(Adnkronos) – La menopausa è un evento fisiologico, tuttavia è spesso oggetto di tabù e pregiudizi. Barriere culturali che il progetto “Menopausa, la guida” intende abbattere con la diffusione di informazioni e conoscenze medico-scientifiche volte ad aumentare nelle donne la consapevolezza del proprio corpo e dei suoi cambiamenti. 'Menopausa, la guida' è un progetto innovativo ideato e prodotto da Studiomaker, casa di produzione audiovisiva indipendente specializzata nella divulgazione scientifica, con il patrocinio di Federfarma. L’iniziativa – promossa dall’assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale e presentata in Campidoglio – è realizzata in collaborazione con la Fondazione Policlinico Agostino Gemelli di Roma attraverso un comitato scientifico guidato da Giovanni Scambia, professore Ordinario di Ostetricia e Ginecologia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma e direttore scientifico, Fondazione Policlinico Gemelli Irccs. Il progetto si avvale di più linguaggi e strumenti di comunicazione per essere di supporto alle donne in questa lunga fase della vita ponendosi come veicolo di conoscenza e sensibilizzazione contro la disinformazione e i pregiudizi. Su un portale dedicato saranno pubblicati i primi video di approfondimento su alcuni degli aspetti che caratterizzano la menopausa. I contenuti del portale saranno progressivamente implementati in concomitanza dell’evoluzione del progetto. La guida sarà divulgata attraverso la rete delle 19mila farmacie diffuse sul territorio nazionale. Le farmacie aderenti al progetto saranno riconoscibili dalla vetrofania “Farmacia amica della menopausa” e i farmacisti, opportunamente formati, forniranno informazioni e consigli mirati. Successivamente, attraverso l’esposizione di una locandina corredata di QR code, le farmacie agevoleranno l’accesso ai contenuti multimediali della Guida, che saranno contestualmente diffusi sui canali di comunicazione dei partner. “Menopausa, la guida è un progetto che abbiamo voluto fortemente realizzare per rispondere a un bisogno tangibile nel contesto della salute femminile in Italia – afferma Laura Ricci, fondatrice e produttrice di Studiomaker – La menopausa è una fase naturale e ineluttabile della vita di ogni donna, ma spesso è circondata da tabù e disinformazione. Il nostro progetto, oltre a informare, vuole promuovere un vero cambiamento culturale, superando pregiudizi e credenze associati alla menopausa”. “Il Policlinico Gemelli, e in particolare il Dipartimento Scienze della Salute della Donna, del Bambino e di Sanità Pubblica, negli ultimi anni si è sempre più interessato ai temi della salute della donna, creando dei percorsi di diagnosi e cura personalizzati in relazione alle differenti età e patologie – ha spiegato iGiovanni Scambia – Questa guida sulla menopausa rappresenta un’interessante messa a punto dei temi relativi a questa età della vita, utile per rendere le pazienti edotte riguardo gli aspetti fondamentali da conoscere". “Come Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute abbiamo voluto offrire un'occasione preziosa per parlare di menopausa che è ancora accompagnata da tanti pregiudizi e mancanza di corrette informazioni perché possa essere vissuta nel migliore dei modi. L’obiettivo – sostiene l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale Barbara Funari – è fornire alle donne strumenti adeguati per acquisire maggiore consapevolezza sui rischi per la salute e sulle cure possibili. La menopausa è un evento biologico, una fase naturale che purtroppo ancora oggi non viene spesso affrontata con il giusto approccio medico ed emotivo. Per questo è importante avere incoraggiato una riflessione sulle percezioni da parte delle donne riguardo la menopausa, per favorire una maggiore conoscenza e accettazione anche con le cure adeguate”. “Migliorare la qualità della vita delle donne durante la menopausa incide positivamente sul benessere psicofisico complessivo, riducendo il carico di disagi e i relativi costi sanitari. Una gestione corretta della menopausa contribuisce a rendere la popolazione femminile più sana, attiva e produttiva e di riflesso determina una riduzione dei costi a carico del Ssn – afferma il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia – Questo progetto rientra pienamente nelle attività della farmacia di comunità, presidio sanitario di prossimità sempre aperto e accessibile, che offre una gamma sempre più ampia di servizi agli oltre 3 milioni di donne che quotidianamente la frequentano". —[email protected] (Web Info)
Ricerca italiana, tassare bevande zuccherate riduce impatto obesità
