Home Blog Page 65

Welfare, Bellucci: “In Italia situazione difficile, il tasso natalità è in calo e la speranza vita più lunga”

0

(Adnkronos) – "In Italia siamo in una situazione particolarmente difficile, abbiamo un tasso di natalità che costantemente scende sotto i 400mila nati, abbiamo quello che viene definito l'inverno demografico, che non è una notizia di questi anni, è un andamento che va avanti da 20 anni, 30 anni, insomma costantemente andiamo a diminuire. Abbiamo anche una speranza di vita sempre più lunga. Noi siamo il primo paese in Europa per numero di anziani, il secondo al mondo dopo il Giappone, abbiamo 14 milioni di abitanti attualmente, nel 2050 arriveremo dal 24 al 34%. E questa è una bellissima cosa, perché vuol dire che in Italia si vive di più. Siamo arrivati straordinariamente a 22mila anziani. Siamo centenari, che è un numero inimmaginabile 30 anni fa. Quindi questa è una bella cosa, ma è anche vero che le politiche di welfare devono essere all'altezza di questo fenomeno e negli ultimi 20 anni non lo è stata". A dirlo oggi Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervenendo all'appuntamento Adnkronos Q&A ‘La cura delle persone’, in corso al Palazzo dell’Informazione, in occasione della Giornata mondiale della popolazione. "In Italia siamo in una situazione particolarmente difficile, abbiamo un tasso di natalità che costantemente scende sotto i 400mila nati, abbiamo quello che viene definito l'inverno demografico, che non è una notizia di questi anni, è un andamento che va avanti da 20 anni, 30 anni, insomma costantemente andiamo a diminuire. Abbiamo anche una speranza di vita sempre più lunga. Noi siamo il primo paese in Europa per numero di anziani, il secondo al mondo dopo il Giappone, abbiamo 14 milioni di abitanti attualmente, nel 2050 arriveremo dal 24 al 34%. E questa è una bellissima cosa, perché vuol dire che in Italia si vive di più. Siamo arrivati straordinariamente a 22mila anziani. Siamo centenari, che è un numero inimmaginabile 30 anni fa. Quindi questa è una bella cosa, ma è anche vero che le politiche di welfare devono essere all'altezza di questo fenomeno e negli ultimi 20 anni non lo è stata". "L'Italia non ha mai varato una legge in favore della terza età, ma l'ha fatto il governo Meloni. In 150 giorni abbiamo approvato il disegno di legge delega e in un anno abbiamo approvato il decreto attuativo. E stiamo lavorando a tutti i decreti ministeriali, le linee guida e tutte le attività che sono fondamentali. Per fare che cosa? Per preoccuparci anche delle politiche di prevenzione, delle politiche attive. Perché noi abbiamo la necessità di andare a sostenere dei piani di esistenza, oltre che di assistenza".  "Quando diciamo – afferma – che la speranza della vita è aumentata fino a 100 anni, diciamo che abbiamo oltre 30 anni, dai 65 fino ai 100, che sono uno spazio di tempo che va pensato, immaginato in maniera nuova, come mai prima di oggi. I piani di lavoro e di promozione delle politiche attive sono tantissimi. Bisogna immaginare un futuro che sia capace di eliminare, nel miglior modo possibile, i rischi, di portare sicurezza, salute e benessere nei contesti di lavoro e quindi di promuovere anche la presenza all'interno dei contesti di lavoro".  "Abbiamo poi – sottolinea Bellucci – la questione della rigenerazione urbana. Abbiamo 300 miliardi di patrimoni immobiliari non utilizzati in Italia. Abbiamo la necessità di creare dei contesti che siano, a misura anche democratica, a misura di persone anziane, con rapporti intergenerazionali". —[email protected] (Web Info)

Ucraina e Nato, Russia: “Minaccia inaccettabile, Kiev deve sparire”

