(Adnkronos) – Il miliardario Elon Musk, proprietario di aziende come SpaceX, Tesla o il social network X, ha citato in giudizio la società OpenAI, il suo amministratore delegato, Sam Altman, e il suo presidente, Greg Brockman, per aver violato l'accordo funzionale della 'startup' e aver anteposto la generazione di profitti alla creazione di un'IA che "porti benefici a tutta l'umanità". Ancora oggi, il sito web di OpenAI afferma che il suo obiettivo è quello di garantire che l'intelligenza artificiale "porti benefici a tutta l'umanità". Tuttavia, OpenAI si è di fatto trasformata in una filiale de facto, closed-source, della più grande azienda tecnologica del mondo, Microsoft", sostiene la causa. A questo proposito, l'imprenditore di origine sudafricana ha sottolineato nella denuncia che Altman, Brockman e Microsoft si sono alleati per estromettere la maggior parte del consiglio di amministrazione della startup, responsabile di far rispettare la sua missione originale. "Il signor Altman ha scelto un nuovo consiglio di amministrazione privo di competenze tecniche simili o di un'esperienza sostanziale nella governance dell'IA, che invece il precedente consiglio aveva nella sua configurazione", si legge nel documento, in cui si afferma che i nuovi membri dell'organo direttivo hanno profili affini al mondo degli affari o della politica. —[email protected] (Web Info)
Btp Valore, record per terza emissione: raccolti oltre 18 miliardi
(Adnkronos) – E' record per i Btp valore: la terza emissione si è conclusa con una raccolta di 18,3 miliardi di euro. Lo comunica il ministero dell'Economia, confermando i tassi al 3,25% per il 1°, 2° e 3° anno e al 4% per il 4°, 5° e 6° anno. ''Si tratta del risultato più elevato di sempre in termini di valore sottoscritto, ma anche per numero di contratti registrati (656.369), in un singolo collocamento di titoli di Stato per i piccoli risparmiatori (retail), a cui è esclusivamente destinato il btp valore'', spiega il Mef. L’importo emesso ''coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sul Mot (il Mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa italiana) nelle cinque giornate di collocamento, attraverso le due banche dealer Intesa Sanpaolo e Unicredit e il supporto delle due banche co-dealer Banca Akros e Banca Monte dei Paschi di Siena'', si legge nella nota del dicastero. Il titolo ha data di godimento 5 marzo 2024 e scadenza 5 marzo 2030. Ai sottoscrittori che manterranno il btp valore per tutta la durata dei 6 anni verrà garantito anche un premio finale extra dello 0,7%. —[email protected] (Web Info)
Ucraina, Canada pronto a inviare soldati: “Ma non per combattere”
(Adnkronos) – Il Canada sarebbe pronto a inviare i suoi militari in Ucraina, ma solo per addestrare le forze armate di Kiev e non per combattere. "Non verranno schierate vicino alla prima linea" dice il ministro della Difesa, Bill Blair come scrive il Toronto Star. "Li formiamo sul posto, perché non è semplice riuscire a farli uscire. Dobbiamo stare bene attenti a non far sembrare che le nostre truppe o i nostri soldati svolgano un ruolo militare in uno contesto di guerra". Il Canada, inoltre, donerà più di 800 droni all'Ucraina per combattere la Russia. Si tratta di mezzi che, si legge in una nota del governo di Ottawa, che