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Roma, zanzara tigre anche d’inverno. L’esperto: “Senza freddo c’è tutto l’anno”

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(Adnkronos) – Prepariamoci a convivere tutto l'anno con le zanzare. Nell'epoca del cambiamento climatico, questo rischio sta diventando sempre più concreto in Italia. A Roma, ad esempio, il Comune prevede di anticipare la campagna di disinfestazione contro le larve. "Una scelta che ha una logica – afferma all'Adnkronos Salute Augusto Scirocchi, esperto in zanzare e specializzato in entomologia medica -. Nella Capitale la zanzara tigre (Aedes albopictus) sta soppiantando la più comune Culex pipiens e sta colonizzando ambienti diversi rispetto a quelli originali. Un esempio sono i cimiteri, dove i vasi dei fiori diventano pieni di larve e, mentre prima non si veniva punti perché la Culex usciva di sera, oggi invece con la tigre il rischio c'è tutto il giorno. Ma lo stesso discorso vale per i tombini stradali, le caditoie, i vivai e terrazzi, che possono dare origine a piccoli focolai". Serve, dunque, una misura precauzione contro il rischio Dengue che nel Lazio ha già fatto registrare diversi focolai.  Scirocchi precisa che le 'vecchie' zanzare Culex anche negli anni passati potevano manifestarsi d'inverno. "Ma in alcuni posti – ricorda – ad esempio scantinati allagati, i pozzi degli ascensori o le cantine, dove c'è umidità e la presenza di acqua stagnante. Quando arriva l'inverno questi insetti adulti affrontano la stagione in diapausa, uno stato in cui l'organismo va in una specie di 'ibernazione', non si muove e non si nutre. Poi riprendono l'attività con l'arrivo di temperature miti. La tigre con l'inverno scompariva del tutto. Oggi riscontriamo che questa tipologia di zanzara comincia a entrare nelle abitazioni, con un adattamento al contrario, pungendo dentro casa e non più fuori. Anche loro – continua Scirocchi – facevano diapausa. Ma con l'aumento delle temperature e senza un vero inverno, viene a mancare questa 'pausa' e possiamo incontrarle anche in pieno inverno. La Tigre si sta adattando a un clima che non è il suo, che sarebbe quello tropicale, e lo sta facendo velocemente" "Gli insetti non hanno una loro temperatura corporea governata dal loro organismo ma questo processo è dominato dalle condizioni ambientali – precisa l'esperto -. Magari non si muovono e non pungono, ma il rischio oggi è che ci sia un 'allevamento' di zanzare tigre all'interno dell'abitazione sempre nei posti citati prima". Come ci si difende? "Con la disinfestazione delle larve – conclude Scirocchi – le nuvole di goccioline devono raggiungere le larve delle zanzare uccidendole. Solo così si eliminano le zanzare adulte che poi infesteranno l'ambiente".  —[email protected] (Web Info)

Mondo (Bper Banca): “Accordi di liquidità e garanzia a sostegno pmi”

(Adnkronos) – "Gli accordi che abbiamo sottoscritto oggi con la Banca Europea per gli Investimenti (Bei) sono due, uno di liquidità e uno di garanzia. La platea di riferimento sarà formata dalle imprese di medie dimensioni, ovvero quelle che contano dai 250 fino a 3000 dipendenti, la classe di imprese meno abituata ad avere questo tipo di aiuti. Andremo quindi a coinvolgere una fetta di mercato che, su questi strumenti, non aveva ancora avuto tali sussidi". Sono le parole di Adelaide Mondo, responsabile Corporate Lending della direzione imprese di Bper Banca, a margine della conferenza stampa, organizzata da Bper Banca e Bei a Milano, durante la quale sono stati siglati due importanti accordi per facilitare l'accesso al credito alle Pmi e Mid Cap a particolari condizioni di favore, con l'obiettivo di stimolare la coesione economica e la transizione ecologica. I due accordi hanno un valore complessivo di 650 milioni di euro e si stima che attiveranno investimenti nell'economia per oltre 1,7 miliardi di euro, di cui un terzo nelle regioni del Mezzogiorno. "Per la seconda volta il gruppo Bper è banca pilota su uno strumento in garanzia della Banca Europea per gli Investimenti – sottolinea Mondo – Il ‘Private Finance for energy efficiency’, primo strumento in garanzia di Bei, risale al 2016 e anche allora Bper è stata banca pilota. Il plafond è stato chiuso con successo quest'anno. Da oggi Bper Banca è banca pilota anche di un altro strumento, il ‘Linked Risk Sharing’, il primo accordo firmato in Italia sotto forma di garanzia diretta Bei".  "Grazie agli accordi le imprese potranno avere un vantaggio in termini economici, e quindi di tasso, sia sul lato funding che sul lato garanzia, e avranno l'opportunità di abbinare questi fondi alle principali agevolazioni del governo italiano – spiega Mondo – Sono infatti strumenti che possono essere facilmente abbinati sia al Pnrr sia alla programmazione economica 2021-2027". "La nostra strategia per comunicare sul mercato queste possibilità per le imprese è costituita da eventi formativi e informativi sul territorio nazionale – aggiunge Mondo – ma punteremo molto anche sui nostri specialisti sul territorio, costantemente informati su quelli che sono i nuovi prodotti, che supporteranno la nostra rete e i clienti per dare loro tutte le informazioni per poter accedere con facilità a questi strumenti", conclude. —[email protected] (Web Info)

