina di Kharkiv. Il governatore di Kharkiv, Oleg Sinegubov, ha denunciato attacchi dell'artiglieria russa e con colpi di mortaio contro 18 aree, aggiungendo che sono rimasti uccisi una donna di 64 anni, una di 40 e un uomo di 58. Lo riporta il Guardian.  —internazionale/[email protected] (Web Info)

Salute e sanità, una sfida condivisa: il 21 marzo evento Adnkronos Q&A

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(Adnkronos) – Rifondare il sistema sanitario nazionale: dalla riduzione delle liste d’attesa alle risorse necessarie per non disperdere il patrimonio della sanità pubblica. Investimenti in ricerca e sviluppo: dove va l’industria farmaceutica e cosa serve per accelerare. Il paziente al centro: un approccio nuovo anche grazie al digital health. Saranno i temi al centro dell'evento 'Salute e sanità, una sfida condivisa', il 21 marzo al Palazzo dell'Informazione, per il ciclo di appuntamenti Adnkronos Q&A, il nuovo format del Gruppo. Apre i lavori il direttore dell'agenzia Davide Desario. Due interviste, al ministro della Salute Orazio Schillaci e al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, arricchiscono un programma denso di contributi dal mondo istituzionale, da quello ospedaliero e sanitario, dalle rappresentanze dei medici e dalle società scientifiche, dal mondo accademico e da importanti realtà aziendali. Quattro le sessioni previste e una serie di domande a cui trovare risposte. Rifondare il sistema sanitario: La spinta dalle Regioni, quali progetti e quali strategie? Come si affrontano le sfide principali nelle aziende ospedaliere, dai pronto soccorso alle liste d’attesa? Dove si possono trovare e come si devono gestire le risorse? Rimettere al centro il paziente: Tutela della salute dei cittadini, che ruolo hanno le Società scientifiche? Malattie rare, come si lavora sulle esigenze specifiche dei pazienti? Medicina territoriale per il rilancio del Ssn, a che punto siamo? Quale contributo può arrivare dalla rete delle farmacie sul territorio?. Le sfide industriali del pharma: Quali rischi e quali opportunità presenta lo scenario attuale? Come e quanto si sta investendo in ricerca e sviluppo? La nuova frontiera digitale: Quale impatto possono avere le nuove tecnologie? Telemedicina e dispositivi medici sempre più avanzati, quali sono i prossimi obiettivi?.  Un sondaggio, lanciato dall'Adnkronos sui propri canali social, risponderà a una domanda centrale: Gli italiani credono ancora nel Sistema sanitario nazionale? Per partecipare all'evento: LINK al form
 Info: [email protected]  —[email protected] (Web Info)

Chirurgia, ricostruzione cranica per bimbo di Gaza al San Gerardo di Monza

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(Adnkronos) – Sta bene il bambino di 5 anni proveniente da Gaza, arrivato in Italia con un volo militare dall'Egitto lo scorso 9 febbraio e destinato alla Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza per le cure. "L'équipe neurochirurgica del San Gerardo diretta da Carlo Giussani, con il supporto dell'Unità di Chirurgia della malformazioni craniofacciali pediatriche e dell'Unità di Chirurgia maxillo-facciale, ha portato a termine con successo una complessa procedura di ricostruzione cranica con rimozione di schegge metalliche", informa una nota della struttura brianzola.  "Il piccolo è stato vittima di un trauma da esplosione a dicembre scorso, a cui è sopravvissuto riportando diffuse lesioni craniche – spiega Giussani – In accordo con il ministero della Salute e l'assessorato al Welfare di Regione Lombardia, il bimbo è stato trasferito dal Cairo presso il nostro ospedale per essere preso in carico dai nostri specialisti, a fronte delle expertise neurochirurgiche e craniofacciali pediatriche del San Gerardo, in linea con la mission pediatrica del nuovo Irccs".  Vista la delicatezza del quadro clinico e la complessità della procedura chirurgica – riporta la nota – l'immediato decorso post-operatorio è stato svolto presso la Terapia intensiva neurochirurgica del San Gerardo diretta da Giuseppe Citerio. Il bambino sta proseguendo le cure e il percorso di guarigione ad oggi favorevole presso la Clinica pediatrica dell'Irccs monzese.  —[email protected] (Web Info)

