Home Blog Page 656

Russia, chiesta condanna a 3 anni di carcere per attivista Oleg Orlov

0

(Adnkronos) – L'accusa ha chiesto una condanna a due anni e undici mesi di carcere per Oleg Orlov, co presidente del Centro per i diritti umani Memorial e storico attivista per la difesa dei diritti umani in Unione sovietica e in Russia. E' il secondo processo a suo carico con l'accusa di discredito ripetuto delle forze militari, questa volta con l'aggravante dell'ostilità e dell'odio, e dopo che è stato inserito nell'elenco degli agenti stranieri. Il verdetto è atteso per oggi. Di fronte al tribunale Golubinsky di Mosca, dove si tiene il processo, si sono riunite diverse persone in sostegno di Orlov, che ha quasi 71 anni.  —internazionale/[email protected] (Web Info)

Mangiacavalli (Fnopi): “Libera professione non è seconda scelta per infermieri”

0

(Adnkronos) – "Quattro anni fa la Fnopi ha scelto di assegnare una delega politica specifica per lo sviluppo della libera professione, riconoscendo la stessa come un asset strategico di valorizzazione e sviluppo della professione stessa. La libera professione è stata sempre vissuta da molti colleghi come una 'seconda scelta' rispetto all'ingresso nel mondo del lavoro nella sanità pubblica, a cui è stato però difficile accedere negli ultimi 10 anni". Così Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi (Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche) commenta all'Adnkronos i risultati della piattaforma online 'Infermieri per voi', ideata da Fnopi per favorire l'incontro tra domanda di assistenza sul territorio e offerta di infermieri liberi professionisti. "La delega politica al consigliere Luigi Pais dei Mori, che è lui stesso un libero professionista – spiega Mangiacavalli – è un tassello importante per rilanciare la riflessione sulla libera professione ed è nata con l'idea di promuovere e dare visibilità all'infermiere che sceglie convintamente questa strada, sviluppando tematiche di cultura imprenditoriale, ma anche creando connessioni tra i professionisti e sviluppando strumenti. L'idea è quindi quella di partire comunque da una nuova visione, attivando non solo rapporti istituzionali, ma cambiando – a partire dalla formazione di base – l'atteggiamento dei futuri infermieri che devono considerare la libera professione come una possibile strada anche all'inizio della carriera infermieristica". Il mercato del lavoro è cambiato in questi ultimi anni. "I nostri giovani professionisti – sottolinea la presidente Fnopi – interpretano il lavoro in un modo diverso rispetto alla passata generazione su flessibilità, visione di sviluppo della carriera clinico-assistenziale, coinvolgimento, responsabilizzazione dei processi e innovazione. La libera professione può essere una risposta a queste esigenze e può essere inoltre un alleato importante, grazie a progetti come Infermieri per voi, non solo per migliorare l'assistenza territoriale e venire incontro alle esigenze di stakeholder e cittadini, ma anche per promuovere una work-life balance per le nostre infermiere che – conclude – possono così sviluppare una carriera e avere una migliore qualità di vita, personale e familiare".  —[email protected] (Web Info)