possono portare anche munizioni, fino a 3 chili e mezzo di peso, e montano "telecamere che identificano gli obiettivi anche con il buio e il maltempo". "Il nostro Paese è fermamente al fianco dell'Ucraina in difesa della libertà e della democrazia" ha detto Bill Blair. Il ministro canadese ha parlato, inoltre, nei giorni scorsi con il presidente francese Emmanuel Macron dei programmi relativi alle esercitazioni dei soldati ucraini. Quest'ultimo gli ha suggerito cautela perché la presenza di militari sul territorio ucraino potrebbe essere male interpretata. Nei giorni scorsi era stato lo stesso Macron a non escludere l'ipotesi dell'invio di truppe in Ucraina, sottolineando che bisogna fare "tutto il necessario per garantire che la Russia non possa vincere questa guerra". Il leader transalpino, al termine della Conferenza di Parigi sul sostegno a Kiev nella guerra contro la Russia, ha detto: "Oggi non c'è consenso sull'invio di truppe di terra in modo ufficiale, scontato e approvato, ma nella dinamica non è da escludere nulla. Faremo tutto il necessario affinché la Russia non possa vincere questa guerra". —internazionale/[email protected] (Web Info)
Lolita Lobosco 3, Luisa Ranieri torna nei panni della vicequestore: “Mi ritrovo nella sua malinconia”
(Adnkronos) – Torna su Rai1 la simpatia, l'intuito e la sensualità di Lolita Lobosco, racchiuse nell'iconica interpretazione di Luisa Ranieri. Al via da lunedì 4 marzo alle ore 21.25 la terza stagione della serie 'Le indagini di Lolita Lobosco', che torna in 4 serate in prima visione su Rai 1 con nuove indagini che impegneranno la vicequestore e un incontro inaspettato proverà a farle cambiare idea sull’amore, dopo i fallimenti sentimentali delle sue ultime relazioni. "Lolita è una donna ruvida ma allo stesso tempo accogliente, radicata nelle sue radici ma proiettata nel futuro, mai statica ma sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo", spiega la protagonista Luisa Ranieri parlando del successo della fiction. Un personaggio con il quale l'attrice prova a tracciare affinità e differenze: "Lolita non la vedo sposata con i figli, è disfunzionale -osserva- La vedo una donna sempre alla ricerca della verità, non vuole rinunciare a quello che è". "Cosa c'è di me in lei? La passione per le scarpe e l'essere un po' malinconica -dice la moglie di Luca Zingaretti, che è produttore della serie per Zocotoco insieme ad Angelo Barbagallo per Bibi Film Tv e a Rai Fiction- E' un terreno che mi piace, anzi ci ho lavorato: è una donna apparentemente molto forte, autorevole e brillante, porta il suo tacco 12 con autorevolezza ma è una donna che ha delle sue fragilità e le trovo molto interessanti, moderne e attinenti a come sono le donne, che sono tante cose". Una donna per la quale "provo molta tenerezza, è una donna normale in cui rivedo tante amiche, tante donne che ho conosciuto ma mi ci vedo anche io, perché noi donne siamo lunatiche e in continuo cambiamento". Lolita "è stato un grande regalo di mio marito che mi ha fatto leggere i libri -sorride la Ranieri- Mi ha dato la possibilità di far vedere più registri e capita in un momento di maturità mia attoriale. Ringrazio dunque i miei produttori per avermi sostenuta perché non era facilissimo riprodurre questo personaggio sulla carta".
