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India/ Entra nella gabbia del leone per fare un selfie, ma viene sbranato dall’animale

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Un’imprudenza che gli è costata la vita.

Ha scavalcato la recinzione di sicurezza e si è introdotto nella gabbia del leone senza immaginare che in questo modo avrebbe scatenato la furia dell’animale.

Così un uomo di 38 anni è morto sbranato nello zoo Sri Venkateswara a Tirupati, nello stato indiano dell’Andhra Pradesh.
La vittima era originario del distretto di Alwar, nel Rajasthan, in India, e i suoi resti sono stati trovati all’interno del recinto del felino.

Covid, per medici e infermieri morti in pandemia “risarcimenti mai avuti”

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(Adnkronos) – Medici, infermieri, personale sanitario. Il loro tributo alla pandemia di Covid, contro la quale hanno combattuto in prima fila, è stato alto. Quattrocento vite perdute. Per risarcire le loro famiglie sono stati stanziati 15 milioni di euro, "ma al momento i risarcimenti non si sono visti". E quelli che "sono stati considerati eroi durante il periodo pandemico", oggi sembrano "essere stati dimenticati". Erano solo "pochi anni fa, ma sembrano distanti un'era geologica". E' la riflessione di Gennaro Avano, presidente dell'associazione 'Medici a mani nude', che riunisce i familiari di camici bianchi morti durante il loro servizio mentre il Covid imperversava. Gennaro è figlio di Mario, medico di famiglia ed endocrinologo, ucciso dal coronavirus a Napoli nel dicembre del 2020, a 66 anni. Un padre di cui vuole ora ripercorre i passi, scegliendo una seconda laurea in medicina, dopo quella in fisioterapia.  L'associazione che presiede, nata nel 2021, raccoglie soprattutto "familiari di circa 50 medici di famiglia e pediatri di libera scelta che sono stati contagiati e uccisi dal Covid in tutta Italia", ricorda Gennaro. Alla vigilia della seconda giornata nazionale del personale sanitario, in calendario domani, "non ci sono molte novità per le famiglie. Lo stanziamento dei fondi è stato da tempo deliberato a livello parlamentare e governativo, designando l'Enpam, l'ente di previdenza dei medici, per la gestione in modo che le risorse possano essere distribuite una volta accertati i requisiti per accedervi. Tutto però è fermo, non c'è un provvedimento esecutivo. Sappiamo che le domande sono state analizzate e processate ma in pratica non è successo nulla. Siamo ancora in attesa", aggiunge sottolineando che "le famiglie chiedono che si arrivi presto a una conclusione, rendendo accessibili i risarcimenti. Per molti nuclei familiari, infatti, oltre alla perdita affettiva incolmabile è venuta a mancare anche un'importante fonte di reddito".  Qualche aiuto alle famiglie è arrivato "da iniziative private, come il fondo 'Sempre con voi' della famiglia Della Valle", conclude Avano ricordando che anche "molti pazienti stanno ancora scontando la morte del medici di famiglia e dei pediatri, ci sono aree, e la Campania è tra queste, dove a causa della carenza dei camici bianchi del territorio, gli assistiti dei medici deceduti non hanno ancora un dottore di riferimento o sono stati assegnati a colleghi molto lontani dal loro domicilio e sovraccarichi di pazienti".  —[email protected] (Web Info)