(Adnkronos) – La tassazione a livello nazionale delle bevande gassate e zuccherate "ha un effetto di decelerazione dei crescenti tassi di prevalenza nella popolazione pediatrica dell'obesità e del sovrappeso". E' la conclusione a cui è giunta una ricerca italiana pubblicata su 'The American Journal of Clinical Nutrition'. Tra gli autori anche Walter Ricciardi, docente di Igiene all'Università Cattolica di Roma. "Da tempo si parlava dell'efficacia delle misure di tassazione delle bevande ricche di zucchero o gassate, ora questo è il primo lavoro al mondo di revisione dei dati pubblicati su questo tema – spiega Ricciardi all'Adnkronos Salute – Abbiamo verificato che le misure hanno un forte impatto sull'obesità, le malattie croniche e il diabete. Lo studio fornisce l'evidenza scientifica alle istituzioni, sulla validità di misure di tassazione su queste bevande che – vista l'alta incidenza in Europa delle malattie croniche – sarebbero auspicabili". Ma quali nazioni sono più virtuose su questo fronte? "Ci sono diversi approcci. L'Asia e l'America del Sud, soprattutto il Cile, hanno esperienze positive", precisa Ricciardi. Ma l'Europa è pronta ad invertire la tendenza? "Oserei dire – risponde – che in Europa stanno vincendo le lobby alimentari che sono molto forti. Ma l'Ue, con il 5% della popolazione, ha il 40% di prevalenza di malattie croniche a livello mondiale". —[email protected] (Web Info)
Depressione si ‘legge’ in faccia, App cellulare usa Ai per rilevarla
(Adnkronos) –
La depressione svelata dallo smartphone. Sorrisi, smorfie di gioia, sguardo ombroso, sopracciglia aggrottate, occhi persi nel vuoto. Quello che le persone non dicono spesso si legge sulle loro facce. E' quello che punta a fare anche un'App per smartphone che utilizza l'intelligenza artificiale abbinata a un software di elaborazione delle immagini facciali per rilevare in modo affidabile l'insorgenza della depressione prima ancora che l'utente si accorga che qualcosa non va. Si chiama MoodCapture ed è stata sviluppata da ricercatori del Dartmouth College. L'App, spiegano gli esperti dell'ateneo statunitense, utilizza la fotocamera frontale del telefono per catturare le espressioni facciali della persona e l'ambiente circostante durante l'uso regolare del telefonino, quindi valuta le immagini per individuare segnali clinici associati al mal di vivere. In uno studio condotto su 177 persone con diagnosi di disturbo depressivo maggiore, l'App ha identificato correttamente i primi sintomi della depressione con una precisione del 75%. "Le persone usano software di riconoscimento facciale per sbloccare i loro telefonini centinaia di volte al giorno", spiega Andrew Campbell, autore corrispondente dello studio disponibile in versione preprint nel database 'arXiv' e professore di informatica al Dartmouth. Per fare un esempio, l'esperto recentemente ha mostrato di averlo fatto più di 800 volte in una settimana con il suo telefono. "MoodCapture utilizza una pipeline tecnologica simile alla tecnologia di riconoscimento facciale con deep learning e hardware di Ai – illustra – quindi esiste un enorme potenziale per ampliare questa tecnologia senza alcun input o onere aggiuntivo per l'utente". "Una persona sblocca semplicemente il telefono e MoodCapture conosce le dinamiche della sua depressione e può suggerirle di cercare aiuto", continua Campbell. Questo dispositivo apre le porte al supporto digitale per la salute mentale in tempo reale, riflettono gli autori che presenteranno il lavoro alla conferenza Chi 2024 dell'Association of Computing Machinery a maggio. I documenti sono sottoposti a 'peer review' prima dell'accettazione e saranno pubblicati negli atti della conferenza. Questi risultati "suggeriscono che la tecnologia potrebbe essere disponibile al pubblico entro i prossimi 5 anni con ulteriori sviluppi", affermano i ricercatori del Dipartimento di informatica e della Geisel School of Medicine.
"E' la prima volta che immagini naturali 'in-the-wild' vengono utilizzate per prevedere la depressione", riflette Campbell, spiegando che c'è stato un movimento dedicato alla tecnologia digitale per la salute mentale che ha portato a trovare "uno strumento in grado di prevedere l'umore nelle persone con diagnosi di depressione grave in modo affidabile e non invasivo". Per lo studio, l'applicazione ha catturato 125mila immagini dei partecipanti nel corso di 90 giorni. Le persone coinvolte nello studio hanno acconsentito a farsi scattare foto tramite la fotocamera anteriore del telefono, ma non sapevano quando ciò stava accadendo. Un primo gruppo di partecipanti è stato utilizzato per programmare MoodCapture addestrandola a riconoscere la depressione. Questi sono stati fotografati in sequenze casuali utilizzando la fotocamera frontale del telefono mentre rispondevano a una domanda ('Mi sono sentito giù, depresso o senza speranza?') del Patient Health Questionnaire in 8 punti, utilizzato dai medici per rilevare e monitorare la depressione maggiore. I ricercatori hanno utilizzato l'Ai per l'analisi delle immagini in modo che il modello predittivo di MoodCapture potesse imparare a correlare le segnalazioni dei pazienti sul sentirsi depressi con specifiche espressioni facciali – sguardo, movimento degli occhi, posizionamento della testa, rigidità muscolare – e caratteristiche ambientali come colori dominanti, illuminazione, posizioni delle foto e numero di persone nell'immagine. Ogni volta che un utente sblocca il