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Maltempo, 16enne muore sotto valanga in Alto Adige. In Val d’Aosta miglia di persone isolate

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(Adnkronos) – Un 16enne è morto in Alto Adige travolto da una valanga, mentre in Val d'Aosta migliaia di persone sono isolate. Continua anche oggi, lunedì 4 marzo, l'allerta maltempo sull'Italia. Prevista tanta pioggia, nonché temporali e nubifragi, e anche neve. E' allerta arancione in Piemonte – per rischio idrogeologico che riguarda Pianura modenese, Bassa collina piacentino-parmense, Pianura piacentino-parmense – e in Emilia Romagna, per rischio idraulico segnalato per Val Sesia, Cervo e Chiusella, Valli Orco, Lanzo e Sangone, Valli Susa, Chisone, Pellice e Po. Secondo l'ultimo bollettino della protezione civile l'allerta è gialla per rischio idrogelogico, o idraulico per temporali in altri settori dell'Emilia Romagna e del Piemonte e praticamente in tutto il resto d'Italia: Lombardia, Sardegna, Veneto, Lazio, Liguria, Sicilia, Umbria, Campania, Molise, Toscana.  Un sedicenne è morto, nel pomeriggio di ieri, travolto da una valanga durante un fuoripista in val Passiria, in Alto Adige. Sul posto, sollecitati dai familiari che non avevano notizie di lui, i soccorritori del Bergrettungsdienst. Ancora forti disagi in Valle D’Aosta e seguito delle abbondanti nevicate delle ultime ore. Una valanga si è staccata nella notte in Val d'Aosta, al confine fra i comuni di Rhêmes-Notre-Dame e Rhêmes-Saint-Georges, interrompendo la strada regionale. Sono migliaia le persone isolate a causa delle valanghe cadute ieri nella regione. Alla galleria di Gaby sono iniziati i lavori di sgombero dopo la caduta della valanga al confine tra i comuni di Rhêmes-Notre-Dame e Rhêmes-Saint-Georges, che ha determinato la chiusura della strada della Valle del Lys. Chiuse anche le strade comunali per Valnontey e Lillaz, la strada regionale Valsavarenche dalla località Eau-Rousse e quella tra Brusson e il Colle di Joux per i lavori di rimozione piante cadute a causa della neve. Riaperte, invece, la strade regionali della Valgrisenche e della Val di Rhêmes anche se sono possibili temporanee chiusure su alcuni tratti per la messa in sicurezza. A Gressoney-Saint-Jean inoltre dalla notte 3/4 frazioni del paese sono senza luce a seguito di un guasto. "A causa delle abbondanti nevicate si é verificato un guasto sulla linea di media tensione Deval che ha creato un’interruzione della corrente elettrica nella parte alta del nostro comune nelle frazioni di Castel, Biela, Eckó e Noversch – si legge sul profilo Facebook – Il personale Deval al momento è impossibilitato a intervenire a causa della chiusura della SR44 a Gaby per valanga". Il sindaco del paese ha ordinato per oggi la chiusura delle scuole (primaria di primo grado, primaria di secondo grado, infanzia e Garderie, denominata 'Sigo Sago'). A Gressoney-La-Trinité e a Cogne è stato allestito un presidio medico.  Dal tardo pomeriggio di ieri la provincia di Torino è stata interessata da un’intensa perturbazione con nevicate nelle aree alpine e prealpine, e piogge nelle zone di pianura. I vigili del fuoco hanno effettuato oltre 100 interventi per operazioni di soccorso ad automobilisti in difficoltà, alberi caduti in strada o pericolanti, soprattutto in Val di Susa, e danni d'acqua, in particolare a Settimo Torinese. —[email protected] (Web Info)

Fiorello sull’incontro Meloni-Biden: “Lui le ha dato un bacio… ma ce stava a prova?”