Simulatori, avatar e manichini per addestrare gli operatori del 118

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(Adnkronos) – "Ogni Sistema 118 dovrebbe avere un centro di simulazione e anche questo chiediamo con la riforma legislativa del sistema. Davanti alla vita in pericolo nel volgere anche di pochi istanti, la formazione degli equipaggi salva-vita del Sistema di emergenza territoriale deve essere necessariamente di eccellenza. Ma attenzione: la simulazione non sostituisce, all'inizio, l'affiancamento ai colleghi esperti durante tutte le fasi della formazione, dell'addestramento, e quanto si apprende, in concreto, con la partecipazione diretta agli scenari reali del soccorso al paziente acuto e critico" Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Mario Balzanelli, presidente nazionale Sis118 "La simulazione rappresenta una svolta di determinante importanza nella preparazione, nell'addestramento, nei percorsi di formazione continua, permanente e ricorrente, degli operatori sanitari tutti – medici, infermieri, autisti-soccorritori – del Sistema di emergenza territoriale 118 – spiega Balzanelli – un vero e proprio cambiamento epocale di paradigma culturale che consente di applicare immediatamente i principi teorici appresi durante le lezioni su strumenti didattici similari all'organismo umano, attraverso l'utilizzo specifico di manichini ipertecnologici, di ultima generazione, che consentono di riprodurre, con margini elevati di verosimiglianza rispetto alle condizioni reali, gli scenari di soccorso più critici". La simulazione, prosegue, "consente al discente di ripetere manovre, tecniche e procedure numerose volte, senza aver timore alcuno di sbagliare, conferendo il vantaggio, di straordinaria importanza – sottolinea – di perfezionare di continuo le proprie abilità pratiche, sviluppando quindi, insieme con i colleghi degli equipaggi di soccorso, i percorsi complessivi di appropriatezza gestionale nonché gli automatismi comportamentali e i processi gestionali tempo-dipendenti che, in emergenza, fanno la differenza tra la vita e la morte". "La simulazione, però – chiarisce il presidente della Sis 118 – non sostituisce in alcun modo lo studio approfondito e costante, la preparazione meticolosa, lo sviluppo dell'intuito clinico attraverso il progressivo perfezionamento delle capacità di osservazione, di analisi e di sintesi, di ragionamento e insieme di intuito. Questi sono gli elementi costitutivi essenziali del processo complesso del 'conoscere, che vanno di continuo coltivati, perseguiti e reciprocamente integrati, quale irrinunciabile base conoscitiva e di 'forma mentis' che caratterizza la preparazione propria della medicina di emergenza, che ha immediata finalità salvavita, per poter consentire, nella fasi di messa in pratica, la migliore riuscita, il più soddisfacente raggiungimento delle competenze teorico-pratiche". —[email protected] (Web Info)

“Mannaggia al Sesso”, educazione sessuale giovanile al Cinema con @My.Body.Match

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(Adnkronos) – Al via da oggi la prima tappa del nuovo format “My Body Match porta Mannaggia al Sesso al Cinema”, ideato dalla ginecologa Chiara Di Pietro con il contributo non condizionante di Gedeon Richter Italia per parlare di educazione affettiva e sessuale a studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado. Dopo il successo del primo evento dello scorso maggio a Roma, il progetto educativo “Mannaggia al Sesso” diventa un tour – si legge in una nota – realizzato in collaborazione con la campagna informativa @My.Body.Match dell’azienda farmaceutica. Scopo degli incontri, illustrare ai ragazzi una panoramica sul mondo sessuale che li riguarda da vicino, in un ambiente sicuro e divertente come il cinema, per permettere a tutti di porre domande, esprimere curiosità e sviluppare quella consapevolezza necessaria per diventare adulti sereni. Oggi la prima tappa all’Uci Cinema Bicocca di Milano, poi il tour proseguirà il 15 marzo all’Uci Casalecchio di Bologna e il 22 aprile al The Space Cinema a Roma. Obiettivo dell’iniziativa: informare le nuove generazioni sul tema della contraccezione (e non solo). “Mannaggia al Sesso nasce come progetto educativo pensato per costruire uno spazio su misura per ragazze e ragazzi, dedicato alla discussione interattiva sui temi di sessualità, contraccezione ormonale e falsi miti da sfatare riguardo al corpo in cambiamento” spiega Di Pietro, seguitissima su Instagram con il profilo @ginecologo_roma, che insieme alla psicologa e sessuologa clinica Francesca Romana Tiberi e all’ostetrica specializzata in Riabilitazione del pavimento pelvico Micol Macrì e all’urologo Antonio Rossi, affronterà temi fondamentali per la crescita dei ragazzi: dal corpo al desiderio, dalla salute al rispetto della diversità, si parlerà di contraccezione ormonale, di anatomia di base, di fisiologia delle risposte libidiche in età adolescenziale e dei falsi miti sui primi rapporti sessuali.  Partecipando agli incontri – riferisce la nota – i ragazzi avranno l’opportunità di essere rassicurati in un delicato periodo di transizione attraverso il confronto con esperti del campo, incrementando l’autoconsapevolezza e abbattendo gli stereotipi pericolosi per la loro formazione personale. “Vogliamo ringraziare Gedeon Richter Italia per aver creduto da subito nel progetto – aggiunge Di Pietro – supportandoci totalmente e in ogni aspetto della sua realizzazione. Questo nuovo capitolo di Mannaggia al Sesso vuole rendere consapevoli studenti e studentesse dell’importanza di prendersi cura della propria salute e del proprio benessere in un percorso di maturità e formazione”.  La "nostra campagna @My.Body.Match è nata per informare le nuove generazioni su tutte le possibilità presenti in ambito contraccettivo – sottolinea Maria Giovanna Labbate, amministratrice delegata di Gedeon Richter Italia – L’educazione sessuale è essenziale per una crescita multidimensionale che sensibilizzi i più giovani alla necessità di conoscere il proprio corpo sia dal punto di vista biologico-sessuale che socio-psicologico. L’acquisizione di conoscenze base in questi ambiti permette loro di adottare comportamenti sani, responsabili e rispettosi di sé e degli altri". Il progetto “My Body Match porta Mannaggia al Sesso al Cinema” – conclude la nota – vive sui profili Instagram @My.Body.Match, @ginecologo_roma e @mannaggiaalsesso, oltre che sul nuovo sito web dedicato alla campagna educational My Body Match.  —[email protected] (Web Info)

