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Sanità, ospedalità privata: “Aggiornare tariffe e sbloccare tetti spesa”

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(Adnkronos) – "Sanità pubblica e sanità privata concorrono a fornire il Servizio sanitario nazionale: questo vuol dire che entrambe si devono far carico di risolvere i problemi, a partire dalle liste d'attesa". Lo ha detto Michele Vietti, presidente Acop (Associazione coordinamento ospedalità privata), nel corso dell'assemblea nazionale di Acop che si è tenuta a Roma, nella sede di Confcommercio. "Ovviamente – ha aggiunto – ci vogliono le risorse. Questo vuol dire che la sanità privata non può essere inchiodata a tariffe ferme da oltre 12 anni, con tetti di spesa che non consentono una vera e libera competizione nell'interesse del cittadino utente".  Dello stesso avviso Domenico Mantoan, direttore generale Agenas, per il quale "il sistema è in crisi perché alcuni elementi si sono inceppati: le tariffe andrebbero aggiornate perché nel frattempo le spese sono aumentate".  Rassicurazioni sono arrivate dal ministro della Salute, Orazio Schillaci: "Dobbiamo guardare al privato accreditato come un alleato della sanità pubblica. Nel decreto liste d'attesa abbiamo previsto esplicitamente che nei Cup unici regionali confluiscano anche tutte le offerte disponibili da parte delle prestazioni del privato accreditato". La cosa importante, come ha sottolineato Rocco Bellantone, presidente dell'Istituto superiore di sanità, "è che tutte le strutture sanitarie, pubbliche e private, seguano le stesse regole e garantiscano gli stessi livelli di assistenza. Ecco perché Iss sta elaborando linee guida e buone pratiche fondamentali per un’azione comune".  
Michele Camisasca, direttore generale Istat, ha evidenziato come "i dati indicano un aumento della migrazione ospedaliera, con un numero minore di posti letto nel Mezzogiorno che richiede interventi correttivi".  
Francesco Albergo, direttore operativo Lum, ha spiegato come "il sistema tariffario è assolutamente inadeguato e resterà tale finché non si determineranno esattamente i costi delle prestazioni sanitarie. Occorrono linee guida a livello ministeriale che impongano alle Regioni regole comuni per la contabilità analitica, controllo di gestione e flussi dei dati informatici".  Infine Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato, ha lanciato un allarme sullo stato di salute del sistema sanitario: "Non possiamo rinviare una profonda riforma della sanità. E' evidente che senza il contributo del privato accreditato saremmo al collasso. Dobbiamo ripensare il sistema, anche alla luce dell'invecchiamento della popolazione, garantendo un accesso alle cure fondato sulla prossimità".  —[email protected] (Web Info)

Welfare, Guidi (FdI): “No a mito della guarigione, giustifica esperimenti spericolati”

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(Adnkronos) – "Non bisogna avere l'ansia di guarire, e poi guarire da cosa? Dal male di vivere, da un tumore, da una malattia dell'animo o del corpo? L'importante è dare la certezza laica e leggera di curare e magari di guarire. Sbagliato poi parlare di malattie incurabili, semmai bisogna dire inguaribili ma curabili perché essere certi di non far sentire sola la persona che soffre è un nostro compito. Il mito della guarigione ci attanaglia troppo l'anima e giustifica qualsiasi spericolato esperimento. Fondamentali, invece, sono leggerezza, serenità e un rapporto paritetico tra chi cura e chi viene curato. La cura deve servire non solo a chi sta male ma anche a chi assiste la persona malata per aumentare le libertà, l'autodeterminazione, la possibilità di decidere un po' di più della sua vita". Lo ha detto il senatore Antonio Guidi (FdI), ex ministro della Famiglia e oggi membro della X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato intervendo al nuovo appuntamento Adnkronos Q&A 'La cura delle persone', al Palazzo dell’Informazione, in occasione della Giornata mondiale della popolazione.  —[email protected] (Web Info)