telefono, MoodCapture analizza una sequenza di immagini in tempo reale. Il modello di Ai traccia connessioni tra espressioni e dettagli di sfondo ritenuti importanti, come lo sguardo, i cambiamenti nell'espressione facciale e l'ambiente circostante di una persona. Nel tempo, MoodCapture identifica le caratteristiche dell'immagine specifiche per l'utente. Ad esempio, se qualcuno appare costantemente con un'espressione piatta in una stanza scarsamente illuminata per un periodo prolungato, il modello potrebbe dedurre che stia sperimentando un inizio di depressione. Gli scienziati hanno poi testato il modello predittivo su un gruppo separato di partecipanti, ottenendo appunto un'accuratezza del 75%. La soglia del 90% sarebbe quella di un sensore utilizzabile, precisa Campbel, ma con lo studio è stata dimostrata la fattibilità. "Molti degli interventi terapeutici per la depressione sono incentrati su periodi di tempo più lunghi, ma queste persone sperimentano alti e bassi nella loro condizione – osserva il coautore Nicholas Jacobson, del Center for Technology and Behavioral Health di Dartmouth – Se possiamo usare questo strumento per prevedere e comprendere i rapidi cambiamenti nei sintomi della depressione, possiamo alla fine prevenirli e curarli". Con queste tecnologie si punta a "fornire un maggiore supporto in tempo reale senza aggiungere ulteriore pressione al sistema sanitario". —[email protected] (Web Info)
La tassa sulle bevande zuccherate riduce l’obesità nei bimbi, lo studio
(Adnkronos) – La tassazione a livello nazionale delle bevande gassate e zuccherate "ha un effetto di decelerazione dei crescenti tassi di prevalenza nella popolazione pediatrica dell'obesità e del sovrappeso". E' la conclusione a cui è giunta una ricerca italiana pubblicata su 'The American Journal of Clinical Nutrition'. Tra gli autori anche Walter Ricciardi, docente di Igiene all'Università Cattolica di Roma. "Da tempo si parlava dell'efficacia delle misure di tassazione delle bevande ricche di zucchero o gassate, ora questo è il primo lavoro al mondo di revisione dei dati pubblicati su questo tema – spiega Ricciardi all'Adnkronos Salute – Abbiamo verificato che le misure hanno un forte impatto sull'obesità, le malattie croniche e il diabete. Lo studio fornisce l'evidenza scientifica alle istituzioni, sulla validità di misure di tassazione su queste bevande che – vista l'alta incidenza in Europa delle malattie croniche – sarebbero auspicabili". Ma quali nazioni sono più virtuose su questo fronte? "Ci sono diversi approcci. L'Asia e l'America del Sud, soprattutto il Cile, hanno esperienze positive", precisa Ricciardi. Ma l'Europa è pronta ad invertire la tendenza? "Oserei dire – risponde – che in Europa stanno vincendo le lobby alimentari che sono molto forti. Ma l'Ue, con il 5% della popolazione, ha il 40% di prevalenza di malattie croniche a livello mondiale". —[email protected] (Web Info)
Obesità, al via campagna social ‘Together for Health’
(Adnkronos) – L'obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica. Oggi riguarda un miliardo di persone, ma secondo le stime del World Obesity Atlas pubblicato dalla Federazione mondiale dell'obesità (Wof), senza azioni efficaci, nel 2035 si arriverà a 1,9 miliardi di persone obese. Da qui l'impegno di Novo Nordisk Italia per cambiare il futuro dell'obesità attraverso la campagna social 'Together for Health'. Al via da oggi (e fino all'8 marzo) sui canali LinkedIn e Facebook, l'iniziativa vuole evidenziare come l'obesità non sia solo una malattia individuale, ma rappresenti un problema di salute collettivo e come tale debba essere affrontato. Alla vigilia della Giornata mondiale dell'obesità, che si celebra ogni anno il 4 marzo, Novo Nordisk – si legge in una nota – rinnova con una serie di iniziative il proprio impegno nel sensibilizzare l'opinione pubblica sulla malattia, ma anche nel promuovere a fianco della comunità scientifica e delle persone con obesità azioni coordinate contro quello che oggi rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica: 1 miliardo di persone colpite nel mondo, secondo le stime dell'Organizzazione mondiale della sanità. "Alcune sfide non possono essere risolte da soli. L'obesità è una di queste e lavorando insieme possiamo cambiare il futuro dell'obesità", recita il video della campagna social. La situazione italiana risulta essere in linea con il quadro globale, se non peggiore, tanto che le previsioni dell'Atlas dicono che l'attuale percentuale di persone con obesità quasi triplicherà nel 2035, passando dall'11,4% al 31% tra gli adulti, e che si registrerà un aumento di 2,1 punti percentuali ogni anno tra bambini e adolescenti da qui al 2035. Per questo motivo Novo Nordisk sostiene con un contributo non condizionato la campagna di sensibilizzazione Feel Good, promossa da Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma, che vuole coinvolgere direttamente adulti e ragazzi con attività di formazione e prevenzione. Durante la Giornata mondiale contro l'obesità, ad esempio, nelle farmacie