(Adnkronos) – Assumere acqua è fondamentale, specie con il caldo, ma non va solo bevuta. Si può introdurre anche aumentando il consumo di frutta e verdura, come suggerisce il Gruppo prodotti a base vegetale di Unione italiana food (Uif) che ha raccolto i suggerimenti e le indicazioni nutrizionali con l'aiuto di Lucilla Titta, biologa nutrizionista e ricercatrice presso l'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, che ha messo a punto un vademecum con 5 consigli pratici da seguire a tavola (e non solo). L'importanza di aumentare il consumo di vegetali nella dieta quotidiana, come anche la quantità di cereali – meglio se integrali – oltre che di potassio e magnesio, attraverso un consumo più abbondante di frutta, verdura e legumi, emerge anche dalla quinta revisione dei Larn (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia) presentati recentemente dalla Società italiana di nutrizione umana (Sinu). "Nelle nuove linee guida, il mondo vegetale è sempre più protagonista – afferma Titta – Ormai tutti sanno quanto sia importante l'idratazione, soprattutto nei mesi estivi in particolare, ma bere acqua non è l'unica fonte di idratazione. E' stato osservato infatti che è più facile per il nostro organismo assimilare l'acqua contenuta negli alimenti, piuttosto che mangiare cibi secchi e irrorare il boccone in un secondo momento con abbondanti sorsate. Frutta e ortaggi sono i cibi più ricchi d'acqua, arrivano a contenerne circa il 95%. L'assunzione di frutta e ortaggi consente, infine, di fare il pieno non solo di fibra, ma anche di vitamine idrosolubili, come la C e quelle del gruppo B, tra cui l'acido folico, di cui è ricco il mondo vegetale e che devono essere assunte quotidianamente attraverso la dieta, perché non accumulabili nell'organismo". E quando non possiamo o non riusciamo a farlo, possono essere d'aiuto i prodotti e le bevande a base vegetale. "In estate, verdura e frutta sono una gioia per gli occhi e anche per il palato – continua Titta – Dalle verdure da consumare crude, come pomodori, cetrioli, lattuga, a quelle da cuocere, come zucchine e peperoni. Oltre a fornirci preziosi fitocomposti, vitamine e minerali, ci dissetano, perché ricche d'acqua. La frutta estiva – come il melone, l'anguria, le pesche, le albicocche e le prugne – può essere consumata a fine pasto o come spuntino. Un'idea alternativa potrebbe essere quella di mangiarla come antipasto o aggiungerla nelle insalate, per smorzare subito la fame che si ha prima di pranzare o cenare e approfittare, anche in questo caso, di una maggiore idratazione". Nel comporre poi i pasti principali della giornata, “nessun gruppo alimentare è escluso – ricorda l'esperta – Bene una composizione bilanciata di cereali, possibilmente integrali, proteine sane, verdure, frutta, olio extravergine d'oliva e acqua. E quando si ha poco tempo o magari poca voglia di cucinare, i prodotti a base vegetale possono essere un valido alleato durante le calde giornate estive". Gli alimenti a base vegetale "rappresentano infatti una buona alternativa per introdurre nella dieta proteine vegetali – sottolinea Titta – perché d'estate spesso si consumano alimenti molto ricchi in grassi e sale e si tralasciano invece i legumi associati più ai mesi freddi". A proposito, "preparare una 'schiscetta' vegetale da portare sotto l'ombrellone quando si va al mare o durante le passeggiate in montagna è sicuramente una buona idea. Hummus e creme di altri legumi sono molto versatili e deliziosi in panini e toast così come i burger vegetali; aggiungendo poi insalata, pomodori o delle verdure grigliate, si completa il tutto". Nel dettaglio, il vademecum contiene 5 consigli pratici e semplici per vivere al meglio l'estate a tavola. Il primo punto richiama l'attenzione sul cortisolo. E' stato dimostrato che l'ormone dello stress aumenta nei mesi più caldi, ma gli spinaci, ad esempio, ricchi di magnesio, aiutano la regolazione del sistema nervoso. Alcune ricerche, inoltre, dimostrano che livelli sufficienti di magnesio possono abbassare quelli di cortisolo. Non possono quindi mancare nella dieta i cereali (come l'orzo e l'avena), le carote, i legumi, i cavoli e i broccoli. Ingredienti tutti presenti anche