Dengue, vaccinazioni al via domani allo Spallanzani: a chi sono rivolte

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(Adnkronos) – Al via domani 20 febbraio all'Inmi Spallanzani di Roma le vaccinazioni contro la Dengue. "Il vaccino – precisa l'Istituto – non è per tutti ma per specifiche popolazioni a rischio. E' indicato, infatti, in persone che hanno già avuto una pregressa infezione da virus Dengue e stanno per intraprendere un viaggio in aree endemiche oppure in soggetti che, a prescindere dall'infezione Dengue, dovranno soggiornare per lunghi periodi in Paesi ad elevata endemia". Le modalità di somministrazioni saranno fornite dall'Inmi nei prossimi giorni.  Ma il vaccino è efficace? Quanto dura la copertura? Lo scorso anno l'Aifa ha approvato quello di Takeda, l'unico disponibile in Italia. "L'efficacia complessiva del vaccino vivo attenuato contro Dengue è dell'80% a 12 mesi dalla seconda dose. L'efficacia contro le ospedalizzazioni è del 90% a 18 mesi. I risultati a lungo termine, a quattro anni e mezzo, hanno dimostrato un’efficacia complessiva del vaccino del 61,2% nel prevenire la malattia e dell'84,1% nel prevenire l’ospedalizzazione. Noi siamo pronti a collaborare con le Istituzioni nel caso ci fosse la necessità di rifornirsi del vaccino, che oggi è disponibile nei centri vaccinali specializzati in malattie tropicali, previo approvviggionamento da parte delle regioni, o nelle travel clinic specializzate in malattie dei viaggi", dice all'Adnkronos Salute Alessandra Fionda, responsabile direzione medica e regolatoria di Takeda Italia. Il vaccino Qdenga di Takeda "è stato sviluppo attraverso 19 studi su 28mila pazienti residenti in aree endemiche e non endemiche per la malattia. Una popolazione molto variegata. Può essere somministrato in tutti i soggetti che abbiano compiuto i 4 anni di età – ricorda Fionda – Il protocollo di vaccinazione prevede due dosi sottocutanee, somministrate ad almeno tre mesi di distanza l’una dall’altra. Inoltre, ed è importante, può essere somministrato indipendentemente dallo stato di sieropositività, quindi anche per chi non ha avuto precedente esposizione al virus e senza la necessità di dover eseguire un test pre-vaccinale".   —[email protected] (Web Info)