0

(Adnkronos) –
''La Nato è pienamente coinvolta nel conflitto in Ucraina''. E l'ingresso di Kiev nell'Alleanza Atlantica è "una minaccia inaccettabile". Le news che arrivano da Washington, dove è in corsa il vertice Nato, scuoto la Russia e provocano la stizzita reazione del Cremlino, che tuona attraverso le parole del portavoce Dmitry Peskov. A Washington, il processo di ammissione dell'Ucraina viene definito "irreversibile" mentre i membri dell'Alleanza varano un piano strutturale di aiuti a Kiev. 
Per Peskov, la Nato ha confermato ''molto chiaramente'' di essere una alleanza conflittuale. "L'Alleanza Atlantica ha confermato ancora una volta in modo molto chiaro la sua essenza. Si tratta di un'alleanza creata in un'era di confronto con l'obiettivo di mantenere il confronto. Le tensioni si stanno intensificando nel continente europeo", dice il portavoce di Vladimir Putin. Per Mosca, è una ''minaccia inaccettabile per la sicurezza della Russia l'espansione della Nato in Ucraina'', ovvero ''l'adesione definitiva dell'Ucraina nella Nato'', come annunciato al vertice di Washington. ''Fin dall'inizio abbiamo affermato che l'espansione della Nato nel territorio dell'Ucraina rappresenta una minaccia inaccettabile per noi, per la nostra esistenza, per la nostra sicurezza. Ora vediamo che la Nato sta adottando un documento in cui si afferma che l'Ucraina aderirà definitivamente alla Nato'', afferma Peskov. Dato che ''questo rappresenta una minaccia molto seria per la sicurezza nazionale del nostro Paese'', Peskov sostiene che ''ciò ci obbliga ad analizzare molto profondamente le decisioni prese'' al summit della Nato, ''ad analizzare molto attentamente il testo della dichiarazione adottata''. Per Peskov ''tutto ciò ci richiederà una riflessione, misure di risposta efficaci e coordinate per contenere la Nato''.  Non mancano le parole del vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev che, fedele al tono usato abitualmente, sostiene che la Russia deve ''fare di tutto'' per ''far scomparire l'Ucraina'', la Nato, o ''entrambe''. "La conclusione è ovvia – dice -. Dobbiamo fare di tutto affinché il 'percorso irreversibile' dell'Ucraina verso la Nato si concluda con la scomparsa dell'Ucraina o con la scomparsa della Nato. O ancora meglio, con la scomparsa di entrambe". 
Per la Russia, ''dalla dichiarazione finale adottata al vertice della Nato'' emerge che ''gli avversari della Russia in Europa e negli Stati Uniti non sono sostenitori della pace e del dialogo sull'Ucraina''. Il riferimento è anche al dispiegamento di missili americani a lungo raggio in Germania rappresentano "una minaccia, risponderemo", fa eco il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. Citato da Ria Novosti, a margine del forum parlamentare dei Brics in corso a San Pietroburgo, il numero due della diplomazia di Mosca ha affermato: "La natura della nostra reazione sarà determinata in modo calmo e professionale… Senza nervi, senza emozioni, svilupperemo, prima di tutto, una risposta militare a questa nuova minaccia".   —internazionale/[email protected] (Web Info)

