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Famiglia, Ruiu (Pro Vita & Famiglia): “Da lì può ripartire una primavera per nostra società”

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(Adnkronos) – “Con questo evento abbiamo voluto raccontare qual è il tempo e quali sono le crisi che stiamo vivendo in questo momento, ma anche ribadire che la crisi è un'opportunità. Quindi, laddove tutti quanti abbiamo trovato quelli che sono i limiti da superare, quelli che sono i confini da ricordare, come custodire i nostri figli, abbiamo anche ricordato che c'è una speranza, che nessuno può togliere e che dalla famiglia, culla della vita, può ripartire una primavera per questa nostra società”. A dirlo, Maria Rachele Ruiu, portavoce Pro Vita & Famiglia onlus, in occasione dell’evento intitolato “Famiglia ed Educazione, Capitalismo e Mercificazione”, svoltosi presso la Sala Rossi Monti della Biblioteca Carducci a Città di Castello, Perugia, organizzato da Pro Vita & Famiglia onlus e da Persona&Persone. “Mi stupisce, però sono anche felice dei momenti di convergenza avuti oggi, perché quando nella difficoltà si serrano i ranghi ed è inequivocabile che è importantissimo e necessario a custodire la cosa che più preziosa abbiamo: i nostri figli. Noi siamo qui per amore dei nostri figli – sottolinea Ruiu – ed è proprio l'amore per i nostri figli un motore per restituire a loro un mondo più giusto, un mondo dove nessuno viene lasciato indietro e dove la verità e la realtà non sia nascosta dietro ideologie o dietro meccanismi dei media”.  Durante l’incontro, la portavoce di Pro Vita & Famiglia si è soffermata sul tema delle fratture che hanno inciso sulla famiglia: “C’è stata una frattura tra la sessualità e il matrimonio, la procreazione, l’amore e la persona. Se io posso essere chiunque e se davanti a me posso avere chiunque, come faccio a formare una relazione affettiva autentica che possa condurre ad un senso comune? La bella notizia è che mentre il pensiero debole è un’imposizione dall’alto, il pensiero forte va testimoniato. Noi usciamo da qua sapendo che è possibile fare qualcosa. Ci vogliono insegnare che qualsiasi progresso della scienza sia buono”. “Preparando un evento differente da questo, ho provato a spiegare la storia della Chiesa dal 1600 fino al Concilio Vaticano II. Usciti dal Medioevo abbiamo costruito l’illusione che l’uomo potesse disobbedire alla Creazione, abbiamo costruito un Superuomo individualista che ha fatto sparire socialmente Dio. Con il primato della Ragione si è creata una contrapposizione a Dio, abbiamo chiuso i Cieli e abbracciato solo il mondo dell’empirismo”, conclude.  —[email protected] (Web Info)

Terzo mandato, Follini: “Vero problema è legge elettorale”

