(Adnkronos) – "L'arte è da buttare. Non c'è più libertà di espressione". Così il rapper Salmo si sfoga in un video su Instagram, scagliandosi contro le piattaforme di streaming e i social: le prime colpevoli di pagare poco gli artisti e i secondi di introdurre forti limitazioni per quanto riguarda le pubblicazioni e la promozione dei brani. "Già la musica è quasi completamente gratis perché dovete sapere che le piattaforme di streaming non ci pagano un cazzo. Non ci danno niente, pochissimo", afferma il rapper sardo che aggiunge: "Però, non posso neanche postare su internet per fare un po' di pubblicità alle canzoni che ho fatto, che abbiamo fatto, per più di 29 secondi. Non si sa il perché, ma se tu lo posti per 30 secondi ti buttano giù la canzone. Ma la canzone l'ho fatta io. Neanche se ti mettono in whitelist, ma non più di 29 secondi", si sfoga Salmo. E non solo: "devi stare attento a quello che dici nelle canzoni, alle foto che posti, ai video che fai, altrimenti te lo bloccano. L'arte allora, ragazzi, è da buttare. Non c'è più libera espressione", afferma Salmo che in un'altra storia su Instagram aggiunge: "e non è finita: se avete notato non si può neanche dire che cosa succede in Palestina, perché altrimenti Zuckerberg blocca tutto. Stiamo vivendo un periodo veramente assurdo e nessuno dice e fa niente". —[email protected] (Web Info)
Caso Alberto Genovese, ok a rito abbreviato: processo al via a maggio
(Adnkronos) – Il gup di Milano Chiara Valori ha accolto oggi la richiesta di rito abbreviato, già annunciata nella scorsa udienza del 4 dicembre, per Alberto Genovese. L'ex imprenditore re delle start up, già condannato per stupro, è chiamato a difendersi dall'accusa di aver abusato ripetutamente di due giovani, tra il marzo 2019 e il novembre 2020, nel suo appartamento in pieno centro a Milano. Presunti abusi che sarebbero stati messi a segno sempre con lo stesso schema, cioè droga, benzodiazepine e poi ore di violenze. In questo filone d'indagine, Genovese – che sta scontando nel carcere di Bollate una condanna definitiva a oltre 6 anni per altri due episodi di violenza sessuale – deve anche rispondere del reato di detenzione di materiale pedopornografico e di intralcio alla giustizia per aver tentato di convincere, con soldi e regali, una delle partecipanti alle feste a parlare di rapporti consenzienti. La difesa dell'ex imprenditore, rappresentata dagli avvocati Salvatore Scuto e Davide Ferrari, ha chiesto il rito alternativo a condizione della rispettiva produzione di documentazione clinica. Stessa mossa difensiva dell'altra imputata, l'ex fidanzata Sarah Borruso, la quale è accusata di un episodio e di un tentativo di violenza. Anche l'amico deejay Daniele Leali, indagato per intralcio alla giustizia e spaccio perché avrebbe fornito lui la droga per le serate a Terrazza Sentimento e per le feste di Ibiza e Formentera, ha scelto l'abbreviato e potrebbe farsi interrogare nell'udienza, la prima, del prossimo 17 maggio. —[email protected] (Web Info)
Salute, Celano (Apmarr): “Su Herpes zoster più informazione e prevenzione”
(Adnkronos) – "I nostri associati hanno dei bisogni medici che vanno oltre il trattamento delle patologie reumatologiche proprio perché esprimono una fragilità particolare che va ridotta con il ricorso a tutti i mezzi disponibili, a partire dalla stessa prevenzione vaccinale. Per questo siamo impegnati, da 40 anni, nel contribuire a diffondere una cultura della prevenzione a tutela soprattutto delle persone fragili e con patologie reumatologiche anche mediante l'organizzazione di eventi sul territorio e la diffusione di comunicazioni informative e scientifiche sul tema delle vaccinazioni contro l'Herpes zoster". Lo ha detto Antonella Celano, presidente Apmarr – Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare Aps Ets, intervenendo alla presentazione di una ricerca globale in vista della Shingles awareness week, settimana internazionale di sensibilizzazione sull'Herpes zoster (26 febbraio- 3 marzo). La prevenzione "conta moltissimo anche perché, soprattutto chi ha patologie che minano il sistema immunitario, deve essere molto attento alle infezioni, quindi il consiglio è sempre quello di rivolgersi al medico di medicina generale, al medico curante che darà le giuste informazioni", ha raccomandato Celano per poi aggiungere che tra le "principali esigenze del paziente" c'è sicuramente "un bisogno di informazioni certificate. A tale proposito, il clinico e le associazioni di pazienti hanno un ruolo fondamentale nel sensibilizzare sulla patologia di Herpes zoster e sulle offerte di protezione disponibili oggi, in particolare la vaccinazione che permette di prevenire ulteriori gravi danni su uno stato di salute già minato magari da una fragilità, da una patologia cronica". —[email protected] (Web Info)
Al via la nuova stagione di Sky Motori, più tecnologia, speciali e backstage da F1 a Motogp