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(Adnkronos) – Nuova puntata di 'VivaRai2!'. Fiorello, Biggio e Casciari, insieme al resto del cast, partono dalla recente visita di Giorgia Meloni negli Stati Uniti e dall'incontro con il presidente americano Joe Biden: "Si sono visti, Biden le ha dato un bacio… ma ce stava a prova? – scherza Fiorello in dialetto romano – Alla fine dopo che si sono fatti la foto insieme lui l'ha salutata e ha chiesto 'ma quando arriva la premier italiana?'". Non finisce qui, perché il presidente del Consiglio deve tornare di corsa in Abruzzo: "Ci sono le elezioni, convincerà sicuramente gli abruzzesi… a votare Biden!", ironizza ancora lo showman.  Si è discusso tanto sui social di Chiara Ferragni, ospite ieri sera a 'Che tempo che fa' da Fabio Fazio. Ma per Fiorello "francamente non è successo nulla… niente. E noi per far ridere cosa dobbiamo dire? Lei è arrivata, 'come va? tutto bene'… 'sì, un po' dispiaciuta'… 'vabbè, avete capito male'… ma chi, noi, loro? Manco la crisi con Fedez ha confermato! 'Forse ci sentiremo'… no! Lì ci siamo rimasti male. Come facciamo poi noi a commentare…". Infine, la battuta sulle recenti vicende sportive e sui bei risultati dell'Italia ai Mondiali indoor di atletica leggera di Glasgow, terminati ieri. Fiorello fa i complimenti a Furlani, Simonelli e Dosso, tre dei quattro medagliati azzurri ritratti in foto insieme su un quotidiano: "Bravi ragazzi, siete fortissimi. Poi Vannacci quando ha visto questa foto ha detto 'allora ce l'avete proprio con me!'". —[email protected] (Web Info)

Gaza, Hamas: “Impossibile dire quanti ostaggi siano ancora vivi”