nei prodotti a base vegetale. Il secondo punto ricorda l'importanza di non fare mai a meno, in estate, di zucchine, carote, pomodorini, rucola, valeriana e radicchio, che aiutano a regolarizzare l'intestino grazie alle fibre, e per sentirsi più leggeri è bene non andare in deficit di potassio di cui sono ricchi l'avocado, il kiwi, i ribes, gli spinaci e i finocchi, ma è presente anche nei legumi e nella frutta secca. Per chi si allena – terzo punto – l'alimentazione può essere molto utile per reintegrare sali e vitamine e allo stesso tempo garantirci una prestazione migliore. Per questo, il cibo deve essere semplice e di facile assimilazione per non affaticare la digestione, ma deve contenere tutti i nutrimenti essenziali, dai carboidrati alle proteine, dai grassi buoni alle vitamine. Il quarto consiglio è per chi cammina in montagna, ma anche in città: mai rinunciare ad alimenti ricchi d'acqua e ad idratarsi con tanti liquidi e bevande fresche. Quelle vegetali sono un'ottima soluzione per mantenere una corretta idratazione. Tra gli ortaggi, da prediligere il cetriolo, rinfrescante e ricco di vitamina C e di antiossidanti che contribuiscono al corretto funzionamento del sistema immunitario. Tra la frutta, l'anguria è quella che maggiormente aiuta a reintegrare i liquidi persi; ricca di licopene, apporta benefici anche allìapparato cardiovascolare e alle ossa. Infine, quinto consiglio: sotto l'ombrellone, in spiaggia, bisogna sicuramente evitare cibi pesanti, ricchi di grassi e zuccheri che necessitano di una lunga digestione, e prediligere invece verdura e frutta che sono naturalmente i compagni ideali di un pranzo leggero e fresco. Anche le bevande a base vegetale possono rappresentare un valido alleato da portare in spiaggia, per reintrodurre i liquidi persi e per un'idratazione prolungata ed efficace. —[email protected] (Web Info)
Cistite in estate, donne più colpite: cause, sintomi, come prevenirla
(Adnkronos) – Può essere una scomoda compagna di vacanze, e rendere più complicati i giorni tanto sognati sotto l'ombrellone, fra mare e bagnasciuga. Estate tempo di cistite, soprattutto tra le donne. Secondo le stime, almeno una su 3 ne ha sofferto nella vita e fra queste c'è chi va incontro a forme ricorrenti. "Le cistiti, episodi fastidiosi di infezioni delle vie urinarie che colpiscono più facilmente le donne, sono molto più frequenti in estate per tante ragioni – spiega all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova – Si beve meno acqua, in genere si hanno più rapporti sessuali" nella stagione delle vacanze "e la cistite, nelle donne sessualmente attive, è appunto spesso correlata direttamente ai rapporti sessuali". Altre condizioni che aumentano il rischio di incappare in una cistite sono per esempio "il costume bagnato – elenca ancora Bassetti – o degli indumenti particolarmente stretti che magari si utilizzano di più in estate, tutti fattori che aumentano evidentemente il rischio di queste infezioni che possono essere veramente fastidiose, soprattutto nel genere femminile". Campanelli d'allarme sono il classico bruciore, o dolore, quando si fa la pipì; difficoltà a urinare e bisogno frequente e urgente; ma anche una sensazione di peso sulla vescica, al basso ventre, e di non completo svuotamento e visivamente si osservano anche urine torbide. Il fastidio può essere significativo, osserva l'infettivologo, sottolineando l'importanza di non trascurare questa problematica, perché spesso questi episodi di cistite "portano a un utilizzo spropositato di antibiotici, anche in autoprescrizione – avverte lo specialista – Purtroppo oggi le infezioni urinarie sono uno dei settori nel quale abbiamo più facilmente batteri resistenti agli antibiotici, necessità di ricovero in ospedale e quant'altro. Quindi bisogna fare grande attenzione", ammonisce. L'esperto affronta il tema anche in un post su Facebook dedicato alle cistiti estive, nel quale dispensa qualche consiglio "per provare a prevenirle: bevi almeno 2 litri di acqua al giorno – suggerisce – segui una dieta ricca di vitamine e antiossidanti come frutta e verdura; evita cibi zuccherati e bevande gassate; svolgi attività fisica regolarmente; bevi molta acqua; limita il consumo di caffè, alcolici, dolci o cibi troppo conditi; non trattenere la pipì; non indossare vestiti troppo attillati di materiale sintetico o passare la giornata con il costume bagnato". E infine: "In caso di episodio di cistite, è molto importante fare un'urinocoltura prima di iniziare l'antibiotico (meglio evitare il fai da te)". —[email protected] (Web Info)