Arte e Fashion di Benito Macerata, 18 luglio a Forte dei Marmi opere dedicate ad Alpemare di Bocelli

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(Adnkronos) – Il 2024 per l’artista marchigiano Benito Macerata (già fashion designer per alcuni brand della moda italiani ed internazionali) si può definire senza alcun dubbio un anno di grazia. Iniziato a Dubai con l’esposizione di opere presso la Galleria Oblong e proseguito a maggio con una presentazione alla prestigiosa Columbus Citizens Foundation di New York dove Macerata ha raccontato la sua storia davanti ad una platea interessata di italoamericani che hanno anche potuto apprezzare alcuni suoi dipinti ed oggetti decorati, giovedì 18 luglio raggiungerà un altro traguardo ambizioso con la realizzazione di un grande evento presso lo Stabilimento Balneare Alpemare di Forte dei Marmi, recentemente eletto “il più esclusivo beach club d’Italia”. Grazie alla gentile ospitalità della famiglia Bocelli, l’artista potrà esporre le sue opere contando su un parterre internazionale di altissimo livello. Grazie alla collaborazione con M Mode, Benito Macerata porterà nove “opere prime” tutte dedicate al mare e coglierà l’occasione per lanciare una linea di abbigliamento ed accessori per l’estate in esclusiva “Alpemare by Benito Macerata” che prevede una t-shirt (nei colori Tiffany e bianco), un costume da bagno maschile, una pochette ed un porta carte di credito in pelle (questi ultimi prodotti da artigiani pellai marchigiani). Prevista la presenza di numerosi esperti collezionisti d’arte oltre a molti ospiti del mondo della moda e del giornalismo. —[email protected] (Web Info)

Farmaceutica, Palou de Comasema (Merck Italia): “Programmi di supporto per dipendenti”

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(Adnkronos) – "Dobbiamo aiutare il bilancio tra vita personale, familiare e professionale". Si tratta di trovare il modo per poter "aiutare i nostri dipendenti e collaboratori" quando "si trovano ad affrontare dei momenti difficili nella propria vita familiare". Su questo, "abbiamo, per esempio, un piano di cura per gli anziani, un programma di benessere psicologico non solo per i dipendenti, ma per tutta la famiglia". Lo ha detto Ramón Palou de Comasema, presidente e amministratore delegato Healthcare di Merck Italia, partecipando oggi al nuovo appuntamento Adnkronos Q&A 'La cura delle persone', in corso al Palazzo dell'Informazione, in occasione della Giornata mondiale della popolazione. Tutti "conosciamo persone, famiglie, che hanno un problema" nell'avere dei figli. "Questo, a livello personale, è uno dei maggiori stress – osserva Palou de Comasema – Come Merck, leader nel trattamento dell'infertilità, pensiamo che questa non è solo una responsabilità a livello sociale, ma anche nei confronti dei nostri dipendenti. Per questo lanciamo a livello globale un programma, 'Fertility Benefit', aperto ai 61mila dipendenti a livello mondiale, con cui Merck supporta non solo finanziariamente, ma anche psicologicamente, tutto il processo per aiutare questa famiglia, questo nostro dipendente, con problemi di fertilità" a coronare il suo sogno. Nel considerare il bilancio tra vita personale e familiare, "dobbiamo pensare a come sviluppare le persone, la loro professionalità – aggiunge Palou de Comasema – In Merck lo sforzo che facciamo è definire una carriera professionale personalizzata: tutti abbiamo un programma individualizzato. Abbiamo la Merck University, un programma a livello globale, dove Merck Italia partecipa con un programma di aiuto per i dottorati in Italia. L'altro punto è assicurare un programma di inclusione e di diversificazione. E qui non parliamo solo a livello di una diversificazione di genere. Per me è un orgoglio che il 54% dei nostri dipendenti siano donne, ma più importante è che, nei 5 siti italiani, 4 hanno come direttori delle donne". Un altro punto è l'internazionalità: "In Merck abbiamo più di 12 diversa nazionalità che lavorano con noi. Il terzo elemento di diversificazione è a livello generazionale. Noi dobbiamo trovare il modo per incrementare il valore delle diverse generazioni. Abbiamo un programma che si chiama 'Future' – conclude – il cui obiettivo non è solo attrarre le nuove generazioni, ma come trovare la sinergia tra le diverse generazioni". —[email protected] (Web Info)