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(Adnkronos) –
Hamas non sa quali e quanti ostaggi siano ancora vivi nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato alla Bbc Basim Naim, membro del Politburo di Hamas, sostenendo che è ''praticamente impossibile'' fornire a Israele una lista degli ostaggi che sono sicuramente ancora in vita. "Fino ad ora non abbiamo presentato alcuna lista – ha spiegato Naim -Ma tecnicamente e praticamente in questo momento è praticamente impossibile sapere esattamente chi è ancora vivo e chi è stato ucciso a causa dei bombardamenti israeliani o chi è stato ucciso per fame a causa dell'assedio israeliano''. Inoltre gli ostaggi ''si trovano in zone diverse con gruppi diversi e quindi abbiamo chiesto un cessate il fuoco per poter raccogliere i dati'', ha aggiunto il funzionario di Hamas. Naim ha ribadito che il gruppo non accetterà un accordo senza la fine della guerra e il ritiro completo delle Forze di difesa israeliana (Idf) da Gaza. Un alto funzionario di Hamas ha inoltre dichiarato che il gruppo ha consegnato ''i criteri sui detenuti palestinesi da liberare'' e quindi ora ''la palla è nel campo di Israele''. Non sono stati indicati nomi precisi e che almeno una ventina di detenuti sono stati condannati all'ergastolo. Hamas, ha aggiunto la fonte, non ha chiesto un ritorno immediato degli abitanti di Gaza nel nord della Striscia per il rischio di sovraffollamento. Il gruppo è infatti a favore di un ritorno ordinato e graduale di oltre 500 famiglie al giorno durante il periodo del cessate il fuoco, con la partecipazione della Mezzaluna Rossa e dell'Unrwa. Secondo quanto sostiene un funzionario di Hamas citato a condizione di anonimato dal Wall Street Journal, il primo fine settimana di Ramadan, il mese sacro all'Islam che inizierà sabato 10 marzo, potrebbe essere l'occasione propizia per il raggiungimento di una tregua e per lo scambio tra ostaggi e detenuti palestinesi. Secondo la fonte è improbabile che si raggiunga un accordo prima dell'inizio del Ramadan, ovvero in questa settimana. I mediatori e gli inviati di Hamas hanno fatto ''progressi significativi'' verso una tregua nella Striscia di Gaza, riferisce la televisione statale egiziana mentre i colloqui al Cairo entravano nel secondo giorno. Egitto, Qatar e Stati Uniti hanno spinto per un cessate il fuoco nella guerra durata quasi cinque mesi tra Israele e Hamas. Israele non ha inviato una squadra di negoziatori al Cairo dopo aver ricevuto una risposta non soddisfacente da Hamas sulla bozza elaborata a Parigi lo scorso fine settimana.  
Ha rassegnato le sue dimissioni il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari, l'uomo che quotidianamente e più volte al giorno, attraverso i social, ha aggiornato sull'andamento della guerra contro Hamas dal 7 ottobre scorso. Lo riporta Channel 14 sottolineando che Hagari avrebbe deciso di lasciare l'incarico per ''questioni professionali e personali''. 
Insieme a Hagari avrebbero annunciato le loro dimissioni molti altri funzionari dell'unità di informazione dell'Idf, tra cui il suo vice, il colonnello Butbul, il colonnello Moran Katz e il portavoce internazionale delle Forze di difesa israeliane, il tenente Richard Hecht. L'ultimo tweet di Hagari riguarda un incontro tra il Capo di Stato Maggiore, il Rabbino dello Shin Bet e il Commissario ieri sera per una valutazione congiunta della situazione in vista del Ramadan al fine di rafforzare il coordinamento tra gli organismi e la prontezza operativa per tutti gli scenari. Tutto questo con la volontà, aveva scritto Hagari, di consentire la libertà di culto agli arabi israeliani ed ebrei con restrizioni che riguardano la sicurezza e la protezione.  