Epatite C, Oms prequalifica il primo test fai-da-te

0

(Adnkronos) – L'Organizzazione mondiale della sanità ha prequalificato il primo test fai-da-te per il virus dell'epatite C (Hcv), un esame che "può fornire un supporto fondamentale per allargare l'accesso ai test e alla diagnosi, accelerando gli sforzi globali per eliminare l'epatite C", spiega l'Oms. L'autotest OraQuick Hcv, prodotto dalla statunitense OraSure Technologies, è l'estensione di un test rapido al quale l'agenzia ginevrina ha concesso nel 2017 la pequalificazione per l'uso professionale. La versione fai-da-te, "progettata specificatamente per l'utilizzo da parte di utenti comuni", non operatori sanitari, "fornisce un kit unico contenente i componenti necessari per eseguire l'autotest". "Ogni giorno 3.500 persone muoiono a causa dell'epatite virale – afferma Meg Doherty, direttrice dell'Oms per il Dipartimento Programmi globali contro Hiv, epatite e infezioni sessualmente trasmesse – Dei 50 milioni che vivono con l'epatite C, entro fine 2022 solo il 36% era stato diagnosticato e appena il 20% aveva ricevuto un trattamento curativo. L'aggiunta di questo prodotto all'elenco di prequalificazione dell'Oms offre un modo sicuro ed efficace per ampliare i servizi di test e di trattamento dell'Hcv, garantendo che più persone ricevano la diagnosi e le cure di cui hanno bisogno, quindi contribuendo all'obiettivo globale di eliminare il virus dell'epatite C". "La disponibilità di un autotest per l'Hcv prequalificato dall'Oms – evidenzia Rogério Gaspar, direttore del Dipartimento di Regolazione e Prequalificazione dell'agenzia delle Nazioni Unite per salute – permette ai Paesi a basso e medio reddito di accedere a opzioni di autotest sicure e convenienti, essenziali per raggiungere l'obiettivo di diagnosticare l'infezione da virus dell'epatite C al 90% delle persone" che l'hanno contratta. —[email protected] (Web Info)

Iarc: “Il talco probabile è cancerogeno”

0

(Adnkronos) – Il talco è un "probabile cancerogeno per l'uomo", inserito nel gruppo 2A della classificazione della Iarc, l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione mondiale della sanità. Il gruppo 2A – lo stesso, ad esempio, di carni rosse, steroidi ed emissioni da fritture ad alte temperature – è "il secondo livello più alto di certezza che una sostanza possa provocare tumori", chiarisce la Iarc dell'Oms che ha comunicato le sue nuove valutazioni su talco e acrilonitrile. Analisi riassunte su 'The Lancet Oncology', e che nel 2025 saranno descritte all'interno del volume 136 delle 'Monografie Iarc'.  Il talco è un minerale naturale che viene estratto in molte regioni del mondo, ricorda la Iarc. L'esposizione a questa sostanza può avvenire in ambito professionale (durante l'estrazione, la macinazione o la lavorazione del materiale, oppure durante la produzione di prodotti che lo contengono), così come nella popolazione generale attraverso cosmetici e polveri per il corpo, ma in misura minore anche tramite alimenti, farmaci e altri prodotti di consumo. La valutazione della Iarc, effettuata da un team di 29 esperti, si è concentrata sui talchi non contenenti amianto. Quelli che lo contengono restano nel gruppo 1, il più alto della classificazione ("cancerogeni per l'uomo"), mentre il talco in generale entra nel gruppo 2A, sostituendo le definizioni "talco non contenente amianto o fibre asbestiformi" e "uso perineale di baby-polveri a base di talco", precedentemente inserite nel gruppo 2B (quello dei "possibili cancerogeni per l'uomo").  "Dopo aver esaminato attentamente la letteratura scientifica disponibile – spiega l'agenzia – il gruppo di lavoro ha classificato il talco come probabilmente cancerogeno per l'uomo (gruppo 2A) sulla base di una combinazione di evidenze limitate per il cancro negli esseri umani (ovaie), sufficienti per il cancro negli animali da esperimento e forti prove meccanicistiche che il talco presenta caratteristiche chiave degli agenti cancerogeni nelle cellule primarie umane e nei sistemi sperimentali". La Iarc riporta che "numerosi studi hanno dimostrato costantemente un aumento dell'incidenza del cancro ovarico in chi auto-segnala l'uso di polveri per il corpo nella regione perineale. Sebbene la valutazione si sia concentrata sul talco non contenente amianto", l'agenzia precisa che "nella maggior parte degli studi non è stato possibile escludere la contaminazione del talco con amianto". Per questo, puntualizza, "non è stato possibile stabilire pienamente un ruolo causale per il talco" nell'associazione con i tumori. Quanto all'acrilonitrile, è stata classificata come "cancerogeno per l'uomo" (gruppo 1), sulla base di un "livello sufficiente di evidenze per il cancro ai polmoni", oltre a "prove limitate per il tumore della vescica".  L'acrilonitrile è un composto organico volatile usato principalmente nella produzione di polimeri con vari utilizzi, che includono fibre per abbigliamento, tappeti e altri tessuti – elenca la Iarc dell'Oms – nonché plastica per prodotti di consumo, componenti automobilistici e costruzioni. L'esposizione professionale alla sostanza può verificarsi durante la produzione del composto e il suo impiego per ottenere polimeri. Ma l'acrilonitrile è presente anche nel fumo di sigaretta ed è questa – fumo passivo incluso – la via principale di esposizione per la popolazione generale. Un'altra è l'inquinamento atmosferico.  —[email protected] (Web Info)