aderenti sarà somministrato un questionario per rilevare il grado di conoscenza e consapevolezza dei fattori di rischio dell'obesità, e allo stesso tempo verranno offerte informazioni corrette sulla malattia. Con il medesimo obiettivo di fare chiarezza sulla malattia – prosegue la nota – Novo Nordisk ha dato vita al portale 'La verità sul peso' (www.laveritasulpeso.it), per fornire in maniera semplice, ma scientificamente validata da un board di esperti, contenuti sui corretti stili di vita e sulle opportunità di cura attraverso news, articoli di approfondimento, suggerimenti e consigli. Sul sito è anche presente un collegamento al sistema di geolocalizzazione di IO-Net – Italian Obesity Network, per individuare i centri specialistici per il trattamento dell'obesità più vicini. Infine, la collaborazione attiva con partner istituzionali a livello internazionale e nazionale per garantire i diritti delle persone che vivono con l'obesità, e sollecitare impegno e azione da parte dei decisori politici e sanitari. Novo Nordisk è partner a livello globale, come anche in Italia, dell'Obesity Policy Engagement Network – Open, think tank di esperti che studia la messa a punto di progetti e programmi volti ad affrontare questa malattia e il suo carico per la società. Inoltre, in Italia sostiene in forma incondizionata la realizzazione dell'Italian Barometer Obesity report di Ibdo Foundation, strumento unico che, attraverso la raccolta di dati epidemiologici ed economici, vuole contribuire al dibattito e alla ricerca di soluzioni per sconfiggere l'obesità. "Novo Nordisk – dichiara Drago Vuina, General Manager & Corporate Vice President Novo Nordisk Italia – sostiene le esigenze delle persone con obesità ed è impegnata a dare un aiuto concreto nell'affrontare questa malattia, con campagne di informazione, ma anche ricerca e sviluppo di farmaci all'avanguardia. Un impegno attivo che si esprime anche con il programma internazionale 'Driving Change in Obesity', che vuole sensibilizzare l'opinione pubblica, favorire l'empatia e il rispetto per le persone con obesità e che si propone di cambiare il modo in cui viene vista, prevenuta e trattata questa malattia cronica che colpisce, solo in Italia, 6 milioni di persone". —[email protected] (Web Info)
Caos nuove tariffe per esami e visite, possibile rinvio a luglio
(Adnkronos) –
Non sembra ancora trovare la quadra il nuovo tariffario del Ssn per esami e visite, che doveva entrare in vigore il 1 gennaio e poi è stato rinviato al primo aprile. Sembra anzi molto concreta la possibilità di un rinvio a luglio. Ma facciamo un passo indietro. Le nuove tariffe, che stabiliscono i rimborsi che ambulatori, laboratori e centri privati accreditati ricevono per gli esami, fino alle Tac e alle risonanze, sono al centro da mesi di una polemica tra ministero della Salute, Regioni e i rappresentati del settore che lamentano un taglio insostenibile delle attuali tariffe. "Sappiamo che si sta lavorando per risolvere il problema del nuovo tariffario, sono impegnati il ministero della Salute e le Regioni. Ci potrebbe essere uno slittamento a luglio", spiega all'Adnkronos Salute Antonio Magi, segretario generale del Sumai-Assoprof (Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana e professionalità dell'area sanitaria). "Qui c'è un nodo di fondo che forse alcuni non hanno compreso – continua il segretario – la sanità costa uguale nel privato e nel pubblico. C'è un problema di sostenibilità delle nuove tariffe, se una visita oculistica viene pagata circa 20 euro credo che ci sia un problema per un'azienda privata nell'erogare la prestazione visto che deve pagare lo specialista e coprire le spese per la struttura. Al medico gli diamo 5 euro? – rimarca Magi – Non si può scendere al di sotto di alcune soglie, ci rimettiamo tutti, anche la sanità pubblica e i cittadini".
Il nuovo tariffario "sarà un disastro economico" e "si era detto chiaramente che non era attuabile in questa forma". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Mariastella Giorlandino, amministratrice di Reti Artemisia Lab e componente dell'Uap, Unione ambulatori e poliambulatori. "Voglio lanciare un appello al Governo: tuteli le imprese italiane contro le multinazionali, c'è anche rischio di un aumento delle liste d'attesa", rimarca. Proprio la Uap ha presentato un report sulla presenza delle aziende multinazionali in un settore da sempre occupato dalla piccola e media imprenditoria. "La maggior parte delle holding estere sono già presenti in un numero cospicuo nel Nord Italia – evidenzia il rapporto – soprattutto in Lombardia, che è la Regione che ha adottato il nomenclatore più alto. In particolare, si registra la presenza di tre grossi gruppi che hanno acquistato le strutture sanitarie del Nord Italia con le medesime modalità che stanno attuando oggi. Per tali ragioni, l'applicazione del nuovo nomenclatore tariffario porterà al fallimento delle strutture sanitarie del Sud Italia, che così potranno essere acquistate a basso costo dalle grandi multinazionali straniere".