Eurovision, Angelina Mango rappresenterà l’Italia a ESC 2024

(Adnkronos) – Sarà Angelina Mango, vincitrice del festival di Sanremo 2024 con il brano 'La noia', a rappresentare l’Italia al 68° Eurovision Song Contest, ESC 2024, che si svolgerà alla Malmö Arena, in Svezia, dal 7 all’11 maggio. Angelina Mango è la 16esima donna italiana a partecipare all’evento musicale. Il fatidico “sì” è stato pronunciato in sala stampa a Sanremo, durante la conferenza dei vincitori.  Angelina inizia così il suo percorso di avvicinamento verso la città svedese che ospiterà, di diritto, la prossima edizione in seguito alla vittoria di Loreen in quella precedente. Anche quest’anno Rai seguirà l’evento non sportivo più visto al mondo, con le dirette delle due semifinali, in onda in prima serata su Rai 2, Rai Radio2 e RaiPlay, il 7 e il 9 maggio, e con la diretta su Rai 1 della finalissima dell’11 maggio, giorno in cui scenderà in campo l’Italia in quanto qualificata di diritto come gli altri 'Big Five', Francia, Spagna, Germania e Regno Unito e la Svezia, campione in carica. Per gli amanti delle statistiche è la terza volta che l’Italia si ritrova a concorrere a Malmö. Nel 1992 fu rappresentata da Mia Martini con 'Rapsodia', arrivata quarta, e nel 2013 da Marco Mengoni con 'L’Essenziale', piazzatosi settimo. —[email protected] (Web Info)

Protesta dei trattori, che cosa chiedono gli agricoltori

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(Adnkronos) – Un tavolo tecnico permanente a cui partecipare in qualità di 'uditori'. E' la priorità che il movimento autonomo Riscatto Agricolo, promotore di una protesta nazionale con i trattori, porta all'attenzione del governo in queste ore con una sua delegazione ricevuta in queste ore al ministero dell'Agricoltura. Le richieste vengono formulate in un documento visionato dall'Adnkronos, articolato in 12 punti, che va dalle questioni più 'calde' come l'esenzione dal pagamento dell' Irpef e dell'Imu per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli e alla determinazione del valore del costo di produzione, alla revisione della Pac al mantenimento delle agevolazioni sui carburanti.  Al secondo punto c'è la salvaguardia del settore attraverso misure che consentano di non far aumentare il costo di produzione e contro la concorrenza sleale. A questo proposito gli agricoltori suggeriscono che ci siano "enti preposti a determinare il valore del costo di produzione e un monitoraggio delle pratiche sleali, esercitate dalla Gdo". Inoltre, "controlli stringenti sulle derrate alimentari provenienti da Paesi che non rispettano le nostre stesse normative fitosanitarie" e "dazi doganali atti a compensare la concorrenza sleale di prodotti non Ue", inoltre, "tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera e nuova regolamentazione in materia di etichettatura che offra maggiore trasparenza al consumatore in particolare circa i prodotti denominati 'Made in Italy'" con l'auspicio dell'adozione di un disciplinare per un marchio 'origine prodotto 100% Italiano'".  A seguire, Riscatto Agricolo chiede una "Riprogrammazione del Green Deal" ovvero una "revisione della Pac che individui obiettivi realizzabili dalle aziende agricole in termini di sostenibilità economica, non penalizzi le produzioni nazionali ed offra una visione imprenditoriale a lungo termine". Tra le richieste anche il "contenimento della fauna selvatica" attraverso politiche "più incisive" e tra l'altro, chiedo, "lo Stato deve risarcire i danni in tempi brevi e con ristori adeguati. Quanto ai carburanti per alimentare i mezzi agricoli nel documento si chiede il "mantenimento delle agevolazioni attuali sui carburanti agricoli al fine di ridurre i costi di produzione e migliorare la competitività del comparto agricolo nazionale. E in materia fiscale il "mantenimento dell'esenzione Irpef-Imu per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali". Tra le altre richieste una "Revisione dei metodi di controllo relativi all'ammissibilità dei terreni a seminativo (flag)". In materia di accesso al credito si chiede che sia "agevolato per coltivatori diretti e imprenditori agricoli con tassi di interesse agevolati e con tetto massimo garantito dallo Stato anche in caso di tasso variabile per l'acquisto di beni strumentali agricoli. Accesso a mutui fondiari sempre a tasso agevolato per l'acquisto di terreni agricoli".  Altro tema 'caldo' la "eliminazione dell'obbligo di non coltivare il 4% dei terreni e ogni forma di contributo volta a disincentivare le coltivazioni", la "reintroduzione dei voucher in agricoltura", la possibilità di "regolamentare politiche di filiera verticali e orizzontali tra allevatori ed agricoltori" ed infine, il "riconoscimento dell’ovicaprino nell'ecoschema1 livello 2" in ambito Pac.  —[email protected] (Web Info)