Sale intanto ad almeno 30.534 il numero di palestinesi uccisi nell’offensiva militare israeliana su Gaza dal 7 ottobre. Quasi 72mila i feriti. Lo afferma in una nota il ministero della Sanità di Gaza. Nelle ultime 24 ore sono state uccise 124 persone e 210 sono state ferite, prosegue la nota.  Sempre secondo il Wall Street Journal, funzionari di Egitto e Qatar ritengono che almeno da una settimana si siano persi i contatti con i leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar. Secondo fonti citate a condizione di anonimato da Channel 12 e Ynet, invece, Sinwar non ha alcuna intenzione di raggiungere un accordo sul cessate il fuoco con Israele nei prossimi giorni e spera in una escalation di violenza durante il Ramadan.  Il presidente americano Joe Biden si è rifiutato di parlare al telefono con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo l'attacco delle Forze di difesa israeliane (Idf) ai palestinesi in fila per ricevere aiuti umanitari a nord di Gaza. Lo riporta Sky News Arabiya citando una propria fonte, secondo la quale la distanza tra i due leader si sta acutizzando in quanto Biden ritiene che Netanyahu non stia rispettando gli impegni sugli aiuti garantiti alla popolazione palestinese. 
La notizia è però stata smentita dall'ufficio del primo ministro israeliano. ''Si tratta di una notizia falsa'', ha detto l'ufficio di Netanyahu a Times of Israel. Netanyahu, ha aggiunto la fonte, ''non ha chiesto un colloquio telefonico con Biden dopo l'incidente e gli americani, che non stanno incolpando Israele per quanto accaduto, a loro volta non hanno chiesto di poter parlare al telefono con il primo ministro'' israeliano.   Un uomo di circa 30 anni è morto e altre sette persone sono rimaste ferite in seguito a un attacco missilistico proveniente dal Libano che ha colpito un frutteto vicino alla comunità di confine di Margaliot. Lo riferiscono medici del servizio di ambulanze Magen David Adom spiegando che due persone sono ferite gravemente. Le vittime sono tutti lavoratori stranieri, probabilmente provenienti dalla Thailandia.  Oggi Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti, dovrebbe incontrare Benny Gantz, ministro del Gabinetto di guerra israeliano. I due interlocutori dovrebbero discutere in particolare dell'accordo che potrebbe garantire un cessate il fuoco di 6 settimane nella Striscia di Gaza e consentire il ritorno a casa degli ostaggi rapiti il 7 ottobre. Gantz è arrivato a Washington per una visita cruciale, senza l'l'autorizzazione del primo ministro Benjamin Netanyahu: un chiaro segnale di divergenze ai vertici dell'esecutivo. Il ministro incontrerà martedì il segretario di Stato americano Antony Blinken e nel corso della sua missione vedrà anche il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, nonché membri repubblicani e democratici del Congresso degli Stati Uniti.  "È imperativo intensificare il flusso di aiuti a Gaza per alleviare la terribile situazione umanitaria. La popolazione ha urgentemente bisogno di più cibo, acqua e altri aiuti. Ecco perché gli Stati Uniti stanno lavorando per garantire maggiore assistenza attraverso ogni mezzo disponibile, compresi i lanci aerei". A scriverlo, in un post su X, è stato il segretario di stato americano, Antony Blinken.   —internazionale/[email protected] (Web Info)

