(Adnkronos) – Ogni anno in Italia la stagione epidemica del virus respiratorio sinciziale Rsv comporta, nella sola coorte di bambini nel primo anno di vita (400.000 nati), oltre 230.000 eventi sanitari che richiedono l'attenzione medica, tra cui più di 15.000 ricoveri e circa 16 decessi ogni anno. A livello globale l'Rsv è la principale causa di assistenza medica, ambulatoriale e ospedaliera per infezione respiratoria nei bambini di età inferiore ad un anno. Oggi, grazie alla ricerca, si può contare anche in Italia sulla forma di immunoprofilassi passiva offerta dagli anticorpi monoclonali di nuova generazione la cui sicurezza ed efficacia e il cui impiego come nuovo strumento di prevenzione dell'Rsv a disposizione della sanità pubblica sono stati ampiamente riconosciuti dalla comunità scientifica. Eppure, perché questo sia possibile dalla prossima stagione 2024-2025 anche in Italia, sono necessarie delle azioni concrete e urgenti. Azioni che una nuova Alleanza, composta da società scientifiche, associazioni di pazienti, federazioni, economisti e istituzioni, ha voluto delineare e illustrare nel Manifesto 'Respirare per crescere – Alleati per un'infanzia libera dall'Rsv', frutto di un lavoro multidisciplinare svolto negli scorsi mesi e sostenuto da Sanofi. Oggi, a Roma, su invito e iniziativa del senatore Ignazio Zullo, i soggetti che hanno afferito all'Alleanza hanno presentato i 5 punti del Manifesto alla stampa. Nella stagione Rsv tutt'ora in corso – è emerso dall'incontro – non mancano in Europa esempi di implementazione di successo di questa nuova strategia di immunoprofilassi passiva per tutti i neonati e bambini alla loro prima stagione Rsv. In molti Paesi europei sono stati già emanati dalle autorità sanitarie centrali dei documenti di indirizzo in tal senso. Non sono mancate, negli scorsi mesi, le prese di posizione e gli appelli da parte del mondo scientifico affinché anche in Italia si possa implementare, con gli strumenti oggi disponibili e con un indirizzo comune ed uniforme sul territorio, di fronte a un bisogno di sanità pubblica ancora insoddisfatto come l'Rsv, riducendo gli impatti per il nostro Ssn e le disparità a livello regionale. "L'integrazione degli anticorpi monoclonali destinati all'intera coorte di bambini, strumento innovativo e indispensabile per prevenire le bronchioliti da Rsv – ha detto Zullo, membro della X Commissione del Senato – può ridurre non solo il numero di accessi nelle strutture e, quindi, il numero di infezioni medio-gravi, ma anche i costi associati ai ricoveri ospedalieri e alle terapie adottate. Per tutte queste motivazioni, mi sono reso disponibile ad elevare la questione a livello parlamentare e ad utilizzare gli strumenti legislativi messi a disposizione dei decisori politici quanto della cittadinanza, per far sì che, ben presto, l'immunizzazione passiva sia resa disponibile a tutti i nuovi nati nel nostro Paese". L'Alleanza, tramite le esperienze combinate di figure istituzionali, clinici, pazienti ed economisti, ha dato vita a un percorso di confronto che ha inquadrato lo scenario nella prevenzione dell'Rsv sulla scorta di evidenze clinico-epidemiologiche ed economico-sanitarie e anche di impatto sociale. In termini di impatto economico sul Servizio sanitario nazionale – è stato sottolineato durante l'incontro – la spesa associata alla gestione delle forme medicalmente assistite di Rsv, nonché alla gestione delle sue complicazioni, risulta essere pari a circa 64 milioni di euro/annui di costi diretti. Inoltre, vanno considerati i costi indiretti determinati dalla perdita di produttività per morte