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(Adnkronos) – "Non sembra così avvincente, il tema del terzo mandato dei governatori delle regioni. Eppure non andrebbe preso alla leggera. Racchiude in sé, infatti, almeno due chiavi di lettura. La prima verte sui rapporti di forza. La seconda verte sui princìpi. E come sempre quando le due cose si sommano è segno che è in ballo qualcosa di importante. La prima chiave è sotto gli occhi di tutti. La prova di forza tra Meloni e Salvini, a proposito del Veneto (e non solo). E un po’ anche la prova di forza tra Schlein e i governatori del Pd. Dispute simboliche e di potere che possono decidere le sorti dei leader e che non per caso occupano le cronache politiche di questi giorni. Dispute che ovviamente non sarebbe giusto sottovalutare. In particolare a destra, dove la premier e il suo vice sembrano giocarsi la rappresentanza del nord, laddove fino a ieri imperava la Lega e dove invece FdI si propone ora di insediare e far valere il suo primato numerico e politico. E però l’argomento si presta anche a una interpretazione più profonda e significativa, che riguarda la pretesa di longevità del ceto politico. Tema su cui sarebbe il caso di ragionare più in profondità, dato che quella pretesa, chiamiamola così, agita la politica in molte contrade. A partire dagli Stati Uniti e dalla sfida presidenziale tra i due giovanotti che si contendono la Casa Bianca. Detto un po’ brutalmente: quanto a lungo può durare un incarico politico? Quante legislature per i deputati e i senatori, quanti mandati per i sindaci e i governatori? La legge del nostro paese consente ora di trascorrere in Parlamento anni e anni. E impone invece che gli amministratori locali tolgano il disturbo, se così si può dire, dopo dieci anni al massimo. E già qui si rintraccia una contraddizione. Poiché chi governa un territorio è ben visibile agli occhi dei cittadini, chi rappresenta la nazione appare invece un pochino più distante dalla loro visuale. Ma c’è un’aggravante. Ed è che i parlamentari, di questi tempi, sono eletti un po’ alla cieca. Con questa legge elettorale infatti il più delle volte si tratta di dirigenti paracadutati, scelti dai capi dei loro partiti in ragione della loro ubbidienza e spesso quasi estranei al contesto che pure produce i voti per farli entrare a Montecitorio e a Palazzo Madama. Dunque, forse sarebbe più giusto comportarsi con più severità verso di loro e magari consentire agli amministratori locali, più legati al territorio, di disporre di un tempo più lungo. Peccato che le decisioni che si annunciano stiano andando invece nella direzione opposta. E qui però si viene al nodo, che nessuno sembra voler sciogliere. E cioè al senso e alla durata di un mandato politico. E’ una questione di principio. C’è chi pensa che la politica sia un’attività professionale vera e propria. Un mestiere, verrebbe da dire. E dunque che l’esperienza, la competenza, la resilienza siano parte fondamentale del compito che si è chiamati a svolgere. Dunque, nessuna improvvisazione, nessun dilettantismo. Al capo opposto di questo modo di vedere le cose c’è chi invece inveisce contro la casta e nega che la politica possa mai essere una specializzazione. Anzi, invoca il ricambio e perfino l’inesperienza a garanzia di una sorta di pulizia morale. Si tratta di posizioni estreme, a cui hanno dato voce vecchi dirigenti e nuovi tribuni, qualche volta cambiando idea e il più delle volte adattando le idee al proprio vantaggio. La prova non proprio brillante che i 'dilettanti' hanno dato di sé ogni volta che gliene è stata offerta l’occasione induce a rivalutare i professionisti di un tempo. Ma la resistenza al cambiamento che i professionisti a loro volta oppongono alle ragioni del ricambio e del rinnovamento finisce per dare un credito immeritato alla denuncia contro la 'casta' e alla cupa visione che la sottende. E’ un classico caso in cui occorrerebbe seguire una via di mezzo. Magari chiedendo ai professionisti di non esagerare con quel loro tenace e patetico abbarbicarsi allo scranno. E togliendo così, con qualche gesto più generoso, ai loro sfidanti la cupezza del sospetto e l’alibi della demagogia". (di Marco Follini) —[email protected] (Web Info)

Putin: “Russia pronta al dialogo con l’Ucraina”

