(Adnkronos) – Per la prima volta al mondo una strategia di trapianto sequenziale, prima di microbiota fecale e, poi, di fegato, ha consentito di salvare la vita a un uomo di 56 anni, affetto dalla nascita da malattia policistica con interessamento epatico e renale. Una maratona lunga 120 giorni, gestita dai medici dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, in collaborazione con i colleghi della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma. "Il decorso post-operatorio del trapianto di fegato è stato scevro da complicanze maggiori, in particolare non si sono verificate infezioni di sorta. Dopo solo 20 giorni dal trapianto di fegato (e ben 120 giorni dal suo ingresso alle Molinette), il paziente è rientrato a casa, avendo anche ripreso una funzione renale tale da non necessitare per ora di dialisi. Il paziente, supportato con amore dalle straordinarie moglie e figlia, è adesso in piena fase di recupero nutrizionale e motorio ed è stato scongiurato il rischio di infezione da batteri intrattabili nel post-trapianto fegato", sottolinea l'ospedale Molinette in una nota. Il caso clinico ha già ricevuto il primo riconoscimento nella letteratura scientifica internazionale, essendo stato pubblicato su 'Transplant Infectious' Disease. "Nell'agosto scorso il paziente era stato trasferito dalla Nefrologia dell’ospedale Martini di Torino nella Terapia intensiva epatologica dell'ospedale Molinette (diretta da Antonio Ottobrelli) a seguito di scompenso ascitico e stato settico. La malattia policistica negli anni aveva gravemente danneggiato la funzionalità renale fino alla necessità di dialisi, e il notevole ingombro addominale, determinato da un fegato completamente sostituito da cisti ed arrivato a pesare circa 15 chili – racconta l'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino – condizionava un grave stato di denutrizione, lo sviluppo di versamento liquido in addome e la colonizzazione intestinale da parte di batteri resistenti a qualunque terapia antibiotica ad oggi disponibile". "In considerazione delle gravi condizioni cliniche, il direttore del Centro trapianto fegato di Torino, Renato Romagnoli, e il direttore del Centro trapianto rene, Luigi Biancone – prosegue la nota dell'ospedale – avevano concordato di dare priorità di trapianto all’organo salvavita, ossia al fegato, posponendo il trapianto di rene in un secondo momento. La colonizzazione intestinale da batteri resistenti alle terapie antibiotiche, in considerazione delle comorbidità da cui era affetto il paziente, rischiava tuttavia di rendere futile anche il trapianto di fegato, stante l’alto rischio di infezioni incurabili nell’immediato post-trapianto". "La dottoressa Silvia Martini della Terapia intensiva epatologica ed il professor Renato Romagnoli hanno pertanto contattato il direttore della Medicina interna e Gastroenterologia e del Centro malattie dell’apparato digerente della Fondazione Policlinico niversitario Agostino Gemelli Irccs di Roma, Antonio Gasbarrini, pioniere in Italia, con i professori Gianluca Ianiro e Giovanni Cammarota, del trapianto di microbiota fecale e autore delle Linee guida internazionali sul trapianto di feci – ricostruisce l'ospedale torinese -. I colleghi hanno prontamente offerto la loro disponibilità a procedere con il trapianto di feci in capsule, con una possibilità di successo in circa 2 casi su 3 nella decolonizzazione dell’intestino da batteri altrimenti ad oggi intrattabili". "Con la preliminare autorizzazione del direttore sanitario dell'ospedale Molinette, Antonio