prematura (16 decessi correlati al Rsv), che risultano pari a circa 3 milioni di euro, nonché i costi aggiuntivi dell'attuale profilassi effettuata ai soggetti ad alto rischio (circa 13.000 bambini, 4,4% della corte di nascita), pari a circa 43 milioni di euro (nella stagione 2022/2023). Da qui il Manifesto 'Respirare per crescere – Alleati per un'infanzia libera dal Rsv', con 5 azioni che è necessario implementare quanto prima per affrontare con le armi oggi disponibili quello che è un bisogno di sanità pubblica ancora insoddisfatto: 1. Informare immediatamente le Regioni e tutti gli operatori sanitari, a livello nazionale, sulla disponibilità di nuovi strumenti preventivi che permettano di proteggere tutti i bambini nel primo anno di vita; 2. Aggiornare il Calendario vaccinale ed evolverlo, con l'introduzione dell'anticorpo monoclonale, ad un Calendario nazionale di immunizzazione, in tempo per implementare in modo efficace la strategia di immunizzazione da Rsv nella stagione 2024/2025; 3. Organizzare campagne di informazione e sensibilizzazione, rivolte a genitori e operatori sanitari, sull'importanza di ridurre i rischi di un'infezione da Rsv; 4. Garantire la tutela del diritto alla salute a tutti i bambini grazie all'immunoprofilassi passiva da Rsv in modo uniforme, su tutto il territorio nazionale; 5. Assicurare l'impegno congiunto tra istituzioni nazionali e regionali, operatori sanitari e associazioni per l'implementazione di campagne di immunizzazione per la prevenzione dell'Rsv nei bambini nella stagione 2024/2025. La disponibilità di questa forma di immunizzazione andrebbe per altro a beneficio delle famiglie che devono affrontare insieme ai loro figli l'impatto dell’Rsv. "Siamo orgogliosi di aver favorito un dialogo tanto importante tra istituzioni, associazioni dei pazienti, federazioni e rappresentanze della società civile – dichiara Mario Merlo, General Manager Sanofi Vaccini Italia – perché rappresenta un ulteriore passo avanti nell'implementazione di una strategia di immunizzazione universale dall'Rsv nel primo anno di vita dei bambini. Garantire l'equità di accesso in modo uniforme sul territorio è un aspetto fondamentale. Auspichiamo che il ministero della Salute possa dare un indirizzo comune a tutte le Regioni. Come Sanofi, il nostro impegno costante è rivolto al ricercare e sviluppare soluzioni che possano cambiare l'approccio anche alla prevenzione e rispondere a bisogni non soddisfatti di salute". L'Alleanza e la redazione del Manifesto ha visto la partecipazione dei senatori Ylenia Zambito e Ignazio Zullo (X Commissione del Senato); Luciano Ciocchetti, vicepresidente XII Commissione della Camera; Luigi Orfeo, presidente Società italiana di neonatologia (Sin); Giovanni Gabutti, coordinatore Gruppo di lavoro 'Vaccini e Politiche vaccinali' della Società italiana d'igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti); Rino Agostiniani, vicepresidente Società italiana di pediatria (Sip); Fabio Midulla, past president Società italiana di malattie respiratorie infantili (Simri); Paolo Sciattella, membro Cts Società italiana di Hta; Antonio D'Avino, presidente Federazione italiana medici pediatri (Fimp); Pietro Scanzano, direttore sanitario Istituto Inmi Lazzaro Spallanzani Roma e delegato Federsanità; Valeria Fava, responsabile politiche sanitarie Cittadinanzattiva; Mario Picozza, presidente FederAsma; Adriano Bordignon, presidente Forum Associazioni familiari; Martina Bruscagnin, presidente Vivere onlus. —[email protected] (Web Info)
Stupro di gruppo Palermo, prima condanna: 8 anni e 8 mesi all’unico minorenne