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(Adnkronos) –
La Russia è pronta a porre fine pacificamente al conflitto in Ucraina, ma non ci sono segnali che Kiev lo voglia. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista rilanciata dall'agenzia russa Tass. "Se non fosse stato per la posizione dell'Occidente, la guerra sarebbe finita un anno e mezzo fa", ha sottolineato Putin nella conversazione con il giornalista Pavel Zarubin. "Ma loro (le autorità di Kiev) non lo volevano. Non so se lo vogliono oggi ?" “Siamo pronti al dialogo”, ha sottolineato il leader russo.  L'Ucraina è per la Russia "questione di vita o di morte", ha aggiunto Putin, spiegando che per l'Occidente "si tratta di migliorare la loro posizione tattica, ma per noi si tratta del nostro destino, di una questione di vita o di morte". Le parole di Putin sono state diffuse poche ore dopo la conquista delle rovine della città di Avdiivka, nell'est dell'Ucraina. Nella serata di ieri, il presidente ha ricevuto la comunicazione ufficiale dal ministro della Difesa, Sergei Shoigu, e ha inviato un telegramma di congratulazioni ai reparti che hanno completato la missione. L'Ucraina, dopo settimane di durissimi scontri lungo la linea del fronte, ha deciso di ritirare i propri soldati dalla città, ormai ridotta ad un cumulo di macerie: le forze di Kiev hanno abbandonato le posizioni ripiegando. Putin, al microfono di Zarubin, ha voluto commentare l'intervista dei giorni scorsi al giornalista americano Tucker Carlson, ex anchorman di Fox News. L'intervista con Carlson, durata più di due ore, secondo le indiscrezioni non ha soddisfatto Putin. Il faccia a faccia, in realtà, si è rivelato quasi un monologo del presidente russo, che nella prima mezz'ora ha 'tramortito' il giornalista con un prolisso excursus storico per dimostrare la natura artificiale dello stato ucraino. Putin, 10 giorni di distanza dall'intervista, sottolinea ancora come fosse "importante" che tanto tra i russi quanto all'estero si capisse quanto per la Russia sia importante "tutto quello che accade nella direzione ucraina". "Volevo che le persone ascoltassero per capire – ha affermato – Non spetta a me giudicare l'effetto".  —internazionale/[email protected] (Web Info)

Ucraina, notte di raid russi: almeno 3 morti. “Abbattuto” un caccia di Mosca

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(Adnkronos) – Ancora una notte di raid russi sull'Ucraina. Secondo le ultime news di oggi, 18 febbraio 2024, sulla guerra, Mosca ha lanciato una dozzina di razzi di vario tipo e 14 droni Shahed. Almeno tre i morti, denunciano le autorità ucraine. Come ha reso noto via Telegram il governatore della regione di Donetsk, Vadym Filashkin, due corpi senza vita sono stati estratti dalle macerie di un palazzo nella città di Kramatorsk. I soccorritori sono ancora al lavoro, ha detto, e non è escluso che il bilancio delle vittime possa aggravarsi. Si ritiene siano stati colpiti anche siti industriali a Kramatorsk. E nella vicina Sloviansk è stata distrutta una scuola. Dalla vicina regione di Kharkiv, il governatore Oleh Syniehubov ha denunciato che almeno una persona è morta e altre cinque sono rimaste ferite in un attacco contro un palazzo di due piani a Kupiansk. Secondo i miliari ucraini, nella notte la Russia ha lanciato sei missili S-300, convertiti per colpire obiettivi a terra, tre missili da crociera Ch-22 e un missile Ch-59 che è stato intercettato, oltre a 14 droni Shahed, 12 dei quali sono stati abbattuti. Abbattuto anche, stando all'Aeronautica ucraina, un cacciabombardiere russo Su-34.  Dopo aver perso Avdiivka, l'esercito ucraino ha sconfitto il tentativo di offensiva delle truppe russe in direzione di Zaporizhzhia, uccidendo circa 70 soldati nemici, ha reso noto il comando operativo occidentale su Telegram. Secondo i dati dello Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina (UAF), i russi hanno tentato senza successo 13 volte di attaccare le posizioni ucraine a ovest di Verbovoy e Robotyny nella regione di Zaporizhzhia, ma dopo un'offensiva infruttuosa, il nemico si è ritirato nelle posizioni precedenti. "Nell'offensiva sono state coinvolte 30 unità di equipaggiamento e un numero abbastanza elevato di personale nemico. Stiamo lavorando! Stiamo distruggendo il nemico", scrive il comando.  Per Joe Biden sarebbe "immorale" se gli Stati Uniti non assicurassero ulteriori aiuti all'Ucraina, se il Congresso non approvasse i fondi. Sarebbe "assurdo" di fronte agli ucraini che hanno combattuto "in modo così coraggioso ed eroico" contro l'invasione russa, ha detto il presidente americano come riporta la Cnn. "Trovo assurda l'idea che ora stiano finendo le munizioni e che noi ce ne andiamo. La trovo immorale – ha detto Biden dal Delaware dopo la notizia del colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del ritiro delle truppe ucraine dalla città di Avdiivka presa d'assalto dalle forze russe – Lo trovo contrario a tutto ciò che siamo".   —internazionale/[email protected] (Web Info)