Inchiesta Liguria, Toti resta ai domiciliari: Riesame respinge istanza difesa

0

(Adnkronos) – Il tribunale del Riesame di Genova ha rigettato l'istanza di revoca dei domiciliari per il governatore Giovanni Toti arrestato lo scorso 7 maggio per corruzione in un'inchiesta che ha segnato un terremoto nelle regione ligure. Il difensore Stefano Savi aveva chiesto per Toti la revoca della misura o in subordine la conversione nell'obbligo di dimora ad Ameglia (dove si trova ai domiciliari) o di divieto di dimora a Genova. Richieste a cui la procura aveva dato parere negativo e ora arriva anche il no dei giudici.   In uno dei passaggi dei giudici si legge che è nelle scelte tecniche che potrebbero favorire interessi di parte e non nell'attività strettamente politica che si "inserisce la persistente pericolosità di Toti, al quale – non a caso – viene contestato di avere scambiato utilità economiche con l'adozione di specifici provvedimenti amministrativi e non certo di avere adottato scelte 'politiche' nella sua veste di presidente della Regione". Il tribunale del Riesame ritiene pertanto corretto avere finora autorizzato Toti "a intrattenere plurimi incontri dalla schietta finalità 'politica', trattandosi di tracciare le linee strategiche di indirizzo della vita gestionale della Regione Liguria e non ravvisandosi alcun periculum cautelare nel doveroso svolgimento di tale attività" – che risponde al mandato popolare ricevuto dal governatore – ma per i giudici "ben altro è occuparsi delle concrete forme, e dei correlati contatti personali, con cui quegli obiettivi sul piano tecnico-amministrativo: un'attività che ben potrebbe protrarre ove la custodia domestica venisse sostituita".  In tal senso – non potendosi applicare restrizioni a singole categorie -, spetterà ai magistrati titolari dell'inchiesta "vagliare di volta in volta le singole istanze di autorizzazione a incontri formulate nell'interesse di Toti e valutarne la portata squisitamente 'politica' e non anche tecnico-amministrativa: un settore operativo, quest'ultimo, nel cui alveo s'è detto che persiste la concreta probabilità che l'indagato reiteri condotte di analogo disvalore confidando nel malinteso senso di 'tutela del bene pubblico' cui ha ammesso di essersi ispirato all'epoca dei fatti nei rapporti che ha intrattenuto con Spinelli e Moncada e che, sulla scorta di un quadro gravemente indiziario nemmeno formalmente contestato, ad oggi risultano correttamente qualificati in termini di corruzione" si legge nel provvedimento dei giudici.   I giudici replicano poi all'avvocato Stefano Savi che ravvisa come mantenere la misura cautelare "significherebbe, di fatto, 'indurlo' alle dimissioni" andando contro a quello che invece è stata la scelta degli elettori liguri, spiegando che "non si intravede nemmeno in filigrana l'indebita – e inconcepibile, perché decisamente extra ordinem – 'pressione' su Toti affinché, come adombrato dalla difesa, 'si decida' a rinunciare all'incarico istituzionale del quale è tuttora insignito".  Nel provvedimento di circa 30 pagine a firma del presidente estensore Massimo Cusatti si ricorda che chi viene eletto non gode di uno "statuto speciale cautelare" e che le accuse mosse al governatore "non concernono un illecito di natura veniale, ma rappresentano un vulnus tra i più gravi che possano essere inferti al buon andamento dell'azione amministrativa, allo stesso rispetto della volontà popolare e ai diritti dei terzi". Ma ricordano anche come proprio la concessione di incontri politici concessi a Toti vadano nella direzione di tener fede al risultato espresso dalle ultime elezioni.  —[email protected] (Web Info)