Scarmozzino, il Centro regionale trapianti del Piemonte (diretto da Federico Genzano Besso) ha ottenuto parere favorevole dal direttore del Centro nazionale trapianti (Cnt) di Roma, Massimo Cardillo, al trapianto di feci in deroga mediante l’assunzione di capsule per via orale, unica via di somministrazione possibile considerato il notevole ingombro addominale che controindicava la classica somministrazione per via colonscopica – prosegue la nota – Il Comitato etico della Fondazione Policlinico Gemelli ha espresso a sua volta parere favorevole. Interpellata favorevolmente la Commissione farmaceutica interna della Città della Salute, nel novembre scorso Ianiro, organizzata in poche ore la trasferta da Roma, ha somministrato al paziente degente alle Molinette 50 capsule di microbiota intestinale, preparate alla Microbiologia del Gemelli". La riduzione della carica batterica colonizzante l’intestino, "documentata dai colleghi della Microbiologia dell'ospedale Molinette (diretta da Cristina Costa) ha consentito di attivare in lista trapianto di fegato il paziente esattamente 12 giorni dopo il trapianto di microbiota fecale. Da sottolineare l'elevata priorità in lista fegato concessa dal Centro nazionale trapianti, al fine di sfruttare la finestra trapiantologica apertasi con la riduzione della carica batterica intestinale – ricorda la nota – A fine novembre, grazie alla generosità di una famiglia italiana che ha donato il fegato del caro congiunto defunto, il paziente, esattamente a 100 giorni dall’inizio del ricovero alle Molinette, è entrato in sala operatoria". "Il trapianto di fegato a elevatissima complessità tecnica è stato effettuato dal direttore del Centro trapianto fegato di Torino, professor Renato Romagnoli, insieme con il suo staff medico, chirurgico ed infermieristico, in circolazione extracorporea con la collaborazione della Cardiochirurgia (diretta da Mauro Rinaldi) e degli anestesisti della Anestesia e Rianimazione 2, diretti da Roberto Balagna – precisa l'ospedale di Torino -. Durante il trapianto è stata necessaria la trasfusione di 18 unità di globuli rossi e di altrettante di plasma fresco provenienti dalla Banca del sangue e Immunoematologia della Città della Salute di Torino. E' doveroso ricordare come la donazione di sangue sia indispensabile per l'attività trapianto. Per consentire gli oltre 4.000 trapianti di fegato sinora effettuati a Torino si è reso infatti necessario un pool di oltre 150.000 persone che in silenzio e con grande generosità hanno donato il loro sangue". "Ancora una volta siamo orgogliosi di rendere pubblica una collaborazione tra Policlinici italiani su un gravissimo caso clinico risolto con una soluzione sanitaria all'avanguardia e senza precedenti", conclude Giovanni La Valle, direttore generale Città della Salute di Torino. —[email protected] (Web Info)
Bassino vince discesa Crans Montana e Brignone è seconda
(Adnkronos) –
Marta Bassino vince la discesa libera di Crans Montana, Federica Brignone è seconda e l'Italia mette a segno una splendida doppietta nella Coppa del Mondo femminile di sci alpino. Bassino conquista la prima vittoria in carriera nella specialità, imponendosi con il tempo di 1'26''84. Brignone è seconda a 0''54 con il crono di 1'27''38. Terzo posto per la svizzera Lara Gut-Behrami (1'27''95), leader della classifica generale di Coppa del Mondo, terza a 1''11 dalla vincitrice. La giornata super delle azzurre è completata dal quinto posto di Laura Pirovano (1'28''08), che si piazza alle spalle della bosniaca Elvedina Muzaferija (1'28''06).