Gaza, Israele attacca ospedali a Khan Yunis. Usa non voteranno risoluzione Algeria

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(Adnkronos) – Si fa sempre più drammatica la situazione a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo le ultime notizie di oggi, 18 febbraio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas, un attacco dell'artiglieria israeliana ha colpito un piano dell'ospedale al-Amal. Le forze israeliane, denuncia la Mezzaluna Rossa palestinese, "colpiscono con bombardamenti dell'artiglieria il terzo piano dell'ospedale di Al-Amal", si legge in un messaggio su X senza altri dettagli. La denuncia arriva dopo che il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha fatto sapere che "l'ospedale Nasser non funziona più a causa dei raid" delle forze israeliane. Nella struttura restano "circa 200 pazienti e almeno 20 devono essere trasferiti con urgenza in altri ospedali per ricevere le cure necessarie", ha affermato, aggiungendo che "sia ieri che l'altro ieri, al team dell'Oms non è stato consentito l'ingresso in ospedale per valutare le condizioni dei pazienti e le esigenze terapeutiche, nonostante avesse raggiunto il complesso dell'ospedale per la consegna di carburante insieme ai partner". "Il prezzo dei ritardi verrà pagato con le vite dei pazienti – incalza – Dovrebbe essere facilitato l'accesso ai pazienti e all'ospedale".  Ieri le forze israeliane (Idf) hanno affermato di aver arrestato "100 sospetti terroristi" nell'ospedale Nasser. Mentre sfiora i 29.000 morti il bilancio delle vittime palestinesi dallo scorso 7 ottobre. Il ministero della Salute di Gaza, dal 2007 sotto il controllo di Hamas, parla di almeno 28.985 morti, con 127 decessi in 24 ore, e 68.883 feriti.  Gli Usa minacciano di porre il veto alla risoluzione proposta dall'Algeria per un cessate il fuoco a Gaza. Il testo dovrebbe essere votato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la prossima settimana, ma l'ambasciatrice statunitense presso le Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield ha avvertito che se il testo sarà presentato così come è stato redatto, non sarà adottato da Washington. In una dichiarazione di sabato, Thomas-Greenfield ha affermato che "gli Stati Uniti stanno lavorando a un accordo tra Israele e Hamas che prevede il rilascio degli ostaggi e una pausa nei combattimenti per almeno sei settimane". "Nella scorsa settimana, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avuto diversi contatti con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, così come con i leader di Egitto e Qatar, per portare avanti questo accordo", ha detto. "Crediamo che questo accordo rappresenti la migliore opportunità per riunire tutti gli ostaggi con le loro famiglie e consentire una pausa prolungata nei combattimenti, che consentirebbe di far arrivare nelle mani dei civili palestinesi una maggiore quantità di cibo, acqua, carburante, medicine e altri beni di prima necessità", ha detto l'ambasciatore. "La risoluzione presentata dal Consiglio di Sicurezza, al contrario, non raggiungerebbe questi risultati, e anzi, potrebbe essere dannosa. Per questo motivo, gli Stati Uniti non sostengono l'azione su questo progetto di risoluzione. Se dovesse essere votato così come redatto, non sarà adottato". Mercoledì scorso, i paesi arabi alle Nazioni Unite hanno riaffermato il loro sostegno al progetto di risoluzione algerino che chiede un cessate il fuoco a Gaza e aiuti umanitari senza ostacoli nel contesto dell'imminente invasione di terra di Rafah da parte di Israele. L'ambasciatore palestinese presso l'Onu Riyad Mansour ha esortato l'Onu ad agire e ha affermato che il gruppo ritiene che vi sia un sostegno "massiccio" per la risoluzione proposta. Nella sua dichiarazione di sabato, Thomas-Greenfield ha invece invitato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a garantire che "qualsiasi azione che intraprenderemo nei prossimi giorni aumenti la pressione su Hamas affinché accetti la proposta sul tavolo". —internazionale/[email protected] (Web Info)