Haiti, maxi evasione dal carcere: 12 morti e 4mila detenuti in fuga

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(Adnkronos) – Le autorità di Haiti hanno dichiarato lo stato di emergenza di 72 ore in seguito a una maxi evasione dal carcere più grande dell'isola, quello di Port-au-Prince, dal quale sono riusciti a scappare circa quattromila detenuti. In seguito a un crescente stato di insicurezza si registrano almeno 12 morti. Si è trattato di un atto di forza da parte delle bande armate che hanno l'obiettivo di costringere alle dimissioni il primo ministro Ariel Henry, ora fuori dal Paese. Le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nel principale carcere della capitale e in quello della vicina Croix des Bouquets arrestando diverse persone, tra cui alcune collegate all'omicidio dell'ex presidente Jovenel Moise. —internazionale/[email protected] (Web Info)

Chiara Ferragni, Selvaggia Lucarelli attacca: “Pensati libera… dalle domande”

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(Adnkronos) – Selvaggia Lucarelli all'attacco di Chiara Ferragni dopo l’intervista dell'influencer a 'Che Tempo Che Fa' da Fabio Fazio. Fra tweet ironici, sfottò e analisi l’opinionista assesta nuovi colpi pubblicando anche un fotomontaggio dello slogan di Ferragni a Sanremo: "Pensati libera… dalle domande", riferito al metodo usato da Fazio per realizzare l’intervista. Analizzando le parole di Chiara circa il caso della beneficenza per il pandoro Balocco, Lucarelli fa notare che "non si era accorta di aver sbagliato fino alla multa, è per quello che un anno fa aveva bloccato la parola Balocco nei commenti sul suo Instagram"." Comunque possiamo stare qui a scrivere e commentare fino a domani, ma al di là dei Pandori e del resto, al di là dell’assenza di domande, è il vuoto. Avvilente assenza di pensiero e grammatica. E comunque ora mi aspetto che l’Antitrust multi i consumatori coglioni che fraintendono perché è ora di finirla di fraintendere. Che poi fate prendere le multe a Chiara che è in buonafede e pubblicizza la beneficenza che fanno gli altri perché confida nell’emulazione”, afferma l'opinionista. Per smontare la tesi dell’errore di comunicazione, Lucarelli pubblica anche uno dei video incriminati in cui la Ferragni parla della bambola Trudi, ricordando che nell’inchiesta ormai non ci sono solo i pandori. "Ditemi se siamo noi a capire male o se lei dice una cosa che non corrisponde al vero. In questo caso solo il ricavato delle bambole vedute sul suo sito The blonde salad andava in beneficenza (e non il ricavato dalla vendita nei negozi e sul sito di Trudi). Vi sembra che dica questo (anche nei sottotitoli) o siamo noi coglioni che fraintendiamo?".  —[email protected] (Web Info)