La regia della terza serie è affidata a Renato De Maria. "Non è stato facile all'inizio, prendevo in mano una serie molto bella che aveva funzionato molto bene e tutti avevano il terrore che la rovinassi -scherza il regista- La cosa più interessante è stato il lavoro con gli attori, un cast straordinario. Luisa è già di per sé una protagonista forte e con una leader così davanti alla macchina presa è tutto più facile. Ma tutto il cast è fantastico, invito tutti a verificare guardando le puntate, è una storia che ha un colore, un touch, un tono, e il tono lo danno loro. Li ringrazio". La Puglia, dove è ambientata la serie, "può essere definita la nostra Los Angeles, c'è sempre una luce straordinaria, un tempo eccezionale, di grande impatto visivo, una terra cinematografica e con delle professionalità cinematografiche cresciute molto nel tempo", aggiunge De Maria. "Lolita è probabilmente la più iconica delle nostre donne investigatrici, amatissima, ed è la prima serie della top twenty di tutta la serialità italiana, top twenty che è totalmente Rai -dice Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction- Lo diciamo con grande orgoglio. Non dimentichiamoci che noi cumuliamo con Raiplay milioni e milioni di visualizzazioni, è Lolita è ai primi posti anche lì". La fiction "è riuscita in un'impresa straordinaria, ed ha una scrittura straordinaria. In uno scenario meraviglioso che è Bari, una Bari che appare bella, moderna, meravigliosa", aggiunge la Ammirati. La serie è "un grande giallo con l'innesto della family dramedy -osserva- Dentro c'è tutto, l'investigazione, il gruppo di indagine, ma anche una donna che si dibatte in una tradizione familiare ma con spinte di nuova famiglia, di amori che vanno, vengono e che si ricostruiscono". Se la fiction conferma tutto il gruppo attoriale, tra gli altri Mario Squeglia, Lunetta Savino, Valentina Nappi e Jacopo Cullin che quest'anno nel film diventa papà di due gemelli, la terza serie accoglie la new entry di Daniele Pecci nel ruolo di Leon, che ravviverà la vita sentimentale della protagonista. "Leon è un personaggio molto limpido -dice l'attore- è vedovo con tre figlie e si scontra in modo rocambolesco con Lolita. E' stata una bellissima esperienza entrare in questa famiglia già consolidata di attori bravi. E ho trovato Bari una città meravigliosa, una luce stupenda, i ristoranti, è cambiata totalmente". —[email protected] (Web Info)
Flash mob Pro Vita Famiglia ‘per difendere bambini in grembo materno’
(Adnkronos) – "Siamo scesi in piazza per denunciare che i bambini nel grembo materno, esseri umani come noi, sono costantemente discriminati e lo abbiamo fatto oggi, 1 marzo, nella Giornata Internazionale contro le discriminazioni". Lo annunciano in una nota da Pro Vita Famiglia. "Dal 1978 ad oggi oltre 6 milioni di nascituri non hanno visto la luce, discriminati perché considerati ingiustamente come un grumo di cellule. Dove è il loro diritto alla Vita? Perché non viene loro garantito questo primo e fondamentale diritto, senza il quale non ci sarebbero, a cascata, tutti gli altri? Secondo un recente studio il 96% dei biologi, su un totale di oltre 5.500 specialisti intervistati, riconosce l’umanità del concepito e che la vita inizia dalla fecondazione. Ecco perché è urgente che vengano discusse e approvate le proposte di legge, già presenti in Senato (dei senatori Menia, Gasparri e Romeo), alcune delle quali vogliono riconoscere la capacità giuridica e l’umanità del concepito", spiega Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, durante il flash mob di oggi organizzato dall’associazione in Piazza della Rotonda a Roma, davanti al Pantheon, durante il quale sono state esposte decine di immagini di embrioni, ognuno con un nome (Matteo, Maria, Sofia, Davide, Chiara, Giulia, ecc.) e ognuna con un messaggio di denuncia contro le discriminazioni, la mancanza di futuro e di tutela della vita che i nascituri subiscono ancora oggi in Italia. "Viviamo un gelido inverno demografico, l’Italia risponda con una nuova primavera di natalità, certamente con investimenti per la vita