(Adnkronos) – E' arrivata oggi, 5 marzo, la prima condanna per lo stupro di gruppo di Palermo. Il gup del tribunale per i minorenni ha condannato a 8 anni e 8 mesi l'unico minorenne che lo scorso 7 luglio ha preso parte alla violenza su una diciannovenne in un cantiere abbandonato del Foro Italico. Il processo si celebrava con il rito abbreviato e il pm aveva chiesto una condanna a 8 anni. Dello stupro sono accusati anche altri sei ragazzi, tutti maggiorenni: Angelo Flores, Cristian Barone, Gabriele Di Trapani, Christian Maronia, Samuele La Grassa, Elio Arnao. Anche loro hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato che inizierà ad aprile. —[email protected] (Web Info)
Aggressioni a operatori sanitari, Gip Ruberto: “Medici denunciate, legge c’è e punisce severamente”
(Adnkronos) – "Dal 2020 contro una aggressione ai danni di un operatore sanitario si procede d'uffico e non più dopo una querela. Quindi ai medici che subiscono una aggressione, fisica o verbale, dico di denunciare perché oggi c'è un legge che punisce severamente l'aggressore. Va chiamata la polizia che interviene e dà notizia al pubblico ministero che apre un fascicolo. Ma dico anche ai direttorie generali di Asl e ospedali, che vengono a conoscenza di una violenza: agite anche voi in questo senso". Lo afferma all'Adnkronos Salute Benedetto Ruberto, Gip del Tribunale di Taranto, in vista della Giornata contro le aggressioni agli operatori sanitari, che si celebra il 12 marzo. "Un esempio? Anche se io minaccio verbalmente o provo solo a dare uno schiaffo ad un medico, posso essere denunciato. Il medico può chiamare una pattuglia, questa farà la relazione di servizio o manda notizia crimini e il Pm deve aprire un procedimento", avverte. La legge 113 del 2020 prevede l’introduzione di varie misure a tutela dei sanitari: sanzionatorie, penali e amministrative. Le pene sono state anche aumentate. "Serve informare i medici e anche i cittadini rispetto a quanto si possa rischiare aggredendo un operatore sanitario", rimarca Ruberto. Negli ambulatori o nei pronto soccorso ci sono tanti cartelli e divieti, ad esempio quello sul fumo, "magari si potrebbe pensare di metterne anche uno con le pene che si rischiano e i riferimenti alla normativa", suggerisce Ruberto. Tornando alle norme, "dopo due anni dalle legge 113, il legislatore nel 2023 con l’articolo 16 del decreto bollette interviene per inasprire il quadro sanzionatorio in relazione alle aggressioni ai danni del personale sanitario e socio-sanitario – ricorda – il Dl 34 aggiunge, riformulando la medesima disposizione, un inasprimento delle pene per le lesioni personali semplici". Per le lesioni cagionate "al personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria nell'esercizio o a causa delle funzioni o del servizio – recita la norma – nonché a chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni, nell'esercizio o a causa di tali attività, si applica la reclusione da due a cinque anni. In caso di lesioni personali gravi o gravissime: la reclusione da quattro a dieci anni, per le lesioni gravi, e la reclusione da otto a sedici anni, per le lesioni gravissime". Se a disposizione oggi dei medici aggrediti c'è una legge severa, "rimangono pochissimi i condannati – sottolinea Ruberto – nella mia esperienza, a Taranto non si sono stati arresti in flagranza, ad esempio". Perché i medici tendono a non denunciare? "Perché il loro lavoro è curare e quindi proteggere l'altro, ma chi svolge funzioni amministrative, i direttori di un ospedale o di una clinica dovrebbero invece segnalare alle autorità gli episodi". —[email protected] (Web Info)