L’indagine, per 8 italiani su 10 il sorriso è segno di benessere generale
(Adnkronos) – La salute della bocca è importante per il benessere generale. Non è solo questione di igiene: il sorriso, per l'82,3% degli italiani, è una dichiarazione di stile e attenzione alla bellezza, un biglietto da visita per la cura personale. Ma non si tratta solo di estetica: secondo il 78,6% la salute orale è essenziale anche per una corretta alimentazione. Sono alcuni dati che emergono da una ricerca condotta da AstraRicerche e Philips Sonicare, in collaborazione con Angelica Cesena, biologa e nutrizionista, che evidenzia anche aspetti sul rapporto tra alimentazione e igiene orale. Il 66,4% degli intervistati – si legge in una nota – sa che le bevande gassate ed energetiche possono danneggiare lo smalto dei denti a causa della loro acidità; meno noto il ruolo del reflusso-gastroesofageo nell'erosione dentale (58%). Il 62% riconosce l'importanza di assumere integratori e vitamine per rafforzare i denti fragili, mentre il 61% è a conoscenza delle proprietà antinfiammatorie degli omega-3 contenuti nel pesce azzurro e nella frutta secca. Mentre il 57,4% sa che l'acqua aiuta a mantenere i denti puliti rimuovendo eventuali residui di cibo, il 47,8% è al corrente che alimenti come la frutta croccante e cibi crudi – mele, mandorle, sedano – favoriscono la naturale pulizia dei denti e contribuiscono alla prevenzione delle carie. Meno della metà (46,6%) sa che pesce, frutti di mare e formaggio contengono, anche se in piccole parte, il fluoro, fondamentale per la salute dei denti. Per quanto riguarda le gengive, appena il 33,1% riconosce il potere antinfiammatorio dei kiwi e che questo frutto contrasta anche l'ingiallimento dello smalto dei denti. Persistono alcune convinzioni errate: 1 italiano su 3 crede erroneamente che le bevande gassate 'zero' non siano dannose per i denti, mentre 1 su 4 pensa che bere acqua e limone al mattino a digiuno sia benefico per la salute dentale. "Seppur dalla ricerca emerga l'importanza per la popolazione della cura dell'igiene orale, soprattutto dal punto di vista estetico – afferma Cesena – permangono molte perplessità rispetto al legame tra alimentazione e igiene dentale. Per noi professionisti della nutrizione ci sono sicuramente molti punti su cui fare divulgazione e sensibilizzare il pubblico a pratiche più sane. Un esempio è la convinzione che le bibite zero non possano causare problemi visto l'assenza di zucchero, oppure la cattiva informazione che il calcio possa essere presente solo in latte e derivati". Aggiunge Simone Marcucci, Media & Pr Manager, Philips Personal Health Italia, Israele e Grecia: "Il sorriso è il primo biglietto da visita – sottolinea – La nostra ricerca conferma che, per la maggior parte degli italiani, la salute della bocca è strettamente legata al benessere complessivo. Sensibilizzare sul legame tra dieta e salute orale è essenziale per promuovere stili di vita sani e prevenire problemi futuri. Inoltre, ci impegniamo a educare i consumatori sui benefici dello spazzolino elettrico, vero alleato per la cura quotidiana della bocca, capace di assicurare denti sani e – conclude – un sorriso sempre splendente". —[email protected] (Web Info)
Consulta e cambio di sesso: no al genere ‘non binario’ e stop a intervento se transizione già evidente
(Adnkronos) –