Sesso, al via campagna ‘Funziona in due’: solo 43% giovani usa condom

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(Adnkronos) – Avanza, tra i giovani, la cultura che vede l’esperienza sessuale come una performance personale, a discapito del valore di un momento fatto di responsabilità e rispetto reciproco da condividere. Come evidenziano i dati dell’Osservatorio annuale ‘Giovani e sessualità’ – che Durex realizza da oltre 6 anni su un campione di 15 mila giovani – si riduce l’uso del preservativo nei giovani tra gli 11 e i 24 anni. Nel 2023 solo il 43% dichiara di usare regolarmente il preservativo, contro il 57% del 2019. Le motivazioni? L’interruzione del momento (28%) e la difficoltà di dialogo (21%). Il 51% ritiene che debba essere l’uomo ad avere il preservativo (il 47% tra le donne). Proprio a partire da questi dati Durex – si legge in una nota – ha presentato oggi la nuova campagna ‘Funziona in due’ che invita tutti, e in particolare i giovani, a utilizzare il preservativo come strumento di responsabilità tra i partner, espressione di una cultura basata sul dialogo, il consenso e il rispetto verso se stessi.  "Sappiamo che i nostri giovani scelgono di correre il rischio e che non usano il preservativo per l’imbarazzo nell’indossarlo oppure per la vergogna nel chiederlo”, afferma Paolo Zotti, amministratore delegato di Reckitt Benckiser Healthcare (Italia) Spa, che commercializza il brand Durex in Italia. “Per questo motivo – spiega – dobbiamo parlare con loro e coinvolgerli, per aiutarli a comprendere che il preservativo è un atto di responsabilità e rispetto verso sé stessi e gli altri, oltre che un momento di condivisione e intimità”.  Una particolare attenzione è rivolta ai giovanissimi che, come dimostrano i dati, si rendono protagonisti di uno scenario difficile da ignorare, reso evidente dall’aumento delle percentuali di ‘prima volta’ nella fascia 11-13 anni (dal 3% del 2019 al 12% del 2023), e un relativo scarso utilizzo del preservativo (53%). Attraverso questa campagna, Durex intende promuovere un nuovo movimento culturale che rimette al centro della sessualità il preservativo, come diritto di tutte e di tutti di decidere di utilizzarlo e di farlo dall’inizio alla fine del rapporto.  Nei mesi scorsi, in risposta alle risultanze emerse dall’Osservatorio ‘Giovani e Sessualità’ – conclude la nota – Durex ha presentato il primo programma in Italia dedicato all’educazione sessuale e affettiva nelle scuole. L’attività, svolta a Milano in collaborazione con l’Associazione Ala Milano Onlus e con il patrocinio del Comune del capoluogo, è iniziata a ottobre con l’obiettivo di coinvolgere 23 mila studenti delle scuole superiori della città, con il supporto di esperti educatori/educatrici, psicologi/psicologhe e sessuologi/sessuologhe. Ciascuna delle scuole aderenti ha accesso a laboratori di educazione affettiva e sessuale, conferenze e incontri con esperti, docenti e personale scolastico, con momenti dedicati al feedback e alla restituzione al termine delle attività e con la somministrazione di un questionario pre e post interventi, al fine di valutare le conoscenze acquisite e il gradimento rispetto alle tematiche trattate. In queste occasioni saranno inoltre proposte attività interattive (giochi, quiz, dibattiti, etc.) e momenti di riflessione e condivisione in piccoli e grandi gruppi, oltre a garantire uno spazio di ascolto non giudicante che faciliti l’emersione di domande e vissuti personali.  La campagna, attualmente on air in tutta Italia e in out-of-home nelle città di Milano, Roma e Napoli, prevede una collaborazione con Alexa, l’assistente vocale di Amazon, per creare una ‘customer experience’ in cui gli utenti, tramite un quiz, potranno mettere alla prova la loro conoscenza e preparazione legata al consenso e all’utilizzo del preservativo. La campagna proseguirà poi a livello digital e social attraverso collaborazioni con 6 content creator che, passando nelle vicinanze delle maxi affissioni e del murales, condivideranno le loro esperienze con il preservativo e ne sottolineeranno l’importanza della condivisione con il partner, perché la sessualità funziona meglio quando è condivisa. —[email protected] (Web Info)

Lavoro/ Tredici posti per disoccupati disponibili nella provincia di Torino

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Nuove occasioni di lavoro: ecco i bandi.