(Adnkronos) – Parte la nuova Grande Stagione dei Motori di Sky, un lungo viaggio intorno al mondo, senza lasciare mai La Casa dello Sport. Su Sky e in streaming su Now sta per iniziare la nuova avventura che per i prossimi 9 mesi accompagnerà gli appassionati e i tifosi sui circuiti più belli, dalle piste che hanno fatto la storia del motorsport a quelle ultramoderne dell’ultima generazione, per godersi le emozionanti sfide a due e quattro ruote. Sarà una stagione che vedrà maggiore tecnologia in campo, con tanti speciali e molti backstage per accompagnare l’appassionato dentro il ‘dietro le quinte’ ei grandi campioni. Si starà sempre nel vivo dell’evento, con più di 1.300 ore di programmazione in diretta, circa 400 di queste dedicate a studi e rubriche, con oltre 200 gare in 42 weekend a tutta velocità. “Tanta quantità. A volte i contenuti sono troppo grandi per rimanere in una casa, a volte serve un grattacielo e oggi abbiamo fatto un circo, e mi riferisco al promo e alla campagna che è in onda per la nuova stagione motori di Sky”. Queste le parole di Marzio Perrelli Executive Vice President Sport di Sky Italia, durante la presentazione della nuova grande stagione di Sky Motori a Vignate. “Avremo per quanto riguarda i motori 1300 ore di live, 200 gare e 42 Gp, un contenuto straordinario, qualunque cosa faccia ‘wroom’ è su Sky. Per quanto riguarda la qualità è nel dna di Sky da oltre 20 anni su tutto quello che mandiamo in onda. La squadra motori, amo dire, che è la 11esima scuderia per la F1 o la 12esima per le moto. Inoltre nel dna di Sky fanno parte le produzioni originali. Sarà poi una stagione che in F1 si preannuncia molto interessante, con Hamilton e Sainz che correranno per le ultime volte nelle loro scuderie ma anche nella MotoGp con Marquez in Ducati che mette un po’ di pepe”, ha aggiunto Perrelli. “La stagione si prepara come ogni anno, nel migliore dei modi dal punto di vista soprattutto fisico, ma poi la cosa più importante è la gestione del tempo, 24 gare sono veramente tante. Allo stesso tempo faccio quello che amo e per 24 gare sono in macchina e sono contento. Io sono sempre eccitato a questo momento della stagione, ci sono tanti punti interrogativi, la qualifica questa volta sarà il venerdì e sapremo esattamente dove siamo e non vedo l’ora. In bocca al lupo a Sky e grazie di fare vivere la mia e la vostra passione a tutta l’Italia”. Lo ha detto il pilota della Ferrari Charles Leclerc in collegamento con Sky dal Bahrain durante la presentazione della nuova stagione motori. Dal rombo della Formula 1, ai campioni della MotoGp, passando per il mondiale Superbike e il Fim Women’s Motorcycle World Championship, dalla Ntt Indycar Series, al World Rally Championship passando dal Ferrari Challenge Trofeo Pirelli Europe, F1 Academy, Lamborghini Super Trofeo Europa e tanti altri campionati, da vivere live su Sky (anche in mobilità su Sky Go), in streaming su Now. A partire dalla Formula 1, al via in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now il 2 marzo, live dal Bahrain: Davide Camicioli e la new entry Vicky Piria – giovane pilota che vanta già alle sue spalle una carriera significativa, dai kart alle monoposto, dalle Gt all’esperienza da unica italiana al mondo selezionata per le WSeries – saranno i nuovi conduttori dal paddock e in studio nei pre e post gara, per introdurre gli appassionati ai temi caldi del weekend, incontrando piloti, team manager, ospiti e personaggi chiave del Circus. E ancora, Sky aprirà le porte del suo rinnovato Remote Garage, lo studio virtuale che, dopo il debutto di un anno fa, tornerà con una versione aggiornata e avanzatissima. Tecnologia sempre al top anche grazie a Sky Sport Plus, che consentirà di accedere a nuove funzionalità per la visione dei Gp di F1, dall’on board del pilota preferito all’opzione che consentirà di vivere pienamente la sfida per la leadership. Per la MotoGp, tutta in diretta in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now, al via il prossimo 9 marzo con la prima Sprint Race in Qatar, l’esperienza di visione godrà di una prospettiva ancora più coinvolgente. In ogni weekend di gara, infatti, lo studio si aprirà al paddock per raccogliere voci, immagini inedite ed esclusive, per scoprire l’anima del Motomondiale. Nel corso della stagione, le telecamere di Sky Sport entreranno nelle sedi e nei centri di sviluppo dei team e delle case costruttrici del Motomondiale per raccontare come si costruiscono vittorie e trionfi e come si gestiscono le ripartenze dopo le sconfitte. Inoltre, le telecamere seguiranno metro dopo metro il telecronista da corsa Mattia Pasini durante i weekend che lo vedranno impegnato come pilota in pista, per entrare ancora di più nel vivo della routine ai box. Il nuovo Racebook FPV è una rubrica nella quale uomini e situazioni del paddock vengono raccontate utilizzando la telecamera in soggettiva. Alle funzioni dello Sky Sport Tech di Mauro Sanchini si aggiunge l’Overlap, per sovrapporre e comparare azioni e traiettorie in pista di piloti diversi. E ancora, Vera Spadini incontrerà ogni settimana il popolo del paddock nel nuovo appuntamento Storia Vera, per entrare dietro le quinte e conoscere personaggi e curiosità. Come ogni anno grande attenzione sarà poi dedicata all’aspetto musicale: grazie alla nuova rubrica Music & Bike sarà infatti possibile proporre da casa brani inediti che faranno da colonna sonora alle clip originali in onda nei weekend di gara. —[email protected] (Web Info)
Cristiano Ronaldo, il gestaccio fa scandalo in Arabia – Video
