(Adnkronos) – Belgio, Francia e Israele. Queste le avversarie dell'Italia nel gruppo A2 di Nations League 2024-25. Lo ha stabilito il sorteggio effettuato a Parigi. "Girone di ferro? Sì, ma siamo abituati a questo tipo di sorteggio, è giusto così. In questo modo abbiamo l'idea di quello che deve essere il nostro comportamento quando scendiamo in campo". Il ct degli azzurri, Luciano Spalletti, commenta così il sorteggio di Nations League, che opporrà l'Italia a Belgio, Francia e Israele. "Questa competizione – sottolinea – è nata in maniera intelligente per far alzare il livello delle squadre che la giocano -sottolinea il tecnico toscano al microfono di Rai Sport-. Queste partite qui ti danno l'opportunità di migliorarti sempre di più. Francia l'avversaria più stimolante? Sì perché sono una Nazionale che ha una storia importante. Sono sempre state partite tiratissime, ci saranno molte motivazioni per farsi trovare pronti". Questi i 4 gruppi della Lega A di Nations League, sorteggiati oggi a Parigi. Gruppo 1: Croazia, Portogallo, Polonia, Scozia. Gruppo 2: Italia, Belgio, Francia, Israele. Gruppo C: Olanda, Ungheria, Germania, Bosnia. Gruppo D: Spagna, Danimarca, Svizzera, Serbia. —[email protected] (Web Info)
Terni, Stefano Bandecchi si dimette da sindaco
(Adnkronos) – "Ho già dato le dimissioni dalla carica di sindaco di Terni, attraverso questo video lo comunico a tutti i cittadini così eviteranno di leggersi i giornali che chissà quali stupidaggini potranno dire. I motivi sono di carattere politico". Lo afferma Stefano Bandecchi in un video sui social. "Continuo a essere segretario di Ap ma non farò più, da qui a venti giorni, il sindaco così non correremo rischi di avere una 'dittatura bandecchiana'", conclude. —[email protected] (Web Info)
Arrestato a Malta il genero di Totò Riina, sarà estradato
(Adnkronos) – Il genero del boss mafioso Totò Riina, Antonio Ciavarello, detto Tony, 50 anni, è stato arrestato a Malta in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura di Brindisi nel 2022 per far scontare una pena detentiva per truffa e violazione delle prescrizioni di sicurezza. La notizia è riportata dalla versione on line del ''Times of Malta'' che cita un comunicato della Polizia di Malta, riferendo che l'arresto è avvenuto oggi a Mosta. Comparso in Tribunale dopo l'arresto, come riporta ancora il quotidiano maltese, Ciavarello ha dato il consenso all'estradizione. Secondo il legale d'ufficio l'accusato sapeva della sentenza ma, secondo la versione difensiva, non sapeva che fosse effettiva. Non risultano, invece, pendenze legali con la polizia o con le autorità maltesi. Una volta convalidato l'arresto, per decisione del magistrato Giannella Camilleri Busuttil, Ciavarello è stato riportato in custodia, in attesa dell'estradizione da attuare insieme all'autorità giudiziaria italiana. Ciavarello, palermitano, vive da tempo con la moglie Maria Concetta Riina a San Pancrazio Salentino, in provincia di Brindisi, e questo spiega la competenza della Procura pugliese. —[email protected] (Web Info)
Cronaca nazionale/ Donna trovata morta in casa, arrestato il figlio
Alla fine il sospettato ha confessato il gravissimo reato.
Si tratta di targedia familiare. Il figlio della donna di 78 anni trovata morta in casa sua a Puegnago del Garda (provincia di Brescia), ha confessato l’omicidio.
Nel corso di un lungo interrogatorio davanti ai carabinieri, l’uomo ha ammesso di essere l’autore del delitto.
Il 54enne operaio in un’azienda di lavori stradali di Manerba, è stato quindi fermato con l’accusa di omicidio volontario premeditato.
È stato quindi portato in carcere a Brescia.