Bassino e Brignone confezionano la 19esima doppietta nella storia dello sci femminile azzurro. Il precedente uno-due, curiosamente, era stato realizzato sempre sul tracciato di Crans Montana un anno fa: a febbraio 2023, sui primi due gradini del podio Sofia Goggia e ancora Brignone. "Non mi aspettavo di vincere in discesa, ma ho sempre creduto nella velocità", dice Bassino dopo l'exploit che vale la settima vittoria in carriera dopo 6 acuti in gigante. "Sapevo di avere due buone discipline su cui puntare come Gigante e Superg, ma ero consapevole che anche in discesa avrei potuto dire la mia", aggiunge l'atleta dell'Esercito. "E' la mia prima vittoria in discesa: nel 2020 il secondo posto di Bansko era arrivato in condizioni più difficili, invece ho vinto su una pista da discesista, con tratti di scorrimento in cui ho spesso faticato. Il numero di partenza basso ha sicuramente aiutato ma sono davvero contenta perchè ci ho sempre creduto e lavorato: il mio momento infine è arrivato", prosegue, godendosi il successo "in una stagione in cui sono mancati i risultati importanti. Oggi ho fatto tutto nel modo giusto, facendo la differenza nel muro finale. Non è stato facile gestire gli scorsi mesi, ma mi sono data sempre pazienza, sapendo che sarebbe tornato tutto alla normalità". —[email protected] (Web Info)
Verissimo, da Mahmood a Jean Paul Gaultier: gli ospiti del weekend di Silvia Toffanin
(Adnkronos) – Oggi, sabato 17 febbraio, e domani, domenica 18, dalle 16.30 su Canale 5 weekend in compagnia di 'Verissimo' condotto da Silvia Toffanin. Oggi, in esclusiva, sarà ospite Jean Paul Gaultier, lo stilista che con le sue creazioni iconiche, prima fra tutte il corsetto indossato da Madonna, nel corso di cinquant’anni ha lasciato un segno indelebile nella moda, ora celebrato con il musical 'Fashion Freak Show'. Intervista di famiglia per Cristina e Benedetta Parodi, in studio con Laura, la loro splendida mamma. E ancora, gli aggiornamenti sullo stato di salute di Costantino Vitagliano e direttamente dal successo di Sanremo la voce di Clara. Per gli appassionati di “Terra Amara” sarà ospite Selin Yeninci, l’attrice che nella soap di Canale 5 interpreta Saniye. Infine, tutte le emozioni di Veronica Peparini e Andreas Muller, in attesa di due gemelline. Domenica arriva Mahmood, che con la sua “Tuta gold” è l’artista più ascoltato di Sanremo, ed è addirittura entrato nella classifica delle canzoni più “streammate” al mondo. Intervista esclusiva a Paola Perego che parlerà per la prima volta in tv del periodo delicato che sta attraversando a causa di un serio problema di salute. E ancora, in studio la storia di Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli, ossia i mitici Pooh, e direttamente dal “Grande Fratello” il percorso di Fiordaliso. Infine, l’amore ritrovato tra Roberta e Alessandro, due protagonisti di “Uomini e Donne”. —[email protected] (Web Info)
Ucraina-Russia, Zelensky: “Per Putin o l’Aja o morte per mano dei suoi”
(Adnkronos) – Ci sono "solo due opzioni", il banco degli imputati "all'Aja" o "che venga ucciso da uno dei suoi che ora ammazzano per lui". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando del futuro del leader russo Vladimir Putin alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, convinto che la "cosiddetta carriera di Putin debba finire". "Se non agiamo ora" il leader russo Vladimir "Putin riuscirà a trasformare i prossimi anni in una catastrofe". "Non dobbiamo fare qualcosa, ma tutto il possibile", ha detto il presidente ucraino. "Possiamo riprenderci la nostra terra. E Putin può perdere. Ed è già accaduto più di una volta sul campo di battaglia", ha insistito Zelensky, che ha accusato Putin di aver "fatto del genocidio del nostro popolo un punto ordinario della sua politica"."Non dovremmo temere la sconfitta di Putin – ha continuato Zelensky – Putin è una minaccia per tutte le Nazioni libere". "Per favore non chiedete all'Ucraina quando la guerra finirà, chiedete a voi stessi perché Putin è ancora in grado di portare avanti questa guerra". "L'Ucraina ha già distrutto i miti con cui la Russia ha cercato di mistificare la realtà e a cui il mondo purtroppo ha creduto. Il mito che la Russia potesse conquistare un altro Paese in pochi giorni o in poche settimane". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha difeso, poi, il ritiro dell'Esercito ucraino dalla città di Avdiivka, presa d'assalto dalle forze russe. E' stata, ha detto, la decisione giusta "per salvare delle vite". "Questa è la guerra della Russia contro qualsiasi regola" ha detto il presidente ucraino, ricordando come "gli ucraini stiano resistendo da centinaia e centinaia di giorni". "Il 2024 deve diventare l'anno del pieno ripristino dell'ordine mondiale basato sulle regole", ha detto Zelensky, convinto che "non ci sia nessuno per cui la guerra in corso in Europa non rappresenta una minaccia". E oggi, secondo il presidente ucraino, "la domanda principale" è "per quanto tempo il mondo lascerà che la Russia sia questo?". "Forse le persone dovranno vivere in un mondo in cui le guerra locali non resteranno locali. Qualsiasi scoppio di una guerra rischia di trasformarsi in una catastrofe globale – ha detto – Forse l'uso del cibo e delle migrazioni come un'arma romperà gli equilibri regionali esistenti e intaccherà molti sistemi politici, non solo in Europa, ma anche in Medio Oriente, Africa e America". "Forse l'Europa fa i conti con tempi in cui la questione dell'invocare l'articolo 5 del Trattato della Nato non sarà una questione per Washington, ma per le capitali europee – ha proseguito – Ci sono centinaia di 'forse'. Il 23 febbraio 2022 non ne esisteva nessuno. Ora invece fanno parte della nostra realtà". E, ha aggiunto, "quello che manca in questa realtà è la sicurezza". "Dobbiamo fare di nuovo della sicurezza una realtà", ha affermato. Il leader russo Vladimir Putin "uccide chi vuole, che si tratti di leader dell'opposizione o di chi considera un obiettivo" e dopo la morte di Alexei Navalny "è assurdo" considerare Putin "come capo legittimo" della Russia. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. "Mantiene il potere attraverso la violenza, la corruzione", ha incalzato. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Al via Beer&Food Attraction, le filiere dell’eating out si riuniscono a Rimini
(Adnkronos) – Le eccellenze birrarie italiane e internazionali, oltre ai soft drink e la costante crescita del mondo Mixology, abbinate con le proposte food che rispecchiano le nuove esperienze di consumo fuori casa, dal fast casual dining al mondo gourmet. Tutto questo è Beer&Food Attraction – The Eating Out Experience Show, il salone di Ieg, Italian Exhibition Group giunto alla sua 9a edizione, che da domani, 18 febbraio, fino a martedì 20, animerà la fiera di Rimini in contemporanea con la 6a edizione di BBTech expo, la fiera professionale delle tecnologie e materie prime per birre e bevande, e la 13a edizione dell’International Horeca Meeting di Italgrob. Sono oltre 600 i brand espositori presenti a Rimini (provenienti da 16 Paesi, soprattutto, dopo l’Italia, da Germania, Belgio, Spagna e Uk) e dislocati in 14 padiglioni. Un’edizione sempre più internazionale, grazie alla partnership con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Agenzia Ice e il network dei regional advisor di Italian Exhibition Group, ben declinata anche dai numeri: sono infatti 125 i buyer esteri presenti a Rimini provenienti da 40 Paesi. Tra