No all'introduzione di un terzo genere né maschile né femminile e stop agli interventi chirurgici per il cambio di sesso di chi abbia già completato la transizione con terapie ormonali. E' quanto ha stabilito la Consulta che con la sentenza n. 143, depositata oggi, ha deciso le questioni di legittimità costituzionale promosse dal Tribunale di Bolzano in materia di rettificazione di attribuzione di sesso. La Corte ha dichiarato inammissibili le questioni sollevate nei confronti dell’art. 1 della legge n. 164 del 1982, nella parte in cui non prevede che la rettificazione possa determinare l’attribuzione di un genere “non binario” (né maschile, né femminile). Infatti, "l’eventuale introduzione di un terzo genere di stato civile avrebbe un impatto generale, che postula necessariamente un intervento legislativo di sistema, nei vari settori dell’ordinamento e per i numerosi istituti attualmente regolati con logica binaria". La sentenza sottolinea al riguardo che la caratterizzazione binaria (uomo-donna) informa, tra l’altro, il diritto di famiglia, del lavoro e dello sport, la disciplina dello stato civile e del prenome, la conformazione dei “luoghi di contatto” (carceri, ospedali e simili). La Corte rileva tuttavia che "la percezione dell’individuo di non appartenere né al sesso femminile, né a quello maschile – da cui nasce l’esigenza di essere riconosciuto in una identità “altra” – genera una situazione di disagio significativa rispetto al principio personalistico cui l’ordinamento costituzionale riconosce centralità (art. 2 Cost.)" e che, "nella misura in cui può indurre disparità di trattamento o compromettere il benessere psicofisico della persona, questa condizione può del pari sollevare un tema di rispetto della dignità sociale e di tutela della salute, alla luce degli artt. 3 e 32 Cost.". "Tali considerazioni – conclude la Corte – unitamente alle indicazioni del diritto comparato e dell’Unione europea, pongono la condizione non binaria all’attenzione del legislatore, primo interprete della sensibilità sociale". La Corte ha poi dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 31, comma 4, del d.lgs. n. 150 del 2011, nella parte in cui prescrive l’autorizzazione del tribunale al trattamento medico-chirurgico anche qualora le modificazioni dei caratteri sessuali già intervenute siano ritenute dallo stesso tribunale sufficienti per l’accoglimento della domanda di rettificazione di attribuzione di sesso. La Corte ha infatti osservato che, potendo il percorso di transizione di genere "compiersi già mediante trattamenti ormonali e sostegno psicologico-comportamentale, quindi anche senza un intervento di adeguamento chirurgico", la prescrizione dell’autorizzazione giudiziale di cui alla norma censurata denuncia una palese irragionevolezza, nella misura in cui sia relativa a un trattamento chirurgico che "avverrebbe comunque dopo la già disposta rettificazione". In questi casi, il regime autorizzatorio, non essendo funzionale a determinare i presupposti della rettificazione, già verificatisi a prescindere dal trattamento chirurgico, viola l’art. 3 Cost., in quanto "non corrisponde più alla ratio legis". —[email protected] (Web Info)
Tragedia Mottarone, gup chiede modifiche accuse: si torna in aula il 12 settembre
(Adnkronos) – La gup di Verbania Rosa Maria Fornelli non decide sulla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di otto persone, tra cui due società, imputate per la tragedia del Mottarone ma invita la procura di Verbania a modificare i capi di imputazione, in quanto ritiene si debbano escludere l'aggravante dell'antinfortunistica e la sussistenza dei reati dolosi, accogliendo quindi le tesi delle difese. E' questo l'ultimo atto della vicenda che riguarda la tragedia del Mottarone in cui il 23 maggio del 2021 morirono 14 persone. Per la giudice le accuse vanno contestate come disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose escludendo l'aggravante dell'antinfortunistica e la sussistenza dei reati dolosi, accogliendo quindi le tesi difensive.Si torna nuovamente in aula il 12 settembre. "Sono soddisfatto perché la giudice ha perfettamente interpretato il suo ruolo garantista ed equidistante cercando di mettere ordine in capo di imputazione che meritavano di essere sistemati. Accogliendo le doglianze della difesa Tadini almeno sui punti chiave". Lo afferma all'Adnkronos l'avvocato Marcello Perillo, difensore di Gabriele Tadini, caposervizio della funivia del Mottarone. —[email protected] (Web Info)
Assogasliquidi, Assemblea certifica il ruolo strategico per l’industria italiana di Gpl e Gnl