Sull'ipotesi di una proroga dell'entrata in vigore del tariffario, prevista per il primo aprile, "aiuterebbe anche nell'attesa dell'arrivo dei finanziamenti per i nuovi Lea", conclude Giorlandino. "Il Governo la deve smettere di sacrificare alcune aziende di quarta e quinta generazione pensando di trasferire alcuni servizi alle farmacie. Ben sapendo che poi queste portano le provette nei laboratori con tariffe sotto costo". Lo afferma all'Adnkronos Salute Michele Colaci, presidente di Confapi Salute, Università e Ricerca, intervendo sul nuovo tariffario che dovrebbe entrare in vigore dal primo aprile. "Il rinvio a luglio sarebbe una atto di giustizia per i cittadini e gli operatori della sanità – aggiunge Colaci – C'è un problema tecnico di cambi di codici e delle procedure che rischierebbe comunque di far slittare il nuovo tariffario. Inoltre, c'è un problema anche per il Servizio sanitario pubblico, anche se ci vogliono convincere del contrario. Voglio vedere quando i cittadini chiederanno le prestazioni che ora fanno i laboratori privati accreditati – avverte – come risponderanno gli ospedali, non saranno in grado". —[email protected] (Web Info)
Vaccini, sabato a Viterbo Open day contro Zoster, Hpv, tetano, Covid e pneumococco
(Adnkronos) – Sensibilizzare la popolazione, in particolare quella fragile o esposta a particolari rischi, attraverso l’offerta di 3 vaccinazioni – anti-Herpes zoster, anti papilloma virus (Hpv) e antitetanico – a tutela della popolazione più a rischio. Con questo obiettivo in occasione della settimana di prevenzione contro l’Herpes zoster, in collaborazione con l’Associazione italiana donne medico di Viterbo, torna la giornata di apertura straordinaria del Centro vaccinale della Asl, al primo piano della Cittadella Salute di Viterbo, sabato 2 marzo dalle ore 9 alle ore 13. Durante la mattinata, sarà, inoltre, possibile usufruire anche della vaccinazione anti Covid e di quella antipneumococcica. Alcuni di questi vaccini potranno essere somministrati contemporaneamente. Il vaccino contro l’Herpes zoster – spiega una nota – è particolarmente raccomandato a persone con marcata compromissione della risposta immunitaria, utile anche alla prevenzione di una temibile complicanza quale la nevralgia posterpetica, spesso invalidante e resistente alla terapia. L’Herpes zoster, comunemente noto come Fuoco di sant’Antonio, è una patologia causata dalla riattivazione del virus della Varicella, rimasto latente all’interno dell’organismo, dopo una pregressa infezione avvenuta, presumibilmente, in età infantile. L’anti-Hpv è offerto attivamente nella fascia di età 11-12 anni, in cui normalmente i ragazzi e le ragazze non hanno ancora iniziato l’attività sessuale, principale modalità di trasmissione del virus. La vaccinazione è gratuita fino al compimento dei 26 anni (per i maschi a partire dai nati nel 2006) e anche oltre in alcune situazioni di rischio. Il virus del papilloma umano (Hpv) è la condizione necessaria per l’insorgenza dei tumori della cervice uterina e in altre sedi correlate (es. ano, laringe) in entrambi i sessi. Insieme agli esami di screening, lo strumento fondamentale per prevenire il rischio di sviluppare un cancro associato all’Hpv è la vaccinazione che, inoltre limita ulteriormente la circolazione virale. Il vaccino antitetanico è obbligatorio nei bambini nei primi mesi di vita, e anche in alcune fasce lavorative, con richiami successivi con frequenza decennale per garantire la durata della protezione nel tempo. Una spina o una scheggia, ma anche una piccola ferita, sono infatti sufficienti per contrarre il tetano, malattia gravissima, spesso mortale, prevenibile con un vaccino, ma di cui ancora si registrano almeno 50 casi ogni anno in Italia. Più del 70% dei casi si verificano nelle persone con più di 65 anni e, in questa fascia d'età, le donne colpite sono il doppio degli uomini. Il batterio Clostridium tetani è presente nell'intestino degli animali e viene eliminato con le feci. Le sue spore possono sopravvivere nell'ambiente per anni, contaminare oggetti e terreno penetrare nell'organismo umano attraverso ferite. Quindi le persone che lavorano all’aperto, e in contesti agricoli, sono maggiormente a rischio. Presso l’ambulatorio vaccinale sarà presente, per tutta la durata dell’iniziativa, personale della Asl e dottoresse dell’Associazione italiana donne medico, anche semplicemente per consulenze e informazioni. Per prenotare la seduta vaccinale e per avere informazioni sulle modalità di svolgimento del vaccine day, è possibile contattare i numeri telefonici 0761 237020 – 21 – 22, da domani, 28 febbraio, fino a venerdì 1 marzo, dalle ore 9 alle 13, oppure inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Gli operatori forniranno indicazioni e l’appuntamento per le diverse tipologie di vaccino, sulla base delle indicazioni di accesso al percorso vaccinale. —[email protected] (Web Info)
Obesi 5,6 mln italiani, esperti: “Dolcificanti utili per ridurre calorie”