e la famiglia, ma sia capofila per combattere e superare questa orrenda discriminazione riconoscendo che i diritti inviolabili dell'uomo siano riconosciuti anche ai nascituri, i più piccoli essere umani indifesi, come tra l’altro pensa il 64% degli italiani in un recente sondaggio nazionale – ha aggiunto Maria Rachele Ruiu, l’altra portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus – Non è giusta e inclusiva una società in cui l'età, la grandezza, il luogo in cui ci si trova, è motivo di discriminazione. Non possiamo accettare che esistano categorie che determinino il valore di un essere umano: è l’origine di tutte le discriminazioni. Nel 2024 è anacronistico parlare di grumo di cellule. Non c'è un prima o un dopo né una bacchetta magica che dà patenti di umanità: i diritti umani nascono nel grembo materno". —[email protected] (Web Info)
Passaporti, Urso: “Progetto Polis centrale per sviluppo piccoli centri urbani”
(Adnkronos) – Al via la fase sperimentale del rilascio e del rinnovo dei passaporti presso gli uffici postali dei Comuni con popolazione inferiore a 15 mila abitanti previsto dal progetto Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale. "Un altro tassello importante nel progetto Polis che noi riteniamo assolutamente centrale per lo sviluppo dei piccoli centri urbani, l'inclusione sociale e la competitività del Paese”, commenta il ministro delle Imprese , Adolfo Urso. “Questa iniziativa contribuirà a semplificare l'accesso ai servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione e a ridurre i tempi necessari per richiedere o rinnovare il proprio passaporto. Con l'avvio di questa ulteriore fase, gli uffici postali aumenteranno progressivamente la loro centralità, trasformandosi in veri e propri “sportelli unici” di prossimità per l'accesso ai servizi pubblici” ha aggiunto. L’iniziativa, nata in seguito alla firma di una apposita Convenzione tra Poste Italiane, Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Ministero dell'Interno, rientra nell'ambito del progetto “Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale”: consentirà ai cittadini residenti o domiciliati nei Comuni inclusi nel progetto di presentare direttamente allo sportello dell’ufficio postale la pratica di richiesta o rinnovo del passaporto, senza doversi recare in Questura, con la possibilità di ricevere il documento direttamente al proprio domicilio. —[email protected] (Web Info)
‘Sordità pandemia silenziosa’, 7 milioni di italiani con problemi udito, il 30% è over 70
(Adnkronos) – I problemi dell'udito interessano 7 milioni di italiani (quasi il 12% della popolazione). In 3 casi su 10, hanno più di 70 anni. Spesso dovute a malattie trascurate, le patologie auricolari possono essere curate, se diagnosticate in tempo, e per questo serve un nuovo approccio assistenziale basato su prevenzione, visite specialistiche e nuove linee guida. Sono alcuni dei temi affrontati oggi a Roma nel corso della conferenza stampa 'Sordità: una pandemia silenziosa', organizzata in occasione della terza giornata nazionale SIOeChCf–Siaf di sensibilizzazione sulle malattie dell'orecchio e disturbi uditivi, su iniziativa della Società italiana di otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale (SIOeChCF) e della Società italiana di audiologia e foniatria (Siaf). L'iniziativa, che si è svolta in condivisione d'intenti con la Giornata mondiale dell'udito istituita dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), è stata occasione per abbattere lo stigma e la ritrosia che circonda la perdita di udito (ipoacusia), promuovendo un cambiamento di prospettiva sulla cura dell'udito e incoraggiando un approccio proattivo. La salute dell'udito è infatti una priorità riconosciuta della salute pubblica e c'è bisogno di aumentare la consapevolezza riguardo alla sua importanza. Spesso – sottolineano gli esperti – si pensa alla perdita di udito come a una malattia da curare con apparecchi acustici a prescindere dalla causa. Ma non è così. La perdita di udito è in realtà un sintomo di diverse condizioni patologiche che possono