(Adnkronos) – Grazie a una leadership tecnologica-industriale orientata sempre più alla sostenibilità e a infrastrutture-impiantistica già adeguati alle nuove miscele dei prodotti bio e rinnovabili, le imprese italiane del GPL e del GNL si presentano nelle migliori condizioni ai nastri di partenza dei rinnovati Parlamento ed Istituzioni europee che, tra le priorità della propria agenda, si troveranno presto ad affrontare gli impegnativi dossier in materia di energia, ambiente ed industria, per definire la strategia di medio lungo-periodo. A fianco delle imprese il Governo italiano che – visto l’obiettivo di accrescere la disponibilità di prodotti decarbonizzati tra cui rientrano a pieno titolo il GPL ed il GNL quali carburanti e combustibili alternativi sempre più di origine bio e rinnovabile – è impegnato a convincere le Istituzioni UE affinché venga rivisto il bando delle nuove auto a motore endotermico dal 2035 e delle nuove caldaie a gas dal 2040, inserendo inoltre un fattore di correzione delle emissioni per valorizzare i biocarburanti anche nel trasporto pesante. Non è un caso che l’Assemblea 2024 di Assogasliquidi-Federchimica si svolga proprio al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, visto che – si sottolinea in una nota – la componentistica italiana del GPL e GNL viene esportata in tutto il mondo e il nostro Paese è leader in Europa anche per la capillarità della rete infrastrutturale e di distribuzione dei gas liquefatti. Proprio su impulso del MIMIT, il Decreto Ecobonus – oltre a incentivare l’acquisto delle nuove auto (anche a GPL) – quest’anno prevede anche un contributo per la trasformazione a metano e GPL dei veicoli già circolanti dalla classe di immatricolazione Euro 4 in su: provvedimento indispensabile per sostenere le imprese italiane della filiera oltre alle tante officine di installazione, considerato che negli ultimi 10 anni il mercato delle trasformazioni ha segnato una riduzione consistente (-80%). La misura supporta concretamente le famiglie che non possono permettersi di acquistare una nuova auto, e consente di ridurre notevolmente le emissioni del circolante. Peraltro, la riduzione delle emissioni di CO2, grazie all’utilizzo del GPL e GNL, è destinata a crescere, visto che entro il 2030, il recente Piano nazionale Energia e Clima (PNIEC) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (insieme alle altre amministrazioni) ha indicato l’obiettivo di rendere disponibili quantità adeguate di gas rinnovabili liquefatti (1,5 milioni di tonnellate, di cui circa 700.000 tonn. di bioGPL e 750.000 tonn. di DME rinnovabile) con investimenti necessari di circa 4,3 miliardi di euro per sostenere il fabbisogno nazionale. “Insieme alle nostre imprese continuiamo fortemente a credere e scommettere sul futuro dei gas liquefatti – afferma Matteo Cimenti presidente di Assogasliquidi-Federchimica – nonostante i provvedimenti o le prese di posizione dell’UE nel recente passato non proprio favorevoli. Oggi avvertiamo tutti un cambiamento a livello di politica energetica, il Governo ci sostiene ma c’è bisogno di conferme. A livello nazionale auspichiamo che provvedimenti di successo come quello dell’Ecobonus possano essere rinnovati già a partire dal 2025, e affiancati da altri a sostegno degli investimenti privati, per lo sviluppo bio e rinnovabile di GPL e GNL, come indicato dal PNIEC. A livello europeo, oltre ad atti concreti a conferma dell’inversione di rotta sulla politica di favore per il solo vettore elettrico, occorre promuovere normativamente i biocarburanti e tutte le altre soluzioni rinnovabili. Perché né oggi, né domani si potrà fare a meno di tutte le tecnologie, e tra queste i gas liquefatti, se vogliamo centrare gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione. Per consolidare lo sviluppo del comparto GNL, infine, servono misure strutturali di sostegno alle imprese dell’autotrasporto e dell’armamento che scelgono mezzi alimentati a GNL/bioGNL, anche utilizzando i proventi derivanti dalla nuova normativa in materia di ETS”. L’Assemblea di Assogasliquidi-Federchimica è – si sottolinea – l’occasione per ribadire il forte impegno delle Imprese e dell’Associazione in sicurezza e legalità, tramite la costante collaborazione tecnica (sia sul versante normativo che della