Trump punta alle sneakers, dopo maxi multa lancia linea di scarpe da ginnastica

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(Adnkronos) – Non solo la Casa Bianca: Donald Trump punta anche alle sneakers. Il giorno dopo la condanna a pagare 355 milioni di dollari per frode a New York, l'ex presidente degli Stati Uniti, infatti, ha lanciato una linea di scarpe da ginnatistica. "Lo volevo fare da molto tempo", ha detto Trump annunciando il lancio della nuova linea di sneaker il cui prezzo sarà compreso tra i 199 e i 399 dollari. "Ho alcune persone incredibili che lavorano con me sulle cose e hanno inventato questo… e penso che sarà un grande successo", ha aggiunto Trump allo Sneaker Con di Filadelfia secondo quanto riferisce 'Nbc News'. Nel suo breve discorso Trump ha spiegato che la linea – che sarà chiamata 'Trump Sneakers' – potrebbe essere un modo per avvicinarsi ai sostenitori più giovani. 
Ci sono tre modelli: una scarpa alta dorata e decorata con una 'T' all'esterno che viene chiamata 'Never surrender high top sneaker' (mai arrendersi, ndr), una scarpa da ginnastica rossa senza lacci (T – Red Wavee) una scarpa da ginnastica bianca senza lacci (Potus 45). Le vendite delle scarpe da ginnastica (il sito web dove è possibile acquistare le scarpe vende anche il profumo e l'acqua di colonia 'Victory47') non hanno nulla a che fare con la campagna presidenziale di Trump o con la Trump Organization. Il nome, l'immagine e il marchio dell'ex presidente sono stati concessi in licenza a Cic Ventures Llc.  Le scarpe da ginnastica direttamente associate ai politici, riferisce 'Nbc News', sono rare. Ci sono un paio di Nike disegnate per l'ex presidente Barack Obama, ma ne esistono solo un paio di scarpe, e Under Armour ne ha realizzato un paio per lui con il logo presidenziale che il giocatore di pallacanestro Usa Steph Curry ha indossato per una partita.   Trump, dopo la condanna a pagare 355 milioni di dollari per frode, si troverà a pagare per i processi civili in cui è stato condannato una cifra astronomica. Se si sommano infatti gli 83 milioni ai quali è stato condannato, sempre a New York, per il caso di diffamazione di E.Jean Carroll, l'ex presidente dovrà sborsare una somma, con gli interessi, potrebbe aggirarsi intorno ai 450 milioni, anche il mezzo miliardo di dollari.  Un'enorme quantità di denaro anche per un miliardario, anche se la vera portata delle fortune del tycoon è stata sempre poco chiara. Forbes, comunque, le stima intorno a 2,6 miliardi e il Bloomberg Billionaires Index intorno ai 3,1 miliardi, con circa 600 milioni in liquidi o beni personali. "Abbiamo un sacco di contante, che aumenta in modo sostanziale ogni mese", ha dichiarato, durante una deposizione lo scorso anno, Trump che notoriamente ama vantare le sue ricchezze.  
Per pagate multe e risarcimenti, Trump rischia di perdere quindi tra il 16 e il 19% del suo patrimonio e potrebbe trovarsi a vendere alcuni suo beni se non dovesse trovare il contante, venderle magari in fretta a condizioni non favorevoli, sottolineano gli esperti.  Senza contare che si faranno sentire gli effetti della decisione del giudice Arthur Engoron di vietare a Trump di guidare società a New York per tre anni, ed ai suoi figli Don jr e Eric per due anni, cosa che renderà molto difficile la gestione della Trump Organization nei prossimi anni.  
Ai soldi che Trump dovrà pagare per multe e risarcimenti, si deve aggiungere la montagna di spese legali: lo scorso ottobre, lo stesso Trump ha ammesso, durante un comizio in Iowa, che ha già pagato 100 milioni di dollari agli avvocati. Soldi che sono arrivati anche di comitati di raccolta dei fondi, che nel 2023 hanno speso 50 milioni per consulenze legali, 30 solo nella seconda parte dell'anno, quando sono iniziate a fioccare le incriminazioni per l'ex presidente.   —internazionale/[email protected] (Web Info)