essere risolte se diagnosticate in tempo, ma che diventano permanenti se trascurate. Per questo, al primo segnale, è assolutamente necessario farsi visitare da un medico otorinolaringoiatra o da un medico audiologo: le uniche figure che possono diagnosticare la tipologia del problema e individuare la cura corretta. La sordità può essere causata da una serie di condizioni. "Si va dalle malattie genetiche ed ereditarie come l'otosclerosi – spiega Giovanni Danesi, già presidente di SIOeChCf – alle otiti croniche sia dell'infanzia che dell'adulto, che devono essere tempestivamente trattate onde prevenire un decadimento neurale dell'udito, alle patologie infettive virali e non, come la meningite che può portare a sordità e che deve essere trattata tempestivamente prima che la coclea venga ossificata, fino alle patologie tumorali benigne come i tumori del nervo acustico". Queste patologie "devono essere oggetto di sorveglianza continua mediante campagne di screening o di sensibilizzazione collettiva – evidenzia Danesi – affinché una diagnosi precoce sia possibile, trattandosi di condizioni tempo-dipendenti. Proprio dalla mancanza di un corretto inquadramento diagnostico e terapeutico nasce l'esorbitante costo sociale della sordità – calcolabile in circa 36 miliardi di euro all'anno – e dovuta a costi assistenziali, disabilità e assistenza relativa, accompagnamento del paziente con ritardo cognitivo, astensione dal lavoro, costi sanitari e riabilitativi e relativo indotto". Come conferma Domenico Cuda, direttore dell'Unità operativa di Otorinolaringoiatria all'ospedale di Piacenza ex presidente della SIOeChCf, "molte persone arrivano tardivamente alla diagnosi con conseguenze non sempre rimediabili. Altre persone, invece, adottano soluzioni non appropriate rischiando di lasciare non diagnosticate malattie potenzialmente gravi". Sono "numeri sempre più in crescita – aggiunge Sara Ghiselli, specialista in audiologia e foniatria, dirigente del dipartimento ospedaliero di otorinolaringoiatria, Ambulatorio Centro impianti uditivi dell'Ospedale 'Guglielmo da Saliceto' di Piacenza – Stiamo affrontando una pandemia le cui conseguenze includono una diminuzione della socialità, del benessere e delle capacità cognitive, con il rischio di deterioramento mentale negli anziani e ritardi nello sviluppo linguistico nei bambini. Parliamo di pandemia 'silenziosa' non solo perché si tratta di deficit dell'udito, ma anche perché si riferisce a patologie trascurate che richiedono attenzione urgente da parte delle istituzioni". Tornando ai dati, Nicola Quaranta, presidente Siaf, ricorda che "il 30% dei soggetti oltre i 70 anni presenta una perdita uditiva" e, citando studi recenti, ricorda che "la perdita uditiva in età adulta rappresenta un rilevante fattore di rischio, modificabile per lo sviluppo del decadimento cognitivo nell'anziano. La diagnosi e il trattamento precoce dell'ipoacusia mediante protesi acustica e impianto cocleare possono rallentare e prevenire il decadimento cognitivo dell'anziano". Attualmente "l'ipoacusia colpisce oltre 1,5 miliardi di persone, ovvero il 20% della popolazione mondiale", rimarca Stefano Berrettini, Università di Pisa, ex presidente Siaf, riportando i dati del recente 'Word report on hearing' dell'Oms del 2021. Anche se "nella maggior parte dei casi si tratta di forme lievi – continua Berrettini – una parte sostanziale dei pazienti, circa 430 milioni, presenta una ipoacusia moderata, grave o profonda che, se non adeguatamente gestita, può avere un impatto negativo sulla capacità di svolgere le attività quotidiane e sulla qualità della vita". Un deficit uditivo in età infantile, "se non diagnosticato e trattato precocemente e adeguatamente, può avere conseguenze negative sullo sviluppo delle abilità uditive e del linguaggio, ma anche sugli apprendimenti, sullo sviluppo psicologico e globale del bambino, con inevitabili future ripercussioni sull'inserimento sociale e lavorativo". In particolare, l'ipoacusia colpisce "1-2 neonati su mille, ma la prevalenza sale di 10-20 volte se consideriamo" quelli che hanno