Concerto con musicisti affetti da sordità, a Torino la musica senza barriere

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(Adnkronos) – Un concerto che spazia dalla musica classica al folk rock, dalla danza ai balli latini, arricchito anche di performance di live painting musicale tutto suonato da musicisti e artisti ipoacusici. All'Auditorium Rai di Torino oggi, alle 17.30, va in scena 'Sound Sensation. Musica senza barriere' con artisti portatori di impianto cocleare provenienti da Italia, Austria, Finlandia, Germania e Portogallo. L’evento è organizzato da Fondazione Akusia Ets – Ente filantropico, Associazione Apic, in collaborazione con le direzioni Rai per la Sostenibilità-Esg, Centro Ricerche Innovazione Tecnologica e Sperimentazione e con il supporto del Centro di Produzione Tv Rai di Torino, Rai Radiofonia, Rai Pubblica Utilità per la Lis e Med-El, leader nelle soluzioni impiantabili per l'udito, in occasione della Giornata Mondiale dell'Udito. Il festival “Sound Sensation” – si legge in una nota – nasce nel 2022 da un’idea di Med-El e arriva in Italia dopo il primo concerto a Vienna nel segno dell’inclusività e accessibilità. L’evento di quest’anno, reso concreto grazie alla partnership con la Rai, si pone in linea con la call to action dell’Organizzazione mondiale della sanità lanciata in occasione del World Hearing Day 2024 che si celebra oggi, 3 marzo. L’Oms invita infatti a concentrarsi sulla necessità di garantire l'accesso ai servizi di cura dell'udito a tutti coloro che ne hanno bisogno, in quanto servizio sanitario essenziale. Una chiamata all’azione che poggia su dati ancora poco confortanti: a livello globale, infatti, oltre l’80% delle esigenze di cura dell’udito non viene ancora soddisfatto. Va aggiunto che la perdita dell’udito non affrontata comporta un costo annuale di 1.000 miliardi di dollari a livello globale.Questo,insieme a percezioni errate che sono profondamente radicate nella nostra società, limita gli sforzi per prevenire e trattare la perdita dell’udito. Dunque, cambiare approccio è fondamentale per migliorare l'accesso alle cure uditive e ridurre i relativi costi.  “Tornare ad ascoltare musica, suonare, divertirsi ed emozionarsi. Sono questi i risultati incredibili che tanti utenti raggiungono oggi al ‘Sound Sensation – Musica senza barriere’ – dichiara Gionata Conni, Marketing Manager di Med-El Italia – un momento unico di celebrazione dell’amore per la musica e per i suoi artisti, proprio in occasione della Giornata mondiale dell’Udito. Siamo orgogliosi di far parte di questa iniziativa che, insieme a Rai, come già accaduto per Eurovision 2022 e Sanremo 2023, conferma il nostro impegno ad affiancare i portatori di ausili uditivi per tutta la vita e in tutte le situazioni di vita reale e ci consente ancora una volta di rendere pienamente accessibile e inclusivo il concerto a tutti i portatori di ausili uditivi attraverso il nostro sistema wi-fi Lola che è attivo durante l’evento”.  Esibirsi sul palco è un gesto importante, che vuole ispirare le persone con ipoacusia in tutto il mondo e incoraggiarle a seguire le proprie passioni. Il festival di Vienna, oggi a Torino – riferisce la nota – è dedicato a tutti i musicisti che non rinunciano ai propri sogni, superando le difficoltà grazie all’impegno e al talento naturale. A presentare la serata, Alberto Bertoli, logopedista e cantautore che propone anche la sua canzone “Stelle” e quella del padre Pierangelo “A muso duro”. Sul palcoscenico, invece, le storie di musicisti, ballerini e artisti visivi si intrecciano con la musica, ovvero il “motore” che li ha spinti ad affrontare la sordità profonda, per porvi rimedio e tornare a suonare, proponendo le proprie performance. Come nel caso di Russel Tyler, primo oboe dell’Orquestra do Norte in Portogallo, delle pianiste Antoanela Isaiu e Claudia Mangione, del cantante Jonas Pietersteiner, di Laura Korhonen, cantante della band Satuo, della danzatrice Anna De Regibus, del ballerino Cosimo Germinario e della live painter Sirad Alas. Per rendere l’evento musicale pienamente accessibile ad artisti e pubblico, Rai riattiva il loop a induzione magnetica del “Progetto Beethoven” e Med-El garantisce la piena accessibilità a tutti i portatori di ausili uditivi attraverso il sistema wi-fi Lola. “Come medico specialista – afferma il prof. Roberto Albera, otorinolaringoiatra, audiologo e foniatra – ciò che mi preme maggiormente è sottolineare quanto sia importante garantireai cittadini che ne hanno bisogno, accesso ai servizi di cura dell’udito, a partire proprio dalla fase di prevenzione. In linea con la call to action lanciata dall’Oms, eventi come questo rappresentano appieno l’importanza e la centralità di un percorso di cura uditiva efficiente ed accessibile, con l’obiettivo di fornire a tutti gli strumenti per tornare a vivere la propria vita al meglio”. “Ho deciso di partecipare a questo meraviglioso evento non per dimostrare che io suoni il pianoforte o che io sia brava, ma per ringraziare tutte le persone che hanno reso e continuano a rendere migliore la mia vita uditiva – sottolinea Claudia Mangione, pianista senese con impianto cocleare che si esibisce al concerto con il brano “Siamo noi” – perché la mia storia di successo è la storia di tutti. Grazie all'impianto cocleare, ho riacquistato l’orecchio assoluto. La mia vita uditiva è un mondo ricco di suoni e di armonia, anche interiore. A chi deve intraprendere una scelta dico: se riflettete sulle opportunità che ogni scelta difficile comporta, troverete il coraggio per affrontare ogni ostacolo”. Giuseppe Lomboni, presidente di Fondazione Akusia Ets Ente filantropico, commenta: “Siamo orgogliosi ed entusiasti di partecipare, proprio in una giornata così importante, dedicata a tutte le persone che soffrono di perdita uditiva, a un concerto che tempo fa era impensabile da realizzare e organizzare”. Questa iniziativa “dà speranza” e rappresenta gli “sforzi comuni di tutti noi, impegnati nel supportare la vita delle persone affette da ipoacusia: è meraviglioso vedere le testimonianze di artisti, portatori di IC, che hanno affrontato la sordità profonda e oggi sono arrivati a regalare emozioni uniche a un’intera platea attraverso la musica e l'arte in generale” conclude. —[email protected] (Web Info)