Foto di repertorio
Il ‘pirata sexy degli Houthi’, chi è il 19enne yemenita diventato una star del web
(Adnkronos) – "Non ho parlato di bellezza o altro, ma della nostra causa: la Palestina. E non è questo il momento di parlare di bellezza”. E’ il 'pinned message', ovvero il messaggio bloccato messo in evidenza sui social con tanto di screenshot, dell'intervista concessa al prestigioso settimanale statunitense ‘Newsweek’ sull’account del 19enne yemenita Rashed Al-Haddad diventato una star in rete dopo aver postato un video a bordo della nave ‘Galaxy Leader’ sequestrata dai miliziani filoiraniani Houthi. Il ‘pirata Houthi sexy’ si è anche guadagnato sui social il soprannome di ‘Tim-houthi’ Chalamet per la sua somiglianza con l'attore statunitense Timothée Chalamet. L’ultima attività dell’influencer yemenita è il 'promotore turistico': ha pubblicato di recente, con l’inseparabile bandiera palestinese in mano, un video all’interno dello storico ‘palazzo della roccia’, un ex palazzo reale situato a circa 15 chilometri dalla capitale Sana'a, costruito nel 1920 su una roccia a 35 metri dal suolo, considerato uno dei monumenti più importanti dello Yemen, la cui storia risale a tremila anni fa. Il sito dell’emittente Al-Jazeera, che lo ha definito “il pirata yemenita più famoso al mondo a bordo di una nave israeliana”, riporta che TikTok ha chiuso il suo account per “violazione” delle politiche della piattaforma dopo aver pubblicato il video della nave sequestrata. In un’intervista con lo YouTuber Hasan Piker, si è definito “uno yemenita che sta dalla parte della Palestina”, aggiungendo che "l’unica motivazione che gli Houthi hanno per sequestrare le navi è la loro solidarietà con la Palestina e fermare l’attacco a Gaza”. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Ucraina, Zelensky ‘licenzia’ il generale Zaluzhny: “Ora cambiamo”
(Adnkronos) –
Volodymyr Zelensky licenzia il generale Valerii Zaluzhny. Dopo settimane di voci e indiscrezioni, è ufficiale la notizia del cambio al vertice delle forze armate ucraine. A darne notizia con un post su X, nel quale tuttavia non annuncia esplicitamente il licenziamento, lo stesso presidente ucraino che scrive: "Ho incontrato il generale Valerii Zaluzhny e l'ho ringraziato per i due anni in cui ha difeso l'Ucraina". Il nuovo comandante delle forze armate ucraine è il generale Alexander Syrsky, fino ad oggi comandante delle forze di terra. Zelensky sostiene di aver discusso con Zaluzhny "del rinnovamento che serve alle Forze armate ucraine, abbiamo anche discusso su chi potrebbe far parte della leadership rinnovata delle Forze Armate ucraine". "Il momento per un tale rinnovamento è adesso", afferma il presidente, che dice di "aver proposto al generale Zaluzhny di restare nella squadra". "Vinceremo sicuramente!", conclude.
L''esonero' di Zaluzhny non è una sorpresa. Da settimane si rincorrevano voci di un avvicendamento ai vertici delle forze armate di Kiev, in un quadro caratterizzato anche da visioni differenti tra il presidente e il generale. La rottura si è consumata in maniera plateale nel corso dell'autunno. Zaluzhny, in un'intervista a The Economist, ha ammesso esplicitamente il parziale flop della controffensiva ucraina – che non ha prodotto nel 2023 i risultati sperati – e ha descritto la guerra come uno stallo prolungato. Le parole del generale sono state corrette a stretto giro da Zelensky, che in ogni apparizione pubblica – compresa la recente intervista al Tg1 – tende a evidenziare i risultati comunque ottenuti dall'Ucraina nella seconda parte dello scorso anno. "Oggi è stata presa la decisione sulla necessità di cambiare la leadership delle Forze armate ucraine", scrive su Telegram il ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov. Il generale "ha avuto uno dei compiti più difficili, guidare le Forze armate durante la Grande guerra con la Russia", sottolinea il ministro, dicendosi "sinceramente grato a Valery Fedorovich per tutti i suoi successi e le sue vittorie". —internazionale/[email protected] (Web Info)
Presidente Eurispes: “Negli ultimi 25 anni visto ridursi dal 5,5% al 4% spesa nazionale”
