Europa 20: un sostantivo, 
tre aggettivi e un progetto

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Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva il cui obiettivo è investire il 3% del prodotto interno lordo in ricerca e sviluppo
“Europa 20. Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. La comunicazione della Commissione europea del 3 marzo delinea gli obiettivi da raggiungere entro i prossimi 10 anni: dare impulso all’innovazione e alla ricerca, promuovere l’efficienza energetica, migliorare le politiche occupazionali e di inclusione sociale. All’interno di ogni singolo ambito d’azione, la Commissione assegna alla fiscalità un ruolo di primo piano per la realizzazione delle strategie elaborate. Strategie che attendono adesso l’approvazione di Consiglio e Parlamento europeo.

Un’ economia basata sulla ricerca e l’innovazione
”L’Unione dell’innovazione” rappresenta il progetto guida per aumentare gli investimenti nel settore della ricerca e dello sviluppo. Obiettivo, investire il 3% del Pil in ricerca e sviluppo, incrementando gli investimenti da parte delle imprese, grazie ad accessi più facili ai finanziamenti e all’adozione di incentivi fiscali e strumenti finanziari ad hoc.
Altro obiettivo, ridurre il tasso di abbandono scolastico dal 15% attuale al 10% e portare il numero dei laureati tra i 30 e 34 anni dal 31% ad almeno il 40%. “Youth on the move” e “Un’agenda europea del digitale” altre due iniziative finalizzate rispettivamente, a migliorare il sistema scolastico e facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, e a creare, grazie alla diffusione di internet ad alta velocità, una rete unica digitale a uso di aziende e singoli consumatori.
Politiche ambientali in primo piano
 “Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse” e “Una politica industriale per l’era della globalizzazione”, le iniziative adottate per raggiungere altri due standard prefissati dalla Commissione: ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 20% rispetto al 1990 (o addirittura al 30% se si verificano le condizioni adatte), migliorare del 20% l’efficienza energetica e condurre al 20%  la quota di fonti di energia rinnovabili. 
In questo campo, un ruolo centrale è assegnato alle politiche fiscali che, attraverso un sistema di incentivi/disincentivi, può condizionare sia i metodi di metodi di produzione sia le abitudini di consumo (come ad esempio, le agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici o tasse che colpiscono l’uso di mezzi di trasporto inquinanti).
Lavoro e formazione 
Incrementare il tasso di occupazione della popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni dall’attuale 69% ad almeno il 75%. Con il progetto “Un’agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro” la Commissione europea cerca di intervenire con strumenti idonei per migliorare il mercato del lavoro attraverso programmi per la mobilità lavorativa e la formazione permanente. 
Per le imprese, invece, in particolare per le Pmi, l’Ue propone di alleggerire il carico amministrativo e fiscale. La Commissione sottolinea che “gli Stati membri dovrebbero piuttosto cercare di trasferire il carico dalle tasse sul lavoro alle tasse energetiche e ambientali, nell’ambito di un sistema fiscale più verde”. 
L’iniziativa “Piattaforma europea contro la povertà”, infine, detta le linee guida per adeguate politiche di inclusione sociale. Obiettivo, la riduzione del 25% del numero di persone che in Europea vivono al di sotto delle soglie di povertà.
Alessandra Gambadoro
Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/dal-mondo/articolo/europa-20-un-sostantivo-tre-aggettivi-e-un-progetto-la-fiscalita-al-centro