formazione) con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e con la Guardia di Finanza, anche grazie al supporto dei dati statistici della Banca Dati “Monitoraggio GPL” gestita dal Ministero dell’Ambiente. Particolare attenzione in Assemblea per ricerca e innovazione: la collaborazione con Enea permette di sviluppare progetti utili a implementare la disponibilità di GPL, GNL e DME bio e rinnovabili. Quanto ai numeri, si consolida il ruolo del GPL nelle nuove immatricolazioni di auto con una quota gennaio-giugno al 10,1% del mercato e una rete distributiva di oltre 4.600 punti vendita, prima in Europa per efficienza. Sul fronte della combustione sono oltre 28 milioni le bombole in circolazione, 1,5 milioni di piccoli serbatoi, e circa 7 milioni di famiglie che utilizzano GPL, soprattutto nelle aree off grid (non raggiunte dalla rete dei metanodotti). Per il GNL, l’Osservatorio di MBS Consulting Spa, società del gruppo Cerved, vede una crescita dei distributori di carburante GNL del 14% rispetto al 2022, per un totale di 160 punti vendita. Aumentano anche gli impianti a servizio di utenze off-grid (+10%), così come i depositi per reti canalizzate isolate (+8%). Nonostante la congiuntura sfavorevole, sono 218 le nuove immatricolazioni di camion a GNL alle quali se ne aggiungono 186 del primo semestre del 2024, per una flotta circolante di quasi 5.000 mezzi, la metà del totale in Europa, dove l’Italia è anche leader (con il 23%) per quanto riguarda l’infrastruttura di distribuzione. —[email protected] (Web Info)
Aids, 120mila infezioni e 76mila morti fra gli under 14 nel 2023
(Adnkronos) – "Nonostante i progressi compiuti per ridurre i casi di Hiv e le morti legate all'Aids fra i bambini", per liberarli dalla malattia entro il 2030 "è urgente ampliare i servizi per l'Hiv nei Paesi maggiormente colpiti dalla pandemia". L'appello arriva con il rapporto 'Transforming Vision Into Reality' di Unicef e Alleanza globale per porre fine all'Aids nei bambini entro il 2023 (lanciata nel 2022 dall'agenzia Onu per l'infanzia e dall'Organizzazione mondiale della sanità). Report dal quale emerge che nel 2023, a livello globale, circa 120mila under 14 sono stati contagiati dal virus dell'Aids e 76mila sono morti, di cui 49mila nei 12 Paesi dell'Alleanza globale. I programmi che mirano a interrompere la trasmissione verticale (madre-figlio) dell'Hiv – indica il rapporto – dal 2000 hanno evitato 4 milioni di casi di Hiv nella fascia 0-14 anni. A livello globale, i nuovi Hiv-positivi under 14 sono diminuiti del 38% dal 2015 e le morti legate all'Aids sono scese del 43%. Fra i Paesi dell'Alleanza globale, molti hanno raggiunto una forte copertura della terapia antiretrovirale a vita nelle donne in gravidanza e allattamento che vivono con l'Hiv: l'Uganda quasi il 100%, la Repubblica Unita della Tanzania il 98%, il Sud Africa il 97%; il Mozambico ha raggiunto come lo Zambia una copertura del 90%, l'Angola e il Kenya l'89%, lo Zimbabwe l'88% e la Costa d'Avorio l'84%. "I Paesi dell'Alleanza Globale – osserva l'Unicef in una nota – stanno innovando per superare le barriere e accelerare i progressi verso la fine dell'Aids nei bambini. Tuttavia, nonostante i progressi, né il mondo né i Paesi dell'Alleanza globale sono attualmente sulla buona strada per raggiungere gli impegni relativi all'Hiv per i bambini e gli adolescenti, e il ritmo dei progressi nella prevenzione dei nuovi casi di Hiv e dei decessi legati all'Aids tra i bambini è rallentato negli ultimi anni". Inoltre, "i tassi di trasmissione verticale rimangono estremamente elevati in alcune località, in particolare nell'Africa occidentale e centrale, superiori al 20% in Paesi come la Nigeria e la Repubblica Democratica del Congo". Ed "è preoccupante che il divario di trattamento tra adulti e bambini continui ad aumentare". "Solo il 57% dei bambini che vivono con l'Hiv riceve un trattamento salvavita, rispetto al 77% degli adulti – afferma Anurita Bains, direttrice associata Hiv/Aids dell'Unicef – Senza test e cure precoci ed efficaci, l'Hiv rimane una minaccia persistente per la salute e il benessere di bambini e adolescenti e li espone al rischio di morte. Per colmare il divario terapeutico, dobbiamo sostenere