i più rappresentati, Canada, Spagna, Estonia, Danimarca e Svezia. Per la cerimonia di apertura, prevista domani 18 febbraio a partire dalle 11,30 in Horeca Arena (padiglione C3), sarà presente anche Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità, che successivamente incontrerà i partecipanti al contest 'Ragazzi Speciali' all’interno dei Campionati della cucina italiana della Fic. Ad alternarsi sul palco, oltre al presidente di Ieg Maurizio Ermeti, anche il presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Emma Petitti, Jamil Sadegholvaad (sindaco di Rimini), Antonio Portaccio (presidente Italgrob), Alfredo Pratolongo (presidente Assobirra), Vittorio Ferraris (presidente Unionbirrai), Rocco Pozzulo (presidente Fic-Federazione italiana cuochi) e Aldo Maria Cursano (vicepresidente vicario nazionale Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi). Sono 5 le Arene che caratterizzano Beer&Food Attraction, alle quali si aggiunge l’Innovation District: l’Horeca Arena (padiglione C3) ospita la 13a edizione dell’International Horeca Meeting di Italgrob. La Beer&Tech Arena, collocata nella Hall A7/C7, con talk, premiazioni e workshop dedicati al mondo birre e tecnologie con il coinvolgimento di associazioni, media partner, mondo accademico. Qui si svolgeranno anche le premiazioni del premio 'Birra dell’anno' (domenica 18 alle 14), mentre martedì 20 alle 10,30 si terranno gli awards dell’Innovation District, in particolare Innovation Award dedicato alle aziende espositrici e Start-up Award per le nuove realtà imprenditoriali emergenti. Uno specifico spazio è dedicato esclusivamente alla seconda edizione di Mixology Circus (padiglione C1), un progetto nato dalla volontà di valorizzare l’arte della miscelazione d’eccellenza. Nel padiglione A3, la Fic Arena ospita i Campionati della cucina italiana, organizzati dalla Federazione italiana cuochi (Fic). Si tratta di un evento molto atteso, che da anni ha ottenuto l’importante riconoscimento da parte di Worldchefs: una straordinaria vetrina per la ristorazione mondiale dove si sfideranno oltre 500 concorrenti. Infine, la Pizza Arena: collocata nel padiglione A1, la Pizza Arena offrirà una visione completa del mondo della pizza. Grande attesa per il Pizza Senza Frontiere – World Pizza Champion Games la competizione organizzata da Ristorazione Italiana Magazine: in gara 14 postazioni, con 19 sfide legate alle diverse tipologie della pizza.
Beer&Food Attraction riunisce a Rimini le principali filiere dell’eating out. Partendo dalla birra, il settore ha fatto registrare un valore di 10,2 miliardi di euro generando 124mila posti di lavoro. Una crescita che segue di pari passo quella dei microbirrifici: sono più di 1.300 in Italia, sfiorando i 10mila addetti diretti. Per dare un’idea, se si fa riferimento al 2015, l’aumento delle due categorie è stato rispettivamente del 104 e del 22%. L’appuntamento alla fiera di Rimini sarà l’occasione anche per dare una panoramica sul mondo del quick service restaurant (bar e più in generale locali che non prevedono servizio al tavolo): nel 2023, il settore ha registrato un +6,9% in termini di presenze. Un dato strettamente collegato alla ripresa dei consumi fuori casa, come comunicato da Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) che sarà presente a Rimini come partner di Beer&Food Attraction: nel 2023 i pasti fuori casa hanno avuto un valore di 89,6 miliardi di euro rispetto agli 83,5 dell’anno precedente. Una spinta positiva registrata anche nelle aperture dei nuovi locali: sono stati 6.205 per quanto riguarda i ristoranti (+5,5% sul 2022); bene anche bar (+4mila unità) e pizzerie (+3.730). Infine, Beer&Food Attraction accoglie il mondo beverage in tutte le sue sfaccettature. E tra queste ci sono le acque, che secondo Mineracqua sono cresciute dell’8% in termini di produzione rispetto al 2022, con un giro d’affari da 3,1 miliardi di euro. Mentre ogni cittadino, secondo le stime, ne beve 252 litri all’anno. Infine una curiosità anche sulle bibite analcoliche, ormai sempre più ‘sugar free’: secondo Assobibe, nell’ultimo decennio, il consumo medio rispetto a quelle zuccherate è cresciuto del 16%. —[email protected] (Web Info)