Ascolti tv, Lolita Lobosco stravince con quasi il 28%
(Adnkronos) – La prima puntata de 'Le Indagini di Lolita Lobosco 3', in onda ieri su Rai, ha stravinto gli ascolti della prima serata con 5.191.000 spettatori e il 27.7% di share. Al secondo posto 'Grande Fratello' su Canale 5, con 2.922.000 spettatori e il 18% di share. Al terzo posto il 'Boss in Incognito' su Rai2, con 1.177.000 spettatori pari al 6.9% di share. A seguire, tra gli ascolti di prime time: 'Fast & Furious 8' su Italia 1 (1.180.000 spettatori, share 6.6%), 'Presadiretta' su Rai3 (689.000 spettatori, share 3.3%), 'Quarta Repubblica' su Rete4 (662.000 spettatori, share 4.3%), 'La torre di Babele' su La7 (1.271.000 spettatori, share 6.3%), 'Hotel' su Tv8 (479.000 spettatori, share 2.3%). Chiude 'Little big Italy' sul Nove (382.000 spettatori, share 1.9%). In access prime time, si confermano vincenti 'Cinque Minuti' (con 4.884.000 spettatori, share 22.2%) e 'Affari Tuoi' (con 6.002.000 spettatori, share 26.5%) su Rai1. Mentre 'Striscia la Notizia' su Canale 5 ottiene 3.388.000 spettatori e il 17.5% di share. Vittoria di Rai1 anche nel preserale con 'L’Eredità – La Sfida dei 7' (3.562.000 spettatori, share 24.2%) e 'L’Eredità' (4.914.000 spettatori, share 26.6%). Mentre su Canale 5 'Avanti il Primo!' registra 2.363.000 spettatori (share 17.3%) e 'Avanti un Altro!' ottiene 3.788.000 spettatori (share 25.55%). —[email protected] (Web Info)
Violenza su donne, da Boschi a Matone, a Roma la maratona contro i femminicidi e gli stupri di Hamas
(Adnkronos) – A cinque mesi dal femminicidio di massa e dagli stupri commessi dai terroristi di Hamas, il 7 ottobre scorso in Israele, su centinaia di donne in Israele, l’associazione 'Setteottobre' annuncia per il 7 marzo una maratona oratoria organizzata alla vigilia dell'8 marzo festa della donna. La maratona si tiene a Roma, a Piazza Santi Apostoli, alle ore 18, e l'associazione conferma che hanno già aderito "decine di donne del mondo della cultura, della politica, delle istituzioni, del femminismo, del giornalismo", fra cui Maria Elena Boschi, Maria Stella Gelmini, Simonetta Matone, Cinzia Bonfrisco, Mara Carfagna, Noemi Di Segni, Claudia Mancina, Lia Levi, Ilaria Borletti Buitoni, Mirella Serri, Lucetta Scaraffia, Linda Laura Sabbadini, Francesca Nocerino. Sono "tante le voci che vogliono 'dare voce' alle donne che non l’hanno più, perché uccise o annichilite da una violenza programmata, e ostentata, che ha saldato nella forma più atroce antisemitismo, terrorismo e odio per il genere femminile" scandisce l'associazione 'Setteottobre'. "Di fronte alle violenze perpetuate in quel terribile 7 ottobre 2023, e perfino dopo che di quelle violenze hanno dato testimonianza alcune donne tenute in ostaggio e poi rilasciate, violenze che hanno subito anche durante la prigionia, appaiono sempre più incomprensibili e scandalosi la reticenza, il silenzio, il mancato riconoscimento dell’orrore di quanto è avvenuto da parte delle grandi organizzazioni internazionali che si occupano di diritti umani, e perfino da parte di alcune componenti del mondo femminista, cieche e mute, quando non apertamente liquidatorie, di fronte alla violenza di genere compiuta da Hamas, e documentata dai filmati girati dagli stessi terroristi fieri di rendere palesi gli intenti e l’odio che li guidano" è il j'accuse dell'associazione 'Setteottobre'. Per questo giovedì prossimo 7 marzo si ritroveranno a Roma, alle 18, in piazza Santi Apostoli, le donne e gli uomini per cui il 7 ottobre del 2023 "costituisce una ferita che chiunque abbia a cuore i diritti elementari dovrebbe sentire