Mazzarella (Bper Banca): “Accordi con Bei ci avvicinano a Pmi”

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(Adnkronos) – "Gli accordi firmati oggi con la Banca Europea per gli Investimenti (Bei) sono importanti per noi e costituiscono un importante riconoscimento da parte della Bei in termini di solidità e stabilità, ma soprattutto di credibilità e di grande attenzione a tutte le tematiche di sostenibilità. Sono due accordi che ci permettono di avvicinarci ancora di più al tessuto delle piccole e medie imprese, che sono i nostri principali clienti". Lo ha detto Flavia Mazzarella, presidente di Bper Banca, a margine della conferenza stampa organizzata da Bper Banca e Bei a Milano, in occasione della quale sono stati siglati due importanti accordi per facilitare l'accesso al credito alle Pmi e Mid Cap a particolari condizioni di favore, con l'obiettivo di stimolare la coesione economica e la transizione ecologica.  Uno dei due accordi è il primo firmato in Italia sotto forma di garanzia diretta Bei. I due accordi sono di importi rilevanti e si stima che attiveranno investimenti nell'economia per oltre 1,7 miliardi di euro. "Grazie a questi accordi, offriremo alle imprese prodotti che permetteranno loro di sviluppare tutte le tematiche relative alla sostenibilità e, in particolare, alla transizione energetica. Inoltre – aggiunge Mazzarella – il Mezzogiorno sarà un ambito di operatività molto importante, che ci permetterà di sviluppare relazioni ancora più durature con i nostri clienti che operano nei territori del Sud Italia".  "La nostra filosofia è essere vicini alle imprese non solo con i finanziamenti ma anche con attività di partnership e di consulenza – sottolinea la presidente di Bper Banca – per cercare di aiutarle in questi contesti molto complicati, come quello della transizione energetica, che è e sarà un tema sempre più di attualità e di importanza". "Ci aspettiamo grande interesse da parte del mercato – aggiunge – La nostra rete è pronta ad affiancare le imprese e ad essere a loro vicina. È una rete che è stata istruita e formata, quindi siamo sicuri che questi interventi troveranno interesse da parte delle nostre imprese".  "I risultati del 2023 sono risultati importanti, che ci hanno permesso di consolidare il nostro ruolo nel panorama bancario italiano. Siamo una banca solida – conclude la presidente di Bper Banca – lo abbiamo dimostrato, come abbiamo dimostrato che siamo in grado di portare a compimento, anche in tempi ravvicinati, gli obiettivi prefissati nel piano industriale". —[email protected] (Web Info)