Napoli/ varie scosse di terremoto a Bagnoli e nei Campi Flegrei

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La zona è certamente sismica e questo fa aumentare l’apprensione tra la gente.

Una scossa di terremoto di 3.4 di magnitudo si è registrata a Napoli, con epicentro Bagnoli: la scossa è stata tale che è stata avvertita in tutta la zona occidentale di Napoli, oltre che in tutta la zona dei Campi Flegrei.

Inoltre i sismografi ne hanno registrate altre quatro per un totale di cinque scosse distinte, praticamente con lo stesso epicentro e qualcuna con profondità molto bassa, anche ad “appena” 200 metri sotto terra.

La scossa di 3.4 è invece avvenuta a poco più di due chilometri di profondità, ma è stata avvertita distintamente in tutta Napoli.


Inchiesta dossieraggio, Vaia: “Anch’io spiato, ma sono sereno: al lavoro per la salute dei cittadini”

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(Adnkronos) – Dalla lotta al Covid-19 a vittima di dossieraggio insieme a vip, imprenditori e politici. "Non meritavo tutto questo, sono profondamente colpito e amareggiato". È lo sfogo di Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, che con l'Adnkronos Salute commenta la notizia che lo vede tra gli 800 obiettivi 'controllati' da giornalisti e finanzieri. "Per quattro anni ho lavorato in prima linea per difendere la salute degli italiani, davvero non è piacevole trovarsi in questa situazione". La notizia "mi è arrivata come un fulmine a ciel sereno alle 5 di questa mattina – racconta Vaia, che negli anni della pandemia ha ricoperto il ruolo di Direttore dell'Istituto nazionale delle malattie infettive Spallanzani di Roma -. Ad avvisarmi una telefonata di una giornalista. Non ci volevo credere, poi mi sono ricordato di un fatto". Quale? "Circa un mese fa nel mio ufficio c'è stata un'effrazione. Di più non posso dirle" aggiunge Vaia che non nasconde il fatto "di essere da tempo sotto scorta".  Torna, poi, sul suo impegno nel pieno dell’emergenza sanitaria: “Per quattro anni ho lavorato duramente per combattere il Covid e difendere la salute degli italiani, davvero non meritavo tutto questo. Resto un civil servant e continuo a fare il mio lavoro per tutelare la salute pubblica", tiene a precisare Vaia. "Il mio stato d'animo? Sono intristito e deluso ma comunque sereno. So già che dopo questo polverone non succederà nulla ma certo la situazione non è piacevole”. Alla domanda se chiederà chiarimenti alla Procura della Repubblica di Perugia la risposta è ferma: “Non lo so, so solo che continuerò a fare il mio lavoro come sempre”, conclude Vaia.  “Io spiato come Renzi e Fedez? Non lo sapevo. E comunque guardino pure la mia dichiarazione dei redditi, prima della mia presidenza all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e dopo. Vedranno, questi inquirenti, che per servire lo Stato io mi sono impoverito” ha detto all'Adnkronos Salute il virologo Giorgio Palù, che lo scorso 22 febbraio si è dimesso dalla presidenza dell’Aifa. Sapere di essere oggetto di dossieraggio non preoccupa affatto il prof. Palù. Anzi. “Non sapevo di essere in questa lista insieme a vip, politici e imprenditori. Ma che guardino bene. Non ho nulla da nascondere io – rimarca il virologo – E le dirò di più: non sono tranquillo ma tranquillissimo. Io ho servito per anni la res publica diventando più povero. Se chiederò chiarimenti alla Procura della Repubblica di Perugia? Non mi interessa”. —[email protected] (Web Info)

Elezioni Sardegna, Todde: “Margine tra 1.450 e 1.600 voti”

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(Adnkronos) –
"I dati delle 22 sezioni mancanti che ci arrivano dai nostri rappresentanti di lista ci lasciano stare tranquilli" sull'esito delle elezioni regionali in Sardegna. "Poi aspetteremo quello che comunicherà il tribunale della Corte di Appello di Cagliari". Così Alessandra Todde a In Mezz'ora su Rai3, parlando dell'esito del voto di una settimana fa, con la vittoria della candidata del centrosinistra. "Voglio dire serenamente che per riuscire ad andare contro l'evidenza del tribunale occorre fare ricorso e deve essere motivato. Un riconteggio totale non è proprio previsto dalla legge, si può fare per singole sezioni e deve essere motivato. Io sono molto serena e tranquilla", aggiunge. Quale è il margine al momento? "Abbiamo un'evidenza di una forchetta tra 1450 e 1600 voti. Ben lontani dai 200 voti di cui ho sentito vagheggiare qualche giorno fa…".   ''Finché non si chiudono i lavori della Corte d'Appello di Cagliari, non possiamo prendere nessuna decisione. Questa è la linea del partito e non è cambiata". Lo dice all'Adnkronos la deputata di Fratelli d'Italia Barbara Polo, coordinatrice provinciale del partito di via della Scrofa in Sardegna, parlando del voto alle regionali nell'Isola dove la candidata del centrosinistra ha prevalso su quello del centrodestra Paolo Truzzu con una differenza di voti che sembra essersi assottigliata quando mancano all'appello ancora alcune sezioni elettorali. ''Certo -sottolinea Polo- se ieri il vantaggio di Todde su Truzzu si è assottigliato, arrivando a circa 800 preferenze e si era partiti da un distacco di 2600 voti al momento dello spoglio, il 26 febbraio scorso, qualche domanda ce la dobbiamo pur fare…Mi fa pensare che ci possono essere dei margini per un eventuale riconteggio, ma, lo ripeto, dobbiamo attendere l'esito finale della Corte d'Appello e io mi rimetto alla volontà del partito. La presidente Meloni da Toronto è stata chiara su questo: ora non è il momento di prendere decisioni. E comunque, ogni decisione, spetta al partito'', ribadisce la parlamentare sarda in attesa del 'verdetto' della Corte di Appello di Cagliari, che, raccontano, mercoledì sarà chiamata a proclamare ufficialmente l'elezione del nuovo presidente della Regione Sardegna e dei 59 consiglieri.  —[email protected] (Web Info)

Atletica, per Massimo Stano record italiano 20 km marcia: “Sono tornato”

