Fondi pensione aperti avanti a piccoli passi

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Il bilancio 2009 si chiude in positivo per i fondi pensione aperti, anche se i numeri non sono eccezionali. A dirlo sono le consuete statistiche di Assogestioni, l’Associazione del risparmio gestito.

I numeri
Nel corso dell’ultimo trimestre 2009, grazie all’aumento delle adesioni dei lavoratori, il numero di iscritti è passato da 865 mila a circa 874 mila unità (valore al lordo delle duplicazioni). La raccolta netta, pari a 281 milioni di euro negli ultimi tre mesi dell’anno passato, sfiora nell’intero anno il miliardo (974 milioni) e contribuisce all’incremento dell’attivo netto, cresciuto fino a raggiungere i 6,2 miliardi. Per quanto riguarda i riscatti, il rapporto statistico evidenzia flussi in uscita per oltre 148 milioni, nei tre mesi di riferimento. In tutto il 2009 la quota raggiunge i 383 milioni.

Più dipendenti che autonomi
I lavoratori dipendenti hanno immesso nel sistema oltre 166 milioni di euro, il 39% dei contributi complessivi. I lavoratori autonomi hanno invece contribuito con 158 milioni, una quota pari a circa il 37% del valore delle adesioni. Nell’arco dell’anno i contributi da parte dei lavoratori dipendenti sono pari a oltre il 73% delle adesioni totali. Nel medesimo periodo i lavoratori autonomi hanno apportato il 38,5% delle masse riversate nel sistema.

L’asset allocation
La distribuzione di portafoglio generale mette in risalto una decisa preferenza per gli investimenti nei comparti bilanciati che continuano a detenere più di un quarto dell’attivo netto complessivo, pari a oltre 1,66 miliardi (al 31 dicembre 2009). Questi prodotti hanno registrato una raccolta di oltre 85 milioni di euro nell’ultimo trimestre e di 242 milioni nel corso dell’intero anno. I fondi pensione bilanciati sono stati scelti dal 26,7% degli iscritti alla previdenza complementare.

Al secondo posto troviamo i bilanciati obbligazionari che hanno raccolto nel trimestre 77,5 milioni, in tutto il 2009 il dato è pari a 238 milioni. L’attivo netto al 31 dicembre è pari a poco meno di 1,5 miliardi di euro, il 25,2% del totale. All’ultimo gradino del podio troviamo invece i prodotti di tipo azionario, i quali hanno raccolto in tre mesi flussi per 68 milioni di euro, 225 i milioni in un anno. Tali prodotti hanno un attivo di oltre 1,35 miliardi di euro e il 19,5% degli iscritti.

Età e provenienza degli iscritti
Nella fascia di età tra i 40 e 49 anni si concentra il maggior numero di aderenti, il 34%. La percentuale di adesione fra i 30-39 anni si posiziona a quota 28,5%. Diminuisce la percentuale degli aderenti nella fascia degli under 30, i più giovani sono, infatti, solo l’11% degli iscritti. Gli over 59 sono la categoria meno rappresentata con il 5,2% degli iscritti.

Per quanto concerne le aree geografiche con il 33,5% degli iscritti il Nord ovest si conferma essere la zona con la più alta percentuale di aderenti alla previdenza complementare. Nel Nord est del Paese la percentuale di iscritti è pari al 23,5% del totale. Gli aderenti nelle regioni del Centro sono il 22,6%, aumentano gli iscritti nel Sud sono il 13,7% e nelle Isole il 6,7% del totale.

Fonte: http://www.morningstar.it/it/news/article.aspx?articleid=88008&categoryid=70&refsource=newsletter〈=it-IT