Corte dei conti: le spese dei Ministeri nel triennio 2006-2007-2008

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La relazione espone gli esiti del monitoraggio e del controllo eseguito, ai sensi della legge 29 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria per il 2006), articolo 1,commi 10 e 173, sulle spese dei ministeri negli anni 2006, 2007 e 2008 per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza.

Il controllo, iniziato fin dal primo anno di entrata in vigore della legge, è stato subito orientato a rilevare l’andamento delle particolari spese nel triennio, a verificare il rispetto da parte di ciascuna Amministrazione dei limiti annuali stabiliti dalle richiamate norme, a evidenziare eventuali difficoltà e anomalie insorte in attuazione della normativa. Tuttavia la ricostruzione delle spese effettivamente sostenute da ciascun ministero ha avuto un iter faticoso che ha richiesto numerosi supplementi istruttori.

Si richiama pertanto l’attenzione dei responsabili delle gestioni e degli organismi di controllo interno sull’esigenza di riconsiderare le modalità operative e gli strumenti adottati per tenere sotto controllo la spesa. Le norme, inserite nel quadro delle manovre finanziarie di medio periodo, presentano carattere strutturale e sono finalizzate a contenere gli impegni di parte corrente anche negli esercizi futuri. Al contenimento delle spese deve riconoscersi particolare rilevanza inserendo precisi indirizzi per la gestione nelle direttive ministeriali, atteso che le risorse, che si presume di liberare, potranno essere impiegate a copertura di nuovi o maggiori oneri.

La Ragioneria generale dello Stato, con circolare diramata in sede di prima applicazione delle citate disposizioni, evidenziandone le forti implicazioni su gestioni caratterizzate diversamente a seconda delle missioni istituzionali da perseguire, raccomandava alle amministrazioni di impostare idonee e mirate procedure informatiche per consentire di adeguare mensilmente le risorse da gestire ed effettuare, ove necessario, operazioni correttive e di allineamento in corso d’anno.

Alla raccomandazione non è stato dato in tutti i comparti il dovuto seguito.

I casi di scarsa trasparenza della spesa rilevati sono tutti da ricondurre a carenze di monitoraggio.

Non è risultata immediata l’utilizzazione delle risorse per le varie finalità di fronte ad autorizzazioni di spesa gravanti su capitoli ad oggetto promiscuo, assai numerosi in bilancio con riferimento alle spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza. E’ un problema anche in altre occasioni evidenziato da questa Sezione, che richiede con riguardo a qualsiasi norma di contenimento di spese una notazione specifica.

Il riscontrato ritardo nell’esame dei rendiconti resi dai funzionari delegati, unitamente alle lacune di monitoraggio, non ha consentito alle amministrazioni di comunicare la reale spesa da questi effettuata; i competenti Uffici centrali di bilancio hanno pertanto ritenuto di comprendere nell’ammontare della spesa complessiva annuale gli impegni assunti sul bilancio per le aperture di credito autorizzate.

Di fronte ai fenomeni di accorpamento di funzioni e compiti in un unico ministero, la mancanza o il non corretto utilizzo d’idoneo monitoraggio da parte di amministrazioni poi soppresse, unitamente alla non immediata impostazione di un organico sistema di raccolta ed elaborazione di dati finalizzato a rilevare in corso di esercizio gli andamenti della spesa nell’ambito dell’Amministrazione che ne ha ereditato le missioni, ha creato notevoli difficoltà per le operazioni di raffronto con gli impegni assunti nel 2004, esercizio questo di riferimento per il calcolo di percentuale riduzione della spesa fissato dalla legge finanziaria.

L’indagine, condotta singolarmente nei confronti di ciascun ministero, con l’ausilio degli Uffici centrali di bilancio, ha portato ad individuare i comparti nei quali la spesa si è sostanzialmente ridotta nel triennio 2006-2008 e i fenomeni che hanno inciso sullo scostamento rispetto alle previsioni complessive di riduzione preventivate a suo tempo dal legislatore. Le diverse cause sono puntualmente rilevate ed analizzate nella relazione.

Fonte: http://webmaildominiold.aruba.it/cgi-bin/webmail.cgi?cmd=delitem_next-2317&java_email=true&require_lock=true&fld=Inbox&encode_text=fld&utoken=info!40negozioterminus.it!40localhost!3A143_!7E2-19f4b9454d76a7250be600_0