come propria, data spartiacque degna di entrare nella memoria storica dei movimenti che difendono la libertà e la dignità delle donne e quindi dell’intera umanità". L'associazione evidenzia che la maratona "sarà un’occasione anche per chiedere il rilascio delle decine di ostaggi – donne, uomini, bambini, anziani – tuttora nelle mani di Hamas, dei quali il mondo sembra essersi completamente dimenticato". La maratona oratoria promossa da 'Setteottobre' fa seguito all’appello "Non si può restare in silenzio", arrivato a 17.000 firme, in cui si chiede di definire le uccisioni, le torture e gli stupri di massa del 7 ottobre 2023 come crimini contro l’umanità e di perseguirne i responsabili a livello internazionale. In base a questo mandato, lo scorso 12 febbraio "Setteottobre" ha presentato una formale richiesta all'Ufficio del Prosecutor della Corte Penale Internazionale dell’Aja (International Criminal Court, Icc) affinché vengano promosse indagini per i crimini contro l’umanità e genocidio commessi da Hamas il 7 ottobre 2023. 'Setteottobre' riferisce che ad oggi hanno aderito alla manifestazione: Forum ostaggi “Bring them home”, UN Watch, Hadassah International, Comunità Ebraiche di Milano, Roma e Torino, Keshet Italia-Gruppo Ebraico LGBTQ+, Partito Radicale, Sinistra per Israele, Unione delle Comunità Ebraiche. L’associazione Setteottobre nasce per difendere Israele e i valori delle democrazie liberali. Promossa, fra gli altri, da Stefano Parisi, Anita Friedman, Daniele Scalise, Andrée Ruth Shammah, Luigi Mattiolo, Pier Luigi Battista, Ilaria Borletti Buitoni, Gabriele Albertini. Oltre 450 le adesioni pervenute ad oggi, fra cui Alberto Belli Paci, Deborah Bergamini, Maria Elena Boschi, Andrea Cangini, Alessio D’Amato, Costanza Esclapon, Piero Fassino, Massimiliano Fedriga, Davide Giacalone, Bruna Ingrao, Lia Levi, Claudia Mancina, David Meghnagi, Fiamma Nirenstein, Andrea Orsini, Claudio Pagliara, Lia Quartapelle, Christian Rocca, Maurizio Sacconi, Nicoletta Tiliacos. Nel programma, accanto a un’estesa attività di comunicazione e informazione, sono previsti, tra altri, progetti specifici per le scuole, un osservatorio sull’antisemitismo e sull’odio antioccidentale ed un comitato scientifico. —[email protected] (Web Info)
Cronaca nazionale/ Lui rifiuta di fare sesso, lei lo chiude in casa: liberato dai vigili del fuoco
Un gesto folle e sconsiderato.
Una donna di 31 anni è stata arrestata dalla polizia a Parma dopo aver minacciato e rinchiuso in casa sua un uomo appena conosciuto che si era rifiutato di fare sesso con lei al primo appuntamento. L’episodio si è consumato all’interno di un’abitazione in località Corcagnano dove per liberare il malcapitato sono dovuti intervenire i vigili del fuoco e la polizia.
A lanciare l’allarme con una chiamata di emergenza al 113, è stato lo stesso 29enne rinchiuso in casa. La donna al rifiuto dell’uomo, si sarebbe scagliata contro di lui. Prima avrebbe minacciato il 29enne con una bottiglia e infine avrebbe chiuso la porta blindata di casa, portando con sé le chiavi e chiudendosi a sua volta in camera da letto. A questo punto la donna avrebbe detto che avrebbe fatto uscire il giovane dalla casa solo se lui avesse avuto un rapporto sessuale con lei.
Poi la donna alla vista di poliziotti e pompieri è andata in escandescenze e ha cominciato a sferrare calci e pugni all’indirizzo degli operatori; è stata tratta in arresto per il reato di resistenza e lesione a Pubblico Ufficiale e denunciata in stato di libertà per violenza privata, minacce aggravate e rifiuto di fornire le indicazione sulla propria identità personale.