F24 ordinario e semplificato, ecco quali sono le differenze

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(Adnkronos) – Il modello F24 viene utilizzato per il versamento di tributi, contributi e premi e permette, nella stessa operazione, anche la compensazione di eventuali crediti. Ma quali differenze ci sono tra il modello ordinario e quello semplificato? Le differenze sostanziali tra le due tipologie di F24 vanno ricercate nel numero di pagine, nelle sezioni presenti e nella possibilità di utilizzo. Il modello F24 ordinario consente di eseguire tutti i tipi di versamento, è composto da tre pagine e all’interno è possibile trovare numerose sezioni. Oltre all’anagrafica, in cui saranno presenti i dati personali del contribuente che effettua il pagamento, si hanno a disposizione: ● la sezione erario che permette il versamento delle imposte dirette allo Stato come Irpef, Iva o Ires (per la compilazione sono richiesti il codice tributo, l’anno di riferimento e importi, compresi quelli a credito); ● la sezione Inps permette di versare gli importi dovuti all’ente previdenziale (per la compilazione sono richiesti della sede Inps e la causale che identifica il pagamento); ● la sezione Regioni con la quale è possibile versare tributi regionali; ● la sezione Imu e altri tributi locali che consente il versamento di Imu, Tari e altri tributi a livello comunale; ● la sezione enti previdenziali e assicurativi; ● la sezione Accise che consente di versare tributi diretti all’Agenzia delle dogane e dei monopoli, contributi Inpgi, Enpapi e Cassa Geometri. L’F24 semplificato è costituito da una sola pagina, permette solo alcuni tipi di versamento e ha meno sezioni. Oltre alla parte dedicata alle informazioni anagrafiche del soggetto che esegue il versamento, si trovano diversi campi tra cui la colonna sezione in cui andrà inserito il destinatario del versamento che dovrà essere indicato con: ● EL se il destinatario è un ente locale; ● ER se il destinatario è l’erario (lo Stato); ● RG se destinatarie del versamento sono le Regioni. Oltre a questa colonna è presenta quella in cui indicare il codice tributo, il codice ente, l’anno di riferimento e l’importo. La differenza tra i due tipi di modello va individuata nella “semplificazione” a livello di compilazione che offre l’F4 semplificato con la sua versione ridotta e facilitata. —[email protected] (Web Info)

Tasse, prescrizione dopo 5 anni: ecco quando può essere ‘breve’

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(Adnkronos) – Generalmente la prescrizione delle tasse avviene dopo 10 anni, ma ci sono anche casi in cui interviene quella che è definita “prescrizione breve”. La prescrizione è un istituto che prevede l’estinzione del diritto a riscuotere il credito vantato se lo stesso non viene esercitato entro un determinato lasso di tempo.  La prescrizione breve è una sorta di eccezione alla regola generale che vede alcune tipologie di debiti prescriversi in 5 anni invece che il 10. In entrambi i casi il decorrere dei termini di prescrizione deve essere conteggiato dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui l’importo doveva essere originariamente versato. Trascorso questo lasso di tempo le tasse e le imposte non devono più essere versate. La cosa interessante da notare è che, sia per la prescrizione in 10 anni che per quella in 5, il termine di annullamento delle relative cartelle esattoriali è lo stesso, ovvero segue la prescrizione del tributo che genera l’avviso di pagamento. In questo caso la decorrenza inizia dal giorno successivo a quello in cui la cartella è stata notificata al contribuente.  Le tasse e le imposte che possono avere termini di prescrizione breve, in cinque anni, sono tutte quelle esigibili da Comuni, Regioni e Province. Si tratta di tutti i balzelli dovuti agli enti locali, ovvero: ● Imu; ● Tari; ● Icp (Imposta Comunale sulla pubblicità); ● tassa di soggiorno; ● sanzioni amministrative; ● Tosap, sanzioni penali; ● multe stradali.  Sempre lo stesso termine di prescrizione è previsto anche per i contributi previdenziali dovuti all’Inps e all’Inail. In tutti i casi in cui venga richiesto il pagamento di questi tributi e contributi va ricordato che la prescrizione interviene in cinque anni. Si tratta di una informazione fondamentale per il contribuente, visto che l’annullamento del diritto di pretendere il pagamento per il superamento dei termini in cui sono esigibili non interviene in modo automatico, ma è un diritto che il contribuente deve esercitare su richiesta. Una volta che per un debito prescritto viene richiesto il pagamento, il contribuente deve presentare un ricorso in autotutela o, in alternativa ricorrere alle vie legali. —[email protected] (Web Info)