(Adnkronos) – Cristiano Ronaldo fa scandalo in Arabia Saudita con un gestaccio verso il pubblico. Il motivo? Dagli spalti partono i cori 'Messi, Messi' e CR7 non gradisce. I video che circolano online mostrano il 39enne portoghese che, in direzione dei tifosi avversari, si esibisce in gesti eloquenti dopo la vittoria per 3-2 della sua squadra Al-Nassr contro l'Al Shabab nella Saudi Pro League di domenica. Secondo i media, il gesto non è stato mostrato in televisione, ma i video sono circolati rapidamente su Internet e hanno causato reazioni indignate nei media locali. La Federcalcio dell'Arabia Saudita (Saff) ha avviato un'indagine. —[email protected] (Web Info)
Sicurezza sul lavoro, dal 1 ottobre la patente a punti. Uil: “Vita di un operaio vale 20 crediti”
(Adnkronos) –
Dal primo ottobre 2024 scatterà l'obbligo di detenere una patente a punti per le imprese per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. E' quanto si legge in una bozza del dl Pnrr che è atteso oggi in Consiglio dei ministri. La patente, si legge nella bozza del provvedimento, "è rilasciata, in formato digitale, dalla competente sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro subordinatamente al possesso dei seguenti requisiti da parte del responsabile legale dell’impresa o del lavoratore autonomo richiedente: iscrizione alla camera di commercio industria e artigianato; adempimento, da parte del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori dell’impresa, degli obblighi formativi di cui all’articolo 37; adempimento, da parte dei lavoratori autonomi, degli obblighi formativi previsti dal presente decreto; possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità (Durc); possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (Dvr); possesso del Documento Unico di Regolarità Fiscale (Durf)". La patente, si legge nella bozza del provvedimento, "è dotata di un punteggio iniziale di trenta crediti e consente" alle imprese e ai lavoratori autonomi "di operare nei cantieri temporanei o mobili, con una dotazione pari o superiore a 15 crediti". "La patente subisce le decurtazioni correlate alle risultanze degli accertamenti e dei conseguenti provvedimenti definitivi emanati nei confronti dei datori di lavoro, dirigenti e preposti dell’impresa o del lavoratore autonomo: accertamento delle violazioni di cui all’Allegato I: 10 crediti; accertamento delle violazioni che espongono i lavoratori ai rischi indicati nell’Allegato XI: 7 crediti; provvedimenti sanzionatori di cui all’articolo 3, comma 3 e seguenti, del decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 12 convertito dalla legge 23 aprile 2002, n. 73: 5 crediti; riconoscimento della responsabilità datoriale di un infortunio sul luogo di lavoro da cui sia derivata: la morte: 20 crediti; un'inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale: 15 crediti; un'inabilità temporanea assoluta che importi l'astensione dal lavoro per più di quaranta giorni: 10 crediti". Nei casi infortuni da cui sia derivata la morte o un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, la competente sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, si legge nella bozza del provvedimento, "può sospendere, in via cautelativa, la patente fino a un massimo di dodici mesi. L’ispettorato nazionale del lavoro definisce i criteri, le procedure e i termini del provvedimento di sospensione. Ciascun provvedimento di cui al presente comma deve riportare i crediti decurtati". Secondo la bozza la patente a punti potrà essere decurtata di 20 punti in caso di morte del lavoratore (-15 crediti per un'inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale e -10 crediti per un'inabilità temporanea assoluta che comporti l'astensione dal lavoro per più di 40 giorni) ma si potrebbe anche sospendere la patente "fino a un massimo di 12 mesi". "Nei casi infortuni da cui sia derivata la morte o un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, la competente sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro può sospendere, in via cautelativa, la patente fino a un massimo di dodici mesi. L’ispettorato nazionale del lavoro definisce i criteri, le procedure e i termini del provvedimento di sospensione. Ciascun provvedimento di cui al presente comma deve riportare i crediti decurtati. Gli atti ed i provvedimenti emanati in relazione al medesimo accertamento ispettivo non possono nel complesso comportare una decurtazione superiore a 20 crediti", si legge ancora nella bozza del provvedimento. I crediti decurtati, si legge ancora, "possono essere reintegrati" a seguito della frequenza di corsi. ''E' vero che c'è una risposta alla nostra richiesta di patente a punti, ma la chiamano patente a crediti, quindi un'impostazione diversa. La vita di lavoratore vale 20 crediti. Si può lavorare con 15 crediti e 5 si recuperano con un corso di formazione. C'è una valutazione lontana dal rispetto delle vite umane'', sottolinea il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine dell'incontro con il governo sulla sicurezza nel lavoro. —[email protected] (Web Info)
I tre disastri climatici più pericolosi per la salute globale