Foto di repertorio
Moby e Tirrenia a Itb Berlino con anniversari e nuove proposte
(Adnkronos) – Appuntamento fisso per Moby e Tirrenia all’Itb, ma quest’anno per le Compagnie del gruppo Onorato la fiera del turismo berlinese vedrà addirittura due compleanni da festeggiare: i 25 anni di Moby Lines Europe, la traduzione internazionale del gruppo, e i 45 anni della presenza di Moby in Germania, storico mercato di riferimento per le Compagnie, amate dai viaggiatori tedeschi, che apprezzano da sempre il network di rotte servite in Sardegna, Sicilia, Corsica e Isola d’Elba e la qualità dei servizi di bordo. Non a caso, negli anni, Moby ha raccolto i principali premi assegnati dalle associazioni di consumatori tedesche, basati sul giudizio dei passeggeri, come “miglior compagnia di traghetti”, conquistando sul campo la fiducia dei viaggiatori in Germania e negli altri Paesi dell’Europa continentale. Ma la presenza di Moby a quella che è la più importante fiera turistica del mondo, sarà infatti l’occasione di presentare al mercato tedesco, che già nella scorsa stagione ha apprezzato moltissimo Moby Fantasy, anche l’altro traghetto gemello più grande e più green al mondo: Moby Legacy, appena entrato in linea fra Livorno e Olbia. E proprio Fantasy e Legacy, dalla metà di marzo, collegheranno il porto toscano con quello sardo contemporaneamente, in un incrocio di navi che proporrà servizi di bordo degni di una nave da crociera. C’è poi da festeggiare anche i cinquant’anni della presenza di Moby in Corsica che aggiunge nuove linee alle tradizionali rotte fra Genova e Bastia e Livorno e Bastia e a quella storica fra la Sardegna e la Corsica fra Santa Teresa di Gallura e Bonifacio. All’esordio assoluto è la Genova-Ajaccio, che permetterà ai turisti diretti verso il centro e il sud della Corsica di arrivare direttamente a destinazione, senza attraversare tutta l’isola. E da Ajaccio raddoppia anche il collegamento fra Corsica e Sardegna, amatissimo dai turisti di entrambe le isole, grazie al prolungamento fino a Porto Torres. Ma l’estate 2024 vedrà anche il collegamento diretto fra Piombino e Bastia, la strada più veloce per raggiungere la Corsica dall’Italia continentale. A dimostrare quanto siano amate anche in Germania le navi della Balena Blu sono i numeri dello staff guidato dall’amministratrice delegata Barbara Krahuilk: nel 2023 hanno scelto di viaggiare con Moby 548.203 passeggeri che si sono prenotati con Moby Lines Europe, che all’ITB di Berlino presenterà anche il suo nuovo logo. —[email protected] (Web Info)
Sardegna, schianto fra due auto sulla Sassari-Olbia: un morto e due feriti
(Adnkronos) – Ancora sangue sulle strade della Sardegna. È di un morto e due feriti il bilancio dello scontro fra due auto avvenuto oggi, 5 marzo, lungo la Sassari-Olbia. Per cause ancora da accertare una Land Rover avrebbe tamponato una Lancia Y all'altezza del chilometro 53, nella zona tra Berchidda e Monti. L'impatto è stato violento e hanno riportato conseguenze tre dei quattro automobilisti coinvolti. Una persona da subito era sembrata in gravissime condizioni e, nonostante l'intervento dell'elisoccorso, non ce l'ha fatta. Le ambulanze si sono occupate degli altri due feriti, mentre la Polizia stradale sta ricostruendo la dinamica dell'incidente. Sul posto anche l'Anas per gestire la viabilità e i vigili del fuoco di Olbia per la messa in sicurezza della Statale 729. —[email protected] (Web Info)
Altroconsumo, con tagli tassi in arrivo possibile aumento richieste di mutuo
(Adnkronos) – Dopo un 2023 difficile il 2024 si preannuncia un anno di svolta per il mercato immobiliare italiano. In questo scenario Altroconsumo, con la piattaforma Passpartù – lanciata a giugno 2023 nelle città di Milano, Bergamo e Brescia e da febbraio estesa anche alle città di Torino e Roma – punta ad accompagnare chi intende vendere o acquistare casa. D'altronde, dopo i rialzi dei tassi di interesse da parte della BCE e la progressiva riduzione dell’inflazione, nel 2024 ci si aspetta un taglio dei tassi e un conseguente incremento di richieste di mutui. Questo a sua volta – spiega Altroconsumo – rappresenta un volano positivo per il mercato immobiliare, in quanto più del 63% delle