Serie A rimane a 20 squadre, la decisione della Lega

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(Adnkronos) –
La Serie A deve rimanere con 20 squadre. E' la posizione espressa dalla Lega Serie A nell'assemblea di oggi: i club hanno approvato il proprio documento di indirizzo contenente le proposte di riforma del calcio italiano. Nel corso della stessa riunione, "è stata ribadita la assoluta necessità di mantenere nello statuto federale il diritto di intesa, così come nei principali sistemi calcistici europei. E' stato, inoltre, confermato l’attuale format a 20 squadre del campionato di Serie A", rende noto la Lega calcio di Serie A.   "In previsione dell’Assemblea della Lega B di giovedì 15 febbraio, si è riunito in via d'urgenza il Consiglio Direttivo della Lnpb per discutere delle tematiche inerenti gli equilibri tra le competizioni internazionali e nazionali, da valutare anche alla luce dei principi solidaristico e di equa competizione espressi dalla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, delle riforme di sistema e delle proposte approvate alla unanimità dalla Lnpb, fatte pervenire a tutte le componenti federali". Lo scrive la Lega di Serie B. "Si è infine discusso dei rapporti con le altre leghe, nell'ottica di riuscire a condividere alcuni principi ispirati a soluzioni che la Lega B ha come obiettivo per il futuro, la valorizzazione e la crescita del calcio italiano".  "C'è la volontà da parte della Federazione di coinvolgere le leghe in un processo di cambiamento, per questo è stata indetta un'assemblea. Allo stesso tempo viene fatta una riflessione per approfondire i problemi delle strategie future. Ci sono difficoltà a livello di tenuta per alcune società. La Federazione valuterà se fare questa assemblea l'11 marzo. Se dovesse prevalere la logica di approfondire problemi come la sostenibilità, ci potrebbero essere dei tempi più lunghi. Inutile avere situazioni di scontro immotivate". Così il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete, al microfono de 'La Politica nel Pallone' su Gr Parlamento. "Quello del numero delle squadre è un falso problema per il calcio italiano. È importante, ma il vero problema è la sostenibilità del sistema. C'è bisogno di una gestione diversa rispetto a quella che c'è stata finora. Non penso che la riforma del campionato sia la madre di tutte le battaglie", aggiunge Abete.  —[email protected] (Web Info)

AC/DC, 25 maggio unica data italiana del POWER UP Tour

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(Adnkronos) – Ci siamo. Gli AC/DC, la leggendaria band da milioni di dischi, ha scelto la RCF Arena di Reggio Emilia (ex Campovolo) per l'unica tappa italiana del POWER UP European Tour. La data da segnare sul calendario è 25 maggio 2024. Sul sito di RCF Arena tutte le info sui biglietti. "I biglietti nominali per l’unica tappa italiana di sabato 25 maggio alla RCF Arena di Reggio Emilia saranno in vendita esclusivamente sul circuito Ticketone (online e punti vendita) dalle 10 di venerdì 16 febbraio per un acquisto massimo di 4 biglietti per account – si legge sul sito – Sarà possibile effettuare un solo cambio di nominativo per biglietto a partire da giovedì 25 aprile. La produzione (Barley Arts) e la RCF Arena invitano a non affidarsi a circuiti di secondary ticketing". Gli AC/DC – Angus Young alla chitarra solista, Brian Johnson alla voce, Stevie Young alla chitarra ritmica, Matt Laug alla batteria e un nuovo bassista a proseguire l’opera di Cliff Williams – torneranno a suonare per onorare i loro cinquant'anni di carriera. La band si esibirà in 21 show in giro per l'Europa durante la prossima estate. POWER UP sarà il primo tour europeo dopo più di otto anni. —[email protected] (Web Info)