Atp Rotterdam, oggi la semifinale Sinner-Griekspoor: dove vederla in tv e streaming
(Adnkronos) – Si gioca oggi, sabato 17 febbraio, la semifinale del torneo Atp di Rotterdam 2024 tra Jannik Sinner e Tallon Griekspoor. Il match è in programma alle 19:30 e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport Tennis. In streaming potrà essere visto su Now e sulla piattaforma Sky Go. L'azzurro, numero 4 del ranking e prima testa di seire, nei quarti di finale ha beneficiato del ritiro di Milos Raonic. Il 33enne canadese, dopo aver perso il primo set al tie break, ha abbandonato dopo i primi 2 game del secondo parziale. Il match è andato in archivio con lo score di 7-6 (7-4), 1-1 dopo 1h'05' per l'altoatesino che oggi affronterà il 27enne olandese, numero 29 del ranking, con la prospettiva di diventare numero 3 del mondo in caso di successo. Sinner aveva battuto Griekspoor un anno fa proprio nella semifinale di Rotterdam. Nel 2023, l'altoatesino è arrivato a un passo dal titolo, cedendo nel match decisivo a Daniil Medvedev. Quest'anno il russo non c'è e l'azzurro può soffiare al moscovita il terzo posto nel ranking. —[email protected] (Web Info)
Ascolti tv, ‘The Voice Senior’ vince prime time venerdì 16 febbraio
(Adnkronos) – Vittoria di Rai1 nel prime time di ieri sera con 'The Voice Senior' condotto da Antonella Clerici, visto da 3.557.000 telespettatori, share 21,48%. Secondo gradino del podio per Canale5 con 'Ciao Darwin 9 – Giovanni 8.7' che ha totalizzato 2.891.000 telespettatori e uno share del 19,73%. Terzo posto per Retequattro con 'Quarto Grado' che è stato seguito da 1.312.000 telespettatori pari a uno share dell'8,58%. Fuori dal podio su Italia1 il film 'Rambo – Last Blood' ha interessato 1.224.000 telespettatori (share del 6,6%) mentre su La7 'Propaganda Live' ne ha registrati 927.000 raggiungendo uno share del 6,4%. Su Rai2 il film 'Lo chiamavano Jeeg Robot' ha ottenuto 512.000 telespettatori e uno share del 2,80%. Su Nove 'I migliori Fratelli di Crozza' ha conquistato 490.000 telespettatori (share del 2,5%) mentre Rai3 il film 'Illusioni perdute' è stato seguito da 442.000 telespettatori pari a uno share del 2,54%. Chiude gli ascolti del prime Tv8 con il programma 'Cucine da incubo' visto da 236.000 telespettatori (share dell'1,2%). —[email protected] (Web Info)
Bologna, in classe con coltello per minacciare compagna: denunciato 16enne
(Adnkronos) – Ha mostrato un coltello a un suo compagno dichiarando che lo avrebbe utilizzato per fare del male a una sua compagna di classe. I carabinieri della stazione di Bologna Navile hanno denunciato alla procura per i minorenni un 16enne per porto di armi o oggetti atti ad offendere e minaccia. E' accaduto nella mattinata di giovedì scorso, 15 febbraio verso le 11.35 circa. Il vicepreside di un istituto scolastico di Bologna ha richiesto l’intervento dei carabinieri in quanto un alunno aveva minacciato con un coltello una compagna di classe. Il minore, al quale il 16enne aveva fatto quelle dichiarazioni, ha immediatamente avvertito la destinataria delle minacce che a sua volta ha riferito il tutto a un docente che ha chiesto al minore di consegnarli il coltello e ha informato carabinieri che hanno sequestrato l’arma e informato l’autorità giudiziaria. —[email protected] (Web Info)