Scuola, smartphone vietato? Il pediatra: “Ok nelle prime 2 ore”

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(Adnkronos) –
Dall'anno prossimo niente più smartphone a scuola per i ragazzini delle elementari e delle medie, nemmeno per uso didattico. L'ultimo annuncio del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, trova contrario il pediatra Italo Farnetani che nel dicembre 2022 aveva invece sostenuto la circolare con cui lo stesso ministro limitava il divieto agli utilizzi non didattici. Adesso l'esperto non solo dice no alla nuova stretta, ma si spinge oltre fino a lanciare una proposta: "In classe – dichiara il medico all'Adnkronos Salute – i docenti dovrebbero insegnare come usare i telefonini, e più in generale Internet, in modo corretto". E "dovrebbero farlo all'inizio della giornata, nelle prime 2 ore di scuola, quando la mente non è ancora pronta" alla teoria, "a recepire le nozioni più complesse, ma è già pronta" alla pratica, "a svolgere operazioni concrete". E allora fino alle 10 'lezione di smartphone', è l'idea del professore ordinario di Pediatria dell'Università Ludes-United Campus of Malta. "Se è giusto che durante le lezioni lo smartphone non possa essere usato per attività extrascolastiche che esulano dall'apprendimento", secondo lo specialista "è corretto usarlo come strumento didattico", in linea con "il cambiamento e le nuove esigenze della società". Farnetani osserva infatti che "lo smartphone è diventato il principale strumento elettronico di utilizzo quotidiano, molto più di tablet e Pc" ormai messi all'angolo. "Basta guardarsi intorno per rendersene conto". Ecco perché lo smartphone dovrebbe essere usato come mezzo di apprendimento e diventare addirittura 'materia'. Cioè "la scuola, nell'ambito del suo compito formativo – sostiene il pediatra – dovrebbe insegnare" a "bambini e adolescenti nativi digitali, ma ad oggi essenzialmente autodidatti", qual è "il corretto utilizzo della Rete e delle risorse elettroniche dello smartphone".  Insegnando il buon uso di Internet e smartphone in classe, "si contribuirà alla digitalizzazione della società con benefici per l'efficienza del Paese", è l'auspicio di Farnetani. "Il docente in maniera organica, con professionalità e didattica adeguata, formerà una nuova generazione digitale", prospetta il medico dei bimbi. "La scuola – è il messaggio – dovrebbe inserire lo smartphone fra gli 'attrezzi' del suo programma formativo, prevedendo un opportuno bilanciamento con gli altri strumenti di apprendimento. Sarà anche un modo per proteggere i giovanissimi dal cattivo utilizzo di Internet e dai rischi associati – riflette l'esperto – per insegnare loro a riconoscere i siti autorevoli e attendibili da quelli che non lo sono e che possono rappresentare un pericolo". Il pediatra boccia poi il ritorno al vecchio diario sul quale segnare i compiti assegnati. "Che senso ha – si chiede – in una società ormai basata sulla digitalizzazione, in cui si è dematerializzata gran parte della comunicazione e dell'archiviazione, dove anche la Pubblica amministrazione si orienta verso il risparmio della carta?". Per Farnetani, "al contrario, è bene insegnare agli alunni a memorizzare i compiti su supporto elettronico. Sarà per loro una grande palestra per i futuri impegni lavorativi. Mi domando infatti quante persone oggi in Italia usano l'agenda cartacea e quante quella elettronica". Fra l'altro, "oggi anche il dialogo tra i genitori degli alunni e con la scuola avviene attraverso la Rete. Basti pensare che ogni classe ha un suo gruppo WhatsApp", anzi uno solo quando va bene. Insomma, "la scuola – conclude il medico – deve tenere il passo con la società, essere attenta ai suoi cambiamenti e adattarsi perché avvengano nel modo migliore".  —[email protected] (Web Info)