(Adnkronos) – Il cambiamento climatico sta emergendo come una delle principali minacce globali per la salute pubblica e l'economia mondiale. Un recente rapporto del World Economic Forum mette in evidenza l'impatto significativo che gli eventi meteorologici estremi avranno sulla salute globale nei prossimi due decenni. Il rapporto "Quantifying the Impact of Climate Change on Human Health", realizzato insieme a Oliver Wyman, analizza gli effetti diretti e indiretti di eventi climatici come inondazioni, siccità, ondate di caldo, tempeste tropicali, incendi e innalzamento del livello del mare sulla salute umana. Una delle proiezioni più preoccupanti del rapporto è che entro il 2050 il cambiamento climatico potrebbe causare un aumento significativo delle morti premature, con stime che indicano 14,5 milioni di morti aggiuntive. Questo avrà un impatto economico devastante, con perdite stimabili intorno ai 12,5 trilioni di dollari e costi aggiuntivi per i sistemi sanitari globali pari a 1,1 trilioni di dollari. Le comunità più vulnerabili saranno colpite in modo sproporzionato da questi impatti, con particolare attenzione alle popolazioni già svantaggiate nelle regioni dell'Africa e dell'Asia meridionale. Le disuguaglianze esistenti nel settore sanitario, come la scarsità di risorse e infrastrutture inadeguate, saranno ulteriormente accentuate dalle conseguenze del cambiamento climatico. L'aumento delle temperature e degli eventi meteorologici estremi, come sottolineato nel rapporto, aggraverà malattie infettive, cardiovascolari e respiratorie. In particolare, inondazioni e siccità sono identificate come le principali cause di mortalità legata al clima, mentre le ondate di caldo rappresentano la principale causa di perdite economiche. Si prevede inoltre un aumento e una diffusione di malattie sensibili al clima come la malaria e la dengue. Per affrontare queste sfide, il rapporto sottolinea la necessità di una trasformazione globale dei sistemi sanitari e sforzi collaborativi tra stakeholder e settori diversi. L'analisi identifica strategie globali di riduzione delle emissioni e di adattamento delle infrastrutture sanitarie come urgenti per mitigare gli impatti del cambiamento climatico sulla salute umana. Il cambiamento climatico sta aumentando la frequenza e l'intensità di eventi meteorologici estremi in tutto il mondo, rappresentando una minaccia crescente per la salute globale. Tra i vari rischi climatici, tre emergono come particolarmente acuti e urgenti: Le inondazioni emergono come il rischio climatico più acuto per la mortalità secondo il rapporto del World Economic Forum. Si stima che entro il 2050, le inondazioni potrebbero causare la perdita di vite umane fino a 8,5 milioni di persone. L'aumento della temperatura del mare contribuisce a questo rischio. Con il riscaldamento globale, la quantità di acqua evaporata aumenta, accelerando lo scioglimento dei ghiacci polari e aumentando i livelli delle falde freatiche. Le aree costiere sono particolarmente vulnerabili a causa dell'innalzamento del livello del mare, con un aumento delle inondazioni costiere fino a 10 volte rispetto a 50 anni fa. Oltre alle perdite di vite umane e ai feriti, le inondazioni portano anche a un aumento delle malattie trasmesse dall'acqua e da vettori, come la malaria, a causa dell'acqua stagnante. I danni alle infrastrutture e ai raccolti possono causare insicurezza alimentare e malnutrizione. Inoltre, le inondazioni possono avere gravi conseguenze sulla salute mentale delle persone che subiscono la perdita delle loro case e dei mezzi di sussistenza. Le proiezioni globali indicano che le regioni equatoriali del Sud America, dell'Africa centrale e le regioni costiere del Sud-Est asiatico saranno tra le più colpite dall'aumento delle inondazioni entro il 2050. La siccità, caratterizzata da periodi prolungati di precipitazioni scarse o assenti, emerge come la seconda causa di mortalità legata al clima. Si prevede che entro il 2050 possa causare fino a 3,2 milioni di morti. Sebbene tradizionalmente associate alle regioni come l'Africa, dove circa 40 milioni di persone sono esposte ai suoi effetti, le siccità si stanno diffondendo anche nelle aree più temperate del mondo. Circa il 40% degli Stati Uniti continentali e quasi un quinto della popolazione europea è già colpito da questo fenomeno. Le conseguenze immediate della siccità includono la riduzione della qualità e della disponibilità dell'acqua e il degrado del suolo; si tratta di fattori che possono portare all'aumento delle malattie respiratorie a causa di concentrazioni più elevate di polvere nell'aria. Inoltre, la sicurezza alimentare, l'igiene e i servizi igienico-sanitari sono influenzati, contribuendo alla malnutrizione e alla diffusione di malattie infettive. La siccità mette inoltre a rischio i mezzi di sussistenza, con effetti negativi sulla salute mentale delle persone coinvolte. Le future aree ad alto rischio di siccità includono l'ovest degli Stati Uniti, il Sud America sud-occidentale, la regione del Mediterraneo e l'Africa sud-occidentale. I dati della National Oceanic and Atmospheric Association (NOAA) indicano un peggioramento delle precipitazioni e un abbassamento dei livelli delle acque sotterranee in molte di queste regioni, confermando la crescente minaccia delle siccità sulla salute globale. Le ondate di caldo, caratterizzate da periodi prolungati di temperature e umidità estreme, rappresentano una delle maggiori minacce economiche e per la salute, secondo il rapporto. Si stima che entro il 2050, queste ondate provocheranno perdite economiche fino a 7,1 trilioni di dollari, principalmente a causa della perdita di produttività. Questi eventi climatici stanno diventando sempre più diffusi in tutto il mondo, con effetti significativi sul sistema di termoregolazione del corpo umano. Le ondate di caldo possono portare a una serie di problemi di