(Adnkronos) – L’obesità in Italia colpisce l’11,4% della popolazione. Un dato ancora più allarmante se si guarda al sovrappeso, che coinvolge quasi 1 persona su 2 (46,3%). Gli esperti sono unanimi sul tema: l’aumento dell’attività fisica e l’adozione di un’alimentazione equilibrata e corretta sono aspetti chiave per la prevenzione. Ecco perché, in occasione della Giornata mondiale dell’obesità (4 marzo), Unione Italiana Food – Gruppo Edulcoranti pone l’accento sull’importanza di promuovere una corretta alimentazione tra le persone che soffrono di questa patologia e intende incoraggiare un dibattito sul ruolo degli edulcoranti nella riduzione del consumo di zucchero, in linea con i consigli degli esperti. “In un momento in cui i tassi di obesità sono in aumento – spiega Luca Piretta, medico gastroenterologo, nutrizionista e professore di allergie e intolleranze alimentari presso l’Università Campus Biomedico di Roma – i dolcificanti con poche o senza calorie possono essere uno degli strumenti all’interno di una strategia nutrizionale più ampia per aiutare a ridurre l’apporto calorico e controllare il peso corporeo nell’ambito di una dieta equilibrata e di uno stile di vita sano e rispettando le dosi giornaliere accettabili stabilite dalle agenzie per la sicurezza alimentare”. L’emergenza obesità è tutta nei numeri: quasi 1 miliardo le persone obese nel mondo e saranno 1,9 miliardi entro il 2035. Anche in Italia – si legge in una nota – i tassi di obesità sono in aumento con 5,6 milioni di persone, ovvero l’11,4% della popolazione. Un dato ancora più allarmante se si guarda all’eccesso di peso, che colpisce il 47,3% degli adulti e il 27,2% di bambini e adolescenti, e alle conseguenze che questa malattia può generare. Sovrappeso e obesità, infatti, sono responsabili di oltre 64.000 decessi, ovvero del 10% di tutti i decessi. Secondo il V Italian barometer obesity report, realizzato da Ibdo Foundation in collaborazione con Istat, le persone in eccesso di peso sono più di 17 milioni e 5,6 milioni soffrono di obesità – dettaglia la nota – Un dato, quest’ultimo, in lieve calo rispetto al picco del 2021 (oltre 6 mln, pari a circa il 12% della popolazione adulta), ma nettamente superiore a 20 anni fa quando si attestava all’8,5%. Si tratta, quindi, di un fenomeno in crescita in Italia come nel resto del mondo, anche se a livello europeo paesi come Malta o Irlanda registrano oltre il 60% della popolazione obesa e in sovrappeso, mentre il nostro è tra i Paesi con la più bassa incidenza nella popolazione adulta. Ma non per questo il problema può essere sottovalutato, visto che coinvolge 23 milioni di persone in Italia. Per questo motivo Piretta non ha dubbi: "è opportuno sottolineare il loro ruolo nella lotta contro l’obesità, senza mai trascurare gli aspetti fondamentali della prevenzione", ovvero una dieta attenta alle indicazioni delle linee guida per una "sana alimentazione in relazione alla proporzionalità degli alimenti da assumere e alle giuste porzioni nonché al corretto timing dei pasti e all’equilibrio del microbiota intestinale e ad un’attività fisica regolare. Ricordiamo – sottolinea l'esperto – che l’obesità è una malattia multifattoriale che tiene conto di tante variabili, come la predisposizione genetica e gli stili di vita. Su quest’ultimo aspetto si può intervenire, attraverso l’educazione alimentare e l’educazione all’attività fisica”. Sovrappeso e obesità non sono la stessa cosa. Si definisce in sovrappeso una persona con un Indice di massa corporea (Imc) compreso tra 25,0 e 29,9 kg/m², mentre l'obesità implica un eccesso significativo di peso corporeo che supera o eguaglia l’IMC di 30 kg/m. Sia il sovrappeso che l'obesità possono aumentare il rischio di sviluppare una serie di problemi di salute, tra cui diabete di tipo 2, malattie cardiache, ictus, ipertensione, malattia da reflusso gastroesofageo, apnea ostruttiva del sonno e problemi articolari, tra gli altri. Tuttavia, l'obesità è una condizione più grave e comporta un rischio maggiore per la salute. Il consumo di alimenti o bevande con dolcificanti ipocalorici, come alternativa allo zucchero, può contribuire a ridurre l'assunzione complessiva di zucchero giornaliera. Se incorporato in una dieta equilibrata e uno stile di vita sano, questo approccio può contribuire a ridurre l'apporto calorico complessivo, come evidenziato da revisioni sistematiche e meta-analisi di studi randomizzati controllati. Piretta – riferisce la nota – ha sviluppato con il Gruppo Edulcoranti di Unione Italiana Food un vademecum con alcuni consigli pratici su come combattere l’obesità (anche con l’aiuto dei dolcificanti) attraverso una dieta sana e bilanciata e stili di vita salutari: 1. adozione di un’alimentazione equilibrata ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre per sviluppare un microbiota intestinale più in linea con un soggetto magro; 2. attività fisica regolare per almeno 150 minuti (se moderata) o 75 minuti (intensa) ogni settimana, tra cui camminare, correre, andare in bicicletta o nuotare: 3. rispettare i tempi dei pasti (crononutrizione) è un aiuto alla prevenzione dell’obesità. Saltare la prima colazione è un fattore di rischio per l’aumento del peso e