Sanremo, Muccino posta bandiera Israele con inno di Mameli: è polemica

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(Adnkronos) – L'appello di Ghali dal palco di Sanremo per "fermare il genocidio a Gaza" e le scuse della Rai a Israele tengono banco sui social, dove molti personaggi del mondo dello spettacolo prendono le difese del cantante e ne condividono il pensiero.  Su Instragram post muto di Gabriele Muccino: foto della bandiera israeliana con inno di Mameli come sottofondo. Il riferimento è alla polemica sollevata dal comunicato letto ieri in diretta su Rai 1 da Mara Venier e firmato dall'Amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio: un messaggio di vicinanza a Israele contro le parole pronunciate da Ghali dal palco dell'Ariston la sera della finale del festival quando l'artista, al termine della sua esibizione, aveva chiesto lo "stop al genocidio". Il post incassa il 'mi piace' dal profilo ufficiale dei Negramaro e Alessandro Da Battista scrive: "Bravissimo".  
A prendere le difese di Ghali anche Levante che in una storia sottolinea come "in tv è successa una cosa spiacevole, quando davanti a milioni di telespettatori ci si è scusati con un rappresentante di Israele per aver espresso un desiderio di pace e di fermare un genocidio che sta avvenendo tutti i giorni sotto i nostri occhi e di cui si parla troppo poco". Levante, che pubblica anche due foto con i volti disperati dei bambini di Gaza, sottolinea che "se un Ghali sale sul palco e dice 'stop al genocidio', se Danger d'Amico sale sul palco e parla di temi importanti che ci riguardano tutti, sono in due, come me siamo in tre, ma dopo di che? Fanno tutti finta di niente. C'amu a fari?" chiede in siciliano. Affida le sue riflessioni a X Alessandro Gassman. "Se uno mette bene in chiaro che la strage di Hamas ed il rapimento di civili israeliani inermi del 7 ottobre è stato un atto barbarico e che Israele aveva il diritto di difendersi, si deve poter mettere bene in chiaro che la ritorsione sui civili inermi a Gaza e nel resto della Palestina decisa da Netanyahu è di gran lunga eccessiva e che la morte ad oggi di 28.000 mila palestinesi tra cui quasi 10.000 bambini non può essere giustificata", si legge n un post dell'attore che poi, in risposta a un commento di una followers che sostiene come "deve esistere lo Stato di Palestina. I palestinesi hanno diritto a un loro Stato, libero dalle occupazioni israeliane" afferma perentorio: "Concordo".    —[email protected] (Web Info)

Bei e Bper a sostegno crescita economica e transizione ecologica

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(Adnkronos) – Supportare la crescita economica e la transizione ecologica delle imprese italiane, con particolare attenzione a progetti basati nel Mezzogiorno e alla transizione climatica. Questi sono fra gli obiettivi principali degli accordi per complessivi 650 milioni di euro siglati oggi a Milano da Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Bei, e Flavia Mazzarella, presidente di Bper Banca. A fronte di questo intervento finanziario della Bei, si stima che verranno attivati investimenti nell’economia per oltre 1,7 miliardi di euro, di cui un terzo nelle regioni del Mezzogiorno. Nel dettaglio, la Bei fornirà un finanziamento diretto al Gruppo Bper Banca (Bper Banca e Banco di Sardegna) fino a 500 milioni di euro nei prossimi tre anni, di cui la prima tranche da 200 milioni firmata oggi, e un contratto di garanzia da 150 milioni di euro. Quest’ultimo rappresenta il primo accordo firmato in Italia sotto forma di garanzia diretta Bei prestito per prestito su nuova finanza concessa a Mid Cap. La garanzia, denominata Linked Risk Sharing, coprirà fino al 50% del nuovo prestito, ovvero finanziamenti per investimenti e sostegno al capitale circolante di Mid Cap italiane, ossia quelle imprese che impiegano da 250 a 3.000 addetti. Bper creerà un portafoglio di nuovi prestiti per un ammontare totale fino a 300 milioni di euro, aumentando così la propria capacità di prestito e offrendo alle imprese accesso a finanziamenti a condizioni vantaggiose sotto forma di tassi di interesse ridotti, scadenze più lunghe, e minori requisiti di garanzie. E' la seconda volta, prosegue la nota, che Bei sceglie Bper come banca pilota per l’Italia per i suoi strumenti in garanzia, il Linked Risk sharing arriva dopo il Life 4 energy, prodotto di finanziamento per l’efficienza energetica che Bper ha gestito in esclusiva dal 2017 al 2023. Il finanziamento da 200 milioni di euro rappresenta invece la prima tranche di un limite di credito più ampio, fino a 500 milioni di euro, che mira a finanziare il fabbisogno di investimenti e capitale circolante delle piccole e medie imprese italiane. Le risorse della Bei verranno veicolate a favore delle imprese attraverso le reti e le filiali di Bper Banca e Banco di Sardegna, e di Sardaleasing, fabbrica prodotto del Gruppo Bper. L’operazione contribuirà a mobilitare investimenti per oltre 1,4 miliardi di euro nell’economia reale, di cui circa il 30% dedicato a progetti che contribuiscono agli obiettivi ambientali, e circa il 40% dedicato a progetti sviluppati nelle regioni del Mezzogiorno. "Gli accordi siglati oggi contribuiscono a rafforzare ulteriormente la relazione con Bper e dimostrano la vicinanza della Bei alle piccole e medie imprese italiane, che sosteniamo ogni anno in media con circa 3 miliardi di euro", ha commentato Vigliotti. "La collaborazione con il sistema bancario è fondamentale per raggiungere il maggior numero di imprese sul territorio e promuovere i due grandi obiettivi trasversali della Bei, ovvero l’azione climatica e la coesione economica", ha concluso. "La firma di questi accordi rappresenta un passo significativo nella nostra partnership di lunga data con la Bei", ha commentato Mazzarella. "Siamo onorati di essere stati selezionati come intermediario innovativo e attento, incaricato di gestire prodotti esclusivi che mirano a sostenere le imprese durante un periodo cruciale di transizione economica e ambientale. La fiducia accordata dalla Bei a Bper, anche attraverso la firma per la prima volta in Italia di un’intesa sotto forma di garanzia diretta, rafforza ulteriormente il nostro impegno nel sostenere le Pmi e le Mid Cap, giocando un ruolo cruciale nel favorire la competitività e nello stimolare lo sviluppo sostenibile. Vogliamo infatti – ha proseguito – rafforzare ulteriormente il nostro ruolo chiave nella promozione della coesione economica e di importante partner e consulente delle imprese, impegnandoci a fornire soluzioni finanziarie su misura per le esigenze di quelle aziende che desiderano svilupparsi in un ambiente economico in rapida evoluzione", ha concluso la presidente di Bper. —[email protected] (Web Info)