i governi a diffondere approcci di test innovativi e garantire che i bambini e gli adolescenti colpiti da Hiv ricevano il trattamento e il sostegno di cui hanno bisogno". Il report evidenzia poi una 'questione femminile'. Nel 2023 ci sono stati 210mila nuovi casi di Hiv a livello globale fra le ragazze e le donne dai 15 ai 24 anni (130mila nei paesi dell'Alleanza globale), 4 volte superiori all'obiettivo del 2025, fissato a 50mila. "Prevenire i nuovi contagi in questa fascia d'età è fondamentale, sia per proteggere la salute e il benessere delle giovani donne sia per ridurre il rischio di nuovi casi tra i bambini", avverte l'Unicef. "Le disuguaglianze di genere e le violazioni dei diritti umani – rimarca l'agenzia – stanno incrementando la vulnerabilità delle donne all'Hiv e riducendo la loro capacità di accedere a servizi di base. A livello globale, quasi una donna su 3 ha subito una qualche forma di violenza durante la vita, e le ragazze adolescenti e le giovani donne sono colpite in modo sproporzionato dalla violenza da parte dei partner. Nei 4 Paesi dell'Alleanza globale con dati disponibili, questi non sono attualmente sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di garantire che entro il 2025 meno del 10% delle donne, delle popolazioni chiave e delle persone che vivono con l'Hiv sperimentino disuguaglianze basate sul genere e violenza di genere". —[email protected] (Web Info)
Ritiro Biden, Trump e il suo team si preparavano da maggio
(Adnkronos) – Esattamente un mese prima dal disastroso dibattito di fine giugno ad Atlanta, che ha messo in moto il drammatico processo che ha portato domenica scorsa all'uscita di Joe Biden dalla corsa per la rielezione alla Casa Bianca, la campagna di Donald Trump si preparava al possibile ritiro dell'anziano presidente. E' quanto emerge da un memo intitolato 'La nomina di un candidato democratico alternativo' distribuito a maggio ai principali collaboratori della campagna repubblicana con il timbro "confidential", riservato, che viene rivelato da Axios e Politico. Nelle 11 pagine del documento venivano elencate le possibilità che avrebbero potuto portare a un candidato diverso da Biden, indicando "al passo di lato di Biden", "una ribellione interna" o "un atto divino". "Qualcosa potrebbe succedere e Biden e i democratici non avranno altra scelta che nominare una sostituzione alla convention o in una speciale riunione del Dnc", si legge nel memo. Il documento poi illustra nel dettaglio le regole del partito democratico riguardo alla nomina del candidato, spiegando per esempio come i delegati dem potrebbero, a differenza di quelli repubblicani, in teoria lanciare una rivolta alla convention e 'tradire' il candidato per il quale sono stati eletti. In particolare il memo evidenzia come qualche delegato contrario alla politica dell'amministrazione dem riguardo al conflitto a Gaza avrebbe potuto "votare contro Biden appellandosi alla propria coscienza". La campagna di Trump allega al memo anche una rassegna stampa di tutti gli articoli usciti riguardo alla possibile uscita di scena e la convention aperta dei dem. Ovviamente si elencavano i nomi dei possibili nuovi candidati, a partire dalla vice presidente Kamala Harris. E già da settimane il team del tycoon ha iniziato a preparare il materiale per attaccare candidati presidenziali diversi da Biden, assemblando per esempio lo spot elettorale, diffuso immediatamente dopo l'annuncio del ritiro di Biden, in cui Harris viene attaccata per l'immigrazione. Anche i gruppi che sostengono dall'esterno la campagna di Trump si stavano preparando da settimane al passo indietro di Biden. MAGA Inc., il principale super Pac pro Trump, la notte del dibattito ha ordinato ad una società specializzata in 'opposition research', la formula della politica americana per la ricerca di materiale negativo per attacchi agli avversari, sui possibili candidati alternativi, in primis Harris, ma anche la governatrice del Michigan, Gretchen Whitmer, il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro e persino il miliardario Mark Cuban. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Strage Cutro, perse 4 familiari: “Come hanno potuto giocare con tante vite?”