per molte delle patologie correlate. E ancora: 4. mantenere il consumo di zuccheri semplici sotto il 15% delle calorie totali giornaliere; 5. non sottovalutare il sonno. Dormire tra le 7 e le 9 ore a notte è fondamentale per la memoria, gli ormoni e, soprattutto, per la funzione immunitaria, in quanto la mancanza di sonno può influire negativamente sulla regolazione dell’appetito e sulle scelte alimentari, sia per chi è sovrappeso che per chi non lo è; 6. monitoraggio del comportamento alimentare e del peso è considerato uno strumento essenziale negli interventi comportamentali di perdita di peso. Nel parlare di monitoraggio, non s’intende solo il cibo e le bevande consumate, ma anche lo stato emotivo che può avere effetti sull’alimentazione. Ecco perché – conclude la nota – è sempre consigliato consultare dei professionisti, come un nutrizionista o uno psicologo, per ricevere consigli e supporto personalizzati. —[email protected] (Web Info)
Parkinson, all’Irccs Mondino di Pavia somministrata nuova terapia
(Adnkronos) – A pochi giorni dalla disponibilità in commercio, la folsevodopa/foscarbidopa è stata somministrata per infusione sottocutanea a Pavia presso la Struttura complessa Parkinson e disturbi del movimento della Fondazione Mondino Irccs, che si posiziona come la seconda struttura in Italia ad avere applicato questa innovazione terapeutica. Sotto la guida di Roberta Zangaglia, al Mondino è stato scelto di trattare un paziente con malattia di Parkinson e fluttuazioni motorie. La somministrazione sottocutanea – riferiscono infatti dall'istituto – presenta dei vantaggi per il paziente poiché garantisce un controllo stabile dei sintomi, ed è particolarmente indicata per la malattia in fase avanzata con gravi fluttuazioni motorie poco controllabili con la terapia farmacologica orale.
La levodopa – ricorda una nota – è considerato tra i migliori per il trattamento di questa malattia, ma le fluttuazioni delle concentrazioni plasmatiche del farmaco con la terapia orale sono spesso associate a un controllo insoddisfacente dei sintomi motori e allo sviluppo di movimenti involontari. La tecnologia innovativa della foslevodopa/foscarbidopa ha permesso per la prima volta l'infusione di levodopa per via sottocutanea e questa via di somministrazione ha consentito di migliorare il tempo di 'on' senza discinesie e di ridurre le fasi 'off' diurne e notturne. Questa nuova strategia terapeutica potrà migliorare la qualità di vita dei pazienti con malattia di Parkinson in cura presso l'Irccs Fondazione Mondino. Per introdurre in tempi record questa nuova terapia tra le possibilità terapeutiche offerte ai pazienti, hanno lavorato insieme a Zangaglia, direttore f.f. dell'Unità complessa, e a Claudio Pacchetti, coordinatore del Centro Parkinson, un'équipe composta dai medici di reparto: Micol Avenali e Francesca Valentino, i medici specializzandi Giorgio Belluscio, Luca Gallo, Simone Malaspina e Piefrancesco Mitrotti, e gli infermieri dell'Unità Parkinson coordinati da Cinzia Chionne. —[email protected] (Web Info)
Ucraina, ambasciatore francese a Roma: “No piani invio truppe, ma essere credibili con Mosca”
(Adnkronos) – La proposta del presidente Emmanuel Macron di inviare truppe occidentali in Ucraina, il presunto 'sgarbo' all'Italia dell'inquilino dell'Eliseo, assente al G7 – il primo sotto presidenza italiana – che sabato Giorgia Meloni ha presieduto da Kiev. Ma anche le accuse di atteggiamenti predatori francesi nei confronti dell'Italia, il Piano Mattei – stella polare della politica estera italiana in Africa – i timori per le interferenze russe sulle prossime Europee e la questione dell'instabilità del Sahel, teatro di una serie di colpi di Stato. Infine l'Europa e la difesa comune. Sono questi i temi principali di un'intervista a tutto campo rilasciata dall'ambasciatore francese in Italia, Martin Briens, al Forum dell'Adnkronos. E che è iniziata proprio con un commento sulle parole pronunciate da Macron al vertice straordinario di Parigi sull'Ucraina, che in queste ore stanno scatenando un'ondata di reazioni tra tutti i leader europei e non solo. Provocazione o proposta reale? "Non c'è un piano per l'invio di truppe in Ucraina, ma se vogliamo essere credibili nei confronti della Russia non è possibile escluderlo", risponde l'ambasciatore, che riconosce come sul tema non ci sia consenso. "Il presidente non ha detto che stiamo per inviare truppe in Ucraina oggi – precisa – Ci sarà un dibattito su questo tema e poi vedremo come evolverà". Briens definisce "cruciale" la fase che la guerra in Ucraina sta attraversando e mentre la Russia "chiaramente vuole continuare", l'Europa è chiamata a dimostrare la sua determinazione. "A volte si parla di stanchezza nel mondo occidentale, per me è un po' sorprendente perché noi non combattiamo", puntualizza il diplomatico, secondo cui per quanto riguarda il sostegno a Kiev "spetta agli ucraini dirci se è sufficiente o meno. Oggi dicono che vogliono più armi, più velocemente. In qualche modo il nostro sostegno collettivo forse è un po' troppo poco, troppo tardi, troppo prevedibile. Quindi