Riforme, Nicola Drago, l’imprenditore in campo per traghettare il Paese a un premierato ai 2/3
(Adnkronos) – C'è un imprenditore di non poco conto che partecipa alla cordata bipartisan di costituzionalisti facenti capo a Libertà Eguale, Magna Carta e ioCambio, in campo e sottotraccia per traghettare il Paese al premierato, che lunedì prossimo presenteranno a Palazzo Madama la loro iniziativa e martedì 27 daranno vita ad una maratona oratoria per evitare il referendum confermativo. Si chiama Nicola Drago, "aggiustatore" di natura e mestiere, come si definisce, per aver rimesso in sesto in 8 anni la storica De Agostini Editore, azienda di famiglia di cui è amministratore delegato, e che oggi ambisce ad aggiustare il modello di governo del Paese, offrendo alla politica "la vitamina" per le riforme. "Dopo un percorso di apprendimento con primari costituzionalisti come Sabino Cassese e Giovanni Guzzetta, ho capito che nella seconda parte della Costituzione si annidava l'origine di parte dei nostri problemi. Visto che nella vita se c'è qualcosa di rotto mi viene da aggiustarla o da aggiornarla – racconta scherzando con l'Adnkronos – mi sono detto perché non provare a farlo come organizzazione civica, attivando le risorse che conosco e utilizzando gli strumenti che impiego quotidianamente". "Mi piace restituire alla collettività parte delle fortune che ho avuto". Così Drago, insieme ad altri imprenditori, costituzionalisti ed esperti di comunicazione fonda ioCambio, movimento che vuole unire tutti coloro che pensano che il tempo per cambiare l'Italia sia ora e che la politica non ce la farà da sola. In prima linea con l'Ad De Agostini, per scongiurare il rischio 'naufragio riforme' dopo almeno sei tentativi falliti in quarant’anni, oltre a tecnici e giuristi, c'è un folto parterre di imprenditori di primo piano: spiccano i nomi di Alessandro Garrone, Vice Presidente di Erg; Giuseppe Lavazza, Presidente di Lavazza; Vito Pertosa, Presidente di Mermec; Daniele Ferrero, fondatore di Venchi; Davide Dattoli, fondatore di Talent Garden. "Offrono aiuto operativo e supporto al nostro fronte riformista. Poi sostengono con libere donazioni, chi vuole partecipa. Ma non abbiamo un budget che fa notizia – precisa anticipando la domanda – Più importante la mano sulla spalla che sento da ciascuno di loro". Una mano sulla spalla che arriva anche dal terzo settore, ad esempio da Maurizia Iachino, Presidente di Azione contro la Fame, già nella task force Colao; e pure dall'imprenditoria sociale dei giovani, dai “buoni lobbisti” di Federico Anghelé a Lorenzo Pavanello, Presidente di 20e30; da Luigi Secondo, Presidente di Visionary a Paolo De Nadai, fondatore di Scuola zoo e We road… "Tutte persone che hanno capito la portata di questa iniziativa per le generazioni che rappresentano. Questa è una riforma di lunga gittata – parla con convinzione Drago – Non coinvolgere i giovani sarebbe una contraddizione". E in effetti, detto fatto: spiega che partendo dai social e puntando alla rottura di certi meccanismi di comunicazione tra gli obiettivi del movimento c'è quello di attrarre i giovani rendendo "pop” le riforme istituzionali; "coinvolgeremo influencer", racconta alludendo al video di ieri di Roberto Parodi, detto “il parods”, con i suoi quasi 300mila follower. Informare in maniera indipendente e contemporanea è infatti l'altra anima di ioCambio, incardinata in una ambiziosa attività divulgativa di massa. Anche se i numeri ancora appaiono piccoli, "diciamo che tra chi parla di riforme istituzionali, e noi parliamo solo ed esclusivamente di quello, abbiamo il seguito tra i più ampi e trasversali al mondo… – scherza Drago – E siamo appena al 5% del lavoro ancora da fare".