salute, tra cui esaurimento da calore e squilibri elettrolitici, con conseguenze potenzialmente fatali, soprattutto nelle persone vulnerabili, dove lo sforzo aggiuntivo sul corpo può provocare infarti o ictus. Le popolazioni più povere, con limitato accesso all'acqua dolce e all'aria condizionata, sono colpite in modo sproporzionato da questi eventi. Dal punto di vista economico, le ondate di caldo hanno un impatto significativo sulla salute e sulla produttività sul luogo di lavoro, specialmente nelle professioni ad alto rischio come agricoltori e operai edili, esposti direttamente alle temperature elevate. Entro il 2050, si prevede che le ondate di caldo causeranno circa 1,6 milioni di morti, soprattutto nelle regioni ad alto rischio come Stati Uniti, America centrale, Africa meridionale e occidentale, Medio Oriente, India, Sud-est asiatico e Australia settentrionale. L'esposizione al calore in queste regioni potrebbe aumentare drasticamente, con la crescente urbanizzazione che gioca un ruolo chiave nel fenomeno, poiché gli ambienti urbani assorbono e irradiano il calore in misura molto maggiore rispetto alle aree naturali. Le proiezioni del rapporto sulla frequenza percentuale di malattie e mortalità in una collettività derivanti dai disastri naturali aggravati dal cambiamento climatico ci mettono di fronte a una realtà sconcertante: entro il 2050, potremmo assistere a oltre 15 milioni di morti, due miliardi di anni di vita sana persi e perdite economiche stimate a 12,5 trilioni di dollari. Queste cifre delineano chiaramente le dimensioni della crisi imminente che il riscaldamento globale porta con sé, minacciando di destabilizzare sia gli ecosistemi sanitari che il pianeta nel suo complesso. È urgente un appello all'azione, rivolto ai governi e all'industria, affinché si impegnino attivamente nel ridurre le emissioni di gas serra per evitare un futuro così catastrofico. Parallelamente, è fondamentale che politici, settore sanitario e delle scienze della vita inizino a prepararsi per un futuro difficile, caratterizzato da frequenti disastri naturali e impatti devastanti sulle comunità e sulle regioni coinvolte. Per il settore sanitario, questo momento richiede una seria riflessione sul suo ruolo futuro e su come possa sviluppare infrastrutture e operazioni più resilienti alle pressioni derivanti dalla crisi climatica. È essenziale riconoscere l'importanza e la fragilità degli operatori sanitari e garantire che siano adeguatamente preparati fisicamente e mentalmente per affrontare le sfide imminenti. Inoltre, è necessario che il settore della salute e delle scienze della vita continui a stabilire priorità e strategie per affrontare queste sfide, collaborando con governi, altre industrie e tutte le parti interessate coinvolte. È essenziale condurre regolarmente test di stress nel settore sanitario per valutare la sua capacità di resistere e riprendersi dagli impatti climatici. Anche se alcuni progressi sono stati fatti, come dimostrato dall'impegno di più di 120 nazioni nella Dichiarazione sulla salute e il clima durante la COP28, è chiaro che molto altro deve essere fatto. Mitigare gli effetti del cambiamento climatico richiederà un elevato grado di cooperazione globale e un impegno significativo delle risorse in anticipo. Fino ad ora, governi e industrie hanno dimostrato una lentezza nell'affrontare questa sfida, e questo atteggiamento deve cambiare rapidamente per proteggere la salute globale e garantire un futuro sostenibile per tutti. —sostenibilita/[email protected] (Web Info)
Laureus Awards, Messi con Djokovic e Haaland e Biles con Shiffrin e Swiatek in lizza
(Adnkronos) – Si avvicina a grandi passi la serata dei Laureus World Sports Awards. Questa mattina sono state annunciate le nomination della 25esima edizione degli Oscar dello sport, presso la storica Casa de Correos di Madrid, sede della Presidenza della Comunità di Madrid, alla presenza dei rappresentanti degli Awards Host Parners, tra cui la Presidente della Regione di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, e il Sindaco di Madrid, José Luis Martínez-Almeida. All’annuncio erano presenti anche leggende dello sport mondiale e membri della Laureus Academy come Luís Figo, Ruud Gullit, Nawal El Moutawakel e Alessandro Del Piero. Tutti i candidati sono stati selezionati in seguito alla votazione effettuata da oltre 1300 giornalisti di tutto il mondo. I vincitori dei Laureus World Sports Awards saranno annunciati il prossimo 22 aprile, a Madrid, al termine delle votazioni della Laureus World Sports Academy, la giuria per eccellenza composta da 69 leggende dello sport. Lionel Messi, dominatore assoluto a Parigi lo scorso anno, è nuovamente in lizza per il “Laureus World Sportsman of the Year Award” (“Sportivo dell’anno”), dopo aver vinto il suo ottavo Pallone d’Oro e aver portato l’Inter Miami alla vittoria della League Cup della Concacaf. A contendergli il titolo, Novak Djokovic, già quattro volte vincitore di questo premio, capace di trionfare nel 2023 a Melbourne, New York e Parigi, conquistando 24 titoli major ed eguagliando così il record di Margaret Smith Court; Max Verstappen, che ha vinto questo premio nel 2022, e lo scorso anno ha stabilito il nuovo record di dieci vittorie consecutive, vincendo ben 19 Gran Premi nell’arco di tutta la stagione, quinto pilota di Formula 1 a conquistare per tre volte il