Welfare, Bocca (Mundys): “Con work-life balance siamo noi a organizzare nostro tempo”

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(Adnkronos) – "Oggi Mundys non ha bisogno di fare uno slogan per dire quanto è importante il work-life balance, ma è qualcosa su cui lavoriamo ogni giorno, costantemente, per far sì che entri nella nostra cultura e soprattutto una cultura più inclusiva, perché il work life balance riguarda le donne. Sicuramente lavoriamo in un contesto non convenzionale, siamo una holding internazionale e abbiamo abolito completamente le timbrature, quindi siamo noi a organizzare il nostro tempo". A dirlo oggi Alessandra Bocca, Employer branding, capability acquisition & development, diversity & inclusion manager Mundys, intervenendo all'appuntamento Adnkronos Q&A ‘La cura delle persone’, in corso al Palazzo dell’Informazione, in occasione della Giornata mondiale della popolazione. "Parliamo – spiega – di senso dell'autonomia, di un senso di fiducia che è imprescindibile quando parliamo di work life balance e di disconnessione. Dunque un altro punto importante è chiaramente lo smart working. La nostra politica prevede due giorni di smart working e tre giorni in presenza. Questo è un bilanciamento, un balance che è stato scelto proprio da tutti noi dipendenti attraverso una survey, un'indagine che abbiamo condotto. Noi stessi abbiamo scelto questo balance ed è stato un punto molto importante perché tra i commenti abbiamo rilevato quanto fosse richiesto sì lo smart working, ma anche una presenza effettiva all'interno degli uffici, per cementare e consolidare quelle relazioni che comunque sono e rimangono importanti".  "Autonomia, fiducia e buon senso – sottolinea – fanno parte di Mundys, Quindi so che nel mio contratto di lavoro se ho bisogno di rimanere quattro giorni a casa perché non so a chi lasciare le mie figlie lo posso fare. Nello stesso tempo, ho la flessibilità di andare quattro giorni di seguito in ufficio. Un altro modo in cui cerchiamo di sostenere il work-life balance è tramite le reti di supporto. Penso a una delle nostre principali controllate, Aeroporti di Roma, che nel 2020 ha inaugurato un asilo nido aziendale a Fiumicino che può ospitare fino a 60 bambini, dai 3 mesi ai 3 anni, che è aperto dalle 8 di mattina alle 20 di sera. Immaginiamo che tipo di supporto possa essere per mamme che lavorano in una zona logisticamente decentrata, come ovviamente deve essere un aeroporto, e che spesso e volentieri fanno un lavoro su turni. Sosteniamo il work-life balance lavorando sulla parità economica e sulla crescita delle donne nelle posizioni manageriali. Quante volte abbiamo detto rompiamo questo tetto di cristallo? Lo cerchiamo di fare integrando la strategia di sostenibilità alla finanza e lo abbiamo fatto con l'emissione di un bond, il Sustainability Linked Bond".  —[email protected] (Web Info)

Welfare, Ordasso (Intesa Sanpaolo): “Aziende devono anticipare bisogni dipendenti”