(Adnkronos) – "Nel primo Rapporto nazionale sulla Scuola, pubblicato dal nostro Istituto nel 2003, molte questioni che possiamo oggi ritenere ancora attuali e irrisolte avevano costituito una parte considerevole del piano di ricerca e dell’indice. Questioni come la dualità del sistema dell’istruzione e della formazione professionale o il travagliato processo della ricerca scientifica costretta a muoversi tra riforme e stentata, se non mancata o assente, competitività. Ci si chiese, allora, se mortalità e dispersione scolastica fossero fenomeni imputabili alle caratteristiche strutturali del sistema e come eventualmente questa coincidenza potesse trovare una plausibile spiegazione nella diversa efficacia dei sistemi scolastici regionali". Lo ha detto il presidente di Eurispes Gian Maria Fara alla presentazione del 2° Rapporto sulla scuola e l'università (edito da Giunti Scuola) , che si svolge presso la Biblioteca Nazionale Centrale, a Roma. "Quando si parla del sistema dell’istruzione si ha l’impressione di essersi lasciati alle spalle opere incompiute o forse troppo rapidamente accantonate. È difficile infatti trovare un settore come quello della scuola in cui si sia cimentata con così tanta insistenza la verve riformistica dei politici italiani. – ha continuato Fara – Del gran numero di riforme o di progetti di cambiamento, di cui gli studenti sarebbero dovuti diventare i diretti destinatari, si lamentano spesso gli insegnanti, le cui voci sono la cartina di tornasole del sistema dell’istruzione nel nostro Paese. Non c’è discorso istituzionale a loro rivolto che non ricordi ogni volta che la scuola è una priorità. Ma viene da chiedersi se esiste una visione comune di quello che dovrebbe essere il sistema dell’istruzione nel nostro Paese". "Negli ultimi vent’anni – ha spiegato il presidente dell’Eurispes – sono stati sistematicamente smontati progetti di riforma della scuola, sopravvissuti solo pochi giorni alla caduta delle forze di governo che li avevano partoriti. Non deve perciò sorprendere più di tanto se anche oggi, e non solo perché ne ricorra il centenario, accada di dover fare i conti con la 'riforma Gentile'. E ciò significa valutare l’incidenza dell’onda lunga dei suoi effetti, riconoscerne innanzitutto la presenza, prendere in esame le ragioni che possono aver determinato il fallimento, più o meno parziale e più o meno doloroso, di molti tentativi di cancellarla. Rispetto a vent’anni fa, dopo l’esperienza dell’emergenza sanitaria che ha colpito il pianeta, sarà più che legittimo attendersi novità e qualche soluzione in più. Pensiamo all’uso, da tutti rivendicato, delle nuove tecnologie e all’impatto che dovrebbero avere avuto sulla didattica. Sul tappeto ci sono però tante altre non meno urgenti questioni. Non ci dispiacerebbe chiamarle 'vertenze di prospettiva', volendo pensare che la loro soluzione sia, se non dietro l’angolo, comunque possibile". "Ci si chiede infine: se la scuola sia effettivamente una priorità nell’agenda nazionale, visto che la voce del Pil relativa all’istruzione va sempre più assottigliandosi. Negli ultimi 25 anni abbiamo visto ridursi dal 5,5% al 4% la spesa nazionale per la scuola. Un paradosso, dal momento che, almeno a parole, diciamo di considerare la scuola la grande priorità del Paese. Proprio per questo – ha concluso Fara – restiamo fiduciosi sul buon uso che dovrà essere fatto dei finanziamenti del Pnrr, sulla cui efficacia l’Italia si gioca una buona fetta della sua credibilità e delle sue prospettive di crescita. L’Istruzione, d’altronde, più di qualsiasi asset, rappresenta oggi il futuro dell’Italia. Comprendere questo vorrà dire avere anche lungimiranza nel governare i processi di cambiamento già in atto nel mondo della Scuola, dell’Università e, dunque, di conseguenza negli strati più profondi della società e nelle economie che compongono la ricchezza del nostro Paese". Al presidente Fara hanno fatto eco le parole del direttore dell'Osservatorio dell'Eurispes sulle Politiche educative, Mario Caligiuri: "Il tema dell’educazione non è uno tra i tanti. Nella società della conoscenza rappresenta il settore decisivo del progresso e dell’innovazione, per cui l’educazione dovrebbe venire prima dell’economia ma i Parlamenti si occupano di economia più che di educazione e per una ragione molto semplice: la prima offre risposte immediate mentre la seconda produce risultati a distanza di decenni. – ha continuato Caligiuri – Oggi l'educazione rappresenta un’autentica necessità sociale, dato che di fronte a ogni problema che si manifesta, la risposta che viene sistematicamente proposta è sempre la stessa: più educazione. Siamo di fronte a trasformazioni epocali con il confronto con l’Intelligenza Artificiale che diventa sempre più serrato e i cui esiti in ogni caso non oggi non conosce nessuno. Di sicuro stiamo vivendo contemporaneamente in tre mondi: fisico, virtuale e ibridato tra uomo e