Caldo sempre più feroce: oggi 7 città da bollino rosso e domani diventano 11

0

(Adnkronos) –
Caldo sempre più feroce sull'Italia che si prepara a vivere altre giornate roventi in un quadro meteo estremo. Oggi, 11 luglio, saranno 7 le città della contrassegnate dal 'bollino rosso' – il livello di allerta 3, quello massimo – secondo il bollettino delle ondate di calore del ministero della Salute. Sui 27 capoluoghi monitorati, giovedì 11 luglio appaiono in rosso Campobasso, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti, Roma e Trieste. E venerdì 12 luglio si salirà a 11 città con allerta 3: Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo.  
L'afa dovrebbe risparmiare solo Genova e Napoli, gli unici capoluoghi per cui oggi e domani è previsto bollino verde (livello di allerta 0). Sul resto d'Italia dominano il giallo (allerta 1) e l'arancione (allerta 2).  L'Anticiclone africano, secondo i modelli, per almeno 10 giorni porterà a temperature con punte di 43° in Sicilia e Sardegna, 38° a Roma, 37° anche in Emilia Romagna con tantissima afa al Nord.  L'allerta rossa, spiega il ministero della Salute, indica "condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive, e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Tanto più prolungata è l'ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute". Questi i consigli ai cittadini: "Consulta ogni giorno il bollettino della tua città; evita di esporti al caldo e al sole diretto nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 18): temperatura e umidità elevate possono provocare sintomi associati al caldo e ustioni; evita l'attività fisica intensa all'aria aperta durante gli orari più caldi della giornata; trascorri le ore più calde della giornata nella stanza più fresca della casa, bagnandoti spesso con acqua fresca; utilizza correttamente il condizionatore. Se hai solo il ventilatore, utilizzalo seguendo alcuni accorgimenti" elencati sul sito del ministero, nell'opuscolo 'Come migliorare il microclima delle abitazioni'.  E poi "trascorri alcune ore in un luogo pubblico climatizzato, in particolare nelle ore più calde della giornata; assicura un adeguato ricambio di aria: la ventilazione naturale determina un miglior ricambio dell'aria rispetto alla ventilazione meccanica; indossa indumenti chiari, leggeri, in fibre naturali (per esempio cotone e lino), riparati la testa con un cappello leggero di colore chiaro e usa occhiali da sole; proteggi la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo". "Bevi liquidi – suggerisce inoltre il ministero della Salute – moderando l'assunzione di bevande gassate o zuccherate, tè e caffè. Evita bevande troppo fredde e bevande alcoliche; segui un'alimentazione leggera, preferendo la pasta e il pesce alla carne ed evitando cibi elaborati e piccanti; consuma molta verdura e frutta fresca. Fai attenzione alla corretta conservazione degli alimenti deperibili (ad esempio latticini e carne), in quanto elevate temperature possono favorire la proliferazione di germi patogeni causa di disturbi gastroenterici". "Se assumi farmaci – è la raccomandazione – non sospendere autonomamente terapie in corso, ma consulta il tuo medico curante per eventuali adeguamenti della terapia farmacologica; fai attenzione alla corretta conservazione dei farmaci, tienili lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta e riponi in frigo quelli che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C". Ancora: "Se l'auto non è climatizzata, evita di metterti in viaggio nelle ore più calde della giornata (ore 11-18). Non dimenticare di portare con te sufficienti scorte di acqua in caso di code o file impreviste; non lasciare persone non autosufficienti, bambini e anziani, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole". Infine, "assicurati che le persone malate o costrette a letto non siano troppo coperte; offri assistenza a persone a maggiore rischio (ad esempio anziani che vivono da soli) e segnala ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Nelle persone anziane un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi), che può indicare un peggioramento dello stato di salute; in presenza di sintomi dei disturbi legati al caldo, contatta un medico". —[email protected] (Web Info)