Fnopi, con ‘Infermieri per voi’ il professionista giusto in un click

0

(Adnkronos) – Una medicazione da fare a casa, magari la domenica sera; un elettrocardiogramma, dei prelievi a domicilio: sono alcuni esempi delle prestazioni che possono essere svolte dall'infermiere libero professionista. Per trovare quello più vicino, ci si può rivolgere alla piattaforma infermieripervoi.it. Online da novembre, 'Infermieri per voi' è stata ideata dalla Fnopi, la Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche, con lo scopo di favorire, gratuitamente, l'incontro tra domanda di assistenza sul territorio e offerta di infermieri liberi professionisti regolarmente iscritti all'Albo. "L'infermiere libero professionista è una realtà che esiste da parecchi anni", spiega all'Adnkronos il consigliere nazionale Fnopi delegato per la libera professione Luigi Pais dei Mori. Storicamente, però, questa scelta arrivava dopo un periodo vissuto come dipendente, per il famoso bilanciamento vita-lavoro o a fine carriera. "Oggi – sottolinea – abbiamo un fenomeno diverso, con giovani neolaureati che scelgono subito con la libera professione: nei primi 6 mesi del 2023 abbiamo registrato una crescita del 3% degli infermieri che hanno fatto questa scelta". Andamento simile anche per la piattaforma Infermieri per voi, che vuole favorire la crescita di una cultura della libera professione proprio tra gli operatori sanitari. "Siamo partiti da zero – racconta Pais dei Mori – Dal 22 novembre, quando l'abbiamo lanciata in occasione della Giornata nazionale della libera professione infermieristica, contiamo circa 300 infermieri iscritti in aree geografiche molto diversificate. C'è un bel nucleo su Roma, Torino, Genova, Bari e in Veneto, in particolare su Padova. Contiamo un migliaio di prestazioni già censite. Ovviamente sono numeri molto piccoli rispetto a quello che ci aspettiamo e alla platea di professionisti, ma puntiamo sul coinvolgimento delle sedi locali degli Ordini provinciali". La piattaforma Infermieri per voi è nata "per creare, prima di tutto, un network tra gli infermieri per favorire la loro attività come liberi professionisti – illustra il delegato della Federazione Ordini – ma anche per dare a cittadini e stakeholder un'offerta più ampia di prestazioni e, grazie al sostegno di Fnopi, la garanzia della verifica dei requisiti di legge sui professionisti che si presentano". Questo è soprattutto a tutela degli utenti, perché la Fnopi verifica che chi offre la prestazione abbia tutte le caratteristiche previste per legge, ovvero l'iscrizione all'Albo, la partita Iva, un'assicurazione professionale e l'iscrizione alla cassa di previdenza. Il compenso equo è previsto dalla norma su chiare e determinate condizioni, "ma chiaramente – precisa Pais dei Mori – il professionista può inserire anche dei costi non attribuiti alla prestazione, per esempio la mobilità all'interno di un certo territorio, che ovviamente deve essere concordata con il singolo cittadino". Il portale Infermieri per voi, nel creare connessioni tra professionisti, favorisce la differenziazione dei servizi offerti nel territorio. "Questo – evidenzia il consigliere della Fnopi – facilita anche il contatto con gli stakeholder come, per esempio, gruppi assicurativi, imprese che inseriscono il servizio nel pacchetto del loro welfare aziendale. Se c'è questa convenzione, il dipendente di una certa azienda, se ha bisogno di una prestazione infermieristica, può flaggare la casellina e trovare i professionisti che hanno aderito". Per lo sviluppo del servizio "lavoriamo sulle convenzioni con altri Ordini, come gli psicologi, ad esempio, ma abbiamo anche alcuni Comuni italiani interessati a offrire questo tipo di servizio – aggiunge Pais dei Mori – Parallelamente lavoriamo allo sviluppo di ulteriori strumenti per la libera professione, come la revisione del Vademecum con i consigli utili per gli infermieri che vogliono aprirsi un ambulatorio, per esempio. Abbiamo ovviamente intenzione di massimizzare le prestazioni di questo pilastro privato di servizio al cittadino, che sta assumendo una rilevanza sempre più importante. Il cittadino ha bisogno di avere soluzioni ai propri bisogni che non sempre sono compatibili con gli orari o con le locazioni o con le necessità. Rispetto ad altre piattaforme profit – conclude – Infermieri per voi può contare sulla garanzia di Fnopi, un ente sussidiario dello Stato che verifica la conformità dei professionisti". Un valore aggiunto importante proprio per cittadini e stakeholder. —[email protected] (Web Info)

Cronaca nazionale/ Schianto tra auto, due ballerini perdono la vita

0

Una giornata di festa trasformata in tragedia, con un bilancio alto di vittime; il sinistro sulle strade calabresi, dove un terribile incidente stradale in provincia di Crotone ha causato almeno due morti, due fidanzati ballerini che ritornavano da una gara di ballo.

Nello schianto feriti gravemente anche due donne, madre e figlia che viaggiavano sull’altra auto coinvolta. È accaduto sulla statale 107 Silana Crotonese che collega Crotone a Cosenza, in località Brasimato.

I Vigili del fuoco hanno dovuto estrarli dalle lamiere prima di affidarli alle cure del personale medico del 118. Per i due ballerini però non c’era già più nulla da fare.