case viene oggi acquistata attraverso il mutuo e, se le persone hanno difficoltà ad ottenerne uno, potrebbero rinunciare all’acquisto della casa. Inoltre, la riduzione dei tassi di interesse consente anche di chiedere un mutuo di capitale più elevato. Infatti, prima con i tassi al 4,5% e con un reddito mensile di 2.100 euro, si potevano ottenere al massimo 124.000 euro con una durata di 25 anni. Con i tassi attuali (tassi del fisso del 2,70%), invece, si può arrivare ad ottenere, con la stessa durata, un mutuo di 150.000 euro. E nei prossimi mesi le riduzioni dei tassi potrebbero essere superiori. Ma se oggi, da un lato, potrebbe essere più facile ottenere un mutuo, dall’altro, la compravendita di un immobile resta una operazione complessa ed articolata. Per evitare di inciampare in ostacoli e procedure burocratiche, sono necessarie esperienza e tempo. Per questo motivo Altroconsumo mette a disposizione il servizio Passpartù, ovvero l’assistenza di un esperto del settore immobiliare che supporterà l’acquirente in tutte le richieste e le problematiche che riguardano il mondo casa, riducendo incertezza e perdite di tempo, interfacciandosi con le varie figure coinvolte nel processo di compravendita dell’immobile. —[email protected] (Web Info)
Mottes (Ciad): “Vantaggi enormi dal monitoraggio flash del glucosio”
(Adnkronos) – "Sia come paziente che in qualità di rappresentante dei pazienti posso affermare che i vantaggi derivanti dall'uso di sistemi di monitoraggio flash per verificare i livelli di glucosio sono enormi". Lo ha detto Maria Luigia Mottes, presidente del Coordinamento Lombardia delle associazioni diabetici (Ciad) Odv, intervenendo a Milano a margine del convegno 'Innovazione e diabete' nel corso del quale sono state presentate le nuove Linee guida di regionali che estendono a tutti i pazienti diabetici l'accesso gratuito ai sistemi di monitoraggio glicemico più innovativi, come il FreeStyle Libre di Abbott. I sistemi per l'automonitoraggio della glicemia – è stato ricordato nel corso dell'evento – sono composti da un piccolo sensore che si applica facilmente sulla parte posteriore del braccio. Tale sensore è in grado di inviare automaticamente, minuto per minuto, la lettura della glicemia direttamente sullo smartphone, anche senza necessità di una scansione. Con il sistema Flash glucose monitoring si elimina la necessità di pungere le dita più volte al giorno e si "rende più consapevole la persona che li porta, così come i suoi familiari e i caregivers, del controllo metabolico. Poter monitorare a distanza la glicemia – ha sottolineato Mottes – rende più rapida e semplice anche la segnalazione di incidenti di ipoglicemia e iperglicemia, specialmente nelle persone anziane e nei bambini. Una persona che controlla la glicemia minuto per minuto, e non con 8 strisce al mese come accadeva in precedenza, sicuramente ha una visione della sua malattia molto diversa e più accurata: ad esempio, si rende conto dei peccati di gola e capisce se fa adeguatamente la terapia prescritta dal medico".
Aprire l'accesso gratuito a questi dispositivi anche per i diabetici di tipo 2 in terapia con ipoglicemizzanti orali, "anche se non a tempo pieno ma solamente per 3 mesi all'anno, è sicuramente una fonte di prevenzione – ha evidenziato la presidente Ciad – Oggi in Regione Lombardia l'obiettivo è proprio quello di fare prevenzione, quindi non riesco ad immaginare uno strumento migliore di questo sistema per fare prevenzione nelle persone con diabete". Disporre di un sistema di lettura flash fin da quando si riceve la diagnosi "rende possibile limitare le complicanze che costano dal punto di vista sanitario ed economico e, soprattutto – ha ribadito Mottes – pesano sulla qualità di vita dei pazienti. Penso a chi deve subire amputazioni, all'insufficienza renale e alle cardiopatie. Queste complicanze implicano costi enormi, ma si possono prevenire dando alle persone con diabete un sensore che le aiutino a diventare 'maestre di loro stesse', consentendo loro di vedere cosa succede quando mangiano, quando camminano, quando dormono. Questi sistemi – ha concluso – sono una lezione di vita per il paziente con diabete". —[email protected] (Web Info)