Ascolti tv, ‘Doc’ chiude in bellezza e sfiora il 30% di share

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(Adnkronos) – 'Doc – Nelle Tue Mani 3' chiude in bellezza con 5.570.000 telespettatori e il 29,6% di share regalando a Rai1 la vittoria della prima serata di ieri. Su Canale 5 'Grande Fratello' ha registrato invece 2.126.000 telespettatori con il 15,2% e Tv8 ha guadagnato il terzo posto con l’incontro di Europa League Milan-Slavia Praga, visto da 1.648.000 telespettatori con il 7,9% di share.  Appena fuori dal podio Italia 1 con 'Le Iene presentano: Inside', che ha conquistato 1.029.000 telespettatori con il 6,5% di share, mentre Retequattro con 'Dritto e Rovescio' ne ha raccolti 883.000 con il 5,6%. La7 con 'PiazzaPulita' ha segnato il 4,8% e 722.000 telespettatori e Rai3 con 'Splendida Cornice' ne ha interessati 690.000 con il 3,68%. Sul Nove 'Only Fun – Comico Show' ha totalizzato 579.000 telespettatori con il 2,9% mentre Rai2 con 'Greta' chiude la classifica del prime time di ieri con 346.000 telespettatori e l’1,7% di share. L'access vede Rai1 in testa con 'Cinque Minuti' (4.775.000 telespettatori, share 23,2%) e, a seguire, 'Affari tuoi' (5.674.000 telespettatori, share 26,2%, mentre 'Striscia la notizia' su Canale 5 si è fermato a 2.947.000 telespettatori con il 13,6% di share. Anche nel preserale Rai1 domina la vetta della classifica con 'L'Eredità' che ha segnato il 26,5% di share e 4.520.000 telespettatori contro i 2.414.000 e il 18,4% di share di 'Avanti un altro!' su Canale 5. Nel complesso la comparazione delle reti generaliste Rai più RaiNews24 nei confronti delle generaliste Mediaset più TgCom24 vede, nell'intera giornata, la Rai con 2.839.000 telespettatori e il 32,3% e Mediaset con 2.401.000 e il 27,4%, mentre in prima serata la Rai sale al 33,8% con 7.218.000 telespettatori e Mediaset scende al 22,9% con 4.893.000 telespettatori. "Volevo tutti in primo piano, tutti quelli che hanno regalato il loro talento a questo progetto gigantesco che ha monopolizzato la nostra vita negli ultimi 5 anni e l’ha resa sicuramente migliore". Comincia così il lungo post che Luca Argentero, protagonista di 'Doc – Nelle tue mani', dedica al grandissimo successo della fiction. "Nessuno di noi, nessuno di quel gruppo iniziale si aspettava quella prima ondata d’affetto – scrive Argentero, che pubblica un insieme di scatti sul set – mentre eravamo tutti barricati in casa a proteggerci da qualcosa che non vedevamo, noi raccontavamo una storia fatta di contatto tra esseri umani, di empatia". Ricordando il periodo della pandemia, l'attore torinese aggiunge: "Ci dicevano di stare lontani e noi ci abbracciavamo ancora più forte. Poi abbiamo provato a raccontare il virus, gli unici (correggetemi se sbaglio) a farlo e, a mio modesto parere, a riuscirci. Abbiamo sofferto, abbiamo perso degli amici, abbiamo pianto, come d’altronde tutti in quel periodo…Poi ci siamo tolti le mascherine, i pass e le paure e abbiamo tentato, ancora una volta, di ricordare a tutti che l’amore è invincibile. Il denaro, gli interessi, la morte stessa, nulla possono contro la luce portata dalla passione sincera nei confronti della vita e dell’essere umano". Argentero chiude con un ringraziamento, e con qualche – velatissimo – spoiler sul futuro della serie: "Grazie amici, colleghi, compagni di viaggio, abbiamo creato un mondo di cui sono molto orgoglioso. Grazie a tutti voi che ci avete seguito e supportato: ogni grammo del vostro affetto ha asciugato le nostre lacrime e il nostro sudore. Il futuro è tutto da scrivere. L’amore sarà sempre protagonista. Doc, nelle tue mani il futuro fa un po’ meno paura", conclude. —[email protected] (Web Info)