Protesta trattori a Bruxelles, sale la tensione: bloccato l’accesso all’aeroporto

0

(Adnkronos) – Sala la tensione a Bruxelles, dove oggi sono tornati i trattori in occasione della riunione dei ministri dell'Agricoltura dell'Ue. Oltre 900 i mezzi arrivati, concentrati prevalentemente nel quartiere europeo dove hanno sede le istituzioni della Ue, per protestare contro le norme europee che gli agricoltori considerano troppo rigide in termini di ambiente e di riduzione del loro reddito.  I trattori hanno bloccato una rotatoria alla periferia di Zaventem, provocando code intorno e in direzione dell'aeroporto nazionale di Bruxelles, che consiglia quindi ai viaggiatori di prendere il treno per raggiungere l'aeroporto.  In Rue de la Loi un lungo corteo ha bloccato la strada e la polizia è ricorsa all'uso dei gas lacrimogeni per cercare di evacuare il tunnel sotto i binari ferroviari. Poco prima alcuni manifestanti hanno lanciato petardi, paletti e bottiglie contro la polizia antisommossa. Altri manifestanti hanno acceso un nuovo fuoco, bruciando pneumatici, paglia e mobili, che ha sviluppato un denso fumo nero lungo la carreggiata di Etterbeek. Per spegnere gli incendi la polizia ha utilizzato gli idranti.
 
Diversi agricoltori sono riusciti a forzare un blocco della polizia all'incrocio tra Avenue d'Auderghem e Rue Belliard, utilizzando i trattori e gettando letame sugli agenti, costretti a retrocedere. ei video diffusi su X dal media francese Actu Direct, si vede un trattore rimuove le barriere poste dalla polizia.  Le diverse federazioni agricole ritengono che la Commissione europea non abbia preso sufficienti decisioni concrete nei loro confronti, nonostante le loro azioni di protesta all'inizio del mese.  La Commissione Europea non commenta la protesta. "Non siamo in grado di valutare le minacce alla sicurezza – risponde il portavoce capo Eric Mamer, durante il briefing con la stampa a Bruxelles – non spetta a noi commentare la risposta che le autorità belghe ritengono opportuna per far fronte alla manifestazione".  La protesta degli agricoltori, e le conseguenti misure di sicurezza imposte dalla Polizia belga, stamani hanno impedito a molti corrispondenti di accedere ai palazzi delle istituzioni Ue. "Alla fine del Consiglio si terrà una conferenza stampa – continua – spero che potrete porre domande lì, altrimenti torneremo sulla questione domani. Non possiamo rispondere a domande sugli argomenti discussi nel contesto del Consiglio Agricoltura, ma saremo lieti di tornare su questi temi domani".   —internazionale/[email protected] (Web Info)

Attacchi Houthi, “danneggiati cavi sottomarini che collegano l’Europa all’Asia”

0

(Adnkronos) – Quattro cavi di comunicazione sottomarini tra Arabia Saudita e Gibuti sono stati messi fuori uso negli ultimi mesi, presumibilmente a seguito degli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen. Lo rivela il sito di notizie israeliano Globes. Il danneggiamento dei cavi, che si ritiene appartengano ai sistemi Aae-1, Seacom, Eig e Tgn, è stato causa di una grave interruzione delle comunicazioni tra Europa e Asia. Intanto continuano gli attacchi. Oggi il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha affermato in un tweet che gli Houthi hanno lanciato un missile balistico antinave che probabilmente mirava a colpire la Mv Torm Thor, ma hanno mancato la petroliera battente bandiera americana nel Golfo di Aden. Il Centcom ha spiegato che il missile è stato lanciato lo scorso 24 febbraio finendo in mare senza causare né feriti né danni.  Gli Houthi dello Yemen hanno accusato le forze Usa e britanniche di aver preso di mira "cittadini e beni dei civili" nel Paese arabo. Un "cittadino" è morto e altre otto persone sono rimaste ferite negli ultimi raid angloamericani, hanno denunciato nelle ultime ore attraverso l'agenzia di stampa Saba dopo che le forze Usa e britanniche hanno confermato operazioni scattate la notte del 24 febbraio contro 18 obiettivi degli Houthi nel Paese arabo. "I raid dell'aggressione angloamericana contro il distretto di Maqbanah, nel governatorato di Taiz, hanno provocato la morte di un cittadino e il ferimento di altre sei persone", ha riferito l'agenzia Saba citando un comunicato del ministero della Salute controllato dagli Houthi che nel settembre del 2014 presero il controllo della capitale yemenita Sana'a. Altri due "cittadini", secondo quanto riferito, sono rimasti feriti in raid contro il quartiere di al-Nahda a Sana'a. —internazionale/[email protected] (Web Info)