titolo mondiale. Mondo Duplantis, che ha vinto il suo secondo titolo mondiale ed ha migliorato il suo record mondiale di salto con l’asta in due occasioni; Noah Lyles, medaglia d’oro ai Mondiali di atletica leggera a Budapest nei 100m, 200m e staffetta 4x100m, impresa che era riuscita l’ultima volta a Usain Bolt nel 2015; e Erling Haaland, che ha segnato nel 2023 ben 52 gol. Anche grazie ai suoi gol il Manchester City ha vinto Champions League, Premier League ed FA Cup. Tre delle candidate al premio “Laureus World Sportswoman of the Year” (“Sportiva dell’anno”) sono state protagoniste ai Campionati Mondiali di atletica leggera di Budapest. Faith Kipyegon (Kenya) è diventata la prima donna a vincere sui 1.500 e 5.000 metri. Sha’Carri Richardson, partendo dalla corsia nove nella sua prima finale mondiale, si è imposta sui 100metri, bissando poi la medaglia d’oro anche nella staffetta 4x100m. Shericka Jackson ha vinto i 200m con il tempo di 21’’41, seconda migliore prestazione di sempre sulla distanza a soli sette centesimi dal record di Florence Griffith-Joyner che dura da ben 35 anni. Nel tennis, nel 2023 la polacca Iga Świątek ha vinto il suo terzo titolo agli Open di Francia e ha riconquistato il primo posto nella classifica mondiale con la vittoria alle finali WTA di Cancun. La calciatrice dell'anno è stata, invece, Aitana Bonmatí: in 365 giorni ha vinto la Coppa del Mondo con la Spagna, la Champions League e La Liga con il Barcellona, oltre al Pallone d’Oro. Il 2023 è stato l’anno anche di Mikaela Shiffrin, che ha superato il record storico di 86 vittorie in Coppa del Mondo stabilito da Ingemar Stenmark, e ha anche vinto il suo settimo oro mondiale nello slalom gigante. In lizza per il premio “Laureus World Team of the Year Award” (Squadra dell’anno) ci sono, invece, la Nazionale di calcio femminile spagnola, che ha vinto la sua prima Coppa del Mondo, sconfiggendo in finale l’Inghilterra; la Nazionale tedesca di basket maschile, guidata dall'MVP del torneo Dennis Schröder, che ai Mondiali ha prima sconfitto gli Stati Uniti in semifinale e poi la Serbia in finale; il Manchester City, che ha conquistato il triplete, vincendo la Champions League, la Premier League e la FA Cup; gli Springboks, che hanno vinto la loro quarta coppa del Mondo di rugby, sconfiggendo di un solo punto la Nuova Zelanda in una finale memorabile; la Oracle Red Bul Racing, che ha sfiorato la perfezione, vincendo con le sue due monoposto tutti i Gran Premi di Formula 1, tranne uno, e che ha conquistato il suo secondo titolo costruttori; la squadra Europe Ryder Cup, che ha vinto il prestigioso trofeo a Roma, superando per 16 ½ a 11 ½ il team Usa. A difendere i colori italiani il 23enne nuotatore paralimpico Simone Barlaam, candidato nella categoria ”Laureus Sportsperson of the Year with a Disability Award” (”Sportivo con disabilità”). A decretare i nominati in questa speciale categoria, oltre al Laureus Global Media Panel, anche il voto del Comitato Paralimpico Internazionale. Simone è nato con una gamba destra che non si è sviluppata correttamente ed è stato operato 13 volte. Ma nonostante questo ha riscoperto l’amore per il nuoto e nel 2023 ha raggiunto risultati eccezionali, vincendo ben 6 medaglie d’oro ai Campionati del Mondo di nuoto paralimpico a Manchester. A conferma del suo dominio assoluto in piscina, Simone ha vinto i 50, 100 e 400 metri stile libero nella categoria S9, i 100 metri farfalla S9, i 100 dorso S9 e la staffetta mista 4×100 metri stile libero. Simone ha fatto anche la storia del suo sport: nella categoria S9 è diventato, infatti, il nuotatore più veloce di tutti i tempi, battendo il record mondiale dei 50 metri stile libero con il tempo di 23’’96, e diventando così il primo nuotatore a scendere sotto la soglia dei 24 secondi. Per alzare la prestigiosa statuetta dei Laureus Awards, Simone dovrà superare la concorrenza di Danylo Chufarov, nuotatore paralimpico ucraino, Diede de Groot, super star olandese del tennis su sedia a rotelle, Luca Ekler, velocista paralimpico e saltatore in lungo ungherese, Nicole Murray, ciclista paralimpico neozelandese, e Markus Rehm, saltatore paralimpico in lungo tedesco. A sottolineare le candidature di Simone Barlaam e Danylo Chufarov è intervenuto anche la leggenda del nuoto Mark Spitz, membro della Laureus World Sports Academy. «Mi congratulo con Simone e Danylo per le loro nomination. È fantastico vederli in lizza per un premio così prestigioso. Entrambi hanno dovuto attraversare momenti davvero difficili per arrivare dove sono oggi. Ogni anno, quando leggo l’elenco dei risultati raggiunti dai sei candidati in questa particolare categoria, mi rendo conto che si può tranquillamente sostenere che tutti siano già dei potenziali vincitori. Hanno tutti la mia stima e la mia ammirazione». A tenere alto l’orgoglio del nostro Paese c’è anche “Obiettivo Napoli”, il progetto in nomination nella categoria “Laureus Sport for Good Award”. In questa speciale categoria si premiano individui o organizzazioni che, secondo i membri della Laureus World Sports Academy, hanno dato un contributo significativo, utilizzando lo sport come strumento terapeutico per migliorare le vite dei bambini e dei giovani. ”Obiettivo Napoli”, in particolare, è un progetto multidisciplinare, che coinvolge 100 ragazzi e ragazze, supportati da 15 allenatori ed educatori. Si pone l’obiettivo di contrastare violenza, disuguaglianza e la discriminazione. Attraverso lo sport questo progetto ha ottenuto successi significativi nella costruzione di una comunità più sicura, più giusta e più inclusiva. Gli sport praticati sono calcio, basket, pallavolo e taekwondo, che favoriscono lo sviluppo di life skills, lavoro di squadra, disciplina e comunicazione. —[email protected] (Web Info)