avuto "un ricovero in terapia intensiva neonatale. Dai 5 ai 9 anni la prevalenza sale all'1,5% e all'1,7% tra i 9 e 14 anni. Oggi, grazie allo screening audiologico neonatale, i bambini con deficit uditivi possono avere uno sviluppo linguistico e globale che si avvicina molto a quello dei coetanei normoudenti". Il presidente SIOeChF, Piero Nicolai, sottolinea l'impegno della società scientifica "nell'organizzazione di iniziative nelle quali si sensibilizza l'opinione pubblica nei confronti delle tante patologie che gli specialisti del settore affrontano. Non trattare la sordità in età avanzata aumenta di più di 5 volte il rischio di demenza in questi pazienti". Sull'importanza della gestione della sordità nell'ambito geriatrico, l'ex presidente della Società italiana di geriatria ospedaliera e territoriale (Sigot), Alberto Pilotto, richiama l'importanza, negli anziani, di "includere" nella "valutazione multifunzionale anche la valutazione dell'udito". In chiusura, Cuda ha sollevato la questione cruciale dell'istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sordità, affermando che "dobbiamo prestare attenzione ai dati e ai trend in crescita e affrontare con competenza specialistica il problema dell'ipoacusia. Attualmente, si osserva una mancanza di consapevolezza e un'incoerenza nella diagnosi e nella gestione della perdita uditiva. L'istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sordità, che riunisca periodicamente non solamente i professionisti ma tutti gli stakeholders coinvolti, potrebbe garantire una gestione adeguata di questa sfida in continua evoluzione". Alla conferenza stampa, in sala Nassyria hanno partecipato anche la senatrice Elena Murelli, componente Commissione Affari sociali, che ha introdotto per un saluto da remoto l'onorevole Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato alla Salute, e i sentori Giovanni Satta, Orfeo Mazzella, entrambi membri della X Commissione permanente, insieme all'onorevole Ilenia Malavasi, componente della XII Commissione della Camera Affari sociali. —[email protected] (Web Info)
Pil e deficit 2023 oltre previsioni, Giorgetti attacca superbonus
(Adnkronos) –
Il Pil nel 2023 cresce più delle previsioni, arrivando al +0,9% rispetto al +0,7% scritto nei documenti ufficiali, arrivando a quota 2.085 miliardi. Dal lato del deficit però arrivano notizie meno positive: l'indebitamento è cresciuto del 7,2%, in aumento rispetto alle ultime previsioni del governo che lo fissava al 5,3%, attestandosi a 149,5 miliardi di euro. Per il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, è colpa del superbonus: “I numeri ci dicono che l’emorragia dell’irresponsabile stagione del superbonus ha avuto un effetto pesante sul 2023, andando purtroppo oltre le già pessimistiche prospettive”. “Con la non semplice chiusura di quella stagione, la finanza pubblica dal 2024 intraprende un sentiero di ragionevole sostenibilità”. Tornando ai dati dell'Istituto di statistica, la crescita ''è stata principalmente stimolata dalla domanda nazionale al netto delle scorte, con un contributo di pari entità di consumi e investimenti. La domanda estera netta ha fornito un apporto lievemente positivo, mentre è stato negativo quello della variazione delle scorte. Dal lato dell’offerta di beni e servizi, il valore aggiunto ha segnato crescite nelle costruzioni e in molti comparti del terziario, mentre ha subìto contrazioni in agricoltura e nel complesso delle attività estrattive, manifatturiere e nelle altre attività industriali''. Passando ai numeri sulle entrate, la pressione fiscale complessiva, dovuta dall'ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil, è risultata pari al 42,5%, invariata rispetto all’anno precedente, per effetto di una crescita del Pil a prezzi correnti (+6,2%) pari a quella delle entrate fiscali e contributive (+6,3%). Le entrate totali delle amministrazioni pubbliche sono cresciute del 6,4% rispetto all’anno precedente, con l’incidenza sul Pil che si attesta al 47,8%. Le entrate correnti hanno registrato un aumento del 5,8%, attestandosi al 46,6% del Pil.