Box office, ‘Bob Marley – One Love’ è subito primo

0

(Adnkronos) – Ottimo debutto per 'Bob Marley – One Love', che si piazza subito al primo posto del box office con 1.207.885 euro in 412 sale con una media 2.932. Il biopic sull’icona reggae sta funzionando in tutto il mondo, con oltre 70 milioni di dollari sul mercato nordamericano e più di 120 globali, come sottolinea il sito specializzato Cinematografo.it. Secondo posto per un’altra new entry, 'La zona d’interesse' di Jonathan Glazer, forte delle cinque candidature all’Oscar e di un tema di grande impatto come l’Olocausto, con 773.743 euro (795.045 considerando le anteprime), 294 sale e 2.632 di media. Un successo che conferma l’attenzione del pubblico italiano per il cinema d’autore: lo dimostra anche il film che occupa la terza posizione, 'Past Lives', che grazie ad altri 703.704 euro supera i 2 milioni (2.073.826: numero di sale elevato, 474) e registra la miglior tenitura (-18% rispetto al precedente weekend). Fuori dal podio la nuova uscita 'Emma e il giaguaro nero', avventura rivolta al pubblico dei giovanissimi (570.157 euro), seguito dall’anime 'Demon Slayer: Kimetsu No Yaiba – Verso l’allenamento dei pilastri' (482.641, per un totale di 486.916). L’horror 'Night Swim' esordisce al settimo posto con 425.054 euro. Con i 446.006 euro raccolti nell’ultimo fine settimana, 'Povere creature!' si classifica sesto e supera gli 8 milioni (8.016.679), mentre il cinecomic 'Madame Web' varca la soglia del milione (1.199.647) al secondo weekend di sfruttamento (nona posizione con 279.430) ma registra il peggior calo (-55%). Capitolo a parte per il cinema italiano in affanno. Grazie a 365.971 euro che valgono l’ottavo posto in classifica, anche 'Romeo è Giulietta' di Giovanni Veronesi supera il milione (1.136.215), con 469 schermi e 780 di media. Fanalino di coda della top ten è la new entry 'Volare': l’opera prima di Margherita Buy si ferma a 243.310 euro (258.355 tenendo conto delle anteprime), con 214 sale e 1.137 di media. Nel complesso un weekend migliore del precedente, con un incasso globale di 6.795.808 euro. —[email protected] (Web Info)

Ascolti tv, a ‘Makari’ prime time domenica 25 febbraio

0

(Adnkronos) – Il secondo appuntamento con la terza serie di 'Màkari' su Rai1 è stato visto ieri sera da 3.982.000 spettatori con il 22.6% di share, risultando il programma più seguito del prime time di domenica. Al secondo posto, 'Lo Show dei Record' su Canale5, con 2.197.000 spettatori e il 14.7% di share. Al terzo posto 'Che Tempo Che Fa' sul Nove, con 2.137.000 spettatori e il 10.7% di share (1.188.000 spettatori e il 9.9% per la seconda parte chiamata 'Il Tavolo'). A seguire tra gli altri ascolti di prime time: 'Aspettando Indovina Chi Viene a Cena' su Rai3 (1.207.000 spettatori, share 6.3%), 'The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo' su Italia 1 (1.119.000 spettatori, share 6.5%), '9-1-1' e '9-1-1: Lone Star' su Rai2 (rispettivamente, 764.000 spettatori, share 3.7%, e 792.000 spettatori, share 4.2%), 'Zona Bianca' su Rete4 (626.000 spettatori, share 4.4%), 'Petra' su Tv8 (341.000 spettatori, share 1.8%), 'K-19 – The Widowmaker' su La7 (321.000 spettatori, share 1.8%).  —[email protected] (Web Info)