macchina. Ma tutta l'organizzazione sociale, educativa e legislativa è impostata ancora sulla dimensione fisica. C'è allora bisogno di riforme strutturali, profonde che possano anticipare le inevitabili trasformazioni che sono già in atto". "Appunto per questo il Rapporto dell’Eurispes intende rappresentare un'occasione per porre al centro del dibattito politico e culturale il tema dell'educazione, che è fondamentale per la democrazia, l'economia e la qualità della vita. Gli indicatori dell'istruzione del nostro Paese, a cominciare dalla povertà educativa, farebbero già prevedere un futuro difficile, soprattutto nel Sud dove la qualità dell'istruzione è più debole. Scuole e università – ha concluso Caligiuri – sembrano essere ammortizzatori sociali più che luoghi dove si costruisce il futuro e si attenuano le diseguaglianze. Proprio per questo, a cento anni dalla riforma Gentile, è indispensabile identificare l’educazione di qualità basata sul merito come fattore dello sviluppo e di riduzione delle ingiustizie sociali, elaborando una pedagogia della nazione che consenta al nostro Paese di continuare a rimanere una delle potenze culturali e industriali del pianeta". —[email protected] (Web Info)
Sanremo 2024, le mascotte di Milano-Cortina 2026 arrivano a Casa Coca-Cola
(Adnkronos) – Coca-Cola, Partner della 74esima edizione del Festival di Sanremo, oggi ha accolto le Mascotte ufficiali dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026 in Casa Coca-Cola, uno spazio conviviale dove il brand offre agli ospiti un rinfrescante momento di pausa e omaggia il connubio con una delle eccellenze del nostro Paese: la pizza, icona della tradizione italiana. Il 74° Festival di Sanremo ha preso il via martedì 6 febbraio e terrà compagnia a milioni di telespettatori fino alla serata finale di sabato 10 febbraio. Nella serata di ieri, mercoledì 7 febbraio, sono state annunciate per la prima volta sul palco più importante d’Italia le Mascotte dei Milano Cortina 2026. Saranno Tina e Milo, due vivacissimi ermellini con la loro attitudine ingegnosa e propositiva, a raccontare al mondo l’energia, l’entusiasmo e il calore dello spirito italiano contemporaneo. Tina, la Mascotte dal manto chiaro rappresenterà i Giochi Olimpici Invernali del 2026. Milo, il fratello dal manto bruno, sarà invece il testimonial dei prossimi Giochi Paralimpici Invernali. I loro nomi sono i diminutivi di quelli delle due località protagoniste: Tina da Cortina, Milo da Milano. Tina creativa e concreta è una gran curiosona. Milo, resiliente e sognatore, ha un vero e proprio debole per la pizza, ama giocare sulla neve e nel tempo libero realizza strumenti musicali di pura fantasia. Nulla può fermare Milo che pur essendo nato senza una zampa ha imparato a camminare con la propria coda. Nella giornata di oggi, le due Mascotte sono arrivate in Casa Coca-Cola. Ad accompagnarle Valentina Marchei – atleta Olimpica di pattinaggio di figura sul ghiaccio, oggi Head of Ambassador Programme per Fondazione Milano Cortina 2026 – e Luca Santandrea, General Manager Olympic and Paralympic Games Milano Cortina 2026. “È con orgoglio che accogliamo in Casa Coca-Cola le Mascotte ufficiali dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici invernali, in uno spazio nato anche per celebrare il profondo legame che ci unisce all’Italia dal 1927 e per omaggiare una delle eccellenze del nostro Paese, la pizza”, afferma Luca Santandrea, General Manager Olympic and Paralympic Games Milano Cortina 2026. "Questa partnership per noi ha un significato che va ben oltre lo sport perché i Giochi sono una opportunità per creare un’ulteriore connessione con il Paese e per dare il nostro contributo per lasciare un’eredità positiva". Il legame tra Coca-Cola e lo sport nasce da lontano: onestà, inclusione e aggregazione, ma anche ottimismo e condivisione di una passione sono tra i principi cardine di Coca-Cola, che hanno portato l’azienda a supportare da sempre il mondo dello sport. Dal 1928 The Coca-Cola Company è sponsor del Movimento Olimpico quando ad Amsterdam accompagnò per la prima volta gli atleti in gara. Un impegno di cui l’azienda è profondamente fiera, tanto da rinnovarlo fino al 2032 come partner più longevo nella storia delle Olimpiadi. Con orgoglio Coca-Cola ha sostenuto il Comitato Olimpico in occasione di Cortina nel 1956, di Roma nel 1960 e di Torino nel 2006. Con la stessa passione con cui ha avuto l’onore di affiancare i Giochi Olimpici nelle precedenti edizioni svoltesi in Italia, l’azienda sarà accanto a tutti gli atleti e appassionati durante i Giochi Olimpici e Paralimpici di MilanoCortina 2026, pronti a dare il proprio contributo per lasciare un’eredità tangibile e di lungo termine alle comunità e fare sì che questa diventi un’ulteriore occasione di crescita per chi come Coca-Cola opera in questo Paese. —[email protected] (Web Info)