In Piemonte saranno lanciati 4 programmi di “Cantieri di Lavoro” per un totale di 13 posti aperti. Le opportunità lavorative sono destinate a persone disoccupate over 45 e interessano diversi comuni nella provincia di Torino. È consentito presentare la candidatura a partire dal 5 febbraio 2024 fino al 19 febbraio 2024. Qui sotto sono disponibili gli avvisi pubblici da scaricare e tutte le informazioni utili sui requisiti, i progetti e le modalità per partecipare all’iniziativa.

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Sanità, insufficienti i livelli di assistenza in molte regioni italiane

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E’ allarme-sanità in Italia

È un quadro gravissimo quello dipinto dai dati provvisori sui Lea – i Livelli essenziali di assistenza – per il 2022: solo 9 Regioni su 21 hanno garantito le cure mediche essenziali, il resto (oltre la metà) non ha invece raggiunto il livello di sufficienza.

Sono i dati preliminari del ministero della Salute, anticipati da Quotidiano Sanità, a evidenziare la situazione in cui versa la sanità italiana, analizzando i tre macro indicatori: prevenzione, ospedale e territorio. Ben 12 tra Regioni e Province autonome non riescono ad assicurare uno standard minimo. Un dato in peggioramento rispetto al 2021.
In cima alla classifica troviamo il Veneto, seguito da Emilia Romagna e Toscana: sono queste le Regioni più virtuose; invece le Regioni dove la situazione è più critica sono il Piemonte, la Campania, la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna.

Ascolti tv, ‘Màkari’ torna con terza stagione e vince prime time domenica 18 febbraio

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(Adnkronos) – 'Màkari' torna su Rai1 con la terza stagione e conquista gli ascolti della prima serata grazie a 3.997.000 telespettatori e al 22,7% di share. Canale 5 con 'Lo show dei record' si è classificato secondo con 2.454.000 telespettatori e il 16,3%, mentre sul terzo gradino del podio si è piazzato il Nove con 'Che Tempo Che Fa', grazie a 2.075.000 telespettatori e il 10,2% di share (1.168.000 telespettatori e il 9,6% nella sezione 'Il Tavolo').  Appena fuori dal podio Rai3 con 'Report' visto da 1.570.000 telespettatori pari all'8% di share, mentre Su Italia1 'Geostorm' ha ottenuto 989.000 telespettatori e il 5,4% di share e Rai2 con '9-1-1' ne ha conquistati 664.000 con il 3,2% e, a seguire, con '9-1-1: Lone Star' ne ha raccolti 613.000 con il 3,1%. Su Retequattro 'Zona Bianca' ha segnato il 3,4% di share con 497.000 telespettatori e La7 con il film 'A beautiful mind' ne ha totalizzati 358.000 pari al 2%. Tv8 con 'Petra' chiude la classifica del prime time di ieri con 350.000 telespettatori e l’1,8% di share. Rai1 vince anche l'access prime time con 'Affari Tuoi', seguito da 5.218.000 telespettatori pari al 25% contro i 3.068.000 e il 14,7% di 'Paperissima Sprint' su Canale 5. Anche nel preserale la rete ammiraglia Rai è vincente con 'L’Eredità Weekend' che ha ottenuto 4.366.000 telespettatori e il 25%, mentre 'Avanti un altro! Story' su Canale 5 ha raccolto 3.232.000 telespettatori e il 19,1%. Nel complesso la comparazione delle reti generaliste Rai più RaiNews24 nei confronti di Mediaset più TgCom24 vede, nell'intera giornata, la Rai al 31,7% con 2.949.000 telespettatori e Mediaset a 2.344.000 telespettatori e il 25,2% e, in prima serata, la Rai al 33,8% (6.927.000 telespettatori) e Mediaset al 23,9% con 4.908.000 telespettatori. —[email protected] (Web Info)