In tutta Europa i salari salgono ma in Italia no

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L’Italia in 50 anni è passata da quarta potenza mondiale per Pil e benessere, a sprofondare ai livelli di un paese in via di sviluppo, per sperequazione sociale, con una classe media annientata da inflazione e fasce di popolazione che rasentano la soglia di povertà.

Uno studio di Bloomberg riporta che nell’ultimo anno gli aumenti dei salari minimi nei paesi europei hanno compensato abbondantemente l’inflazione… tranne che in Italia.

Il lento, inesorabile, declino del paese non deriva dall’euro ma dalla mancata indicizzazione delle retribuzioni all’inflazione; negli ultimi 20 anni abbiamo avuto un’inflazione media annua del 2% (con picchi molto più alti nel 2022) mentre gli stipendi sono rimasti sostanzialmente fermi al palo se non addirittura diminuiti.

Gli unici. veri responsabili del disastro sono gli appartenenti alla classe dirigente che hanno (non)governato ma depredato il paese negli ultimi decenni, a cui chiaramente fa gioco dare, o che si dia la colpa di tutto, all’euro, che è la moneta anche degli altri paesi europei dove la rivalutazione degli stipendi è andata di pari passo con l’inflazione.

Una nota di Istat e Bankitalia riporta che l’inflazione ha corroso la ricchezza delle famiglie italiane: solo nel 2022 con un calo del 12,5% in termini reali.

Ignazio Silone riportava: “Nei tempi moderni la morte di una democrazia è il più spesso un suicidio camuffato. La sua linfa vitale un regime di libertà dovrebbe riceverla dall’autogoverno delle istituzioni locali. Dove invece la democrazia, spinta da alcune sue tendenze deteriori, soffoca tali autonomie, non fa che divorare sé stessa. Se nella fabbrica regna l’arbitrio padronale, nel sindacato la burocrazia, nel comune e nella provincia il rappresentante del potere centrale, nelle sezioni locali dei movimenti politici il fiduciario del capo del partito, lì non si può più parlare di democrazia”. (Ignazio Silone, La scuola dei dittatori).

Oltre al danno, la beffa (Presa per il culo) con il cambio di governo assistiamo a notiziari con lo “sbandieramento” a reti ed edicole unificate di politici e opinionisti che parlano senza vergogna di “crollo dell’inflazione”, senza sapere neanche di cosa parlano.

I prezzi oggi sono sui livelli più alti di sempre (faccio tutti i giorni la spesa, metto benzina e pago le utenze) e ci resteranno ancora a lungo, dato che l’unico scenario in grado di innescare la discesa reale dei prezzi sarebbe quello di una deflazione, seguita ragionevolmente da una recessione economica.

L’unica cosa che, forse, sta calando è il tasso di aumento annuale dell’inflazione; nel 2022 è stata dell’8.1%, mentre, nel 2023 è aumentata “solo” del 5,3% (Istat), magra consolazione.

La prossima volta che sentite un politico o un opinionista parlare di “crollo dell’inflazione”, siete autorizzati a fargli una pernacchia con un sonoro Vaffa.

Alfredo Magnifico