Salute: dieta mediterranea e omega-3 alleati anti-acne, lo studio

0

(Adnkronos) – Siamo quello che mangiamo: un aforisma filosofico, ma anche una verità scientifica sperimentabile letteralmente 'sulla pelle'. Lo suggerisce uno studio tedesco condotto su 60 persone con acne da lieve a moderata, da cui emerge che "seguire una dieta mediterranea e assumere integratori di acidi grassi omega-3 ha portato a riduzioni significative delle lesioni cutanee infiammatorie e non infiammatorie, nonché a una migliore qualità della pelle". La ricerca è pubblicata sul 'Journal of Cosmetic Dermatology'.  In particolare, il lavoro indica che "all'inizio dello studio il 98,3% dei partecipanti presentava deficit di acidi grassi omega-3". Ma "in coloro che hanno raggiunto i livelli target di omega-3" durante il periodo di osservazione, "la gravità dell'acne è diminuita significativamente". "Gli interventi sullo stile di vita, comprese le raccomandazioni dietetiche, non dovrebbero essere considerati in opposizione alla prescrizione di farmaci, ma piuttosto come un prezioso complemento a qualsiasi moderno piano di trattamento dell'acne", afferma Anne Guertler dell'università Ludwig Maximilian di Monaco di Baviera, autrice corrispondente dell'articolo. "Gli studi futuri dovrebbero fondarsi sulle basi gettate dai nostri attuali risultati", consiglia la ricercatrice, auspicando un disegno di trial "randomizzato e controllato verso placebo, per migliorare le raccomandazioni dietetiche ai pazienti affetti da acne". —[email protected] (Web Info)

Sanità: Asl Roma 3, al via progetto pilota Circe per la prevenzione pediatrica

0

(Adnkronos) – Prevenzione e promozione della salute dei piccoli cittadini alla Casa della Salute di Palidoro, con un'iniziativa che coinvolge gli studenti di 10 e 12 anni delle scuole di Fiumicino a partire da settembre. Oggi, presso la sede della Asl Roma 3 in via Casal Bernocchi 73, si è svolto l'incontro di lancio di un progetto pilota che porterà alla realizzazione di attività dedicate all'età pediatrica, "in una logica di Health Promotion Center". Un'iniziativa alla quale l'azienda sanitaria sta lavorando dopo essere stata scelta tra i siti di attuazione del progetto europeo Circe- Joint Action. "Circe è una Joint Action co-finanziata dalla Comunità europea, un'azione congiunta per l'incremento di buone pratiche cliniche nelle cure primarie attivate e trasferite da 4 Stati membri (Belgio, Portogallo, Slovenia e Spagna) in 42 siti di attuazione di 12 Stati membri con differenze strutturali, organizzative e istituzionali nei loro sistemi sanitari. La nostra Asl è stata selezionata per portare qui sul territorio il modello di Health Promotion Center operativo in diverse città in Slovenia", spiega Francesca Milito, direttore generale della Asl Roma 3. Un team della Asl Roma 3 composto da Antonio Fiore, direttore del reparto di Medicina dello sport, Elisabetta Zuchi, dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche, e Paolo Michelutti, project manager, ha visitato a maggio l'Hpc Ljubljana Moste-Polje, il più importante centro della città slovena dedicato agli adulti, e quello di Domžale, le cui attività sono invece rivolte alla popolazione giovanile, con l'obiettivo di apprendere e mutuare il modello sanitario proposto in loco. Dopo questa missione, a Casal Bernocchi è partita oggi la fase iniziale del progetto con la presentazione ai futuri attori (medici, infermieri e personale sanitario) e ai responsabili scolastici. "La prima tappa – ha detto Fiore – ci ha consentito di conoscere e di interagire con le figure professionali fondamentali del centro, di studiare la metodologia di lavoro e i protocolli applicati su cui si basa il funzionamento della struttura e la presa in carico del paziente. Il modello da replicare a Fiumicino è quello relativo al secondo centro visitato, che promuove iniziative e interventi che qui da noi riguarderanno i ragazzi di 10 e 12 anni. La figura centrale di questi Hpc è il pediatra, che ha il compito di svolgere le valutazioni cliniche e di coordinare tutti gli interventi effettuati dai componenti del team". La principale popolazione-target di questo tipo di centro di promozione della salute, ha aggiunto Zuchi, "è quella rappresentata da persone a rischio di obesità. I giovani affetti da obesità grave non sono dunque reclutati, ma indirizzati verso strutture sanitarie dedicate a questo tipo di patologie. I ragazzi inseriti nel programma sono di norma individuati dal pediatra di libera scelta, nell'ambito delle valutazioni antropometriche di routine, oppure dal team di medicina scolastica, composto da pediatra ed infermiere, nell'ambito delle campagne di promozione della salute. Il team alla Casa della salute di Palidoro, dove opererà l'équipe del Prevention center, coordinata dall'infermiere, sarà formata da: nutrizionista, psicologo, laureato in scienze motorie". Nelle scuole saranno svolti una serie di interventi educativi e formativi (seminari, workshop, open day), rivolti in primo luogo alle famiglie e al personale scolastico. "La nostra Asl, da sempre in prima linea nella promozione di iniziative a tutela della salute dei nostri ragazzi, ha sposato convintamente lo spirito di questo progetto. La promozione della salute in un contesto scolastico può prima di tutto migliorare la salute attuale dei più giovani, ma anche potenziarne il rendimento scolastico e sportivo e facilitarne l'approccio alla vita sociale", conclude la Dg Milito.  —[email protected] (Web Info)