Allarme smog, bimbi più vulnerabili a danni respiratori: cosa fare
(Adnkronos) – Lo smog ha effetti sulla salute dei bambini: per proteggerli ciascuno di noi può contribuire a ridurre, quanto più possibile, l'inquinamento attraverso l'adozione di buone pratiche e corretti stili di vita. Perché in gioco c'è la salute dei più piccini. Questa la raccomandazione della Società italiana di pediatria (Sip) che, alla luce della letteratura scientifica ad oggi disponibile, fa chiarezza e spiega come difendere i bimbi. "Se vero che la soluzione del problema è demandata principalmente a programmi di salute pubblica decisi e guidati dalle istituzioni – sottolinea la presidente della Sip, Annamaria Staiano – è altrettanto importante ricordare come ciascuno di noi possa fare la differenza adottando comportamenti virtuosi per aiutare a ridurre l'inquinamento atmosferico e migliorare la salute di tutti". Sugli effetti dello smog sulla salute dei piccoli non ci sono dubbi. Come rileva la Commissione Ambiente della Sip, ampie evidenze scientifiche confermano l'esistenza di una forte associazione tra inquinamento atmosferico, generato principalmente da traffico, e problemi di salute respiratoria nei bambini. Questi sono infatti più vulnerabili degli adulti, sia perché il loro organismo è in formazione sia perché hanno una maggiore predisposizione a respirare con la bocca, evitando il 'filtro' nasale, sia perché trascorrono più tempo all'aria aperta. Gli effetti -avvertono i pediatri – possono essere acuti, dovuti all'esposizione di breve durata ad elevate concentrazioni di inquinanti, particolarmente frequenti nelle ore di picco di traffico; o cronici, manifestandosi cioè dopo una esposizione prolungata a livelli di inquinanti non necessariamente elevati. Non solo. Studi epidemiologici hanno dimostrato che l'esposizione in gravidanza a inquinanti da traffico veicolare, quale il particolato e gli ossidi di azoto, è associata ad un aumentato rischio di sviluppare asma. Ampi studi hanno inoltre dimostrato che i bambini residenti sin dalla nascita in aree urbane-metropolitane hanno un aumentato rischio di sviluppare malattie respiratorie. Gli effetti a breve termine possono essere attacchi acuti di asma e infezioni a carico delle vie aeree come otiti, polmoniti e bronchioliti. I bambini asmatici che vivono in ambienti inquinati sperimentano un aumento delle riacutizzazioni, delle visite in emergenze e dei ricoveri, aggiungono i pediatri. Tra gli effetti a lungo termine vi è il possibile contributo al declino della funzione respiratoria. L'elenco non si ferma qui. Dati recenti, seppur meno consolidati, suggeriscono un'associazione tra esposizione agli inquinanti e altri effetti avversi sulla salute. In particolare, l'esposizione al Pm2.5 in epoca prenatale è stata associata a basso peso, prematurità e seppur in misura minore ad anomalie congenite come cardiopatie. Altri studi suggeriscono come l'esposizione all'inquinamento dell’aria, in particolare al particolato, soprattutto in epoca prenatale e nei primi mesi di vita, possa influenzale lo sviluppo neurologico, portando a risultati inferiori nei test cognitivi e di motricità. "In particolare, bisogna fare attenzione ai cosiddetti 'primi mille giorni', l'arco di tempo che va dal concepimento fino ai primi due anni di vita, che è un periodo particolarmente importante nella vita di una persona perché ciò che accade in questo lasso di tempo ha degli effetti, anche a lungo termine, sulla salute di quell'individuo – spiega Rino Agostiniani, consigliere nazionale Sip – Ci sono diversi studi importanti che ci hanno mostrato come anche gli inquinanti ambientali possano esercitare un ruolo da questo punto di vista e lasciare un'impronta determinante per tutto il resto della vita di un individuo". L'inquinamento atmosferico è inoltre co-responsabile del cambiamento climatico, che a propria volta ha un impatto sulla salute e causa numerosi effetti avversi, a cui la popolazione in età pediatrica è maggiormente esposta e suscettibile, ricordano i pediatri. E allora, come tutelare i bambini e inquinare di meno? Queste le indicazioni della Sip. Transitare poco in zone trafficate. Quando i rischi ambientali aumentano sarebbe preferibile uscire esclusivamente in aree verdi, evitando lunghi transiti in zone particolarmente trafficate, ricordando che girare con il passeggino in strade altamente trafficate genera sicuramente dei rischi maggiori in quanto il bambino è all’altezza dei gas di scarico. Muoversi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici. Non solo per ridurre il proprio impatto ambientale e quello del nucleo familiare, una delle indicazioni più semplici è, quando possibile, muoversi a piedi, con i mezzi pubblici o con la bicicletta. Scegliere luoghi di riferimento per le proprie attività che si trovano nel quartiere, specie nelle grandi città, può aiutare. Dalla scuola, alla spesa fino agli hobby pomeridiani dei più piccoli. D'inverno fuori nelle ore più