Alessia Pifferi è “capace di intendere e volere” secondo la perizia psichiatrica

0

(Adnkronos) – "Non essendo dimostrabile né una disabilità intellettiva, né un disturbo psichiatrico maggiore né un grave disturbo di personalità, è possibile affermare che Alessia Pifferi al momento dei fatti per i quali è imputata era capace di intendere e di volere". Sono le conclusioni della perizia psichiatrica che riguarda la donna a processo a Milano per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di solo 18 mesi.   "Penso che sia una cosa che non mi abbandonerà mai, ci penso spesso, sì. Mi sento una cattiva mamma. Dolore, molto dolore (provo, ndr), molto dolore, molta rabbia verso me stessa". Sono le parole che Alessia Pifferi ha pronunciato in un colloquio del 23 gennaio scorso in carcere con i periti incaricati, dai giudici della prima sezione della corte d'assise di Milano, di redigere la sua perizia psichiatrica.  Nel confronto, così come in altri precedenti, l'imputata ricostruisce quanto accaduto nel luglio del 2022 quando "la mia mente si è spenta, si è proprio distaccata dal ruolo di mamma" e lascia Diana da sola "troppi giorni e la bambina non aveva sufficiente latte". Un abbandono per cercare compagnia, "un compagno che mi facesse da marito, da papà per Diana e da papà anche per me". Un abbandono per raggiungere l'uomo che frequentava in quel periodo e che sapeva 'accendere' "la testa da donna".   "La spettacolarizzazione mediatica subita da questa drammatica e tristissima vicenda – spiega lo psichiatra Elvezio Pirfo che ha firmato la relazione – avrebbe potuto costituire un’indiretta pressione psicologica" sul perito e sui consulenti di parte, con il rischio "che si crei un circolo vizioso tra il tipo di reato e le modalità con cui è stato commesso da una parte e un’automatica o psichiatrizzazione delle motivazioni o valutazione moralistica dall’altra" ma tale rischio "non si è realizzato perché l’attività peritale si è svolta in maniera professionalmente serena grazie all’atteggiamento di collaborazione tenuto dai consulenti di parte, pur nelle differenze delle proprie valutazioni cliniche e forensi, permettendo così di realizzare l’osservazione peritale nell’assoluta normalità 'tecnica'". Pifferi ha personalità caratterizzata da "alessitimia, incapacità cioè di esprimere emozioni e provare empatia verso gli altri" e mostra una capacità cioè di sopportare gli eventi avversi "superiore a quanto ci si possa aspettare in una persona segnata da un’esistenza complessa e per certi versi infelice". L'imputata, secondo gli esperti incaricati dai giudici della prima corte d'assise di Milano, "non è stata né è affetta da disturbi psichiatrici maggiori, non è portatrice di gravi disturbi di personalità" e al momento dei fatti "ha tutelato i suoi desideri di donna rispetto ai doveri di accudimento materno verso la piccola Diana". "Vista la mantenuta capacità di intendere e di volere non è possibile formulare una prognosi di pericolosità sociale correlata ad infermità mentale" si legge nelle quasi 130 pagine di relazione scritta dagli esperti che "in presenza di un funzionamento cognitivo integro e di una buona capacità di comprensione della vicenda giudiziaria che la riguarda, sia in termini di disvalore degli atti compiuti sia dello sviluppo della vicenda processuale", ritengono la donna "capace di stare in giudizi".  "Al momento dei fatti ha tutelato i suoi desideri di donna rispetto ai doveri di accudimento materno verso la piccola Diana e ha anche adottato 'un'intelligenza di condotta' viste le motivazioni diverse delle proprie scelte date a persone diverse che richiedevano rassicurazioni sulla collocazione della bambina", si legge ancora nella perizia psichiatrica chiesta dai giudici della prima corte d'assise di Milano. Nella relazione emerge una persona 'incompiuta' che "ricostruisce la propria identità individuale e sociale come fallimentare, ma senza un vissuto coerente di preoccupazione o negatività quanto piuttosto come qualcosa di accaduto e rispetto al quale non aveva possibilità diverse". Per esempio, si legge nella perizia, Alessia Pifferi "apparsa molto 'confusa' rispetto a quale ruolo sentisse prevalente, prioritario e più identitario tra l’essere donna ed essere madre" e viene tratteggiata come una donna "che pensa di trovare una definizione di sé solo grazie a quello che i diversi uomini con cui ha avuto relazioni affettive le 'concedono' e le 'garantiscono'". Eppure nonostante le delusioni sopportate, tenta di costruire "relazioni e legami affettivi (sia pure effimeri e superficiali)" anche usando i social dimostrando "di possedere una 'competenza' relazionale non così abituale nel riuscire a creare numerose occasioni per la ricerca dell’uomo per lei idoneo a garantirla come donna". La gravidanza – probabilmente occasionale e non desiderata – e la maternità, "vengono descritte non solo con la mancanza dell’affettività che ci si attende – in genere – da una madre ma soprattutto con l’assenza dell’identificazione con la figlia, con i passaggi della crescita, con l’accudimento della bambina non solo come compito oggettivamente complesso e faticoso ma anche come realizzazione del desiderio materno di 'avere cura' dei propri figli. Senza alcun intento moralistico da parte dello scrivente, in altre parole, appare vero che l'imputata guardava a sé più come donna che come madre" conclude l'esperto. Il monitoraggio e i colloqui fatti da due psicologhe del carcere di San Vittore (ora indagate per falso, ndr) che hanno preceduto la somministrazione del test di Wais, "non è del tutto conforme ai protocolli di riferimento e alle buone prassi in materia di somministrazione di test psicodiagnostici e quindi l'esito del predetto accertamento non può essere ritenuto attendibile e compatibile con le caratteristiche mentali e di personalità dell'imputata per come emergono dagli ulteriori atti del procedimento e dall’osservazione peritale", è una delle conclusioni contenuta nella perizia psichiatrica, firmata dal medico specializzato in psichiatria forense Elvezio Pirfo. Le scelte di effettuare l’attività clinica per come emerge dal diario e dai protocolli risulta "non appropriata" secondo la definizione del ministero della Salute, "vista la numerosità e continuità dei colloqui condotti anche in coppia laddove dal Diario della casa circondariale non emergono le indicazioni cliniche che possano aver supportato questa scelta di lavoro in assenza di una significativa disponibilità di risorse professionali", inoltre l'imputata "ha utilizzato una modalità comunicativa povera e superficiale ma il linguaggio è stato sovente arricchito di termini e concetti tecnici che possono essere stati 'appresi' nel corso dei colloqui dimostrando quindi capacità di ascolto e comprensione". Per il perito, "in assenza di video-audio registrazioni dei colloqui e degli accertamenti testistici e disponendo di soli aggiornamenti sintetici, non è possibile dare una valutazione compiuta circa l’eventuale induzione o suggestione dell’imputata durante tali occasioni". —[email protected] (Web Info)