Che tempo che fa, da Martin Scorsese a Ghali: gli ospiti di oggi

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(Adnkronos) – Il premio Oscar Martin Scorsese e Ghali tra gli ospiti della puntata di oggi, domenica 18 febbraio 2024, di 'Che Tempo Che Fa' di Fabio Fazio con Luciana Littizzetto, Filippa Lagerback, Nino Frassica, Mara Maionchi, Ubaldo Pantani, la Signora Coriandoli, Francesco Paolantoni. Tra gli ospiti della trasmissione, in onda sul Nove e in streaming su Discovery+, anche Marcello Lippi, Alberto Angela e Massimo Polidoro. L'ultimo film di Scorsese 'Killers of the Flower Moon', con protagonisti i Premi Oscar Robert De Niro e Leonardo DiCaprio, con Lily Gladstone e Jesse Plemons, è candidato a 10 premi Oscar (tra cui Miglior film e Miglior regia) e a 9 premi Bafta. Il film, tratto dal celebre, omonimo, best seller di David Grann, è scritto da Martin Scorsese con il Premio Oscar Eric Roth. Universalmente riconosciuto come uno dei più grandi maestri della storia del cinema, Martin Scorsese in oltre sessant’anni di straordinaria carriera ha firmato più di sessanta pellicole, tra cui numerosi capolavori entrati nell’immaginario mondiale, vincendo innumerevoli riconoscimenti internazionali tra cui una vittoria e quindici candidature agli Oscar, quattro Bafta, tre Golden Globe, il Cecil B. DeMille Award, una Palma d'Oro e la Carrosse d'or al Festival di Cannes, due David di Donatello speciali, tre Emmy Awards, un Grammy e molti altri premi in tutto il mondo.  E ancora: Ghali, tra i protagonisti della 74° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Casa mia”, quarto classificato al festival e che conta già oltre 11 milioni di streaming solo su Spotify. Tra gli ospiti anche Alberto Angela e Massimo Polidoro, in occasione dell’uscita del libro 'La meraviglia del tutto', l’ultimo regalo di Piero Angela al suo affezionato pubblico, una serie di conversazioni con Massimo Polidoro su temi quali l’universo, la natura, la scienza e l’uomo; Marcello Lippi, uno dei più grandi allenatori della storia del calcio, protagonista del docu-film 'Adesso vinco io' dedicato alla sua carriera, nella quale ha vinto 19 trofei tra cui lo storico Mondiale del 2006, una Champions League e cinque scudetti; Gianrico Carofiglio, nelle librerie dal 20 febbraio con 'L’orizzonte della notte', il nuovo capitolo della celebre saga dedicata all’avvocato Guerrieri; Roberto Burioni, professore ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele; l’editorialista del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli; l’editorialista di Repubblica Massimo Giannini. Chiude la serata l’immancabile appuntamento con 'Che tempo che fa – Il Tavolo' con Nino Frassica, Mara Maionchi, la Signora Coriandoli, Francesco Paolantoni e Ubaldo Pantani. Ospiti della puntata: Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia, medaglia d’argento nei tuffi sincronizzati da 3 metri ai Mondiali di Doha in Qatar, dove hanno segnato un risultato storico per l’Italia, come prima coppia maschile ad aver vinto una medaglia mondiale nei tuffi sincronizzati; Alfa, vincitore del premio Assomusica per il miglior artista emergente alla 74° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Vai!”; Paolo Conticini e Roberta Tagliavini, protagonisti della nuova edizione di “Cash or Trash – Chi offre di più?” sul Nove; Frank Matano; Cristiano Malgioglio; Simona Ventura. —[email protected] (Web Info)