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(Adnkronos) – È una giornata infinita, incredibile, per l’atletica italiana. Da Glasgow alla Cina, dai Mondiali indoor alla classica della marcia di Taicang. Il campione olimpico Massimo Stano firma il record italiano della 20 chilometri: 1h17:26 il tempo con cui nella notte italiana tra sabato e domenica migliora il primato che già deteneva dal 2019, con 1h17:45, realizzato a La Coruna. L’azzurro delle Fiamme Oro è secondo al traguardo con lo stesso tempo del cinese Zhang Jun (1h17:26), ottavo ai Giochi, vincitore della gara e bravo a rimontare su Stano dopo il break del pugliese, durato un paio di chilometri, a partire dal quattordicesimo. Terzo il brasiliano bronzo mondiale Caio Bonfim con il crono di 1h17:44.  Per l’atleta allenato da Patrick Parcesepe era la prima ‘venti’ dell’anno: la prestazione, con un progresso di diciannove secondi, è più che confortante in vista degli appuntamenti stagionali, dagli Europei di Roma alle Olimpiadi di Parigi. Primi dieci chilometri in 39:22, secondi in 38:04, prima di essere travolto dal calore del pubblico cinese a bordo strada. Taicang continua a portagli fortuna: nel 2018 era stato terzo ai Mondiali a squadre di marcia. È il 24esimo record italiano di un inverno da sogno per l’atletica azzurra. “Mi sono davvero divertito – racconta Massimo Stano dalla Cina – e mi sentivo bene sotto ogni punto di vista, fisico e mentale. Per me è un record inaspettato, ma forse deve arrivare proprio quando non te lo aspetti. Soprattutto sono stracontento delle sensazioni, ancor più che del primato italiano. Ho ritrovato me stesso sulla 20 chilometri, come non accadeva da un paio di anni: Stano è tornato. Era una gara per verificare lo stato di forma, e anche per riprendere fiducia su questa distanza”.  Il riferimento è al ritiro della scorsa estate ai Mondiali di Budapest dove poi si è piazzato settimo nella 35 km da campione mondiale uscente. “Non avrei accettato facilmente di andare alle Olimpiadi con il tempo della passata stagione, 1h20:07, perché non è quello che voglio andare a fare lì. Adesso cambia tutto -dice – E sono anche riuscito a gestire senza problemi gli imprevisti, che invece in altre situazioni mi avrebbero condizionato: un gel che mi è caduto al rifornimento, un fastidio addominale che ho attenuato con la respirazione”. Al via clima fresco, ma ideale, con circa quattro gradi e cielo sereno. “Sono partito con maglia termica, scaldacollo e guanti, ma ero abituato perché mi sono allenato al freddo, anche qui, e nei giorni scorsi a Nanchino ho trovato anche la neve. Mi sono presentato qui mentalmente libero, con pensieri positivi, senza pressioni e senza aspettative, molto curioso di vedere cosa accadeva – racconta ancora Stano – Ho avuto le risposte che cercavo. L’idea era di stare in gruppo per capire quando muoversi e dopo tredici chilometri ho deciso di attaccare, ma poi ho visto quattro palette gialle di avvertimento dai giudici, che non hanno avuto conseguenze, però ho preferito rallentare. Nel finale ho quindi proseguito con Zhang Jun e non ho fatto la volata per la vittoria, che non mi avrebbe cambiato niente”. “Da qualche mese, in allenamento, ricevo tanti stimoli dagli atleti cinesi con cui condivido la preparazione a Castelporziano. Ho soltanto da imparare e non voglio mai smettere di farlo. Ora si continua a lavorare, dopo un paio di settimane di recupero. Il merito è di tutto il mio staff, a cominciare dal coach Parcesepe che si è rimesso in gioco cambiando qualcosa negli allenamenti. E il pensiero va alla famiglia: pochi mesi prima delle Olimpiadi di Tokyo era nata Sophie, qualche giorno fa è arrivato il piccolo Liam e anche quest’anno ci sono i Giochi… Poi in questo periodo di grandi risultati per gli azzurri non potevo essere da meno. E magari è simbolico che il 24esimo record italiano del 2024 sia il mio!”, conclude.  —[email protected] (Web Info)