Il Giorno del Ricordo, domani la celebrazione al Quirinale
(Adnkronos) – Verrà celebrato domani alle 11 al Quirinale il 'Giorno del Ricordo', in memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Sono previsti gli interventi di Giuseppe De Vergottini, presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati; del professor Davide Rossi, ordinario di Storia e tecnica delle codificazioni e costituzioni europee; del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Durante la cerimonia, condotta dall'attrice Viola Graziosi e trasmessa in diretta su Raiuno, verranno eseguiti brani musicali e ascoltate testimonianze di alcuni esuli. La mattinata si concluderà con l'intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, protagonista durante i suoi mandati di iniziative per tener viva la memoria degli eventi celebrati nel Giorno del Ricordo e per superare definitivamente gli antichi contrasti e rafforzare l'amicizia tra Italia e Slovenia, che troverà un importante suggello nella designazione congiunta di Nova Gorica e Gorizia quali Capitale europea della Cultura 2025. "L'esodo riguarda l'intera nazione, non è una questione di parte, né di destra né di sinistra", afferma all'Adnkronos Giuseppe De Vergottini, presidente della Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati (Federesuli). De Vergottini sottolinea che la ricorrenza del 10 febbraio serve proprio per ricordare "le violenze fatte dai partigiani titini", per ricordare "le stragi avvenute e le conseguenze del clima di terrore e paura che si era creato, spingendo le popolazioni italiane della zona a spostarsi in altre parti d'Italia e all'estero". Secondo il presidente di Federesuli è importante la ricorrenza al Quirinale perché "per noi il presidente della Repubblica è un centro di riferimento indipendente dall'attività politica dei partiti e il fatto di essere ricevuti è per noi attestazione dell'interesse di tutti gli italiani". Con la legge del 2004, che ha istituito il Giorno del Ricordo, "si è superata una fase di lunga di distrazione della memoria", osserva. Il primo via libera alla Camera, oggi, sulla legge per la promozione della conoscenza della tragedia delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata nelle giovani generazioni, conclude De Vergottini, "offre a chi si vuole occupare di questo argomento maggiori strumenti di conoscenza e viaggi di istruzione". —[email protected] (Web Info)
Leader Houthi: “Stop navi israeliane nel Mar Rosso, è nostra vittoria”
(Adnkronos) – "I movimenti delle navi israeliane si sono fermati completamente nello Stretto di Bab al-Mandab e nel Mar Rosso e questa è una nostra vittoria". Lo ha dichiarato il leader degli Houthi, Abdul-Malik al-Houthi, in un discorso tv in cui ha definito "evidenti" le perdite economiche "subite dal nemico a causa delle operazioni dello Yemen". Secondo il leader dei ribelli, citato dal sito dell'emittente al-Masirah, questa settimana gli Houthi hanno condotto cinque operazioni. Abdul-Malik al-Houthi ha sottolineato che "Israele, insieme agli Stati Uniti e al Regno Unito sono stati i Paesi più colpiti" dalle operazioni nel Mar Rosso. "Le affermazioni degli Stati Uniti e del Regno Unito sulla protezione della navigazione internazionale sono bugie", ha aggiunto al-Houthi, ribadendo che "le operazioni continueranno finché persisteranno l'aggressione israeliana e l'assedio a Gaza". Intanto tre missili antinave sono stati distrutti in due raid condotti dalle forze del Comando centrale militare Usa (Centcom) su aree dello Yemen sotto il controllo degli Houthi. Secondo quanto spiegato in una nota dallo stesso Centcom, nel primo raid sono stati colpiti due missili da crociera pronti ad essere lanciati contro le navi nel Mar Rosso. Successivamente è stato distrutto un terzo missile pronto al lancio. I tre vettori erano ritenuti dalle forze americane "una minaccia imminente per le navi della Marina americana e le navi mercantili nella regione. Queste azioni – si chiude la nota – proteggeranno la libertà di navigazione e renderanno le acque internazionali più sicure per la Marina americana e le navi mercantili". —internazionale/[email protected] (Web Info)