Ucraina si ritira da Avdiivka, Putin esulta. Pressing su Congresso Usa per armi a Kiev

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(Adnkronos) –

L'Ucraina si ritira da Avdiivka, la Russia festeggia la conquista. Vladimir Putin celebra il risultato nella guerra in corso da 2 anni e lo usa nella campagna in vista delle elezioni presidenziali in Russia, con la vittoria già in tasca. Informato dal ministro della Difesa Sergei Shoigu sulla missione compiuta, il leader del Cremlino invia un telegramma ai reparti che hanno preso possesso della città ridotta a un cumulo di macerie. Dall'altra parte del fronte, Volodymyr Zelensky torna a chiedere un segnale agli Stati Uniti: le ultime news dal fronte sono l'ulteriore conferma, le armi e gli aiuti bloccati dal Congresso sono vitali per Kiev. Dopo il via libera del Senato, serve il voto favorevole della Camera per sbloccare le forniture da 61 miliardi. "Contiamo su una decisione positiva del Congresso. Per noi, questo pacchetto di aiuti è vitale", dice Zelensky, nella sua conferenza stampa con la vicepresidente degli Usa Kamala Harris a Monaco, rivolgendo l'ennesimo appello alla Camera.  "Non credo che il nostro partner strategico si possa permettere di non sostenere l'Ucraina", aggiunge il presidente ucraino, che vuole entrare nelle polemiche politiche interne degli Stati Uniti, con una parte dei repubblicani, incitati da Donald Trump in corsa di nuovo per la Casa Bianca, che stanno bloccando da mesi l'approvazione dei nuovi aiuti per l'Ucraina.  "Le forze ucraine sono state costrette a ritirarsi da Avdiivka dopo che i militari hanno dovuto razionare le munizioni a causa della mancanza di rifornimento provocata dall'inazione del Congresso, segnando la prima vittoria russa in mesi", il messaggio di Joe Biden.  Il presidente, si legge in una nota della Casa Bianca, ribadisce "la necessità che il Congresso approvi in fretta i fondi per fornire rifornimenti alle forze ucraine". "Il presidente Biden ha riaffermato il forte sostegno bipartisan all'interno del governo americano e tra il popolo americano alla sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina e la necessità che il governo russo venga considerato responsabile delle sue azioni", conclude la nota. La questione ruota attorno all'influenza che Trump esercita su una schiera di repubblicani al Congresso. L'ex presidente, come è noto, è convinto di poter risolvere la crisi in poche ore con le sue capacità di mediatore. "Se Trump viene, sono pronto persino ad andare con lui al fronte", dice Zelensky, rinnovando l'invito inoltrato già a novembre. 
Al pressing si unisce anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Il ritardo del Congresso degli Stati Uniti ha un "impatto diretto" sulla linea del fronte in Ucraina, dice. "Il problema ora è che la mancanza di decisioni da parte del Congresso americano e significa che il flusso in arrivo dagli Stati Uniti è diminuito e che questo ha un impatto diretto sul fronte in Ucraina", aggiunge. "Non si tratta di prendere le decisioni giuste, ma di prenderle al momento giusto, il prima possibile. E' urgente. Ogni settimana in pièù che aspettiamo significa che altre persone saranno uccise al fronte in Ucraina", evidenzia.  —internazionale/[email protected] (Web Info)