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(Adnkronos) – "Le aziende devono anticipare quelli che sono i bisogni dei dipendenti, che diventano ovviamente bisogni consolidati e che poi possono essere affrontati con delle normative e con delle leggi. Devo dire che Intesa Sanpaolo ha iniziato dal 2015 a lavorare sul tema dell'organizzazione del lavoro, dei bisogni delle persone e del welfare. Dal 2021 c'è la misura Incentivi giovani per gli assunti entro 30 anni con previdenza al 6% per i primi 5 anni, bonus casa e bonus figli entro 10 anni dall'assunzione". A dirlo oggi Patrizia Ordasso, responsabile Affari sindacali e Welfare Intesa Sanpaolo, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A ‘La cura delle persone’, in corso al Palazzo dell’Informazione, in occasione della Giornata mondiale della popolazione. "Dal 2016 – spiega – c'è la Banca del tempo che vede un aumento del tempo donato dal 2022 da 110mila a 145mila ore. Il tempo utilizzato dal 2022 è pari a 113.000 ore (utilizzatori circa 1.500) a 132.000 (circa 1.900) a 64.000 primo quadrimestre 2024 (circa 1.500 utilizzatori ) con un utilizzo annuo di circa 10 giorni medi pro capite (rispetto ai 20 fruibili). C'è poi la sospensione volontaria delle attività che conta 105.550 giornate fruite (15.000 utilizzatori), 7 giorni medi pro capite rispetto al limite di 20 giorni annui. Congedi di paternità e congedi parentali maggiorati per i padri: 60% dei nuovi padri prende mediamente 7 giorni (dei 10 disponibili). Il 45% dei nuovi padri prende in media 3 settimane di congedi parentali. Ci sono poi i permessi relativi ai controlli prenatali e preparazione al parto, per l'inserimento nido/asilo, Dsa, pronto soccorso, grandi eventi patologici, arrotonda solidale". "Per Intesa Sanpaolo – spiega – le persone sono al centro, come dice il nostro amministratore delegato, perché sono la nostra risorsa più importante e quindi cerchiamo di venire incontro a quelle che sono le esigenze delle persone attraverso vari strumenti. Strumenti che sono anche solidaristici tra generazioni perché evidentemente ci sono più generazioni al lavoro, ci sono generazioni che devono assistere. C'è la crescita dei figli o genitori anziani, c'è la crescita dei figli, c'è l'esigenza di investire su quello che è il risparmio previdenziale ma anche sulla 'long term care'. Quindi proviamo ad affrontare la questione a 360 gradi andando a individuare quegli strumenti che di volta in volta possono venire incontro alle esigenze delle nostre persone".   —[email protected] (Web Info)

Welfare, Nuova Collaborazione: “Da 55 anni a fianco famiglie e personale domestico”

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(Adnkronos) – "Nuova Collaborazione è un'associazione che nasce 55 anni fa; è un'associazione datoriale, un'associazione delle famiglie che assumono personale domestico, famiglie datrici di lavoro, ed è l'associazione che per prima ha firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro che disciplina il settore domestico. Quindi siamo impegnati da sempre nell'assistenza che forniamo alle famiglie per la gestione del rapporto di lavoro e siamo altresì impegnati nei rapporti sindacali e nelle trattative al tavolo del contratto collettivo. L'altro fronte che ci vede impegnati è quello del rapporto con le istituzioni, cioè l'associazione, quale associazione di categoria porta le istanze della categoria alle istituzioni, al Parlamento e al governo". A dirlo oggi Filippo Breccia Fratadocchi, vicepresidente Nuova Collaborazione, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A ‘La cura delle persone’, in corso al Palazzo dell’Informazione, in occasione della Giornata mondiale della popolazione. "Nuova Collaborazione – riferisce – organizza in tutta Italia corsi di formazione per colf, badanti e baby-sitter, che garantiscono professionalità e competenze dei lavoratori domestici. Dobbiamo pensare che sul fronte della formazione professionale nel lavoro domestico si gioca la partita più importante che è quella della sicurezza sul lavoro, perché al rapporto del lavoro domestico non si applica il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro. In questi corsi di formazione professionale c'è una prima parte che costituisce un prerequisito che è quello della sicurezza. C'è la parte della lingua, perché sappiamo che la maggior parte dei collaboratori domestici, dei badanti, dei babysitter sono persone extracomunitarie e quindi la comunicazione tra chi assiste e l'assistito gioca chiaramente un ruolo fondamentale".  "Poi – precisa – c'è anche un modulo di illustrazione delle regole che disciplinano il rapporto di lavoro e quindi c'è una diffusione proprio del concetto di legalità. I collaboratori domestici vengono così a conoscenza di qual sia la differenza tra lavorare in nero ed essere regolarmente assunti e dichiarati agli enti assicurativi previdenziali, a cosa si va incontro nel caso di un infortunio, quali sono le conseguenze di un'omissione contributiva. Quindi premesso che questi corsi sono aperti a tutti, non solo a chi è occupato come collaboratore, l'aspetto fondamentale è quello della diffusione della legalità che ci vede impegnati tanto quanto i sindacati dei lavoratori".   —[email protected] (Web Info)