(Adnkronos) – "Prima di tutto, mi preme dire che ritengo sia un bene che queste persone siano indagate. Così si può fare luce su quanto accaduto quella notte. Ma io mi chiedo: come hanno potuto giocare con oltre 200 vite. E perché?". Alauddin Mohibzada, 24 anni, è un giovane afghano che nella strage di Steccato di Cutro, del 26 febbraio 2023, perse quattro familiari, la sorella della madre, Munika di 35 anni, e tre dei quattro figli della donna, due sorelline, Maewa di 12 anni e Hadija di 8 anni, mentre il maschietto, Tajib di 5 anni non è mai stato ritrovato. Gli unici sopravvissuti sono lo zio Wahid e il figlio adolescente, che ora vivono ad Amburgo. Alauddin ha appena appreso dall'Adnkronos della conclusione dell'inchiesta sulla strage costata la vita ad almeno 98 persone, tra cui una trentina di bambini. Sono sei gli indagati che dovranno rispondere di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo: si tratta di Giuseppe Grillo, capo turno della sala operativa del Comando provinciale della Guardia di Finanza e del Roan di Vibo Valentia; Alberto Lippolis, comandante Roan di Vibo Valentia (reparto investito dell'operazione di monitoraggio e intercetto del caicco 'Summer Love'); Antonino Lopresti, ufficiale in comando tattico presso il Roan di Vibo Valentia; Nicolino Vardaro, comandante Gruppo aeronavale di Taranto, ufficiale di comando e controllo tattico; Francesca Perfido, ufficiale di ispezione in servizio presso l'Imrcc di Roma e Nicola Nania, ufficiale di ispezione in servizio la notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023 a Reggio Calabria. Alauddin, conversando al telefono al l'Adnkronos dalla Germania, dove fa l'educatore, dice tra le lacrime: "I presunti colpevoli sanno di aver distrutto tante famiglie? Quanti genitori hanno perso i loro figli? Quanti bambini hanno perso i genitori? Quanti nonni hanno perso figli e nipoti? Quanti sono senza fratello o sorella? Lo sanno?". E aggiunge: "Non sono state distrutte solo le vite di chi era sul caicco ma le vite di almeno 1.000 persone, tra genitori, sorelle e fratelli. Vite di persone che non si riprenderanno mai più. me compreso". Il giovane era arrivato il giorno dopo la strage a Crotone per il riconoscimento delle salme, dopo 25 ore di macchina. Era stato lo zio Wahid a chiamarlo la notte tra il 25 e il 26 febbraio, alle 3.45 di domenica mattina per dirgli che stavano arrivando a Crotone. "Stavano tutti bene. Lui, mia zia Monica, e i quattro bambini. Poi, la tragedia. Ho perso mia zia e tre cuginetti, di 12, 8 e 5 anni. Il più piccolo non è mai stato ritrovato – racconta – Sono rimasti vivi solo mio cugino di 14 anni e mio zio Wahid. Una famiglia distrutta". Lo zio non ha riconosciuto subito i corpi della moglie e delle figlie. "I loro corpi erano devastati dal mare. Irriconoscibili". "Se fossero arrivati un’ora prima oggi sarebbero tutti vivi" dice. "Non è ammissibile che muoiano tante persone perché i soccorsi non sono arrivati in tempo". Il viaggio della famiglia di Wahid era iniziato il mercoledì da Smirne."Per sei persone hanno pagato 30 mila euro – dice il nipote Alauddin – Tutti i risparmi della loro vita. Erano così felici di potere venire in Germania". Poi la tragedia. (di Elvira Terranova) —[email protected] (Web Info)
Ex Ilva, Urso: “Nelle prossime ore incontro con player internazionali molto significativi”
(Adnkronos) – ''Nelle prossime ore incontro alcuni player internazionali molto significativi che hanno chiesto di visionare gli impianti per poi, eventualmente, fare le loro proposte quando saranno attivate le procedure internazionali per la loro assegnazione''. Lo afferma il ministro per le Imprese, Adolfo Urso, a margine dell'assemblea pubblica di Assogasliquidi-Federchimica. ''Posso aggiungere che coloro che visitano gli impianti di Taranto, ma anche le altre località produttive, rimangono sorpresi del processo di ambientalizzazione che è stato realizzato che può fare di Taranto il sito siderurgico più sostenibile sul piano della tecnologia ambientale nell'intera Europa''. Il piano di ripristino degli impianti ex Ilva ''sta avendo successo, noi saremo in condizioni già in autunno di avere due altoforni pienamente funzionanti nel sito di Taranto. E nel prossimo anno anche il terzo altoforno per una capacità produttiva su base annuale che, nel 2025, giungerà a 6 milioni di tonnellate''. Il processo di rinascita della siderurgia italiana ''passa sicuramente, soprattutto, dal ripristino produttivo degli stabilimenti dell'ex Ilva. Abbiamo una riunione importante domani a palazzo Chigi con i sindacati e in quella sede noi presenteremo, e con noi i commissari, il piano industriale e finanziario che ha avuto un giudizio positivo dalla Commissione europea, che ci ha autorizzati a utilizzare il prestito ponte, così come gli indirizzi delle procedure di assegnazione degli impianti che, verosimilmente, inizieranno alla fine di questo mese''. —[email protected] (Web Info)