dobbiamo fare molto di più". Il Forum dell'Adnkronos è stata l'occasione per Briens per chiarire i motivi dell'assenza di Macron al G7. Un'assenza pesante, che ovviamente ha fatto discutere, ma – specifica – non frutto di una contrapposizione tra Macron e Meloni. "L'assenza è stata davvero una questione di agenda. L'Italia in un primo momento aveva proposto la riunione per giovedì e Macron era disponibile, poi per venerdì e anche quel giorno Macron era disponibile, ma non potevano altri", assicura Briens, sottolineando che dall'Eliseo "avevano detto che il sabato non era possibile perché c'era l'inagurazione del Salone dell'Agricoltura che in Francia è un evento importantissimo, un evento al quale da tanti anni partecipano i presidenti della Repubblica". "Quindi nessun problema – insiste l'ambasciatore – Anche perché per noi il G7 ovviamente è importantissimo, il momento è cruciale, a causa della guerra ovviamente, ma anche per il Medio Oriente. Dunque non c'era nessuna ragione di non partecipare a questo vertice tranne che per il fatto che coincideva con il Salone dell'Agricoltura". E in ogni caso "tra il presidente Macron e il presidente Meloni ci sono scambi che molto spesso avvengono direttamente tra loro o a margine dei vertici a Bruxelles e altrove". Le accuse di atteggiamenti predatori francesi nei confronti dell'Italia "sono molto esagerate": tra l'Italia e la Francia c'è reciprocità a livello economico. La vera sfida sarà quella con i paesi extra Ue e in particolare con la Cina, prosegue l'ambasciatore in merito alle tensioni tra Italia e Francia sul piano economico. "Gli scambi economici tra la Francia e l'Italia – afferma Briens – sono molto equilibrati. E' vero per le esportazioni e le importazioni ed è vero anche per gli investimenti. La Francia oggi è il primo investitore in Italia e investiamo oltre 74 miliardi di euro che rappresentano circa 300 mila posti di lavoro e circa 2mila imprese. Ed è reciproco. L'Italia fa parte dei primi cinque investitori stranieri in Francia: ci sono 2 mila imprese italiane in Francia e gli investimenti italiani sono aumentati del 45% in tre anni. Quindi i rapporti economici tra i nostri due paesi si stanno riequilibrando". La vera sfida comune per la Francia e l'Italia, rileva Briens, "non è la nostra competizione. La sfida più importante è quella che riguarda i Paesi terzi, per esempio la Cina nell'ambito automobilistico. Le auto cinesi stanno per invadere l'Europa ed è una realtà già oggi. Per le imprese francesi e italiane la vera priorità è come rispondere. Non è una questione solo per le nostre aziende ma anche per i nostri governi: è la sfida più importante per la nostra industria". La Francia ritiene "un segnale positivo" la strategia dell'Italia per l'Africa con il Piano Mattei, ora la questione sarà "coordinare le nostre strategie, anche con l'Ue", aggiunge l'ambasciatore, rimarcando che "le sfide e anche le opportunità in Africa sono immense per la Francia, l'Italia e tutta l'Europa". A poposito dell'instabilità del Sahel, Briens chiarisce che "né la Francia né l'Italia né altri Paesi sono in grado di affrontare "da soli" le principali sfide che rendono instabile la regione africana. "E' necessario" contrastare eventuali interferenze russe in occasione delle elezioni europee, "ma è molto difficile. Non solo la Russia ma principalmente la Russia, ha già fatto nel passato tante operazioni di disinformazione e di interferenze: negli Stati Uniti in occasione delle elezioni presidenziali del 2016, in Francia durante le elezioni presidenziali del 2017 e altrove", mette in evidenza l'ambasciatore transalpino, secondo cui di recente c'è stato un aumento di queste operazioni di disinformazione e "la settimana scorsa abbiamo denunciato un'operazione massiccia che si chiama 'portal Kombat' con 193 piattaforme usate dalla Russia per disinformare. Questa sfida, quindi, è importantissima per le nostre democrazie e per queste elezioni". Poi cita i temi "importantissimi" della campagna: agricoltura, sicurezza del continente europeo, immigrazione, transizione ambientale ed energetica, allargamento, riforma dell'Ue. La difesa comune europea è "un imperativo" visto il contesto di sicurezza in cui si trova l'Europa, dalla guerra in Ucraina a quella in Medio Oriente fino all'instabilità in Africa, scandisce Briens, evidenziando come la missione navale Aspides nel Mar Rosso – nata da un accordo tra Francia, Italia e Germania per contrastare la minaccia Houthi – rappresenti "un altro passo" verso la difesa comune. Si tratta di una missione "molto importante per la nostra sicurezza e anche per la nostra economia", prosegue l'ambasciatore, evidenziando come gli attacchi degli houthi contro il traffico marittimo rappresentino "una sfida per l'Europa". Ma non è la prima missione navale comune, conclude l'ambasciatore, che alla domanda sull'eventuale interesse della Francia per il ruolo di commissario alla Difesa risponde: "E' una proposta nuova, ma non ancora decisa. Vedremo. Di certo nessun Paese può prenotare posti". —internazionale/[email protected] (Web Info)