Sanità, da 300 ricoveri l’anno a quasi 100mila, i 60 anni del Policlinico Gemelli

0

(Adnkronos) – Da poco più di 300 ricoveri l'anno a quasi 100mila. Totale: "Milioni di persone curate in 60 anni di attività" del Policlinico Gemelli di Roma, che in occasione della ricorrenza ricorda il suo passato, festeggia il presente e guarda al futuro. Un compleanno celebrato al Quirinale, dove una delegazione di quella che oggi si chiama Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs è stata ricevuta in udienza dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L'occasione per ricordare alcuni numeri che "rendono immediatamente il senso di questa storia prodigiosa", sottolineano dalla Fondazione. "Dai 304 ricoveri del 1964", anno in cui l''Ospedale dei Papi' è stato inaugurato il 10 luglio, "ai 99.564 nel 2023. Dai 471 bambini nati nel 1967, anno di apertura della sala parto, ai 4.358 nati al Gemelli nel 2023. Settanta erano i posti letto nei primi reparti funzionanti nel primo anno di attività", mentre "oggi sono attivi 1.611 posti letto". Nel suo lungo cammino il policlinico si è affermato come "il più grande centro oncologico in Italia per numero di pazienti curati (57.751 nel 2023). Numerosi e prestigiosi – evidenzia la Fondazione – i riconoscimenti ottenuti a livello mondiale. Il Gemelli per il quarto anno consecutivo si è confermato il 'migliore ospedale d'Italia' secondo la classifica stilata dal magazine americano 'Newsweek', e si colloca al 35simo posto del mondo e tra i primi 10 in Europa. Rimarchevole la recente conferma dell'accreditamento da parte della Joint Commission International (Jci)", ottenuto per la prima volta nel giugno 2021. Risultati a cui ha contribuito la "stretta collaborazione con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica, con i suoi oltre 5.500 studenti e 2.100 specializzandi, che negli oltre 60 anni dall'istituzione (il 5 novembre 1961) ha dato un notevole contributo nella formazione di generazioni di medici e operatori sanitari. A oggi sono 10.838 i laureati in Medicina e Chirurgia, 214 i laureati in Medicine and Surgery e oltre 16.000 i laureati nelle Professioni sanitarie (4.844 presso la sede di Roma e 11.342 presso le sedi collegate). Il Gemelli è oggi anche uno dei più importanti centri di ricerca nazionali e internazionali. Sono 1.199 i progetti di ricerca clinica attivi, per un valore di 22.979.885 euro, oltre al valore delle sperimentazioni cofinanziate da aziende che è di 1.965.999 euro". —[email protected] (Web Info)