Welfare, Affinita (Moige): “Famiglie sempre più povere, detrarre spese per figli”

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(Adnkronos) – "In questo momento come genitori siamo in sciopero. Uno sciopero silenzioso ma testimoniato dai numeri allarmanti della denatalità. Oramai con 370 mila nuovi nati ogni anno, l'Italia è fanalino di coda a livello mondiale, insieme al Giappone, che invece sta immettendo all'interno del sistema istituzionale delle normative e un piano molto forte di risorse. Quindi il primo punto è che c'è molto da fare e la famiglia è in grande difficoltà. I dati sono chiari: c'è un problema di discriminazione fiscale, la famiglia non viene vista come un'azienda che produce futuro". A dirlo oggi il presidente del Moige Antonio Affinita intervendo al nuovo appuntamento Adnkronos Q&A 'La cura delle persone', al Palazzo dell’Informazione, in occasione della Giornata mondiale della popolazione.  "L'infrastruttura più importante è quella dei nostri figli – rimarca Affinita – Un asset che deve essere adeguatamente valorizzato, messo al centro, la leva fiscale è fondamentale. Fin quando tutte le spese che noi genitori sosteniamo per i nostri figli, e mediamente tra i 10 e i 15 mila euro ogni anno, non verranno detratte e tolte dal sistema fiscale, dalla tassazione, aumenterà la povertà. Adesso per oltre 2 milioni di famiglie siamo a livelli di povertà sempre più preoccupanti. Ma arriviamo addirittura a un altro paradosso: ad una famiglia povera arriva viene sottratto un figlio, che viene messo in una casa famiglia al costo di 70-150 euro al giorno". —[email protected] (Web Info)

Ciclone Taylor Swift a Milano, la regina del pop dalla A alla Z

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(Adnkronos) – Cantautrice, produttrice e attrice, Taylor Swift è soprattutto un fenomeno di costume globale capace di spostare mari e monti, nel vero senso della parola. Basti pensare che martedì scorso a Zurigo l'entusiasmo dei fan al suo concerto ha provocato vibrazioni sismiche misurabili fino a una distanza di sei chilometri. Nata a West Reading, in Pennsylvania, 34 anni fa, sabato 13 luglio e domenica 14 luglio sarà a Milano per le due date italiane del suo 'Eras Tour'. E l'arrivo dei 'Swifties' ha già spinto all'insù gli indici economici di numerosi settori, primi fra tutti treni e hotel. Ma cosa sappiamo realmente di lei? Proviamo a scoprire tutto, dalla A alla Z.
 