Mar Rosso e attacchi Houthi, ok Ue a lancio missione Aspides

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(Adnkronos) – Il Consiglio Affari esteri Ue ha approvato il lancio dell'operazione militare navale Aspides contro gli attacchi degli Houthi alle imbarcazioni commerciali nel Mar Rosso e nel Canale di Suez. "L'Italia avrà comando delle forze", ha scritto in un post su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ribadendo che "l'Italia è in prima linea per proteggere interessi mercantili e la libera navigazione nel Mar Rosso. È un importante passo verso difesa comune europea". Sono stati approvati in apertura dei lavori, riferiscono fonti europee, due punti procedurali: uno riguardante il piano operativo per EuNavFor Aspides, già approvato in Coreper nel giorno di San Valentino, e poi la decisione del Consiglio che lancia l'operazione marittima dell'Ue "al fine di preservare la libertà di navigazione nel contesto della crisi nel Mar Rosso".  Il comando della missione ha una struttura articolata, come già altre missioni (EuNavForMed, o Sophia, aveva una struttura simile, anche se per due terzi italiana). Il quartier generale della missione sarà a Larissa, in Grecia, affidato ad un ufficiale greco. Il comando operativo, sul campo, sarà installato a bordo di un cacciatorpediniere italiano e affidato ad un ufficiale italiano, il contrammiraglio Stefano Costantino. Il comando strategico resta a Bruxelles, come per tutte le operazioni militari Ue.  "Accolgo con favore la decisione odierna di lanciare l'operazione della forza navale dell'UE Aspides. L’Europa garantirà la libertà di navigazione nel Mar Rosso, lavorando a fianco dei nostri partner internazionali. Al di là della risposta alla crisi, è un passo verso una presenza europea più forte in mare per proteggere i nostri interessi europei", ha dichiarato su X la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen.  “L’Europa, coesa, ha approvato la missione Aspides, in risposta alla crisi in atto nel Mar Rosso, che sta minando la stabilità economica del vecchio continente e dell’Occidente in generale. La Difesa, dopo che il Parlamento italiano l'avrà approvata, potrà fornire il proprio contributo e assumere il Comando imbarcato dell’Operazione, come ci ha chiesto l’Unione Europea. L’Italia, consapevole della rilevanza strategica dell'area, giocherà un ruolo importante anche per favorire il coordinamento della missione con l’operazione Eunavfor Atalanta, della quale abbiamo assunto il comando tattico lo scorso 8 febbraio”, ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Una risposta necessaria alla guerra ibrida – ha continuato il ministro – che gli Houti stanno portando avanti nello stretto di Bab el-Mandeb, tagliando le vie di comunicazione che alimentano numerosi Paesi, tra i quali il nostro, incidendo sulle loro economie e creando uno svantaggio competitivo per l’Occidente a vantaggio di altre Nazioni, le cui navi non vengono attaccate”. In questo momento nel Mar Rosso è presente il cacciatorpediniere Caio Duilio, impegnato nell’assicurare la vigilanza marittima a protezione delle unità mercantili e garantire la sicurezza delle rotte commerciali. L’area di operazione istituita dal mandato dell’Ue racchiude lo spazio di mare tra Bab el-Mandeb e Hormuz, inclusi Mar Rosso, Golfo di Aden, Mar Arabico, Golfo di Oman e Golfo Persico. Aspides, come deciso in sede europea, sarà un’operazione difensiva che si concentrerà sulla protezione delle navi contro gli attacchi in mare, in aderenza alle norme del diritto internazionale, a tutela del principio della libertà di navigazione e a diretto supporto degli interessi nazionali. —internazionale/[email protected] (Web Info)