Alimenti, Iias: nel 2023 surgelati oltre soglia 1 mln tonnellate, consumo procapite di 17,2 kg

0

(Adnkronos) – Oltre un milione di tonnellate di prodotti surgelati consumati nel 2023 (1.016.358), con una lieve crescita a volume rispetto al 2022 (+0,14%) e un nuovo massimo storico di consumo pro capite annuo che, per la prima volta, supera la barriera dei 17 chili, attestandosi a 17,2 (+2,4% vs. il 2022), per un valore di mercato pari ai 5,8 miliardi di euro, in crescita rispetto agli oltre 5,4 miliardi dell'anno precedente (+6,5%). Sono questi i numeri che, nel 2023, hanno spinto il comparto dei surgelati a raggiungere vette mai toccate prima, trainato dal Fuoricasa, che ha registrato una crescita del +5,3% rispetto all'anno precedente, compensando sia la piccola diminuzione del Retail (-1,1%) sia quelle, più significative, del door-to-door (-8%) e dell'e-commerce (-5%). È quanto emerge dal "Rapporto Annuale sui Consumi dei prodotti surgelati”, realizzato da Iias – Istituto Italiano Alimenti Surgelati, per fotografare l'andamento del comparto in Italia nell'ultimo anno. Inoltre, il report segnala un aumento nei consumi domestici di quasi dieci punti percentuali (+9,4%) rispetto ai livelli pre-pandemici (2019). Scendendo nel dettaglio dell'analisi delle singole categorie merceologiche, anche nel 2023 si conferma la leadership per volumi consumati nel Retail, dei vegetali, con oltre 215.000 tonnellate (nonostante una lieve diminuzione rispetto al 2022 del-1,9%). I vegetali preparati (con 22.380 tonnellate) registrano invece una performance pienamente positiva, conquistando un +3,7% vs. il 2022 e ribadendo, ancora una volta, il ruolo dei vegetali surgelati come 'comfort food', scelti per la loro capacità di soddisfare la richiesta di benessere e di elevati contenuti nutrizionali che da sempre li accompagnano. Le patate surgelate si collocano al secondo posto tra le preferenze degli italiani. Nel 2023, le patate hanno registrato la performance più positiva del comparto, con circa 110.500 tonnellate acquistate e una crescita del +8% vs. 2022 (102.400 tonnellate). Sicuri, nutrienti e facili da preparare, i prodotti ittici surgelati conquistano il terzo posto del podio, toccando le 92.500 tonnellate, tra ittico preparato panato (oltre 33.000 tonnellate) e pesce naturale (59.000). Seguono, al quarto posto in classifica, i piatti pronti, ossia primi e secondi piatti, contorni ricettati e alimenti con proteine vegetali, che si attestano su oltre 66.600 tonnellate (registrando un lieve calo del -1,1% rispetto alle quasi 67.500 tonnellate del 2022). L'alta qualità degli ingredienti, le ricettazioni sia tradizionali sia innovative, la velocità di preparazione e l'attenzione all'equilibrio nutrizionale si confermano i fattori chiave del loro successo tra le famiglie italiane. Da non dimenticare, infine, sono le specialità salate (pancake e altri prodotti), che hanno mantenuto quota 33.300 tonnellate (con una lieve diminuzione dello 0,5% rispetto alle 33.400 tonnellate del 2022) e le carni surgelate, con 15.700 tonnellate nel 2023 (-3% vs. 2022). Tra gli altri segmenti, spicca la performance positiva di pane e paste surgelate, che hanno registrato un aumento del +1,3% vs. il 2022, raggiungendo oltre 5.730 tonnellate. —[email protected] (Web Info)