La crescita dell’attività produttiva, spiega l'Istat, ''si è accompagnata a una espansione dell’input di lavoro e dei redditi''. Le unità di lavoro (Ula) sono aumentate del 2,2%, a sintesi di una crescita del 2,6% delle Ula dipendenti e dell’1,2% delle Ula indipendenti. L’aumento ha riguardato quasi tutti i macrosettori: +1,4% nell’industria in senso stretto, +1,6% nelle costruzioni e +2,7% nei servizi. Unica eccezione l’agricoltura, silvicoltura e pesca in cui l’occupazione misurata in Ula è scesa del 2,4%. I redditi da lavoro dipendente e le retribuzioni lorde sono aumentati rispettivamente del 4,4% e del 4,5%. Le retribuzioni lorde per unità di lavoro hanno registrato un incremento dell’1,9% nel totale dell’economia; nel dettaglio, vi sono stati aumenti dell’1,3% per il settore agricolo, del 3,4% per l’industria in senso stretto, del 2,6% per le costruzioni e dell’1,4% nei servizi. —[email protected] (Web Info)
Radiologia, 2 nuove soluzioni per ictus e interventi neurovascolari complessi
(Adnkronos) – In occasione del Congresso europeo di radiologia (Ecr) 2024 in corso a Vienna, sono state presentate le ultime evoluzioni dei sistemi Azurion e Zenition di Royal Philips, progettati per fornire al personale sanitario standard di cura di alta qualità in interventi complessi, garantendo così la massima flessibilità ed efficienza, migliorando la diagnosi e il trattamento delle patologie neurovascolari come l'ictus. L'azienda, leader globale nell'Health Technology, rafforza il proprio posizionamento nel segmento dell'Image Guided Therapy (Igt). "Oggi le équipe mediche hanno bisogno di strumenti efficienti per ottimizzare il flusso di lavoro ed efficaci nella cura del paziente. I nuovi sistemi Azurion e Zenition 90 Motorized nascono proprio dalla relazione costante che Philips ha con i professionisti sanitari e rappresentano l'ultima evoluzione di tecnologie pensate per migliorare la qualità della vita dei pazienti e per supportare i clinici nel loro lavoro quotidiano – afferma Alessandro Albonico, Business Manager Image Guided Therapy (Igt) Italy, Israel, Greece di Philips – La nuova piattaforma Azurion può fare la differenza in un ampio range di procedure interventistiche grazie a una geometria innovativa e una connettività avanzata offrendo ai medici interventisti pieno controllo e flussi operativi eccellenti. Zenition 90 potenzia e completa la nostra gamma di archi a C mobili: una soluzione motorizzata con funzionalità automatizzate per procedure chirurgiche complesse". Il nuovo sistema neuro biplano Azurion – spiega una nota – è progettato per semplificare le procedure neurovascolari, in particolare per il trattamento dell'ictus, dove ogni minuto può fare la differenza per preservare la qualità della vita del paziente. Altamente flessibile, è progettato per semplificare i flussi di lavoro in cui è necessaria una combinazione di imaging 2 e 3D per una diagnosi sicura e un trattamento di precisione. In questo modo i clinici possono prendere decisioni più velocemente e ottenere risultati migliori nella cura del paziente. Utilizzato insieme ai software e ai servizi Philips Neuro Suite più recenti, fornisce ai neuro interventisti una soluzione completamente integrata che combina l'imaging a basso dosaggio ClarityIQ con una gamma di strumenti neuro dedicati e servizi a valore aggiunto che offrono livelli di efficienza, flessibilità e controllo. Tra questi, grazie a un miglioramento della rotazione, angolazione e posizionamento dell'arco a C, è possibile passare velocemente dall'imaging 2D a quello 3D, avere un controllo completo a bordo tavolo, ottenere immagini orientate correttamente per ogni angolazione. Un nuovo immobilizzatore per la testa consente una migliore cura dell'ictus. L'introduzione del nuovo sistema Azurion rafforza l'impegno di Philips nel portare innovazione nella cura dell’ictus. L'azienda, infatti, sostiene