A come Album. Sono 11 gli album pubblicati dalla cantautrice, produttrice discografica e attrice statunitense. Oltre ai 12 registrati in studio e 10 live. Ma potrebbe anche essere la A di Altezza, certamente non indifferente: l'artista è alta un metro e 81 centimetri. 
B come Biglietti. I tagliandi di accesso per il concerto di Milano sono arrivati a prezzi stratosferici, superando persino i 13mila euro. La denuncia è del Codacons, che sul caso ha presentato un esposto all'Antitrust e alla procura di Milano. Secondo l'associazione del consumatori, una coppia di biglietti (non acquistabili separatamente) per la data del 14 luglio è stata messa in vendita online alla modica cifra di 13.334 euro; per la data del 13 luglio si è arrivati a chiedere 4.677 euro a singolo biglietto.  
C come Capelli. La bionda chioma è uno dei punti di riferimento della musicista; lontana da eccessi di colore o di stile, Taylor Swift appare sempre impeccabile. Liscia o mossa, ha una frangia che magicamente
rimane sempre perfetta e in ordine nonostante i balletti e i tanti cambi di outfit durante le sue esibizioni. 
D come Debutto. Avvenuto nel 2006, a soli 16 anni, quando firma un contratto con la Big Machine Records. Il suo primo album, dal titolo 'Taylor Swift', rimane nella classifica statunitense per 283 settimane, vendendo oltre 11 milioni di copie nel mondo.  
E come 'Eras', il titolo del suo tour. Un nome scelto non a caso, ma perché questa tournée rappresenta un momento importante per la carriera dell'artista, che ha ideato il progetto come un viaggio attraverso i diversi momenti, le ere musicali della sua carriera. Lo spettacolo si articolerà in circa tre ore di show e 44 canzoni suddivise in 10 'ere'.  
F come Fearless, l'album che l'ha portata alla ribalta in tutto il mondo. Pubblicato nel 2008, contiene il singolo 'Love Story', definito la canzone country più venduta della storia.  
G come Guinness World Record. Nel 2011 la popstar americana è entrata nell'Olimpo dei record per "la più veloce vendita digitale" con 'Speak Now' e per il maggior numero di canzoni in classifica simultaneamente di un'artista femminile. Ma anche G come Grammy Awards: con il suo album Midnight, Taylor Swift ha raggiunto il numero record di quattro premi per l'album dell'anno. E non è poco, visto che vere e proprie leggende della musica come Frank Sinatra, Stevie Wonder e Paul Simon si sono fermati a tre. 
H come Harry Styles, breve, ma intensa fiamma di Taylor. La prima volta che i due sono stati visti insieme era il novembre 2012 e vennero subito soprannominati gli 'Haylor'. Dopo soli tre mesi, però, la fine della storia, accompagnata da alcuni scatti realizzati dai paparazzi appostati alle Isole Vergini, dove la coppia si era recata in vacanza, che ritraggono la popstar mentre lascia da sola l'isola, a bordo di una barca. Sembra poi che la relazione, da molti definita 'tumultuosa' abbia ispirato il brano 'Is it over now?', che conterrebbe alcuni riferimenti ad eventi realmente accaduti alla coppia. 
I come Italiane, le sue origini. Sembrerebbe, infatti, che g
li antenati di Taylor Swift siano originari di Castelnuovo Cilento, in provincia di Salerno. Più precisamente il papà di Taylor sarebbe figlio di una giovane donna arrivata negli States con la famiglia, che nel 1920 sposò il tenente colonnello Archie Dean Swift. Si dice che la cantante abbia anche espresso il desiderio di visitare il Cilento proprio alla scoperta delle sue radici. 
L come 'Lucky you', la sua prima canzone, scritta quando aveva 12 anni. Si dice che il brano sia stato ispirato dalla nonna materna, Marjorie Finlay.  
M come Milano, la città che ospiterà le due tappe italiane del tour. Per l'occasione, lo stadio San Siro è stato allestito in modo che possa contenere 130 mila spettatori, 65 per ogni serata, contro i circa 56 mila abituali. In attesa dell’apertura dei cancelli sono state predisposte due aree di permanenza dedicate ai giovani che arriveranno in anticipo, vigilate da personale della sicurezza messo a disposizione degli organizzatori.  