Quali sono le intenzioni di ioCambio? "Sono quelle dichiarate. Dobbiamo dare una mano visto che i partiti da soli non ce la fanno. Sulla scorta della collaborazione con Libertà Eguale e Magna Carta, uniamo tutti i riformisti per puntare il dito contro i conservatori che non vogliono fare i conti con chi dà le carte, cioè il Governo, e che pretendono di rifare da capo la ricetta invece magari di aggiungere condimenti alla pietanza che lo chef ha cucinato. Io sono un uomo di azione – rimarca Drago- La nostra ambizione non è essere un centro studi, ma dare una mano esecutiva e determinante affinché si superino gli ostacoli del passato e si aggiorni il nostro modello di governo", afferma con positiva determinazione. La campagna per le riforme prelude alla costituzione di un nuovo centro? "No – risponde – Oggi cambiare le regole del gioco è 10 volte più importante che pensare a chi saranno i contendenti tra cinque anni. Se riuscissimo a dare una mano a cambiare le regole sarebbe di per sé un successo che vale enormemente più di un estemporaneo trionfo elettorale". "E comunque, destra – sinistra – centro sono visioni superate e che lasciano il tempo che trovano. Secondo me questo Paese oggi si divide tra riformisti e conservatori, tra chi è a favore del cambiamento e chi è contrario, e che in maniera palese o subdola lo osteggia. Questo è il valore di ioCambio".
E se non funziona il tentativo di compromesso portato avanti insieme a Libertà Eguale e Magna Carta, ioCambio che fa e con chi si schiera? "Ci sono due scenari: se non sarà raggiunta la maggioranza dei due terzi e si andrà a colpi di maggioranza al referendum, allora valuteremo il quesito referendario. Lo appoggeremo se il nuovo modello di governo sarà giusto, democratico ed equilibrato. Al momento riteniamo ad esempio che la norma che regola il subentro del secondo premier sia un pasticcio. Poi abbiamo chiesto l’introduzione del ballottaggio, il limite a due mandati per il premier, maggioranza rafforzata per l’elezione del Presidente della Repubblica e lo statuto delle minoranze… Se invece, come speriamo, il parlamento approverà la riforma con i 2/3 – conclude – vivremo in un paese trasformato in cui a tutti sarà finalmente possibile fare programmi e agire per il bene comune di medio/lungo termine. Sarà una svolta pari a quella del 1946 (dopo il referendum Monarchia-Repubblica, ndr). Nel frattempo, io continuo a lavorare, a impegnami sia nella mia attività professionale che per ioCambio, e a cercare di fare bene entrambe le cose, ma mi guardo bene dall'idea di una discesa in campo". (di Roberta Lanzara) —[email protected] (Web Info)
Biondo (Uil): “Data importante per l’Aeroporto dello Stretto, la Calabria si promuova all’estero”
(Adnkronos) – "Oggi è una data significativa per lo sviluppo dell'aeroporto dello Stretto. Nel 2016 era fallito e adesso si parla di rilancio". Lo ha dichiarati Santo Biondo, segretario regionale Uil Calabria, a margine del convegno "Il Sistema aeroportuale dello Stretto: quali prospettive?" voluto dalla Fondazione Magna Grecia e tenutosi presso Palazzo S. Giorgio a Reggio Calabria. "È un obiettivo che il presidente Occhiuto ha perseguito in questi anni, questo gli va riconosciuto. La Calabria è destinataria delle risorse delle Politiche di Coesione, a testimonianza che è una regione che ha una condizione sociale ed economica da risollevare e quindi serviva la continuità territoriale. Bisogna però andare oltre il 2026 – prosegue il segretario regionale Uil – saranno necessari ulteriori anni per poter programmare la ripartenza, sapendo che un milione e seicentomila residenti difficilmente potranno garantire la sostenibilità dei tre aeroporti. Per questo – conclude – la Calabria dovrà promuoversi nel mondo e attrarre nuovo turismo per questa terra dalla grande potenzialità". —[email protected] (Web Info)