lo studio clinico We-Trust (Workflow Optimization to Reduce Time to Endovascolare Reperfusion for Ultra-fast Stroke Treatment), il cui obiettivo è valutare i benefici del flusso Direct-to-Angio-Suite (Dtas), che consente di eseguire diagnosi complete dell'ictus direttamente nell'unità operativa di neuro-angiografia utilizzando la Tac Cone Beam. Progettato per supportare le équipe mediche in procedure chirurgiche complesse per l'interventistica cardiovascolare, ma anche per interventi urologici e terapie del dolore, Zenition 90 Motorized è caratterizzato da un nuovo arco a C motorizzato, che garantisce al chirurgo un controllo intuitivo e flessibile dal lato del tavolo. Con una qualità d'immagine all'avanguardia a supporto delle procedure più impegnative, il sistema consente una maggiore efficienza clinica grazie a flussi di lavoro automatizzati, soluzioni software avanzate e un controllo delle immagini tramite touchscreen. Questi benefici sono stati riconosciuti anche dal personale medico che ha già sperimentato Zenition 90 Motorized. Secondo i dati emersi da alcuni studi indipendenti condotti in Europa e Stati Uniti in ambienti simulati – conclude la nota – il 100% degli operatori ha affermato di avere un controllo completo sui movimenti dell’arco a C, mentre il 97% ha riconosciuto un risparmio di tempo legato alle funzionalità del flusso di lavoro. Nell'ambito del proprio impegno per la sostenibilità e per offrire ai clienti la possibilità di intraprendere scelte responsabili, Philips ha sfruttato il processo di EcoDesign per Zenition 90 Motorized, migliorando la durata del prodotto del 25% e l'efficienza energetica del 13%. —[email protected] (Web Info)
Morbillo, crescono casi in Italia. Iss: “Variante che sfugge al vaccino? Altamente improbabile”
(Adnkronos) – Crescono i contagi di morbillo in Europa e in Italia dove, nei primi due mesi dell'anno, sono più che quadruplicati rispetto a quelli registrati nell'intero 2022. "Nel 2023 – ricorda l'Istituto superiore di sanità – c’è stato un forte aumento in tutta Europa dei casi di morbillo, riportato dall’Oms, che ha registrato lo scorso anno nel continente europeo 21mila ospedalizzazioni e 5 morti. Anche in Italia il sistema di sorveglianza, coordinato dal Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, ha registrato (nel 2023) 43 casi di morbillo, in netta risalita rispetto ai 15 del 2022, mentre nel mese di gennaio del 2024 ne sono stati segnalati 29 e a febbraio 35, (in totale 64 nei primi due mesi), per il 30%-40% importati". Sotto la lente c'è una variante del virus del morbillo ma che possa sfuggire al vaccino "è un evento altamente improbabile". Questo virus "è molto stabile e da oltre 60 anni la vaccinazione conferisce una protezione efficace contro tutti i genotipi circolanti", rassicura l'Iss tornando sullo studio "dell'università di Milano e dell'Iss" che "ha trovato anche in Italia, dopo che era stata descritta in Svizzera, una variante del morbillo in cui si riscontrano alcune mutazioni che danno una leggera perdita di sensibilità ad uno dei test molecolari in uso, anche se diverso da quello utilizzato maggiormente nel nostro Paese", sottolinea l'Iss. Secondo gli esperti dell'Istituto, "questo risultato suggerisce di continuare a mantenere alta la nostra soglia di attenzione per verificare l'eventuale necessità di aggiornamento dei test molecolari. Inoltre, i test molecolari non sono gli unici tipi di test in uso per confermare una diagnosi di morbillo – precisa l'Iss – I test principali per la conferma della diagnosi sono infatti i test sierologici, in particolare la misurazione delle IgM specifiche". In conclusione, alla domanda se c'è il rischio che questa variante sfugga al vaccino? Gli esperti rispondo che "si può escludere che le mutazioni descritte possano influenzare l’efficacia del vaccino". —[email protected] (Web Info)