N come Notti. Secondo gli ultimi dati di Airbnb, a livello globale, le prenotazioni effettuate nel 2023 e nei primi mesi del 2024 per soggiornare a Milano durante il tour di Taylor Swift sono cresciute di oltre il 250% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.  
O come Outfit. Saranno 13 i cambi di look che Taylor affronterà sul palco di San Siro per il suo show. Gli abiti sono stati ideati per rappresentare ciascuna epoca della carriera di Taylor. Tra lustrini, strass e pietre preziose, abiti e calzature da capogiro, ogni outfit è stato curato senza trascurare alcun dettaglio. Tra le grandi firme che hanno realizzato i costumi di scena, anche i grandi nomi della moda Made in Italy, molto amata dalla popstar. 
P come Patrimonio: il patrimonio netto di Taylor Swift ammonta a 1,3 miliardi di dollari, dato aggiornato al 2024, secondo Forbes. Ma anche P come Premi: la cantautrice è anche tra le artiste più premiate, considerando che su circa 600 nomination ha ricevuto più di 200 premi, tra cui svariati Grammy Awards, Billboard e American Music Awards. 
Q come Quote, ovvero citazioni. Una tra le frasi di Taylor Swift più citate: "Non mi sono mai sentita sofisticata, cool o sexy. Non una sola volta. Per una ragazza non sono aspetti importanti. È importante essere creative, intelligenti, lavorare sodo, essere forti, brillanti e affascinanti". 
R come Reputation. Sono in molti a ritenere che l'artista statunitense annuncerà l'uscita del brano 'Reputation (Taylors' Version)' durante il concerto del 13 luglio a Milano. Tra i motivi alla base dell'ipotesi, c'entrano i numeri. Il 13, ad esempio, rappresenta la prima data del concerto milanese e oltretutto 13 sono gli anni che la cantante manca dall'Italia; l'ultima volta era stata ad Assago con il suo 'Speak Now World Tour'.  
S come 'Swiftonomics', ovvero il termine con il quale gli esperti di economia definiscono l'influenza dell'artista statunitense sulla sfera economica. I suoi show muovono milioni di fan che non badano a spese per biglietti, spostamenti, hotel, ristoranti e gadget. Lo scorso anno il suo 'Eras Tour' ha registrato i maggiori incassi mai realizzati, con oltre 1 miliardo di dollari. E l'imminente tappa milanese del tour, in programma il 13 e 14 luglio a San Siro, ha già fatto notare movimenti evidenti anche nel nostro Paese.  
T come Travis Kelce, il suo fidanzato. Famosissimo giocatore di football dei Kansas City Chiefs, pare che sia rimasto folgorato dopo aver visto Taylor in concerto. Ha impiegato diversi mesi per conquistarla, ma alla fine si sono fidanzati e adesso si mostrano in giro senza nascondersi dai paparazzi. 
U come Universal, la casa discografica di Taylor dal febbraio 2020. Proprio la Universal Music Publishing Group è stata recentemente al centro di una controversia con TikTok, in seguito alla quale il gruppo ha deciso per una brusca rottura con la piattaforma social tanto amata dai più giovani, che si è vista togliere la possibilità di riprodurre i brani di molti musicisti, tra cui anche Taylor Swift. Dopo un lungo e complesso lavorìo per riallacciare i rapporti con la casa discografica, tuttavia, i due colossi hanno siglato un accordo che ha restituito la musica agli oltre un miliardo di utenti globali di TikTok. 
V come Viaggio: Secondo uno studio condotto da Trainline, l'app per l'acquisto di biglietti di treni e pullman, in occasione del concerto milanese della popstar, nelle settimane a ridosso del concerto le tratte ferroviarie verso Milano hanno registrato un sensibile incremento del numero di passeggeri. Gli esempi più emblematici sono dati dalle rotte che collegano Milano con Napoli e Roma, che hanno quasi raddoppiato, con un aumento rispettivamente del 117% e del 92%, il numero di passeggeri durante la settimana del concerto, rispetto alla settimana precedente. Un'altra rotta con un incremento più che significativo è la Milano-Firenze, che ha aumentato il numero di passeggeri del 69%. 
Z come Zodiaco. Essendo nata il 13 dicembre 1989, Taylor Swift è del segno del Sagittario e, come tale, ha nel carattere elementi fortemente caratterizzanti come l'avventura, l'entusiasmo e l'idealismo. E tutto questo i suoi fan lo ritrovano nelle sue canzoni, che spesso raccontano l'amore e i rapporti con ottimismo e poesia. —[email protected] (Web Info)