Riforme, Balboni (Fdi): “Il cardine è l’elezione diretta, i poteri del premier vanno definiti contestualmente”

0

(Adnkronos) – La Maratona oratoria bipartisan "Premierato, non facciamolo strano" promossa dalla Fondazione Magna Carta e dalle associazioni LibertàEguale e IoCambio, che ambisce a trovare la modalità attraverso cui correggere quello che ritiene essere il principale limite del testo di governo sul premierato, cioè l'elezione diretta del premier anziché la definizione dei suoi poteri, ed anche dell'approccio speculare delle opposizioni, ospiterà tra gli altri domani presso la Sala Umberto di Roma l'intervento del meloniano di ferro Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari costituzionali in Senato dove il ddl costituzionale è incardinato e probabilmente della ministra delle Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati.  "Ascolterò con molto interesse come ho sempre fatto in questi mesi di dibattito, sia in commissione che nelle occasioni accademiche cui ho avuto l'onore di essere invitato", anticipa all'Adnkronos Balboni. "Ma
ribadirò che non capisco quanti nutrono un pregiudizio ideologico contro l'elezione diretta, che a mio avviso resta il cardine fondamentale della riforma per garantire la sovranità al popolo, che ne è il vero titolare".  No quindi a partire dal nodo dei poteri? "I poteri vanno definiti contestualmente, non c'è un prima e un dopo. È nata prima la gallina o l'uovo?", risponde. Il gruppo, che ambisce ad approdare ad un testo di riforma della Carta che ottenga il voto di una maggioranza dei due terzi in entrambe le Camere, contesta anche la mancata previsione del ballottaggio. Ma questo, secondo Balboni, "è un tema che affronteremo con la legge elettorale". (di Roberta Lanzara) —[email protected] (Web Info)