calde, d'estate il contrario. Durante l'inverno infatti con il freddo il particolato si condensa a formare goccioline di aerosol più facilmente inalabili: meglio dunque stare fuori casa nelle ore più calde, mentre d'estate sono le ore centrali della giornata quelle da evitare, perché nei mesi estivi i livelli di ozono aumentano nel corso della giornata con l’aumentare della temperatura. Alla guida velocità moderata e motore spento da fermi. Prediligendo se possibile i modelli di auto meno inquinanti, al volante è importante rispettare le disposizioni sui limiti di accesso alle zone a traffico limitato o i divieti di circolazione nella fascia verde nelle giornate particolarmente inquinate, moderare la velocità, mantenere spento il motore se non necessario. Far diventare 'green' anche il proprio condominio. Anche a casa si può fare molto: ad esempio sensibilizzare il condominio a valutare l'opportunità per il riscaldamento a minore impatto sull'ambiente, tenendo conto del fatto che gli impianti di riscaldamento a combustibili non gassosi dovrebbero essere convertiti a metano e gli impianti di riscaldamento condominiali esistenti dovrebbero essere ristrutturati secondo le tecnologie della termoregolazione della temperatura degli ambienti e contabilizzazione del calore. —[email protected] (Web Info)
Infermieri per voi, ‘piattaforma importante per servizi territoriali’
(Adnkronos) – "E' uno strumento fondamentale per l'utenza e per la popolazione perché tutti quanti a volte abbiamo necessità di un infermiere a domicilio. Anch'io, quando ho avuto necessità di prestazioni infermieristiche per qualcuno della mia famiglia che abita in un'altra zona, dove io ho difficoltà ad andare o mandare qualcuno del mio studio, ho cercato infermieri con determinate caratteristiche. Avere una piattaforma a disposizione è fondamentale, importantissimo". Così Fabio Tettoni, direttore dello Studio infermieristico InfermiereSI di Roma, spiega all'Adnkronos l'utilità di 'Infermieri per voi' (infermieripervoi.it), la piattaforma online ideata da Fnopi, la Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche, per favorire l'incontro tra domanda di assistenza sul territorio e offerta di infermieri liberi professionisti regolarmente iscritti all'Albo, a garanzia dei requisiti per erogare la prestazione. Infermieri per voi, online da novembre 2023, permette al cittadino di cercare e trovare, in maniera semplice, i professionisti che offrono prestazioni in ambito domiciliare, o presso propri ambulatori specializzati, che gli sono più vicini e quindi in grado di rispondere prontamente alle sue esigenze di assistenza. "Sono stato uno dei primi a iscriversi per testare il servizio – testimonia Tettoni – e devo dire che è una piattaforma veramente ben fatta. Ho sempre creduto molto nelle piattaforme e ripeto sempre che, mentre dal punto di vista dell'assistenza medica ci sono molte piattaforme che offrono molti servizi, dal punto di vista infermieristico ce ne sono ancora poche. Questa creata dalla Federazione è importantissima perché per il cittadino o l'utente in generale – aziende, assicurazioni o Comuni – vuol dire rivolgersi a professionisti già verificati per lo meno per il possesso dei requisiti per l'iscrizione alla cassa di previdenza, per la partita Iva, per l'assicurazione, che sono tutti elementi fondamentali per garantire l'erogazione di un servizio di qualità". Dal punto di vista professionale, "sulla piattaforma – ricorda l'infermiere libero professionista – si possono inserire tutta una serie di servizi, ciascuno con tariffe indicate a livello ministeriale, che vanno rapportati al territorio dove si opera: per raggiungere certe zone di Roma, per esempio, possono volerci anche 2 ore, il costo non può essere lo stesso di una prestazione fatta in una realtà più contenuta". L'infermiere a domicilio è ancora una rarità. "Dopo circa 10 anni in ospedale pubblico di Roma – racconta Tettoni – mi sono dimesso e sono andato a fare un altro lavoro, non l'infermiere perché ero amareggiato dalla situazione lavorativa ed economica. Ma poi sono ritornato a fare questo lavoro chiaramente con un'ottica più imprenditoriale: motivo per cui ho scelto la libera professione. Parliamo di oltre 20 anni fa, quando sembrava una scelta azzardata in un mondo sconosciuto. Però devo dire che oggi abbiamo fatto dei passi da gigante, anche se l'infermiere che va a domicilio come professionista viene ancora visto come una cosa rara". Molto buono il rapporto anche con medici e farmacisti. Sul territorio la collaborazione, la relazione con gli altri professionisti sanitari, "soprattutto con i medici, è molto buono", assicura l'infermiere libero professionista. "Anche i medici che magari partono con dei pregiudizi, dei preconcetti – precisa – quando capiscono il nostro modo di lavorare si fidano e si crea un buon rapporto. I farmacisti sono invece coinvolti perché ci consigliano ai loro utenti. Il passaparola e i buoni feedback sono importanti. Proprio come Ordine, con i farmacisti dell'Ordine di Roma abbiamo avviato un tavolo di lavoro alcuni mesi fa, perché stiamo cercando di dare gli strumenti al farmacista e la piattaforma della Fnopi è uno di questi, affinché sia in grado di individuare l'infermiere professionista che abbia adempiuto a tutti gli obblighi per svolgere libera professione". —[email protected] (Web Info)












